LA DEPRESSIONE Stato psicopatologico caratterizzato da marcata diminuzione del tono dell’umore con esperienza soggettiva di grande sofferenza. In residenti in case di soggiorno: 23-50% In corso di AD –Parkinson –VD: fino all’ 87% CRITERI DIAGNOSTICI DEPRESSIONE MAGGIORE Presenza di 2 sintomi maggiori per più di 2 settimane ed almeno altri 4 sintomi minori rappresentanti un cambiamento rispetto ad un precedente livello di funzionamento: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. Umore depresso Marcata diminuzione di interesse o piacere per qualsiasi attività Perdita o aumento del peso corporeo Insonnia o ipersonnia Agitazione o rallentamento psicomotorio Astenia, facile affaticabilità Sentimenti di autosvalutazione o colpa eccessivi o inappropriati Ridotta capacità di pensare, concentrarsi o marcata indecisione Pensieri ricorrenti di morte, ideazione suicidaria, tentativo di suicidio Tali sintomi: 1. Causano disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento psico-sociale 2. Non sono dovuti a farmaci o a condizioni mediche generali 3. Non sono conseguenti a lutto DEPRESSIONE MINORE Presenza di 1 dei sintomi maggiori e di 1-3 sintomi ancillari. DISTURBO DISTIMICO Condizione di depressione cronica meno grave di quella maggiore. Umore depresso costantemente per almeno 2 anni, con intervalli liberi (se presenti) non superiori a 2 mesi. Spesso scatenato dall’incapacità di reagire ( risposta esagerata) ad eventi stressanti o dolorosi (perdita di un familiare, del proprio ruolo, cambio di residenza…). Presenza di 2 o più dei seguenti sintomi: 1. 2. 3. 4. 5. 6. Scarso appetito o iperfagia Insonnia o ipersonnia Scarsa energia o astenia Bassa autostima Difficoltà di concentrazione o nel prendere decisioni Sentimento di disperazione Assenza di episodi di depressione maggiore, mania o ipomania. I sintomi non sono dovuti a farmaci o condizioni mediche generali. I sintomi causano disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento psicosociale. SINDROME ANSIOSO-DEPRESSIVA Presenza di lamentele somatiche (astenia, stipsi, dolori muscolari, articolari, addominali, dispepsia), disturbi cognitivi (difetto di concentrazione, rallentamento ideo-motorio, stati d’ansia (irrequietezza, agitazione, insonnia, angoscia). Depressione mascherata ( sintomi somatici). DISTURBO BIPOLARE Disturbo maniaco-depressivo. Tipo I: prevalenza di sintomi maniacali ( euforia, insonnia, loquacità, fuga di idee, pulsioni sessuali, aggressività, irritabilità, allucinazioni, deliri) Tipo II: prevalenza di sintomi depressivi. Generalmente, ad un periodo maniacale ben definibile, segue un periodo depressivo della durata variabile (giorni-mesi). SINTOMI DEPRESSIVI UMORE DEPRESSO E’ la tristezza che siamo abituati a riconoscere come fisiologica, non legata agli eventi di perdita. Una tristezza intensa, profonda, statica, che permea di se’ tutto il mondo esterno ed interno al paziente. Il tempo si ferma e non ha più storia. Si parla di tristezza “vitale” o di “dolore morale” per indicare che il soggetto è stabilmente orientato verso il polo della sofferenza. ANEDONIA Completamento obbligato del sintomo precedente, è la mancanza di piacere e di interesse per ciò che prima piaceva e interessava. Anche le piccole ed essenziali attività quotidiane perdono il loro richiamo, nulla più attrae neanche come routine. Tutto e incolore, estraneo, grigio. DIMINUZIONE O AUMENTO DELL’APPETITO Due facce della stessa medaglia. Più frequente la prima con aspetti di varia intensità. Tale sintomo può portare a cali o aumenti ponderali rilevanti e viene dichiarato dal paziente come paradigmatico del suo malessere. INSONNIA O IPERSONNIA Più frequente la prima con molteplici aspetti che vanno dalla difficoltà di addormentamento al risveglio precoce o precocissimo, fino al sonno “interrotto”. Il