• Anno 22 - Numero 112 - € 2,50 - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Lunedì 13 Maggio 2013 • ), ) -!'')/ 86))) 42)%34% #/.'2%33/ 0!,!::/ $%) #/.'2%33) .!:)/.!,% 34!:)/.% -!2)44)-! • NELL’INSERTO: LA NUOVA RESPONSABILITÀ FISCALE SOLIDALE NEI CONTRATTI DI APPALTO • * Nella provincia di Rimini ItaliaOggi Sette è in abbinata obbligatoria reciproca con Il Quotidiano di Rimini € 0,50 (0,22+0,28) * con guida «La mia impresa» a € 2,50 in più; con guida «La proprietà industriale» a € 6,50 in più; con guida «Difendere i propri risparmi» a € 6,00 in più; con guida «Unico 2013» a € 6,00 in più; con il «Manuale Lavoro» a € 9,90 in più; con guida «L’assicurazione obbligatoria dei professionisti» a € 5,00 in più www.italiaoggi.it Sette http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it IL PRIMO GIORNALE PER PROFESSIONISTI E IMPRESE Sotto il segno del toro Da aprile Piazza Affari è cresciuta del 15%. In un anno del 40% Lo spread è in picchiata. Inizia a sorridere anche l’economia reale MARINO LONGONI [email protected] DI IN EVIDENZA a crescita dei mercati finanziari riuscirà a dare una L spinta anche all’economia reale, *** Fisco - Il fisco va in soccorso della nautica: le misure per incentivare il settore Stroppa a pag. 7 Verso Unico 2013 - Primo impatto in dichiarazione delle nuove regole per gli immobili d’interesse storico Villa a pag. 12 Impresa - No al bilancio o recesso dei soci: le circostanze frequenti che portano alla liquidazione societaria De Angelis da pag. 13 Codice della strada - La patente a punti compie dieci anni. La guida virtuosa? È femmina. Manzelli-Santi da pag. 20 Docu Documenti - La senten tenza della Ctr Lazi zio sulla rilevanza de dell’oggetto sociale pe per le comodo w www.italiaoggi.it/ docio7 Investimenti e rischi L’immobiliare retail bassi alimentano si reinventa e rilancia la voglia di franchising il ruolo degli studi da pag. 25 da pag. 39 per spingerla fuori dalle secche della recessione? È la domanda che si fanno in tanti in questi giorni di ritrovata euforia su molte piazze finanziarie. Qualche numero: Wall Street negli ultimi quattro anni ha recuperato il 132%. Negli ultimi sei mesi il 16%. Negli stessi periodi la borsa tedesca ha registrato un +100% e un +10%. Anche Piazza affari si è svegliata. Da aprile è cresciuta del 15%. Del 40% se prendiamo come punto di riferimento luglio 2012. La causa principale di questi record è che le piazze finanziarie sono inondate di liquidità. Le banche centrali americana, inglese, europea e giapponese hanno aperto le paratie. La Fed ha iniziato per prima, già a fine 2008, e attualmente sta pompando ogni mese 40 mld di dollari e ha dichiarato ufficialmente che non smetterà finché il tasso di disoccupazione non raggiungerà il 6,5%. Mario Draghi, presidente della Bce, si è impegnato in manovre di finanziamento del sistema bancario illimitate. La Bank of Japan ha deciso di stampare moneta fino a quando l’inflazione non raggiungerà il 2% (oggi il Giappone è in deflazione). Poiché i titoli obbligazionari hanno già raggiunto rendimenti ridicoli, molta di questa massa monetaria si è riversata e continuerà a riversarsi sui titoli azionari. Il paradosso è che in questo panorama che richiama scenari da diluvio universale, le imprese italiane soffrono una mancanza di liquidità gravissima. Ma c’è qualche elemento di speranza. Non solo perché, di solito, i mercati finanziari anticipano gli scenari dell’economia reale. Un aumento delle borse si riverbera sempre in un aumento del clima di fiducia, che finisce sempre per creare effetti positivi. I risparmiatori, infatti, si sentono più ricchi, quindi spendono di più. Inoltre, secondo gli esperti del Fmi una riduzione stabile dello spread Btp/Bund dell’1% si trasforma dopo tre mesi in un taglio dei tassi di interesse alle imprese del 0,30% e dopo sei mesi il taglio sarà intorno allo 0,5%. Lo spread, rispetto ai suoi massimi, è sceso oggi del 2,50%. C’è quindi solo da sperare che questo trend rialzista di consolidi. E che si trasformi in un nuovo clima di fiducia in grado di dare fiato alle imprese. Le premesse ci sono tutte. © Riproduzione riservata 098105098108105111103114 http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it 2 Lunedì 13 Maggio 2013 AVVOCATIOGGI * * * L’immobiliare retail ■ prova a reinventarsi Il settore sta vivendo una forte contrazione per la crisi. Ma gli studi legali rilanciano lavorando su una nuova contrattualistica alle pagg. I, II e III Praticanti, tra costo ■ e investimento A fronte delle somme spese dalle law firm, molti aspiranti avvocati poi passano alla concorrenza a pag. IV Un ingegnere http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it ■ nello studio legale Matteo Falcione, partner di Dla Piper, racconta la sua carriera professionale di avvocato esperto di energy, con un master in ingegneria elettrica a pag. V Healthcare, il futuro ■ è in Cina Il settore sanitario offre grandi opportunità di sviluppo per le imprese italiane. Anche se si rendono necessari i professionisti alle pagg. VI e VII ITALIAOGGI SETTE PREVIEW DAGLI STUDI LEGALI Bep al ianco di Bolton Group nella per gli aspetti di diritto statu- sta espandendo la sua presenza in Asia cessione di Manzotin a Generale Conserve merzbank nitense e inglese, era guidato dai partner per rispondere alle continue richieste dei Bonelli Erede Pappalardo ha assistito Bolton Alimentari, società del Bolton Group, nell’ambito della cessione di Manzotin al gruppo genovese Generale Conserve. Il cloPaolo Daino sing dell’operazione è stato firmato lo scorso 30 aprile. Il team di Bonelli Erede Pappalardo che ha affiancato Bolton Alimentari nell’operazione è stato guidato dal socio Paolo Daino con la collaborazione degli associate Augusto Praloran e Mariasofia Ricci. Lo studio Munari Giudici Maniglio Panfili & associati di Genova con Andrea Blasi ha assistito invece l’acquirente. Latham & Watkins nel bond da 200 mln £ di Bond Mission Critical Services Latham & Watkins ha assistito il lead bookrunner e global coordinator Jp Morgan e i joint bookrunners Kkr Capital Markets, The Royal Bank of Scotland nonché il co-manager Commerzbank nell’emissione di obbligazioni della società inglese Bond Mission Critical Services plc, controllata da Investindustrial e Kkr, da 200 milioni di sterline con cedola floating rate e scadenza 2019. Il team di Latham & Watkins, che ha assistito i joint bookrunners Jp Morgan, Kkr Capital Markets e The Royal Bank of Scotland nonché il co-manager Com- Jeff Lawlis dell’ufficio di Milano e Ross Anderson e comprendeva gli associate Katie Rosen e Andrea Hutchinson dell’ufficio di Londra, Roberto Reyes Gaskin dell’ufficio di Milano, nonché il partner Jiyeon Lee-Lim dell’ufficio di New York e il partner Sean Finn e associate Karl Mah dell’ufficio di Londra per gli aspetti di diritto fiscale. clienti internazionali e dei clienti asiatici», commenta Michele Citarella, country head di Simmons & Simmons in Italia. «La nostra espansione fa parte di un una più ampia strategia volta a soddisfare l’esigenza di clienti sempre più internazionali, per una consulenza di alta qualità nella aree di maggiore crescita economica. Lo studio italiano beneficerà di questa nuova apertura asiatica potendo fornire un supporto ancora più qualificato a tutti Simmons & Simmons i clienti che guardano all’internazionalizsbarca a Singapore zazione per far crescere le proprie realtà Lo studio legale internazionale Sim- aziendali». mons & Simmons apre a Singapore. Si tratta del quinto ufficio del network Cresce lo studio Fantozzi legale in Asia dopo Pechino, Hong Kong, & associati con Sallustio Shanghai e Tokyo. L’apertura di questo ufficio è stata conseguente all’ottenimen- Lo studio Fanto della licenza a operare a Singapore da tozzi & assoparte dell’Attorney general’s chambers ciati si rafforza (Agc). La nuova sede, che si focalizzerà con l’ingresso nel sulle attività cross-border in particolare proprio team di nei settori asset management, energy & Carlo Sallustio, infrastructure, financial institutions, life avvocato, presso sciences e Tmt, sarà gestita da quattro la sede milanese partner: Dan Marjanovic, operante con la qualifica da dieci anni a Singapore nel banking di associato. Sale nel corporate, che proviene dall’ufficio lustio unisce alla Carlo Sallustio di Sydney di Norton Rose; Alexander pregressa espeShepherd, trasferito dall’ufficio di Dubai rienza maturata di Simmons & Simmons, esperto Ip, com- in ambito forense quella successivamercial e regulatory con particolare focus mente sviluppata nell’Agenzia delle su Tlc, media, It e istituzioni finanziarie; entrate, prima nel contenzioso tribuJason Valoti, trasferito da Simmons & tario (quale capo team) e poi nella DiSimmons Hong Kong, esperto di banking rezione centrale normativa, dove si è e derivati; Peter Wright, trasferito dal- occupato sia di fiscalità internazionale la sede londinese, esperto di energy & che di ristrutturazioni aziendali. infrastructure. «Simmons & Simmons Gabriele Ventura PROFESSIONI IN MOVIMENTO BeMyEye si rafforza con l’ingresso del general manager Luca Antonietti BeMyEye, start up specializzata nella raccolta di rilievi fotografici tramite iPhone, rafforza la propria squadra con l’arrivo di Luca Antonietti, in qualità di general manager e coceo con deleghe per lo sviluppo commerciale dell’azienda. Antonietti, miLuca Antonietti lanese di nascita, ingegnere, è cresciuto professionalmente in Galgano&Associati. Dal 1997 Antonietti è entrato nel mondo delle ricerche di mercato, avviando la start up di Cfi group, in partnership in Italia con GpF&Associati, di cui è stato poi socio e ad. Nel 2004 entra nel gruppo GfK come amministratore delegato della branch italiana. È stato, quindi, consigliere in GfK Eurisko prima di arricchire la propria esperienza con incarichi internazionali di crescente responsabilità, come quello di responsabile dei global account a Londra. Luigi Paraboschi nuovo cfo di Expert System Expert System ha annunciato la nomina di Luigi Paraboschi come chief financial officer. Con un’esperienza internazionale di oltre 25 anni, Paraboschi entra a far parte di Expert System dopo aver ricoperto recentemente in HP il ruolo di vice president finance per il personal Systems group per la regione Emea. Paraboschi ha trascorso quasi tutta la sua carriera in Hewlett Packard e principalmente negli Stati Uniti d’America. Assunto nel 1984 nella filiale italiana di Cernusco sul Naviglio, dopo una breve esperienza in Xerox è stato chiamato prima a costituire la divisione industriale di Hewlett Packard a Bergamo e poi negli Usa, dove ha ricoperto il ruolo di vicepresidente finance per varie divisioni Imaging and Printing a Boise (Idaho), San Diego (California) e Portland (Oregon). Paolo Tomasi riconfermato alla guida del Consorzio obbligatorio oli usati Il Consorzio obbligatorio degli oli usati ha confermato all’unanimità Paolo Tomasi alla presidenza e Paolo Zacchigna alla vicepresidenza. All’interno del consiglio di amministrazione, Michele Tuninetti di Petronas sostituisce Paolo Ferrari, mentre Gianluca Spaziani di TotalErg prende il posto di Giulio Serafini. Il sottosegretario mancato Si sa, la partita della spartizione delle poltrone di governo di solito si gioca sotto banco, a fari spenti. Il politico navigato in odore di nomina è difficile da intercettare, tiene il profilo basso, non rilascia dichiarazioni e non si lascia sfuggire indizi per «bruciarsi». D’altra parte la discrezione, in questo «gioco», è d’obbligo. L’avrà imparato sulla sua pelle anche Lorenza Morello, presidente di Avvocati per la mediazione, che un bel giorno, proprio mentre nelle stanze dei bottoni si discuteva delle nomine dei sottosegretari, non ha trovato nulla di meglio che inviare alla stampa un comunicato in cui si auto candidava nella rosa dei «papabili» per mettere piede al ministero della giustizia. Con un titolo d’impatto: «Morello nella rosa dei sottosegretari». E un incipit incalzante: «Dopo la nomina dei ministri si riapre la partita sulla scelta dei sottosegretari, che seguirà lo stesso metodo applicato dal premier Enrico Letta nella formazione della squadra di governo». E fin qui non fa una piega. Ma il prosieguo è una bomba: «Non mancano indiscrezio- ni relative a un incarico per la piemontese Lorenza Morello, nota per le sue battaglie per svecchiare il sistema giuridico italiano. Motivo di vanto, che le permetterebbe di essere nella rosa delle candidate alla carica di sottosegretario alla Giustizia». A questo punto, delle due l’una, è il pensiero del giornalista-lettore: o chi scrive (cioè la stessa Morello) è talmente sicura di quello che dice che non ha problemi a esporsi in prima persona, oppure è un «suicidio» politico in piena regola. La risposta è arrivata all’esito delle nomine, dove la «svecchiatrice» Morello non compariva. E dire che il comunicato era confezionato coi fiocchi: «La Morello», si autoincensava, «apprezzata nel mondo delle istituzioni e della giustizia, nonché vicina agli ambienti imprenditoriali, è un volto giovane e pulito, donna, non “divisiva” e funzionale. Una serie di qualità che la inquadrerebbero perfettamente nella “squadra” guidata da Letta». Peccato che il nuovo presidente del consiglio non abbia letto questo comunicato. O forse sì. Moustique IOLAVORO * * * Cresce la voglia ■ di franchising Il posto fisso sempre più lontano, ma anche i ridotti investimenti iniziali e il basso rischio spingono a mettersi in proprio alle pagg. 40 e 41 Fare carriera ■ in ambasciata Al via il bando del ministero degli affari esteri per il reclutamento di 35 segretari di legazione in prova a pag. 42 Reporter di guerra ■ attenti alla sicurezza La Scuola superiore Sant’Anna di Pisa organizza un corso per i giornalisti inviati nelle aree calde del mondo a pag. 42 Il lusso punta ■ sull’innovazione Lo sviluppo del settore ha fatto crescere figure professionali ad alta specializzazione, soprattutto nella ricerca a pag. 43 Oltre trecento ■ opportunità di lavoro Be1 cerca 150 agenti. Giovani talenti per Eidos Media. In Pittarello Rosso 200 opportunità di occupazione a pag. 44 098105098108105111103114 http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it BORSE IN ASCESA Lunedì 13 Maggio M 2013 3 Listini in su grazie alla liquidità offerta dalle banche centrali, con ulteriori effetti positivi Iniezioni di moneta, benefici anche per famiglie e imprese DI http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it I Pagina a cura GIUSEPPE DI VITTORIO mercati azionari sono euforici, ma attenti: dietro ci sono due pericoli. Nel breve, è all’orizzonte una correzione connessa alla stagionalità dello stacco dei dividendi e alle prese di beneficio dopo i consistenti guadagni. Sul lungo periodo incombono i pericoli di una crescita dei listini «pompata» dalle banche centrali più che essere sostenuta dai fondamentali dell’economia reale. L’intervento delle autorità di politica monetaria, che stampano moneta, è comunque necessario per stabilizzare i mercati e restituire un po’ di fiducia agli operatori economici. Gli effetti di queste manovre sul lungo termine però sono tutti da comprendere, con ogni probabilità tutto si consumerà sui mercati finanziari con una correzione decisa per i mercati azionari, quelli che più stanno beneficiando dei rialzi. Il listino azionario americano è cresciuto dai minimi del 2009 nel punto più basso della crisi finanziaria americana del 132%. Stringendo l’orizzonte di osservazione all’ultimo anno, i numeri sono altrettanto impressionanti. La borsa a stelle e strisce ha messo a segno in meno di sei mesi una performance del 16%. Per chi non ha dimestichezza con numeri e percentuali, è sufficiente pensare che i livelli toccati negli ultimi giorni non sono mai stati raggiunti fin qui nella centenaria storia dei mercati finanziari americani. Passando ad economie più vicine alla nostra come quella tedesca le cose non vanno diversamente. I guadagni sono vicini al 100% dal 2009, da gennaio fino a maggio la salita è stata invece del 10%, rendimenti molto interessanti se confrontati con il titolo di stato tedesco vicino per i tassi annuali all’1,32%. Sulle scadenze più brevi, fino a tre anni, per i titoli sicuri come questi, i rendimenti diventano addirittura negativi considerando tasse e commissioni bancarie. E l’Italia? Nonostante il forte pessimismo che permea ancora l’intera società italiana, a partire da aprile, Piazza Affari è cresciuta del 15% ed è a un passo dall’annullare le perdite registrate da inizio anno. In poco più di 12 mesi invece l’ascesa è stata quasi del 40%. L’attivismo delle banche centrali. La borsa non è un affare solo per quel 4-5% di italiani che detengono un portafoglio titoli. Piazza Affari rappresenta ancora l’indicatore anticipatore più sensibile al ciclo economico. Si tratta ora di capire se prima o poi a «godere» di climi positivi sarà l’intero sistema economico reale. Il passo si spiega con l’attivismo delle banche centrali. Le quattro dei paesi o aree tradizionalmente più sviluppate (Usa, Gran Bretagna, Ue e Giappone) stanno facendo il possibile e l’impossibile per fronteggiare la crisi dei sistemi economici che sovraintendono. Il tentativo è quello di contrastare la decadenza di competitività delle economie locali rispetto a quelle dei paesi che una volta erano definiti emergenti ma che in base ai dati attuali vanno considerati emersi. Di quest’ultimo gruppo fanno parte non solo i paesi del Bric (Brasile, Russia, India e Cina) e del Sud Est Asiatico (Corea del Sud, Singapore, Malesia) ma più in generale tutti i paesi ricchi di materie prime e con bilanci poco indebitati. Gli emersi sottraggono produzione e restituiscono tensioni sui prezzi per maggiori consumi. Le azioni poste in essere dalle banche centrali vengono definite non convenzionali; più brutalmente si tratta di stampare moneta. Una vera e propria accelerazione è arrivata con l’ultima mossa della banca centrale giapponese. L’intervento è stato cosi massiccio da trascinare verso l’alto anche l’Italia. Lo tsunami di liquidità. L’istituto centrale giapponese ha inondato il mercato di yen, con una manovra dei primi di aprile. Con questo intervento si è raggiunto un vero e proprio salto di qualità delle manovre straordinarie. La Bank of Japan ha spiegato che continuerà a stampare moneta fino a quando l’inflazione non raggiungerà il 2%, al momento l’indice dei prezzi registra incrementi annuali negativi per lo 0,90%. Qualche tempo prima gli Stati Uniti con la Fed hanno deciso di continuare a stampare moneta fino a quando la disoccupazione non raggiungerà il 6,50%, al momento è al 7,50%. Considerando gli attuali livelli di crescita del Pil a stelle e strisce ciò vuol dire che sicuramente per tutto il 2013 e parte del 2014 si continuerà in questa politica. E non è finita qui. La manovra giapponese ha finito per alimentare delle prospettive di svalutazione dello yen sul lungo periodo. La moneta nipponica è da sempre considerata una valuta con la quale indebitarsi perché offre dei tassi di interesse molto bassi. La aspettative di uno yen debole per anni stanno rilanciando i finanziamenti con la moneta nipponica per impieghi in attività in altre valute con rendimenti più alti, una specie di bancomat mondiale. La lunga corsa al rialzo della Borsa Americana (S&P 500 ultimi 3 anni) I 12 mesi della Borsa Italiana (Ftse Mib) Btp a 10 anni 098105098108105111103114 http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it 4 Lunedì 13 Maggio 2013 BORSE IN ASCESA Manovre espansive avanti tutta DI http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it T Pagine a cura GIUSEPPE DI VITTORIO ornando alle manovre delle banche centrali, quella americana ha iniziato alla fine del novembre del 2008, con 1.600 miliardi di dollari, poi è arrivata la manovra della fine del 2010 con altri 600 miliardi di dollari. Le iniezioni di liquidità della Federal Reserve stanno continuando con il terzo programma di espansione monetaria. Ogni mese l’istituto centrale «pompa» 40 miliardi di dollari Usa nell’economia americana, per avere un’idea delle dimensioni di questo importo si tratta dell’equivalente di 10 volte il valore dell’Imu sulla prima casa in Italia. Nel mezzo fra Giappone e Usa temporalmente si sono mosse è continuano a farlo anche Gran Bretagna con la Boe (Bank of England) e Ue con la Banca Centrale Europea. Gli importi sono vicini a quelli della Fed. Ma come si dirà la Bce non stampa moneta. Ebbene, da quando è partita l’era Mario Draghi, il nuovo governatore tricolore, le cose non stanno proprio cosi. Il presidente dell’istituto di Francoforte si è impegnato in ma- novre di finanziamento del sistema bancario illimitate con prestiti fino a tre anni in due occasioni, sulle scadenze più ravvicinate il programma è invece ancora attivo. La differenza è che mentre le altre banche centrali prestano senza alcuna scadenza, accettando quasi qualsiasi titoli in garanzia, la Bce ha fissato dei paletti temporali per i prestiti e ha messo appunto una selezione di titoli che possono essere portati a garanzia. La Bce si impegna così a creare liquidità ma anche a drenarla a termine, una posizione fortemente voluta, come è noto dalla Germania. Il meccanismo di politica monetaria messo appunto dalla banche IN EDICOLA www.italiaoggi.it - www.milanofinanza.it Disponibile anche sul sito www.classabbonamenti.com centrali è quindi molto semplice si finanziano le banche. Gli istituti prendono questi soldi a tassi molto contenuti dagli istituti centrali e li utilizzano per comprare strumenti finanziari. I titoli sono preferiti ai prestiti alle imprese perché considerati più sicuri stante la carenze dei fondamentali dell’economia reale. L’idea dei prestiti illimitati, praticamente senza scadenza per i ripetuti rinnovi e con garanzie ridotte all’osso è partita quando la semplice riduzione dei tassi non funzionava più perché oramai esaurita. I tassi di interesse delle banche centrali in questione sono prossimi allo zero. Finanza ed economia reale. Le manovre non sono certo casuali e non mirano a favorire le banche. Finanziare la crescita dei listini produce effetti sull’economia reale. I grafici del sentiment economico di consumatori e imprese sono quasi sovrapponibili a quelli delle borsa. Rilanciare i mercati, secondo le banche centrali, vuol dire quindi formulare un tentativo di ripresa dell’intera economia. Stagionalità e lungo periodo. L’attuale ciclo rialzista sui mercati fi- nanziari ha però due insidie la prima è sul breve periodo, la seconda un po’ più lontana nel tempo. Per quanto riguarda le prossime settimane i mercati potranno soffrire lo stacco dei dividendi dei titoli azionari. Gli investitori professionali generalmente vendono incassate le cedole alimentando delle correzioni pronunciate. Gli indicatori tecnici segnalano poi un forte ipercomprato, segno della necessità di uno storno. Sul lungo periodo invece la reazione dei mercati alla fine della «droga» dell’espansioni monetarie non sarà certamente moderata. Si tratterà di capire quando quel momento arriverà se il processo di crescita economica è in grado di autoalimentarsi senza sostegni artificiosi. Il problema è anche capire temporalmente quando la spinta dell’intervento pubblico si esaurirà. In quest’ottica le valute possono offrire un valido aiuto. Quando il dollaro e yen torneranno ad apprezzarsi vistosamente si potrà cominciare a dire addio all’annacquamento monetario. In aiuto poi soccorrono dei punti di riferimento di carattere fondamentale. La disoccupazione Usa vicino al 6,50% e l’inflazione giapponese al 2% rappresentano dei traguardi prefissati da tempo. Difficile invece ipotizzare un’iper inflazione, i soldi stampati non arrivano direttamente ai consumatori e la domanda è molto debole. © Riproduzione riservata Quello strano crash dell’oro Subito dopo l’intervento della banca giapponese è accaduto qualcosa di altrettanto importante. L’oro ha registrato la più grossa perdita degli ultimi 20 anni, una caduta vicina a un quinto del suo valore nel giro di due giorni. Qual è la spiegazione? Nei mercati dove si negoziano i metalli circola un sospetto: dietro quella «legnata» c’è una regia delle banche centrali con una parte attiva svolta dalla Federal Reserve. Il crollo verticale dei prezzi è stato alimentato da un ordine in vendita di 28 miliardi di dollari ben visibile a tutti, chi può permettersi simili esposizioni? Le banche centrali hanno voluto lanciare ai mercati un segnale: i soldi delle iniezioni di liquidità immessi devono essere impiegati nell’acquisto di azioni e titoli governativi periferici europei. Ed in effetti è quello che sta accadendo, delle piazza finanziarie azionarie si è già detto quanto ai titoli di stato: il rendimento del Btp a 10 anni, per esempio è sceso in poche settimane di 110 centesimi, passando dal 4,90% circa al 3,80%. In Spagna le cose non sono andate diversamente sempre il titolo a 10 anni ha registrato una discesa dal 5,00% al 4,20%. La discesa dei rendimenti sui titoli di stato e il contestuale apprezzamento ha fatto salire il valore delle banche italiane per la stessa ragione per cui quando ci fu invece un innalzamento del famoso spread i bancari crollarono. I bilanci delle banche sono pieni di governativi tricolore. I titoli degli istituti di credito pesano sul listino italiano oltre il 30% e così quando salgono si portano dietro tutta Piazza Affari. Ma torniamo al punto, cosa c’entra dunque il crollo dell’oro con l’afflusso di liquidità a periferici e alle azioni? Se come accaduto altre volte le manovra espansive delle banche centrali finivano per premiare anche le materie prime gli effetti positivi delle iniezioni erano annullati dai rialzi dei prezzi delle commodity. Quando petrolio, alluminio e rame lievitano di prezzo contribuiscono ad alimentare aspettative di rialzo dei prezzi al consumo e quindi potenziali minacce inflazionistiche. L’inflazione finisce, poi, per mangiarsi le aspettative di crescita a parità di reddito disponibile. Un pericolo da scongiurare. Messaggio ricevuto, nessuno dopo il crollo dell’oro delle ultime settimana pensa più di investire sul metallo giallo e in altre materie prime sfruttando l’onda della liquidità delle banche centrali. L’oro ha finito per essere il bersaglio preferito per due motivi. Il prezioso è diventato l’indicatore più sensibile dell’annacquamento della moneta, stampare soldi finisce per fargli perdere di valore. Il grafico dei prezzi dell’oro è praticamente sovrapponibile all’andamento dell’espansione del bilancio delle banche centrali. Sabotato il «termometro», le manovre saranno meno suscettibili di valutazioni e critiche. L’oro è poi la seconda materia prima a scopo di investimento dopo il petrolio. Si compra a prescindere dalle necessità industriali e commerciali. Negli indici delle commodity ha un peso rilevante, affossare l’oro vuol dire, come poi lo è stato, penalizzare quasi tutte le materie prime. © Riproduzione riservata 098105098108105111103114 http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it Lunedì 13 1 Maggio 2013 BORSE IN ASCESA Spread e tassi vanno a braccetto Quanto rendono i titoli di stato Reazione dei tassi alle imprese dopo l’aumento di 1 punto dello spread Btp Bund Dopo 3 mesi Dopo 6 mesi Prestiti superiori a 1 milioni di euro 0,25 0,40 Prestiti inferiori a 1 milione di euro 0,30 0,60 http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it Fonte: Fondo Monetario Internazionale F inanza ed economia reale marciano nella stessa direzione seppure con ordine diverso. La prova arriva da uno studio del Fondo monetario internazionale. Gli economisti dell’istituto si sono accorti, per l’Italia, che una riduzione stabile dello spread fra i tassi a 10 anni del Btp e quelli del Bund dell’1% dovrebbe portare, dopo tre mesi, a una riduzione dei tassi sui prestiti alle imprese vicina allo 0,30%. Dopo 6 mesi le cose cambiano a seconda se il prestito sia superiore o inferiore a un milione di euro. Quando l’ammontare del mutuo è alto la discesa è vicina allo 0,40%, quando la somma presa a prestito è bassa la correlazione è ancora più forte, con una riduzione dello 0,60% circa. In realtà lo studio del Fondo monetario internazionale ha analizzato le relazioni fra spread e tassi in fase di rialzo, ma è ovvio che il legame deve funzionare anche in discesa, magari con qualche piccola frizione in più. Lo spread dopo aver toccato due volte i massimi a 580 (5,80%) quota, nel momento in cui si scrive, valori vicini ai 250 punti. La discesa dalle punte più alte è dunque pari al 3,03% in termini di tassi, questo vuol dire che se questi valori dovessero stabilizzarsi i tassi, in media, per imprese e famiglie scenderanno dell’1,81%. Al momento attuale i prestiti a famiglie e imprese sono livellati in media sul 5% circa. La discesa dello spread va attribuita a due motivi fondamentali: allo scudo messo in campo dalla Banca centrale europea, l’impegno a comprare titoli del debito pubblico italiano in caso di eccessiva salita dei rendimenti, e in seconda battuta allo tsunami di liquidità proveniente dal Giappone. Gioca favorevolmente, ma in misura minore, un quadro politico stabile. Gli investitori a caccia di rendimenti hanno dovuto finire per premiare i titoli di stato italiani e quelli degli altri paesi periferici, gli unici in grado di restituire tassi interessanti. Una necessità sentita in particolar modo dalle compagnie assicurative che devono garantire dei rendimenti certi alla loro clientela. Due terzi dei titoli di debito hanno rendimenti sotto l’1%, a cominciare dai titoli di stato di 5 Titolo Tasso lordo Bot a 3 mesi 0,25% Bot a 6 mesi 0,44% Bot a 1 anno 0,67% Btp a 3 anni 1,83% Btp a 5 anni 2,83% Btp a 10 anni 3,85% Stati Uniti e Germania. Germania Bankitalia. La relazione fra spread e tassi riconosciuti dalle banche a imprese e famiglie è stata confermata anche dal neo ministro dell’economia Fabrizio Saccomanni, in virtù della sua recente e pregressa esperienza come direttore generale di Bankitalia. «Per comprimere lo spread pagato da imprese e famiglie occorre ridurre quello delle banche e quest’ultimo dipende da quel- lo pagato dallo stato italiano» italiano», ha indicato il ministro, individuando un legame piramidale. Al di là delle relazioni possibili fra tassi, i rendimenti sui titoli di stato in calo dell’1% consentono risparmi di spesa a regime di 17 miliardi di euro l’anno. Le necessità di finanziamento della spesa pubblica con nuove tasse o tagli si riduce con benefici effetti per l’economia. © Riproduzione riservata Investimenti, cinque mosse per orientarsi Iniezioni di liquidità delle banche centrali, ciclo economico lento, nuovi paradigmi della politica italiana: come può l’investitore riuscire a orientarsi in questo marasma? Gli esperti suggeriscono cinque cose: 1) confrontare tutti i rendimenti, 2) avere un orizzonte temporale di investimento preciso, cioè il termine massimo entro il quale si vuole tornare liquidi, 3) scegliere il giusto strumento, 4) prendere rischi compatibili con il proprio portafoglio e il profilo psicologico, 5) essere disciplinati. • Le offerte di rendimento. Partendo dallo strumento di investimento più amato dagli italiani, cioè il titolo di stato, negli ultimi tempi si è assistito a una contrazione importante dei rendimenti. Per avere un ordine di idee: un Bot a 1 anno rende lo 0,67%, al lordo di tasse e commissioni bancarie, lo stesso a 3 mesi è allo 0,25%. Spostandosi più in là come scadenze a 3 anni siamo sull’1,83%, occorre arrivare al 10 anni per prendere il 3,85%. Se si guarda ancora con diffidenza al destino dell’Italia, i paesi più solidi trattano chiaramente con rendimenti ai minimi termini. La Germania a 5 anni viaggia allo 0,39%, la Svezia all’1,33%, gli Usa allo 0,76% e la Svizzera allo 0,12%, con l’inconveniente, negli ultimi tre casi, di prendere anche il rischio valutario. Se l’euro si apprezza rispetto alle altre monete si perdono delle cedole. Per strappare qualche rendimento più interessante occorre spostarsi su altri periferici oltre l’Italia. Spagna e Portogallo sulla scadenza a tre anni spuntano tassi rispettivamente al 2,34% e al 3,28%. • I corporate italiani... In alternativa ci sono le obbligazioni emesse da imprese e banche. Un bond Finmeccanica a 5 anni offre il 3,87% (lordo), un Eni con una scadenza di poco ravvicinata rispetto al bond precedente, l’1,46%. Passando dai settori industriali ed energia all’auto, un titolo di debito Fiat scadenza 2017 consente di portare a casa il 5%. Il rendimento crescente rispetto ai bond visto in precedenza si giustifica chiaramente dal rischio più alto assunto dall’investitore. La carrellata dei rendimenti prosegue con i telefonici, Telecom fine 2018 offre il 4,02%. • ...E quelli esteri. Se si passa a marchi più blasonati presenti all’estero in ottica di una sana diversificazione le cose vanno peggio: Vodafone scadenza 2018 offre solo l’1,28%, quasi tre punti in meno di Telecom. La compagnia energetica francese Edf l’1,34%. Sempre rimanendo nella vicina Francia, la società produttrice di treni Alstom si propone sulla stessa scadenza all’1,71%, con Shell in Olanda per gli energetici si arriva sotto l’1% allo 0,98% per un bond maggio 2018. Stessa scadenza, ma diverso settore per Volkswagen con rendimenti dell’1,40% o con Mercedes (Daimler) dell’1,16%. Per chi vuole portare a casa qualche extra rendimento su una parte piccola del portafoglio la strada è quella degli Etf su bond ad alto rendimento. Questi strumenti consentono di mitigare i rischi di insolvenza di una delle società emittenti con un’ampia diversificazione e dei costi contenuti. • Conti deposito e liquidità. Per l’impiego della liquidità non resta che confrontare quanto offerto dalle banche, i prodotti web, i depositi liberi e quelli vincolati sono generalmente i più competitivi. Non è sufficiente però confrontare solo i rendimenti proposti occorre verificare, per esem- pio, se il proprio istituto si fa carico dell’imposta di bollo. La prospettiva di un anno di investimento consente di incassare tenendo conto di tutti i costi rendimenti netti poco superiori al 3% con Banca Marche (Deposito Sicuro), Banca Ifis (Rendimax Top), Banca Sistema (Si Conto). Sul 2,70% circa sono invece i prodotti della banca online Webank (Bpm) o della Bcc delle Fornacette Web Closed. • In borsa con il paracadute. Quanto al mercato azionario, alla luce della possibile volatilità, meglio utilizzare certificati di investimento a capitale protetto o condizionatamente protetto, i nomi commerciali di questi prodotti sono Equity Protection e Bonus. Con i primi si investe in borsa con tutto o una parte del capitale investito protetta, con i secondi se il mercato non precipita, con crolli in media del 25-30%, si portano a casa rendimenti con delle cedole su base annuale vicini al 10%. Gli strumenti hanno come sottostanti indici di borsa o singoli titoli. Le principali banche italiane e straniere offrono questo tipo di strumento, questi titoli però sono negoziati in borsa al di là di chi li ha emessi quindi acquistabili da chiunque presso qualsiasi istituto di credito. Si tratta a quel punto di confrontare il rendimento potenziale dello strumento con quanto si rischia di perdere. Il rapporto dev’essere pari almeno a 1, meglio se si avvicina a 2. • Il rischio. Per valutare i rischi lo strumento più affidabile è quello dei rating, seppur oggetto di numerose critiche. Oggi il merito di credito di qualsiasi istituzione finanziaria da stato a banca passando per le imprese è diventato accessibile a tutti. I dati sono disponibili non solo consultando i siti delle agenzia (Moody’s, S&P, Fitch o Dagong), ma più semplicemente usando le giuste parole nei motori di ricerca. Unica avvertenza però attenti alla fonte e alla data. © Riproduzione riservata 098105098108105111103114 http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it 6 Lunedì 13 Maggio 2013 BORSE IN ASCESA Le dificoltà delle materie prime sono occasione di riconsiderare il mix di investimenti La febbre dell’oro è passata Pagina a cura DI DUILIO LUI L’indice mondiale in tre anni http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it D opo 12 anni di crescita ininterrotta, l’oro sta vivendo un momento negativo sui mercati finanziari, con quotazioni in calo di circa un quarto rispetto ai massimi toccati nell’autunno del 2011 (1.921 dollari l’oncia). Pur se in maniera meno evidente, anche le altre commodity, dall’argento al petrolio, non se la passano bene. Sulle cause di questi cali pesano ragioni differenti, mentre è comune il sentore tra gli addetti ai lavori che le difficoltà potranno proseguire anche nei mesi a venire. Quindi è l’occasione di riconsiderare il mix di investimenti sia per chi è già esposto su questa asset class (ed è chiamato a valutare la convenienza di proseguire su questa strada), sia per chi invece ne è sprovvisto (e potrebbe considerare di approfittare dei cali recenti per prendere posizione. Oro in contrazione. L’attenzione è concentrata in particolare sull’andamento dell’oro, che nei primi mesi dell’anno ha innestato la retromarcia scendendo sotto quota 1.360 dollari l’oncia, per poi recuperare un po’ di terreno. Alcuni esperti, tra cui il finanziere George Soros che da tempo parlava di «bolla dell’oro», attribuiscono il calo in primo luogo al rasserenarsi della situazione macro. Con gli Uniti li Stati St ti U iti che h vedono d scendere progressivamente la disoccupazione (ormai al 7,5%) e la Cina che ha ripreso a crescere sopra il 7,5% annuo, non vi sono più grandi motivi per fuggire dai mercati finanziari e cercare protezione in asset reali come l’oro. Dello stesso avviso è Goldman Sachs, che ha rivisto al ribasso le stime per l’anno in corso (1.450 dollari l’oncia) e il prossimo (1.270). Altri leggono la contrazione in primis con ragioni di analisi tecniche: le prime vendite di febbraio hanno rotto al ribasso importanti supporti, provocando così un effetto a catena tra quanti investono guardando i grafici. Il resto lo hanno fatto le voci Allianz GI confida nelle banche centrali La decisione assunta da Mario Draghi, con il taglio dei tassi allo 0,50% (il livello più basso di tutti i tempi nell’Eurozona) conferma che le banche centrali intendono giocare un ruolo da protagoniste per accelerare la ripresa. Proprio sul ruolo di Fed, Bce e Boj si sofferma l’ultimo report di Allianz Global Investors, con il global cio Andreas Utermann che vede per il resto dell’anno «una lenta fase di ripresa dell’economia mondiale, con il supporto di una liquidità abbondante». Secondo la casa di gestione, gli interventi di quantitative easing continueranno a essere significativi e dureranno più a lungo di quanto atteso dai mercati. Una convinzione basata sulla constatazione «che siamo in presenza di un cambiamento fondamentale a lungo termine della politica monetaria all’interno dell’Ocse». Secondo Utermann, «la nuova generazione di banchieri centrali considera la deflazione registrata in Giappone come la peggiore minaccia per le nostre economie. Questo scenario ha determinato una maggiore tolleranza nei confronti dell’inflazione, attribuendo minore importanza alla massa monetaria presente nel sistema». Così, nonostante l’incertezza che ha caratterizzato i mercati nei primi mesi del nuovo anno, le prospettive di Allianz GI, anche se permangono alcuni rischi di rilievo, in primis quello politico nell’Eurozona, «che potrebbe alimentare nuove tensioni e ritardare ulteriormente la tanto auspicata ripresa nei Paesi periferici». C’è inoltre la possibilità di un grave conflitto in Medio Oriente, «che farebbe salire il prezzo del petrolio con gravi conseguenze per la crescita economica globale». di possibili ibili vendite dit delle d ll riserve aurifere da parte delle banche centrali, che alcuni grandi investitori hanno deciso di anticipare. Nevine Pollini, analista di Union Bancaire Privée (Ubp), vede invece lo storno recente come l’occasione per accumulare posizioni, soprattutto da parte di chi negli anni scorsi non ha inserito il metallo giallo nel proprio portafoglio, in vista di prezzi intorno ai 1.500 dollari sia quest’anno, che il prossimo. L’esperto sottolinea, inoltre, che a lungo termine l’oro è una difesa contro la svalutazione delle divise del G7, dovuta alla forte espansione monetaria delle banche centrali. Anche A h le l altre lt commodity soffrono. Le cose non vanno molto meglio per le altre commodity: hanno perso terreno tanto l’argento, quanto il petrolio, con Goldman Sachs che ha tagliato il target a tre mesi per il Brent è stato ridotto da 110 a 100 dollari al barile, così come quello per l’intero 2013 (da 110 a 105 dollari), a causa del rallentamento della domanda cinese. La debolezza del petrolio, in realtà, risponde anche a ragioni strutturali: negli Stati Uniti si è aperta l’era dello shale gas: tramite il sistema della fratturazione idraulica del sottosuolo, le società del settore sono in grado di sfruttare nuove aree rocciose estraendo molecole di petrolio dallo scisto. Questi sviluppi hanno dato grande impulso alla produzione di greggio negli Stati Uniti, passata negli ultimi 12 mesi da poco meno di 6 milioni a oltre 7 milioni di barili al giorno. Tanto che l’Arabia Saudita vede uno scenario al 202 in cui, nella migliore delle ipotesi, il suo export nel settore resterà stabile. Quanto ai piccoli risparmiatori, possono prendere posizione sia acquistando titoli di società specializzate in questi comparti, sia attraverso fondi comuni o Etc (variante degli Etf che hanno le commodity come sottostanti) che investono su un paniere diversificato di materie prime o su un singolo comparto (ad esempio energia, metalli preziosi e industriali e così via). Ve ne sono alcuni che hanno un sottostante fisico (come nel caso dei lingotti d’oro) e altri che invece sono costruzioni finanziarie. Tutti aspetti da ponderare con attenzione quando ci si approccia alla scelta. Va comunque ricordato che le materie prime non sono adatte a chi investe con ottica di breve periodo, data la loro tradizionale volatilità. Mentre in un’ottica di lungo termine possono rivelarsi molto utili per aumentare la diversificazione di portafoglio, grazie anche alla loro bassa correlazione rispetto ad altre asset class. © Riproduzione riservata Eurozona, incertezza fino a settembre Un moderato ottimismo sul futuro dei mercati finanziari viene espresso da Convinctions Asset Management, che in ogni caso sottolinea come il fulcro delle tensioni continui a essere nell’Eurozona. I gestori partono dalle politiche accomodanti di molte banche centrali (prima quella statunitense, quindi la giapponese e la britannica) per poi chiedersi quando toccherà alla Bce abbandonare il focus tradizionale sulla sola inflazione per provare a facilitare la ripresa nel Vecchio continente. La soluzione non dovrebbe comunque arrivare a breve secondo Convinctions, quanto meno non prima di settembre, quando sono previste le elezioni in Germania: la coalizione che fa capo ad Angela Merkel, infatti, non ha intenzione di dare segnali di cedimento al proprio elettorale sul versante del rigore nei confronti dei partner europei meno virtuosi. Dall’autunno in poi, comunque, il processo di integrazione dovrebbe conoscere un’accelerazione, a cominciare dal nodo irrisolto dell’unione bancaria: l’unificazione dei controlli, quanto meno nelle intenzioni, dovrebbe rassicurare i mercati sulla maggiore solidità raggiunta dal sistema finanziario dell’Eurozona, aiutandolo così a superare le difficoltà emerse negli ultimi due anni. In ogni caso, di positivo c’è che gli Stati Uniti hanno ripreso a correre, come dimostrano non solo i dati sul mercato immobiliare, ma anche quelli relativi ai consumi, agli investimenti e all’occupazione: un concorso di fattori che sta riportando l’America al ruolo tradizionale di locomotiva dell’economia mondiale, senza che all’orizzonte emergano possibili bolle. Gli analisti sottolineano, inoltre, il ritorno dei mercati emergenti, che non presentano più rischi elevati sul fronte inflazionistico e hanno ripreso a crescere in maniera sostenuta, soprattutto grazie al buon andamento dei consumi interni. 