Il matematico impertinente di Piergiorgio Odifreddi professore ordinario di logica matematica all’Università di Torino e visiting professor alla Cornell University di Ithaca (New York) La formula della confessione Come è stata scelta l’espressione matematica che compare nel film Le confessioni 18 Le Scienze 577 settembre 2016 Courtesy © 01 Distribution/Photomovie U L’impressione è la stessa che si racconta abbia avuto Hardy alla no dei successi di critica e di pubblico della primavera scorsa è stato Le confessioni, che ha visto prima vista di alcune formule di Ramanujan: qualcosa qua o là ancora una volta Toni Servillo fare da mattatore appare strano o stonato, ma l’insieme non sembra affatto scritto in un film di Roberto Andò, dopo la doppia parte a caso. Il modo per venirne a capo è lo stesso seguito a suo tempo da in Viva la libertà di tre anni fa. Questa volta l’attore casertano non interpretava però un politico, ma un frate do- Hardy: chiedere lumi all’autore, per capire che cosa ci stia dietro. menicano che si ritrova a partecipare a una riunione dei ministri E il regista Andò si è cortesemente prestato a spiegarci com’è arrivato a scegliere quelle formule con la consulenza di Mauro Palma, dell’economia del G8. Il motivo della sua strana presenza è che il consesso deve discu- esperto di didattica della matematica e collaboratore sia del Minitere l’approvazione di una manovra segreta che avrebbe pesanti stero dell’istruzione sia del Ministero della giustizia. Nelle parole del regista, «la prima formula è sostanzialmente conseguenze per le popolazioni dei paesi coinvolti. E le problemariprodotta senza modifiche: si tratta tiche etiche coinvolte nella decisione dell’indice (o rapporto) di concentrahanno spinto il direttore del Fondo zione di Corrado Gini, qui proposto monetario internazionale (FMI) ad per il suo essere evocativo della riaprire la riunione a un esterno che, partizione di una totalità tra più uniper professione, potrebbe avere tà (per esempio, il reddito globale di qualcosa da dire al proposito. una nazione tra i suoi componenti, Dopo un colloquio con il frate, o la ricchezza totale tra i vari attoil direttore però muore improvviri presenti al summit)». Sul lavoro samente, e il film diventa un thrildi Gini ci ripromettiamo di tornare ler alla ricerca del suo possibile aspiù estesamente in questa rubrica il sassino, da un lato, o del possibile prossimo mese. movente del suo suicidio, dall’altro. «La seconda formula – continua Alla fine si scopre che il frate, prima Andò – è una manipolazione molto di prendere l’abito, era stato un mafantasiosa, che muove dalla formula tematico: era dunque nella posiziodi Benjamin Olinde Rodrigues per i ne migliore per poter comprendere polinomi ortogonali. La forte mala pericolosità di una misteriosa fornipolazione rende irriconoscibile il mula che il direttore gli aveva monodo iniziale della formula stessa, strato nel colloquio, e che lui svelerà scelta soprattutto per la figura di ai turbati ministri dell’economia, riRodrigues, che fu un esponente del uscendo a distoglierli dall’approvamovimento sansimonista, anche se zione della manovra segreta. lo abbandonò nel 1832, quando preQuesta formula ovviamente pasFrate Toni. L’attore Toni Servillo in Le Confessioni, se a occuparsi di affari e divenne un sa in secondo piano, nell’attenzione un film di Roberto Andò uscito nel 2016. banchiere: figura complessa, che in dei critici e del pubblico, rispetto alle problematiche etiche sollevate dalle misure economiche che sono qualche modo si riferisce all’oscurità della coppia del film formata prese dai potenti sulla nostra testa. Ma un matematico, per il quale dal presidente del Fondo monetario internazionale e dal monaco i direttori del FMI e i ministri dell’economia hanno la stessa sen- ex-matematico». Quanto alla matematica di per sé, Andò dice di avere con essa sibilità etica di uno squalo e un domenicano la stessa competenza etica di un tucano, trova in quella formula uno dei motivi di mag- «un rapporto di puro ascolto», come con la musica. Per lui «la matematica è un paesaggio da contemplare, che affranca dalla parola gior interesse del film. Anzitutto, la formula in questione si compone di due parti. La ed esime dal parlare, e come tutti i paesaggi non si esaurisce in ciò che si vede». Il suo interesse, sia da regista che da sceneggiatore prima è del film, nasce dal fatto che «è proprio al confine tra il visibile e m-1 m-1 Z (t) = (S i=1 pi (t) – qi (t)) / (S i=1 pi (t)) l’invisibile, tra il dicibile e l’indicibile che si trova ciò che interessa con Z compreso fra 0 e 1. E la seconda è raccontare». E, possiamo aggiungere noi, sia da spettatori che da matematici, anche ciò che interessa sentir raccontare. •ˉˉˉ GẌ = –∇U (x) – gGẊ + √• 2g•p •Q •Z (t)