paziente lamenta spesso mancanza assoluta di sonno e considera questo sintomo come fondamentale nella sua malattia. RALLENTAMENTO O AGITAZIONE PSICOMOTORIA Si parla di depressione “inibita” o “agitata”, a seconda che prevalga l’una o l’altra espressione psicomotoria. Il secondo aspetto è quello segnato dall’angoscia, che si esprime con movimenti incessanti, con ricerca continua di contatti somatici con gli altri, con lamentazioni espresse ad alta voce. LE PSICOSI SENILI Perdita di rapporto con la realtà. Presenza di allucinazioni, delirio, disturbi del pensiero, comportamento aberrante. Rappresentano spesso la manifestazione di altre malattie ( es. demenza, depressione) Forme principali 1. Paranoia: disturbo delirante cronico dell’età avanzata: di tipo persecutorio, di grandezza, di gelosia, somatico (in assenza di allucinazioni o malattie organiche) 2. Disturbo psicotico da condizione medica: stato delirante o allucinatorio che accompagna malattie neurologiche, endocrine… 3. Parafrenia (schizofrenia ad esordio tardivo): più frequente nelle donne caratterizzato da delirio ed allucinazioni in personalità predisposte, di tipo eccentrico ed ipersensibile 4. Disturbo schizofrenico residuo: appiattimento emotivo e ritiro sociale, tipico del soggetto affetto da schizofrenia giovanile che va incontro a invecchiamento DELIRIUM Disturbo dello stato di coscienza, assai frequente nell’anziano, caratterizzato da esordio acuto (ore-giorni), andamento fluttuante con accentuazione notturna. Sintomi caratteristici: • • • • Disorientamento temporo-spaziale Deficit della memoria Alterazioni del linguaggio Allucinazioni Eterogeneità del quadro clinico: ansia, agitazione, aggressività/apatia letargia. Fattori predisponenti: Deficit, visivi, uditivi, infezioni polmonari, urinarie, gravi malattie (IMA, EP, scompenso cardiaco, neoplasie, ritenzione urinaria/fecale…) Fattori precipitanti: Applicazione di catetere vescicale, aggiunta di molteplici nuovi farmaci alla terapia in atto, reazioni avverse a farmaci, indagini diagnostiche invasive, traumi (cadute, fratture), eventi stressanti (cambio di domicilio, ricovero…) FATTORI DI RISCHIO DI DEPRESSIONE NELL’ANZIANO CONDIZIONI SOCIO-AMBIENTALI • • • • • Pensionamento Vedovanza/Solitudine Perdita di rapporti sociali Cambiamento di residenza Istituzionalizzazione MALATTIE • • • • • Neurologiche (Ictus cerebri, Demenze, M. di Parkinson..) Neoplastiche (cerebrali, pancreatiche..) Cardiovascolari (Infarto, scompenso cardiaco) Endocrine (diabete, ipotiroidismo, iposurrenalismo) Autoimmuni (LES, artrite reumatoide) FARMACI • • • • • • Antiipertensivi ( Beta-bloccanti, clonidina…) Tiazidici Benzodiazepine Barbiturici Chemioterapici Corticosteroidi MALATTIA DI ALZHEIMER E DEPRESSIONE AD senza aspetti depressivi AD con sintomi depressivi Pseudodemenza depressiva AD con Depressione Maggiore DEMENZA vs PSEUDODEMENZA DEPRESSIVA DEMENZA PSEUDODEMENZA DEPRESSIVA I sintomi cognitivi compaiono per primi Perdita della memoria recente e remota Attenzione e concentrazione conservate: tipica risposta: “non so” Marcata variabilità nella esecuzione di esercizi di uguale difficoltà Presenza di afasia e aprassia Assenza di anedonia I sintomi cognitivi non rispondono agli antidepressivi Presenza di sundowning Insonnia di vario tipo I sintomi depressivi compiono per primi Maggior compromissione della memoria recente Attenzione e concentrazione non conservate. Paziente non cooperativo Scarsa variabilità nella esecuzione di esercizi di uguale difficoltà Assenza di afasia e aprassia Presenza di anedonia I sintomi cognitivi rispondono agli antidepressivi Più grave al mattino Nessun pattern specifico Caratteristiche cliniche della depressione e della demenza Umore depresso Disturbi del sonno e dell’appetito Ideazione suicidaria Ansia Ostilità-irritabilità