Putignano nel Mondo - Stampa Articolo Testata giornalistica quotidiana on-line - Iscrizione n.54 del 6 ottobre 2006 nel Registro Pubblico della stampa di Bari Direttore Responsabile Bernando Notarangelo _________________________________________________________________________________ lunedì, aprile 23, 2012 Toni Servillo conclude la Rassegna teatrale del Comune di Putignano La quarta rassegna teatrale “Il Teatro delle Passioni 2011-2012” organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Putignano in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese è giunta al termine con un coinvolgente monologo del grande attore Toni Servillo nel suo “Toni Servillo legge Napoli”. Prima di lasciar spazio e voce ad uno degli attori migliori del nostro teatro e del nostro cinema, una rappresentante del Teatro Pubblico Pugliese accompagnata dal Primo cittadino del Comune di Putignano, hanno ringraziato per l’attenzione ed il calore il pubblico, rivelando che lo spettacolo di Elio Germano, saltato durante il primo mese di gennaio per problemi di produzione, potrebbe essere rappresentato come fuori programma all’inizio della prossima stagione teatrale o comunque sarà sostituito da una grande anteprima. “Toni Servillo legge Napoli”, un’ora e trenta minuti che non lasciano fiato al pubblico, catturato dal primo istante e dalla prima nota di dialetto napoletano e proiettato in piazza Dante dove ‘San Pietro e o’ page 1 / 3 Putignano nel Mondo - Stampa Articolo Patr Etern’ con due limonate in mano discorrono seduti ad un bar sulle grazie e la carità della città magica con i suoi colori pittorici, le donne, i uagliungell e i piccrell. Sul palco una vecchia sedia di legno ed un leggio nero in cui sono posizionati i tantissimi versi gridati, sospirati, musicati ed interpretati da Toni Servillo e lo spettatore sorride, ride spassionato e si commuove. Un’appassionata dedica alla cultura partenopea segnata da indimenticabili poeti che lasciano vivere parole che sono gesti, corpo ed anima di una città che grida, si dispera e fa sognare. Toni Servillo legge poeti che scrivono in napoletano, dal Novecento ai contemporanei: Salvatore Di Giacomo, Eduardo De Filippo, Ferdinando Russo, Raffaele Viviani, Enzo Moscato e Mimmo Borrelli senza dimenticare nel finale La Livella di De Curtis. Esilarante è il ritratto che Servillo lascia venir fuori su Napoli, ogni suo gesto, ogni sua espressione, ogni sua tonalità di colore racconta la città dai mille volti e dalle mille contraddizioni, segnata dall’eterna divisione fra l’estrema vitalità e lo smarrimento più profondo, una città di cui la lingua è il più antico segno, forgiato dal tempo e dalle contaminazioni. Un viaggio temporale nel ventre della città tra la lingua di ieri e quella di oggi paradossalmente sempre contemporanea, un rapporto cognitivo con l’aldilà, con cosa c’è dopo la morte, con Dio e con la santità. Uno spaccato ricco e appassionato su un popolo che chiede, domanda, interroga e non tace. Un commercio continuo con l’aldilà che caratterizza la cultura mediterranea e la pratica del popolino partenopeo teso sempre a relazionarsi con gli dei e i con i santi, a volte anche in maniera confidenziale tanto da far sorridere ma riflettere. Poeti di oggi che sembrano descrivere il passato e scrittori di ieri che parlano del presente. Attraverso l’excursus poetico Servillo parte dal Paradiso e conduce l’uditore nel Purgatorio e nell’Inferno commentando le letture e dialogando con il pubblico durante i cambi, fino a concludere la serata leggendo i versi, i primi in italiano dello spettacolo, di Michele Sovente scrittore contemporaneo deceduto nel 2011 che scrive in italiano, latino e napoletano e che Servillo ama ricordare. I versi sono canti senza fiato sui protagonisti della città (da Masaniello ai femminielli, dall’Arenella a p.za Mercato, dagli scugnizzi alla cumana, da Scampia a San Gennaro) che si rivelano essere una profonda ricerca sulla vastissima tradizione letteraria e poetica di una grandiosa civiltà che si contrappone alle altrettanto enormi problematicità che Napoli vive sul piano sociale. Dopo il preziosissimo Morte di un matematico napoletano con Mario Martone ed il loro lavoro indipendente e di spessore, Toni Servillo ha regalato personaggi indimenticabili in pellicole come L’uomo in più, Le conseguenze dell’amore, Gomorra e Il Divo. A teatro non fa che confermare la sua impeccabile bravura, la sua apparente improvvisazione nel leggere uno spartito come farebbe un musicista jazz, la sua profonda passionalità nel leggere Napoli. Infine per il suggestivo spettacolo teatrale oltre il Servillo attore c’è il Servillo regista impegnato, coerente e chiaro nelle sue scelte artistiche, che, formatosi con il Living Theatre, Stanislavskij, Louis Jouvet e De Filippo, fondatore del Teatro Studio di Caserta e Teatri Uniti, porta in scena moltissimi autori napoletani, arrivando al successo internazionale con la Trilogia della villeggiatura di Carlo Goldoni. Fra i tantissimi riconoscimenti e premi ricevuti, nel 2011 con l’esperimento Sconcerto, teatro di musica, si aggiudica il 51° Grand Prix come miglior attore al MESS Festival 2011 di Sarajevo. Francesa Sbiroli page 2 / 3 Putignano nel Mondo - Stampa Articolo http://www.putignanonelmondo.it/pnmwp/2012/04/toni-servillo-conclude-la-rassegna-teatrale-del-comun e-di-putignano/ page 3 / 3 Powered by TCPDF (www.tcpdf.org)