098105098108105111103114 http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it Lunedì 13 Maggio 2013 FISCO 7 Inversione di rotta nelle politiche per il settore. Soddisfazione da Ucina e Assomarinas Nautica, fisco più incoraggiante Tra i punti a favore: noleggio occasionale e redditometro DI http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it I Pagina a cura VALERIO STROPPA l fisco va in soccorso della nautica. Dopo aver contribuito ad affondare un settore già in difficoltà per la crisi economica, negli ultimi mesi di governo Monti sono state introdotte diverse misure per incentivare yacht e imbarcazioni da diporto: dalla razionalizzazione dei controlli in mare alla semplificazione della procedura per vendere all’estero la propria barca, senza tralasciare il redditometro e la possibilità di noleggiare occasionalmente l’unità pagando all’erario solo un forfait del 20% (si veda ItaliaOggi del 25 aprile 2013). I guai per il settore sono iniziati a dicembre 2011, quando tra le diverse misure urgenti per rispondere all’emergenza finanziaria l’esecutivo ha introdotto anche una tassa di stazionamento per le imbarcazioni in sosta nei porti italiani. Subito è scattata la fuga verso le coste francesi, spagnole e croate, anche da parte dei turisti stranieri. La successiva trasformazione del prelievo in tassa di possesso non è riuscita a sanare la situazione: nel 2012 le domande di ormeggi stanziali e in transito rispetto al 2011 sono calate rispettivamente del 20% e del 50%, trascinando a cascata anche il crollo della vendita dei carburanti (-40%), delle manutenzioni e delle attrezzature e servizi portuali (-35%). «Il governo tecnico non aveva capito che andando a colpire così pesantemente il nostro comparto con un’ingiusta tassa di stazionamento avrebbe perso molto più di quanto avrebbe ipoteticamente incassato dalla tassazione», spiega Anton Francesco Albertoni, presidente Ucina (Unione nazionale cantieri e industrie nautiche). «Quell’errore madornale tuttavia ci ha messo in condizione di aver una sorta di “credito” da spendere nei confronti del governo. E devo dire che sia l’ex ministro Passera sia l’ex viceministro Ciaccia hanno ascoltato le nostre esigenze, con risposte concrete che ridanno un po’ di ossigeno al settore». Pure il nuovo redditometro si è rivelato meno severo di quello del ’92. «È stato un salto prima di tutto culturale», commenta Roberto Perocchio, presidente di Assomarinas, l’associazione italiana porti turistici, «prima c’era un’iniqua penalizzazione tale per cui i soldi spesi per una barca assumevano un peso in termini di reddito presunto nvolte superiore rispetto all’acquisto di una seconda casa o un camper. L’emanazione del dm ha tranquillizzato anche chi, pur avendone la disponibilità, preferiva non comprare per paura del redditometro. Restano alcune possibili mi- gliorie al meccanismo, che per esempio presenta divari nei costi di esercizio tra area tirrenica e quella adriatica». Un’altra vittoria degli operatori è stato il riconoscimento della tassazione sostitutiva del 20% sui noleggi occasionali. «Per le case esiste la cedolare secca, mentre per la nautica i proventi andavano tassati con aliquota progressiva, spesso superiore al 40%», osserva Albertoni, «d’ora in avanti non sarà più così. Tuttavia il limite annuale dei 30 mila euro andrebbe eliminato e sostituito con un limite temporale per definire l’occasionalità (per esempio 60 giorni in un anno). D’altronde più denaro gira e più lo stato ci guadagna: per questo è meglio rimuovere i vincoli economici». Allo stesso modo è apprezzata dal comparto l’eliminazione del nullaosta preventivo dell’Agenzia delle entrate per cedere l’imbarcazione a un soggetto estero. «Altra anomalia tutta italiana», chiosa il presidente Ucina, «finora le norme equiparavano la vendita a un non residente alla dismissione di bandiera di una nave mercantile, con un iter burocratico infinito. In momenti come questo trovare un acquirente dell’usato è già raro, se poi lo si fa aspettare mesi in attesa delle autorizzazioni…». Insomma, a livello fiscale sono stati fatti passi importanti. Ma non basta. «Siamo ancora nel pieno della crisi di fiducia, oltre che finanziaria», conclude Perocchio, «la spesa per le vacanze è prudente perché i consumatori non sanno cosa aspettarsi. Servono rapidi e chiari segnali di tenuta del sistema. Con fatica negli anni siamo riusciti a massificare la nautica, trasformandolo da fenomeno di élite a fenomeno di costume. La maggioranza dei turisti nautici sono famiglie normali, che scelgono la barca rispetto ad altre forme di villeggiatura. Il governo Letta deve puntare sul turismo come motore della ripresa». Le misure fiscali salva-nautica Redditometro Il nuovo redditometro (dm 24 dicembre 2012) non prevede più coeficienti che moltiplicano il valore forfetariamente presunto dell’unità da diporto, previsti invece nel vecchio meccanismo sintetico del ’92. Pertanto il valore di acquisto della barca peserà come la spesa effettuata per un immobile Bollino blu Con provvedimento del ministero delle infrastrutture e dei trasporti è stato previsto un attestato di veriica costituito da un bollino adesivo da applicare sulla barca dopo il primo controllo. Ciò impedirà la duplicazione dei controlli in mare, soprattutto durante la stagione estiva Noleggio occasionale Con il dm 26 febbraio 2013, pubblicato sulla G.U. n. 88 del 15 aprile 2013, è stata prevista una tassazione sostitutiva del 20% per l’attività di noleggio di imbarcazioni svolta occasionalmente (ino a un massimo di ricavi pari a 30 mila euro annui) Vendite all’estero Una circolare del ministero dei trasporti ha sempliicato la procedura per la cessione all’estero di un’imbarcazione: la vendita non richiede più il nullaosta preventivo dell’Agenzia delle entrate, facendo risparmiare così al cedente mesi di attesa Countdown per immatricolazioni online Vedrà la luce entro l’anno il sistema telematico centrale della nautica da diporto. L’auspicio degli operatori è quello di poter immatricolare la prima imbarcazione online in occasione del salone di Genova, in programma a inizio ottobre. L’istituzione del registro informatico nazionale è stata prevista dall’articolo 1, comma 217, della legge n. 228/2012. Il termine fissato dalla manovra di stabilità è il 30 giugno 2013, ma è probabile che si vada oltre di qualche mese. L’attuazione dovrà avvenire con un dpr. Il registro sarà gestito dal ministero delle infrastrutture e dei trasporti, dipartimento per i trasporti, la navigazione e i sistemi informativi statistici. Il sistema includerà due sezioni: l’archivio telematico centrale e lo sportello telematico del diportista. Il primo costituisce la banca dati nella quale confluiscono tutte le informazioni di carattere tecnico, giuridico-amministrativo e di conservatoria inerenti le navi e le imbarcazioni da diporto: un «gemello» di ciò che il Pra rappresenta per il settore automobilistico. Lo sportello telematico del diportista, invece, servirà per espletare gli adempimenti connessi all’iscrizione e all’abilitazione alla navigazione delle unità da diporto. La nascita del sistema telematico è auspicata dalle associazioni di categoria da circa 15 anni: sia perché modernizza una serie di archivi che a tutt’oggi vengono aggiornati manualmente, sia perché consente di ridurre l’effettuazioni di controlli random da parte delle diverse autorità, spesso ridondanti e in molti casi volti a ottenere informazioni già in possesso delle amministrazioni. © Riproduzione riservata © Riproduzione riservata Roberto Perocchio Anton Francesco Albertoni 098105098108105111103114 http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it 8 Lunedì 13 Maggio 2013 FISCO Come funziona l’agevolazione fiscale per gli acquisti personali dei viaggiatori Shopping senza Iva per turisti extra Ue. Il sistema è a due vie Pagine a cura FRANCO RICCA DI http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it L o shopping dei turisti extracomunitari dribbla l’Iva. I prodotti acquistati per uso personale dai viaggiatori e destinati al consumo fuori dell’Ue sono, infatti, «esentati» dall’imposta. Il beneficio fiscale può essere riconosciuto dal negoziante direttamente nella fattura di vendita (sistema dello sgravio), oppure successivamente alla presentazione della prova doganale dell’esportazione (sistema del rimborso). Questo secondo sistema è preferibile se chi vende non vuole correre rischi. Vediamo come funziona la detassazione. La disciplina normativa. In base all’art. 147 della direttiva 2006/112/Ce del 28 novembre 2006 (direttiva Iva), possono essere effettuate senza pagamento dell’Iva le cessioni a soggetti domiciliati o residenti fuori dell’Ue, aventi per og- getto beni per un importo complessivo, Iva inclusa, superiore a 154,94 euro, destinati all’uso personale o familiare, da trasportarsi fuori del territorio doganale dell’Ue nei bagagli personali del viaggiatore. La norma comunitaria è recepita dall’art. 38-quater del dpr 633/72, che prevede, come accennato, due modalità alternative per l’agevolazione fiscale: quella del primo comma, che consente al venditore di effettuare l’operazione senza addebitare l’imposta in fattura; quella del secondo comma, che prevede, invece, il successivo rimborso al viaggiatore dell’imposta addebitata nella fattura, in seguito alla presentazione della documentazione attestante l’uscita dei beni dal territorio comunitario. Com’è intuibile, per il funzionamento del meccanismo è in ogni caso indispensabile che la vendita sia documentata dalla fattura. Destinatari dell’agevolazio- Importi minimi o bagagli: i limiti della franchigia Ulteriore condizione per applicare l’agevolazione è che l’importo minimo degli acquisti effettuati presso uno stesso punto vendita e risultanti da un’unica fattura sia superiore a 154,94 euro. Come espressamente precisato dalla norma, questo importo si assume al lordo dell’imposta, di modo che l’acquirente è in grado di sapere immediatamente, senza dover effettuare calcoli di sorta, se può fruire oppure no della franchigia. Infine, l’agevolazione riguarda i beni che siano trasportati «nei bagagli personali» del viaggiatore, locuzione che designa in prima battuta il bagaglio imbarcato al seguito del passeggero. Con la circolare n. 280 del 3 dicembre 1998, l’amministrazione doganale si è pronunciata in merito alla possibilità di ammettere al beneficio anche i beni che non vengono trasportati direttamente nel bagaglio a seguito del passeggero, ma separatamente. Frequentemente, infatti, accade che i beni non possano essere collocati nei bagagli personali del viaggiatore e debbano essere inoltrati presso il domicilio estero del proprietario attraverso il sistema della spedizione come «bagaglio non accompagnato». Tale definizione identifica i beni personali che il viaggiatore affida alla compagnia aerea per la spedizione a destinazione, e il cui ritiro avviene presso l’aerostazione arrivi merci. Al riguardo, l’amministrazione ha espresso l’avviso che anche al bagaglio non accompagnato possa essere attribuito il carattere personale richiesto quale condizione per l’applicazione delle disposizioni dell’art. 38-quater. D’altronde, la stessa amministrazione ha precisato che la locuzione «beni destinati all’uso personale o familiare» deve essere intesa nell’accezione più ampia, e ha indicato a titolo esemplificativo beni che, per loro stessa natura e caratteristiche morfologiche, difficilmente potrebbero essere trasportati nei bagagli a mano o in quelli appresso, quali piccoli mobili, computer, apparecchi radio televisivi. Con la circolare n. 171 del 3 agosto 1999 è stato poi precisato che, relativamente al bagaglio non accompagnato, l’agevolazione dovrà essere circoscritta alle ipotesi in cui i viaggiatori residenti o domiciliati fuori dell’Ue lascino l’Italia «con diretto scalo nel proprio stato di appartenenza». Con la successiva circolare n. 4 dell’11 febbraio 2004, tuttavia, sono state fornite indicazioni in merito ai viaggi diretti all’estero con scalo nell’Ue, a fronte di un unico biglietto e doppia carta d’imbarco, c.d. «through check in» . ne fiscale sono i viaggiatori che hanno il domicilio oppure la residenza in un paese extracomunitario, mentre non è rilevante la cittadinanza (che può dunque essere anche italiana). L’amministrazione finanziaria ha precisato che la disposizione è applicabile anche a favore dei soggetti aventi residenza o domicilio nei seguenti territori fiscalmente esclusi dall’Ue ai sensi dell’articolo 7, comma 1, del dpr 633/72 e dell’art. 6 della citata direttiva 112 del 2006: - i comuni di Livigno e Campione d’Italia; - il Monte Athos (Grecia); - l’isola di Helgoland e il territorio di Busingen (Germania); - i dipartimenti francesi d’oltremare (Guadalupa, Guaina, Martinica e Riunione); - Ceuta, Melilla e le isole Canarie (Spagna); - isole Aland (Finlandia); - isole anglo-normanne, note anche come «isole del canale», e Gibilterra (Regno Unito). Con sentenza C-181/97 del 28 gennaio 1999 la Corte di giustizia ha chiarito che si intendono escluse dal territorio comunitario anche le Antille Olandesi. È opportuno ricordare che si considerano invece territorio dell’Ue ai fini dell’Iva: il principato di Monaco, l’Isola di Man, le zone di sovranità del Regno Unito di Akrotiri e Dhekelia. La residenza o il domicilio extracomunitario del viaggiatore devono risultare dal passaporto o documento equivalente, che deve essere esibito al venditore al momento dell’acquisto (anche se l’annotazione degli estremi del documento in tale momento non è più richiesta). L’agevolazione fiscale riguarda i beni destinati all’uso personale o familiare del viaggiatore, che vengano trasportati fuori del territorio doganale dell’Ue nei bagagli personali; se invece i beni sono inviati all’estero a cura del venditore, quest’ultimo dovrà procedere all’espletamento delle formalità doganali, con applicazione del regime di non imponibilità dell’art. 8 del dpr 633/72. L’amministrazione finanziaria ha fornito un elenco esemplificativo dei beni rientranti nella definizione (si veda tabella nella pagina a fianco), chiarendo che l’espressione «uso personale o familiare» è da intendersi in senso ampio, per cui devono ritenersi inclusi anche i beni a uso non esclusivamente personale del viaggiatore, ma di eventuali suoi familiari non viaggiatori. Tenendo conto che l’elencazione ha carattere esemplificativo, l’amministrazione ha suggerito, quale principio utile alla soluzione dei casi dubbi, di tenere conto della circostanza che, per poter usufruire dell’agevolazione, i beni devono comunque essere privi, in via generale, di qualsiasi interesse commerciale (circolare n. 145 del 10 giugno 1998). Le cessioni non imponibili pari non sono Il regime previsto dall’art. 38-quater, nonostante l’affi nità dell’operazione con l’esportazione a cura del cessionario di cui all’art. 8, primo comma, lett. b), non è equiparato a quello delle cessioni non imponibili. Quanto alle somiglianze, va osservato che, sebbene non sia espressamente previsto nell’art. 19, anche le operazioni dell’art. 38-quater conferiscono al cedente il diritto alla detrazione dell’Iva a monte, per cui sono totalmente detassate. Ciò è confermato dall’art. 34, comma 9, che menziona le operazioni in esame fra quelle per le quali il produttore agricolo in regime speciale ha diritto alla detrazione o al rimborso della cosiddetta «Iva teorica», ossia dell’imposta, calcolata con le percentuali compensative previste per i prodotti della prima parte della tabella A, che sarebbe applicabile se l’operazione fosse imponibile. Riguardo alle differenze, invece, le cessioni di cui all’art. 38-quater, come emerge dalle istruzioni ufficiali dei modelli di dichiarazione e di rimborso, non concorrono alla determinazione dello status di esportatore abituale e alla formazione del plafond, né alla verifica del presupposto per il diritto al rimborso annuale e infrannuale. In sede di dichiarazione annuale, tali cessioni vanno comprese fra le «altre operazioni non imponibili» del rigo VE32. • Procedura di regolarizzazione delle operazioni. Secondo le istruzioni di compilazione della dichiarazione annuale, le cessioni effettuate ai sensi dell’art. 38-quater vanno riportate nella dichiarazione così come sono state fatturate originariamente, e dunque: - le cessioni effettuate con l’addebito dell’imposta ai sensi del secondo comma, vanno indicate tra le operazioni im- ponibili della sezione 2, nel rigo corrispondente all’aliquota applicata, - quelle effettuate senza addebito dell’imposta ai sensi del primo comma, vanno indicate tra le «altre operazioni non imponibili» nel rigo VE32 della sezione 3. Di conseguenza, le eventuali operazioni successivamente intervenute al fine di restituire o addebitare l’imposta, devono essere dichiarate quali variazioni d’imposta, nell’apposito rigo del quadro VE. In ordine alle successive variazioni del trattamento fiscale, nelle istruzioni viene precisato che le cessioni effettuate con applicazione dell’Iva vanno dichiarate come operazioni imponibili nella sezione 2 del quadro VE, fermo restando che: - se il cliente abbia restituito nel corso dello stesso anno, nei termini previsti dall’articolo 38-quater, la fattura vistata dall’uffi cio doganale di uscita dall’Ue, il cedente procede allo storno dell’imposta restituita al cliente e inclusa nell’imposta a debito indicata nella colonna 2 dei righi da VE20 a VE22, evidenziando una corrispondente variazione in diminuzione dell’Iva dovuta nel rigo VE24; - se la fattura vistata dalla dogana è restituita dopo il 31 dicembre, la predetta variazione in diminuzione dovrà essere indicata nella dichiarazione relativa all’anno successivo. Le cessioni effettuate senza addebito dell’imposta, invece, vanno evidenziate in ogni caso nella sezione 3, rigo VE32, riportando l’eventuale tributo addebitato successivamente nel rigo VE24 della dichiarazione relativa allo stesso periodo d’imposta oppure di quella dell’anno successivo, secondo il medesimo criterio temporale. © Riproduzione riservata 098105098108105111103114 http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it Lunedì 13 Maggio 2013 FISCO 9 Scelta tra sgravio o rimborso I http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it l beneficio fiscale, come detto, può essere fruito con due modalità alternative. Lo sgravio. La prima modalità è immediata e diretta, in quanto consiste nella non applicazione dell’imposta al momento della vendita. In pratica, il commerciante emette la fattura senza addebitare l’Iva, richiamando quale titolo e norma di «esenzione» (in senso lato) il primo comma dell’articolo 38-quater. Il viaggiatore, entro il quarto mese successivo all’effettuazione dell’operazione, dovrà restituire al negoziante la fattura contenente l’apposizione del visto di uscita da parte dell’ufficio doganale dello stato membro dal quale i beni lasciano il territorio dell’Ue, nonché gli estremi del passaporto, o altro documento equipollente, del viaggiatore. Qualora nel suddetto termine il negoziante non entri in possesso della fattura debitamente vistata e annotata, ha trenta giorni di tempo per regolarizzare la vendita attraverso l’emissione e registrazione di una nota di variazione con l’addebito dell’Iva ai sensi dell’art. 26, dpr n. 633/72. Per esempio, se la vendita è effettuata il 5 giugno 2013, l’esportazione del bene dovrà avvenire entro il successivo 30 settembre (terzo mese successivo a quello di effettuazione) e la fattura di vendita vistata dall’ufficio doganale dovrà pervenire al cedente entro il 31 ottobre (quarto mese successivo). In mancanza di ricezione della fattura nel detto termine, la regolarizzazione dell’operazione, senza appli- cazione di sanzioni, dovrà avvenire entro il 30 novembre; in caso di violazione il cedente è punito con la sanzione dal 50 al 100% dell’imposta non applicata, fermo restando l’obbligo di pagamento dell’imposta stessa e degli interessi. Il negoziante che decide di operare con questa modalità, evidentemente, assume il rischio di sopportare l’onere dell’Iva nel caso in cui la procedura non venga completata correttamente, per esempio perché l’acquirente non restituisce la fattura vistata nel termine di legge. Il rimborso. La seconda modalità, generalmente privilegiata in quanto evita il rischio appena evidenziato, è quella del rimborso, ai sensi del secondo comma dell’art. 38-quater. In questo caso il negoziante emette fattura con regolare addebito dell’Iva nei confronti del viaggiatore, il quale, se vuole ottenere il rimborso dell’imposta, deve restituire al negoziante, entro il quarto mese successivo a quello di effettuazione dell’operazione, l’esemplare della fattura recante il visto uscire dal territorio doganale dell’Ue. Ricevuta la fattura vistata, il cedente provvederà a rimborsare direttamente al viaggiatore straniero l’imposta, che recupererà poi nei confronti dell’erario annotando nella contabilità Iva una variazione a proprio credito. Il sistema del rimborso è quello più utilizzato anche grazie all’attività delle società di intermediazione che provvedono esse stesse a rimborsare l’imposta al turista, acquistando il rela- tivo credito nei confronti del negoziante. Per l’acquisto del credito Iva dei viaggiatori stranieri, queste società riconoscono al negoziante un compenso che, a seconda degli obblighi contrattuali convenuti, può riferirsi a un’intermediazione creditizia esente, oppure a un’attività promozionale soggetta al tributo. La questione è stata affrontata dall’agenzia delle entrate con la risoluzione n. 193 del 6 ottobre 2003. Premesso di avere già precisato, con risoluzione n. 168/2000, che se la società richiede al negoziante servizi di pubblicità e propaganda della propria attività, il compenso che gli riconosce è imponibile, l’agenzia ha chiarito che, in presenza di un contratto di associazione in partecipazione, occorre distinguere: il compenso è imponibile se l’apporto del negoziante è costituito da prestazioni di servizi, mentre è escluso dalla sfera impositiva se l’apporto è costituito, invece, da capitale. Per il caso in cui il negoziante intervenga attivamente nella cessione del credito del viaggiatore alla società, è stato chiarito che il compenso è esente ai sensi dell’art. 10, n. 9), del dpr 633/72, in quanto afferente ad attività di intermediazione nella negoziazione di crediti. Con la risoluzione n. 193/2003 l’agenzia ha confermato tale ultima indicazione, precisando che l’esenzione dell’intermediazione non contrasta con l’eventuale, diverso regime applicabile all’operazione «intermediata», ossia alla cessione del credito. Difatti, qualora la cessione del credito debba considerarsi Alcuni beni agevolabili • abbigliamento, calzature, pelletterie e accessori • piccoli mobili, oggetto di arredamento e di uso domestico • articoli sportivi • oggetti di oreiceria e gioielleria • apparecchi radio-televisivi ed accessori • alimentari • giocattoli • computer e accessori • strumenti e accessori musicali • apparecchi di telefonia • cosmetici • accessori per autoveicoli • prodotti alcolici e vitivinicoli un’operazione non imponibi’ i i ibi le ai sensi dell’art. 9, n. 12) (ora operazione esente con diritto alla detrazione ai sensi dell’art. 19, comma 3, lett. abis), in quanto effettuata nei confronti di soggetti residenti fuori dell’Ue, tale trattamento non si estende alla prestazione di intermediazione, che resta comunque esente senza diritto a detrazione. In conclusione, non è possibile ricondurre il compenso erogato dalle società di «tax free shopping» ai negozianti a un trattamento univoco agli effetti dell’Iva, occorrendo verificare caso per caso la natura delle obbligazioni assunte dall’esercente: - se il negoziante svolge un’attività di pubblicità e propaganda del nome e dei servizi della società, il compenso dovrà essere assoggettato all’Iva; - se i servizi i i sono prestati t ti nell’ambito di un contratto di associazione in partecipazione, l’utile corrisposto al negoziante associato è, ugualmente, soggetto all’Iva; - se il negoziante si limita ad apportare capitale nel rapporto di associazione in partecipazione, l’utile è fuori del campo di applicazione dell’Iva, mentre il contratto dovrà scontare l’imposta di registro; - se, infine, il negoziante svolge un’attività di intermediazione nella cessione del credito dal viaggiatore alla società, il compenso è esente da Iva ai sensi dell’art. 10. In quest’ultimo caso, la risoluzione puntualizza che, in presenza di operazioni esenti, il negoziante dovrà tenere conto del meccanismo di indetraibilità previsto dagli articoli 19 e 19-bis del dpr 633/72. © Riproduzione riservata L’uscita dei beni dall’Ue entro il termine dei tre mesi L’uscita dei beni dal territorio dell’Ue deve avvenire, come detto, entro il terzo mese successivo a quello di effettuazione dell’operazione e deve essere attestata dal visto sulla fattura, apposto dall’ufficio doganale dello stato membro di uscita dall’Ue. L’amministrazione finanziaria ha ritenuto necessario che la fattura venga vistata esclusivamente dall’ufficio doganale nazionale o di altro stato membro, non essendo possibile riconoscere validità ai visti apposti da altre autorità o organismi, per esempio la dogana di importazione, consolati, ambasciate italiane all’estero ecc. Unico biglietto e doppia carta d’imbarco Con la circolare 4 dell’11 febbraio 2004, l’agenzia delle dogane ha esaminato la questione dell’applicazione del beneficio fiscale nel caso di viaggiatori muniti di unico biglietto di viaggio con destinazione finale paesi terzi e di doppia carta di imbarco («through check-in»), per verificare se possa considerarsi, in tal caso, quale ufficio doganale di uscita tenuto ad apporre il visto sulla fattura di acquisto dei beni l’ufficio doganale nazionale di partenza presso il quale il viaggiatore effettua l’unico check-in ricevendo due carte di imbarco, una per il primo volo nazionale o comunitario e l’altra per la tratta successiva a destinazione finale extracomunitaria. Ciò al fine di superare le difficoltà incontrate dai viaggiatori per ottenere il «visto di uscita» dalla dogana aeroportuale di trasbordo, tenuto conto dei tempi ristretti delle coincidenze tra le due tratte di volo e del fatto che in alcuni scali aeroportuali non sono previsti uffici doganali nelle zone di transito. Premesso che, secondo la norma, ai fini del beneficio fiscale, la prova dell’esportazione è fornita per mezzo della fattura, o di un documento sostitutivo, su cui sia apposto il visto dell’ufficio doganale di uscita dall’Ue, l’agenzia ha osservato che occorre considerare che la ratio della disposizione consiste nella volontà di agevolare i turisti stranieri e di introdurre particolari agevolazioni in uscita dal territorio doganale comunitario, dietro adeguate garanzie che i beni lascino effettivamente detto territorio e non vengano, invece, commercializzati al suo interno. Al fine della corretta in- dividuazione della dogana di uscita dal territorio dell’Ue nella particolare ipotesi in esame, pertanto, deve farsi riferimento sia alle condizioni che permettono il mantenimento dello status di «viaggiatore diretto fuori dall’Ue» in capo al turista in partenza da un aeroporto nazionale, sia alle condizioni al verificarsi delle quali un viaggio diretto in un paese terzo possa considerarsi come ininterrotto, ancorché frazionato in due tratte, una delle quali interna al territorio comunitario. Su questi aspetti, la commissione europea, sebbene con riferimento al diverso caso della possibilità di effettuare vendite di beni in esenzione da imposte nei «duty-free» a viaggiatori muniti di biglietto unico e in possesso del «through check-in», aveva riconosciuto che il transito da aeroporto comunitario, prima di giungere alla finale destinazione nel paese terzo, non modifica lo status di viaggiatore diretto fuori dall’Ue, lasciando agli stati membri di verificare le condizioni in cui un viaggio verso un paese terzo possa considerarsi ininterrotto. Su queste basi, l’agenzia ha pertanto ritenuto che i viaggiatori domi- ciliati o residenti fuori dal territorio dell’Ue, in possesso di biglietto aereo unico con destinazione finale extra Ue e «through check-in», non perdono il proprio status e possono considerarsi imbarcati, fin dal primo scalo di partenza, su un volo da considerarsi ininterrotto, estrinsecandosi operativamente l’ipotesi configurata in un unico check-in, all’aeroporto di partenza. Anche l’agenzia delle entrate, interpellata al riguardo, ha riconosciuto la legittimità dell’apposizione sulla fattura del «visto uscire» da parte dell’ufficio doganale sito nell’aeroporto di partenza. Di conseguenza, qualora il viaggiatore domiciliato o residente fuori dall’Ue effettui l’unico checkin con il contestuale rilascio della doppia carta d’imbarco, una per il primo volo nazionale o comunitario e l’altra per la successiva destinazione finale extracomunitaria (es. Catania - Roma - Tokyo, oppure Milano - Francoforte - Boston), l’ufficio doganale nazionale presso l’aeroporto di partenza potrà apporre sulla fattura di acquisto dei beni destinati all’uso personale o familiare del viaggiatore il visto ai sensi dell’art. 38-quater. 098105098108105111103114 http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it 10 Lunedì 13 Maggio 2013 FISCO La Cassazione sull’ediicabilità di terreni con fabbricati rurali destinati alla demolizione Tassati i ruderi recuperabili La potenzialità edificatoria rende l’area soggetta a Imu DI Pagina a cura MASSIMILIANO TASINI S http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it ono edifi cabili, e di conseguenza tassabili, i terreni sui quali insistono fabbricati rurali destinati alla demolizione, in relazione ai quali è consentito il recupero a uso civile. È quanto stabilito nella sentenza 5166 resa dalla quinta sezione della Corte di cassazione, dell’1/3/2013. La fattispecie. Il processo scaturisce da un ricorso proposto dal ricorrente avverso la sentenza resa da una Commissione tributaria regionale che, in accoglimento della tesi dell’amministrazione finanziaria, aveva qualificato come edificabile un terreno pervenuto in successione e successivamente ceduto. Tale terreno costituiva un corpo unico sul quale a suo tempo erano stati eretti fabbricati rurali destinati però a essere demoliti per poi erigere nuovi fabbricati, ma a uso di civile abitazione. Peraltro, solo su una parte del terreno potevano essere costruiti i nuovi fabbricati; il che ha indotto il contribuente a prospettare due distinti e graduati motivi di ricorso, Norme e giurisprudenza Nozione di ediicabilità Di diritto Di fatto Normativa di riferimento Art. 67 Testo unico delle imposte sui redditi Art. 2, dlgs 504/1992 (disciplina Ici) Art. 36, comma 2, dlgs 223/2006 Principali sentenze il primo attinente alla tassabilità della fattispecie, il secondo volto a eventualmente ridimensionare la quota di plusvalenza tassabile in proporzione alla quota-parte di terreno sul quale, appunto, venivano eretti i detti fabbricati civili. La sentenza. La sentenza, confermando la pronuncia di secondo grado, ritiene che il terreno oggetto di compravendita sia da qualificare come edificabile, da qui la ritenuta tassabilità dello stesso. Ma precisa che nemmeno la domanda subordinata può essere accolta, Cass. 14/11/2012 n. 19851 Ici Cass. 19/09/2012 n. 15792 Registro Cass. 29/10/2010 n. 22128 Ici Cass. 16/11/2012 n. 20137 Imposte dirette Cass. 19/11/2012 n. 20252 Imposte dirette in quanto il giudice giudice, avendo qualificato la complessiva operazione come «unitaria», ha individuato un criterio che, a monte, non consente di frazionare la vendita in due operazioni autonome (cessione di terreno agricolo; cessione di terreno edificabile). La Corte in motivazione fa riferimento a precedenti pronunce che, seppur relative al medesimo tema, affrontavano la questione con un diverso angolo visuale. Vediamo perché. Si legge nella sentenza che ai fini della determinazione della base imponibile, evidentemente agli effetti delle imposte dirette, e dunque, per quanto qui interessa, con riguardo all’art. 67 Tuir, che disciplina i redditi diversi, la nozione di area edificabile racchiude le due sub-specie di: - Area edificabile di diritto. - Area edificabile di fatto. La prima è evidentemente quella così qualificata in un piano urbanistico, mentre la seconda è quella edificabile nel senso che, pur non essendo urbanisticamente qualificata come edificabile, lo è di fatto in quanto potenzialmente tale anche al di fuori di una previsione programmatica. Sul punto la sentenza parla espressamente di edificabilità non programmata, o fatturale, o potenziale. Ma in concreto? La sentenza individua alcuni elementi che sono sintomatici di tale edificabilità «fattuale»: - vicinanza al centro abitato; - sviluppo edilizio raggiunto dalle zone adiacenti; - esistenza di servizi pubblici essenziali; - presenza di opere di urbanizzazione primaria; - collegamento con i centri urbani già organizzati; - in via residuale, esistenza di «qualsiasi altro elemento, obiettivo di incidenza sulla destinazione urbanistica». La sentenza poi prosegue richiamando la nozione di edificabilità racchiusa nella disciplina dell’Ici e dell’indennità di espropriazione: anche tali provvedimenti richiamano una nozione di edificabilità di fatto: elemento che finisce per divenire situazione giuridica oggettiva nella quale può venirsi a trovare un bene immobile e che influisce sul suo valore. © Riproduzione riservata L’elemento fattuale prende il sopravvento Conta l’indennità di esproprio Plusvalenze non tassate Nell’interpretazione della Suprema corte di cassazione sta prevalendo una nozione di terreno edificabile che non solo prende atto della definizione data dal legislatore (e interpretata dallo stesso legislatore), bensì dà rilievo a ogni elemento fattuale (e obiettivo) che possa far ritenere sussistente il terreno medesimo edificabile. Il passaggio interpretativo non è di scarso rilievo. Se per esempio prendiamo a riferimento la sentenza Cass. 28 maggio 2010 n. 13135, già dalla massima percepiamo una differente impostazione. La Corte, infatti, in tale occasione ha avuto modo di precisare come per effetto dell’entrata in vigore dell’art. 36, comma 2 dl 223/2006 (la norma interpretativa sopra citata), l’edificabilità di un’area deve essere desunta dalla qualificazione a essa attribuita nello strumento generale adottato dal comune (piano regolatore, ovvero, come nella specie, programma di fabbricazione ad esso equivalente), indipendentemente dalla sua approvazione da parte della regione e dall’adozione di strumenti urbanistici attuativi. Dunque una nozione che risponde alla scelta di qualificare come edificabile un terreno anche laddove il procedimento amministrativo sotteso al rendere «effettivamente edificabile» l’area non è ancora completato. Questa tesi è stata peraltro confermata nella più recente sentenza Cass. 19 settembre 2012 n. 15792 nella quale la Corte ha ritenuto che l’inizio del procedimento di trasformazione urbanistica è sufficiente a far lievitare il valore venale dell’immobile, senza che assumano rilievo eventuali vicende successive incidenti sulla sua edificabilità, quali la mancata approvazione o la modificazione dello strumento urbanistico, in quanto la valutazione del bene deve essere compiuta in riferimento al momento del suo trasferimento, che costituisce il fatto imponibile, avente carattere istantaneo. La nozione di edificabilità ora percorsa dalla Corte va al di là di questo ragionamento, valorizzando una serie di circostanze (appunto fattuali) che però rischiano di introdurre un’area grigia difficilmente individuabile nelle sue reali dimensioni; è infatti agevole rilevare come l’edificabilità diviene una caratteristica che dipende da un apprezzamento di fatto, e che in quanto tale è insuscettibile di apprezzamento in sede di legittimità se congruamente motivato. Per area fabbricabile si intende quella utilizzabile a scopo edificatorio in base agli strumenti urbanistici generali o attuativi, ovvero in base alle possibilità effettive di edificazione determinate secondo i criteri previsti agli effetti dell’indennità di espropriazione per pubblica utilità: così l’art. 2 del dlgs n. 504/1992. Con specifico riguardo agli espropri dispone l’art. 37 del dpr 327/2001, che al suo terzo comma stabilisce che «si considerano le possibilità legali ed effettive e di edificazione, esistenti al momento dell’emanazione del decreto di esproprio o dell’accordo di cessione. In ogni caso si esclude il rilievo di costruzioni realizzate abusivamente». Per completare il quadro interpretativo va anche citato l’art. 36 del dl 223/2006, secondo cui «un’area è da considerare fabbricabile se utilizzabile a scopo edificatorio in base allo strumento urbanistico generale adottato dal comune, indipendentemente dall’approvazione della regione e dell’adozione di strumenti attuativi del medesimo». Tale norma di matrice chiaramente interpretativa, e dunque valevole anche per il passato, fornisce in sostanza una nozione uniforme di edificabilità valida agli effetti delle imposte indirette (Iva e indirette minori, quali l’imposta di registro), delle imposte dirette e dell’Ici. La Corte di cassazione con l’ordinanza 20252/2012 ha precisato che, diversamente da quanto ritenuto dal giudice di merito, «non è tassabile agli effetti delle imposte dirette la plusvalenza realizzata da una persona fisica in conseguenza della cessione di terreni vincolati a scopi pubblicistici che comportino l’edificazione esclusivamente da parte di un soggetto ben determinato e legittimato ad acquisire l’area attraverso l’esproprio. Ciò nella considerazione che l’edificabilità non determina un maggior reddito commerciale dell’area in questione». Il caso riguardava la plusvalenza sul terreno alienato a un’azienda ospedaliera, secondo i giudici non è imponibile. Le sentenze sul sito www.italiaoggi.it/docio7 098105098108105111103114 http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it C O N T E N Z I O S O T R I B U TA R I O Pronuncia della Ctr Lazio sulle società di comodo Oggetto essenziale Attività dichiarata non è optional Pagina a cura DI BENITO FUOCO E NICOLA FUOCO http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it L’ oggetto sociale indicato sullo statuto non è un «optional», bensì un elemento fondamentale la cui inosservanza comporta delle notevoli implicazioni fiscali; per esempio, lo stesso risulta essenziale ai fini dell’applicazione della disciplina delle società di comodo poiché, nel caso in cui la società svolga, di fatto, un’attività non conforme a quella descritta nell’oggetto, non svolgendo al contempo quella prevista da statuto, si renderà applicabile e incontestabile la presunzione di reddito minimo. Sono le conclusioni che si traggono dalla lettura della sentenza n. 37/22/2013 della Ctr di Lazio, depositata in segreteria il 17 gennaio 2013. Nel caso trattato, l’Agenzia delle entrate applicava la disciplina delle società di comodo a una srl del Viterbese, arrivando a individuare un reddito minimo congruo alle attività patrimoniali dell’impresa, ovviamente maggiore rispetto al dichiarato. La società, di contro, sosteneva di non aver raggiunto la redditività minima non per volontaria inattività, bensì perché svolgeva, di fatto, il ruolo di holding finanziaria, detenendo le quote di controllo di un’altra società, questa operativa, che non aveva però distribuito dividendi (determinando perciò la mancata produzione di ricavi minimi per la presunta «capogruppo»). Dopo aver trovato conforto in primo grado, con accoglimento del ricorso presentato in Ctp, la posizione della società accertata è stata completamente rivista dai giudici regionali che, in ribaltamento della prima sentenza, hanno accolto l’appello dell’amministrazione finanziaria. Determinante, ai fini della decisione, le valutazioni circa l’oggetto sociale e la sua mancata attuazione. Infatti, la società presunta «di comodo», descritta dalla parte come holding finanziaria, aveva in realtà nell’oggetto lo svolgi- mento di attività di commercio di articoli sanitari, stessa attività svolta dalla società di cui possedeva le quote di controllo. «Deve osservarsi», si legge nella pronuncia, «che l’oggetto sociale non è un semplice optional, ma comporta notevoli implicazioni fiscali e la corrispondenza tra attività dichiarata e attività esercitata costituisce un preciso obbligo di legge». Per queste ragioni, la commissione ha ritenuto non meritevole di accoglimento la tesi della holding finanziaria, poiché l’oggetto sociale prevedeva lo svolgimento di tutt’altra attività che, non essendo stata posta in essere, ha legittimato l’ufficio ad applicare la disciplina delle società di comodo. La pronuncia interviene anche sul dibattuto tema della necessità o meno di ricorrere a interpello disapplicativo, ritenendo indispensabile la proposizione della preventiva istanza da indirizzare all’ufficio delle Entrate competente per territorio. © Riproduzione riservata Accertamenti a uso allargato Trust, ipocatastali a misura fissa L’Agenzia delle entrate può legittimamente utilizzare, per fondare e motivare i propri provvedimenti impositivi, le risultanze di accertamenti emessi da altre amministrazioni pubbliche, quale per esempio l’ufficio del lavoro. Questo è quanto affermato dalla Ctr di Campobasso nella sentenza n. 10/04/2013 dello scorso 5 febbraio, con cui i giudici del capoluogo molisano hanno ribaltato il giudizio di primo grado, che era stato favorevole al contribuente. Nel caso trattato, l’Agenzia delle entrate attribuiva utili extra bilancio a carico di una società del Termolese, sulla scorta di un verbale redatto dalla Direzione provinciale del lavoro di Campobasso, che aveva accertato l’utilizzo di lavoratori in nero a carico della medesima compagine. Il ragionamento accertativo prendeva le mosse dal fatto che, per pagare i lavoratori in nero, la società doveva disporre di fondi diversi da quelli dichiarati, insufficienti allo scopo. In primo grado, la verifica era stata annullata, stante la non utilizzabilità, per motivare gli atti fiscali, delle risultanze di accertamenti emessi da un’amministrazione diversa dalla competente Agenzia delle entrate. Di diverso tenore la pronuncia d’appello in commento, in cui il collegio adito concede respiro all’accertamento dell’Ufficio, affermando che «non opera alcuna preclusione alla utilizzabilità dell’accertamento eseguito da un Ufficio diverso e dei risultati conseguiti a seguito di tale accertamento, posto che sussiste la legittimità degli avvisi di accertamento emessi dall’amministrazione finanziaria basati in tutto o in parte sulla documentazione o informative acquisite presso terzi». Le imposte ipotecaria e catastale, in sede di costituzione di un trust con conferimento di immobili, sono sempre dovute in misura fissa. Ciò tenendo conto del fatto che, con il trust, non si realizza trasferimento effettivo di ricchezza. Questo il principio su cui la Ctr di Milano, nella sentenza n. 54/34/13 dello scorso 11 marzo, ha fondato la propria decisione favorevole al contribuente, sostenendo che «ove la movimentazione sia priva di un trasferimento di titolarità, la remunerazione del movimento viene assunta attraverso l’applicazione dell’imposta in misura fissa». Sulla questione si sono originati numerosi contenziosi, perché la posizione dell’Agenzia delle entrate è orientata sull’applicazione delle imposte ipotecaria e catastale in misura proporzionale al valore dei beni conferiti. L’Agenzia ritiene, infatti, che ciò che rilevi sia solo la presenza o meno, nella singola fattispecie, dell’effetto traslativo. Di recente, la Ctp di Latina, nell’ordinanza n. 10/02/13 dello scorso 8 gennaio, aveva assunto pressoché il medesimo orientamento della Ctr Lombardia, contrario a quello dell’amministrazione, esprimendosi in merito a un trust sottoposto a condizione sospensiva. Il trust, osserva il giudice pontino, attribuisce in favore dei beneficiari esclusivamente una posizione qualificabile come «aspettativa giuridica» (diritto sottoposto a condizione sospensiva) e non fa sorgere, al momento della sua istituzione, alcun arricchimento tassabile in capo agli stessi; circostanza che si determinerà, infine, solo al momento in cui il trustee attribuirà il trust fund ai beneficiari. Lunedì 13 Maggio 2013 11 BREVI Accertamento a impresa familiare. In caso di accertamento in capo a un contribuente che conduca l’azienda in regime d’impresa familiare, i maggiori redditi accertati ricadono interamente sul titolare se mancano le dichiarazioni dei redditi dei compartecipanti, relativamente all’anno d’imposta accertato. Lo afferma la Ctr di Palermo nella sentenza n. 34/01/2013 dello scorso 15 febbraio. Nel caso in esame, il contribuente aveva costituito un’impresa familiare e, dopo aver subito accertamento, riteneva che i maggiori redditi accertati dovessero essere imputati a tutti i compartecipanti, proporzionalmente alla quota di partecipazione all’impresa familiare. La Commissione siciliana smentisce tale assunto e, ribaltando il primo grado che era stato favorevole al contribuente, addebita tutte le maggiori imposte al titolare dell’impresa, riscontrando la mancata presentazione delle dichiarazioni dei redditi, per l’anno accertato, da parte dei compartecipanti. Notifica a società estinta. Non è valida la notifica dell’appello eseguita nei confronti del liquidatore di una società di capitali estinta. Con l’estinzione, infatti, cessa il potere di rappresentanza e la conseguente legittimazione del liquidatore. Lo si legge nella sentenza n. 23/01/13 della Ctr di Firenze, in cui i giudici toscani ritengono, invece, valida la notifica eseguita nei confronti del socio presso il proprio domicilio fiscale e non presso la ex sede della società. Giudicato esterno vincolante (anche se il giudice non è d’accordo). Qualora esista una sentenza passata in giudicato con presupposti oggettivi comuni a più vertenze (anche per periodi d’imposta differenti), il giudicato esterno, tra le stesse parti attrici di un processo, assume valore vincolante per il giudice adito; questo anche nel caso in cui, afferma la Ctp di Brindisi nella sentenza n. 108/02/13, il giudice si trovi in disaccordo con quanto stabilito nel giudicato e non condivida i principi affermati in quella decisione, in forza del disposto vincolante stabilito nell’articolo 2909 c.c. («l’accertamento contenuto nella sentenza passata in giudicato fa stato a ogni effetto tra le parti»). Mancato invio della dichiarazione d’intenti. In caso di cessioni senza addebito d’Iva, rese in favore di esportatori abituali, la mancata trasmissione telematica all’Agenzia delle entrate della dichiarazione d’intento non comporta l’applicazione delle sanzioni. Nel caso di specie, trattato nella sentenza n. 15/12/13 della Ctp di Varese, la dichiarazione d’intenti era effettivamente stata resa dal destinatario e le condizioni per il mancato addebito dell’Iva erano tutte sussistenti. L’omissione contestata al contribuente dall’Agenzia erariale consisteva nella mancata trasmissione telematica della dichiarazione d’intenti, circostanza che portava all’irrogazione di cospicue sanzioni. Il provvedimento è stato annullato dal giudice tributario di Varese che ha osservato come, nella vertenza in oggetto, non vi fosse stata comunque sottrazione di materia imponibile per il fisco (l’Iva non andava effettivamente addebitata) e, quindi, la mera omissione di una comunicazione telematica non potesse comportare conseguenze così gravi per il contribuente. Tempi lunghi per le tasse auto in Lombardia. Contrariamente a quanto ritenuto da gran parte della giurisprudenza tributaria, la Ctr di Milano (sentenza n. 56/02/13 del 25 marzo) ha stabilito che il termine per riscuotere la tassa automobilistica (cosiddetto «bollo auto») non si prescrive in tre anni se, nel triennio, l’amministrazione pubblica notifica regolare avviso di accertamento del tributo. La norma di riferimento è l’articolo 5 del dl 953/82, secondo cui «l’azione dell’amministrazione finanziaria per il recupero delle tasse (…) si prescrive con il decorso del terzo anno successivo a quello in cui doveva essere effettuato il pagamento». La Commissione meneghina propone una lettura alternativa della situazione sostenendo che, a partire dalla notifi ca dell’accertamento, inizia a decorrere un nuovo termine di prescrizione di cinque anni, introdotto dalla legge regionale n. 10/2003, articolo 94, comma 2 («il diritto alla riscossione delle somme dovute alla regione in base ad atto di accertamento tributario si prescrive entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui l’atto è divenuto definitivo»). I testi integrali delle sentenze sul sito www.italiaoggi.it/docio7 098105098108105111103114 http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it 12 Lunedì 13 Maggio 2013 VERSO UNICO 2013 Le possibili casistiche sulla nuova tassazione di ediici di pregio e le soluzioni da adottare Immobili storici al test Unico Norme di favore azzerate e aggravi nei conti fiscali DI Pagina a cura NORBERTO VILLA http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it P rimo impatto in dich i a r a z i o n e d e l l e nuove e penalizzanti regole per gli immobili riconosciuti di interesse storico e/o artistico. Per la prima volta gli imponibili da tassare non sono quelli (bassi) catastali: è una quota del reddito effettivo che sconterà l’imposizione. Prima della novità i proprietari di tali immobili erano soliti trovarsi a che fare con imposte (sia Irpef che Ici) di piccolo importo indipendentemente dal pregio del fabbricato. Ora la situazione è di molto cambiata e il modello Unico 2013 è il primo banco di prova delle novità. Di seguito riepiloghiamo le possibili casistiche e la soluzione da adottare per una corretta redazione di Unico. Immobile storico abitazione principale. Prima delle innovazioni tale immobile non concorreva a formare né la base imponibile Irpef (o meglio la formava ma poi tale quota di reddito era azzerata) e nemmeno la base imponibile Ici. Il conto del carico fiscale dell’immobile ogni anno era in sostanza pari a zero. Con le nuove regole, fermo restando il sostanziale esonero da Irpef, la proprietà dell’immobile comporta il pagamento dell’Imu con un aggravio rispetto al passato. Per effettuare i calcoli occorre individuare la rendita dell’immobile, rivalutarla del 5% e poi individuare il valore Imu dell’immobile applicando i coeffi cienti previsti e riducendo alla metà il risultato. L’esempio Alfa srl è proprietaria di un immobile di civile abitazione concesso in locazione. Il canone locativo è di 12 mila euro annui che ridotto del 35% è pari 7.800 euro. La rendita catastale rivalutata è pari a € 1.900 che ridotto del 50% è pari a 950 euro. Dal confronto tra i due parametri risulta da assoggettare a tassazione l’importo di 7.800 euro da indicare nel rigo RF11. Ha sostenuto spese per 4.200 euro da indicare nel rigo RF12. Deve annullare i ricavi imputati a conto economico per 12 mila euro nel rigo RF39 Compilazione del modello unico Riprese in aumento da effettuare Riprese in diminuzione da effettuare Per esempio nel caso di immobile di categoria A (escluso A10) la rendita rivalutata è moltiplica per 160 ridotto del 50% così da ottenere la base imponibile Imu. Immobile storico seconda casa. Prima delle innovazioni tale immobile concorreva a formare la base imponibile Irpef per un importo pari alla sua rendita rivalutata maggiorata di un terzo. Nel contempo lo stesso immobile era da assoggettare a Ici avendo coma base imponibile il suo valore catastale. Sia ai fini Irpef che Ici entrava però in gioco la norma di favore prevista per tali immobili che consentiva di individuare la rendita di riferimento considerando la tariffa d’estimo minore tra quelle previste nella zona catastale di competenza. Oggi la situazione è completamente cambiata. Tale immobile, infatti, paga Imu in base alla aliquota stabilita dal comune e avendo riguardo al suo valore catastale (individuato mediante i moltiplicatori previsti) seppur poi ridotta al 50%. Il dato catastale di riferimento (rendita) è però quella propria del singolo immobile non potendosi più riferirsi alla tariffa d’estimo inferiore prevista per la zona di appartenenza. In base alle regole ordinarie stabilite con l’introduzione dell’Imu l’immobile però non sconta né Irpef né addizionali in quanto tali oneri sono ormai assorbiti dalla nuova imposta municipale propria. Immobile storico concesso in locazione. Questa è l’ipotesi in cui gli aggravi si fanno sentire in modo eclatante. Prima delle innovazioni questi immobili scontavano l’Ici in base alla già richiamata regola che vedeva per questi immobili rilevante la minore delle tariffe d’estimo della zona. Ma oltre a ciò le imposte dirette dovute erano anch’esse commisurate al medesimo parametro. Per tali immobili infatti si superava la regola ordinaria che comportava in caso di locazione la tassazione dell’importo maggiore risultante tra il canone ridotto e la rendita catasta- le (sempre considerando le particolarità previste per gli immobili di interesse storico e artistico). La base imponibile Irpef anche in presenza di locazione era commisurata all’imponibile catastale. Ormai le regole sono cambiate e di ciò si vedranno gli effetti in Unico 2013. Tali immobili scontano l’Imu in base alla rendita catastale loro propria seppur con una riduzione del 50%. Ma ai fini Irpef devono applicarsi le regole ordinarie, per cui nel caso in cui l’importo del canone di locazione (ridotto come vedremo del 35%) risulti superiore alla rendita (ipotesi più che scontata in molte ipotesi) sarà questo che formerà base imponibile Irpef. L’unico vantaggio che è concesso dal decreto è che per verificare quanto assoggettare a Irpef il canone è considerato nella misura del 65%. Quindi per tali immobile riconosciuti di interesse storico/artistico locati, non detenuti in regime di impresa, da parte di persone fisiche; i valori da confrontare per determinare l’imponibile ai fini Irpef, sono il canone annuo, ridotto del 35%, e la rendita catastale, rivalutata, ridotta del 50%. Questo calcolo è stato confermato dalla 114/E del 2012 in cui si è affermato che nel caso di immobile locato occorre sempre confrontare la metà della rendita rivalutata con il canone annuo derivante dalla locazione, decurtato opportunamente della deduzione pari al 35%. Nell’ambito del modello unico Pf i redditi derivanti da tali immobili devono essere indicati nel quadro Rb. © Riproduzione riservata Regole cambiate anche per le imprese Gli immobili patrimonio di interesse storico o artistico detenuti dalle imprese sono tassati per il maggior importo risultante dal confronto tra rendita ed (eventuale) locazione. Il canone locativo deve essere considerato dopo la riduzione del 35% e la rendita deve essere ridotta al 50%. Anche nel caso in cui tali fabbricati siano posseduti da imprese le regole dal 2012 sono mutate. Tali immobile sono tassati in base alla rendita catastale e quindi passando dal conto economico al quadro Rf occorre neutralizzare sia i componenti positivi sia quelli negativi. Se l’immobile non è locato l’importo che concorrerà al reddito d’impresa è quello catastale considerando però l’abbattimento del 50% previsto per il caso degli immobili di interesse storico o artistico. Infatti, la risoluzione 114/E del 2012 ha confermato che anche in tal caso la rendita catastale rivalutata deve essere ridotta del 50% e non si rende applicabile la maggiorazione pari a 1/3 prevista per gli immobili a disposizione. Nel diverso caso in cui tale tipologia di immobile sia locato, l’art. 90 dispone che il reddito deve essere determinate dal confronto tra canone al netto della deduzione e l’importo calcolato su base catastale. Due osservazioni: • il riferimento al canone non è al suo importo complessivo ma a quello ridotto del 35%; • con riguardo alla rendita anche in tale confronto occorre applicare anche la riduzione del 50%. Con riguardo ai costi relativi a tali immobili si deve poi applicare la regola contenuta nel secondo comma dell’art. 90 che toglie rilevanza agli stessi: la tassazione su base catastale non facendo rilevare ai fini fiscali i ricavi imputati a conto economico toglie di conseguenza (e coerentemente) rilevanza anche agli oneri correlati a tali beni. Da qui necessariamente nel quadro Rf occorrerà effettuare una serie di operazioni che sono riepilogate nell’esempio di compilazione. 