Labilità emotiva Confusione Disorientamento Disturbi della memoria recente Diminuita vigilanza Asocialità Depressione Demenza ++++ ++ +++ ++ ++ + +++ ++ ++ +++ + +++ ++ ++++ + ++++ ++++ ++ ++ ++++ ++ ++++ Diagnosi differenziale tra Depressione e Demenza Depressione Demenza Episodi precedenti Insorgenza Evoluzione Umore Deficit cognitivo Coscienza deficit cognitivo Autocritica Tentativo di compensare i sintomi Si Precisa Rapida Stabile Fluttuante Presente Frequente Raro No Sfumata Lenta Fluttuante Stabile Assente Rara Frequente Sintomi comuni a depressione e demenza Apatia, rallentamento psico-motorio, labilità emotiva, insonnia, perdita di peso, difficoltà ad esprimere il proprio stato emotivo POSSIBILI CORRELAZIONI TRA DEMENZA E DEPRESSIONE • • • • La depressione è un sintomo prodromico della demenza La depressione è un fattore di rischio per la demenza La depressione è un fattore causale della demenza Le terapie antidepressive sono un fattore di rischio per la demenza • La depressione può modificare la soglia per il manifestarsi della demenza, anticipandone l’età di esordio COMORBIDITA’ DEPRESSIONE-DEMENZA: FATTORE TEMPO • Se la depressione precede di poco tempo la demenza verosimilmente ne rappresenta un fattore causale e/o una manifestazione precoce, cioè un sintomo iniziale della demenza, già presente ma non ancora manifesta • Se la depressione precede di diversi anni la demenza verosimilmente è un fattore di rischio LA DEPRESSIONE NEGLI ANZIANI 1. Comune e trattabile 2. Sottodiagnosticata e sottotrattata 3. Ad elevata comorbidità somatica 4. Ad elevato rischio suicidarlo 5. Ad elevato tasso di ricadute DEPRESSIONE NELL’ANZIANO: MANIFESTAZIONI CLINICHE SINTOMO Umore depresso Anedonia Assetto cognitivo depressivo Preoccupazioni somatiche Pseudodemenza Insonnia Agitazione Pensieri suicidari espressi Suicidio ANZIANI + +++ ++ GIOVANI – ADULTI +++ +++ ++ +++ ++ +++ +++ + + ++ + ++ ++ + DEPRESSIONE E FATTORI DI STRESS NEGLI ANZIANI STRESS ACUTI Lutto Pensionamento Perdita finanziaria Trasloco Istituzionalizzazione STRESS CRONICI Malattia fisica invalidante Povertà Cura di un familiare disabile Solitudine SOTTODIAGNOSI E SOTTOTRATTAMENTO DELLA DEPRESSIONE: LE CAUSE • • • • Quadri clinici atipici Riluttanza a parlare dei vissuti emotivi I medici focalizzano i sintomi somatici Pregiudizi “ageisti”: 1. La depressione è legittima nella vecchiaia 2. I farmaci sono pericolosi 3. I vecchi non possono cambiare DEPRESSIONE MASCHERATA: SEGNI SOMATICI E SINTOMI • Cefalee croniche con sensazioni di vaga pressione o “bruciore nella testa” • Nevralgie al viso, in regione lombo-sacrale o cervicale • Sintomi cardiaci, pseudo-angine accompagnate da forte sensazione di pressione precordiale, tachicardia • Sensazione di soffocamento o oppressione alla gola e negli organi respiratori • Bocca secca, sintomi gastrici, aerofagia, stipsi o diarrea DISTURBI COMUNEMENTE LAMENTATI DA PAZIENTI DEPRESSI IN VISITE AMBULATORIALI • Insonnia, cefalea, dolore addominale, dolori fisici • Eccessiva stanchezza, ridotta capacità di provare piacere • Lentezza nei processi ideativi e nel movimento, difficoltà nelle comuni attività lavorative, apatia, irritabilità, ansia, tristezza • Problemi di funzionamento o mancanza di desiderio sessuale Scala per i disturbi depressivi: Geriatric Depression Scale (GDS, forma abbreviata) (da Sheikh J.I., Yesavage J.A., 1986, mod.) Mi risponda in base a come si è sentito la settimana scorsa 1. 2.. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. è fondamentalmente soddisfatto della sua vita? (0) si no (1) ha interrotto molte delle cose che faceva prima (1) si no (0) e le piaceva fare? sente vuota la sua vita? (1) si no (0) si annoia spesso? (1) si no (0) è di buon umore per la maggior parte del tempo? (0) si no (1) ha paura che le possa accadere qualcosa di male? (0) si no (1) si sente in genere felice? (0) si no (1) si sente spesso abbandonato? (1) si no (0) preferisce stare a casa anziché uscire a fare cose nuove? (1) si no (0) sente di avere più problemi di memoria rispetto ad altri? (1) si no (0) pensa che sia bello essere vivi oggi? (0) si no (1) si sente un po’ inutile così com’è oggi? (1) si no (0 si sente pieno di energia? (0) si no (1) ha perso ogni speranza che le cose possano migliorare? (1)si no (0) pensa che gli altri stiano per lo più meglio di lei? (1) si no (0) Punteggio totale 0-5: punteggio normale >5: presenza di sintomatologia depressiva Confusion Assessment Method (CAM): Diagnosi di delirium 1. Comparsa acuta dei sintomi e decorso fluttuante Chiedere al referente se c’è stata modificazione acuta dello stato mentale e se questo si modifica nella giornata 2. Disattenzione: pz. distraibile,non segue il discorso 3. Disorganizzazione del pensiero. Il pz cambia argomento, il discorso è illogico e non chiaro 4. Livello di coscienza a) normale b) ipervigile/soporoso/comatoso Vi è delirium se sono positivi i punti 1 e 2 insieme a 3 o 4(b) DIAGNOSI Anamnesi: Ricercare alcuni segni/sintomi tipici: a. Anedonia b. Allontanamento dalla famiglia e dagli amici c. Assenza di motivazioni d. Segni vegetativi: 1. Perdita della libido 2. Perdita di peso, anoressia 3. Aumento di peso, iperfagia 4. Scarsa energia, affaticabilità (neuro-astenia) 5. Precoce risveglio mattutino (insonnia tardiva) 6. Variazioni circadiane (peggioramento al mattino) e. Stipsi f. cefalea g. Secchezza delle fauci Esame delle condizioni mentali: a. Aspetto generale, comportamento: tristezza, scarsa cura dell’aspetto personale; rallentamento o agitazione psicomotoria. b. Umore depresso, irritabile, frustrato c. Linguaggio scarso, monosillabico, tono basso, monotono d. Pensiero: preoccupazioni ossessive, disperazione, inutilità e colpa, indecisione, paura di malattie e. Sensorio distraibile, difficoltà di concentrazione, disorientamento Il colloquio clinico è lo strumento più efficace per individuare uno stato depressivo. Fondamentale l’esame obiettivo per evidenziare la presenza di patologie concomitanti che possono causare o aggravare lo stato depressivo. DEPRESSIONE: LA TERAPIA Farmacoterapia / Psicoterapia / Attività fisica Caratteristiche dell’antidepressivo ideale nell’anziano: • • • • • • • Efficacia terapeutica Buona tollerabilità Sicurezza in overdose Monosomministrazione Assenza di metaboliti attivi Assenza di modificazioni cinetiche Assenza di interazioni farmacologiche TRATTAMENTO AD NELL’ANZIANO: CRITERI GUIDA • • • • Start low, go slow Individua la dose minima efficace Tempo di latenza: fino ad 8 settimane Garantisci la compliance PRINCIPALI CLASSI DI ANTIDEPRESSIVI Despiramina 1. Triciclici – TCA Amitriptilina Nortriptilina Imipramina 2. Inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina - SSRI Citalopram Fluoxetina Paroxetina Sertralina Venlafaxina Duloxetina Bupropione AD TRICICLICI: efffetti collaterali e possibili conseguenze cliniche nell’anziano: Anticolinergici: Deficit cognitivi, confusione, glaucoma Ritenzione urinaria, stipsi, ileo paralitico Antiadrenergici: Ipotensione ortostatica, cadute, fratture di femore, stroke Anistaminici: Sedazione, deficit di coordinazione Chinidinosimili: Blocchi di branca, Blocchi A-V, aritmie SSRI NELL’ANZIANO: I VANTAGGI • • • • • • Monosomministrazione giornaliera Assenza di ipotensione ortostatica Assenza di tossicità cardiaca Effetti anticolinergici trascurabili Tossicità comportamentale trascurabile Sicurezza in overdose Terapia del Delirium: Un familiare o caregiver presente; ambiente tranquillo e sempre illuminato; possibilmente isolamento; inefficacia di mezzi di contenzione fisica. Aloperidolo: 2 mg i.m., ripetibili dopo circa 30 min (max 6mg/die)