Comitato economico e sociale europeo COMUNICATO STAMPA N. 65/2008 7 luglio 2008 446a sessione plenaria del CESE 9 e 10 luglio 2008 Parlamento europeo, Edificio Paul-Henri Spaak, ore 14.30 ****** Dichiarazione di Jacques Dermagne, Presidente del Consiglio economico e sociale francese 10 luglio 2008 - ore 10.00 ****** Principali pareri da adottare: Le diverse misure politiche atte a contribuire alla crescita e allo sviluppo delle piccole e medie imprese L'evoluzione del settore della costruzione in Europa La creazione di reti di organizzazioni della società civile nella regione del Mar Nero Integrazione delle minoranze - I Rom Comunicazione su una politica europea dei porti Un nuovo programma europeo di azione sociale I rapporti tra il cambiamento climatico e l'agricoltura in Europa Evoluzione del settore dei servizi alle imprese in Europa Elementi per la struttura, l'organizzazione e il funzionamento di una piattaforma per un maggior coinvolgimento della società civile nella promozione delle politiche d'integrazione di cittadini dei paesi terzi a livello UE Le ragioni della differenza tra inflazione percepita e inflazione reale Il ruolo della società civile nei programmi comunitari di aiuti di preadesione all'Albania Le diverse misure politiche atte a contribuire alla crescita e allo sviluppo delle piccole e medie imprese Relatore: Cappellini (III gruppo - IT) Per sostenere e rilanciare lo sviluppo delle PMI il CESE raccomanda 10 misure fondamentali tra cui l'integrazione della dimensione delle PMI in tutte le politiche comunitarie, il proseguimento della strategia di semplificazione amministrativa, l'applicazione del principio Think small first (Pensare prima in piccolo) e il sostegno delle attività di accompagnamento e di consulenza per le imprese. IT Comitato economico e sociale europeo Inoltre, il Comitato chiede che si organizzi una politica ampliata e permanente in materia di innovazione destinata alle imprese più piccole e che si rilancino dei programmi di cooperazione tra le imprese. Propone infine che la legislazione sulle piccole imprese (lo Small Business Act per l'Europa), più volte richiesta proprio dal Comitato stesso, si imponga a tutti i livelli sotto forma di strumento giuridicamente vincolante e consenta di incoraggiare il dialogo tra le parti sociali del mondo delle PMI. L'evoluzione del settore della costruzione in Europa Relatore: Huvelin (I gruppo - FR) Per consentire al settore europeo della costruzione di divenire più competitivo sulla scena mondiale, occorre che esso sia in grado di svilupparsi per far fronte ai concorrenti extraeuropei e di progredire in sintonia con la strategia europea di sviluppo sostenibile. A giudizio del CESE, il futuro del settore dipenderà dalla capacità delle autorità competenti di far evolvere il quadro regolamentare in modo da garantire una concorrenza quanto più possibile trasparente e uno sfruttamento ottimale del potenziale e dell'esperienza delle imprese di tutte le dimensioni. Il CESE raccomanda una serie di misure intese a promuovere la semplificazione, tra cui la definizione di procedure di gara uniformi, che offrano ai committenti possibilità di scelta più ampie. Propone inoltre di tenere conto della nozione di costo globale e sottolinea l'importanza di un contesto economico sano e di condizioni di lavoro che rispettino le esigenze delle persone nei paesi in cui lavorano. Infine, il Comitato sollecita gli Stati membri a fare un importante sforzo nel settore della formazione destinata alle professioni del settore, che rappresentano una percentuale considerevole dell'occupazione in Europa. L'evoluzione del settore dei servizi alle imprese in Europa Relatore: Calleja (I gruppo - MT) Il CESE ritiene che occorra urgentemente riconoscere l'importanza del settore dei servizi nello sviluppo economico e sociale. A tal fine, stila un elenco di misure prioritarie da adottare, tra cui l'istituzione di un gruppo ad alto livello incaricato di valutare l'impatto delle politiche praticate attualmente sul futuro sviluppo dei servizi. Sostiene inoltre che gli Stati membri devono promuovere la scienza dei servizi in quanto nuova disciplina di studio e di formazione, e sottolinea l'importanza delle iniziative per l'innovazione nei servizi. Infine, il Comitato redige un elenco dei settori in cui è necessario semplificare il carico normativo, raccomanda una maggiore