098105098108105111103114 http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it Lunedì 13 Maggio 2013 IMPRESA 13 Le circostanze, frequenti, che, in occasione dei bilanci, portano allo scioglimento No al bilancio o recesso dei soci liquidazione societaria in vista DI Pagina a cura LUCIANO DE ANGELIS http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it B ilancio non approvato, perdita del c a p i t a l e s o c i a l e, decisione del socio di recedere con impossibilità da parte della società a soddisfarne le richieste patrimoniali: sono circostanze che, soprattutto in occasione dell’assemblea delegata ad approvare il bilancio, possono portare alla liquidazione della società. Quest’anno, tuttavia, le società che facciano richiesta di un accordo di ristrutturazione del debito o di un concordato preventivo possono sospendere la causa di liquidazione in pendenza di accettazione della richiesta. Una regola analoga vale per le start-up, cioè le società innovative. Quando il dissidio fra soci porta alla liquidazione. Spesso gli insanabili dissidi fra soci di società di capitali si concretizzano in occasione dell’assemblea delegata ad approvare il bilancio. In questi casi, il socio (o il gruppo di soci) di maggioranza relativa, in dissidio con quello di minoranza, o uno dei soci paritetici, votano negativamente in merito all’approvazione del bilancio, vedendo in tale atto una sorta di «resa dei conti» per pareggiare presunti comportamenti scorretti degli altri soci. La mancata approvazione del bilancio può determinare lo scioglimento forzoso della società qualora ciò avvenga reiteratamente in un contesto di generale blocco dell’attività assembleare e decisionale. In questo caso lo stallo deve risultare persistente nel tempo e non episodico e superabile. Prescindendo, in questa Le cause di scioglimento (c.c.) Fonte Causa di scioglimento Obbligatorio Art, 2484, comma 1, n. 1 Scadenza del termine (se previsto in atto costitutivo) Art, 2484, comma 1, n. 2 Conseguimento dell’oggetto sociale o impossibilità a conseguirlo Art, 2484, comma 1, n. 3 Protratta inattività dell’assemblea Art, 2484, comma 1, n. 4 Riduzione del capitale oltre 1/3 e al di sotto del limite legale Art, 2484, comma 1, n. 5 Impossibilità di liquidare la partecipazione al receduto Art. 2484, comma 1, n. 7 Cause previste nello statuto o nell’atto costitutivo sede da eventuali «abusi di sede, maggioranza» che con tale delibera (peraltro negativa) potrebbero determinarsi, con possibile annullabilità (non pacifica in giurisprudenza) della decisione in commento, poniamo ora l’attenzione sulla operatività dell’assemblea in dette situazioni. L’art. 2484 c.c., comma 1, punto 3, evidenzia due specifiche cause di liquidazione: 1) la prima è la continuata inattività dell’assemblea. Tale situazione indica una patologia preliminare rispetto all’impossibilità di funzionamento, nel senso che l’assemblea non viene nemmeno convocata o, comunque, non si riunisce. Può, ad esempio, capitare che l’amministratore non proceda alle convocazioni oppure che i soci, pur convocati, non si presentino alle riunioni assembleari; 2) la seconda è l’impossibilità di funzionamento. È questa la situazione che si verifica quando lo stallo non appare superabile, per esempio per il «bilanciamento di voti», stallo destinato a proseguire, in modo tale da rendere l’impossibilità di funzionamento «continuata». Entrambe le situazioni si connotano per la loro persistenza nel tempo. La giurisprudenza sul tema. Da quanto sopra emerge che una mera difficoltà e non una vera e propria impossibilità di funzionamento, cioè il fatto che, occasionalmente (e non in modo continuativo), l’assemblea sia inattiva, non risulti sufficiente a determinare lo scioglimento della società. Il principio è stato affermato dalla Corte di cassazione, la quale ha stabilito che l’impossibilità di funzionamento dell’assemblea decorre solo quando l’organo assembleare appaia stabilmente e irreversibilmente incapace di assolvere le sue funzioni essenziali (Cass. 24 ottobre 1996, n. 9267). Sul tema, molteplici risultano in questi ultimi anni le posizioni dei tribunali di merito. Recentemente, ad esempio, il tribunale di Brescia (24/6/2011) ha ravvisato nella mancata approvazione di più bilanci una continua inattività dell’assemblea, nello stesso senso il trib. di Roma 25/9/2007, 25/9/2007 mentre il tribunale di Prato (12/1/2010) ha affermato che anche se sia risultato impossibile approvare un solo bilancio sussiste la causa di scioglimento della società per impossibilità di funzionamento dell’assemblea d’esercizio, quando siano in concreto ravvisabili sintomi sufficienti per affermare che l’organo assembleare è stabilmente e irreversibilmente incapace di assolvere le sue funzioni (continue mancate convocazioni assembleari, mancata predisposizione di un progetto di bilancio, giudizi arbitrali pendenti fra soci paritetici). L’assemblea a cui si riferisce la norma, peraltro, risulta quella ordinaria e non quella straordinaria (Trib. Milano 25/5/2001). Da notare, ad avviso di chi scrive, che il mancato funzionamento e la continua inattività che possono portare alla liquidazione della società, riguardano l’assemblea e non il cda. Ciò, in quanto, qualora fosse l’organo volitivo a non funzionare, l’assemblea mediante riunione totalitaria o su convocazione della minoranza, potrà sempre revocare i componenti dell’organo amministrativo provvedendo alla loro sostituzione, o al limite, denunciare le loro irregolarità al tribunale chiedendo il controllo giudiziale ex art. 2409 c.c. Il recesso del socio. Una ulteriore causa di liquidazione, valida sia per le srl (art. 2473), che per le spa (art. 2437-quater), è quella che può scaturire dal recesso del socio. In caso di recesso, infatti, qualora gli amministratori non riescano a collocare le azioni o quote sociali del recedente presso gli altri soci o i terzi o a riacquistarle direttamente attraverso la società (possibilità valida solo nelle spa), dovranno liquidare il receduto utilizzando utili, riserve o, da ultimo, riducendo il capitale sociale. Qualora la società non sia dotata degli utili o riserve sufficiente allo scopo o quando alla riduzione del capitale i creditori facessero opposizione ed il tribunale la accogliesse, si verifica la causa di scioglimento della società prevista dall’art. 2484, comma 1, punto 5. © Riproduzione riservata Antieconomicità, crisi e insolvenza: liquidazione sì, ma volontaria In dottrina è da tempo dibattuto il tema se l’antieconomicità (ad esempio, perché gli interessi passivi che la società è obbligata a pagare prevalgono sempre sugli utili operativi che la stessa potrebbe produrre) sia di per sé una situazione che legittima la liquidazione della società, per impossibilità di conseguire l’oggetto sociale. In altri termini, circostanze di questo tipo, che indubbiamente nel tempo ingenerano erosione del capitale e crescita delle perdite, sono di per sé causa di liquidazione? O poiché detta crisi, non comporta ancora l’insolvenza, bisognerà attendere che il capitale sia eroso al contempo al di sotto del minimo legale? La giurisprudenza più recente pare orientata in quest’ultima, seppur opinabile direzione. Il tribunale di Napoli (25/5/2012), ad esempio, ha recentemente affermato come la sopravvenuta impossibilità di conseguire l’oggetto sociale si configura solo nel caso in cui la società si viene a trovare, in modo oggettivo, definitivo ed irreversibile, nell’impossibilità di continuare a svolgere l’attività economica programmata dai soci come delineata nell’atto costitutivo, tale da precludere qualsiasi ulteriore attività operativa della società. In senso conforme anche il tribunale di Lecco (19/2/2007) secondo il quale l’esistenza di un patrimonio (nella fattispecie immobiliare) assicura alla società, anche tramite ipotetici finanziamenti futuri, i mezzi necessari per conseguire in qualunque momento l’oggetto sociale. Una situazione di antieconomicità o di assenza di liquidità, in altri termini, potrebbe indurre l’impresa ad un’intesa con le banche (ad esempio, attraverso un accordo di ristrutturazione del debito o un piano di risanamento) creando una situazione elusiva agli obblighi di liquidazione, che invece, sussistono solo nelle specifi che situazioni contemplate dall’art. 2484 c.c. Ciò non significa, evidentemente, che in dette situazioni non si potrà porre la società in liquidazione, ma si tratterà di una «ragionevole» libera decisione dei soci, e non di una causa di scioglimento «ope legis» dettata dai primi 5 punti dell’art. 2484 c.c. 098105098108105111103114 http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it 14 Lunedì 13 Maggio 2013 IMPRESA Oltre il capitale sotto il minimo serve anche che esso sia ridotto di oltre un terzo Liquidazione, due i parametri DI Pagina a cura LUCIANO DE ANGELIS http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it O ltre che al di sotto del minimo legale il capitale deve essere ridotto di oltre terzo perché la società debba essere messa in liquidazione. Ne deriva che la società può continuare a operare anche con capitale al di sotto del minimo legale. È questa ormai la lettura data agli artt. 2447 e 2482-ter del codice civile. Il bilancio è spesso (seppur non correttamente) cartina tornasole di dette situazioni. Ovviamente al verificarsi di tali circostanze l’assemblea può operare una scelta conservativa con la ricapitalizzazione o la trasformazione regressiva della società. Ok al bilancio annuale per accertare le perdite. Ora, se è vero che di norma tali situazioni dovrebbero rilevare anche quando nel corso dell’esercizio si manifesti una perdita superiore agli ammontari dinanzi evidenziati, spesso le società attendono il bilancio per formalizzare dette circostanze (anche perché spesso si spera di recuperare la perdita nel corso dell’esercizio). In tal senso, peraltro, la Suprema corte (Cass. 2/4/07, n. 8221), disponendo che la situazione contabile non deve precedere l’assemblea di oltre 4 mesi, ha, di fatto, consentito l’utilizzo del bilancio per la valutazione delle perdite. Qualora tali perdite emergano in sede di bilancio (si legge nella massima n H.G.6 del notariato Triveneto) è ammesso che «le stesse vengano ripianate nella medesima assemblea o in una successiva che si tenga nelle immediatezze della prima. In ogni caso gli amministratori debbono dar conto nell’assemblea dei fatti di rilevo avvenuti dopo la redazione della situazione patrimoniale o del bilancio. Trascorsi più di 180 giorni dalla data di riferimento del bilancio lo stesso non può più essere utilizzato per la copertura delle perdite e dovrà, pertanto, essere redatta una apposita situazione patrimoniale, con le caratteristiche di cui sopra». Conformemente il notariato triveneto prevede (massima H.G.27) la possibilità (seppur in relazione all’assemblea di cui all’art. 2446) che l’ultimo bilancio possa precedere l’assemblea anche di 180 giorni a condizione che nella relazione sulla gestione ci si soffermi sulle previsioni dei risultati dell’esercizio in corso e del successivo. All’assemblea poteri di vita o di morte. Chi decide la liquidazione o la sopravvivenza della società sono, quindi, i soci riuniti in assemblea straordinaria nelle spa, qualificata nelle srl, in quanto tutte le alternative che la legge pone a disposizione dei soci costituiscono modificazioni dello statuto. Nel caso in cui l’assemblea vada deserta, il cda dovrà provvedere a una nuova convocazione. Alla seconda convocazione andata deserta o nel caso di assemblea non in grado di deliberare la società è da considerarsi sciolta ai sensi del comma 1°, punto 3 dell’art. 2484 c.c. (per impossibilità di funzionamento o per continua inattività della stessa). In questi casi, gli amministratori ed in loro carenza i sindaci, o i singoli soci dovranno produrre istanza in Tribunale perché provveda all’assunzione dei relativi provvedimenti. L’assemblea, a riguardo convocata, potrà assumere tre specifiche decisioni: 1) ripianare la perdita con apporti di capitale (azzeramento e ripianamento dello stesso attraverso apporti dei soci o rinuncia di crediti degli stessi nei confronti della società). Secondo La massima n. 122 del notariato Milano, peraltro, la società potrebbe provvedere ad aumentare il capitale per un ammontare almeno triplo delle perdite senza provvedere al preventivo azzeramento dello stesso; 2) trasformazione regressiva della società, cioè trasformazione della spa in srl, oppure della srl ordinaria in srl a capitale ridotto o in società di persone. Tale mutazione, secondo il notariato dei distretti riuniti di Firenze, Prato e Pistoia (massima 4/6/2008) sarebbe peraltro ammessa anche in situazione di capitale negativo; 3) porre in liquidazione la società provvedendo alla nomina dell’organo liquidatorio. La liquidazione ha effetto dalla iscrizione al registro imprese. Le tesi che sono state proposte per individuare la circostanza che produce lo scioglimento della società e gli effetti riconducibili all’art. 2484, comma 1°, punto 4, c.c., si richiamano, rispettivamente, al momento in cui si verifica la perdita del capitale minimo o a quello in cui l’assemblea, convocata a norma dell’art. 2447 c.c., non adotti i provvedimenti del caso. La riforma del diritto societario ha chiarito ogni dubbio distinguendo il momento in cui si verifica la causa di scioglimento dal momento in cui la stessa produce i suoi effetti. Ai sensi dell’art. 2484, comma 3, infatti: «Gli effetti dello scioglimento si determinano alla data dell’iscrizione presso l’ufficio del registro delle imprese della dichiarazione con cui gli amministratori ne accertano la causa». Gli amministratori, quindi, hanno l’obbligo di convocare l’assemblea, convocazione che realizza una condizione «sospensiva» alla liquidazione (sul tema trib. Lecco 19/2/2007). In relazione a ciò la liquidazione andrà a determinarsi solo laddove l’assemblea non deliberasse una trasformazione o una ricapitalizzazione (Studio del notariato 15/2008/I). L’iscrizione al registro delle imprese assume così valore costitutivo dello stato di liquidazione. Si badi, ciò non significa che il verificarsi della causa di scioglimento sia irrilevante per gli amministratori. Il primo comma dell’art. 2486 c.c., infatti, stabilisce che dal verificarsi della causa di scioglimento (e non dai suoi effetti) i poteri gestionali degli amministratori siano esclusivamente conservativi, contravvenendo i quali ai sensi dell’art. 2486, comma 2, essi diventano personalmente e solidalmente responsabili dei danni arrecati alla società, ai soci, ai creditori sociali ed ai terzi (sul tema da ultimo Cass. 4/7/2012, n. 11155). Inoltre, per gli eventuali ritardi od omissioni nell’accertamento (siamo in questo caso nell’art. 2485 c.c., comma 1), essi sono personalmente e solidalmente responsabili per i danni subiti dalla società, dai soci dai creditori e dai terzi. Il ruolo dei sindaci. Non vi sono dubbi che al verificarsi della causa di scioglimento , risultando tassativo l’obbligo di convocare l’assemblea (art. 2487, comma 1), qualora non vi provveda l’organo amministrativo, i sindaci siano chiamati a fare istanza al tribunale perché vi provveda (art. 2485, comma 2 c.c.). A riguardo è da rilevare che nonostante le norme di comportamento del collegio sindacale sul tema facciano riferimento all’organo collegiale la giurisprudenza post riforma del diritto societario ritenga (si potrebbe dire univocamente) che l’obbligo spetti individualmente a ciascun sindaco (In tal senso: Trib. Biella 4/6/2004 e 26/4/2006; Trib Napoli 25/5/2011; Trib. Nocera Inf. 10/6/2011). © Riproduzione riservata Quando la procedura può essere sospesa La legge fallimentare e le disposizioni sulle start-up innovative consentono di prorogare la liquidazione. Il decreto legge 22 giugno 2012 n. 83, convertito con legge n. 134 del 12 agosto 2012 (in G.U. n. 187 del 7/8/12), interviene sulle procedure sopra evidenziate prevedendo, in determinate situazioni, una sospensione temporanea. All’art 33 recante «Misure per facilitare la gestione della crisi aziendale» si introduce un apposito articolo (il 182-sexies) di modifica della legge 267/1942, cioè della legge fallimentare, prevedendo che: «Dalla data del deposito della domanda per l’ammissione al concordato preventivo, anche a norma dell’art. 161, sesto comma, della domanda per l’omologazione della domanda di ristrutturazione di cui all’art. 182-bis, ovvero della proposta di accordo a norma del sesto comma dello stesso articolo e sino all’omologazione non si applicano gli artt. 2446, commi secondo e terzo, 2447, 2482-bis commi quarto, quinto e sesto, e 2482-ter del codice civile. Per lo stesso periodo non opera la causa di scioglimento della società per riduzione o perdita del capitale sociale di cui agli artt. 2484, n. 4, e 2545-duodecies del codice civile. Resta ferma per il periodo anteriore al deposito delle domande e delle proposte di cui al primo comma, l’applicazione dell’art. 2486 del codice civile». Si noti, che il legislatore fallimentare non interviene sulle procedure richieste ai fini della evidenziazione della perdita, ma successivamente, cioè quando la società si trova nelle condizioni o meglio nell’obbligo di fronteggiare le stesse. Gli effetti sospesi riguardano, infatti, non il 1° comma dell’art. 2446 c.c. (spa), nei commi 1, 2, e 3, dell’art. 2482bis (srl) ma solo i commi finali degli articoli dianzi citati, nonché gli artt. 2447 e 2482-ter c.c. In altri termini, quando la perdita supera di 1/3 il capitale delle società di capitali, gli amministratori si troveranno nelle condizioni di evidenziare la stessa e di convocare l’assemblea per i primi provvedimenti. Quando, tuttavia, decorso un anno dalla perdita superiore ad 1/3 del capitale o quando questa, oltre che un terzo del capitale, porti lo stesso al di sotto dei limiti di capitalizzazione intollerabili per le spa e le srl, la società sarà legittimata a sospendere i relativi provvedimenti. Una norma analoga, relativa alla sospensione della procedura liquidatoria, ma che prescinde dalla richiesta di procedure fallimentari è prevista dal dl 179 del 19 ottobre 2012, conv. con legge 17/12/2012 n. 221 in materia di start up innovative. Per queste ultime, infatti, nel caso di perdite superiori a 1/3 che abbattono il capitale al di sotto del minimo legale (artt. 2447 e 2482-ter c.c.) viene consentito di rinviare la ricapitalizzazione alla chiusura dell’esercizio successivo in cui si manifesta la causa di scioglimento della società, sospendendo, di fatto l’obbligo di liquidazione. © Riproduzione riservata 098105098108105111103114 http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it Lunedì 13 Maggio 2013 IMPRESA 15 Conto alla rovescia per il secondo contingente dei 55 mila con rapporti risolti al 31/12/11 Esodati, corsa alla salvaguardia Il 21 maggio è il termine per le domande di ammissione DI Pagina a cura DANIELE CIRIOLI http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it C onto alla rovescia per gli esodati del contingente dei 55 mila. Chi ha risolto il proprio rapporto di lavoro in base ad accordi collettivi o individuali entro il 31 dicembre 2011 e vuole beneficiare della salvaguardia dai nuovi requisiti per la pensione previsti dalla riforma Fornero, deve presentare la domanda di ammissione alla direzione territoriale del lavoro (dtl) entro il prossimo 21 maggio. Il contingente disponibile è di 6 mila posti. Il secondo contingente. L’appuntamento riguarda una delle categorie di esodati previste dal dm 8 ottobre 2012, pubblicato sulla G.U. n. 17 del 21 febbraio 2013. Il decreto autorizza l’ingresso anticipato alla pensione, ossia in base ai requisiti previgenti all’ultima riforma Fornero, ad altri 55 mila lavoratori (che si aggiungono al primo contingente di 66 mila di cui al decreto 1° giugno 2012) individuati, oltre che dalla riforma Fornero, dai decreti cosiddetti Milleproroghe e sulla Spending Review dello scorso anno. Le singole ipotesi, con il relativo contingentamento numerico, sono indicate in tabella. Infine, è stato previsto un terzo decreto con un contingentamento di ulteriori 10.130 salvaguardati. Incentivi all’esodo. L’appuntamento nello specifico interessa i lavoratori che hanno risolto il proprio rapporto di lavoro in ragione di accordi individuali o in applicazione di accordi collettivi di incentivo all’esodo, per i quali il contingente numerico è stato fissato in 6 mila unità. Potenziali destinatari della salvaguardia, in tal caso, sono i lavoratori il cui rapporto di lavoro si è risolto entro il 31 dicembre 2011: • in ragione di accordi individuali sottoscritti anche ai sensi degli articoli 410, 411 e 412-ter del codice di procedura civile, ovvero, • in applicazione di accordi collettivi di incentivo all’esodo stipulati dalle organizzazioni comparativamente più rappresentative a livello nazionale, a condizione che: • successivamente alla data di risoluzione del rapporto di lavoro, non si sono rioccupati in qualsiasi altra attività lavorativa; • risultano in possesso dei requisiti anagrafici e contributivi che, in base alla disci- Requisiti e condizioni di prepensionamento Lavoratori per i quali le imprese hanno stipulato in sede governativa accordi inalizzati alla gestione delle eccedenze occupazionali con utilizzo di ammortizzatori sociali (40.000) Criteri di ammissione: • Accordi stipulati in sede governativa entro il 31 dicembre 2011 • cessazione dall’attività lavorativa e collocamento in mobilità ai sensi degli artt. 4 e 24 della legge n. 223/1991 in data precedente, pari o successiva al 4 dicembre 2011 • perfezionamento dei requisiti per la pensione entro il periodo di fruizione dell’indennità di mobilità Lavoratori per i quali è previsto da accordi l’accesso ai Fondi di solidarietà di settore (1.600) Criteri di ammissione: • accordi stipulati alla data del 4 dicembre 2011 • titolari di prestazione straordinaria a carico dei fondi di solidarietà da data successiva al 4 dicembre 2011 • permanenza a carico dei Fondi di solidarietà di settore ino a 62 anni di età Lavoratori autorizzati alla prosecuzione volontaria della contribuzione (7.400) Criteri di ammissione: • Autorizzazione antecedente alla data del 4 dicembre 2011 • non rioccupati dopo l’autorizzazione • con almeno un contributo volontario accreditato o accreditabile alla data del 6 dicembre 2011 • decorrenza della pensione entro il 6 gennaio 2015 Lavoratori che hanno risolto il rapporto di lavoro (6.000): • in ragione di accordi individuali sottoscritti anche ai sensi degli articolo 410, 411 e 412-ter del codice di procedura civile ovvero • in applicazione di accordi collettivi di incentivo all’esodo stipulati dalle organizzazioni comparativamente più rappresentative a livello nazionale Criteri di ammissione: • accesso a domanda da presentarsi entro il 21 maggio 2013 • data di risoluzione del rapporto di lavoro entro il 31 dicembre 2011 • non rioccupati in qualsiasi altra attività lavorativa successivamente alla data di risoluzione del rapporto di lavoro • decorrenza della pensione entro il 6 gennaio 2015 Niente istanza Ni i per gli li esclusi l id daii 65 mila il Diversamente da quanto comunicato in un primo momento (messaggio n. 4678/2013), l’Inps ha ora precisato che gli esodati i lavoratori cessati dal rapporto di lavoro le cui istanze per la salvaguardia dei 65 mila fossero state accolte dalle commissioni presso le dtl e, tuttavia, fossero rimasti esclusi dal beneficio, non sono tenuti a ripresentare una nuova istanza per accedere alla salvaguardia dei 55 mila (messaggio n. 6645/2013). Infatti, l’Inps ha spiegato che il ministero del lavoro, con nota protocollo n. 21011/2013, ha integrato le precedenti indicazioni della circolare n. 6/2013 stabilendo che i predetti lavoratori restati esclusi dal beneficio per maturazione dei requisiti che comportino la decorrenza della pensione dopo il 6 dicembre 2013, ma comunque entro il 6 gennaio 2015, ovvero per eventuale plina pensionistica vigente prima del 6 dicembre 2011 (data di entrata in vigore del dl n. 201/2011, che ha incapienza, non devono presentare una nuova istanza per la salvaguardia dei 55 mila. E che per verificare la sussistenza dei requisiti per il riconoscimento della salvaguardia dei 55 mila, le posizioni saranno riesaminate in base all’originario provvedimento di accoglimento emesso per la salvaguardia dei 65 mila. Per quanto scontata, si precisa, infine, che negli altri casi resta fermo che, per avere accesso alla salvaguardia dei 55 mila, occorre necessariamente presentare l’istanza entro il 21 maggio 2013. Si tratta, in particolare, dei soggetti, cessati per accordi individuali o collettivi, i quali, pur in possesso dei requisiti per la salvaguardia dei 65 mila, non hanno mai presentato istanza ovvero i cessati che per la prima volta si trovino nelle condizioni per accedere alla salvaguardia dei 55 mila. introdotto la riforma Fornero delle pensioni), avrebbero comportato la decorrenza della pensione entro il 6 gennaio 2015 (entro il 36° mese successivo al 6 dicembre 2011); • la data di cessazione del rapporto di lavoro risulta da elementi certi e oggettivi, quali le comunicazioni obbligatorie alle direzioni territoriali del lavoro ovvero altri soggetti equipollenti individuati sulla base di disposizioni normative o regolamentari. L’ I n p s ( m e s s a g g i o n . 4678/2013) ha precisato che il criterio ordinatorio del monitoraggio delle disponibilità nel plafond assegnato alla categoria è quello della data di cessazione del rapporto di lavoro. Il dm 8 ottobre 2012 ha disposto quanto segue. In primo luogo che le istanze di accesso al beneficio della salvaguardia (cioè del prepensionamento), corredate dagli accordi che hanno dato luogo alla cessazione del rapporto di lavoro, devono essere presentate entro il 21 maggio 2013 (entro 120 giorni dalla data di pubblicazione dello stesso dm 8 ottobre 2012 nella gazzetta ufficiale): • alla direzione territoriale del lavoro innanzi alla quale sono stati sottoscritti gli accordi privati; • alla direzione territoriale del lavoro competente in base alla residenza del lavoratore interessato in caso di cessazione del rapporto sulla base di accordi collettivi. Per l’esame delle istanze sono istituite specifiche commissioni presso le dtl. Avverso le decisioni ed i provvedimenti delle commissioni, il lavoratore interessato può presentare riesame entro 30 giorni dalla data di ricevimento dello stesso provvedimento, innanzi alla direzione territoriale del lavoro presso cui è stata presentata l’istanza. Occhio ai requisiti. L’Inps, con messaggio n. L 6645/2013, ha precisato che i requisiti di salvaguardia, che consentono di andare in pensione alle vecchie condip zioni ante riforma Fornero, devono sussistere fino al momento della decorrenza della m pensione, inclusa la finestra p mobile che solo nel caso degli m esodati continua a sopravvivere. Pertanto, nel caso v specifico di soggetti cessati dal rapporto di lavoro per via di accordi individuali e v collettivi d’incentivo all’esodo (ma anche per quelli auttorizzati alla prosecuzione dei contributi volontari), la condizione della mancata rripresa dell’attività lavorattiva, sotto qualunque specie, dopo la cessazione e/o dopo ll’autorizzazione deve sussistere fino alla decorrenza della pensione. © Riproduzione riservata 098105098108105111103114 http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it 16 Lunedì 13 Maggio 2013 IMPRESA In vigore l’obbligo di informare il Garante su eventuali violazioni dei dati personali Attacchi online, avvisi d’obbligo Interessate le società telefoniche e internet provider DI Pagina a cura ANTONIO CICCIA http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it S top ai furti di identità su internet: è quanto prevede il provvedimento n. 161 del Garante della privacy in materia di attuazione della disciplina sulla comunicazione delle violazioni di dati personali (c.d. data breach) pubblicato nella G.U. n.97 del 26 aprile. Con la direttiva 2002/58/Ce (direttiva e-Privacy), recepita in Italia con il dlgs 69/2012, sarà difficile pescare nella rete i dati altrui. La barricata deve essere tirata su dagli stessi fornitori di servizi di comunicazione elettronica, tenuti a comunicare al Garante e, in alcuni casi, al contraente o ad altre persone interessate, le «violazioni di dati personali». Più sicurezza, dunque, nel settore delle comunicazioni elettroniche. La novità riguarda tutti. Si consideri, infatti, che si verifica una «violazione di dati personali» ogni volta che c’è una «violazione della sicurezza che comporta anche accidentalmente la distruzione, la perdita, la modifica, la rivelazione non autorizzata o l’accesso ai dati personali trasmessi, memorizzati o comunque elaborati nel contesto della fornitura di un servizio di comunicazione accessibile al pubblico». Sono obbligati alle comunicazioni i fornitori di servizi di comunicazione elettronica accessibili al pubblico e, quindi, i soggetti che mettono a disposizione del pubblico, su reti pubbliche di comunicazione, servizi consistenti, esclusivamente o prevalentemente, «nella trasmissione di segnali su reti di comunicazioni elettroniche» . Non sono obbligati: coloro che offrono direttamente servizi di comunicazione elettronica a gruppi delimitati di persone (come, a titolo esemplificativo, i soggetti pubblici o privati che consentono soltanto a propri dipendenti e collaboratori di effettuare comunicazioni telefoniche o telematiche); i titolari e i gestori di esercizi pubblici o di circoli privati di qualsiasi specie che si limitino a porre a disposizione del pubblico, di clienti o soci apparecchi terminali utilizzabili per le comuni- cazioni, anche telematiche, o punti di accesso a internet utilizzando tecnologia senza fili, esclusi i telefoni pubblici a pagamento abilitati esclusivamente alla telefonia vocale; i gestori dei siti Internet che diffondono contenuti sulla rete («content provider»). Qualora tali soggetti offrano anche il servizio di posta elettronica, limitatamente alla gestione dei dati personali relativi allo stesso, rientrano viceversa nel campo di applicazione della nuova disciplina; i gestori di motori di ricerca, salvo l’eventuale componente di trasmissione dati. Sono inclusi invece i servizi di Mobile Payment eventualmente offerti dal fornitore ai propri utenti, nell’ipotesi in cui il pagamento del bene o servizio acquistato avviene con addebito sul conto telefonico, per i clienti in abbonamento (modalità «remote»). In questo caso, i dati di pagamento dei clienti sono strettamente connessi a quelli di traffico telefonico. Anche per le violazioni riguardanti tali servizi il fornitore è tenuto agli obblighi di comunicazione. Se il fornitore affida l’erogazione del servizio di comunicazione elettronica ad altri, i soggetti esterni sono tenuti a comunicare al fornitore tutti gli eventi e le informazioni necessarie a consentire a quest’ultimo di effettuare gli adempimenti in materia di violazione dei dati personali. La disposizione interessa gli operatori virtuali di rete mobile (Mvno), e cioè le società che forniscono servizi di telefonia mobile senza possedere alcuna licenza per il relativo spettro radio né tutte le infrastrutture necessarie per fornire tali servizi e che utilizzano a tale scopo una parte dell’infrastruttura di uno o più operatori mobili reali (Mno). In prospettiva l’innalzamento del livello di sicurezza riguarderà tutti i settori e non solo quello delle comunicazioni elettroniche: lo schema di Regolamento presentato dalla Commissione europea il 25 gennaio 2012, attualmente all’esame del parlamento e del consiglio prevede un’estensione generalizzata dell’obbligo di notifica delle violazioni dei dati personali a tutti i titolari pubblici e privati. Comunicazioni agli utenti entro tre giorni Parola d’ordine: tempestività Sanzioni fino a 150 mila euro Se si verifica una violazione di dati personali e dalla stessa possa derivare un pregiudizio ai dati personali o alla riservatezza di un contraente o di altre persone, e quindi dei soggetti ai quali si riferiscono i dati violati, oltre alla comunicazione al Garante, i fornitori sono tenuti a comunicare l’avvenuta violazione, senza ritardo, anche a tali soggetti. Il termine previsto è di 3 giorni dall’avvenuta conoscenza della violazione. La comunicazione non è dovuta se il fornitore è in grado di dimostrare al Garante di aver applicato ai dati oggetto della violazione misure tecnologiche di protezione che li hanno resi inintelligibili a chiunque non sia autorizzato ad accedervi. La misura dell’inintelligibilità dei dati violati non riguarda l’ipotesi in cui la «violazione della sicurezza» abbia comportato la distruzione o la perdita dei dati personali dei contraenti, che devono essere messi a conoscenza del venir meno dell’integrità e/o della disponibilità degli stessi. In ogni caso, in ragione dell’entità del possibile pregiudizio, devono essere sempre comunicate immediatamente ai contraenti le violazioni che riguardano le credenziali di autenticazione (nome utente e password, anche se cifrata o sottoposta a funzioni di hashing) o le chiavi di cifratura utilizzate dai contraenti medesimi. Per la comunicazione deve essere preferita la forma individuale, ma nei casi in cui sia coinvolto un numero molto elevato di contraenti, sono possibili forme di comunicazione diverse da quella ad personam (avvisi su quotidiani, anche online, o emittenti radiofoniche, anche locali). Se una violazione riguarda un solo dato personale o, anche, più dati personali, non sensibili, di un solo contraente, ferma restando la necessità che il fornitore adotti tutte le misure in grado di ridurre il danno, potrebbe non dover essere necessariamente comunicata allo stesso. Nella valutazione del rischio, va considerata la «attualità» dei dati detenuti, ossia il tempo trascorso dall’acquisizione dei dati stessi e dal loro inserimento nei database del fornitore. Dati più recenti potrebbero infatti destare maggiore interesse per eventuali malintenzionati. Da considerare anche gli effetti della violazione stessa e il pregiudizio per i dati o la vita privata del contraente o di altra persona quando la violazione «implica, per esempio, il furto o l’usurpazione d’identità, il danno fisico, l’umiliazione grave o il danno alla reputazione in relazione con la fornitura di servizi di comunicazione» . In caso di violazione dei dati personali il fornitore deve denunciarlo con comunicazione al Garante senza ritardo. Il Garante, considerando la complessità e il numero dei sistemi in uso presso i fornitori e dei dati che detengono, ritiene che, nelle situazioni più articolate i fornitori possano, in un primo momento, limitarsi a fornire sommarie informazioni in relazione alla violazione verificatasi, purché ciò avvenga immediatamente dopo l’avvenuta conoscenza della stessa, integrando poi la comunicazione in un momento successivo. Le informazioni sommarie devono consentire di effettuare una prima valutazione dell’entità della violazione, contenere i dati identificativi del fornitore, una breve descrizione della violazione, l’indicazione della data anche presunta della violazione e del momento della scoperta, l’indicazione del luogo in cui è avvenuta la violazione dei dati, specificando altresì se essa sia avvenuta a seguito di smarrimento di dispositivi o di supporti portatili, l’indicazione della natura e della tipologia dei dati anche solo presumibilmente coinvolti, una sintetica descrizione dei sistemi di elaborazione o di memorizzazione dei dati coinvolti, con indicazione della loro ubicazione. La prima comunicazione deve avvenire entro 24 ore dall’avvenuta conoscenza della violazione, seguita da comunicazione dettagliata entro 3 giorni. La comunicazione deve descrivere le conseguenze della violazione e le misure proposte o adottate dal fornitore per rimediare. In sostanza, il garante deve poter capire la gravità dell’evento, anche in relazione al numero dei soggetti coinvolti e della quantità e qualità dei dati colpiti, l’entità del danno e le misure adottate per ridurlo. Il garante ha predisposto un modello di comunicazione. L’art. 162-ter del codice della privacy stabilisce che l’omessa comunicazione della violazione di dati personali al Garante e la ritardata comunicazione è punita con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 25 mila euro a 150 mila euro. L’ omessa comunicazione della violazione di dati personali al contraente o ad altra persona e la ritardata comunicazione è punita con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 150 euro a mille euro per ciascun contraente o altra persona interessata. In tale ipotesi, poi, il fornitore non può beneficiare dello sconto di pena previsto dall’articolo 8 della legge 689/1981. Tuttavia, la sanzione non può essere applicata in misura superiore al 5% del volume d’affari realizzato dallo stesso nell’ultimo esercizio chiuso anteriormente alla notificazione della contestazione della violazione amministrativa; eccezione all’eccezione è la possibilità di aumento fino al quadruplo se le sanzioni risultino inefficaci in ragione delle condizioni economiche del contravventore. La violazione della disposizione concernente la tenuta di un inventario delle violazioni di dati personali, è punita con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 20 mila euro a 120 mila euro. Le medesime sanzioni previste per i fornitori si applicano anche nei confronti dei soggetti ai quali sia stata affidata l’erogazione dei servizi, qualora tali soggetti abbiano omesso di comunicare senza ritardo al fornitore tutte le informazioni necessarie allo stesso per adempiere ai propri obblighi. L’art. 168 punisce, poi, con la reclusione da sei mesi a tre anni il fornitore che dichiari o attesti notizie o circostanze, o produca atti o documenti falsi in occasione della comunicazione al Garante. 098105098108105111103114 http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it Lunedì 13 Maggio 20 2013 AMBIENTE 17 La foto della iliera degli elettroriiuti in Italia scattata dal centro di coordinamento Raee, raccolta al passo europeo Ritardi sulla direttiva degli apparecchi elettronici nuovi DI R http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it Lo stato dell’arte in Italia VINCENZO DRAGANI accolta media pro capite di rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (c.d. «Raee») in linea con gli obiettivi Ue e incremento dei centri di conferimento presenti sul territorio nazionale. Ma anche diminuzione della raccolta generale dovuta a flessione del mercato delle apparecchiature elettriche ed elettroniche nuove (c.d. Aee) e aumento dei Raee contenenti metalli preziosi gestiti nell’ombra. Questa la fotografia della filiera degli elettrorifiuti nell’Italia del 2012 scattata dal Centro di coordinamento Raee (l’organismo costituito dal dlgs 151/2005 dai sistemi collettivi di gestione dei rifiuti elettrici) attraverso il nuovo «Rapporto annuale sul sistema di ritiro e trattamento dei Raee». Ma da un’analisi del più ampio contesto normativo comunitario l’Italia risulta in ritardo sul recepimento delle ultime norme Ue sulla produzione di Aee, mentre altre nuove regole comunitarie si affacciano all’orizzonte. I dati del Rapporto 2012. In base al citato Rapporto 2012 la raccolta media pro capite di Raee nel 2012 è stata di 4 kg per abitante, coincidente proprio con il minimo imposto dall’articolo 5, paragrafo 5 della direttiva madre Ue in materia (la 2002/96/Ce). Questo, sottolinea lo studio, nonostante il 2012 abbia visto un abbassamento della quantità totale di Raee raccolti rispetto al precedente 2011 (circa 8,5% in meno), fatto dovuto alla crisi economica che riducendo il volume di acquisto di nuove Aee (come gli elettrodomestici) da parte delle famiglie (facendo segnare un -12% dell’immesso sul mercato) ha pesato anche sulla rituale e parallela restituzione delle Aee obsolete detenute. Sempre in base al rapporto si è invece registrato un aumento annuo del 9% dei centri di conferimento presenti sul territorio cui recapitare i rifiuti (tra cui quelli comunali e quelli gestiti direttamente dai distributori di Aee). L’allarme che viene lanciato dal Centro di coordinamento Raee è quello relativo a un crescente canale «informale» di smaltimento dei Raee contenenti metalli preziosi poco attento agli impatti ambientali e finalizzato (complice l’aumento dei prezzi delle relative materie prime) all’esclusivo recupero dei materiali pregiati contenuti negli stessi. Il tutto, sottolinea il rapporto, con l’aumento della quantità dei Raee che sfuggono alla gestione da parte dei sistemi collettivi ufficiali e, dunque, ai loro impegnativi target qualitativi (anche dal punto di vista del rispetto dell’ecosiste- Raccolta e sistema di ritiro Raee Adeguamento alle norme Ue In base al Rapporto 2012 del Centro di Coordinamento Raee ex dlgs 151/2005 (rispetto a dati 2011): – in linea con obiettivi Ue (4 kg/abitante) la raccolta media pro capite; – in lessione raccolta generale per crisi del mercato vendita Aee; – aumento del 9% dei Centri di conferimento riiuti; – crescita fenomeno smaltimento «informale» Raee con metalli preziosi. • Recepimento nuova direttiva 2012/19/Ue sui «Raee»: – deadline issata nel 4 febbraio 2014; – ad oggi nessun atto di recepimento. • Recepimento nuova direttiva 2011/65/Ce sulle «Aee»: – deadline scaduta il 2 gennaio 2013; – ad oggi nessun atto di recepimento. • Adeguamento alle future norme Ue sull’«end of waste» del rame: – deadline non nota; – nessun atto di recepimento necessario. ma) di riciclo. Le novità Raee in arrivo. Il rapporto 2012 ricorda le consistenti novità in tema di raccolta degli elettrorifiuti che arriveranno con il recepimento della nuova direttiva 2012/19/ Ue (Guue del 24 luglio 2012 n. L197) destinata a sostituire (dal 15 febbraio 2014) l’attuale e citata 2002/96/Ce. La nuova direttiva (da tradurre sul piano nazionale entro il 14 febbraio 2014, plausibilmente tramite la riformulazione del dlgs 151/2005, decreto attuativo del provvedimento del 2002) prevede, infatti, sotto questo profilo un sostanzioso upgrade degli attuali parametri di raccolta, chiamando a nuovi obblighi sia distributori di Aee che gestori dei relativi rifiuti. I distributori dovranno assicurare il ritiro gratuito «one on zero» dei rifiuti da Aee di «piccolissime dimensioni» (ossia di dimensioni esterne inferiori a 25 centimetri) provenienti da nuclei domestici e conferiti dagli utenti finali, laddove l’attuale regola è quella del «one on one» (ossia obbligo di ritiro solo previo acquisto di Aee equivalente). Il «one on zero» sarà obbligatorio per i negozi al dettaglio con superfici di vendita di Aee uguali o superiori ai 400 metri quadrati e potrà essere evitato solo ove sia dimostrato che i regimi di raccolta alternativa esistenti siano altrettanto efficaci. A livello di raccolta generale dei Raee, la nuova direttiva 2012/19/Ue prevede invece dei nuovi parametri da osservare, stabilendo a partire dal 2019 un tasso annuale minimo da conseguire pari al 65% del peso medio delle Aee immesse sul mercato nello stato membro nei tre anni precedenti (secondo quindi un nuovo sistema di calcolo), o in alternativa, pari all’85% del peso dei Raee prodotti nel territorio nazionale (secondo quindi l’attuale me- todo di calcolo, ma con un incremento percentuale rispetto l’odierno «range» che varia tra il 70 e l’80%). Le novità Aee «in ritardo». Se per l’adeguamento alle nuove regole Raee la deadline è ancora lontana, è invece scaduto lo scorso 2 gennaio 2013 il termine entro il quale l’Italia avrebbe dovuto recepire la parallela direttiva 2011/65/ Ce (sostitutiva della 2002/95/ Ce, anch’essa recepita con il citato dlgs 1521/2005) sulle nuove restrizioni all’uso di sostanze pericolose nelle Aee. Il provvedimento comunitario in parola (pubblicato sulla Guue 1° luglio 2011, n. L174, previsto tra quelli oggetto di delega governativa già negli ultimi disegni di «legge comunitaria» del precedente parlamento, mai giunti ad approvazione) prevede un allargamento del divieto di commercializzazione delle apparecchiature elettriche ed elettroniche contenenti determinate sostanze pericolose, e ciò tramite un’estensione della stessa definizione di Aee (a qualsiasi apparecchiatura, pezzi di ricambio inclusi, che dipenda da correnti elettriche o campi elettromagnetici per espletare «almeno una» delle funzioni previste) e la possibilità di derogare agli stringenti limiti solo a condizione che l’impiego delle sostanze pericolose non contrasti con il livello di precauzione sancito dal regolamento Ce n. 1907/2006 (recante la disciplina «Reach» sul controllo delle sostanze chimiche). Raee e metalli preziosi. Ad arginare il preoccupante fenomeno, evidenziato dal rapporto sopra esaminato, del recupero «informale» dei metalli preziosi contenuti nei Raee potrà verosimilmente concorrere la nuova disciplina in arrivo dall’Ue sull’«end of waste» del rame. Le regole in itinere, previste da uno schema di regolamento già messo a punto dal consiglio Ue lo scorso gennaio 2013, stabiliranno (con efficacia immediata e vincolante per tutti gli stati membri) le condizioni da rispettare per riabilitare allo status di veri e propri beni (determinandone quindi con certezza la «cessazione della qualifica di rifiuto») i materiali ottenuti all’esito di precisi processi di recupero di rifiuti che li contengono. L’uscita dal regime dei rifiuti del rame recuperato (anche dai Raee) dovrà essere garantita dal produttore delle materie prime secondarie attraverso una propria «certificazione di conformità» a precise norme tecniche su: tipologia di rifiuti trattati (saranno esclusi i pericolosi); standard tecnici di settore osservati; compatibilità dei rottami ottenuti con usi consentiti (diretta produzione di sostanze od oggetti in impianti di fusione, raffinazione, fabbricazione di altri metalli); adozione di un sistema interno di gestione della qualità. © Riproduzione riservata Rapporto Gse: Italia ai vertici per capacità fotovoltaica È l’Italia il secondo paese al mondo per capacità fotovoltaica in esercizio. A fine 2012, i 478.331 impianti che hanno prodotto energia solare nella Penisola hanno permesso di raggiungere una potenza installata di 16.420 Megawatt e 18.862 GWh Gigawattora di energia prodotta nell’arco dell’intero anno. Meglio dell’Italia ha fatto solo la Germania, dove la potenza degli impianti fotovoltaici in attività alla fine dello scorso anno ha superato i 32 mila Megawatt, 7.600 dei quali entrati in attività nel 2012. Poco meno del doppio rispetto ai 3.646 megawatt di nuova potenza generati dalle 148.135 nuove unità installate in Italia tra gennaio e dicembre scorsi. I dati emergono dal rapporto statistico sul solare fotovol- taico 2012 pubblicato dal Gestore dei servizi energetici (Gse), secondo cui «il meccanismo del Conto energia» ha rappresentato il motore di questa crescita. «I 475.851 impianti che in Italia ne usufruiscono hanno contribuito al 96% della produzione fotovoltaica dell’anno e ricevuto un incentivo dal Gse di circa 6 miliardi di euro nel solo 2012», si legge nel documento. «Lo scorso anno è stato installato in Italia quanto presente nel paese alla fine del 2010», hanno spiegato gli esperti del Gestore dei servizi elettrici secondo cui, almeno un impianto fotovoltaico è presente nel 97% dei comuni italiani (era l’11% nel 2006). «La maggior parte degli impianti è entrata in esercizio nel corso del periodo estivo anticipan- do il passaggio normativo tra il IV e il V Conto Energia», hanno continuato dal Gse, sottolineando come, in futuro, la strategia energetica nazionale prevede una crescita della potenza installata di mille megawatt all’anno di qui al 2020. Nella classifica dei maggiori produttori di energia elettrica da impianti fotovoltaici, dietro a Germania e Italia si sono classificati gli Stati Uniti con 7.582 megawatt di potenza, 3.200 dei quali di nuova realizzazione. Seguono il Giappone con 7.414 Mgw, la Cina con 6.593 e la Spagna con 5.100 megawatt, fortemente colpita dall’eliminazione degli incentivi che ha pesato sul numero di nuove installazioni. Tancredi Cerne © Riproduzione riservata 098105098108105111103114 http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it 18 Lunedì 13 Maggio 2013 NON PROFIT SCADENZARIO DI GIUGNO 2013 A CURA DELLA FONDAZIONE COMMERCIALISTITALIANI SCADENZA TIPOLOGIA 1 Sabato INTERPELLO Controlled Foreign Companies (CFC) PREU Prelievo erariale unico apparecchi da intrattenimento ACCISE Versamento Imposta di fabbricazione e consumo ADDIZIONALE COMUNALE IRPEF (ENTI PUBBLICI) Versamento Addizionale Comunale IRPEFSaldo ADDIZIONALE REGIONALE IRPEF (ENTI PUBBLICI) Versamento Addizionale Regionale IRPEF ADDIZIONALE IRES Versamento Addizionale IRES società petrolifere 13 Giovedì 17 Lunedì 17 Lunedì 17 Lunedì 17 Lunedì ADDIZIONALE IRES Versamento Addizionale IRES società petrolifere ATTIVITA’ FINANZIARIE DETENUTE ALL’ESTERO Versamento Imposta attività inanziarie detenute all’estero CAPITAL GAIN Versamento Imposta sostitutiva Regime risparmio amministrato CAPITAL GAIN Versamento Imposta sostitutiva Regime del risparmio gestito (revoca di mandato) CASSE DI PREVIDENZA Versamento Contributi assistenziali e previdenziali - C.N.P.R. CASSE DI PREVIDENZA Denuncia e versamento Contributi INPGI CONSOLIDATO FISCALE E TRASPARENZA FISCALE Versamento Imposta sostitutia Riallineamento dei valori civilistici a quelli iscali IMPOSTA SU IMMOBILI SITUATI ALL’ESTERO Versamento Imposta sul valore degli immobili situati all’estero IMPOSTA SOSTITUTIVA Versamento Imposta sostitutiva Riallinemento delle partecipazioni IMPOSTA SOSTITUTIVA Versamento Imposta sostitutiva Rivalutazioni nei conferimenti IMPOSTA SOSTITUTIVA Versamento Imposta sostitutiva Società di investimento immobiliare quotate IMPOSTA SOSTITUTIVA Versamento Imposta sostitutiva Incrementi di produttività, innovazione e eficienza IMPOSTA SOSTITUTIVA Versamento Imposta sostitutiva Interessi, premi e altri frutti di obbligazioni IMPOSTA SUGLI INTRATTENIMENTI Versamento Imposta sugli intrattenimenti http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it 17 Lunedì 17 Lunedì 17 Lunedì 17 Lunedì 17 Lunedì 17 Lunedì 17 Lunedì 17 Lunedì 17 Lunedì 17 Lunedì 17 Lunedì 17 Lunedì 17 Lunedì 17 Lunedì IRAP (ENTI PUBBLICI) Versamento IRAP- Acconto Mensile RITENUTE (ENTI PUBBLICI) Versamento Ritenute su redditi di lavoro dipendente e assimilati STOCK OPTIONS Versamento Addizionale stock options 17 Lunedì 17 Lunedì 17 Lunedì 17 Lunedì STUDI DI SETTORE Adeguamento 17 Lunedì TASSAZIONE SEPARATA Versamento Imposta sostitutiva Acconto 18 Martedì C.C.I.A.A. Versamento Diritto annuale PREU Prelievo erariale unico apparecchi da intrattenimento 28 Venerdì Lo scadenzario in versione integrale è disponibile sul sito internet www.italiaoggi.it/scadenziario I temi del dibattito del festival del fundraising Onlus, 5 per mille per pochi Solo il 9% lo richiede DI Pagina a cura GABRIELE VENTURA N on profit senza 5 per mille. Solo il 9% delle onp, infatti, risulta iscritto nei registri nel 2012. Per molteplici ragioni: mancanza di professionalità all’interno in grado di seguire le procedure e di pubblicizzare la possibilità di donazione, mancanza di comunicazione con i donatori (che, secondo i dati tratti dagli elenchi pubblicati dalle Entrate, nel 2011 hanno donato 259 milioni di euro a 33.522 onp) e assenza di una politica di stabilizzazione della legge del 5 per mille. È quanto emerge dai dati raccolti dall’Associazione festival del fundraising, che ha fatto il punto sul mondo del non profit e sul ruolo chiave della figura del fundraiser. Una professione ricoperta soprattutto da donne, con meno di 45 anni e uno stipendio sotto i 25 mila euro l’anno. Sempre secondo i dati dell’Associazione festival del fundraising, le donne che lavorano nella raccolta fondi sono, infatti, circa il 65% sul totale e la maggior parte di queste (circa il 70%) ha meno di 45 anni. Mentre l’83% è impiegato all’interno di onp e lavora in Lombardia, Lazio ed Emilia-Romagna. In termini di formazione sul fundraising, le donne sono quelle che si formano maggiormente per ottenere professionalità nella raccolta fondi. Ecco nel dettaglio come si sta sviluppando la figura del fundraiser e quale il suo legame con il mondo del non profit in Italia. Il mondo del non profit. Secondo gli ultimi dati Istat, le organizzazioni non profit presenti in Italia sono circa 475 mila, mentre il censimento Istat 2001 ne segnalava 235 mila. Le organizzazioni iscritte nei registri 5x1000 nel 2012 sono circa 43.900, il che significa che solo il 9% delle Onp richiede il 5x1000. Stando invece al rapporto sulle donazioni avvenute nel 2012 realizzato dall’Istituto italiano della donazione, emerge che sono stati quasi 15 milioni (età compresa tra i 14 e i 64 anni), pari al 31% della popolazione adulta, gli italiani che hanno effettuato almeno una donazione negli ultimi 12 mesi. Le cause più sentite: ricerca medico-scientifica (14%), emergenze umanitarie (13%), aiuti ai paesi poveri (8%), aiuti ai poveri in Italia (5%). I più generosi, infine, sono: le donne (36%), gli/le over 35 anni (36%), chi ha un reddito elevato (37%) e una istruzione di alto livello (40%). Il fundraiser. Come emerge da un’analisi realizzata dal master in Fundraising dell’Università di Bologna, circa il 67% degli iscritti a master e altri corsi di specializzazione sulla raccolta fondi è donna. L’analisi dipinge anche la situazione occupazionale dei fundraiser: il 91% degli ex alunni del master sta infatti attualmente lavorando. Di questi, l’83% Donazioni, non è la crisi l’ostacolo da superare Non è la crisi economica a ridurre le donazioni, ma la mancanza di fundraiser. È quanto emerge dalla ricerca «Non profit report 2012», realizzata da ContactLab in collaborazione con Vita Consulting, che fotografa l’andamento delle donazioni in tempo di crisi economica. Nel 2012 è diminuita del 4% (dal 48% del 2011 al 44% del 2012) la percentuale di chi dona abitualmente alle organizzazioni non profit. Al contrario, sono aumentati del 3% (dal 30 al 33%) i donatori occasionali. Tra i fattori determinanti che potrebbero spingere i donatori (che già donano) a effettuare più donazioni, inoltre, troviamo la propria disponibilità economica (75%), la trasparenza nell’utilizzo delle donazioni (49%), l’informazione sui progetti (27%) e la possibilità di avere un ruolo attivo all’interno della Onp (13%). Dalla ricerca emerge anche che la crisi non incide più di tanto sulle abitudini di dono, anche se un quarto dei donatori ne avverte l’impatto. Tra coloro che dichiarano di non donare, la maggior parte non lo ha mai fatto per assenza di disponibilità economiche (54%). Le altre motivazioni sono: la mancanza di fiducia (18%), la percezione di non avere avuto occasioni per donare (15%) e la convinzione che donare non sia utile (3%). Il problema principale del non profit oggi, conclude l’indagine, non è la crisi economica, bensì la mancanza di professionalità all’interno delle organizzazioni: i fundraiser, persone formate e specializzate nella raccolta fondi per il non profit che sappiano comunicare e rapportarsi con i donatori in maniera efficace. circa lavora all’interno di organizzazioni non profit, il 9% in società di consulenza di fundraising e il restante 8% in aziende profit. Quasi la metà (il 48%) guadagna meno di 15 mila euro all’anno, mentre l’altra metà (48%) guadagna tra i 15 mila e i 25 mila euro. Solo il 4% ha uno stipendio annuo superiore ai 25 mila euro e compreso entro i 40 mila. Gli operatori del non profit sono normalmente pagati di meno in rapporto a identici ruoli nel profit. I dirigenti delle imprese profit guadagnano, in media, il 70% in più dei loro omologhi non profit, forbice che si riduce al 40% nei quadri e al 30% negli impiegati, come testimoniato da Valerio Melandri, presidente del Comitato promotore del festival del fundraising. Il festival. Dedicato al mondo della raccolta fondi e del non profit italiano è il festival del fundraising, l’appuntamento organizzato dall’Associazione festival del fundraising, che si svolgerà dal 14 al 17 maggio 2013 alle Terme di Castrocaro. Con un duplice obiettivo: da una parte creare una community che agevoli la condivisione delle esperienze di maggior successo, a livello internazionale, nel tema della raccolta fondi, così da rendere i metodi più efficaci patrimonio comune; dall’altra diffondere la cultura del dono in un paese, l’Italia, ancora poco sensibile al non profit. Per l’edizione 2013 il festival propone un calendario strutturato sul modello delle sessioni parallele per un totale di circa 80 momenti formativi (tra workshop, special workshop e casi) all’interno di otto grandi aree tematiche: persone; lasciti e grandi donatori; fondazioni e istituzioni; management e leadership; comunicazione, eventi e volontari; corporate fundraising; digital fundraising; direct marketing. Accanto ai convegni dedicati al terzo settore anche un festival ecosostenibile, che adotta misure per abbattere il proprio impatto ambientale favorendo la raccolta differenziata e l’eco-mobilità. Per il secondo anno, infine, il festival sarà teatro dell’Italian fundraising award, riconoscimento che celebra i protagonisti della raccolta fondi: donatori, volontari, fundraiser e aziende al servizio del non profit. Promosso dall’Associazione Festival del fundraising in collaborazione con Assif e Vita, si pone l’obiettivo di rafforzare e diffondere l’interesse pubblico sui temi della filantropia, del volontariato e della professionalità del terzo settore. © Riproduzione riservata 098105098108105111103114 http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it INFO MONDO Lunedì 13 Maggio 2013 19 Putin irrigidisce i controlli sulle entrate e gli affari in patria e non dei funzionari pubblici Russia, stop ai conti all’estero Divieto per i dipendenti statali e i loro familiari DI Pagina a cura ANTONINO D’ANNA http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it G iro di vite del Cremlino sui conti all’estero dei funzionari pubblici. Il presidente Vladimir Putin ha promulgato la legge che proibisce a determinate categorie di cittadini la titolarità di conti bancari esteri. Ampio l’elenco di pubblici ufficiali: tutti quelli di livello federale e regionale di nomina presidenziale, governativa o il procuratore generale; i viceprocuratori e i membri del board della Banca centrale; i vicari di chi guida organi esecutivi federali, aziende parastatali, fondazioni e altre organizzazioni rette dalla normativa federale l e i cui dirigenti siano nominati dal presidente o dal governo; giudici, deputati e senatori. Il divieto sarà applicato anche ai candidati a cariche elettive, incluse la presidenza russa, posti di responsabilità nelle regioni russe, seggi nei parlamenti regionali e il consiglio della Federazione (il senato russo), cariche elettive nei municipi. Non mancano militari, inquirenti, pubblici ministeri, personale del ministero dell’interno e dell’Agenzia delle dogane e delle entrate. E con tutti t tti questi ti soggetti tti saranno colpite dal divieto anche le mogli e i figli minorenni. La nuova legge pone un autaut: 90 giorni per chiudere i conti o rimozione dall’incarico. Sarà permesso a dipendenti pubblici e deputati della Duma (camera bassa russa) la possibilità di essere titolari di «strumenti finanziari stranieri», cioè tutti i tipi di titoli emessi all’estero e loro derivati. La ratio della legge è stata spiegata da Putin in persona il mese scorso: «Se una persona tiene il denaro all’estero, al ed è una cifra rileci vante, alva lora sarà lo sempre nel ne mirino dello stato in st cui cu vengono tego nuti nu quei soldi». E so poi po si è rivolto agli vo impiegaim ti: ti dovete scegliere sc tra tr tenere i vostri o t i assett all’estero ll’ servire il popolo russo. I critici di Putin e l’opposizione accusano il presidente e altri esponenti del Cremlino di possedere grandi proprietà sparse per il mondo, e aver comunque «addomesticato» le norme per proteggere le loro holding. © Riproduzione riservata BREVI DAL MONDO ESTRATTO DI AVVISI DI GARE D’APPALTO E SISTEMA DI QUALIFICAZIONE HERA S.p.A. comunica la pubblicazione delle seguenti gare d’appalto: 1) Prestazioni di servizio per attività di supporto al pronto intervento diurno e notturno, feriale e festivo, per la manutenzione di reti, ripristino di allacciamenti ed accessori dei settori merceologici acqua e fognatura da eseguirsi sul territorio gestito da HERA S.p.A., per il periodo 01/11/2013 – 31/10/2014, con facoltà di rinnovo alle stesse condizioni contrattuali, di anno in anno, per ulteriori due periodi annuali, ad insindacabile giudizio della Committente, per un importo annuale complessivo indicativo e presunto di € 23.000.000,00, IVA esclusa, così suddiviso in 3 lotti: Lotto n. 1 – AREA ROMAGNA € 9.000.000,00; Lotto n. 2 – AREA EMILIA EST € 9.000.000,00; Lotto n. 3 – AREA EMILIA OVEST € 5.000.000,00. 2) Prestazioni di servizio per attività di supporto al pronto intervento diurno e notturno, feriale e festivo, per la manutenzione di reti, ripristino di allacciamenti ed accessori dei settori merceologici gas e tlr da eseguirsi sul territorio gestito da HERA S.p.A., per il periodo 01/11/2013 – 31/10/2014, con facoltà di rinnovo alle stesse condizioni contrattuali, di anno in anno, per ulteriori due periodi annuali, ad insindacabile giudizio della Committente, per un importo annuale complessivo indicativo e presunto di € 5.000.000,00, IVA esclusa, così suddiviso in 2 lotti: Lotto n. 1 – AREA EMILIA € 3.000.000,00; Lotto n. 2 – AREA ROMAGNA € 2.000.000,00. Per entrambe le suddette gare, si procederà mediante procedura negoziata con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa; il termine presentazione domande di partecipazione è fissato per il 04/06/2013, ore 12.00. HERA S.p.A. intende definire, inoltre, ai sensi dell’art. 232 del D.Lgs. 163/2006 e s.m.i., elenchi di imprese qualificate da invitare a gare a procedura negoziata a seguito di sistema di qualificazione per l’esecuzione di servizi applicativi informatici da attivare presso le sedi del Gruppo Hera, aventi ad oggetto l’affidamento delle seguenti tipologie di attività: 1) progetti; 2) attività di manutenzione sui sistemi esistenti; 3) consulenza specialistica applicativa e progettazione di soluzioni complesse; 4) consulenza e supporto sistemistico. Si precisa che Hera S.p.A. utilizza per la qualificazione delle imprese interessate alla partecipazione alle gare ed al sistema di qualificazione sopra citati, la piattaforma on-line software SRM. Pertanto, le imprese interessate dovranno presentare tutta la documentazione richiesta nei rispettivi bandi di gara avvalendosi del portale di e-procurement del Gruppo Hera, come dettagliatamente specificato nei citati bandi. I bandi integrali sono reperibili sul sito www.gruppohera.it e sulla GUCE alla quale sono stati inviati, relativamente alle gare 1) e 2) il 29/04/2013 e relativamente al sistema di qualificazione, il 24/04/2013. dott. Maurizio Chiarini Amministratore Delegato Sede in Bologna - viale C.Berti Pichat, 2/4 - Cap. soc. 1.340.383.538 i.v. - n. di iscrizione al Registro delle Imprese di Bologna - CF e Partita I.V.A. 04245520376 - www.gruppohera.it Entro luglio il governo spagnolo approverà una legge che darà la residenza automatica ai cittadini extracomunitari che investiranno oltre 500 mila euro in proprietà in Spagna. La misura è pensata per attrarre investitori cinesi e asiatici in genere: l’anno scorso, oltre 5 miliardi di euro sono stati investiti da stranieri nell’acquisto di proprietà nel paese. I cinesi puntano ad acquistare nelle zone di Barcellona e Ibiza. Secondo la Banca di Spagna, l’investimento straniero nelle proprietà immobiliari spagnole è cresciuto del 17% nel 2012, al livello più alto dal 2004. In Cina, approvata la nuova legge sul turismo, un testo atteso da quasi 30 anni. Secondo le nuove norme, sono colpite la concorrenza sleale e l’acquisto forzato di beni, pratiche che hanno sempre danneggiato i turisti. Stabiliti i diritti del viaggiatore: informazione, scelta, assistenza e rispetto. La loro violazione ritenuta sarà un’aggravante alle violazioni principali della legge. Introdotta la pianificazione del turismo: 11 articoli indicano come dovrà essere promosso il settore, i fondi pubblici, la preparazione professionale degli operatori. FISCO FLASH Imposte dirette IRPEF Novità in materia di imposta sul reddito delle persone fisiche. Detrazioni,lavoratori frontalieri, redditi dominicale e agrario, rivalutazione di terreni e partecipazioni (circ. delle Entrate n. 12/E del 3/5/2013) REDDITO D’IMPRESA Novità in materia di reddito d’impresa: costi auto, deduzione Irap costo del lavoro, riallineamento dei valori fiscali e civilistici per avviamento e altre attività immateriali (circ. delle Entrate n. 12/E del 3 maggio 2013) DETRAZIONE 36/50% Interventi per il recupero del patrimonio edilizio. Decesso del conduttore, separazione legale e lavori successivi alla separazione e altri chiarimenti (circ. delle Entrate n. 13/E del 9 maggio 2013) DETRAZIONE DEL 55% Interventi di riqualificazione energetica degli edifici. Comunicazioni all’Enea.Chiarimenti (circ. delle Entrate n. 13/E del 9/5/2013) DETRAZIONI IRPEF Irpef. Spese per la frequenza di corsi di laurea in teologia.Spese per asili nido. Interessi passivi di mutuo (circ. delle Entrate n. 13/E del 9 maggio 2013) SOLIDARIETÀ Redditi superiori a 300 mila euro lordi annui. Il contributo di solidarietà si applica sull’importo al netto del bonus fiscale per il rientro dei lavoratori in Italia (circ.delle Entrate n.13/E del 9/5/2013) Iva BASE IMPONIBILE Imposta sul valore aggiunto. Modifiche alla base imponibile, ai criteri di applicazione dell’inversione contabile, al calcolo del volume d’affari (circ. delle Entrate n. 12/E del 3 /5/ 2013) FATTURAZIONE Modifiche alla disciplina sulla fatturazione. La fattura elettronica, la fattura semplificata, nuovi termini e modalità di emissione della fattura (circ. delle Entrate n. 12/E del 3/5/2013) OPERAZIONI INTRA UE Imposta sul valore aggiunto. Fatturazione e registrazione delle operazioni intracomunitarie (circ. delle Entrate n. 12/E del 3/5/2013). Altre imposte IVIE E IVAFE Imposta sul valore degli immobili e delle attività finanziarie all’estero. Decorrenza e altre novità (circ. delle Entrate n. 12/E del 3 maggio 2013) IMPOSTA DI BOLLO Bollo sulle comunicazioni riguardanti i prodotti finanziari. Nuovo limite all’imposta (circ. delle Entrate n. 12/E del 3 maggio 2013) ASSICURAZIONE Imposta sulle riserve matematiche.Aumento dell’aliquota di tassazione, limite all’importo del credito derivante dal versamento dell’imposta (circ. delle Entrate n. 12/E del 3/5/2013) IVIE E IMU Fabbricati inagibili o inabitabili. Devono essere comunque indicati nella dichiarazione dei redditi anche se non soggetti a Irpef. Diversa soluzione per gli immobili all’estero non locati (circ. delle Entrate n. 13/E del 9/5/2013) Riscossione EQUITALIA Rateazione dei debiti esattoriali.Fino a 50 mila euro è possibile con una semplice richiesta motivata (direttiva Equitalia del 7 maggio 2013 2013) Altre notizie ASSISTENZA FISCALE Sostituti d’imposta, Caf e professionisti abilitati. Modalità di assistenza fiscale ai contribuenti che presentano il modello 730 (circ.delle Entrate n. 14/E del 9/5/2013) A cura dello Studio F. Ghiglione e A. Ghio Il iscolash in versione integrale è disponibile sul sito www.italiaoggi.it/ docio7 098105098108105111103114 http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it 20 Lunedì 13 Maggio 2013 C O D I C E D E L L A S T R A DA Il prossimo 1° luglio il sistema compie 10 anni. In media, meno due per ogni conducente Patente, persi 85 mln di punti La guida virtuosa? È femmina DI Pagine a cura STEFANO MANZELLI ED ENRICO SANTI http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it O ltre 85 milioni di punti decurtati in dieci anni ai titolari di patente di guida, con netta prevalenza degli uomini rispetto alle donne. In media due punti sottratti ad ogni patentato. È questo il bilancio del sistema della patente a punti a dieci anni dall’introduzione avvenuta il 1° luglio 2003. Dopo un primo biennio (luglio 2003-luglio 2005) che ha registrato la più bassa mole di punti complessivamente decurtati ai titolari di patente, probabilmente a causa dell’iniziale attenzione e timore dei conducenti di fronte al nuovo impianto sanzionatorio, si sono registrati quattro anni di costante ascesa dei punti tagliati, che ha toccato il culmine nel terzo biennio (luglio 2007-luglio 2009) con oltre 27 milioni di punti decurtati. Successivamente si è assistito a una stabilizzazione del trend, con una media di circa 15 milioni di punti tagliati nel quarto e quinto biennio. In generale, la fascia d’età più colpita dalle penalizzazioni sulla patente è quella da 35 a 39 anni, con oltre 10 milioni di punti tagliati. Ma l’incidenza percentuale I numeri sulla licenza bonus-malus Punti decurtati Dal 1° luglio 2003 a oggi sono stati decurtati oltre 85 milioni di punti Fascia d’età che ha subito più decurtazioni In termini assoluti la fascia d’età da 35 a 39 anni; in termini percentuali la fascia d’età dei minori di 20 anni Fascia d’età che ha commesso più violazioni I minori di venti anni Distribuzione delle decurtazioni fra maschi e femmine Per il 75% a carico di maschi, per il 25% a carico di femmine Distribuzione delle decurtazioni in base alla residenza dei patentati Decurtazioni percentualmente più elevate a carico di chi risiede nell’Italia centro-settentrionale. Infrazione più ricorrente per le decurtazioni 1. il superamento del limite di velocità di oltre 10 km/h e di non oltre 40 km/h 2. il mancato uso delle cinture di sicurezza 3. il passaggio con la luce rossa del semaforo 4. l’uso del telefonino più rilevante è riscontrata nei minori di 20 anni (in sostanza gran parte dei neopatentati), con una media di 6,4 punti per ogni patentato. Questo in parte anche a causa della disposizione del codice della strada in base alla quale per le patenti rilasciate successivamente al 1° ottobre 2003 a soggetti che non siano già titolari di altra patente di categoria B o superiore, i punti da sottrarre sono raddoppiati qualora le violazioni siano commesse entro i primi tre anni dal rilascio. Ma solo in parte, perché i minori di venti anni mostrano la più alta percentuale di infrazioni commesse, praticamente una per ciascun patentato. La fascia d’età più virtuosa è quella degli ultrasettantenni, con una media di 1,1 punti decurtati e di 0,2 infrazioni per ogni patentato. Donna al volante pericolo costante? Il detto sembra essere smentito dalle statistiche. Infatti, se i patentati risultano essere per il 56% maschi e per il 44% femmine, la distribuzione dei punti fi nora è stata per ben il 75% a danno dei maschi e solo per il 25% a carico del gentil sesso. Le decurtazioni risultano essere percentualmente più elevate a carico di chi risiede nell’Italia centrosettentrionale. Da dieci anni a questa parte la violazione più gettonata che ha comportato la decurtazione di punti è stata quella del superamento del limite di velocità di oltre 10 km/h e di non oltre 40 km/h. A seguire, il mancato uso delle cinture di sicurezza, il passaggio con la luce rossa del semaforo e l’uso del telefonino. Questo per il passato. Nell’immediato futuro, invece, il prossimo 1° luglio scatterà l’abbuono di 2 punti sulla patente di guida per gli automobilisti già in possesso di almeno 20 punti, che negli ultimi due anni non hanno subito decurtazioni. E i conducenti che dal 1° luglio 2003 non hanno mai subito decurtazioni aumenteranno il proprio plafond a 30 punti (il massimo punteggio previsto), mentre chi è al disotto della dotazione di 20 punti ritornerà automaticamente a tale punteggio se nell’ultimo biennio non ha subito decurtazioni. © Riproduzione riservata Per chi non ha mai subito decurtazioni più vicino il traguardo dei 30 Il prossimo 1° luglio il sistema della patente a punti compie 10 anni e i conducenti che non hanno mai subito decurtazioni riceveranno l’ultimo bonus di due punti per arrivare alla dotazione massima di 30. Lo prevede l’automatismo introdotto nel codice stradale per premiare i comportamenti più virtuosi. La patente a punti è stata introdotta per la prima volta in assoluto in America, precisamente nel Connecticut, nel 1947. Successivamente è stata adottata dal Regno Unito, dalla Nuova Zelanda e a seguire da numerosi altri Stati. In Italia l’ingegnoso sistema bonus-malus è approdato con il decreto legislativo n. 9 del 15 gennaio 2002 e ha subito nel tempo alcuni aggiustamenti, da ultimo con le modifiche dell’art. 126-bis del codice previste dalla legge di riforma stradale n. 120 del 29 luglio 2010. Con le regole attuali ai neopatentati viene attribuito inizialmente un punteggio di venti punti, che subisce decurtazioni in caso di violazione di una delle norme per le quali è prevista la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente oppure di una tra le norme di comportamento di cui al titolo V del codice della strada. La decurtazione si applica ai titolari di patente, di carta di qualificazione del conducente e di certificato di idoneità alla guida di ciclomotori (fino alla conversione nella patente AM o di altra categoria). Se vengono accertate contemporaneamente più violazioni possono essere decurtati al massimo quindici punti, salvo che sia prevista la sospensione o la revoca della patente. L’organo di polizia deve comunicare all’anagrafe nazionale degli abilitati alla guida la perdita di punteggio. La comunicazione deve essere effettuata a carico del conducente trasgressore oppure, se questi non è stato identificato, al proprietario del veicolo (o ad altro obbligato in solido) che deve fornire all’organo di polizia, entro 60 giorni dalla data di notifica del verbale di contestazione, i dati personali e della patente del conducente al momento della commessa violazione. Se il proprietario del veicolo è una persona giuridica, la comunicazione deve essere fatta dal legale rappresentante o da un suo delegato. In caso di inerzia, scatta una sanzione di 284 euro. Se il punteggio non è esaurito, la frequenza ai corsi di aggiornamento consente di riacquistare sei punti oppure, per i titolari di certificato di abilitazione professionale e unitamente di patente B, C, C+E, D, D+E, nove punti. Il ministero dell’interno, con circolare n. 11490 dell’8 maggio 2013 ha chiarito che i trasgressori a corto di punti patente possono decidere di iscriversi ad un corso di recupero anche se non hanno ancora ricevuto alcuna comunicazione ufficiale del taglio; in questo caso è sufficiente esibire alla motorizzazione una stampa del saldo punti presenti sulla licenza di guida. Il sistema della patente a punti prevede che in caso di avvenuta decurtazione, la mancanza, per il periodo di due anni, di ulteriori tagli determina l’attribuzione del completo punteggio iniziale. Per chi ha almeno 20 punti, la mancanza di decurtazioni per un periodo di due anni comporta l’attribuzione di un credito di due punti, fino a un massimo di dieci punti. Per le patenti rilasciate successivamente al 1° ottobre 2003 a soggetti che non siano già titolari di altra patente di categoria B o superiore, i punti riportati nella tabella, per ogni singola violazione, sono raddoppiati qualora le violazioni siano commesse entro i primi tre anni dal rilascio. Per gli stessi tre anni, la mancanza di violazioni di una norma di comportamento da cui derivi la decurtazione del punteggio determina l’attribuzione, fermo restando quanto previsto dal comma 5, di un punto all’anno fino ad un massimo di tre punti. Deve sottoporsi all’esame di idoneità tecnica di cui all’art. 128 del codice della strada chi ha subito l’azzeramento del punteggio e chi, dopo la notifica della prima violazione che comporta una perdita di almeno cinque punti, commette altre due violazioni non contestuali, nell’arco di dodici mesi dalla data della prima violazione, che comportano ciascuna la decurtazione di almeno cinque punti. Per sapere qual è la dotazione di punti sulla propria patente si può telefonare, solo da apparecchio fisso, il numero 848782782 attivo sette giorni su sette al costo di una telefonata urbana più scatto alla risposta. Inoltre, il saldo dei punti può essere consultato anche online sul portale dell’Automobilista previa registrazione dell’utente. © Riproduzione riservata 098105098108105111103114 http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it C O D I C E D E L L A S T R A DA http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it L’ azienda è sempre tenuta alla delazione stradale per le infrazioni commesse con le proprie auto, che comportano decurtazione di punti. Lo ha ribadito la Corte di cassazione con numerose sentenze (Cass. sez. II civ., sent. n. 4619 del 22 marzo 2012; Cass. sez. II civ., sent. n. 5244 del 4 marzo 2011; Cass. sez. II civ., sent. n. 24457 del 2 dicembre 2010; Cass. sez. II civ., sent. n. 9852 del 24 aprile 2009). La vastità dell’azienda e l’ampio numero di dipendenti e veicoli non sono argomenti utili per omettere di comunicare i dati di un’infrazione che comporta la decurtazione di dati dalla patente di guida. E non basta all’impresa dichiarare di non essere in grado di rintracciare il conducente del veicolo per sfuggire alla seconda multa stradale per mancata delazione diligente. Secondo la Suprema corte, il proprietario del veicolo è sempre tenuto a conoscere l’identità dei soggetti affi datari del mezzo. In caso di dichiarazione generica e omissiva il giudice di pace non può nemmeno applicare l’art. 23 della legge 689/1981 che consente di accogliere l’opposizione quando non vi sono prove sufficienti a sostenere la responsabilità dell’opponente. In sostanza, l’azienda deve sempre tenere annotato l’uso del proprio parco veicoli per non incorrere nelle conseguenze sfavorevoli derivanti dalle multe stradali materialmente commesse dai collaboratori. Aziende obbligate alla delazione Le criticità dell’obbligo di comunicazione Delazione e intestazione del veicolo Il proprietario del veicolo è sempre tenuto a conoscere e comunicare i dati del conducente, indipendentemente dal numero di mezzi a disposizione Delazione e autorità competente per il ricorso Il ricorso contro il verbale per omessa delazione va presentato non al giudice di pace del luogo in cui risiede il ricorrente, ma al giudice di pace del luogo in cui ha sede l’organo di polizia procedente Delazione e ricorso Ministero dell’interno: la presentazione del ricorso contro il verbale di contestazione costituisce un giustiicato e documentato motivo di omissione dell’indicazione delle generalità del conducente Cassazione: i dati del trasgressore devono essere comunque comunicati entro 60 giorni dal ricevimento del verbale Il codice stradale punisce infatti per mancata delazione colui che non identifi ca compiutamente il trasgressore per negligenza organizzativa oppure lamentando un trascorso temporale troppo lungo. L’art. 126-bis del codice stradale pone a carico dei proprietari di veicoli di tenersi informati sulle generalità e dei dati della patente di guida dei conducenti. Né il trascorrere del tempo né la complessità dell’organizzazione o l’elevato numero di dipendenti sono ostativi alla diligente Con la presentazione del ricorso, doveri di comunicazione sospesi Fra le questioni più delicate e controverse del sistema della patente a punti c’è la comunicazione dei dati del trasgressore che deve essere effettuata o meno dal proprietario del veicolo anche nel caso in cui sia stato presentato ricorso contro il verbale di contestazione. Secondo il Ministero dell’interno, l’automobilista che propone ricorso contro una multa contenente anche l’invito alla comunicazione dei dati del trasgressore non è tenuto a rispondere positivamente alla richiesta della polizia. Ovvero è sufficiente che l’interessato specifichi di aver proposto censure all’autorità competente per non incorrere in ulteriori penalità almeno fino alla conclusione dei rimedi difensivi previsti dalla legge. In ogni caso l’invito alla delazione andrà rinnovato in ipotesi di rigetto del ricorso oppure meglio dettagliato nel verbale per essere efficace. Con due circolari del 29 aprile 2011 e del 5 settembre 2011, il ministero dell’interno ha precisato che la presentazione di un ricorso contro il verbale di contestazione costituisce un giustificato e documentato motivo di omissione dell’indicazione delle ge- neralità del conducente. Ed esperiti inutilmente tutti i rimedi contro il verbale la polizia stradale dovrà procedere a redigere un nuovo invito ad effettuare la delazione entro 60 giorni dalla richiesta. Secondo il Ministero dell’interno la pendenza del ricorso interferisce con l’indagine volta ad identificare l’effettivo trasgressore. Il termine assegnato al proprietario del veicolo per comunicare i dati del conducente decorre quindi dalla definizione del procedimento di opposizione avverso il verbale di accertamento dell’illecito presupposto. Questa autorevole posizione ministeriale contrasta però con la prevalente giurisprudenza in materia. La Corte di Cassazione, in particolare, con varie sentenze (Cass. sez. II civ., sent. n. 22881 del 10 novembre 2010; Cass. sez. II civ., sent. n. 16674 del 16 luglio 2010; Cass. sez. II civ., sent. n. 17348 del 8 agosto 2007) ha ribadito che se l’automobilista riceve una multa per posta con decurtazione di punteggio e propone ricorso, deve comunque rispondere tempestivamente all’invito alla delazione della polizia. La sorte della prima infrazione non condiziona infatti il destino dell’intimazione e in caso di mancata comunicazione dei dati del conducente scatta una seconda multa. L’omessa comunicazione dei dati richiesti dagli organi di polizia rappresenta una violazione autonoma rispetto all’illecito presupposto. In pratica se anche venisse dichiarata nulla la multa per l’autovelox il comportamento negligente dell’automobilista resterebbe sanzionato in quanto elusivo dell’obbligo di collaborazione cui è tenuto l’intestatario del veicolo. Di diverso avviso, invece, il tribunale di Rovigo (sent. n. 107 del 19 ottobre 2010), secondo cui il proprietario del veicolo che propone ricorso contro una multa con invito alla delazione dei dati del conducente può omettere di comunicare i dati richiesti fino alla definizione della vertenza. © Riproduzione riservata Lunedì 13 Maggio 2013 Lu 21 registrazione ai fini della successiva, eventuale comunicazione dei dati dei conducenti. E anche l’autoscuola è obbligata a fornire i dati dell’effettivo conducente che è incappato in una multa stradale senza contestazione immediata. L’obbligo di delazione riguarda infatti tutti i proprietari dei veicoli a prescindere dalle caratteristiche soggettive. Ciò è stato affermato dalla Corte di cassazione, sez. II civ., con la sentenza n. 10786 del 24 aprile 2008. Secondo la Suprema corte l’utente stradale ha uno specifico dovere di collaborazione in materia di violazioni anche se non contestate immediatamente. Il proprietario del veicolo, in quanto responsabile della circolazione dello stesso nei confronti delle pubbliche amministrazioni e dei terzi, è sempre tenuto a conoscere l’identità dei soggetti ai quali ne affida la conduzione. Sotto un altro profilo, risulta essere ormai sufficientemente chiarita la questione dell’autorità competente a ricevere il ricorso contro il verbale per omessa comunicazione dei dati del trasgressore. La Corte di cassazione ha già confermato e ribadito (Cass. sez. VI civ., sent. n. 20287 del 19 novembre 2012; Cass. sez. II civ., ord. n. 6317 del 19 marzo 2011) che il ricorso contro il verbale di contestazione della violazione dell’art. 126-bis, comma 2, del codice della strada va presentato non al giudice di pace del luogo in cui risiede il ricorrente, ma al giudice di pace del luogo in cui ha sede l’organo di polizia procedente. Territorialmente competente a decidere sull’opposizione contro il verbale di contestazione per mancata delazione è il giudice del luogo dove ha sede l’organo di polizia procedente, in quanto l’infrazione si consuma nel luogo in cui deve pervenire la comunicazione che è stata omessa. Infine, sulla questione della delazione ai sensi dell’art. 126-bis del codice della strada, recentemente la Corte di cassazione (Cass. sez. VI civ., ord. n. 5585 del 6 marzo 2013), ha affermato che non basta presentarsi alla polizia dichiarando di essere il conducente del veicolo che però non è mai passato dalla strada della multa. Questa comunicazione equivale infatti a un’omessa dichiarazione che resta sanzionata dal codice stradale. © Riproduzione riservata 098105098108105111103114 http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it 22 Lunedì 13 Maggio 2013 C O N TA B I L I TÀ Pro e contro della cancellazione degli accantonamenti per i trattamenti di ine mandato Rinuncia al Tfm, salvi i bilanci ma simmetria fiscale a rischio Pagine a cura Un esempio DI FRANCO CORNAGGIA E NORBERTO VILLA http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it R inuncia al trattamento fine mandato (Tfm) salva bilanci, ma con il rischio fiscale. Per alleggerire la situazione patrimoniale la cancellazione di quanto accantonato a titolo di indennità per la fine del rapporto degli amministratori può essere una soluzione. I dubbi nascono quando si cerca di individuare il trattamento fiscale dell’operazione: la soluzione è incerta e la prassi non si è mai espressa sul tema. Il tema del trattamento fiscale dell’indennità di fine rapporto è quasi sempre analizzato con riguardo alla deducibilità dell’accantonamento (e alle condizioni in cui ciò è ammesso) e al regime applicabile in capo al percipiente. Ma in periodi in cui la situazione economica e patrimoniale delle società non è delle migliori, più che ipotizzare nuovi accantonamenti magari con il doppio obiettivo di un risparmio fiscale e della creazione di un compenso da erogare all’amministratore alla chiusura della sua carriera, non è raro che si voglia invece azzerare il debito già iscritto in bilancio. Gli effetti fiscali di tale situazione sono differenti qualora la figura dell’amministratore per il quale è stato accantonato il Tfm sia o meno anche socio della società. Si ipotizzi Alfa srl che nel corso degli anni passati ha accantonato e dedotto per competenza delle quote di Tfm oggi iscritte in bilancio per Scritture contabili: Tfm con stipula di polizza con beneiciario la società Accantonamento Tfm a Fondo Tfm 1 Accantonamento quota indennità anno …… Crediti v.so assicurazione a Banca 2 Pagamento premio assicurativo Tfm Al momento dell’erogazione le scritture contabili saranno invece la seguenti: Banca a Crediti v.so assicurazione 3 Incasso polizza assicurativa Tfm Fondo Tfm a Debiti v.so amministratori 4 Maturazione Tfm di ………….. Banca Debiti v.so amministratori a Debiti tributario per ritenute 5 Erogazione Tfm di ………….. Considerata 200 mila il euro. C id t lla difficile situazione della società l’amministratore decide di rinunciare a tale importo e Alfa, prendendo atto di ciò, formalizza la decisione. Ipotesi 1. Nel caso in cui l’amministratore non è anche socio della società il trattamento fiscale della rinuncia al suo diritto non crea particolari dubbi. Nel corso degli anni la società ha dedotto gli accantonamenti senza che vi sia stata alcuna conseguenza fiscale in capo all’amministratore. La tassazione di tale compenso di fine rapporto scatta in capo allo stesso solo nel momento dell’effettivo incasso. Con la rinuncia Alfa iscriverà una sopravvenienza attiva tassata e nessuna conseguenza fiscale sorgerà à in i capo all’amminill’ i i stratore. La tassazione della sopravvenienza riequilibra la situazione (si sono dedotti gli accantonamenti e ora si tassa la rinuncia) in capo ad Alfa, restando del tutto neutra la posizione dell’amministratore (che non avendo mai posseduto tale reddito non deve assoggettarlo a tassazione). Ipotesi 2. Completamente diverso il caso in cui l’amministratore risulti essere anche socio della società (fattispecie del tutto tipica nelle pmi). In tal caso pare lecito considerare che la rinuncia al compenso dia luogo fiscalmente a una sopravvenienza attiva non tassata ai sensi dell’art. 88, 4° comma del Tuir. In tal caso si considera la rinuncia in grado di generare una sopravvenien- za attiva da una tti che h sorgendo d d rinuncia a un credito da parte di un socio è irrilevante fiscalmente (indipendentemente dalla imputazione a conto economico al patrimonio netto). Una obiezione che solitamente è avanzata in tale ipotesi è quella per cui tale rinuncia non è posta in essere dal socio ma dall’amministratore. In effetti il credito è vantato dalla persona in qualità di amministratore, ma circa la natura della sopravvenienza non si ritiene tale obiezione decisiva. L’Agenzia delle entrate con la risoluzione n. 152/E del 2002 si è interessata del disposto di cui all’art. 88, 4° comma del Tuir per il caso in cui la rinuncia da parte del socio aveva per oggetto un credito di natura commerciale. Quindi come nella nostra ipotesi anche in tal caso il socio ricopriva una duplice posizione: era socio e fornitore così come nel caso in esame è socio e amministratore e in ambedue i casi il credito non è collegato alla posizione di socio ma «all’altra». La prassi ha sul punto affermato che la disposizione per cui la rinuncia dei soci ai crediti non dà luogo all’emersione di alcuna sopravvenienza attiva imponibile in capo alla società di appartenenza di questi (a fronte dell’incremento, per un corrispondente importo, del valore fiscale della partecipazione in capo al «rinunciante»), esprime il principio in base al quale «la sopravvenienza non deve concorrere al reddito in quanto trova causa non nello spirito di liberalità o nella «remissione» di un debito da parte di un terzo, bensì nella volontà di un socio di patrimonializzare la partecipata». Da qui l’irrilevanza fiscale anche nel caso di rinuncia al credito commerciale. Ma se applichiamo tale soluzione al caso in esame si giunge a riconoscere la non tassazione della sopravvenienza attiva in capo alla società. È chiaro che guardando tale posizione ci si troverebbe di fronte a un fatto almeno a prima vista curioso: la società ha negli anni dedotto gli accantonamenti e poi venendo meno il suo debito verso l’amministratore lo cancella dal proprio bilancio senza che ciò comporti alcuna tassazione. Non vi è in questo caso la simmetria che si era invece ritrovata nel caso in cui l’amministratore fosse unicamente tale e cioè non fosse anche socio della società. Se l’amministratore è anche socio l’incasso è giuridico... ... con il socio-fornitore è più probabile il salto d’imposta Anche l’amministratore non percependo alcuna indennità sfugge alla tassazione. Nella seconda ipotesi considerata (amministratore che è anche socio della società, si veda articolo in pagina) si è giunti a tale situazione: la società ha dedotto negli anni gli accantonamenti; al momento della rinuncia non tassa la sopravvenienza attiva. Ci si deve però chiedere cosa invece capiti all’amministratore. È fuori dubbio che le regole del Tuir impongono la tassazione dell’indennità in base al principio di cassa. E nel nostro caso l’incasso da parte del socio/amministratore non si verifica. Quindi la prima soluzione da ipotizzare è quella per cui in tale situazione oltre a riconoscere la non tassabilità della sopravvenienza attiva in capo alla società, non vi sia nemmeno tassazione in capo al socio. Tale soluzione fa palesare il rischio di un salto d’imposta (anche se sorretto dal tenore letterale delle norme). Proprio per scongiurare tale ipotesi si ritiene applicabile una presa di posizione dell’Agenzia contenuta nella circolare 73/E del 27/5/1994, punto 3.20, la quale in relazione alla rinuncia di crediti da parte dei soci ha precisato che la rinuncia ai crediti spettanti agli amministratori «presuppone l’avvenuto incasso giuridico del credito e quindi l’obbligo di sottoporre a tassazione il loro ammontare, anche mediante applicazione della ritenuta d’imposta». Ritenendosi applicabile anche al caso in esame tale soluzione si giunge a evitare che le somme dedotte per competenza una volta posto nel nulla l’obbligo di pagamento non siano tassate in capo alla società e non diano nemmeno luogo ad alcuna tassazione in capo al socio/amministratore. La rinuncia al compenso non è l’unico caso in cui si giunge a una sorta di salto d’imposta. Partendo da quanto sostenuto dalla prassi anche nel caso di socio–fornitore si può verificare una situazione similare. Per esempio: Alfa è socia di Beta e nel contempo è anche un fornitore della stessa. Effettua una vendita nei confronti di Beta generando un credito nei suoi confronti pari a mille. A fronte delle necessità patrimoniali di Beta, Alfa decide di rinunciare a tale credito. In tal caso si verifica: Beta ha dedotto il costo sostenuto per acquistare il bene o servizio da Alfa; in capo a Beta nel momento in cui Alfa rinuncia al proprio credito commerciale si genera una sopravvenienza attiva non tassata; Alfa porta a incremento del costo della partecipazione l’importo del credito rinunciato. Anche in tal caso pertanto a fronte di un costo dedotto in precedenza, la cancellazione del debito non comporta alcuna tassazione. E nel contempo neanche in capo ad Alfa (rinunciante) si genera alcun componente positivo (anzi si genera un maggior costo della partecipazione). Tale situazione presenta non poche similitudini con quella della rinuncia al Tfm. Si potrebbe obiettare che in questo caso in origine vi è stata la deduzione del costo in capo a Beta ma vi è stata anche la tassazione del ricavo in capo ad Alfa conseguente alla vendita effettuata. Ma se solo si ipotizza il caso in cui il socio è una persona fisica che cede alla società un bene di sua proprietà, allora a livello di tassazione si ha una situazione del tutto speculare a quella della rinuncia al Tfm da parte del socio–amministratore. Ma in tal caso è più difficile applicare il concetto di incasso giuridico, non in grado di evitare la detassazione completa dell’operazione. 