collaborazione da parte degli Stati membri per poter disporre di migliori statistiche sui servizi alle imprese e richiama l'attenzione sull'importanza di realizzare un dialogo sociale efficace nel settore. Comunicazione su una politica europea dei porti Relatore: Simons (I gruppo - NL) La Commissione, il 18 ottobre 2007, ha pubblicato una comunicazione sulla nuova politica dei porti, il cui principale obiettivo è promuovere un sistema portuale efficiente per l'UE. Le sfide da raccogliere comprendono: la domanda di trasporti internazionali, l'evoluzione tecnologica e le emissioni. Il Comitato evidenzia inoltre la necessità che nei porti si promuovano un contesto e condizioni di lavoro positivi e sicuri. Rammenta a questo proposito che l'efficacia delle attività portuali dipende sia dall'affidabilità sia dalla sicurezza, elementi che sono determinati in larga misura dal fattore umano. Comitato economico e sociale europeo I rapporti tra il cambiamento climatico e l'agricoltura in Europa Relatore: Ribbe (III gruppo - DE) Il Comitato è profondamente preoccupato per l'impatto negativo che il cambiamento climatico avrà sull'agricoltura europea, e quindi anche sull'economia di alcune zone rurali. Questo parere dovrebbe esaminare la responsabilità dell'agricoltura nei cambiamenti climatici, visto che il settore produce una grande quantità di emissioni di metano, un potente gas a effetto serra. Il CESE esorta la Commissione ad analizzare con maggiore precisione quali siano le differenze tra le diverse forme di attività agricola in termini di incidenza climatica, per poterne ricavare delle opzioni di intervento, ad esempio nel quadro della politica di sostegno agli agricoltori. La creazione di reti di organizzazioni della società civile nella regione del Mar Nero Relatore: Manoliu (I gruppo - RO) Correlatore: Mitov (II gruppo - BG) Secondo il CESE, la Sinergia del Mar Nero, lanciata dalla Commissione europea l'11 aprile 2007, dovrebbe contribuire a promuovere il modello sociale europeo e il principio del dialogo sociale e civile. Il Comitato esorta quindi i governi degli Stati della regione del Mar Nero e le organizzazioni regionali e internazionali a coinvolgere la società civile nel dialogo e nella cooperazione regionale, nonché a offrire una prospettiva nuova su una serie di grandi temi: il sostegno alla stabilità politica, alla democrazia, allo Stato di diritto, ai diritti dell'uomo e alle libertà fondamentali; la promozione delle riforme economiche, dello sviluppo e del commercio; la cooperazione nel settore dei trasporti, dell'energia e dell'ambiente; e i contatti interpersonali. Integrazione delle minoranze - I Rom Relatrice: Sigmund (III gruppo - AT) Correlatrice: Sharma (I gruppo - UK) Il parere evidenzia la necessità di realizzare una trasformazione radicale delle relazioni tra le minoranze, in particolare i Rom, e la popolazione maggioritaria, la loro integrazione e di conseguenza l'evoluzione delle loro condizioni socioeconomiche. Il Comitato propone la creazione di una "cattedra Jean Monnet" per l'insegnamento della lingua (romani o romanes) e della cultura Rom. Si tratta di obiettivi che non possono essere raggiunti con un approccio dall'alto verso il basso. Solo convincendo le comunità Rom, in particolare le figure maschili che hanno funzioni di guida della comunità, si potranno ottenere risultati positivi. Per fare ciò occorre investire nella formazione dei Rom e a tal fine si potrebbero utilizzare i fondi strutturali europei. Elementi per la struttura, l'organizzazione e il funzionamento di una piattaforma per un maggior coinvolgimento della società civile nella promozione delle politiche d'integrazione di cittadini dei paesi terzi a livello UE Relatore: Pariza Castaños (II gruppo - ES) Il Comitato ritiene che, per rafforzare la coerenza della politica d'integrazione e dei suoi strumenti, sia necessario istituire una piattaforma di partecipazione della società civile. Considera che il Forum europeo dell'integrazione (che sarà composto al massimo di 100 persone e si riunirà due volte all'anno) debba costruirsi in modo evolutivo. Le funzioni principali di questa piattaforma saranno la consulenza, Comitato economico e sociale europeo lo scambio di know-how e la pubblicazione di raccomandazioni. La Commissione, il Parlamento e il Consiglio possono consultare il Forum sulle politiche europee di