098105098108105111103114 http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it C O N TA B I L I TÀ http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it T ra cassa e competenza caos deduzione del Tfm. L’Agenzia non cambia rotta, ma la dottrina non la segue. Uno dei punti ancora non del tutto chiari circa il trattamento fiscale del Tfm è quello concernente il criterio da seguire per dedurre lo stesso dal reddito d’impresa. L’art. 105, comma 4, del Tuir consente la deducibilità dell’accantonamento per l’indennità di fine rapporto derivante da rapporti di collaborazione coordinata e continuativa. A differenza di quanto previsto per i compensi in misura fissa erogati agli amministratori, per i quali vige il criterio di cassa, la deducibilità delle quote di indennità di fine mandato è riconosciuta in base al principio di competenza ovvero sulla base dell’importo maturato in ciascun esercizio. In sostanza, sotto il profilo pratico, la quota annua del Tfm (facoltativo) può essere assimilata all’accantonamento annuo a titolo di tfr per i dipendenti (obbligatorio). Quanto al trattamento fiscale in capo all’amministratore, il legislatore concede il beneficio della tassazione separata a condizione che la concessione dell’indennità risulti da atto di data certa anteriore all’inizio del rapporto (art. 17, lett. c, Tuir). In mancanza di data certa, l’indennità corrisposta all’amministratore sarà soggetta a tassazione ordinaria nell’esercizio di incasso della stessa. La prima tra le due affermazioni sopra riportate non è però accolta dalla prassi amministrativa. Secondo l’Agenzia, la mancanza dell’atto di data certa non influisce soltanto sulla modalità di tassazione in capo all’amministratore, ma riverbera i propri effetti anche sul soggetto erogante, rendendo indeducibili le quota annue di accantonamento. La stessa ha sostenuto che «il rinvio a quest’ultima disposizione (ossia l’art. 17 del Tuir) debba rigorosamente ed esclusivamente intendersi quale specifico riferimento ai rapporti risultanti da data certa con la conseguenza che, per i rapporti che non soddisfano tale condizione, viene meno la deducibilità del relativo accantonamento per indennità di fine mandato». Ne discende che la società potrà dedurre l’indennità solamente al momento del pagamento alla fine del mandato, in applicazione del criterio di cassa, così come previsto per i compensi erogati in misura fissa. L’atto di data certa risulterebbe quindi elemento fondamentale tanto per la deducibilità del costo per competenza quanto per il diritto dell’amministratore a fruire della tassazione separata. Tale tesi però non convince: la norma di comportamento n. 180 dell’Aidc sostiene la tesi della deducibilità per competenza dell’accantonamento, La deducibilità divide Fisco-Adc B.1 - fondi per trattamento di quiescenza ed obblighi simili. Il principio Oic n. 19 prevede l’iscrizione di un fondo per indennità per cessazione di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa tra i fondi di cui alla voce B.1, quando tale fondo si evidenzia certo nell’esistenza, ma indeterminato nell’ammontare in quanto legato a calcolo matematico-attuariali o condizionati al verificarsi di eventi futuri. Tali regole paiono conformi anche al dettato delle regole fiscali con l’attenzione da porre al caso del Tfm determinabile ma non determinato in cui nel periodo d’imposta di accantonamento può essere rilevata la mancanza della certezza richiesta dall’art. 109 del Tuir. portamento n. 180 (dell’aprip le l 2011) offre una chiave di lettura dell’art. 105 del Tuir l opposta a quella sostenuta dall’Agenzia delle entrate con la risoluzione n. 211/E del 22 maggio 2008, secondo la l quale alla mancanza di atto con data certa consegue la l deducibilità per cassa delle indennità di fine mandato. i In bilancio I compensi e le indennità sono accantonate in base al principio di competenza Per il isco I compensi sono deducibili per cassa, le indennità per competenza Il requisito Secondo l’Agenzia delle entrate, l’indennità deve risultare da atto con data certa, in mancanza si applica il criterio di cassa. Di parere opposto la norma Aidc n. 180/2011 Le imposte del percipiente Se l’indennità è stabilita con atto di data certa anteriore all’inizio del rapporto alla sua percezione è possibile applicare la tassazione separata La rinuncia L i i ffa crescere lle partecipazioni i i i le le rinunce a crediti commerciali effettuati dal socio. Certo che nel suo complesso (tralasciando la tesi dell’incasso giuridico) ciò porterebbe a una ulteriore convenienza dell’operazione. Si potrebbe allora ipotizzare che, supponendo la non tassazione della sopravvenienza attiva in capo alla società rinunciataria e la non tassazione della rinuncia in capo all’amministratore, la non concorrenza di quest’ultima al costo fiscale della partecipazione sia da intendere come la contropartita dell’irrilevanza fiscale delle altre parti dell’operazione. Quindi la rinuncia al trattamento di fine mandato sarebbe da considerare neutra con riguardo alla fiscalità della rinunciata e del «rinunciante» ma non comporterebbe alcun incremento del costo fiscale della partecipazione. Tale tesi seppur sorretta da una razionalità complessiva, pare però scontrarsi con il dato normativo. Regole contabili più certe Meno dubbi e problemi per la contabilizzazione del Tfm. Se fiscalmente i dubbi esistono, in sede di redazione del bilancio le regole offrono maggiori certezze. Nell’ipotesi in cui sia prevista l’erogazione di un’indennità di fine mandato a favore dell’amministratore, in ciascun esercizio andrà accantonata la quota maturata nel periodo. L’importo di competenza dell’esercizio, similmente a quanto avviene per i compensi ordinari, concorre a formare le spese per servizi e viene iscritto nella voce B.7 del conto economico, all’interno dei costi della produzione. Quale contropartita, appare opportuno distinguere tra due differenti ipotesi: a) l’importo del trattamento di fine mandato è oggettivamente calcolabile (per esempio, è pari al 10% del compenso annuo e non è soggetto a rivalutazione). In tal caso, trattasi di un debito certo nell’esistenza e determinato nel suo ammontare e va iscritto nel passivo dello stato patrimoniale debito alla voce D.14Altri debiti (anche se taluni propendono per l’iscrizione nella voce B.1); b) l’importo del trattamento di fine mandato non è definito in tutte le sue componenti (perché collegato, ad esempio, ai risultati futuri dell’impresa) e un calcolo esatto sarà possibile soltanto al momento di interruzione del rapporto. In tal caso, occorre iscrivere un fondo al passivo dello stato patrimoniale, all’interno della voce 23 svincolata dalla presenza di un atto avente data certa. L’iter e la tempistica di determinazione dell’indennità a favore dell’amministratore pertanto riguardano esclusivamente la possibilità di godere della tassazione separata, ma non producono eccezioni al criterio della competenza. Ciò sulla base di due ordini di considerazioni: la prima basata sull’analisi del dato normativo, la seconda sulla cronologia delle disposizioni legislative. Quanto al primo aspetto, si sottolinea che mentre per i compensi in misura fissa risulta espressamente prevista una deroga con l’introduzione del criterio di cassa, per le indennità di fine mandato non sono dettate disposizioni specifiche, dal che discende l’applicazione della regola generale della competenza di cui all’art. 109 del Tuir. Ma oltre al dato letterale occorre porre attenzione alla successione temporale degli interventi: la norma sul rei quisito della data certa risale l al «vecchio» Tuir del 1986 (art. 70 del dpr 917), mentre la l regola sulla deducibilità per p cassa (in luogo della competenza) dei compensi riconop sciuta agli amministratori è stata introdotta solo a partire dall’anno 1993. Posto che entrambe le norme hanno fi nalità antin elusiva, nel periodo in cui fu f introdotto il requisito dell’atto con data certa (volto t a evitare indebiti risparmi d’imposta da parte del percettore), non v’era necessità di distinguere tra compensi annui e indennità di fine mandato, entrambi deducim bili b per competenza. Pertanto t il richiamo alla data certa deve intendersi riferibile unicamente alla tassazione u in i capo all’amministratore, mentre non assume alcuna m rilevanza per la società, cui r è solo fatto obbligo di trascrivere sui libri sociali la delibev ra r con la quale si riconosce il diritto all’indennità. Quindi la norma di com- Compensi e indennità agli amministratori Se l’amministratore è anche socio la rinuncia del Tfm incrementa il costo della partecipazione. Ulteriore effetto della rinuncia al Tfm è da considerare con riguardo alle sorti del costo fiscale della partecipazione detenuta dal socio/amministratore. In linea generale il costo fiscalmente rilevante di una partecipazione è dato da quanto corrisposto in sede di acquisto aumentato degli incrementi derivanti dai versamento effettuati dal socio. Alla situazione del versamento monetario effettuato dal socio è parificata l’ipotesi in cui il socio procede a rinunciare a un suo credito (solitamente un precedente finanziamento effettuato). Ma allora vi è da chiedersi se anche la rinuncia del credito per Tfm possa comportare la medesima conseguenza. In realtà non si vedono controindicazioni a tale soluzione. Così come non si vedono controindicazioni nel ritenere incrementative del costo fisca- Lunedì 13 Magg Maggio 2013 © Riproduzione riservata 098105098108105111103114 http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it 24 Lunedì 13 Maggio 2013 SPENDERE MEGLIO I big della telefonia mobile reagiscono alla lessione dei consumi puntando sulle prepagate Tlc, piani ricaricabili anti-crisi Chiamate, sms o navigazione: il risparmio è servito DI Pagina a cura SIBILLA DI PALMA http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it A tutto gas sulle carte telefoniche ricaricabili. La crisi dei consumi continua a mordere (secondo l’Istat si è avuta nel 2012 una flessione del 4,3% sul 2011), non risparmiando neppure i cellulari: e gli operatori rispondono con offerte e tariffe super competitive in questo segmento che rappresenta il 90% del mercato della telefonia mobile. Permettendo in alcuni casi di parlare, navigare su internet e inviare messaggi a quattro euro al mese. Tariffe cellulari in calo del 50% nell’ultimo anno. Un trend confermato anche da una recente analisi condotta dall’Osservatorio SuperMoney secondo cui negli ultimi dodici mesi le maggiori compagnie telefoniche hanno quasi dimezzato i prezzi. Nell’indagine sono state messe a confronto alcune tariffe proposte dai principali operatori sul mercato (Tim, Vodafone, Wind e Tre) nel periodo marzo 2012-marzo 2013. In base all’analisi, sul fronte delle tariffe dedicate a chi utilizza molto il telefono (pacchetti «top»), fino a dodici mesi fa nessuno proponeva offerte «senza limiti», mentre oggi la maggior parte degli operatori propone chiamate e sms illimitati, a prezzi notevolmente inferiori. Una tendenza analoga emerge anche nell’ambito dei pacchetti «base», che includono un numero minore di minuti e sms. In questo caso gli operatori hanno puntato soprattutto sull’ampliamento dell’offerta, modificando solo di poco le tariffe e prevedendo più minuti, sms e traffico internet. A cosa fare attenzione. Se si sceglie di optare per una delle offerte per le carte prepagate proposte dagli operatori bisogna però fare attenzione ad alcuni aspetti. Per esempio, in alcuni casi anche se si parla di tariffe mensili, per chiamate, sms e navigazione Internet sono previste delle soglie settimanali. Occhio poi alle maggiorazioni se si supera la quantità di traffico prevista. Da segnalare, inoltre, che alcune connessioni internet illimitate sono in realtà a piena velocità solo per il primo Gigabyte, per poi rallentare. Le offerte di Tim e Wind. Tra le offerte di Tim per le ricaricabili spicca Tutto a Secondi Full Xl che offre ogni settimana 100 minuti di chiamate, 100 sms verso tutti e 500 Mb di navigazione Internet al costo di cinque euro a settimana. Da notare che il pacchetto prevede un costo di attivazione una tantum di 19 euro; mentre sul fronte web dopo l’utilizzo dei 500 Mb di traffico settimanale, la velocità di navigazione viene ridotta a 32Kbps fino al rinno- Ricaricabili, le proposte degli operatori Operatore Offerta Caratteristiche Tim Tutto a Secondi Full Xl • • • Tutto a Secondi • • Wind Tutto a Secondi Free All Inclusive • • • Super Noi Tutti • • Vodafone Noi Tutti Unlimited • • Vodafone Unlimited • • 3 Italia Tutti 50 + 50 • Tutti 250+250 Limited Edition • All-In Small • • All-In Medium • • All-In Large • • vo successivo. successivo In alternativa è possibile attivare l’offerta in versione standard a 7 euro a settimana e senza costo di attivazione. Per chi è interessato solo all’offerta voce, la compagnia prevede Tutto a Secondi che ogni 30 giorni permette di disporre di 150 minuti di chiamate verso tutti i numeri mobili e fissi d’Italia al costo di 7 euro al mese e a fronte di una spesa di attivazione una tantum di 19 euro. In alternativa è prevista la possibilità di attivare l’offerta in versione standard a 12 euro al mese senza costo di attivazione. Mentre Tutto a Secondi Free è l’offerta che permette di chiamare tutti i numeri mobili e fissi d’Italia a 1 euro a settimana (10 centesimi al minuto). Entro il prossi- 100 minuti di chiamate, 100 sms verso tutti e 500 Mb di navigazione Internet al costo di 5 euro a settimana Costo di attivazione una tantum di 19 euro In alternativa è possibile attivare l’offerta in versione standard al costo di 7 euro a settimana e senza costo di attivazione Ogni 30 giorni permette di disporre di 150 minuti di chiamate verso tutti i numeri mobili e issi d’Italia al costo di 7 euro al mese e a fronte di un costo di attivazione una tantum di 19 euro In alternativa è prevista la possibilità di attivare l’offerta in versione standard a 12 euro al mese senza costo di attivazione Permette di chiamare tutti i numeri mobili e issi d’Italia a 1 euro a settimana (10 centesimi al minuto) 120 minuti di chiamate e 120 sms verso tutti, oltre a internet illimitato al costo di 7 euro al mese anziché 17 Offerta valida per i prossimi cinque anni se si passa a Wind entro il prossimo 9 giugno 120 minuti di chiamate e 120 sms verso tutti al costo mensile di 7 euro anziché 11 Offerta valida per i prossimi cinque anni se si passa a Wind entro il prossimo 9 giugno Minuti illimitati verso tutti a 25 euro al mese (anziché 39) Offerta valida per i prossimi cinque anni se si passa a Wind entro il prossimo 9 giugno Minuti illimitati verso un numero Vodafone, sms e Internet illimitati (ino alla velocità massima di 42.2 Mbps per il primo Gb di trafico) al costo di 11,90 euro al mese 200 minuti al giorno verso tutti a 1 euro al giorno, solo nei giorni in cui si effettuano le chiamate 50 minuti e 50 sms verso tutti mensili al costo di 4,90 euro al mese 250 minuti di chiamate, 250 messaggi verso tutti e 1 Gb di navigazione internet al costo di 9,90 euro al mese per i nuovi clienti e di 14,90 euro mensili per tutti gli altri 120 minuti, 120 sms e 1 Gb al mese con 4 euro (anziché 8) mensili Il costo è scontato per sempre per chi passa a 3 Italia e mantiene il suo numero entro il prossimo 31 maggio 240 minuti, 240 sms e 1 Gb a 6 euro al mese (anziché 12) Il costo è scontato per sempre per chi passa a 3 Italia e mantiene il suo numero entro il prossimo 31 maggio 400 minuti, 400 sms e 1 Gb con 10 euro al mese (invece di 20) Il costo è scontato per sempre per chi passa a 3 Italia e mantiene il suo numero entro il prossimo 31 maggio mo 9 giugno è invece possibile passare a Wind mantenendo il proprio numero e usufruendo di un prezzo in promozione sulla opzione prescelta per un lasso di tempo di cinque anni. Tra le offerte, la compagnia propone All Inclusive che offre 120 minuti di chiamate e 120 sms verso tutti, oltre a Internet illimitato al costo di 7 euro al mese anziché 17. Per chi non è interessato alla navigazione Internet, la compagnia propone Super Noi Tutti che prevede 120 minuti di chiamate e 120 sms verso tutti al costo mensile di 7 euro anziché 11. Noi Tutti Unlimited prevede invece minuti illimitati verso tutti a 25 euro al mese (anziché 39). Le proposte di Vodafone e 3 Italia. Sul fronte delle rica- ricabili, ricabili Vodafone propone Vodafone Unlimited con minuti illimitati verso un numero Vodafone, sms e Internet illimitati (fino alla velocità massima di 42.2 Mbps per il primo Gb di traffico) al costo di 11,90 euro al mese. Il pacchetto prevede anche 200 minuti al giorno verso tutti a 1 euro al giorno, solo nei giorni in cui si effettuano le chiamate. Per chi è interessato a voce e sms, la compagnia prevede invece l’opzione Tutti 50 + 50 con 50 minuti e 50 sms verso tutti mensili al costo di 4,90 euro al mese. Mentre Tutti 250+250 Limited Edition offre 250 minuti di chiamate, 250 messaggi verso tutti e un Gb di navigazione Internet al costo di 9,90 euro al mese per i nuovi clienti e di 14,90 euro mensili per tutti gli altri altri. 3 Italia ha infine lanciato All-In, le ricaricabili tutto compreso con minuti, messaggi e Internet veloce. Nel dettaglio, la nuova offerta si articola in All-In Small che prevede 120 minuti di chiamate, 120 sms e 1 Gb al mese con 4 euro (anziché 8) mensili; All-In Medium, che offre 240 minuti di conversazione, 240 sms e 1 Gb a 6 euro al mese (anziché 12); All-In Large in cui sono previsti 400 minuti di voce, 400 sms e 1 Gb a 10 euro al mese (invece di 20). Il costo di tutte le opzioni è scontato per sempre per chi passa a 3 Italia e mantiene il suo numero entro il prossimo 31 maggio; da sottolineare, inoltre, che sono previste soglie e costi settimanali. 098105098108105111103114 http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it Anno 22 - Numero 112 - € 2,50 Lunedì 13 Maggio 2013 Sette Avvocati Oggi IN EDICOLA CON Inserto speciale di ItaliaOggi7 IL PRIMO GIORNALE ALE DEI PROFESSIONISTI DELLA GIUSTIZIA Perché non premiare i più veloci? Il settore sta vivendo un periodo di forte contrazione dovuto alla crisi Ma gli studi legali restano centrali per occuparsi della nuova contrattualistica L’immobiliare retail prova a reinventarsi http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it se i nuovi parametri per i compensi degli avvocati fossero l’enE nesima occasione persa per la giu- stizia italiana? La bozza di decreto che il Consiglio nazionale forense, sulla base della delega ricevuta dalla riforma forense (legge 247/2012), ha trasmesso al ministero della giustizia con l’indicazione dei nuovi importi cui dovrà attenersi il giudice nella determinazione, quando necessario, delle parcelle da corrispondere ai legali, è vero che da una parte lascia un ampio margine di discrezionalità al magistrato nella determinazione dell’importo da liquidare (con una forbice compresa tra il +70 e il -30% di quegli importi a seconda della complessità della questione affrontata), ma dall’altra rende praticamente economicamente inappetibile una soluzione transattiva delle controversie civili. Nell’ipotesi di conciliazione giudiziale o transazione della controversia, infatti, spetterà al legale un compenso pari solo alla metà di quello spettante per la fase decisionale, oltre a quanto il professionista ha comunque già maturato per l’attività svolta. Ci saremmo invece aspettati il contrario, e cioè una maggiorazione di compenso, un premio insomma, per quei legali che aiutano a definire in tempi rapidi la vertenza giudiziaria. Chissà che la neoministra Cancellieri non integri questa previsione. Roberto Miliacca Pietro Malaspina, presidente del Cncc DI DUILIO LUI B asta girare per qualsiasi città italiana per imbattersi in una sequela di «affittasi» e «vendesi» apposti laddove una volta prosperavano attività commerciali. La crisi prolungata che sta attanagliando il nostro paese, infatti, mette a dura prova il mercato italiano del retail. Secondo dati del Consiglio nazionale dei centri commerciali (Cncc), nel 2012 le vendite registrate dai centri commerciali hanno subito una contrazione del 2,7% circa e sono stati aperti 250 mila metri quadri di nuova superficie, meno della metà della media precedente al 2008. Una ricerca condotta da Cbre Group mostra una contrazione nel volume degli investimenti del 42% rispetto al 2011, per 1,3 miliardi di euro. L’ultima indagine Tecnocasa ricorda che la diminuzione del reddito disponibile ha determinato una contrazione della spesa delle famiglie sia per beni sia per servizi. Tutto questo ha avuto effetti anche sui locali a uso commerciale, che hanno iniziato a segnalare valori al ribasso già a partire dal 2008 sia sul fronte dei prezzi, che sul versante delle locazioni. Uno scenario cupo, dunque, che inevitabilmente incide anche sul mercato immobiliare legato al segmento retail. Una practice molto importante per la maggior parte dei grandi studi legali, almeno fi no a qualche anno fa. La crisi del mattone nazionale (e non solo) ha mutato lo scenario, senza tuttavia stravolgerlo: infatti, la complessità della contrattualistica di settore, combinata con la difficoltà di gestire i passaggi di proprietà tra esercenti in crisi e quelli che subentrano porta inevitabilmente a rivolgersi ad avvocati esperti in materia. I quali in molti casi praticano parcelle su livelli più contenuti del passato, ma continuando comunque a fare buoni affari nel settore. CODICI & PANDETTE In Birmania gli avvocati, da «semplici» paladini della tutela della libertà di espressione, si stanno trasformando in paladini della difesa dei monumenti e della bellezza. Un gruppo di avvocati, il Myanmar Lawyers’ Network, ha minacciato di trascinare in tribunale il governo se non annullerà la cessione di due edifi ci d’epoca coloniale dell’ex capitale Rangoon destinati allo sfruttamento commerciale. Il timore dei legali è che dall’utilizzo a fini di business dello storico palazzo che affaccia sul lungo fiume che ospita l’Alta corte e il quartier generale della polizia, la cui vasta facciata incombe sul lungofiume, per appartamenti, ristoranti e un hotel di lusso, possa venir compromessa la fi sionomia della Birmania e della sua ex capitale, città tra le più preservate dell’Asia. Nobile atteggiamento. © Riproduzione riservata 098105098108105111103114 http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it II Lunedì 13 Maggio 2013 STUDI & CARRIERE I dipartimenti real estate degli studi legali cercano nuove strade per affrontare il settore Immobiliare retail, la crisi rilancia la contrattualistica Pagine a cura DI DUILIO LUI http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it L a corsa all’apertura dei centri commerciali si è fermata bruscamente. Dopo aver resistito ai primi segnali della crisi, l’immobiliare retail ne è stato travolto negli ultimi anni, costringendo così gli operatori del settore a cercare nuove strade per non chiudere i battenti. Dai canoni da rinegoziare agli spazi lasciati vuoti dai negozi in crisi, sono tante le tematiche che vedono coinvolti gli studi legali su questo fronte. locazione/affitto da parte dei principali player immobiliari proprio al fine di ridurre i livelli di vacancy e morosità dei propri portafogli e riequilibrarne il rendimento». La bilancia si sposta a favore dei retailer Claudio Cocuzza dello Studio Cocuzza & Associati annota che, nell’attuale situazione di mercato, si sta producendo un mutamento degli equilibri: «I retailer riguadagnano posizioni rispetto agli anni precrisi, durante i Giorgio Mariani quali facevano la fila per entrare La chiusura nei centri e venivano invitadel canale bancario ti a “firmare in calce” (senza Uno dei nodi più difficili trattative, ndr) gli standard da sciogliere oggi è il legame contrattuali dei centri. Oggi con gli istituti di credito. «Il questi ultimi stanno cercancalo dei finanziamenti pesa do di cambiare il loro modello in maniera decisiva sul ral- di business, rivedono il merlentamento dello sviluppo di chandise mix, puntano finalmente anche sulnuovi centri comla ristorazione. merciali», osserva Così si mostrano Luca Tiberi delmolto più fleslo studio Monsibili quando i dini Rusconi. venditori chiedo«Questo perché no di fissare un le banche si sono tetto alle spese fatte prudenti e generali». li concedono solo Quanto ai caalla presentaziononi, Tiberi rilene dei contratti Luca Tiberi va un differente stipulati con i andamento in potenziali operatori, in modo che siano mag- base alla location, con i negozi situati sulle vie principali giormente garantiti». Una situazione che si ag- dello shopping «che registrano giunge al dilatamento delle prezzi rimasti sostanzialmentempistiche per i progetti te invariati», mentre quelli iniziati e cantierizzati, an- dei centri meno prestigiosi che laddove già finanziati, in «sono scesi intorno al 30% riattesa che venga completata spetto ai massimi, con quote anche superiori laddove c’è la la commercializzazione. Dello stesso avviso è Fran- necessità di riempire i locali cesca Tresoldi, associate di rimasti vuoti». Un colpo netto, dunque, per Jones Day: «Le operazioni gli operatori del di sviluppo sono settore, che proparalizzate dalle vano a limitare i difficoltà nell’acdanni contenendo ceso al credito. Il gli investimenti numero degli innelle iniziative vestimenti retail promozionali e si è fortemente nella pubblicità. ridimensionato. Dello stesso avNel 2012 la conviso è Cocuzza, trazione è stata per il quale «le superiore al 40%, Francesca Tresoldi principali vie del a causa di molti lusso sembrano fattori, come l’incertezza del sistema paese, mantenere un forte interesse l’impossibilità di determinare per i retailer», mentre per la l’impatto dei costi non-recove- maggior parte delle altre locarable sull’investimento (l’Imu tion «è crisi nera». è stata resa nota solo a fine anno), nonché la difficoltà di La scelta tra afitto reperire sul mercato prodotti e locazione di azienda non over-rented. A quest’ultimo riguardo, da tempo si assiste Quanto alla contrattualia un processo di rinegozia- stica, la scelta principale da zione al ribasso dei canoni di compiere è tra locazione e af- fitto d’azienda. In questi casi dal ramo di azienda, il repar- e degli esiti delle pratiche buroper Rocco Ferrari, partner to non ha un’autorizzazione cratiche necessarie per ottenere di Pavia e Ansaldo, respon- amministrativa dedicata, ma le varie autorizzazioni (permessabile del dipartimento real opera sulla base del via libera so a costruire, autorizzazione al estate, «in linea di relativo al più commercio, prevenzione incenprincipio sarebbe ampio negozio di, autorizzazione delle insesufficiente una di cui è parte gne)», osserva Tiberi. locazione, ma il e da cui non è s e p a r a t o d a l I nodi problema si pone punto di vista dei key-money agreement in quanto ancora oggi per gestire un strutturale». Nella connegozio con superUna prassi commerciale in trattualistica voga da tempo nel mercato ficie superiore ai 250 metri quadri in tema di loca- delle locazioni a uso commerzione/affitto di ciale, specialmente dei brand di vendita è necesramo d’azienda, del lusso, consiste nel pattuire saria l’autorizzaRocco Ferrari la criticità più un accordo in base al quale il zione commerciale, frequente at- potenziale nuovo conduttore spesso non facilmente ottenibile dai comuni tiene al diritto di recesso del acconsente a pagare una deter(in particolare nei centri sto- conduttore che contrasta con minata somma key money al rici). Il proprietario dell’im- la necessità di continuità red- conduttore precedente a titolo mobile quindi, per preservare dituale del locatore, come sot- di compenso per l’anticipata il valore dell’immobile stesso, tolinea Rosamaria risoluzione del preferisce mantenere la tito- Zuccaro, partner contratto. «Quedi LS Roma. «Inlarità dell’autorizzazione». sto riconosciCosì, affinché il gestore pos- fatti, all’interesse mento», spiega sa svolgere l’attività di vendita, del conduttore di Barbara Calza, diventa necessario stipulare un poter recedere dal di De Berti Jaccontratto di affitto di azienda contratto senza chia Franchini con cui chi ha la disponibilità vincoli temporali Forlani, «serve di immobile e autorizzazione a lungo termine, fa a indennizzare concede tali beni in gestione. da contraltare l’esiil conduttore «Da un lato questa scelta pre- genza del locatore per il mancato senta vantaggi per il locatore di garanzia dei cagodimento dei Barbara Calza (che, per esempio, alla scaden- noni nel lungo pediritti derivanti za del contratto non dovrà ver- riodo per l’accesso dagli anni rimasare l’indennità di avviamento al credito». nenti del contratto. Una prassi Posizioni non sempre facili commerciale rara nell’affitto prevista in caso di locazione), da ricomporre, di ramo di azienda, mentre è ma rende necesconsiderato che molto diffusa per i subentri saria da parte sua «spesso vanno nei contratti di locazione, sola costituzione di considerate an- prattutto dei negozi nelle vie una vera e propria che le garanzie del lusso». azienda per evitar i ch i e s t e d a l re il rischio di una Di solito, il punto vendita che l a p r o p r i e t à intende aprire un’attività in riqualificazione per assicurarsi una determinata zona, una voldel contratto», agl’adempimento ta scelta la location, individua il giunge Ferrari. delle obbligazio- conduttore che in quel momen«Anche se gli ni assunte, non to ha in locazione lo spazio comschemi contratClaudio Cocuzza ultima la corre- merciale cui è interessato, per tuali della locasponsione dei ca- verificare la possibilità di suzione e dell’affitto d’azienda sono molto diversi», noni». Di solito il proprietario, bentrare nello spazio commercommenta Giorgio Mariani, per garantirsi, richiede una ciale in tempi relativamente managing associate di Sim- fideiussione bancaria, che ha brevi. «Una volta fatta questa mons & Simmons, «in ambi- sempre importi molto elevati, verifica, le parti stipulano un to retail non è raro imbattersi superiori al canone annuale. accordo (una scrittura privata in contratti di affitto che non definita nella prassi key-money comportano la successione Meno burocrazia agreement)», precisa Calza, nell’esercizio di un’impresa, per rilanciare il settore «sospensivamente condizionabensì nel godimento di un into al consenso del proprietasieme di beni solo potenzialrio a stipulare un Considerata la mente idonei all’avviamento complessità della nuovo contratto di un’azienda. In questi casi, situazione, con di locazione con il la prevalenza dell’immobile spazi enormi ripotenziale nuovo sugli altri beni può legitti- masti vuoti alla conduttore intemare qualche dubbio sulla luce della crisi, ressato». Di solito, qualificazione del contratto non c’è da attena fronte del recesso come affitto di azienda rispet- dersi una svolta anticipato dal conto allo schema della locazione a breve. Al di là tratto di locazione commerciale, che è soggetto a della congiuntuda parte dell’atlimitazioni in materia di du- ra negativa, poi, tuale conduttoRosamaria Zuccaro rata e corrispettivo». re, il potenziale l’Italia si trova a Tresoldi indica anche una fare i conti anche nuovo conduttore terza opzione contrattua- con problemi strutturali, che corrisponde a quest’ultimo un le, quella dell’affidamento andrebbero affrontati quanto corrispettivo in denaro. . di reparto: «Una figura non prima per evitare che continu© Riproduzione riservata tipizzata dal nostro Codice ino a penalizzare gli operatori Civile, ma nata dalla pras- italiani nel confronto internaSupplemento a cura si, sulla base del quale è di zionale. «Occorre incidere in norma affidata la gestione primo luogo sulla strada della di ROBERTO MILIACCA dei corner all’interno depart- semplificazione, garantendo al [email protected] ment store. Diversamente contempo la certezza dei tempi 098105098108105111103114 http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it STUDI & CARRIERE Lunedì 13 Maggio 2013 Luned III http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it Il ruolo dei legali è centrale nelle scelte imprenditoriali ne: spesso, quando coinvol- I rapporti di lavoro «Le problematiche più fre«che la normativa in mategono locali commerciali, la nei cambi di gestione quenti nel settore retail ria di commercio è anche di possibilità per il conduttore sono strettamente legate competenza locale e che è di pagare i canoni di affitto Olaf Schmidt, partner all’attività imprenditopossibile avere una diversiè strettamente legata all’an- responsabile del dipartimenriale, più che a specifiche tà di approccio tra le varie damento dei propri affari. to di real estate per l’Italia tematiche immobiliari, amministrazioni». Un altro Così capita di frequente che, e l’Emea di Dla Piper, fa come la licenza commeraspetto di rilievo è rapprese qualche esercizio comin- notare che in questa fase di ciale, il fatturato del resentato dall’ancora limitata cia ad andare male, il pro- sofferenza per il comparto tailer o la restituzione liberalizzazione del sistema blema si estenda agli altri retail emergono due tipodell’azienda commerciale autorizzativo. «I tempi per in caso di affitto». Così Paottenere il via libera nel Christian Faggella negozi del centro commer- logie di problemi: «Quando Ruben Pescara ciale. Il locatore si trova così un negozio cambia gestore, olo Rulli, socio responsacampo amministrativo e nella necessità di risolvere il le problematiche giuridiche bile del team Real Estate delle licenze commerciali», di Clifford Chance in Italia. «Una rapporto con l’attuale conduttore, con dipendono molto dalla forma di contrat- aggiunge Cicala, «sono particolarmenparticolarità è data dal fatto che nel tempi giudiziari molto lunghi, ma nello to scelto dalle parti», spiega. «Nel caso te lunghi e questo rallenta e rende settore retail spesso è molto più im- stesso tempo deve mettere in conto un della locazione, il conduttore che esce poco flessibile il processo di apertura portante, ed è quindi più negoziata abbassamento dei canoni per decisione del locatore, di un punto vendita». e disciplinata tra le parti, l’attività per chi lo sostituirà». Sottolinea qualche difficoltà per gli ha diritto all’indennità di Luigi Croce, partner commerciale vera e propria, piuttoavviamento che varia da 12 stranieri anche Ruben Pescara, dello sto che l’immobile nel quale viene e responsabile del dipara 18 mensilità. Una possibi- studio legale Jenny & Partners: «Non svolta. Lo stesso discorso vale per timento di diritto immolità che non sussiste di rego- sempre è facile spiegare al cliente la gli hotel. Questo ha diverse conse- biliare in Nctm, aggiunge la quando il negozio è stato “sottile” differenza tra affitto d’azienguenze anche pratiche perché spesso tra le problematiche più concesso in locazione in base da e locazione, tanto più che questa è le valutazioni sono quelle tipiche di frequenti che coinvolgoa un contratto di affitto di andata progressivamente perdendo di un business più che di un immobile». no i consulenti legali, «le ramo di azienda». Un’altra significato con la liberalizzazione del Rulli delinea così il ruolo svolto dai questioni relative alla problematica è legata al settore. Altre peculiarità del nostro legali nel settore: «Generalmente gli messa a reddito degli edipersonale che lavora nel ordinamento (molto poco gradite allo avvocati dell’immobiliare si occupa- fici e/o dei singoli corner negozio. «Se vi è continuità straniero) sono la solidarietà del cessioLuigi Croce no anche di retail, non c’è una netta (nel caso delle cosiddette nella gestione del negozio, nario verso l’Erario in caso di acquisto distinzione. La differenza, più che gallerie commerciali) e le frequentemente sussiste il d’azienda, il certificato fiscale (che conaltro, si misura dall’importanza del- tematiche alla stessa correlate, come rischio per chi subentra di dover assu- sente di limitare tale responsabilità a l’impostazione dei singoli mere il personale», precisa le operazioni seguite, nel eventuali carichi fiscali penrapporti». Croce vede un Schmidt. «Questa eventuasenso che le grandi operadenti evidenziati nel certifimercato che tiene meglio lità è più facile da escludere zioni immobiliari (oltre i cato), la responsabilità del 100 milioni di euro) sono rispetto all’immobiliare in quando le parti hanno scelto cedente l’azienda verso il loquasi sempre concluse con generale, anche se rileva come base per disciplinare il catore ceduto e la disciplina l’assistenza dei grandi una situazione in via di loro rapporto un contratto di giuslavoristica del trasferistudi, mentre quelle mievoluzione, considerato locazione commerciale». mento d’azienda». nori (ad esempio un unico «l’incremento della presenasset) sono più distribuite za sul web di molti grandi Le dificoltà per gli A Manhattan la crisi è nel mercato dell’assistenmarchi», che nel medio ter- investitori stranieri ormai alle spalle za legale». Molto dipende mine potrebbe causare «un anche dalla complessità possibile calo dell’affluenza Andrea Cicala, partner Per molti marchi itaPaolo Rulli Olaf Schmidt dall’operazione. «Dato che nelle strutture retail e con- di Baker & McKenzie, si liani, gli Usa continuano in linea di massima gli interessi di seguentemente un minore appeal dei sofferma sulle principali difficoltà che a rappresentare la terra promessa, natura patrimoniale sono liberamen- centri commerciali per i soggetti che, incontrano i clienti stranieri interes- considerati il livello di ricchezza e te disponibili dalle parti contrattuali, oggi, in questo mercato insati a entrare nel mercato l’ampiezza di quel mercato. «Negli le caratteristiche di questi contratti vestono». italiano. «I problemi sono ultimi tempi è in forte crescita il nuhanno svariate discipline e finalità, Christian Faggella, in primo luogo di tipo cul- mero di italiani che vogliono ‘aprire in primis quelle di tutelare l’acqui- partner dello Studio Leturale. Tra le prime cose bottega’, soprattutto a Manhattan e rente da cattivi affari o il proprietario gale La Scala, rileva la che spieghiamo a coloro Brooklyn», spiega Guido Pompilj, di dell’immobile da sgradite sorprese al centralità dei legali anche che intendono gestire di- Vivaldi Real Estate. «Investire in momento del rilascio dell’immobile in sede di apertura degli rettamente i negozi senza un’attività commerciale nella Granlocato o affittato. Nel primo caso sono outlet, «con un lavoro di acquisire la proprietà de- de Mela è una grande opportunità, molto gettonare le clausole di earn- assistenza ai proprietari gli spazi sono le differen- in quanto si tratta di una città ad out e di prezzo differito (che consen- dell’area e agli sviluppaze esistenti tra contratti altissima densità abitativa e con un tono all’acquirente di non sborsare tori dell’iniziativa, prendi locazione e di affitto di reddito medio molto elevato», spiega immediatamente il pieno prezzo di dendo anche i contatti con azienda, considerato che l’esperto. «Anche in ottica di investiAndrea Cicala acquisto) e nel secondo le clausole di le società di promozione e quest’ultimo costituisce mento si tratta di una scelta di solito garanzia e di manleva da parte di sviluppo». Un settore che, una particolarità rispetto profittevole, con un ritorno che si agsoggetti terzi capienti, generalmente spiega l’avvocato, mostra maggiore ad altri ordinamenti». In secondo luo- gira tra il 4 e il 4,5%, al netto di tutte banche». resistenza alla crisi rispetto ai centri go occorre chiarire ai player stranieri le spese e le tasse». Gianmatteo Nunziante, socio fon- commerciali. Quanto alla contrattuadatore dello Studio Nunziante Ma- listica, «ci occupiamo in particolare di grone, aggiunge tra le problematiche contratti di affitto di rami di azienda. frequenti che il settore sperimenta il Il proprietario dell’area, ancora pricosiddetto unletting, «vale a ma di costruire, deve avere dire la revisione al ribasso una visione di insieme di dei canoni di locazione) e come si comporrà l’outlet, Nonostante la crisi del mercato, vi sono ancora contrazione delle compraanche perché egli dovrà alcune oasi interessanti per gli investitori intervendite con conseguenti riprocurarsi precedentemennazionali. Ne è convinto Francesco Sanna dello flessi sul servizio del debito te tutte le autorizzazioni studio KLGates. «I retailers, soprattutto gli high da parte degli immobiliarie le licenze per i negozi». street retailers, continuano a guardare al mercato sti». Un fenomeno sempre Una delle maggiori proitaliano che è molto polarizzato. Sono poche le aree più rilevante, considerato blematiche di questo tipo di interesse, e queste restano molto appetibili. Si che il settore del real estate di contratto è la gestione tratta di location centrali nelle principali città. Di finance «è soprattutto imdelle tempistiche: infatti particolare interesse sono le catene di abbigliamenGianmatteo pegnato sul fronte della riil proprietario dell’area to giovane, che negli ultimi anni hanno consolidato Nunziante strutturazione, sia in bonis dovendosi portare avanti la propria posizione sul mercato». Gli strumenti Francesco Sanna che con le tutele della Legge Fallimen- con le manifestazioni di interesse nei contrattuali più diffusi, spiega Sanna, restano tare, dei portafogli di real estate loans, confronti dei negozi che vuole avere sempre l’affitto di ramo d’azienda e la locazione di molto più che sulla nuova finanza». all’interno dell’outlet, stipula dei conimmobili urbani a uso non abitativo ex legge 392/78. E in questo contesto tratti preliminari. «Questi contratti – i temporary shop «continueranno a essere utilizzati. Queste tipologie di siglati molti mesi prima dell’apertunegozi non si differenziano strutturalmente dalla locazione ordinaria, Il mercato cambia volto con l’avanzata ra – contemplano anche l’indicazione anche se presentano una durata inferiore e risentono di una disciplina dell’e-commerce dell’opening day; indicazione che però più snella. Tuttavia possono essere utilizzati solo laddove ci siano degli elementi oggettivi che la giustifichino, cioè l’attività sia - per propria naPer Francesco Arangio, partner di non tiene conto delle fisiologiche temtura o per le condizioni in cui è svolta - effettivamente temporanea. C’è Graziadei Studio Legale e consulen- pistiche dei cantieri, esponendo molpoi il management agreement che viene utilizzato spesso per le strutture te di diversi fondi che detengono immo- to spesso il proprietario dell’ outlet a ricettive e che è una tipologia contrattuale completamente diversa, basanbili destinati a centri commerciali, «il penali contrattuali per lo slittamento dosi sull’obbligo di gestione e non sul diritto a occupare. problema principale di questo periodo è dell’apertura del centro», aggiunge il mantenimento dei rapporti di locazio- Faggella. Ma le location in centro fanno ancora gola 098105098108105111103114 http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it IV Lunedì 13 Maggio 2013 AT T UA L I TÀ Una ricerca mette in evidenza il controverso rapporto tra avvocati e aspiranti legali Praticanti, tra costo e investimento A fronte delle somme spese, molti poi vanno alla concorrenza DI ANDREA ALTAVISTA http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it P raticanti: per uno studio legale, si tratta di manodopera a basso costo o di una zavorra che assorbe ingenti risorse tra strumenti e formazione? Una domanda che sembra essere diventata di attualità in particolare all’estero, dove una ricerca ha portato alla luce che gli studi d’affari di prima fascia investono risorse sostanziose nella generazione dei trainee, circa 100 mila sterline annuali per ogni praticante. Per gli studi inglesi, che a differenza di quelli italiani tendono a pagare i praticanti come veri e propri professionisti avviati, si tratta di un vero e proprio investimento sul futuro. Sul quale si può a volte anche andare in perdita. Secondo una ricerca di The Lawyer per esempio, nel 2012/2013 Allen & Overy ha perso circa 2,8 degli 11 milioni investiti in quanto 28 dei 111 praticanti dello stu- dio sono stati lasciati a casa o hanno deciso di proseguire la carriera altrove. Lo stesso sembra essere successo da Clifford Chance e Linklaters, che hanno «perso» 2 milioni di investimento passati alla concorrenza, e Slaughter & May, dove 12 dei 91 praticanti hanno lasciato lo studio. La risposta ufficiale arrivata da Allen & Overy punta tuttavia l’accento sul fatturato generato dai praticanti stessi durante il periodo di lavoro e formazione. Secondo lo studio infatti, non ci sarebbero state perdite, ma un investimento sul futuro. Spostandoci in Italia, si scopre che i praticanti rappresentano dato il «basso costo della manodopera» una vera e propria risorsa per lo studio, che tuttavia deve essere in grado di selezionare a monte le persone in grado di Riccardo Roversi integrarsi facilmente con la cultura della firm e ingranare sul fronte del lavoro. Secondo Riccardo Roversi, managing partner italiano di Osborne Clarke i praticanti rappresentano proprio una delle principali risorse di uno studio. «Grazie alla maggiore attenzione che le università pongono sul placement è diventato possibile accedere a un numero molto elevato di candidati, la qualità media è molto buona e ciò rende possibile acquisire a un costo molto basso (costo di acquisizione nullo, costo annuo del praticante molto ridotto) la “materia prima” necessaria allo sviluppo di medio termine di uno studio», spiega. Allo stesso tempo, ai praticanti non qualifi cati non viene richiesta piena autonomia professionale. «In Osborne Clarke ipotizziamo un percorso triennale per i praticanti neolaureati e, ovviamente, il contributo cresce al trascorrere del tempo. Nell’ultimo anno del triennio, un praticante capace che abbia lavorato bene nei primi due anni inizia a essere coinvolto concretamente sulle pratiche, mentre nei primi due anni svolge essenzialmente un lavoro in affiancamento, dovendo privilegiare lo studio e la formazione», spiega ancora il managing partner. Durante il periodo di pratica si inizia a imparare il mestiere dell’avvocato, diverso dallo studio teorico del diritto che si fa all’università. In particolare, spiega Roversi, si fronteggiano diffi coltà diverse tra cui la necessità di saper lavorare su diverse questioni nell’arco della singola giornata, la complessità della relazione con il cliente e con le controparti, ma anche il piacere della ricerca sul caso concreto, il gusto dell’individuazione di una soluzione originale per la singola questione. Si iniziano intanto anche a comprendere gli aspetti economici della professione. «Può essere un incontro scioccante, l’esame di Stato incombente aumenta la pressione, ma a posteriori è un momento bellissimo della vita di un professionista», conclude. © Riproduzione riservata MA IL MONDO DEI GIUSLAVORISTI È IN FERMENTO. APRE LO STUDIO ITALIANO DEL NETWORK LINEE Lavoro, la guerra tra Fiom e Fiat riempie i tribunali L’ultima causa è stata vinta dal Lingotto con lo studio Toffoletto De Luca Tamajo DI P SARA SELIGASSI rosegue la guerra di carte bollate tra la Fiom Cgil e la Fiat. Una battaglia legale che va avanti da mesi e che finora ha visto il sindacato di corso Itala presentare una settantina di ricorsi contro la casa automobilistica, accusandola di atteggiamento discriminatorio nei confronti dei lavoratori che hanno in tasca la propria tessera e di disconoscere la Fiom come Rsa in quanto non fi rmataria del contratto aziendale. Su quest’ultima accusa, su 62 giudizi incardinati davanti a vari tribunali in tutta Italia, 45 sono stati favorevoli a Fiat. L’ultimo punto lo ha segnato lunedì scorso nuovamente la casa automobilistica, che si è vista accogliere dal tribunale di Roma la validità della propria tesi difensiva relativamente ai 19 operai dello stabilimento di Pomigliano messi in cassa integrazione dopo un accordo firmato a febbraio con le altre sigle sindacali. I magistrati romani hanno respinto il ricorso presentato dalla Fiom contro Fiat per discriminazione nei confronti di 19 lavoratori, che erano stati reintegrati a fine novembre scorso per poi, però, essere messi in cassa integrazione in base all’accordo che l’azienda ha firmato con tutte le sigle sindacali firmatarie del contratto. Il collegio di difesa di Fiat, coordinato da Raffaele De Luca Tamajo, senior partner dello stu- Raffaele De Luca Tamajo Cristiano Cominotto e Francesca Passerini dio Toffoletto De Luca Tamajo e Soci, e composto da Giacinto Favalli, partner, fondatore dello Studio Trifirò, e da Diego Dirutigliano, ha portato a casa un risultato importante per l’azienda, perchè ha escluso qualunque ipotesi di discriminazione per i lavoratori in Cig. Il Tribunale ha escluso che la Fiat abbia posto in essere un comportamento discriminatorio, affermando la legittimità dell’accordo sindacale che la società, in attuazione di quanto stabilito dalla legge, ha stipulato con le altre sigle sindacali, al fine di determinare le modalità ed i criteri da utilizzare per la collocazione del personale in cassa integrazione. Tali criteri, si legge in una nota che riporta l’ordinanza del Tribunale di Roma, non sono stati determinati da «una scelta unilaterale della datrice di lavoro ma sono il frutto di un accordo tra datore di lavoro e le organizzazioni sindacali che lo hanno sottoscritto a seguito di incontri e verifi che e che hanno quindi valutato la complessiva situazione aziendale anche con riferimento alla situazione del mercato dell’auto». Naturalmente il sindacato guidato da Maurizio Landini non si dà per vinto e ha già annunciato che ricorrerà in appello. «Gli elementi di reiterata discriminazione sono evidenti perché i 19 operai sono stati gli unici a tornare in Cig», sostiene la Fiom. Di parere opposto, però, le altre organizzazioni sindacali: «Questa sentenza rappresenta una pietra tombale nei confronti della politica suicida della Fiom», ha commentato il segretario generale della Fismic, Roberto Di Maulo. «Auspichiamo che la Fiom ritorni presto a fare sindacato. L’accordo realizzato a Pomigliano tutela il lavoro, gli addetti e le produzioni automobilistiche presenti e future», ha commentato il segretario della Uilm, Rocco Palombella. Ma nel sempre più vasto e specializzato mondo dei giuslavoristi, ci sono anche altre novità in arrivo. L’ultima è stata annunciata pochi giorni fa, e cioè l’apertura di un nuovo studio legale, cioè Linee, branch italiana del network internazionale che si occupa esclusivamente di diritto del lavoro per dipendenti e dirigenti. Insomma, come spiega la nota dello studio, un approccio difensivo rivolto più agli interessi dei lavoratori che a quello delle aziende. Il network di avvocati, che nel Regno Unito vede la guida di Slater & Gordon, in Italia avrà come rappresentante AL Assistenza Legale, lo studio di avvocati fondato nel 2008 da Cristiano Cominotto e Francesca Passerini. Il team di diritto del lavoro è diretto proprio da Cominotto, che da oltre 20 anni si occupa di consulenza sia per i dipendenti che per i dirigenti nazionali che internazionali. © Riproduzione riservata 098105098108105111103114 http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it L’ I N T E R V I S T A Lunedì 13 Mag Maggio 2013 V Esperto di gas naturale Competenza energetica Il premio dell’Ilo Ha fornito assistenza a numerose imprese grossiste di gas naturale nei temi regolamentari e contrattuali del nuovo mercato del gas naturale all’ingrosso, gestiti dal Gme e Snam Oltre alla laurea in legge, per meglio comprendere le problematiche del settore energy ha conseguito un master all’Università La Sapienza in Ingegneria elettrica È stato premiato nelle scorse settimane a Londra come miglior avvocato italiano nel settore Energy & Natural Resourses col premio Client Choice indetto da ILO-International Law Ofice Matteo Falcione, partner di Dla Piper, racconta la sua carriera professionale Un ingegnere nello studio legale http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it Un master per poter parlare la stessa lingua del settore energy so una conoscenza e una sicurezza di cui molte volte mi sono avvalso anche in trattative molto complicate». Oltre a questo importante riconoa scelto uno dei settori delle attività industriali e finanzia- scimento, la carriera si snoda attrarie più complessi e dinamici, verso due momenti importanti. Il nei quali per poter svolgere primo in Freshfields Bruckhaus Deefficacemente la funzione di legale ringer, dove resta complessivamente occorre capire e parlare lo stesso lin- otto anni, nei quali ha modo di parteguaggio degli ingegneri. Eppure, con cipare a complesse operazioni, per i una forte determinazione, si è accre- profili contrattuali, autorizzativi e di ditato presso la ristretta cerchia di le- finanziamento. Fra i principali clienti energy per gali in grado di affiancare un’istituziocui ha lavorato dune finanziaria o una rante la permanensocietà appaltatrice za in Freshfields di una grande opera, «Chi si occupa Bruckhaus Deringer conoscendone i midi un settore vi sono stati Edison, nimi dettagli tecnomolto tecnico A2A, Gaz de France logici e potendo così e complesso e Federutility. offrire la consulenza deve conoscere Dopo questa compiù rispondente alla plessa fase formatisingola necessità. e parlare va, Matteo Falcione Stiamo parlando la stessa lingua accarezza il desiderio di Matteo Falcione, degli ingegneri di cambiare studio e romano, classe 1975, suoi clienti» prima di accedere avvocato eletto partdefinitivamente in ner giovanissimo e reDla Piper (fatto che centemente insignito lavora per un a Londra del prestigioso riconoscimen- avverrà nel 2008), 20 to quale miglior avvocato italiano nel anno e mezzo in Clifford Chance. «Si settore Energy & Natural Resourses è trattato di una fase molto complessa dall’International Law Office. «È un ed istruttiva al tempo stesso, che mi riconoscimento che mi ha fatto molto ha permesso di acquisire quella copiacere perché inatteso, ma che non noscenza sugli aspetti squisitamente sarebbe stato raggiungibile senza la finanziari di operazioni progettuali collaborazione di quei colleghi di stu- legate ai diversi segmenti che non dio con cui lavoro ogni giorno assidua- possedevo». Fra i principali clienti energy per mente per assistere i nostri clienti sino cui ha lavorato durante la permaai minimi dettagli» ci spiega. Quella di Falcione è una carriera nenza in Clifford Chance vi sono stati lineare, fatta eccezione, in senso po- International Power, British Gas ed sitivo, per la decisione di conseguire Endesa. A questo punto tutto è pronto per lo un Master presso l’Università La Sapienza, dove si era già laureato in sbarco definitivo in Dla Piper, dove a legge, in Ingegneria elettrica. «Effetti- giugno del 2008 entra per assistere un vamente può apparire strano ma non cliente storico dello studio, il gruppo lo credo. Chi si occupa di un settore E.ON, per poi lavorare per il gestore molto tecnico e complesso deve cono- di fondi tedesco KGal, Rwe Innogy, scere e parlare la stessa lingua degli Acciona, Ansaldo Energia, Commeringegneri suoi clienti. Mi ha trasmes- zbank, Assosolare, Martifer Solar, DI H Pagina a cura FEDERICO UNNIA "#**%) !#'$&)(% nato a Roma il 1° novembre 1975 IL PROFESSIONISTA Avvocato, dal 2010 è partner nel dipartimento corporate di Dla Piper. Laureato in Giurisprudenza alla Sapienza di Roma, consegue un master in Ingegneria elettrica. Ha svolto la sua carriera in Freshields Bruckhaus Deringer, Clifford Chance e, dal 2008, in Dla Piper dove segue operazioni nel settore Energy Strabag e da ultimo per Erg. Partner di Dla Piper nel 2010, a soli 34 anni, è uno dei più giovani a raggiungere questo importante traguardo. Un gruppo, quello in cui ora opera, che si caratterizza rispetto alle altre sigle internazionali e nazionali attive nel settore dell’energia sulle principali operazioni straordinarie di corporatefinance e sulle questioni regolamentari. L’assistenza che fornisce ai suoi clienti riguarda tanto tematiche relative al trading di commodities energetiche (all’ingrosso e al dettaglio) e alle infrastrutture (acquisizione e finanziamento), quanto gli aspetti regolamentari (permessi, concessioni, accesso alle reti, tariffa, modalità di condotta e standard di qualità commerciale del servizio pubblico, regolamentazione pro-concorrenziale) e di contenzioso amministrativo in cause attinenti all’energia. Lo studio ha fornito assistenza a numerose imprese grossiste di gas naturale nei temi regolamentari e contrattuali del nuovo mercato del gas naturale all’ingrosso. La predetta attività è altresì occorsa in un periodo contrassegnato dalla rinegoziazione del prezzo dei contratti di importazione di lungo periodo con clausole take-or-pay, che hanno influito anche lato offerta sulla piattaforma di bilanciamento e sui relativi esiti. Guardando al futuro, smorzatosi l’entusiasmo per le fonti rinnovabili, Matteo Falcione guarda con rinnovato interesse al trading di gas naturale principalmente e in secondo luogo, sotto il profilo delle infrastrutture, agli impianti di cogenerazione ad elevato rendimento. Nel poco tempo libero Falcione ama scrivere articoli e lavori connessi alla sua professione. © Riproduzione riservata L O STUDIO In Italia, Dla Piper conta oltre 160 professionisti distribuiti nelle sedi di Milano e Roma. Lo studio, che comprende avvocati italiani, inglesi, statunitensi e tedeschi, si articola in otto dipartimenti, tra i quali Corporate, Finance & Projects, Intellectual Property & Technology, Litigation e Regulatory. L’offerta dei servizi dello studio si caratterizza anche in base ai settori in cui gli stessi operano, che includono Energy & water, Life sciences, Fashion, Retail & design, Infrastrutture. Fatturato 2012: 53,8 milioni di euro 098105098108105111103114 http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it VI Lunedì 13 Maggio 2013 D I R I T TO N E L M O N D O Il mercato ha grandi potenzialità ma anche gradi rischi, come spiegano gli studi legali Healthcare, il futuro è in Cina Il settore sanitario offre grandi opportunità di crescita DI Pagine a cura FEDERICO UNNIA http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it Q uella che è destinata a divenire la prima economia mondiale è un paese, la Cina, che presto si misurerà con un rapido invecchiamento della popolazione. Nel 2015 la popolazione ultrasessantenne rappresenterà oltre il 13% del totale. Le riforme del sistema sanitario hanno esteso la copertura assicurativa sanitaria ad oltre il 90% della popolazione. Le preoccupazioni per l’efficienza del sistema sanitario e la sfiducia nei prodotti locali spingono i consumatori a scegliere farmaci e attrezzature mediche di importazione. Un’ottima opportunità di business, quindi, anche per le imprese italiane che sempre più frequentemente guardano al mercato cinese per uno sbarco diretto (produttivo) o indiretto (commerciale). Ma con quali rischi? «La rigida normativa in materia entrata in vigore nel 2012 sta determinando una espansione e ristrutturazione del mercato dei prodotti alimentari salutari creando opportunità ai player stranieri. Il governo cinese ha già realizzato grandi investimenti in tecnologia informatica per il sistema sanitario prevedendone ulteriori e maggiori per gli anni a venire», dice Laura Formichella, responsabile del China desk di Nctm a Roma. Nei prossimi quattro anni le imprese del settore della progettazione delle strutture ospedaliere potranno godere di opportunità senza precedenti in Cina. «Le maggiori difficoltà che si debbono affrontare sono connesse all’ottenimento delle certificazioni richieste dalle competenti autorità sia per l’immissione sia per la commercializzazione dei prodotti sul territorio; alla necessità di ingenti risorse per marketing e pubblicità e all’individuazione di un corretto modello di distribuzione dei prodotti e posizionamento di questi sul mercato» aggiunge Enrico Toti, responsabile del China desk di Nctm a Milano. Non va sottovalutato che in considerazione del maggiore sostegno e della protezione fornita dal governo, le aziende cinesi stanno diventando forti concorrenti per le imprese a partecipazione estera. Per Betty Louie, senior Counsel di Dla Piper a Roma, «le principali difficoltà da affrontare sono quelle proprie dello specifico settore di interesse. Ciascun settore si caratterizza difatti da peculiari ostacoli e sfide al superamento dei quali si ottengono poi i relativi benefici in Cina. Ma fondamentalmente, qualsiasi società che entra sul mercato cinese deve prima decidere se dovrà associarsi Enrico Toti con un socio locale cinese o se ha le risorse finanziarie, le risorse locali, se vi sono restrizioni in quel settore particolare per le così dette wholly-foreign owned enterprise (società interamente controllate da investitori stranieri) ed il momento di entrare in Cina senza un socio locale (quindi entrare in Cina come una «wholly-foreign owned»). Qualora l’investitore Italiano dovesse necessitare (in virtù di particolari restrizioni) di un socio locale con il quale costituire una joint venture, dovrà decidere se vorrà unirsi con un’entità partecipata dallo Stato con forti legami e sinergie in Cina o un socio cinese indipendente che potrebbe non avere legami così forti in Cina. Nel contesto di una joint venture, appare infatti assolutamente di importanza chiave ai fini della realizzazione del progetto l’identificazione del giusto socio locale cinese». Vede una maggiore complessità da gestire nell’iter autorizzativo alla commercializzazione Stefano Beghi, partner di Gianni Origoni Grippo, Cappelli & Partners, responsabile del Desk Cina, secondo il quale «con riferimento ai prodotti farmaceutici, il controllo svolto dalle autorità cinesi. Per essere commercializzato nel mercato cinese il farmaco prodotto all’estero deve essere registrato presso la State food drug administration (Sfda) con una rigida e complessa regolamentazione (riteniamo questa una difficoltà ma non una barriera all’ingresso). Inoltre, la professionalità dell’agente il loco è fondamentale. La difficoltà per la commercializzazione è rappresentata, infatti, nel trovare i giusti canali di vendita soprattutto per i farmaci con obbligo di prescrizione». Altro punto dolente gli accordi di distribuzione. Per Beghi «gli elementi sui quali porre attenzione sono le condizioni di pagamento, la protezione della proprietà intellettuale, la gestione dei canali di vendita e dei clienti finali, la promozione Stefano Beghi Laura Formichella Giovanni Marino dell’immagine del committente». Secondo Formichella «il primo passo da compiere è la corretta individuazione del distributore che deve essere oggetto di un’attenta indagine investigativa per verificare la solidità finanziaria, la titolarità di licenze ed autorizzazioni, il fatturato globale, il posizionamento sul mercato, l’organizzazione commerciale. Riguardo criteri ed avvertenze per la redazione di un contratto di distribuzione, è ben sia strutturato in modo semplice in lingua inglese e cinese prestando attenzione alla corretta corrispondenza tra i termini utilizzati nelle due diverse lingue, individui bene diritti e doveri delle parti, stabilire in modo chiaro modalità ed area geografica in cui deve avvenire la distribuzione, garantisca a livelli prestabiliti, il posizionamento del prodotto al termine della filiera di distribuzione e determini in modo attento e puntuale le modalità di pagamento e di consegna delle merci». Gli fa eco Giovanni Marino, partner di Dla Piper a Hong Kong, secondo il quale «Criteri e avvertenza da tener presenti nella negoziazione di accordi di distribuzione sono determinati dal settore in cui si opera e dalle modalità della distribuzione (ad esempio, distribuzione al dettaglio, retail o all’ingrosso). Possiamo tuttavia evidenziare quattro elementi comuni a tali accordi Betty Louie la registrazione del marchio: è fortemente consigliabile, prima di dare avvio alla distribuzione, procedere alla registrazione del proprio marchio in Cina e nei paesi interessati dall’accordo. Per quanto relativo alla Cina, si consiglia inoltre di procedere alla registrazione non soltanto nella forma consueta ma anche in caratteri cinesi; infine la delimitazione del territorio: eccetto per alcuni settori determinati, è improbabile che si riesca a coprire l’intero territorio cinese con un distributore unico». Infine, che fare per fronteggiare possibili controversie legali interne? Se per Beghi «Qualora la controversia deve avere esecuzione in Cina, è opportuno scegliere come luogo di risoluzione delle controversie la Cina. Gli organi di risoluzione delle controversie possono essere il Tribunale oppure la Corte Arbitrale (Cietac). Alcune corti arbitrali sono in grado di offrire arbitri in lingua inglese a scelta delle parti», per Enrico Toti «riguardo la legge applicabile e il foro competente, la scelta della legge della Rpc e delle competenti corti è ormai idonea a garantire l’esatta esecuzione del contratto. Riguardo tale ultimo punto non è possibile fornire una soluzione a priori e valida in senso assoluto dal momento che sarà necessario valutare il volume degli affari. Pertanto non è da escludersi l’inserimento, all’interno del contratto, di una clausola arbitrale. Non va peraltro dimenticato, per la di- retta correlazione al tema della risoluzione delle controversie che la legge cinese sui contratti riconosce libertà alle parti nella scelta della legge applicabile, salvo quanto previsto dall’art. 126 della Legge unitaria sui contratti della RPC che impone di assoggettare al solo diritto cinese, a pena di nullità, qualsiasi contratto costitutivo di JV (equity e cooperative) e qualsiasi contratto sino-straniero di esplorazione e sviluppo comune delle risorse naturali, che viene concluso all’interno del territorio cinese». Per Betty Louie «In caso di una controversia con un socio o agente cinese, una società italiana dovrebbe teoricamente avere due opzioni tra cui scegliere: ricorrere all’arbitrato o alla giurisdizione ordinaria. In caso di arbitrato, ci sono tre sedi previste per l’arbitrato che si vedono spesso nei contratti commerciali che coinvolgono soggetti cinesi - CIETAC (in Cina), HKIAC (in Hong Kong) e SIAC (in Singapore). La nostra esperienza ci insegna che le controparti cinesi sono più portate agli arbitrati che hanno per sede città asiatiche come Singapore e Hong Kong invece di accordarsi per una sede al di fuori dell’Asia. Quindi optare per l’arbitrato a Hong Kong sarà certamente ben visto dalle controparti cinesi e verosimilmente sarà altrettanto accettabile per le società estere che operano in Cina ma che vogliono risolvere la controversia al di fuori della Cina. Per quanto riguarda il contenzioso, si raccomanda sempre alla società estera di fare una completa due diligence prima di iniziare i procedimenti in modo da controllare che effettivamente vi sia una convenienza a iniziare un giudizio. Se ci sono fondi su un conto bancario in Cina, un tribunale cinese può emettere un’ordinanza nei confronti degli istituti di credito per verificare i conti posseduti dal soggetto interessato ed eventualmente sequestrarli fino all’ammontare della causa». © Riproduzione riservata 098105098108105111103114 http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it D I R I T TO N E L M O N D O Lunedì 13 Maggio 2013 Luned VII MARCO FRANZINI, SIMMONS & SIMMONS L’avvocato è fondamentale per agevolare l’ingresso nel mercato http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it L a Cina è una realtà complessa, molto diversa dall’Italia o dall’Europa, pertanto la prima difficoltà che i nostri clienti si trovano ad affrontare è proprio il fattore cultura, ovvero, la necessità di capire le tante regole, scritte e non scritte, che governano questo paese», spiega Marco Franzini, socio dello studio e responsabile del China Desk di Simmons & Simmons in Italia. «Il prodotto italiano parte avvantaggiato perché è considerato un prodotto di eccellenza, ma il consumatore cinese ha sicuramente una mentalità diversa da quelle europea e a volte le aziende straniere devono attentamente considerare il giusto posizionamento del proprio marchio su quel mercato. Bisogna poi considerare che prima di arrivare nelle mani del consumatore finale, il prodotto deve, a volte, passare per diversi canali, e per alcuni settori, trovare i canali distributivi giusti diventa altrettanto importante. Il nostro compito, come avvocati, è proprio quello di agevolare quanto più possibile il processo di penetrazione nel mercato dei noI casi di truffa in Cina non sono stri clienti. Questo oggi è possibile sicuramente pochi. Per quanto perché il legislatore cinese, sebberiguarda gli aspetti contrattuali, ne relativamente un suggerimen«giovane» su queto è quello di inste tematiche, è dividuare il foro estremamente competente in veloce ed attento caso di controalle nuove esigenversie presso la ze di mercato». Cietac, ovvero la camera arbitrale Domanda. Come cinese con comoccorre negopetenza sulle ziare accordi di dispute a caratdistribuzione? tere internazioRisposta. Se nale. Da evitare l’imprenditore invece il foro italiano non ha italiano poiché una presenza le sentenze del diretta in Cina giudice italiano ma opera solo non hanno nestramite distrisuna efficacia b u t o r i / i m p o rin Cina senza tatori, allora il previo riconooccorre innanziscimento di un tutto controllare Marco Franzini giudice cinese e le referenze del il procedimento proprio interloper ottenere tale riconoscimento cutore (se ha i poteri di firma, se è tutt’altro che semplice. È poi ha le licenze necessarie per prosempre preferibile stipulare il cedere all’importazione, se ha la contratto in doppia lingua (instruttura adeguata per trattare i glese e cinese). nostri prodotti ecc.). ADRIANO VILLA, PAVIA E ANSALDO Infine, mai commercializzare nulla in Cina senza aver prima registrato il proprio marchio sia in caratteri latini che in ideogrammi. D. Quali strumenti occorre attivare per agevolare l’eventuale risoluzione di controversie? R. Abbiamo già accennato del ricorso alla camera arbitrale, ma anche i tribunali tradizionali cinesi oggi sono alquanto efficienti, soprattutto nelle città di prima fascia. Bisogna infatti dire che i tempi della giustizia in Cina sono più veloci rispetto a quelli italiani, ma le complicazioni riguardano soprattutto i tempi e i costi di traduzione del materiale probatorio (che deve essere presentato rigorosamente in lingua cinese). Diventa pertanto importante conservare traccia documentale di qualsiasi transazione. Naturalmente, un modo per prevenire o ridurre future controversie è quello di regolare i rapporti con un buon contratto, sufficientemente dettagliato e rivisto da dei legali competenti di diritto cinese. © Riproduzione riservata GRACE CHEN E MARCO TURRINI, BIRD & BIRD La sfida è il Giappone La tutela dell’Ip è centrale l Giappone non è la Cina ma procedura informale di pre-accredito costituisce un mercato molto prima di presentare la domanda forchiuso, nel quale accedervi rimale, con il risultato che al momento chiede spesso lunghissime prodella presentazione effettiva della cedure. stessa si è pressoché certi dell’esito «La normativa giapponese in campositivo. po medicale è, comprensibilmente, D. Quali operazioni avete seguiestremamente ampia e diversificato? ta», spiega Adriano Villa, of counsel R. Ci siamo occupati una larga parte di Pavia e Ansaldo, responsabile delle aziende o enti italiani che handella sede di Tokyo e del desk Giapno investito o interagito con il Giappone. «Sono almeno una pone in questi ultimi decina le leggi speciventicinque anni. Asfiche, a cominciare sai diversificati i setdalla fondamentale tori rappresentati, «Pharmaceutical fra questi senz’altro Affairs Law» (Yal’alimentare e il farkuji-ho, legge n. 145 maceutico. del 10 agosto 1960, D. Quali consigli con vari successivi dare a chi voglia emendamenti). Paroperare sul mercaticolare importanza, to nipponico? fra le altre, riveste la R. Indicherei la «regolegge che regolamenla delle tre C»: Conota la realizzazione di scenza, Comunicazioenti per prodotti farne, Contrattualistica. maceutici e medicali Una conoscenza per (legge n. 192 del 20 quanto possibile apdicembre 2002). Le profondita dell’ecoAdriano Villa leggi sono rese esecunomia e della società tive e implementate giapponese. Similattraverso una copiosa attività regomente, saper comunicare, meglio lamentare a carattere amministratidirettamente in inglese o giapponevo tipicamente giapponese». se, può rappresentare la discrimiDomanda. Qual è l’iter che deve nante fra successo e fallimento, in seguire un’impresa farmaceutiun paese dove modi e usanze sono ca che vuole esportare i propri così dissimili dalle nostre e la linprodotti in Giappone? gua (il giapponese) facile vettore di Risposta. Le aziende farmaceutifraintendimenti. Infine, nel campo che straniere che vogliono esportare dei rapporti contrattuali, evitare di propri prodotti in Giappone devono pretendere contratti eccessivamensottostare alle stesse condizioni prete prolissi, come è tipico della traviste per le aziende giapponesi, acdizione anglosassone, ma nemmeno creditandosi presso il ministero della accettare una formulazione ridottissalute, lavoro e previdenza. Da un sima con previsioni assai generiche, punto di vista pratico, è prassi cotipica dei contratti locali e adatta a stante interpellare tramite avvocati regolamentare solo rapporti fra pare tecnici specializzati l’ufficio competi culturalmente omogenee. tente del ministero in una sorta di © Riproduzione riservata a distribuzione e vendita del marchio e del nome di dominio in Cina di prodotti non eventualmente concessi dal pronazionali, duttore straniero al ossia prodistributore locale. venienti da fuori D. Quali strudella Cina, sono sotmenti occorre toposti di norma a attivare per agemaggiori formalità volare l’eventuarispetto ai prodotti le risoluzione di nazionali (es. froncontroversie? tiera, cambio valuR. La prima cauta). In particolare, i tela da adottare è prodotti medicinali sempre quella di provenienti da paredigere i termiesi al di fuori delni contrattuali in la Cina impiegano modo chiaro e precidi norma maggior so al fine di evitare tempo a ottenere la qualsiasi successivo rimborsabilità dal dubbio interpretatisistema sanitario vo. Tuttavia, è semMarco Turrini cinese e quindi ad pre utile definire essere inseriti nel con attenzione gli relativo prontuario. strumenti per risolCiò si deve non tanvere eventuali controversie. to ad una intenzionale preferenza per In base alla nostra esperienza, in un coni prodotti nazionali tratto tra un’impresa quanto al fatto che non stabilita in Cina tali prodotti hanno ed una impresa nadi norma un prezzo zionale cinese è consuperiore a quelli sigliabile inserire una nazionali», spiegano clausola di arbitrato Grace Chen, partinternazionale. Ciò in ner-China e Mauragione della facilità ro Turrini, senior e celerità dello struassociate Italia, di mento di tutela. Bird and Bird. In questo caso, Domanda. Su Grace Chen tuttavia, è altresì quali criteri e con utile prevedere il quali avvertenze diritto delle parti a ricorrere al occorre negoziare accordi di tribunale ordinario per la concesdistribuzione? sione di misure cautelari laddove Risposta. Criteri e avvertenze ricorrano determinate circostandi norma variano in ragione della ze, quali ad esempio la necessità tipologia del prodotto in esame. di tutelare i diritti di proprietà Tuttavia, uno degli aspetti di intellettuale della parte procemaggior rilievo è la regolamentadente. zione degli aspetti concernenti la proprietà intellettuale e gli usi © Riproduzione riservata I L 098105098108105111103114 http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it SPECIAL ADVERTISING SECTION Il XVIII Congresso Nazionale della Fisascat-Cisl, da oggi al 16 maggio al Palacongressi di Trieste Un evento cardine per il futuro del terziario, turismo e servizi Particolarmente attesa la relazione del segretario generale, Pierangelo Raineri. Nuovo impulso per il sindacato http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it L a Fisascat Cisl, in rappresentanza dei lavoratori di settori-cardine per l’economia italiana quali il Terziario, il Turismo e i Servizi, guarda al futuro della sua missione sindacale. In un panorama globale che si è fatto incerto, segnato dalle criticità, ma anche dalla necessità di tracciare percorsi chiari che conducano alla ripresa, un evento fissa per la Fisascat il momento di stabilire quale sarà il sindacato di domani. Il XVIII Congresso Nazionale della Fisascat Cisl, in corso di svolgimento (dal 13 al 16 maggio) a Trieste, presso il Centro Congressi - Stazione Marittima del porto friulano – si presenta come un’intensa “quattro giorni” di lavori e dibattito. Per sei milioni di lavoratori italiani che attendono risposte a una situazione mai così complicata, rappresenta un’importante occasione d’informazione, alla ricerca di soluzioni che creino uno sbarramento alla crisi economica e occupazionale. Il Congresso della Fisascat, giunge a conclusione di un percorso iniziato circa quattro mesi fa, circuito nazionale congressuale che ha portato già a un lungo dibattito sul tema della Fisascat futura oltre che al rinnovo delle segreterie nei territori e nelle regioni. Oltre 500 delegati sono chiamati all’appuntamento di Trieste che, come fosse un giro di boa, intende conferire un nuovo impulso allo sviluppo delle politiche sindacali che riguardano Terziario, Turismo e Servizi. Tra i momenti più attesi certamente rivestirà un ruolo di primo piano l’apertura dei lavori: la relazione del Segretario Generale, Pierangelo Raineri. Un nuovo equilibrio tra capitale e lavoro, tra tutele, diritti e opportunità, tra competitività, produttività e sviluppo: il XVIII Congresso nazionale della Fisascat Cisl, non si annuncia solo come un grande tavolo di tradizionale confronto, ma anche come un’opportunità per affrontare nel futuro una sfida etica e culturale. Lo sviluppo di nuove relazioni sindacali presuppone infatti, secondo il messaggio che il segretario generale, Pierangelo Raineri, lancerà al Congresso triestino, il passaggio attraverso l’assunzione di una comune responsabilità, sia sotto il profilo economico che sociale. Le politiche del lavoro, coordinate con quelle dei settori del Terziario, Turismo e Servizi, dovranno in sostanza porre rimedio all’attuale scollamento tra domanda e offerta di lavoro, favorendo “l’occupabilità” soprattutto delle donne e dei giovani, e intervenendo sulla contrattazione, in particolare su quella decentrata, oltre che sulla formazione professionale. “Il sindacato di domani nel Terziario, Turismo e nei Servizi” è non a caso il tema anche di una tavola rotonda prevista il 14 maggio a partire dalle ore 9,30 alla quale prenderanno parte docenti universitari di economia e di diritto del lavoro, consulenti ministeriali e giuslavoristi, segretari generali di varie categorie della Cisl, tra i quali anche Raineri. Ai lavori del XVIII Congresso Fisascat parteciperà anche il segretario confederale, Annamaria Furlan, mentre, nel pomeriggio di martedì 14 maggio, è previsto l’intervento del segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni. Mercoledì 15 maggio sarà dato il via alle operazioni di voto per la nomina degli organismi e del nuovo segretario generale. Per giovedì 16 maggio, al mat- tino, è prevista la proclamazione degli eletti e la chiusura dei lavori. La Fisascat è la federazione di categoria della CISL che ha segnato in questi ultimi dieci anni una costante crescita di iscritti: oltre 276 mila nel 2012, cifra corrispondente a un incremento percentuale pari al 9% rispetto all’anno precedente, il migliore delle federazioni di categoria del sindacato di Raffaele Bonanni. Rappresenta oltre 6 milioni di lavoratori ed è presente in tutte le regioni e in tutte le provincie. Concorre a stimolare l’ammodernamento delle politiche settoriali del Sistema Distributivo, del Turismo e dei Servizi e promuove la creazione di un più avanzato sistema di relazioni sindacali, anche attraverso la bilateralità e il welfare contrattuale, opportunità di accordi nei quali la Federazione crede e per la quale si è impegnata fortemente. 098105098108105111103114 http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it 39 Lunedì 13 Maggio 2013 Il settimanale delle Opportunità professionali CON ITALIAOGGI SCELTI & PRESCELTI L’insicurezza causa di stress al lavoro Per 7 italiani su 10 insicurezza e riorganizzazione sono le principali cause di stress lavoro correlato. Secondo il sondaggio paneuropeo commissionato da Eu Osha, l’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro alla Ipsos Mori, il 71% degli intervistati ritiene infatti la precarietà e la riorganizzazione nei posti di lavoro tra le fonti più comuni di stress, seguite dal carico di lavoro (65%) e dalla poca chiarezza dei ruoli all’interno dell’organizzazione e dalla mancanza di supporto da parte dei colleghi (63%). I Gi Day ripartono da Milano il 22 maggio Ripartono da Milano, il 22 maggio, i Gi Day, l’iniziativa di Gi Group che offre ai neolaureati un’opportunità di orientamento, formazione, dialogo e incontro con manager esperti di importanti realtà aziendali. La manifestazione quest’anno prende il nome di «Gi Day – Apprendistato edition» proprio per la focalizzazione specifica sull’apprendistato per i ragazzi e per le imprese. Prossime tappe: Torino, 13 giugno; Roma, 25 settembre; Padova, 23 ottobre; Bologna, 7 novembre; Milano, 28 novembre. in edicola con Cresce la voglia di franchising: investimenti e rischi contenuti spingono a fare impresa attraverso l’afiliazione L’unione fa la forza Il web privilegiato per attrarre candidati È il web lo strumento principale utilizzato dalle aziende per attrarre i candidati. In particolare, per l’attività di recruiting, le organizzazioni ricorrono al proprio sito aziendale (45%), alla pubblicazione di annunci su siti specializzati nella ricerca di lavoro (32%) e alla consultazione di database (29%). Lo rivela un’indagine, condotta da Robert Half, società di recruitment specializzato, che ha intervistato 100 responsabili Risorse Umane italiani. Giovani disponibili a trasferirsi all’estero Disponibilità a trasferimenti all’estero anche fuori dai confini europei, grande flessibilità in termini di orari, mansioni e sede di lavoro purché la posizione ricoperta sia in linea con il proprio profilo e forte intraprendenza a promuoversi e a cercare opportunità professionali attraverso un mix di strumenti, in primis i canali digitali e i social network. È quanto emerge da un sondaggio realizzato da Hivejobs, società di recruiting online. SU San Raffaele. Azienda e sindacati dei lavoratori hanno trovato l’accordo, riducendo gli stipendi, per scongiurare 244 licenziamenti nell’ospedale milanese Supplemento a cura di FRANCA FLORIS [email protected] Beppe Grillo. Deputati e senatori del M5S pronti a «rescindere» il contratto con il loro leader. Tutto pur di non rinunciare ai ricchi rimborsi spese dei parlamentari Ù GI http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it !(&,+$$ "& )+$..( #$& *-(,%#%"'( *oltre al prezzo del quotidiano Lavoro MANUA ALE LAVOR RO 098105098108105111103114 http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it 40 Lunedì 13 Maggio 2013 L’ I N C H I E S T A Prosegue il trend positivo del comparto: aumentano aperture e numero di occupati (+2,9%) Cresce la voglia di franchising Investimenti e rischi bassi spingono a mettersi in proprio DI Pagine a cura SIBILLA DI PALMA C http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it on la crisi cresce la voglia di franchising. La difficile fase del mondo del lavoro e il posto fisso che si fa sempre più lontano spingono infatti un numero crescente di italiani a mettersi in gioco, attratti dalla possibilità di avviare un’attività in proprio, ma limitando al contempo i rischi e gli investimenti iniziali. Un comparto in crescita. «Il trend è positivo da molti anni», sottolinea Italo Bussoli, segretario generale Assofranchising. «Dal 2007 a chiusura 2011 gli addetti (franchisee titolari e occupati nei punti vendita) sono passati da 182.908 a 188.222 (+2,9%). Si tratta di un risultato lusinghiero, specie alla luce degli ultimi anni di crisi e in questo senso il franchising è creatore sia di nuovi imprenditori (i franchisee) sia di posti di lavoro per le persone occupate nel punti retail». Le prospettive restano buone anche per il 2013, periodo in cui «prevediamo circa mille nuove aperture e circa 4mila nuovi posti di lavoro», spiega Francesco Montuolo, vicepresidente Confimprese. Una formula vincente, insomma, anche in tempi di crisi. «In questo particolare momento di congiuntura economica, il franchising rappresenta una buona occasione per poter aprire in autonomia una propria attività», osserva Giovanni Bonani, co-fondatore di BeTheBoss, portale specializzato nella ricerca di opportunità imprenditoriali. «Risulta vantaggioso perché si ha la certezza di affiliarsi a un’azienda che ha già testato il concept e quindi si è sicuri del successo. Ci si affilia insomma a un brand con alle spalle anni di comprovata esperienza». A fronte inoltre di investimenti iniziali contenuti. Qualche esempio? «Il comparto dei servizi alla persona e agli animali comporta un investimento che può oscillare dai 5mila ai 15mila euro, mentre il settore del retail (abbigliamentofood) varia dai 50 mila ai 100/150 mila euro», spiega Bonani. I settori più interessanti. Dal punto di vista delle aree più promettenti, «la ristorazione continua a essere interessante», osserva Montuolo, «mentre l’abbigliamento è un La fotografia del franchising Cos’è Prospettive Collaborazione continuativa per la distribuzione di beni o servizi fra un imprenditore (franchisor) e uno o più imprenditori (afiliati o franchisee), giuridicamente ed economicamente indipendenti uno dall’altro, che stipulano un apposito contratto • • Aree più promettenti • • Vantaggi • • Chi è il franchisee • • • • po’ in flessione, a eccezione di quello per bambini». Sul fronte novità spiccano, invece, negli ultimi anni i drop off shops, ossia dei negozi dove i clienti possono portare i propri oggetti che verranno poi messi su eBay e venduti dietro il pagamento di una commissione. Ma anche Dal 2007 al 2011 gli addetti (franchisee titolari e occupati nei punti vendita) sono passati da 182.908 a 188.222 (+2,9%) Le prospettive restano buone anche per il 2013 in cui sono previste circa 1.000 nuove aperture e circa 4mila nuovi posti di lavoro Tra i settori storici spiccano la ristorazione, le agenzie immobiliari e l’abbigliamento intimo e per bambini Negli ultimi anni hanno poi preso piede i drop off shops, ossia dei negozi dove i clienti possono portare i propri oggetti che verranno poi messi su eBay e venduti dietro il pagamento di una commissione, le cliniche dentali e i punti vendita di sigarette elettroniche Possibilità di afidarsi a un brand già riconosciuto e ben posizionato nel mercato Investimenti iniziali contenuti: ad esempio, il settore dei servizi alla persona e agli animali comporta un investimento che può oscillare dai 5 mila ai 15 mila euro, mentre il comparto del retail (abbigliamento-food) varia dai 50 mila ai 100/150 mila euro Non c’è un identikit base Sono necessarie volontà e intraprendenza Tra coloro che scelgono di avvicinarsi a questa formula ci sono giovani che hanno inito di studiare e vogliono intraprendere un lavoro autonomo oppure imprenditori che avevano una propria attività e hanno scelto di afiliarsi per poter contare su una maggior garanzia di successo Le donne possono trovare spazio nelle attività legate alla cura della persona «le cliniche dentali o ancora da ultimo il fenomeno dei punti vendita di sigarette elettroniche», aggiunge Bussoli. Tra le categorie “storiche” prevalgono invece le agenzie immobiliari o ancora l’abbigliamento intimo», osserva il segretario generale Assofranchising. Chi è il franchisee franchisee. Ma chi è che sceglie di lanciarsi nel franchising? «Non c’è un identikit base», precisa Bussoli. «Il filo conduttore è la volontà e l’intraprendenza di persone che desiderano mettersi in proprio e diventare imprenditori di se stessi». Anche se molte volte la scelta prescinde dalla vocazione imprenditoriale, «specie al Sud dove il franchising viene visto come un’alternativa al lavoro dipendente che non c’è», commenta Montuolo. Tra coloro che scelgono di avvicinarsi a questa formula ci sono comunque «giovani che hanno finito di studiare e vogliono intraprendere un lavoro autonomo oppure imprenditori che avevano una propria attività e hanno scelto di affiliarsi per poter contare su una maggior garanzia di successo», aggiunge Bonani. Ma si tratta di un settore aperto anche alle donne che possono trovare spazio nelle attività legate alla cura della persona, come per esempio centri estetici, fotoepilazione e ricostruzione unghie. Le aziende che puntano sul franchising. Tra le società che hanno buoni piani di sviluppo dei punti vendita in franchising spicca Yamamay che attualmente conta oltre 450 affiliati in Italia e 85 a livello internazionale. Per il 2013, l’azienda prevede 40 nuove aperture a livello nazionale e 50 oltre confine. La società offre ai propri franchisee una formazione ad hoc attraverso la YamAcademy, la corporate school aziendale. Per quanto riguarda la politica di affiliazione, la durata minima del contratto è di cinque anni; l’accordo non prevede alcun pagamento di royalties o diritti d’ingresso e per i negozi in Italia l’affiliato deve rilasciare, a titolo di garanzia, una fideiussione bancaria a prima richiesta a favore dell’azienda del valore di 35 mila euro. Buone opportunità arrivano anche dalla catena di abbigliamento Original Marines per la quale il franchising pesa per l’80% in termini di fatturato. Nei primi mesi del 2013 l’azienda ha aperto in Italia 17 nuovi store in franchising e prevede di inaugurare ulteriori dieci punti vendita entro la fine dell’anno (con circa 115 nuovi posti di lavoro sul territorio nazionale). Dal punto di vista pratico, il programma di affiliazione prevede una durata minima di cinque anni e la consegna di una fideiussione bancaria di 42 mila euro a prima richiesta assoluta; il versamento di una caparra di 5 mila euro che all’apertura viene investita, insieme a un contributo aziendale, per il lancio pubblicitario del nuovo punto vendita. Mentre non è previsto il pagamento di royalties; l’azienda offre inoltre assistenza e formazione continua per tutta la durata del contratto. Ha scelto di puntare sul franchising anche il gruppo La Piadineria che attualmente conta 52 punti vendita in affiliazione, su 66 totali presenti in tutta Italia. Nel breve termine l’obiettivo è di sviluppare ulteriormente il proprio franchising nelle città di Roma e Milano, dove sono già presenti altri negozi, oltre che in Toscana e nel Nordest. Per aprire un punto vendita in affiliazione è richiesto un investimento medio di circa 90 mila euro, comprensivo di fee d’ingresso, arredamenti e attrezzature. La cifra può comunque variare in base alle eventuali spese di realizzazione e adeguamento dei locali e oscillare da un minimo di 60/70 mila euro, fino a un massimo di 140/150 mila euro. 098105098108105111103114 http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it L’ I N C H I E S T A Lunedì 13 Maggio 2013 41 I passi giusti per fare impresa I http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it ntraprendenza e voglia di mettersi in gioco sono indispensabili per avviare un’attività in franchising. Ma per avere successo è bene essere a conoscenza delle possibili criticità in cui si potrebbe incorrere, oltre alle agevolazioni previste per chi sceglie di dedicarsi al settore e quali sono i passi da compiere per lanciarsi in quest’avventura senza incorrere in spiacevoli sorprese. Ecco una piccola guida per i futuri addetti ai lavori, con un occhio alle manifestazioni specializzate nel franchising in programma nei prossimi mesi. Le criticità. «Le aperture in franchising sono rallentate dalla difficoltà di accedere alle linee di credito», spiega Bonani. «Le banche non sono infatti più disposte a venire incontro alle richieste dei futuri imprenditori». Una difficoltà confermata anche da Assofranchising: «Per questo abbiamo attivato un accordo con Ubi banca in favore delle persone che intendono aprire un punto vendita con un franchisor iscritto alla nostra associazione», spiega Bussoli. Per incentivare ulteriormente il settore, secondo Bussoli sarebbe poi necessaria «l’instaurazione di un registro, un elenco o un database che certifichi le aziende che operano come franchisor permettendo al largo pubblico e ai privati che si avvicinano a questo mondo di operare una prima importante scrematura tra aziende che fanno effettivamente franchising e quelle che dicono solamente di farlo, senza rispettarne i criteri imposti per legge». I bandi Invitalia. Per i futuri imprenditori sono comunque disponibili le agevolazioni offerte da Invitalia (Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa), che «tramite dei bandi si occupa di erogare credito a fondo perduto», specifi ca Bonani. «Anche se non sempre in quantità sufficiente per tutti», commenta Montuolo. Nel dettaglio, le agevolazioni sono rivolte a persone fisiche o società (di persone o di capitali) di nuova costituzione che intendono avviare un’attività imprenditoriale in franchising, da realizzare con franchisor convenzionati con l’agenzia. Vanno rispettate alcune condizioni come, ad esempio, essere maggiorenni e non occupati alla data di presentazione della domanda. L’attività finanziata dovrà inoltre essere svolta per un periodo di almeno cinque anni. Più nello specifico, il sistema prevede un contributo a fondo perduto e un mutuo a tasso agevolato, che può anche arrivare a coprire il 100% Guida all’apertura di un punto Le criticità • • Le agevolazioni • • • • • Le manifestazioni dedicate • • • • • • Dieci consigli utili prima di lanciarsi nel franchising • • • • • • • • • • ammisdegli investimenti ammis sibili; mentre per la gestione l’incentivo riguarda un contributo a fondo perduto, anche su base pluriennale, sulle spese. Per candidarsi occorre scegliere il partner Dificoltà di accesso al inanziamento bancario Possibilità di disporre di contributi a fondo perduto che però non sono sempre in quantità suficiente per tutti Invitalia concede dei contributi a fondo perduto rivolti a persone isiche o società (di persone o di capitali) di nuova costituzione che intendono avviare un’attività imprenditoriale in franchising, da realizzare con franchisor convenzionati con l’agenzia Per accedere ai fondi vanno rispettate alcune condizioni come, ad esempio, essere maggiorenni e non occupati alla data di presentazione della domanda L’attività inanziata dovrà essere svolta per un periodo di almeno cinque anni È previsto un contributo a fondo perduto e un mutuo a tasso agevolato, che può anche arrivare a coprire il 100% degli investimenti ammissibili; mentre per la gestione l’incentivo riguarda un contributo a fondo perduto, anche su base pluriennale, sulle spese Per candidarsi occorre scegliere il partner convenzionato con Invitalia e in seguito presentare la domanda, contenente le indicazioni in merito al proilo personale del/dei proponenti, che va compilata on line sul sito dell’agenzia «Franchising Nord», iera in programma presso il Polo ieristico di Piacenza Expo il 25 e 26 maggio prossimi, organizzata da QuickFairs®e BeTheBoss.it Quest’anno i settori più rappresentati saranno il complemento d’arredo, la ristorazione e la cura alla persona Salone Franchising Milano, in programma presso Fieramilanocity dall’8 all’11 novembre prossimi Tra i marchi presenti: Dental Center, NaturHouse, Piazza Italia, Fumo Pulito, Schmidt Cucine e YoYogurt Web Franchising Expo, iera online organizzata da Assofranchising che riproduce gli ambienti caratteristici di una manifestazione reale, consente la personalizzazione degli spazi espositivi e prevede l’interazione diretta tra visitatori ed espositori attraverso sistemi di chat, seminari e videochiamate online Prossima sessione in programma dal 19 al 20 settembre prossimi Capire l’attività che si vuole intraprendere, anche in base al livello d’investimento Porsi le seguenti domande: Cosa so fare? Il mio proilo è il linea con il progetto che voglio realizzare? Vedere se nel proprio mercato locale esiste già la realtà che si vuole avviare e come funziona Possibilità di reperire un inanziamento Parlare con qualche afiliato della rete, per capire le mansioni che si andranno a svolgere e le peculiarità dell’attività Reperire informazioni sul franchisor attraverso le associazioni di categoria Redigere un business plan con un commercialista Calcolare quanti anni saranno necessari per rientrare dell’investimento Richiedere al franchisor copia del contratto Controllare assieme a un avvocato che si occupa di franchising le varie clausole inserite all’interno del contratto convenzionato con Invitalia e in seguito presentare la domanda, contenente le indicazioni in merito al profilo personale del/dei proponenti, che va compilata on line sul sito dell’agenzia. Le iniziative dedicate. dedicate A supporto di chi è interessato a un futuro nel settore ci sono anche una serie di eventi e manifestazioni che permettono di conoscere meglio il mondo del franchising. Tra queste, la fiera Franchising Nord, in programma presso il Polo fi eristico di Piacenza Expo il 25 e 26 maggio prossimi, organizzata da QuickFairs® e BeTheBoss.it e giunta quest’anno alla terza edizione. «I settori più rappresentati saranno il complemento d’arredo, la ristorazione e la cura alla persona, ambiti di attività attuali e che non richiedono investimenti iniziali esorbitanti», spiega Bonani. Si terrà a Fieramilanocity dall’8 all’11 novembre prossimi, invece, il Salone Franchising Milano giunto quest’anno alla 28esima edizione. Tra i marchi presenti, ci saranno Dental Center, NaturHouse, Piazza Italia, Fumo Pulito, Schmidt Cucine e YoYogurt, solo per citarne alcuni. Per mettere in contatto la domanda con l’offerta Assofranchising organizza, infi ne, il Web Franchising Expo, fiera online (la prossima sessione è in programma dal 19 al 20 settembre prossimi) che riproduce gli ambienti caratteristici di una manifestazione reale, consente la personalizzazione degli spazi espositivi e prevede l’interazione diretta tra visitatori ed espositori attraverso sistemi di chat, seminari e videochiamate online. I dieci passi per iniziare un’avventura nel franchising. Come capire se si è pronti a una carriera da «imprenditore»? Con l’aiuto di Giovanni Bonani abbiamo provato a stilare un decalogo con i consigli utili per chi è interessato ad avviare un’attività in franchising. 1. Capire l’attività che si vuole intraprendere, anche in base al livello d’investimento 2. Porsi le seguenti domande: Cosa so fare? Il mio profilo è il linea con il progetto che voglio realizzare? 