integrazione. Il Forum potrà elaborare per le istituzioni dell'UE relazioni di propria iniziativa per migliorare l'integrazione dei cittadini dei paesi terzi. Un nuovo programma europeo di azione sociale Relatore: Olsson (III gruppo - SE L'UE deve riaffermare i propri obiettivi e le proprie ambizioni in materia di politica sociale per poter per tenere il passo con l'evoluzione dell'economia e del mercato. Deve quindi guardare oltre l'agenda sociale e promuovere un nuovo programma d'azione sociale europeo che soddisfi i bisogni dei cittadini e raccolga le evidenti sfide della globalizzazione. Occorre inoltre promuovere una nuova Europa sociale più partecipativa e dinamica. Il dialogo sociale resta uno dei pilastri principali e come tale va consolidato. A tal fine andrebbero utilizzati tutti gli strumenti e i metodi disponibili. Il programma dovrebbe rivolgersi in particolare ai seguenti aspetti della politica sociale: qualità di vita, diritti sociali fondamentali, solidarietà sociale, occupazione e lavoro di qualità. Per dare seguito al recente referendum sul Trattato sull'Unione europea, il Comitato ritiene che un'Europa sociale debba permettere di creare un ponte tra i cittadini e l'Europa all'insegna di un impegno più tangibile e partecipativo. Le ragioni della differenza tra inflazione percepita e inflazione reale Relatore: Derruine (II gruppo - BE) Il parere formula delle raccomandazioni che hanno lo scopo di arrivare al livello di trasparenza necessario per promuovere una migliore comprensione dell'effetto della moneta unica sulla vita quotidiana degli europei e, in particolare, per rendere possibile una migliore modulazione della politica monetaria. Il Comitato propone tra l'altro che le statistiche relative ai salari siano modulate almeno per quintili, in modo da poter stimare con maggiore precisione l'impatto della politica salariale sulla stabilità dei prezzi. Sarebbe opportuno che la Commissione europea e/o la Banca centrale europea, almeno una volta all'anno, pubblicassero dati relativi all'impatto dell'inflazione sul potere d'acquisto delle famiglie in funzione del livello di reddito. Gli Stati membri e Eurostat dovrebbero essere invitati a sfruttare meglio le rilevazioni dei prezzi di loro competenza al fine di produrre indici dettagliati che distinguano l'evoluzione dei prezzi per tipo di circuito di distribuzione e per categoria di prodotti differenziata per gamma. Infine, il CESE raccomanda di sostenere le istituzioni pubbliche e le organizzazioni non governative che concorrono a informare i consumatori e ad assisterli in scelte che, per effetto della maggiore sofisticazione delle tecniche di marketing e dei pacchetti di servizi, diventano sempre più difficili da decodificare. Il ruolo della società civile nei programmi comunitari di aiuti di preadesione all'Albania Relatrice: Florio (II gruppo - IT) Con questo parere il CESE intende evidenziare il ruolo della società civile e la necessità di un monitoraggio sui progressi raggiunti e sugli ostacoli che ancora permangono in Albania per il rafforzamento delle istituzioni democratiche e una loro migliore integrazione con le politiche europee. Comitato economico e sociale europeo Il Comitato si impegna a continuare l'attività di monitoraggio e sostegno alle organizzazioni della società civile in Albania. Inoltre, per il suo lavoro nella regione dei Balcani, il CESE potrebbe favorire il rafforzamento della cooperazione tra le organizzazioni della società civile dei paesi di quell'area, inserendovi a pieno titolo l'Albania. Per ulteriori informazioni rivolgersi a: Karel Govaert, servizio Stampa del CESE Rue Belliard 99, B-1040 Bruxelles tel. +32 (0)2 546 9396/9586; cell. +32 475 75 32 02 e-mail [email protected] sito web http://www.eesc.europa.eu/ Comunicati stampa: http://www.eesc.europa.eu/activities/press/cp/index_en.asp (in inglese) http://www.eesc.europa.eu/activities/press/cp/index_fr.asp (in francese) Il Comitato economico e sociale europeo (CESE) rappresenta le diverse componenti economiche e sociali della società civile organizzata. Istituito dal Trattato di Roma nel 1957, è un organo istituzionale consultivo. Questa sua funzione consultiva permette ai suoi membri, e quindi alle organizzazioni che essi rappresentano, di partecipare al processo decisionale comunitario. Il CESE è composto di 344 membri, che sono nominati dal Consiglio.