3. Vedere se nel proprio mercato locale esiste già la realtà che si vuole avviare e come funziona 4. Possibilità di reperire un finanziamento 5. Parlare con qualche affiliato della rete, per capire le mansioni che si andranno a svolgere e le peculiarità dell’attività 6 Reperire informazioni sul franchisor attraverso le associazioni di categoria 7. Redigere un business plan con un commercialista 8. Calcolare quanti anni saranno necessari per rientrare dell’investimento 9. Richiedere al franchisor copia del contratto 10. Controllare assieme a un avvocato che si occupa di franchising le varie clausole inserite all’interno del contratto. © Riproduzione riservata 098105098108105111103114 http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it 42 Lunedì 13 Maggio 2013 FORMAZIONE La selezione per avviarsi alla carriera diplomatica Ambasciate aperte Corso alla Scuola S. Anna di Pisa Reporter di guerra Bando per segretari di legazione Come proteggersi Pagina a cura FILIPPO GROSSI DI http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it A l via il concorso del ministero degli affari esteri per il reclutamento di 35 segretari di legazione in prova. Si tratta di un concorso che offre ai laureati nelle discipline giuridiche, economiche o delle scienze politiche la possibilità di avviarsi verso la carriera diplomatica attraverso un’assunzione in prova al Mae. Per coloro che intendono partecipare al concorso bandito dalla Farnesina e pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 12 aprile 2013 (G.U. n. 29 - 4ª serie speciale Concorsi ed esami) c’è ancora tempo per iscriversi fino al prossimo 27 maggio 2013. Una volta redatta la domanda online, Il candidato dovrà poi inviare la domanda di ammissione al concorso esclusivamente per via telematica, compilando il modulo online all’indirizzo internet https://web.esteri. it/concorsionline. La data di presentazione online della domanda di partecipazione al concorso sarà certificata dal sistema informatico che, allo scadere del termine utile per la sua presentazione, non permette più l’accesso e l’invio del modulo elettronico. La prova di selezione per accedere al ruolo di segretario di legazione al ministero degli Affari Esteri in particolare consisterà in una prova per titoli ed esami e, per parteciparvi, costituiscono requisiti fondamentali: la cittadinanza italiana, un’età inferiore ai 35 anni (anche se, come si legge nel bando, sono ammesse deroghe per candidati che abbiano figli o abbiano prestito servizio nelle Forze dell’ordine), il godimento dei diritti politici, l’idoneità psicofisica e, infine, l’aver conseguito una laurea in giurisprudenza, economia e commercio o scienze politiche. Il concorso, in particolare, si articolerà in una prova attitudinale, in una valutazione dei titoli e, da ultimo, in prove d’esame scritte e orali a cui si aggiungeranno eventuali prove facoltative di lingua. Per eventuali maggiori informazioni sulle modalità del concorso o sulla procedura di iscrizione, è possibile anche scrivere all’indirizzo e-mail: [email protected]. È in arrivo il corso che insegna ai giornalisti inviati nelle aree calde del mondo a sapersi difendersi e a tutelare la propria incolumità. C’è tempo, infatti, fino al prossimo 20 maggio 2013 per iscriversi al corso intitolato «On the front line - Hostile environment training for media professionals» organizzato dalla Scuola superiore Sant’Anna di Pisa. Il corso, che si terrà nella sede della scuola pisana dall’8 luglio fino al 13 luglio 2013 e si rivolge specificatamente a giornalisti, tele-cineoperatori e fotografi inviati in aree di crisi e in ambienti ostili, nasce con la finalità di aiutare i giornalisti impegnati in servizi nelle aree calde del mondo a prevenire, comprendere e difendersi dalle principali minacce rivolte alla propria si- curezza personale. Le lezioni del corso, coordinato dalla direzione scientifica di Andrea de Guttry, ordinario di diritto internazionale e pioniere della formazione in Italia per le attività di peacekeeping e di «peacebuilding», si terranno in lingua inglese e, a quelle frontali, si alterneranno le esercitazioni e le simulazioni grazie soprattutto alla collaborazione della Folgore di Livorno. Il corso è rivolto a un massimo di venti allievi e il bando e il modulo di domanda online sono disponibili sul sito della scuola, cliccando su: www.sssup.it. CORSI & MASTER Scade il 5 giugno 2013 il termine per iscriversi al master in Gestione d’impresa organizzato da Fondazione Cuoa ad Altavilla vicentina (Vi). Si tratta di un master in general management, volto a fornire una conoscenza approfondita e aggiornata degli strumenti manageriali necessari per ricoprire posizioni di responsabilità in aziende di ogni dimensione. In particolare, il corso ch e s c a t t e r à il 12 giugno 2013 e avrà durata annuale, intende sviluppare le capacità di analisi, diagnosi e soluzione delle problematiche gestionali in situazioni complesse e approfondire tematiche di business particolarmente all’avanguardia, analizzando alcune eccellenze in ambito italiano. Al termine del percorso formativo ogni partecipante, in generale laureati triennali o specialistici/magistrali motivati a ricoprire posizioni manageriali o consulenziali, sarà in grado di operare in modo efficace all’interno di qualunque area aziendale: marketing, amministrazione, finanza, controllo di gestione, produzione, logistica, procurement, R&D, gestione delle risorse umane e organizzazione, di affiancare le direzioni generali e di avviare attività di tipo imprenditoriale. Il master prevede inoltre un periodo di 4 mesi di stage in aziende o in società di consulenza per lo sviluppo di un project work. Per iscriversi e saperne di più, consultare il sito web: www.cuoa.it. Sono aperti fino al 15 giugno 2013 i termini per iscriversi al master of public management organizzato da Sda Bocconi. Il master, che partirà a Milano il 20 settembre 2013 e avrà durata annuale, intende preparare specifi catamente coloro che intendono formarsi per una carriera nel public management e sono particolarmente interessati al lavoro presso ong, istituzioni internazionali, no profi t oppure nell’ambito della cooperazione e dello sviluppo. Si tratta, in particolare, di un percorso full time di un anno durante il quale i partecipanti potranno sviluppare solide competenze nell’ambito del management pubblico e impareranno, grazie anche all’apprendimento delle migliori prassi internazionali, ad avere un approccio indipendente, trasparente e flessibile agli affari del public management. Inoltre, la collaborazione del master con un network di istituzioni di governo, ong e altre organizzazioni internazionali permetteranno all’allievo di cominciare a muovere i suoi primi passi nell’ambito del public management. Per iscriversi al master e per avere ulteriori infor- mazioni, consultare il sito internet: www.sdabocconi.it Scade il 17 maggio 2013 il termine per iscriversi al master in Real Estate: Pianificazione territoriale e mercato immobiliare, proposto dal Dipartimento di architettura e design (Dad), del Politecnico di Torino in collaborazione con il Corep. Il master, che scatterà il 20 maggio 2013 e avrà durata annuale, ha come obiettivo la professionalizzazione dei laureati e degli operatori nel campo immobiliare e catastale, mediante il trasferimento di competenze di natura urbanistica ed economico-estimativa. Il master risponde, infatti, all’esigenza di adeguare le professionalità ai processi in atto nel nostro Paese che investono settori importanti della pubblica amministrazione e coinvolgono i grandi operatori del mercato immobiliare. Occorre senza dubbio considerare la contemporaneità di più processi: la revisione degli estimi, la dismissione in atto del patrimonio pubblico, la trasformazione e valorizzazione delle grandi aree dimesse o di patrimoni immobiliari, la finanziarizzazione del settore delle costruzioni e la ripresa degli investimenti anche da parte degli operatori internazionali. Tutti questi fenomeni richiedono, oltre a uno «svecchiamento» delle mentalità, anche l’utilizzo di strumenti aggiornati e innovativi, non solo di tipo urbanistico e territoriale, ma anche di tipo economico-estimativo, supportati dalle potenzialità offerte dai sistemi informativi e dai modelli di gestione dati. Per iscriversi e avere maggiori informazioni, consultare il sito web: www.polito.it C’è tempo fino al prossimo 17 maggio 2013 per coloro che intendono iscriversi al master in Diagnosi e trattamento dei disturbi del comportamento alimentare organizzato dall’università degli studi di Udine. Il corso, che scatterà il prossimo 14 giugno 2013, si pone l’obiettivo di fornire una competenza teorica e professionale nel campo della conoscenza e cura dei disturbi del comportamento alimentare. Il corso è organizzato, in particolare, dal dipartimento di Scienze mediche sperimentali e cliniche dell’università degli studi di Udine in collaborazione con il Consorzio Friuli Formazione. Per iscriversi al master e per tutte le informazioni necessarie, è possibile consultare la pagina web dedicata dell’Università all’indirizzo: http://www.uniud. it/didattica/post_laurea/master/ primo/master-di-i-livello-in-diagnosi-e-trattamento-dei-disturbidel-comportamento-alimentare. Per maggiori informazioni, è possibile anche contattare la segreteria corsisti al numero: 0432 556680. 098105098108105111103114 http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it Lunedì 13 Maggio 201 2013 PERCORSI 43 Lo sviluppo del settore ha fatto crescere negli ultimi anni igure ad alta specializzazione Il lusso punta all’innovazione Sviluppo e ricerca del prodotto affidate a manager ad hoc DI Pagina a cura ROBERT HASSAN http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it C on lo sviluppo del settore luxury l’attività di reclutamento del personale ha implicato negli ultimi anni una forte specializzazione, sia riguardo le figure manageriali che per quelle di minore responsabilità e intermedie. Un esempio viene dai ruoli che si occupano di innovazione del prodotto che gestiscono le aree di sviluppo del prodotto e di ricerca con apporto creativo. È un profilo che presiede all’utilizzo delle nuove tecnologie, allo sviluppo del prodotto, spesso su scala internazionale, e delle varianti che un mercato globale comporta. Interagisce con uffici tecnici specifici esterni per poter accedere alle migliori tecnologie, ai più recenti progressi scientifici e all’aggiornamento in materia di regolamentazione. Questo professionista, presente soprattutto nelle aziende di grandi dimensioni, oggi è cruciale in quanto, alle classiche leve di marketing, deve affiancare funzioni di spinta e gestione dell’innovazione. È una figura che deve avere capacità di comprendere le esigenze del consumatore e di interagire appropriatamente con esse. Serve anche attitudine a comunicare con gli altri attori del team di innovazione, esperienza di project management e di coordinamento con la ricerca e sviluppo, anche per quanto attiene alle tecnologie produttive. Occorre che questo ruolo tenga sotto controllo la capacità del prodotto/ servizio di incontrare i bisogni dei clienti e di stimolare e garantire una reale collaborazione tra le varie funzioni. Deve avere essenzialmente spirito di iniziativa, orientamento al risultato, frequenti relazioni con i fornitori e con eventuali partner, capacità di sviluppare le strategie di marketing e avere un’esperienza nel settore generalmente di almeno cinque anni. Questo professionista deve avere preferibilmente una laurea ad indirizzo tecnico-tecnologico e significative esperienze nella ricerca applicata e nell’industrializzazione di prodotti, a seconda del settore di pertinenza dell’azienda stessa. Bisogna saper utilizzare tutti gli strumenti necessari per catturare il valore dell’innovazione e proteggere la proprietà intellettuale, conoscere i modelli organizzativi e di processo che contraddistinguono l’innovazione di prodotto, saper L’identikit Mansioni Competenze Gestisce le aree di sviluppo del prodotto e di ricerca con apporto creativo Deve avere capacità di comprendere le esigenze del consumatore e di interagire appropriatamente con esse Presiede all’utilizzo delle Esperienza di project nuove tecnologie, allo management e di coorsviluppo del prodotto, dinamento con la ricerca spesso su scala interna- e sviluppo, anche per zionale quanto attiene alle tecnologie produttive valutare economicamente i progetti di innovazione, individuare e gestire le risorse creative. È richiesta capacità di analisi e sintesi dei dati di prodotto e di processo, delle specifiche di qualità e dei test di laboratorio. In genere occorre anche una conoscenza delle principali lingue euro- pee, soprattutto l’inglese, ed extra-europee perché l’interazione è sempre di natura internazionale. Deve avere una competenza sulle metodologie cad-cam e sugli strumenti informatici per la pianificazione economica e temporale dei progetti. Nell’ambito dei processi di innovazione di Retribuzione lorda annua e inquadramento Si aggira intorno a 50 mila euro: da un minimo di 35 mila euro per un junior, ino ad arrivare anche a 60 mila euro Solitamente è un collaboratore interno all’azienda, ma può essere anche un quadro o dirigente, non un consulente esterno prodotto, prodotto non è infrequente il ricorso allo strumento del temporary management, con logiche molto differenti a seconda che si tratti di grandi gruppi piuttosto che di aziende medio piccole. Inquadramento e retribuzione variano moltissimo in funzione della statura professionale del singolo. Si può tuttavia valutare che lo stipendio medio si aggiri intorno a 50mila euro lordi all’anno: può variare da un minimo di 35 mila euro per una figura junior, fino ad arrivare anche a 60 mila euro per un ruolo senior, a seconda della complessità dei progetti da seguire. Solitamente è un collaboratore interno all’azienda, ma può essere anche un quadro o dirigente, non un consulente esterno, proprio perché è importante che conosca la corporate identity dell’azienda stessa. Nel settore alimentare la figura che si occupa di innovazione del prodotto è chiamata a presiedere alle attività di laboratorio, ovvero le analisi delle proprietà fisiche del prodotto, realizzazione del prototipo e definizione delle ricette. L’innovazione nel settore alimentare generalmente è influenzata da numerosi fattori di disparata natura: cambiamenti sociali, crescente attenzione alla sicurezza del prodotto, disponibilità di nuovi ingredienti, avvento di nuove tecnologie e, in particolare, delle biotecnologie, richiesta di tempi di conservazione più lunghi ed altro ancora. Questo ruolo, nel settore alimentare, è innanzitutto sensibile e preparato a cogliere gli aspetti delle innovazioni, essendo poi responsabile dell’intero processo di innovazione, dall’identificazione del nuovo prodotto al suo sviluppo e al suo lancio in produzione. «A livello di innovazione», spiega Stefano Bottoli, direttore vendite del marchio Calvisius, «il caviale fresco viene riposto, senza essere pressato, entro un’anima di legno di quercia a forma di lingotto, per una stagionatura di circa due mesi. Trascorso il tempo dovuto, il prodotto ha mantenuto intatto tutto il suo sapore e le proprietà organolettiche ed è pronto per essere tagliato a lamelle o grattugiato sopra una pietanza in abbinamento. Il nostro lingotto di caviale è nato da una tecnica di disidratazione che testimonia l’impegno nel settore della ricerca e sviluppo», conclude Bottoli. I RUOLI CHIAVE Dal marketing alle vendite Nelle aziende di medie dimensioni solitamente la funzione di innovazione del prodotto è svolta dal direttore marketing, in co-leadership con il direttore industriale. In questi casi, si ricorre a direttori marketing che sappiano spaziare trasversalmente dal concept del prodotto al marketing strategico e operativo e ai canali di distribuzione per arrivare a sviluppare una visione del business. Si tratta di profili con forte capacità di leadership e che abbiano logica imprenditoriale. Nelle multinazionali che accentrano responsabilità per più Stati il ruolo chiave del direttore marketing nell’area luxury è quello di identificare e promuovere iniziative di marketing internazionale in Paesi stranieri, sviluppando promozioni e supporto alle vendite. L’espansione sui mercati esistenti, il monitoraggio e l’analisi delle vendite di questi mercati per aumentare la redditività è il core della sua attività. Questa posizione dunque gestisce le ricerche di mercato e lo sviluppo dei prodotti. Ha la responsabilità di massimizzare la quota di mercato internazionale dell’impresa e i profitti. Per essere un buon direttore marketing internazionale occorre avere una forte conoscenza del mondo delle vendite e del marketing nel contesto globale. È una figura profondamente cambiata negli ultimi anni per vari motivi: per la sempre più reale globalizzazione dei mercati, dei media, soprattutto web/2.0, ma anche per l’attenzione alle differenti culture e per la necessità di essere presenti in più Paesi. Un altro ruolo richiesto dal settore luxury è il direttore vendite. Questo professionista, riportando al direttore commerciale, collabora nella stesura del budget in funzione delle aree geografiche, dei clienti e dei canali di vendita ed è responsabile del raggiungimento degli obiettivi di fatturato. Il ruolo richiede l’aver maturato una solida esperienza commerciale diversificata per aree geografiche/ canale di vendita/tipologia di clienti e gestione di uomini, unite a capacità di analisi e sintesi. Il direttore vendite si occupa di definire il budget di vendita in funzione delle aree e dei clienti e di raggiungere gli obiettivi di fatturato assegnati e condivisi con il direttore commerciale. Inoltre, è chiamato ad implementare la strategia commerciale attraverso una costante presenza sul territorio e a motivare e selezionare la struttura commerciale garantendone una continua formazione. Le possibili evoluzioni del ruolo sono nella direzione vendite in aziende che sviluppano fatturati maggiori o nella direzione commerciale. Nelle società più snelle la figura invece riporta direttamente alla direzione generale. 098105098108105111103114 http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it 44 Lunedì 13 Maggio 2013 AZIENDE L’azienda punta a coprire l’Italia con 700 professionisti entro il 2015 Nella nuvola 150 agenti La ricerca di Be1 per le soluzioni cloud Pagina a cura LAURA ROTA DI http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it D a pochi mesi è nata Be1, acronimo che richiama la mission dell’azienda: essere i primi e i migliori nel proprio business grazie alla tecnologia e testimoniare che sia i clienti che i partner dell’iniziativa, come gli imprenditori e professionisti che ne faranno parte, sono o vogliono diventare dei numeri 1. Be1 è il risultato di mesi di progettazione e sviluppo, guidati da Artax Consulting, società di consulenza nell’ambito del sales&marketing, che hanno portato alla costituzione di una nuova organizzazione commerciale, specializzata nella vendita di soluzioni cloud capaci di unire il meglio dei mondi It e Tlc. «È già partita», comunica Ennio Favarato, managing director di Artax Consulting e di Be1, «la campagna di reclutamento di 150 professionisti delle vendite con partita Iva e di imprenditori responsabili delle unità locali. Stiamo cer- cupazione in questo periodo cando persone appassionate di crisi». «Forniamo», continua Fadi vendita, agenti di commercio preferibilmente con un varato, «alla piccola e media background It acquisito sul azienda italiana soluzioni che campo. Non ci interessa un virtualizzano hw, sw e molti dei servizi netitolo di studio cessari a farli specifico e anche funzionare. Per l’età è irrilevanvirtualizzazione te: il profilo idee cloud propoale ha già avuto niamo due tra le esperienze nel nostre soluzioni: settore commerl’integrazione ciale e possiede della telefonia doti di comufissa con quella nicazione e di mobile di Vodaaiuto. Abbiamo fone, il primo in programma dei nostri partdi coprire tutto ner numero 1 il territorio nache ci ha dato il zionale entro il mandato di rap2015, mediante Ennio Favarato presentarla su una rete di 700 agenti. Be1», spiega Favara- tutto il territorio italiano; la to, «è il risultato dell’associa- possibilità di eliminare dalla zione tra Artax Consulting e propria azienda gli strumenti Vodafone. Artax Consulting hardware e software in uso, è specializzata nel settore dotandosi delle più moderne della vendita, può essere tecnologie e servizi Microsoft definita un’università della erogati attraverso la rete, in vendita. Vogliamo creare dei modalità cloud appunto, come professionisti della vendita e Office 365. Be1», conclude Faoffrire un’opportunità di oc- varato, «ha sede ed opera a Milano, Roma e Bologna, a cui si sono recentemente aggiunti il Triveneto e la Campania. Stiamo infatti crescendo con le agenzie territoriali. Gli agenti hanno un mandato territoriale in più province e provvedono all’organizzazione dell’attività. Cerchiamo inoltre business partner, imprenditori della vendita. Anche gli agenti possono diventare business partner, partendo dall’attività di vendita e crescendo, svolgendo una carriera commerciale da imprenditori e aprendo una propria agenzia». «Be1», sottolinea Alberto Consani, partner e socio di Be1, «vuol essere la dimostrazione del valore che si può erogare combinando elementi umani e tecnologici fornitrici da professionisti, imprenditori e imprese numero 1 sul mercato». Per candidarsi, oltre alle pagine sui social network Facebook e Linkedin, il canale preferenziale è il sito http://www.be1.it/azienda/, sezione Diventa un esperto Be1, dove è possibile inviare il proprio curriculum. EidosMedia seleziona giovani talenti In Pittarello Rosso 200 opportunità EidosMedia, operante nello sviluppo di sistemi di content management e cross media publishing, parteciperà il prossimo 14 maggio al career day organizzato dal politecnico di Milano, al fi ne di incontrare studenti e neolaureati interessati a conoscere la realtà aziendale e le opportunità professionali offerte. La società sarà al Campus Bovisa, via Lambruschini 4, dalle 10,00 alle 17,00, con uno stand nel quale gli studenti potranno presentare il curriculum, confrontarsi con i referenti aziendali, scoprire le possibilità d’impiego e di crescita professionale. «Siamo alla continua ricerca di giovani talenti in grado di affiancare alla preparazione tecnica doti comunicative, fondamentali nelle relazioni coi clienti, capacità di lavorare in team, spirito di iniziativa e passione per il mondo informatico, da inserire nel reparto R&D e professional services. Per il 2013 prevediamo l’ingresso di una dozzina di persone. Accanto ai profili esperti, ci rivolgiamo anche a junior laureati in ingegneria informatica e gestionale, informatica, fisica, statistica e matematica per le posizioni di software engineer, system engineer, application specialist e global application support». La presenza internazionale di EidosMedia, che richiede ai candidati buona conoscenza della lingua inglese e disponibilità a trasferte, offre la possibilità di svolgere un’esperienza all’estero presso una delle fi liali dirette (Parigi, Francoforte, Londra, New York e Sydney). Il career day di metà maggio è il primo di diversi incontri organizzati dal politecnico, ai quali la società sarà presente: seguiranno il recruitment day (24 maggio) e l’evento Progetta il tuo futuro del 12 giugno, dedicato alle aziende del mondo It. Gli interessati possono collegarsi al sito http:// www.eidosmedia.com/company/careers. Duecento opportunità di occupazione offerte nel 2013 da Pittarello Rosso, il gruppo padovano di calzature che, da poco più di un anno, è sotto il controllo di 21 Investimenti di Alessandro Benetton. Di recente sono stati inaugurati una nuova sede e un nuovo magazzino logistico di 25mila metri quadrati, correlati alla crescita del gruppo. Nel 2012 i ricavi sono aumentati del 29%, arrivando a produrre un turnover di 150 milioni di euro con un ebitda di 16 milioni, contro i 10,2 del 2011, performance che hanno permesso di supportare la strategia di sviluppo con 400 assunzioni nel corso dell’anno scorso. «Dal luglio del 2011, momento in cui 21 Investimenti ha assunto il controllo della società», afferma l’a.d. Andrea Cipolloni, «i dipendenti sono passati da 600 a 1.050 e saranno 1.250 entro fine 2013, mentre 30 sono i milioni investiti nell’azienda fino alla fine del 2013». I profili ricercati, dinamici, flessibili e con buone doti relazionali, sono: responsabili di punto vendita, con almeno 2/3 anni di esperienza nel settore calzature/ abbigliamento e buone capacità organizzative e gestionali; commessi senior e junior; cassieri esperti nella gestione della cassa. A queste due ultime figure è richiesta disponibilità a lavorare su turni e nel weekend. L’azienda è alla ricerca di profili interessati a entrare a far parte di una realtà coinvolgente e stimolante, in grado di condividere un forte progetto di sviluppo. Dopo l’apertura di 23 negozi nel 2012 in Italia, Croazia e Slovenia, il gruppo proseguirà la sua crescita nel retail con l’inaugurazione di 20 nuovi store. I primi tre negozi sono stati appena aperti a Trapani, Sarzana e Campobasso. Gli interessati possono collegarsi al sito www.pittarellorosso.com, sezione Lavora con noi, costantemente aggiornata con le posizioni aperte. NEWS Opportunità di stage della durata di sei mesi, con rimborso spese mensile e buoni pasto, offerte dal gruppo Mondadori per il settore marketing nelle sedi di Milano e di Segrate (Mi). Possono partecipare alla selezione laureati in materie economiche o marketing, con buona conoscenza della lingua inglese e del pacchetto office. Curriculum a www.mondadori. it, Lavora con noi, aggiornata con le posizioni aperte. Alleanza, agenzia generale di Manduria, seleziona 7 junior sales professional, laureati o diplomati, minimo 25 anni. Offre: formazione professionale, affiancamento di un tutor, iscrizione registro Ivass, portafoglio clienti, interessanti guadagni e possibili sviluppi di carriera, opportunità di diventare dipendente. Inviare il curriculum a [email protected] o collegarsi al sito www.alleanza.it. Banca Etica, il primo istituto di credito in Italia che basa la sua attività sui principi della finanza etica, ricerca promotori finanziari, denominati banchieri ambulanti, per le sedi di Reggio Emilia, Modena, Lucca, Pisa, Livorno e Roma, iscritti all’albo ed esperti nel settore, automuniti e disponibili a spostamenti sul territorio. Per candidarsi, collegarsi al sito www. bancaetica.it, Lavora con noi. Opportunità di stage retribuiti offerte da Leo Burnett, una delle principali agenzie pubblicitarie del mondo, con sedi a Milano, Torino e Roma. Il settore è cambiato e l’unica area che ha registrato una crescita è la comunicazione digitale. L’agenzia organizza periodicamente le Portfolio night e ricerca i giovani più creativi seguendo le sessioni finali delle scuole. Curriculum a human. [email protected]. Saatchi & Saatchi Italia, con sedi a Milano e Roma, settore pubblicità, offre nel corso dell’anno opportunità di stage ad art director, con formazione artistica, copywriter laureati in lettere, producer provenienti dal Dams, account e planner, con voglia di mettersi in gioco e di lavorare in team. Per presentare una candidatura spontanea, inviare il curriculum all’ufficio hr morena. [email protected]. 098105098108105111103114 http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it 45 Lunedì 13 Maggio 2013 Offro Lavoro Acquisti http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it Lazio Buyer junior Articolo1 Agenzia per il Lavoro cerca per azienda operante in ambito fornitura di generi di ogni necessità rivolta alle Nazioni Unite 1 buyer junior con inglese fluente. La risorsa, inserita presso l’ufficio commerciale, si occuperà di rispondere alle gare di forniture di generi di ogni necessità (esclusi alimentari e medicinali) alle quali l’azienda viene invitata. Nello specifico svolgerà attività di ricerca di mercato volta al reperimento sul mercato italiano dei materiali richiesti. Le forniture sono rivolte alle truppe delle Nazioni Unite che si trovano in missione di pace. Si richiede: diploma di maturità; fluente conoscenza della lingua inglese; esperienza nel settore degli acquisti/ ricerche di mercato volte alla selezione dei migliori fornitori presenti sul mercato; conoscenza della normativa/ problematiche relative ai trasporti quali ad esempio ingombri, tipologia delle rese. Completano il profilo autonomia, proattività ed energia. Costituirà titolo preferenziale l’aver maturato precedenti esperienze similari anche all’estero. Orario di lavoro: full time, lunedì-venerdì 9.00-13.00/ 14.00-18.00. Si offre Contratto di somministrazione iniziale della durata di 2-3 mesi con l’obiettivo di un inserimento diretto in azienda; 3°o 4° livello CCNL Commercio in base all’esperienza. Sede di lavoro: Roma. Zona Eur. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum indicando il riferimento alla posizione di interesse e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1 Agenzia per il Lavoro – e-mail [email protected] Agenti e Rappresentanti Lazio Agente di commercio Articolo1 Agenzia per il Lavoro cerca per il potenziamento della rete di vendita di azienda leader nel settore Pay TV 20 agenti di commercio. Mansioni: le risorse si occuperanno di ampliare il portafoglio clienti, limitatamente OFFRO LAVORO PSICOLOGIA DEL LAVORO Controllori flessibili Quali sono gli ambiti di attività e le competenze che deve possedere un addetto al controllo di gestione? Cinzia, Varese Il compito precipuo di tale figura professionale sarà quello di verificare la coerenza tra la gestione aziendale e gli obiettivi prefissati. La predisposizione del bilancio preventivo, dei rapporti di analisi e di eventuali azioni migliorative o correttive rispetto all’andamento corrente delle attività saranno, dunque, sue responsabilità caratteristiche. Nell’ambito di imprese di produzione o di servizi, l’addetto al controllo di gestione sarà spesso affiancato, in fase di inserimento e sottoposto a un periodo di formazione iniziale che gli/le consentirà di conoscere approfonditamente lo specifico contesto di riferimento. Chi ricoprirà un simile ruolo dovrà essere in grado di relazionarsi sia con figure che operino nella direzione aziendale, sia con figure intermedie responsabili di particolari funzioni, sia con referenti amministrativi, gestendo quotidianamente rapporti professionali complessi. Per tali ragioni dovrà saper creare e mantenere equilibri delicati, finalizzati al raggiungimento di scopi comuni e saper condividere dati, metodologie e strumenti. Dovrà, inoltre, possedere doti di problem solving ed essere fortemente orientato nel proporre soluzioni creative e personalizzate nei confronti di clienti interni ed esterni. Oltre alla predisposizione del budget aziendale, l’addetto al controllo di gestione sarà incaricato di una rilevazione periodica delle informazioni necessarie alla misurazione del «livello di conseguimento» degli obiettivi aziendali, verificando il gap esistente tra i risultati programmati e quelli raggiunti. Tra le abilità richieste non si potrà prescindere, dunque, dalla capacità di applicare tecniche di analisi statistica dei dati e di utilizzare i software necessari a un ottimale livello. Le caratteristiche del ruolo impongono, infine, una notevole flessibilità, sia in termini di orari, sia rispetto alla possibilità di effettuare, talvolta, trasferte presso le diverse unità produttive dell’azienda di appartenenza. Angelo Boccato – [email protected] all’area assegnata, attraverso lo sviluppo dell’area assegnata e la promozione di nuovi abbonamenti al servizio di pay tv rivolto alle strutture alberghiere, ai bar, ai bar, pub, ristoranti e pubblici esercizi in genere. Si richiede: partita IVA già aperta; provenienza dal canale HORECA; attitudine a lavorare per obiettivi; spiccata capacità organizzativa; buone doti relazionali, di comunicazione e problem solving; passione, dinamismo e motivazione. La ricerca è aperta sia ad agenti plurimandatari che monomandatari, anche se l’essere agenti plurimandatari costituirà titolo preferenziale. La collaborazione sarà direttamente con l`azienda e in interessante regime provvigionale, con piano di incentivazione che premia il raggiungimento di obiettivi prefissati. Sede di riferimento: Roma. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum indicando il riferimento alla posizione di interesse e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1 Agenzia per il Lavoro – e-mail [email protected] Articolo1 Tutta Italia Agente di commercio Articolo1 Agenzia per il Lavoro cerca per importante cliente settore Pay TV agenti di commercio. Nello specifico le risorse si occuperanno di ampliare il portafoglio clienti, attraverso lo sviluppo dell’area assegnata e la promozione di nuovi abbonamenti I SETTORI Acq quisti LE OFFERTE 45 Agenti e rappresentanti 45 Am mministrativi 46 Bannche e credito 46 Com mmercio 46 Conntabilità 46 Imp port - Export 46 Info ormatica 47 Ingegneri 47 Meeccanica 47 Org ganizzazione 47 Pro oduzione 49 Pub bbliche Relazioni 49 Pub bblicità 49 Quualità 49 al servizio seervizio di pay tv rivolta alle strutture alberghiere, ai bar, strut tture alberghiere bar pub, pub risto ristoranti e pubblici esercizi in gene genere. La ricerca è aperta sia ad ag agenti Monomandatari, sia ad agen agenti Plurimandatari. Si richiede: Parti Partita IVA già aperta, automuniti, attitu attitudine a lavorare per obiettivi, spiccata capacità organizzativa, spicc buone doti relazionali, di comubuon nicazione e problem solving, pasnicaz sione, dinamismo e motivazione sione costituisce titolo preferenziale, ma costi non vincolante, l’aver maturato un’esperienza nel settore HO.RE. un’e CA. Si offre: piano provvigionale, piano di incentivazione che prei mia il raggiungimento di obiettivi prefissati, zona di competenza, affiancamenti e formazione on the job. Sede di lavoro: Tutto il territorio nazionale, in base del domicilio del candidato. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum indicando il riferimento alla posizione di interesse e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1 Agenzia per il Lavoro – e-mail [email protected] Articolo1 Tutta Italia Agente di commercio plurimandatario Articolo1 Agenzia per il Lavoro I professionisti, gli enti e le aziende che volessero segnalare le proprie offerte di lavoro possono inviare le richieste al numero di fax o all’indirizzo di posta elettronica: [email protected] periti meccanici/elettrici, promoter commerciale, commerciali estero, disegnatori meccanici, consulenti del lavoro, responsabili di produzione, perito chimico, proposal engineer, operatori cnc, ingegneri, addetto gestione commesse per Giornale di Brescia commerciali, educatori-educatrici, periti elettronici, programmatore macchine cnc, addetti reparto settore gdo, magazzinieri, edilizia, financial reporter, operatori di sportello, periti meccanici, capo officina, controllo qualità, cassieri per Openjob ingegneri meccanici, ingegneri aerospaziali, ingegneri aeronautici, analista strutturale, analista fluidodinamico, montatori aeronautici, manutentori aeronautici, , ingegnere gestionale, autisti, addetto alla logistica, comnitari, geometri, buyer tattico, operatori cnc, ingegneri termotecnici, programmatori macchine cnc, contabili, responsabili di cantiere, ispettori nella ristorazione, sales promoter, tecnico gestore di commessa per Articolo1 cerca per importante progetto di sviluppo della rete commerciale di PharmaShop24, primo distributore automatico ottimizzato sulle esigenze delle farmacie agenti di commercio plurimandatari ai quali affidare il compito di creare e sviluppare un portafoglio clienti nella propria area di competenza. Si richiede: solida conoscenza del mondo/mercato retail e del canale “farmacie”; consolidata esperienza in ruoli di vendita; elevate doti comunicative e di negoziazione; capacità di lavorare in autonomia e per obiettivi. Si offre: interessante pacchetto provvigionale Sede di lavoro: Tutto territorio nazionale. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum indicando il riferimento alla posizione di interesse e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1 Agenzia per il Lavoro – e-mail [email protected] Articolo1 02/58317598 098105098108105111103114 http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it 46 Lunedì 13 Maggio 2013 Amministrativi Banche e Credito Lombardia Lombardia Bancario Addetto back office http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it O F F R O L AVO R O Alvin Divisione Categorie Protette cerca per azienda operante nel settore del credito 1 addetto back office. La risorsa inserita riporta gerarchicamente alla struttura Customer Operation all’interno della Direzione Centrale IT & Operation. Gestisce le operazioni di back office assicurativo/amministrativo/gestionale, quali rimborsi sinistri - rinunce/storni delle coperture assicurative - estinzioni anticipate e storni pratica che non rientrano tra le competenze e/o autonomie delle Filiali di Rete. Gestisce le operazioni di rimborso a clienti appartenenti a categorie specifiche, le richieste di storno su carte di credito, nonché le denunce di furto o smarrimento. Aggiorna e modifica le posizioni anagrafiche della clientela e collabora attivamente con le Filiali di rete. Si richiede: appartenenza alle Categorie Protette (L.68/99); laurea in materie economiche/giuridiche conseguita da non più di 36 mesi, conoscenza dei principali sistemi informatici. Sono richieste buone capacità relazionali e buon orientamento alla gestione cliente. Sede di lavoro: Milano. Si offre contratto iniziale a tempo determinato con concretissime possibilità di inserimento in azienda. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum indicando il riferimento alla posizione di interesse e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Alvin Divisione Categorie Protette di Articolo 1 Agenzia per il Lavoro – e-mail [email protected] Alvin Impiegato amministrativo Alvin Divisione Categorie Protette cerca per azienda leader nel suo settore 1 impiegato amministrativo part time 21h (Rif. IMP.A). Il candidato selezionato si occuperà della gestione dei fogli di sblocco per le fatture attive e passive al fine di ottimizzare la raccolta delle firme da parte del direttore. Si richiede: appartenenza alle Categorie Protette (L.68/99); diploma; inglese fluente e conoscenza di un ulteriore idioma; abilità nell’uso del Pacchetto Office; buone capacità relazionali, dinamismo e proattività; ottima capacità organizzativa e un elevato standing professionale; disponibilità part time 21h settimanali. Sede di lavoro: Milano. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum indicando il riferimento alla posizione di interesse e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Alvin Divisione Categorie Protette di Articolo 1 Agenzia per il Lavoro – e-mail candidati@ categorieprotette.it Alvin Alvin Divisione Categorie Protette cerca per azienda leader nel settore di riferimento personale bancario. Si richiede: appartenenza alle Categorie Protette (L.68/99); titolo di studio: laurea materie economiche; conoscenze informatiche: conoscenza dei principali sistemi informatici; buone capacità relazionali e buon orientamento alla gestione cliente. Sede di lavoro: Milano. Si offre Contratto a tempo indeterminato. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum indicando il riferimento alla posizione di interesse e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Alvin Divisione Categorie Protette di Articolo 1 Agenzia per il Lavoro – e-mail candidati@ categorieprotette.it Alvin Tutta Italia Addetto di filiale Alvin Divisione Categorie Protette cerca per azienda operante nel settore del credito 2 addetti di filiale. Il candidato inserito nel front Office dedicato ai prodotti finanziari, si occuperà di attività di sportello. Si richiede: appartenenza alle Categorie Protette (L.68/99); laurea in materie economiche/giuridiche conseguita da non più di 36 mesi, conoscenza dei principali sistemi informatici, buone capacità relazionali e buon orientamento alla gestione cliente. Sedi di lavoro: Pavia e Cagliari. Si offre contratto iniziale a tempo determinato con concretissime possibilità di inserimento in azienda. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum indicando il riferimento alla posizione di interesse e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Alvin Divisione Categorie Protette di Articolo 1 Agenzia per il Lavoro – e-mail candidati@ categorieprotette.it Alvin maggior sensibilità commerciale; la conoscenza e l’aggiornamento della relativa reportistica per una migliore qualificazione dei prospetti; il lavoro in team nell’ottica della collaborazione e del raggiungimento di obiettivi comuni. Si richiede: appartenenza alle Categorie Protette (L.68/99); diploma o Laurea; dimestichezza con l’uso del Pc; precisione buone doti organizzative doti commerciali completano il profilo. Sede di lavoro: Assago ( Milano). Si offre: Stage di 6 mesi con rimborso spese + ticket resturant. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum indicando il riferimento alla posizione di interesse e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Alvin Divisione Categorie Protette di Articolo 1 Agenzia per il Lavoro – e-mail [email protected] Alvin Commerciale estero Articolo1, Agenzia per il Lavoro, ricerca per società operante nel settore metalmeccanico 5 impiegati commerciale estero madrelingua finlandese o svedese o norvegese o danese o tedesca. E’ ricercato un profilo per ogni lingua. Le risorse selezionate, in riporto diretto alla proprietà, svolgeranno le seguenti mansioni: gestione clientela estera; partecipazione a eventi e fiere di settore; trasferte all`estero. Si richiede: esperienza nel ruolo; conoscenza a livello madrelingua di finlandese o svedese o norvegese o danese o tedesca; buona conoscenza dell`inglese; ottima conoscenza del Pacchetto Office; disponibilità ad effettuare trasferte; possesso di auto propria. Sede di lavoro: Novate Milanese. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum indicando il riferimento alla posizione di interesse e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1 Agenzia per il Lavoro e-mail [email protected] Articolo1 Contabilità Lazio Contabile Articolo1 Agenzia per il Lavoro cerca per azienda 1 contabile. La risorsa si occuperà di: registrazione fatture attive e passive; dichiarazione dei redditi; redazione bilancio. Si richiede: esperienza in ambito contabile di almeno due anni maturata in studi professionali; diploma in ragioneria; Buona conoscenza della lingua inglese; flessibilità e capacità a lavorare in una piccola azienda; serietà e organizzazione completano il profilo. Si offre iniziale contratto di somministrazione. Sede di lavoro: Roma, zona Conca D’oro. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum indicando il riferimento alla posizione di interesse e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1 Agenzia per il Lavoro – e-mail [email protected] Articolo1 Import-Export Lombardia Export area manager Articolo 1 Agenzia per il Lavoro cerca per importante azienda italiana operante nel settore della progettazione, produzione e commercializzazione di macchine utensili 1 export area manager. Il ruolo prevede le seguenti responsabilità: sviluppo del mercato estero con particolare attenzione a Cina, India e Russia; gestione e sviluppo dei clienti direzionali; creazione e gestione di una rete di agenti e distributori attivi nei mercati di riferimento. Il candidato ideale ha maturato un’esperienza quinquennale nel ruolo, preferibilmente in aziende produttrici di macchine utensili, è in grado di lavorare con alti gradi di autonomia ed è fortemente orientato alla soddisfazione del cliente. Possiede ottime capacità relazionali, una buona conoscenza del pacchetto applicativo MS Office ed un’ottima conoscenza della lingua inglese. Completa il profilo la disponibilità a frequenti trasferte all’estero di breve e media durata. Sede di lavoro: Varese. Gli I PROGRAMMI TV E RADIO DI CLASS EDITORI CANALE 27 Canale 30 7.00 9.00 10.30 11.00 11.20 11.45 14.10 16.00 16.30 16.30 17.20 17.50 19.30 Primo Tempo News - Attualità Primo Tempo - Attualità Il Tg della Convenienza Weather Proof - Serie TV Twist of Fate - Serie TV Caught on Camera - Serie TV TV Moda Tg Giorno Tg Sport Meet the Press Prometeo di S. Giacomin Law&Order - Serie TV Punto e a Capo Le notizie in anteprima dai Tg 20.40 Il Tg della Convenienza 21.15 Criminal Mindscape - Serie TV 22.35 Quelli del Lunedì - Sport Il calcio raccontato dai tifosi Commercio Canale 55 7.00 Caffè Affari 9.00 Linea Mercati Mattina L’apertura delle Borse europee 10.10 Trading Room 10.30 5 Giorni sui Mercati di M. Valerio Ospiti A. Banfi (Un. Cattolica), S. Cordero di Montezemolo (Un. Firenze) e R. Russo (Assiteca Sim) 11.40 CFD Trading 12.10 Forex Update 12.20 Analisi Tecnica 14.30 Bussola Economica 15.00 Linea Mercati Wall Street 17.00 Linea Mercati Pomeriggio 18.00 Report - Il Tg della Finanza Ospiti F.C. Papa (DGPA Advisory), F. Fiorini (Aletti Gestielle) 19.05 Pronto Pensione 21.30 On the Money 22.00 Linea Mercati Notte 8.00 Parelli Natural Horsemanship «Il metodo naturale» 9.00 Master Class: Endurance «Il vet gate» 11.00 Class Horse TV Live «Interviste e aggiornamenti» 12.00 Class Horse Tg 14.30 Campionati Italiani Assoluti Seniores «Dall’Horses Riviera Resort» 17.00 Class Horse TV Live «Interviste e aggiornamenti» 19.00 LIVE Senza Parole... Solo Passione «Campionati italiani militari» 20.00 FEI World Cup Dressage Final «Dal rettangolo svedese di Goteborg» 20.45 Class Horse Tg 21.00 Global Champions Tour 2013 «Dal campo di Amburgo» Lombardia Commerciale Alvin Divisione Categorie Protette cerca per azienda cliente leader nel suo settore di riferimento 1 stage area commerciale Rif. (STG.A). Attraverso un percorso formativo all’interno dell’ufficio dedicato alla gestione del primo contatto con la clientela potenziale, il candidato imparerà a conoscere il mondo del Noleggio a Lungo Termine, la struttura, le procedure ed i principali referenti interni della Direzione Commerciale e dei vari reparti aziendali. Nello specifico, sarà coinvolto in attività che riguardano: il primo contatto telefonico con il potenziale cliente (prospetto), affinando l’orientamento all’ascolto e sviluppando gradualmente una Canale 56 Design&Living Il gusto del Made in Italy Top Lot Le aste in diretta Ride&Drive Tutte le novità per un viaggio straordinario My Tech La tecnologia utile di tutti i giorni Tempo di Lusso Vivere e conoscere ciò che fa la differenza Sapori&Profumi Ecco le eccellenze culinarie Art TV Il mondo dell’arte Class Life Tg Le notizie dal mondo della moda 7.00 Full Fashion Designer Le sfilate dei grandi stilisti 8.00 Ladies 10.00 Full Fashion Designer Le sfilate dei grandi stilisti 12.00 Fashion Dream 12.30 Full Fashion Designer Le sfilate dei grandi stilisti 13.30 Breakout 14.00 Full Fashion Designer Le sfilate dei grandi stilisti 18.00 Models Milano Il reality della moda 19.30 Breakout 20.00 Ladies 21.00 Fashion Dream 21.30 Models New York Il reality della moda 22.30 Full Fashion Designer Le sfilate dei grandi stilisti www.radioclassica.com 7.00 Onda del Mattino 9.00 Apertura Piazza Affari e Borse Europee 11.00 Vissi d’Arte Vissi d’Amore Curiosità dalla musica classica 15.30 Apertura Wall Street 16.00 Top 10 La classifica dei dischi a tema 17.30 Chiusura Piazza Affari e Borse Europee 18.00 Acquarello 18.30 Punto Piazza Affari Linea diretta con gli ascoltatori 19.00 Stravaganza Barocca La musica di XVII e XVIII secolo 21.00 Vissi d’Arte Vissi d’Amore Curiosità dalla musica classica 23.00 Il Catalogo è Questo L’opera su Radio Classica 00.00 Onda della Notte 098105098108105111103114 http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it Lunedì 13 Ma Maggio 2013 O F F R O L AVO R O annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum indicando il riferimento alla posizione di interesse e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Divisione Permanent di Articolo 1 Agenzia per il Lavoro – e-mail permanent. [email protected] Articolo 1 Informatica http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it Internazionali Web croupier Articolo1 Agenzia per il Lavoro cerca per società del settore giochi e scommesse 1 web croupier. La risorsa riportando al proprio responsabile di settore si occuperà di: seguire e gestire, in appositi studi televisivi, e in diretta web, gli utenti italiani nei giochi tipici del casino quali Roulette, Blackjack, Baccarat (l’accettazione delle scommesse e i conteggi delle vincite vengono effettuati da un software senza l’intervento del croupier).L’attività prevede di lavorare su turnazione H24, e 5gg alla settimana. Requisiti: standing adeguato al ruolo, buone doti comunicative; attitudine ai rapporti interpersonali, precisione e attenzione verso il cliente; diploma o laurea; buona conoscenza della lingua inglese (nel caso di candidate non italiane, ottima conoscenza della lingua italiana); non è necessaria nessun tipo di esperienza precedente nel ruolo. Disponibilità al trasferimento a Riga e a lavorare su turni notturni e festivi. Motivazione e interesse per il mondo del gioco on line. La risorsa sarà inserita all’interno di un contesto internazionale, giovane e dinamico. Sede di lavoro: Riga. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum indicando il riferimento alla posizione di interesse e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1 Agenzia per il Lavoro – e-mail [email protected] Articolo1 Lazio Sviluppatore senior lamp Articolo1 Agenzia per il Lavoro cerca per azienda che opera in ambito web marketing 1 sviluppatore senior lamp. La risorsa, inserita all’interno del Team di Sviluppo, si occuperà di: Sviluppo tecnologico dei prodotti esistenti; Avanzamento progettazione; Contribuzione nella fasi di Ricerca, Sviluppo e Progettazione del prodotto; Supporto tecnico alle funzioni marketing e di prodotto; Gestione delle attività del team di sviluppo a lui assegnato. Si richiede: Laurea in informatica o equivalente; Guida all’uso di OFFRO LAVORO Conoscenza di progettazione ad oggetti, del linguaggio PHP5, SQL e data base relazionali Esperienza di programmazione con PHP-Mysql Conoscenza operativa di XHTML, DHTML, Javascript, CSS Conoscenza di Ajax e di XML, ambienti, tecnologie e framework Open Source; Esperienza pregressa maturata in aziende operanti nel settore del marketing Buona conoscenza della lingua inglese. Sono considerate titolo preferenziale conoscenze di algoritmi, con particolare attenzione a quelli di ricerca, ordinamento, classificazione e clusterizzazione. Si offre contratto iniziale a tempo determinato con concretissime possibilità di inserimento in azienda. Sede di lavoro: Roma, zona Castro Pretorio. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum indicando il riferimento alla posizione di interesse e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1 Agenzia per il Lavoro – e-mail [email protected] Articolo1 progettisti catia V5. Il candidato riportando direttamente all’ufficio tecnico, si occuperà di progettazione in ambito aeronautico, di leggere ed interpretare correttamente i calcoli strutturali e le documentazioni tecniche, assicurando la qualità dell’esecuzione nel rispetto dei tempi di consegna e delle specifiche tecniche condivise con il cliente. Il candidato ideale ha maturato esperienza nella mansione di almeno 3 anni, è autonomo nel campo della progettazione e ha una buona conoscenza del francese e dell’inglese; Laurea ingegneria aeronautica o meccanica. Si offre contratto di assunzione in linea con l’esperienza maturata. Sede di Lavoro: Tolosa (Francia). Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum indicando il riferimento alla posizione di interesse e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Divisione Permanent di Articolo 1 Agenzia per il Lavoro – email permanent.professional@ articolo1.it Articolo 1 Ingegneri Meccanica Internazionali Lazio Analista strutturale Collaudatore elettromeccanico Articolo 1 Agenzia per il Lavoro cerca per importante azienda operante nei servizi di engineering rivolti al settore aeronautico 1 analista strutturale. Il candidato dovrà occuparsi di analizzare, disegnare e verificare strutture aeronautiche. Sarà inserito all’interno di un team di lavoro e si occuperà dell’effettuazione di calcoli strutturali, della redazione di documenti di giustifica e certificazione. Il candidato ideale è in possesso di una Laurea quinquennale in Ingegneria Aeronautica o Meccanica; ha un’esperienza almeno triennale nel ruolo maturata preferibilmente in aziende strutturate operanti nel settore aeronautico; buona padronanza della lingua francese e/o inglese; Conoscenza dei programmi Patran e Nastran. Si offre contratto di assunzione in linea con l’esperienza maturata. Sede di Lavoro: Tolosa (Francia). Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum indicando il riferimento alla posizione di interesse e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Divisione Permanent di Articolo 1 Agenzia per il Lavoro – e-mail permanent. [email protected] Articolo 1 Progettista catia V5 Articolo 1 Agenzia per il Lavoro cerca per importante azienda cliente in ambito aeronautico Articolo1 Agenzia per il Lavoro cerca per azienda 1 collaudatore elettromeccanico Categorie Protette (L.68/99) – INVALIDI. Il candidato, affiancato da un responsabile tecnico, dovrà testare la funzionalità di apparecchiature biomedicali. Si richiede: appartenenza alle Categorie Protette (L.68/99); neo diplomato come perito Elettronico; ottima conoscenza dell’elettronica; buona conoscenza della lingua inglese; ottima conoscenza del pacchetto Office; breve Esperienza nel ruolo; buona manualità e capacità di lavorare in team completano il profilo. L’orario di lavoro è Full time. Si offre contratto: Assunzione diretta in azienda. Sede di lavoro: Albano laziale – provincia di Roma. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum indicando il riferimento alla posizione di interesse e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1 Agenzia per il Lavoro – e-mail [email protected] Articolo1 Operaio elettromeccanico Articolo1 Agenzia per il Lavoro cerca per azienda operante in ambito alimentare 2 operai elettromeccanici. Le risorse si occuperanno di seguire la manutenzione, programmata e non, sugli impianti di produzione. Si richiede: Diploma di perito Ogni settimana [email protected] offre ai suoi lettori il più completo servizio di segnalazione delle opportunità di accesso e di mobilità nel mondo del lavoro. Tutte le segnalazioni sono suddivise per settore. All’interno di questa classificazione il lettore potrà individuare, nel modo più rapido, la regione in cui preferirebbe svolgere la propria attività e lì cercare le offerte di elettromeccanico o equivalente; esperienza in attività di manutenzione elettromeccanica. Si offre: Contratto di somministrazione inziale con possibilità di proroghe. Sede di lavoro: Roma. Tor Cervara. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum indicando il riferimento alla posizione di interesse e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1 Agenzia per il Lavoro – e-mail [email protected] Articolo1 Organizzazione Lazio Addetta al centralino Articolo1 Agenzia per il Lavoro cerca per azienda leader nel settore intrattenimento 1 addetta al centralino Categorie Protette (L.68/99) – INVALIDI. La risorsa si occuperà di: accoglienza alla clientela; telefono, centralino e fax; servizi generali; corriere e posta; attività di back office. Si richiede: Appartenenza alle Categorie Protette (L.68/99); Buona conoscenza del Pacchetto Office; buona Dialettica; breve Esperienza nel ruolo; affidabilità, capacità di problem solving e flessibilità completano il profilo. Orario di lavoro: Dal lunedì a venerdì - Part time 20 h settimanali.Si offre contratto di somministrazione iniziale di 3 mesi, con concretissime possibilità di inserimento in azienda. Sede di lavoro: Roma Eur – Zona Torrino. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum indicando il riferimento alla posizione di interesse e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1 Agenzia per il Lavoro – e-mail [email protected] Articolo1 Addetto al back office Articolo1 Agenzia per il Lavoro cerca per azienda operante nel settore automotive 1 addetto al back office. Lo scopo della posizione è quello di fornire supporto operativo alla gestione e allo sviluppo dei programmi di vendita assicurando una corretta applicazione delle procedure aziendali. La risorsa si occuperà di: preparare giornalmente le immatricolazioni; verificare l’arrivo delle targhe e delle vetture e smistare la documentazione finalizzata alla consegna delle vetture stesse avvertendo i clienti; effettuare le operazioni di consegna delle vetture ai clienti curando l’apposizione delle firme e l’eventuale ritiro della permuta; affidare il cliente agli autisti per la consegna fisica della vettura; smistare le cartelline delle vet- lavoro evidenziate dallo spoglio degli annunci. La sua ricerca, a livello regionale, risulterà agevolata dalla possibilità di selezionare solo quegli annunci che interessano le qualifiche e le esperienze professionali già maturate. Per esempio, un ingegnere minerario residente in Veneto che intenda trovare una nuova occupazione come consulente di una impresa petrolifera, OFFRO LAVORO, esercitando il diritto di cronaca, mette anche puntualmente in evidenza gli annunci e le segnalazioni di possibilità di occupazione pubblicati sulla stampa italiana, nazionale 47 ture consegnate avendo cura che settimanalmente venga spedita la specifica documentazione all’ufficio di competenza; effettuare la registrazione dei corrispettivi; inserire al front end la richiesta di assicurazioni e curare le pratiche fino alla conclusione; supportare, in caso di necessità, i venditori nell’inserimento delle pratiche al front end. Orario di lavoro: full time, dal lunedì al venerdì su due turni che si alternano settimanalmente: 9.00-13.00/ 14.00-18.00 - 10.00-14.00/ 15.00-19.00. Si offre: contratto di somministrazione 5° livello Commercio fino al 30/09/2013. Sede di lavoro: Roma, zona Appia Nuovo – Gregorio VII. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum indicando il riferimento alla posizione di interesse e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1 Agenzia per il Lavoro – e-mail roma2@ articolo1.it Articolo1 Lombardia Assistente di direzione Alvin Divisione Categorie Protette cerca per azienda leader nel settore di riferimento 1 assistente di direzione (Rf. ZS). Il candidato inserito si occuperà di gestire l’agenda del responsabile, organizzare trasferte, gestire la posta in entrata ed in uscita, affiancare il responsabile nelle sue attività. Si richiede: appartenenza alle Categorie Protette (L.68/99); diploma; buona conoscenza della lingua inglese; esperienza anche minima in ambito Marketing o commerciale; doti organizzative, capacità di lavoro sotto stress completano il profilo. Sede di lavoro: Milano sud. Si offre contratto a tempo indeterminato. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum indicando il riferimento alla posizione di interesse e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Alvin Divisione Categorie Protette di Articolo 1 Agenzia per il Lavoro – e-mail candidati@ categorieprotette.it Alvin dovrà semplicemente ricercare nelle pagine seguenti, all’interno della sezione dedicata agli «Ingegneri» il sottotitolo riservato alle opportunità offerte in «Veneto» e, all’interno di questo, tutte le segnalazioni che richiedono un «Consulente». Avrà così, in un semplice colpo d’occhio, tutte le offerte presenti sul mercato che lo riguardano direttamente. e locale, sulle riviste specializzate e sui più prestigiosi organi di informazione internazionale. Ogni annuncio si intende diretto indistintamente a uomini e donne. 098105098108105111103114 http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it 48 Lunedì 13 Maggio 2013 O F F R O L AVO R O U APF-Linea bilanciata APF-Linea europea APF-Linea mondiale APF-Linea nord america Seven Stars Invest MetLife Europe Limited Rappresentanza Generale per l’Italia Via Andrea Vesalio n. 6 00161 Roma MetLife Liquidità 1,000 MetLife Protezione in Crescita 80% 1,103 MetLife Protezione in Crescita 70% 1,147 MetLife Protezione in Crescita 90% 1,053 http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it EMG Ivy Asset Strategy A (EUR) Alico Monet. Protetto Alico P.P. Eur 2013 Alico P.P. Eur 2014 Alico P.P. Eur 2015 Alico P.P. Eur 2016 Alico P.P. Eur 2017 Alico P.P. Eur 2018 Alico P.P. Eur 2019 Alico P.P. Eur 2020 Alico P.P. Eur 2021 Alico P.P. Eur 2022 Alico P.P. Eur 2023 Alico P.P. Eur 2024 Alico P.P. Eur 2025 Alico P.P. Eur 2026 Alico P.P. Eur 2027 Alico P.P. Eur 2028 Alico P.P. Eur 2029 Alico P.P. Eur 2030 Alico P.P. Eur 2031 Alico P.P. Eur 2032 Alico P.P. Usa 2013 Alico P.P. Usa 2014 Alico P.P. Usa 2015 Alico P.P. Usa 2016 Alico P.P. Usa 2017 Alico P.P. Usa 2018 Alico P.P. Usa 2019 Alico P.P. Usa 2020 Alico P.P. Usa 2021 Alico P.P. Usa 2022 Alico P.P. Usa 2023 Alico P.P. Usa 2024 Alico P.P. Usa 2025 Alico P.P. Usa 2026 Alico P.P. Usa 2027 Alico P.P. Usa 2028 Alico P.P. Usa 2029 Alico P.P. Usa 2030 Alico P.P. Usa 2031 Alico P.P. Usa 2032 Alico P.P. Global 2013 Alico P.P. Global 2014 Alico P.P. Global 2015 Alico P.P. Global 2016 Alico P.P. Global 2017 Alico P.P. Global 2018 Alico P.P. Global 2019 Alico P.P. Global 2020 Alico P.P. Global 2021 Alico P.P. Global 2022 Alico P.P. Global 2023 Alico P.P. Global 2024 Alico P.P. Global 2025 Alico P.P. Global 2026 Alico P.P. Global 2027 Alico P.P. Global 2028 Alico P.P. Global 2029 Alico P.P. Global 2030 Alico P.P. Global 2031 Alico P.P. Global 2032 Alico Prot.Trim. Eur Alico Prot.Trim. Usa 09/05/13 09/05/13 09/05/13 09/05/13 09/05/13 09/05/13 09/05/13 09/05/13 09/05/13 09/05/13 09/05/13 09/05/13 09/05/13 09/05/13 09/05/13 09/05/13 09/05/13 09/05/13 09/05/13 09/05/13 09/05/13 09/05/13 09/05/13 09/05/13 09/05/13 09/05/13 09/05/13 09/05/13 09/05/13 09/05/13 09/05/13 09/05/13 09/05/13 09/05/13 09/05/13 09/05/13 09/05/13 09/05/13 09/05/13 09/05/13 09/05/13 09/05/13 09/05/13 09/05/13 09/05/13 09/05/13 09/05/13 09/05/13 09/05/13 09/05/13 09/05/13 09/05/13 09/05/13 09/05/13 09/05/13 09/05/13 09/05/13 09/05/13 09/05/13 09/05/13 09/05/13 09/05/13 09/05/13 1,107 1,013 1,025 0,996 1,022 1,038 1,042 1,087 1,089 1,092 1,102 1,113 1,088 1,045 1,255 1,087 0,978 1,051 1,086 1,100 1,054 1,017 1,037 1,048 1,095 1,094 1,117 1,172 1,169 1,204 1,179 1,197 1,130 1,141 1,372 1,154 1,071 1,151 1,176 1,203 1,138 1,005 1,017 0,994 1,030 0,974 1,060 1,159 1,108 1,119 1,094 1,120 1,098 1,083 1,298 1,066 0,982 1,073 1,071 1,118 1,055 1,080 1,071 Alico Gest.Bilanc.Glob 09/05/13 1,270 Alico Gest.Cresc.Glob 09/05/13 1,244 Alico Gest.Azion.Glob 09/05/13 1,225 Alico Gest.Bilanc.Eur 09/05/13 1,261 Alico Gest.Cresc. Eur 09/05/13 1,209 Alico Gest.Azion. Eur 09/05/13 1,219 Alico Aper.Indiciz.Eur 09/05/13 0,876 Alico Aper.Indiciz.Usa 09/05/13 1,183 Alico Aper.Indiciz.Glo 09/05/13 1,048 Alico Aper.Indiciz.Ita 09/05/13 0,701 Alico Liquidita’ 09/05/13 1,091 Alico R. Prudente 09/05/13 1,122 Alico R. Bilanciato 09/05/13 1,029 Alico R. Crescita 09/05/13 1,001 Alico R. Multi Comm. 1253,10 100,42 164,74 162,59 145,46 163,24 165,24 266,02 241,42 264,32 258,26 250,97 112,05 111,28 111,83 112,16 188,23 176,99 183,87 171,48 173,17 USD EUR EUR USD USD EUR EUR USD 126,57 128,48 126,58 124,95 135,20 136,08 132,78 132,03 POLAR CAPITAL FUNDS Comparto Div Income D Div Income E Div Income F Div Income H Quality Bond Fund D Quality Bond Fund E Quality Bond Fund F Quality Bond Fund H Classe di Azioni Global Technology NAV EUR GBP USD Healthcare Opportunities EUR GBP USD Polar Japan Fund USD GBP JPY UK Absolute Return Class A EUR Class A GBP Class A USD Class I EUR Class I GBP Class I USD Valori al 14,07 09/05/2013 11,88 09/05/2013 18,41 09/05/2013 11,34 9,58 10,88 22,14 14,38 2250,06 11,38 9,60 14,79 11,62 9,81 15,11 09/05/2013 09/05/2013 29/05/2012 10/05/2013 10/05/2013 10/05/2013 10/05/2013 10/05/2013 10/05/2013 10/05/2013 10/05/2013 10/05/2013 www.polarcapital.co.uk Chiara Vita S.p.A. Via Gaggia, 4 20139 Milano Entra in Chiara Vita con il tuo Smartphone 09/05/13 0,751 Alico Multi Comm. 09/05/13 0,781 Alico R. Peak Usa 2013 09/05/13 1,015 UNIDESIO 760071 11,892 03/05/2013 UNIDESIO 760109 11,161 03/05/2013 UNIDESIO 760174 11,058 03/05/2013 Alico R. Peak Usa 2014 09/05/13 1,039 UNIDESIO 760072 11,046 03/05/2013 UNIDESIO 760110 10,863 03/05/2013 UNIDESIO 760179 10,734 03/05/2013 Alico R. Peak Usa 2015 09/05/13 1,043 UNIDESIO 760073 11,077 03/05/2013 UNIDESIO 760124 11,672 03/05/2013 UNIDESIO 760180 10,888 03/05/2013 Alico R. Peak Usa 2020 09/05/13 1,136 UNIDESIO760074 11,863 03/05/2013 UNIDESIO 760125 11,326 03/05/2013 UNIDESIO 760181 10,819 03/05/2013 Alico R. Peak Usa 2025 09/05/13 1,150 UNIDESIO 760075 12,544 03/05/2013 UNIDESIO 760129 11,815 03/05/2013 UNIDESIO 760182 10,339 03/05/2013 Alico R. Peak Usa 2030 09/05/13 1,158 UNIDESIO 760077 11,226 03/05/2013 UNIDESIO 760130 10,828 03/05/2013 UNIDESIO 760183 10,905 03/05/2013 Alico R. Peak Usa 2035 09/05/13 1,078 UNIDESIO 760078 10,844 03/05/2013 UNIDESIO 760133 11,034 03/05/2013 UNIDESIO 760184 10,878 03/05/2013 Alico R. Peak Eur 2013 09/05/13 1,051 UNIDESIO 760079 11,101 03/05/2013 UNIDESIO 760137 10,640 03/05/2013 UNIDESIO 760185 10,889 03/05/2013 Alico R. Peak Eur 2014 09/05/13 1,054 UNIDESIO 760080 10,979 03/05/2013 UNIDESIO 760139 11,625 03/05/2013 UNIDESIO 760186 10,813 03/05/2013 Alico R. Peak Eur 2015 09/05/13 1,081 UNIDESIO 760082 10,316 03/05/2013 UNIDESIO 760140 11,627 03/05/2013 UNIDESIO 760187 10,956 03/05/2013 Alico R. Peak Eur 2020 09/05/13 1,164 UNIDESIO 760085 10,681 03/05/2013 UNIDESIO 760141 10,317 03/05/2013 UNIDESIO 760188 10,773 03/05/2013 Alico R. Peak Eur 2025 09/05/13 1,162 UNIDESIO 760087 12,150 03/05/2013 UNIDESIO 760145 11,333 03/05/2013 UNIDESIO 760189 10,973 03/05/2013 Alico R. Peak Eur 2030 09/05/13 1,210 UNIDESIO 760088 11,034 03/05/2013 UNIDESIO 760147 11,325 03/05/2013 UNIDESIO 760191 10,360 03/05/2013 Alico R. Peak Eur 2035 09/05/13 1,076 UNIDESIO 760091 11,410 03/05/2013 UNIDESIO 760149 11,310 03/05/2013 UNIDESIO 760192 11,007 Alico R. Peak Asia 2013 09/05/13 1,075 UNIDESIO 760092 11,372 03/05/2013 UNIDESIO 760150 11,379 03/05/2013 UNIDESIO 760193 11,006 03/05/2013 Alico R. Peak Asia 2014 09/05/13 1,099 UNIDESIO 760095 10,508 03/05/2013 UNIDESIO 760156 10,211 03/05/2013 UNIDESIO 760198 9,947 03/05/2013 Alico R. Peak Asia 2015 09/05/13 1,131 UNIDESIO 760096 10,711 03/05/2013 UNIDESIO 760157 11,451 03/05/2013 UNIDESIO 760201 10,842 03/05/2013 Alico R. Peak Asia 2020 09/05/13 1,254 UNIDESIO 760097 11,304 15/03/2013 UNIDESIO 760158 10,226 03/05/2013 UNIDESIO 760202 10,987 03/05/2013 Alico R. Peak Asia 2025 09/05/13 1,320 UNIDESIO 760098 11,668 03/05/2013 UNIDESIO 760159 11,062 03/05/2013 Alico R. Peak Asia 2030 09/05/13 1,376 UNIDESIO 760203 11,522 03/05/2013 UNIDESIO 760099 11,308 03/05/2013 UNIDESIO 760160 10,781 03/05/2013 Alico R. Peak Asia 2035 09/05/13 1,308 UNIDESIO 760205 10,515 03/05/2013 UNIDESIO 760100 11,122 03/05/2013 UNIDESIO 760163 10,174 03/05/2013 Alico Sec. Acc. 2016 09/05/13 0,997 UNIDESIO 760206 10,552 03/05/2013 UNIDESIO 760102 10,989 03/05/2013 UNIDESIO 760167 10,849 03/05/2013 Alico Sec. Acc. 2017 09/05/13 1,099 UNIDESIO 760210 10,484 03/05/2013 UNIDESIO 760104 10,541 03/05/2013 UNIDESIO 760169 11,578 03/05/2013 Alico R. Sec. Acc. 2017 09/05/13 1,134 03/05/2013 UNIDESIO 760105 10,752 03/05/2013 UNIDESIO 760170 11,106 03/05/2013 Alico P.P. Asia 2013 09/05/13 1,097 UNIDESIO 760106 11,176 03/05/2013 UNIDESIO 760173 10,793 03/05/2013 UNIDESIO 760216 10,043 AZZOAGLIO CONSERVATIVO 6,3960 Alico P.P. Asia 2014 09/05/13 1,127 Alico P.P. Asia 2015 09/05/13 1,152 Alico P.P. Asia 2020 09/05/13 1,259 Alico P.P. Asia 2025 09/05/13 1,304 Alico P.P. Asia 2030 09/05/13 1,306 Alico P.P. Asia 2035 09/05/13 1,316 Alico Long Investment 09/05/13 0,675 Alico Energy 09/05/13 0,343 Alico Agriculture 09/05/13 0,641 Alico Metals 09/05/13 0,662 UNIT LINKED Direttore ed editore Paolo Panerai (02-58219209) Direttore Marino Longoni (02-58219207) Redazione: Silvana Saturno (02-58219378) Roxy Tomasicchio (02-58219335) Impaginazione e grafica: Alessandra Superti (responsabile) ItaliaOggi Editori - Erinne srl - 20122 Milano, via Marco Burigozzo 5, tel. 02-58219.1; telefax 02-58317598; 00187 Roma, via Santa Maria in Via 12, tel. 06-6976081 r.a.; telefax 06-69920373, 69920374. Stampa: Milano, Seregni Cernusco srl, Cernusco S/N (Milano), via Brescia 22 Distribuzione: Erinne srl - via Marco Burigozzo 5 - 20122 Milano, tel. 02-58219283. Concessionaria esclusiva per la pubblicità: Class Pubblicità - Via Burigozzo 8 - 20122 Milano - Tel. 02-58219521-2. 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B($) North American Eq. E North American Eq. F($) North American Eq. G North American Eq. H($) Valori al 10/05/2013 EUR EUR EUR EUR EUR A Sede secondaria di Milano: via Russoli 5 - 20143 Sede legale: L 2453 Luxembourg . Goldbell 1 - Rue Eugène Ruppert, 5 www.reyl.com Valori al 08/05/2013 Reyl (Lux) Global Sicav Valorizzazione al: 09/05/13 14/03/2013 14/03/2013 14/03/2013 14/03/2013 14/03/2013 PIP - FONDI INTERNI INDEX TOP 22 104,2200 27/02/2013 A+/S&P PREVIBRIOSO 11,1780 THREE 2009 102,4300 27/02/2013 AA-/S&P PREVIDINAMICO 12,4690 02/05/2013 INDEX SIX 2009 100,2500 27/02/2013 AA-/S&P LINEA 1 12,0470 30/04/2013 FTSE MIB 96,9260 08/05/2013 FTSE MIB 2010 95,4090 08/05/2013 EUROSTOXX 50 - 2010 96,5240 08/05/2013 INDEX TRENTA 2011 100,6920 08/05/2013 INDEX FOUR E 50 - 2011 100,2950 08/05/2013 INDEX STOXX EUROPE - 2011 101,0310 08/05/2013 EUROSTOXX 50 - 2012 PREVIMISURATO 97,0500 08/05/2013 12,8450 FPA - LINEE 02/05/2013 LINEA 1 - FASCIA A LINEA 1 - FASCIA B LINEA 2 LINEA 2 - FASCIA A LINEA 2 - FASCIA B LINEA 3 LINEA 3 - FASCIA A LINEA 3 - FASCIA B 12,4530 12,1380 11,8550 12,0760 12,1140 11,6650 11,8040 12,6320 Helvetia Compagnia Italo-Svizzera di Assicurazioni sulla Vita S.p.A. Via G.B. Cassinis, 21 - 20139 Milano INDEX LINKED SCK DYNAMIC S&BRIC 8-40 S&BRIC 8-40 SECOND EDITION HELVETIA 4-30 HELVETIA QUATTRO.10 100,08 107,01 128,10 99,72 97,4510 HELVETIA MULTIMANAGER FLESSIBILE 30/04/2013 30/04/2013 30/04/2013 30/04/2013 30/04/2013 30/04/2013 30/04/2013 30/04/2013 Entra in Helvetia con il tuo Smartphone UNIT LINKED - FONDI INTERNI 30/04/2013 30/04/2013 30/04/2013 08/05/2013 08/05/2013 10,5300 A+/S&P A2/S&P A2/S&P 07/05/2013 07/05/2013 HELVETIA EUROPE BALANCED 192,6000 07/05/2013 HELVETIA WORLD BOND 222,5800 07/05/2013 HELVETIA GLOBAL BALANCED 156,1800 07/05/2013 HELVETIA GLOBAL EQUITY 102,8500 07/05/2013 PIP - FONDI INTERNI HELVETIA MULTIMANAGER EQUITY 10,5300 HELVETIA WORLD EQUITY 120,8100 www.helvetia.it 02/05/2013 FPA - LINEE 07/05/2013 LINEA GARANTITA 11,6100 30/04/2013 LINEA BILANCIATO 12,3310 30/04/2013 LINEA OBBLIGAZIONARIO 12,0610 30/04/2013 LINEA AZIONARIO 8,4990 30/04/2013 www.chiaravita.it 098105098108105111103114 http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it Lunedì 13 Ma Maggio 2013 O F F R O L AVO R O http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it Assistente di direzione Articolo1 Agenzia per il Lavoro cerca per filiale italiana di azienda spagnola 1 assistente di direzione per sostituzione maternità. In riporto al Direttore Generale svolgerà le seguenti mansioni: organizzazione e gestione riunioni; pianificazione agenda, meeting e conference call; gestione relazioni con la casa madre; elaborazione e preparazione presentazioni e reportistica; gestione corrispondenza; organizzazione trasferte. Si richiede: diploma; esperienza di 3/5 anni nel ruolo,; ottima conoscenza della lingua inglese e spagnola, capacità organizzative e relazionali e riservatezza completano il profilo. Sede di lavoro: Assago. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum indicando il riferimento alla posizione di interesse e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1 Agenzia per il Lavoro – e-mail [email protected] Articolo1 Magazziniere Alvin Divisione Categorie Protette cerca per per azienda leader nel settore della produzione 1 magazziniere (Rif. MAG.P). Il candidato inserito si occuperà delle seguenti attività: movimentazione delle merci, attività che include il carico e lo scarico del materiale grezzo, finito, di consumo (es. cancelleria, vernici) e delle valvole/attuatori; ricevimento dei materiali in ingresso e loro sistemazione nelle aree appropriate per la verifica; segnalazione di eventuali discrepanze o danni ai materiali; posizionamento dei materiali negli appositi magazzini, con riferimento alla tipologia di materiale; mantenimento dei materiali nelle aree dedicate, ordinati in accordo alla documentazione ricevuta; recupero e prelevamento del materiale dal magazzino e successiva movimentazione a seconda delle istruzioni ricevute, utilizzando le apposite attrezzature (carroponte, muletto, carrello elettrico e trattore a rimorchio); immagazzinamento e prelievo dei materiali finiti, attraverso l’utilizzo dei magazzini automatici e del traslo elevatore; segnalazione delle commesse complete o di eventuali mancanti al responsabile di magazzino per l’esecuzione del controllo finale delle stesse prima dell’inoltro al reparto montaggio. Si richiede: appartenenza alle Categorie Protette (L.68/99) esperienza nel ruolo. Sede di lavoro: Provincia di Pavia. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum indicando il riferimento alla posizione di interesse e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Alvin Divisione Categorie Protette di Articolo 1 Agenzia per il Lavoro – e-mail candidati@ categorieprotette.it Alvin Receptionist Alvin Divisione Categorie Protette cerca 1 receptionist part time (Rif. RPT.PV.). Il candidato inserito si occuperà delle seguenti attività: accoglienza ospiti e gestione del centralino; gestione e controllo degli accessi; registrazione dei visitatori; consegna e ritiro del badge temporaneo in entrata e in uscita; smistamento delle telefonate in entrata; gestione della posta in entrata e in uscita; prenotazioni di voli ed alberghi per conto dei dipendenti e di terzi; organizzazione dei viaggi delle macchine aziendali e degli autisti esterni; organizzazione di pranzi, cene e buffet per eventi aziendali; gestione e programmazione dei servizi generali; gestione delle sale riunioni. Si richiede: appartenenza alle Categorie Protette (L.68/99); esperienza nel ruolo. Sede di lavoro: Provincia di Pavia. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum indicando il riferimento alla posizione di interesse e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Alvin Divisione Categorie Protette di Articolo 1 Agenzia per il Lavoro – e-mail candidati@ categorieprotette.it Alvin Produzione Lombardia Operaio Articolo1 Agenzia per il Lavoro cerca per importante azienda cliente operante nel settore metalmeccanico 10 operai addetti all’ assemblaggio manuale di pezzi meccanici. La risorsa sarà inserita all’interno dell’officina e si occuperà di assemblaggio/montaggio manuale di componenti meccanici, in collaborazione con l’ufficio programmazione della produzione ed il magazzino. Si richiede: esperienza nell’assemblaggio/montaggio manuale settore metalmeccanico, disponibilità a lavorare su giornata e su turni (2/3), possesso del domicilio in zona, possesso dell’auto. Si offre: Contratto a tempo determinato. Sede di lavoro: Vicinanze Tradate (VA). Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum indicando il riferimento alla posizione di interesse e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1 Agenzia per il Lavoro – e-mail [email protected] Articolo1 Saldatori su alluminio a TIG e a FILO Articolo1 Agenzia per il Lavoro cerca per importante azienda del settore metalmeccanico 10 saldatori su alluminio a TIG e a FILO. Si richiede: pregressa esperienza nella mansione (saldatura TIG/ FILO su alluminio), domicilio in zona, disponibilità immediata per lavoro a giornata e su turni. Si offre: Contratto a tempo determinato. Sede di lavoro: Immediate vicinanze Venegono (VA). Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum indicando il riferimento alla posizione di interesse e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1 Agenzia per il Lavoro – e-mail [email protected] Articolo1 Pubbliche relazioni per il lavoro - e-mail padova@ articolo1.it Ho.Re.Ca Lombardia Hostess Pubblicità La Divisione Specializzata Largo Consumo di Articolo1, Agenzia per il Lavoro, ricerca per prestigiosa catena di supermercati 10 hostess. Le persone selezionate si occuperanno di promuovere i prodotti alimentari, invogliando i clienti all’assaggio e all’acquisto. Si richiede: Esperienza maturata nell’attività di promozione di prodotti alimentari, essere curati e di bella presenza, solarità, predisposizione al contatto con il pubblico, disponibilità full time, per i sabati, domicilio in zona, essere automuniti. Si offre: contratto di somministrazione per attività di promozione che si svolgerà di sabato, full time Sede di lavoro: Laveno Mombello, Besozzo (VA). Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum indicando il riferimento alla posizione di interesse e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1 Agenzia per il Lavoro e-mail [email protected] Largo Consumo Veneto Guest relation manager La Divisione Specializzata Ho.Re. Ca. di Articolo1, Agenzia per il Lavoro, ricerca 1 guest relation manager per un Hotel 5 stelle lusso ad Abano Terme. La Risorsa si occuperà principalmente delle relazioni con i clienti, si prenderà cura degli ospiti in tutto e per tutto, fornendo loro assistenza, risolvendo i loro problemi e dando loro risposte ad eventuali domande e/o richieste. Dovrà, necessariamente, possedere disciplina, essere puntuale e cortese, avere un atteggiamento sempre professionale, buone doti di comunicazione, essere attento ai dettagli ed essere costantemente vigile e predisposto al lavoro di squadra. In dettaglio: Pianifica e coordina l’offerta dei servizi “di cordialità” per gli ospiti; Pianifica le attività per gli ospiti; Pianifica coordina tutte le attività promozionali mirate ai clienti; Effettua statistiche sulla clientela; Coordina e supervisiona tutte le attività per gli ospiti; Assiste al check-in e al check-out dei clienti; Accoglie gli ospiti all’arrivo; Assiste gli ospiti con prenotazioni aeree; Assiste tutti i reparti ricettivi per le esigenze degli ospiti; Fornisce assistenza personale mettendo a disposizione le proprie competenze culturali e linguistiche; Pianifica e conduce incontri di gruppo; Assiste i clienti con le traduzioni (informazioni, menu, ecc). Richiesta pregressa esperienza in ruoli analoghi ed ottima conoscenza delle lingue: Inglese, francese, tedesco. Sede di lavoro: Abano Terme. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum indicando il riferimento alla posizione di interesse e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1 – Agenzia Lazio Promoter/ Procacciatori d’affari Articolo1 Agenzia per il Lavoro cerca per azienda cliente leader nel settore pay tv 5 promoter/ procacciatori d’affari. Le risorse, riportando direttamente al Responsabile del Team, si occuperanno di: promozione del brand e del prodotto; trattativa commerciale con i clienti; stipula dei contratti. Si richiede: esperienza in attività di tipo commerciale (es. procacciatori d’affari, agenti, vendita telefonica/ telemarketing, vendita diretta); ottime capacità relazionali; propensione alla vendita. Orario di lavoro: sia part time che full time in base alla disponibilità del candidato. Contratto: collaborazione diretta con l’azienda cliente che prevede un rimborso speso fisso giornaliero di 20€ (sia per i part time che per i full time) + provvigioni sui contratti stipulati. Sede di lavoro: Roma; Rieti; Viterbo; L’Aquila. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum indicando il riferimento alla posizione di interesse e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1 Agenzia per il Lavoro – e-mail [email protected] Articolo1 Tutta Italia Promoter Articolo1 Agenzia per il Lavoro cerca per azienda leader nel settore telecomunicazioni promoters. Le risorse inserite si occuperanno del processo di promozione e vendita del prodotto sino alla conclusione della trattativa contrattuale. I candidati ideali hanno maturato precedente esperienza in attività di vendita, sono disponibili sia al part time che al full time ed a lavorare nel fine settimana. Cerchiamo persone dinamiche, flessibili e con una forte predisposizione alla vendita. E’ previsto l’ inserimento diretto in azienda con contratto a progetto con gettone presenza giornaliero di euro 20,00 + parte variabile (provvigioni sul venduto). E’ richiesta la disponibilità immediata. Sede di lavoro: Tutto 49 il territorio nazionale, in base del domicilio del candidato. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum indicando il riferimento alla posizione di interesse e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1 Agenzia per il Lavoro – e-mail [email protected] Articolo1 Qualità Emilia-Romagna Quality manager Articolo 1 Agenzia per il Lavoro cerca per azienda cliente operante nel settore farmaceutico 1 quality manager junior. La risorsa sarà inserita in ufficio qualità e si occuperà di: utilizzo dei sistemi di gestione per la qualità secondo gli standard UNI EN ISO 9001:2008; UNI EN ISO 13485:2012; gestione e partecipazione alla gestione del sistema di gestione aziendale secondo gli schemi di cui sopra; validazione di prodotto e di processo in conformità con gli standard tecnici vigenti; gestione degli ambienti di produzione e contaminazione controllata; gestione delle regolamentazioni cogenti nel mercato Europeo dei dispositivi medici Direttiva 93/42/ CEE. Si richiede: laurea in ingegnerie biomedicali o chimica e tecnologie farmaceutiche; ottima conoscenza della lingua inglese; conoscenza di base della struttura di un fascicolo tecnico in conformità con la Direttiva 93/42/CEE; conoscenza di base dei requisiti cogenti per i cosmetici ed integratori alimentari Sede di lavoro: provincia di Reggio Emilia. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum indicando il riferimento alla posizione di interesse e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Divisione Permanent di Articolo 1 Agenzia per il Lavoro – e-mail permanent. [email protected] Articolo 1 Lazio Operatore telefonico Articolo1 Agenzia per il Lavoro cerca per azienda operante nel settore telefonia e comunicazione 10 operatori telefonici. Si occuperanno di: Assistenza telefonica clienti da un punto di vista tecnico Estratto del bando di gara (track scientifico) per il finanziamento di progetti congiunti di ricerca. Il Ministero degli Affari Esteri italiano indice assieme al Ministero della Scienza, Tecnologia e Spazio israeliano un bando per la selezione di progetti di ricerca, ammissibili di sostegno finanziario in base all’art. 4 dell’Accordo di cooperazione nel campo della ricerca e dello sviluppo industriale, scientifico e tecnologico tra Italia e Israele (L.154/2002). È possibile presentare progetti di ricerca congiunti italo-israeliani, nelle aree di ricerca contemplate dal bando, entro il 4 luglio 2013. Ciascun partner vincitore verrà finanziato dalle rispettive Autorità nel rispetto delle leggi nazionali in vigore. Requisiti di partecipazione: Il partner italiano dovrà essere una Università pubblica o privata, un Ente/Istituto di ricerca pubblico o privato. I partner industriali sono incoraggiati a partecipare assieme ai gruppi di ricerca guidati da un Principal Investigator operanti in Istituzioni Accademiche o di Ricerca. Per gli ulteriori requisiti si rimanda al testo del bando. Modalità per il finanziamento dei progetti: Ciascun progetto selezionato potrà essere finanziato fino al 50% dei costi documentati di ricerca e sviluppo. Ove il progetto abbia successo e dia luogo a profitti, il sostegno finanziario di parte italiana dovrà essere ripagato, restituendo il corrispettivo erogato, senza interessi, mediante royalties o guadagni derivanti dalle vendite. Nessuna restituzione sarà dovuta ove il progetto non abbia esito positivo in fase di commercializzazione. Per il testo completo del bando e ogni ulteriore informazione consultare il sito del MAE all’indirizzo www.esteri.it. 098105098108105111103114 http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it 50 Lunedì 13 Maggio 2013 ed amministrativo. Per alcune ore della settimana la risorsa potrà essere chiamata a ricoprire un ruolo di coordinamento/ supporto degli operatori più junior, con prospettive di crescita futura. Si richiede: diploma, esperienza almeno triennale e recente nel call center inbound maturata in aziende strutturate e di buon livello. Costituirà titolo preferenziale l’aver maturato precedenti esperienze in un ruolo di coordinamento di risorse. Motivazione, dinamicità e ottime capacità organizzative completano il profilo. Orario di lavoro: part time di 30 ore settimanali su turni diurni e pomeridiani dal lunedì al sabato, con possibilità di successiva trasformazione del contratto in full time. Si offre: Contratto di somministrazione iniziale della durata di 1 mese con possibilità di proroghe e inserimento diretto in azienda. Sede di lavoro: roma tiburtina. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum indicando il riferimento alla posizione di interesse e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1 Agenzia per il Lavoro – e-mail [email protected] Articolo1 Ottico Articolo1 Agenzia per il Lavoro cerca per azienda leader nel settore di riferimento 1 ottico. La risorsa si occuperà di: fornire supporto tecnico agli addetti alle vendite e se necessario assiste egli stesso il cliente nella scelta dell’occhiale; ordinare le lenti per gli occhiali venduti; gestire i rapporti con i laboratori per il montaggio; riordino dei magazzini lenti a contatto e lenti oftalmiche; Gestione del reparto contattologia. Si richiede: diploma di Ottico; ottima conoscenza del pacchetto office e di internet; esperienza pregressa nel ruolo di almeno 3 anni; buona conoscenza della lingua inglese; ottima conoscenza delle lenti multifocali e delle lenti specifiche; capacità di applicazione delle lenti a contatto; ottime capacità manua- O F F R O L AVO R O li nell’operare con montature di design e di alto valore; capacità di manutenzione di occhiali danneggiati e di montaggio di occhiali da vista. capacità di misurazione della vista. Sede di lavoro: Roma Centro. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum indicando il riferimento alla posizione di interesse e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1 Agenzia per il Lavoro – e-mail [email protected] Articolo1 Lombardia Addetto al banco macelleria La Divisione Specializzata Largo Consumo di Articolo1, Agenzia per il Lavoro, ricerca per prestigiosa catena di supermercati 10 addetti al banco macelleria. I candidati si occuperanno di vendita al banco e servizio ai clienti. Si richiede: pregressa esperienza nella mansione; capacità nella preparazione del banco; servizio alla clientela; capacità di taglio qualsiasi tipo di carne (rossa, bianca, ecc.); attestato HACCP in corso di validità; disponibilità full time per contratti a chiamata anche nei fine settimana. Bella presenza, educazione e predisposizione al contatto con il cliente completano il profilo. Sede di lavoro: Varese e provincia. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum indicando il riferimento alla posizione di interesse e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1 Agenzia per il Lavoro e-mail [email protected] Largo Consumo Addetto al banco pescheria La Divisione Specializzata Largo Consumo di Articolo1, Agenzia per il Lavoro, ricerca per prestigiosa catena di supermercati 10 addetti al banco pescheria. Le persone selezionate si occuperanno della gestione del reparto 1),)'2/0 -&.&+)-).2 *3.( ARHN]W] I!:QYJVWNVVJPJQW ¥ 5FSNWFO DFUNFGOJ ,)% >S 4NJUL% ;&0*)/ <FPJU% 9UFQ 6XHFWR IN ;XVVJPGXULR @'5'A' ;XVVJPGRXULR 4 0+ +(. :O 5RQVNLONR IN 3PPNQNVWUF[NRQJ HRQYRHF LON 3[NRQNVWN IN A7;75B>@ <3=397<7=B 8C=6 FOO_3VVJPGOJF LJQJUFOJ FQQXFOJ HMJ VN WJUU¥ SUJVVR OF VJIJ VRHNFOJ IJOOF ARHNJW¥ NO2 $# 94667: $"#% 4885 :;5 #"!"" 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Si richiede: pregressa esperienza nella mansione; capacità nella preparazione del banco; servizio alla clientela; ottimo utilizzo dell’affettatrice e delle bilance; capacità di taglio formaggio e disosso prosciutto; attestato HACCP in corso di validità; disponibilità a lavorare anche nei week end. Bella presenza, educazione e predisposizione al contatto con il cliente completano il profilo. Sede di lavoro: Varese e provincia. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum indicando il riferimento alla posizione di interesse e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1 Agenzia per il Lavoro e-mail [email protected] Largo Consumo Addetto al banco salumi e formaggi La Divisione Specializzata Largo Consumo di Articolo1, Agenzia per il Lavoro, ricerca per prestigiosa catena di supermercati 10 addetti al banco salumi e formaggi. Le risorse si occuperanno di vendita al banco e servizio ai clienti. Si richiede: pregressa esperienza nella mansione; capacità nella preparazione del banco; servizio alla clientela; ottimo utilizzo dell’affettatrice e delle bilance; capacità di taglio formaggio e disosso prosciutto; attestato HACCP in corso di validità; disponibilità a lavorare anche nei week end. Bella presenza, educazione e predisposizione al contatto con il cliente completano il profilo. Sede di lavoro: Varese e provincia. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum indicando il riferimento alla posizione di interesse e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1 Agenzia per il Lavoro e-mail [email protected] Largo Consumo Addetto alle informazioni telefoniche Articolo1 Agenzia per il Lavoro cerca per prestigioso contact center 30 addetti alle informazioni telefoniche. Si richiede: essere in possesso del diploma di scuola media superiore, possedere il domicilio in zona Rozzano, buona conoscenza dei principali sistemi informatici (Office, internet, posta elettronica), ottime capacità comunicative, attitudine al lavoro di gruppo, capacità di problem solving, attenzione, precisione e affidabilità, flessibilità, orientamento al servizio e al raggiungimento degli obiettivi, disponibilità a lavorare su turni e nei weekend, 20 ore settimanali, 5 giorni su 7 (dal lunedì alla domenica, su H24). E` previsto un percorso formativo iniziale che riguarderà gli aspetti tecnici del servizio. Si offre: contratto di somministrazione con possibilità di proroga. Sede di lavoro: Milano Rozzano. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate possono inviare un dettagliato curricu- lum indicando il riferimento alla posizione di interesse e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1 Agenzia per il Lavoro – e-mail varese@ articolo1.it Articolo1 Farmacista Articolo1 Agenzia per il Lavoro cerca per parafarmacia 1 farmacista con iscrizione all’albo. La risorsa, riportando direttamente al Responsabile, si occuperà di: promuovere, consigliare e vendere i farmaci in distribuzione; aggiornamento di prezzi e sconti, verifica prezzi; gestione cassa, preparazione ordini tramite gestionale interno, monitoraggio scorte, verifica resi, rotazione scadenze. Si richiede: esperienza lavorativa nel ruolo; laurea in farmacia o CTF; iscrizione all’albo dei farmacisti; disponibilità a lavorare su turni dal lunedì alla domenica (con almeno un giorno di riposo settimanale); possesso dell’auto. Si offre: Contratto di lavoro dipendente full time inizialmente a tempo determinato con prospettive a lungo termine. Sede di lavoro: Zona Solbiate Arno (VA). Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum indicando il riferimento alla posizione di interesse e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1 Agenzia per il Lavoro – e-mail [email protected] Articolo1 Ottico Articolo1 Agenzia per il Lavoro cerca per punti vendita di una nota catena 5 ottici abilitati alla professione. La figura, facendo riferimento al Responsabile del punto vendita, si dovrà occupare di: gestione completa del cliente; attività di vendita di prodotti ottici ed esami della vista; servizi di post vendita. Si richiede: diploma di ottico con abilitazione alla professione, esperienza di almeno tre anni in analoga mansione (requisito preferenziale ma non indispensabile), spiccato orientamento al cliente ed ottime capacità relazionali, disponibilità a lavorare su turni e nei week end. Si offre. Inserimento diretto in azienda. Sedi di lavoro: Gravellona (VB) Varese. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum indicando il riferimento alla posizione di interesse e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1 Agenzia per il Lavoro – e-mail [email protected] Articolo1 Panettiere La Divisione Specializzata Largo Consumo di Articolo1, Agenzia per il Lavoro, ricerca per prestigiosa catena di supermercati 5 panettieri con esperienza. Le persone selezionate si occuperanno della produzione di tutti i tipi di pane e di quei prodotti che in generale si vendono in un forno. I candidati devono essere in grado di selezionare e inserire gli ingredienti nell’impastatrice per la produzione del pane, successivamente togliere la pasta dall’impastatrice e dare forma alla pasta a mano inserendola in determinati stampi dove avviene la lievitazione. Si richiede: domicilio in zona, disponibilità immediata, full time, attestato HACCP in corso di validità Si offre: contratto di somministrazione con possibilità di proroghe e inserimento in azienda. Sede di lavoro: Zona Gallarate (VA). Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum indicando il riferimento alla posizione di interesse e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1 Agenzia per il Lavoro - e-mail [email protected] Largo Consumo Pasticcere La Divisione Specializzata Largo Consumo di Articolo1, Agenzia per il Lavoro, ricerca per prestigiosa catena di supermercati 5 pasticceri. Le risorse selezionate si occuperanno della produzione (preparazione, lavorazione, cottura e decorazione) dei vari tipologie di dolci appartenenti alla pasticceria. Si richiede: esperienza pregressa nella mansione, possesso di una buona manualità, possesso della qualifica; domicilio in zona; disponibilità immediata, full time; attestato HACCP in corso di validità Si offre: contratto di somministrazione con possibilità di proroghe e inserimento in azienda. Sede di lavoro: Zona Gallarate (VA). Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum indicando il riferimento alla posizione di interesse e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1 Agenzia per il Lavoro e-mail [email protected] Largo Consumo Veneto Direttore per la SPA La Divisione Specializzata Ho.Re.Ca. di Articolo1, Agenzia per il Lavoro, ricerca 1 direttore per la SPA per un Hotel 5 stelle lusso ad Abano Terme. La Risorsa avrà la responsabilità di: Controllare l’erogazione dei servizi garantendo il rispetto degli standard di qualità ed il perseguimento dei livelli di efficienza definiti, nell’ottica di ottimizzare il rapporto costi / benefici; Rilevare ed analizzare il bisogno del Cliente e gestire richieste ed eventuali problematiche relative al servizio erogato; Assicurare e mantenere un alto livello di servizio e professionalità garantendo una corretta e professionale attenzione in tutti i rapporti con i Clienti; Vigilare, durante il turno di servizio, tutte le aree del Centro. Si richiede ottima conoscenze delle lingue: inglese, francese, tedesco. Sede di lavoro: Abano Terme. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum indicando il riferimento alla posizione di interesse e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1 – Agenzia per il lavoro - e-mail [email protected] Ho.Re.Ca 098105098108105111103114 http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it PROSPETTO DEI VALORI CORRENTI DELLE POLIZZE INDEX LINKED DATA ULTIMA QUOTAZIONE AL 30 APRILE 2013 PRODOTTO INDEX VALORE AL 30/04/2013 Adesso Index Aprile ‘07 100,000 EMITTENTE OPZIONE MOODY | S&P | FITCH MOODY | S&P | FITCH MERRILL LYNCH & CO. INC. Baa2 | A- | A BANCA ALETTI & C. S.p.A. 97,920 MORGAN STANLEY Baa1 | A- | A SOCIETÉ GENERALE A2 | A | A+ CARISMI Più Certezza 8 100,320 UNICREDIT S.p.A. Baa2 | BBB+ | BBB+** SOCIETÉ GENERALE A2 | A | A+ Carismi Più Certezza 9 98,100 - | BBB+ | - SOCIETÉ GENERALE A2 | A | A+ PRODOTTO INDEX VALORE AL 30/04/2013 Index Up 1-2008 Global Alternative Energy & Water Serie XIII Settembre 2007 http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it EMITTENTE TITOLO OBBLIGAZIONARIO 99,050 MEDIOBANCA S.p.A. EMITTENTE TITOLO OBBLIGAZIONARIO EMITTENTE OPZIONE MOODY | S&P | FITCH - | BB+ | BBB MOODY | S&P | FITCH C.SSE CENTR.DU CREDIT IMM. DE FRANCE Baa2 | - | A CREDIT SUISSE INTERNATIONAL A1 | A+ | A Lombarda vita 6&6 104,440 MEDIOBANCA S.p.A. - | BBB+ | - COMMERZBANK AG A3 | A | A+ Lombarda vita 6&6 New 104,190 MORGAN STANLEY Baa1 | A- | A ABN AMRO BANK NV Lombarda Vita Best of Euro-USA 2008-2014 111,530 ABN AMRO BANK NV Lombarda Vita BRIC 40 “5 + 5” 102,890 NIBC Bank NV LOMBARDA VITA BRIC 40 “5,10 + 5,10” 103,290 MEDIOBANCA S.p.A. Lombarda Vita Classic Markets 103,341 CREDIT SUISSE INTERNATIONAL A1 | A+ | A Lombarda Vita Classic Markets New 104,110 MEDIOBANCA S.p.A. - | BBB+ | - BANCO BILBAO SA Lombarda Vita Euro Sector 104,330 MEDIOBANCA S.p.A. - | BBB+ | - FORTIS BANK SA A2 | A+ | A+ Lombarda Vita Euro Sector New 104,070 BANCA IMI S.p.A. BNP PARIBAS A2 | A+ | A+ A3 | A | A SOCIETÉ GENERALE - | (1) | - CREDIT SUISSE INTERNATIONAL - | BBB+ | - - | BBB+ | BBB+ BNP PARIBAS A3 | A | A A2 | A | A+ A1 | A+ | A A2 | A+ | A+ Baa3 | BBB- | BBB+ * Rating della Società Incorporante Banco Popolare Scarl - ** Rating della Società Incorporante Madre Unicredit S.p.A. - (1) La Compagnia assume integralmente il rischio di controparte SEMPREINDIPENDENTE 098105098108105111103114 http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it 098105098108105111103114 http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it