Innovazioni Organizzative e Regolazione del Lavoro nella Pubblica Amministrazione Pubblica Amministrazione tra innovazione sociale e processi partecipativi Prof. Adolfo Braga UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI TERAMO Facoltà Scienze Politiche Corso di Laurea in “Scienze delle Amministrazioni” A.A. 2016-2017 Un nuovo approccio inclusivo nella PA • Un cambiamento organizzativo e istituzionale della Pubblica Amministrazione richiede, dal punto di vista dei processi decisionali e delle politiche pubbliche, nuovo approccio inclusivo della Pubblica Amministrazione • I modelli partecipativi potrebbero rappresentare una modalità di recupero di • una progettualità politica • una responsabilità etica • un rapporto diverso con l’ambiente sia esterno che interno • I modelli di tipo deliberativo • • • • come momento di reale crescita e apprendimento sperimentazione di nuove architetture organizzative apprendimento di competenze diverse forme e modalità inedite di relazione sia per i dipendenti che per i cittadini Quanto la Pubblica Amministrazione può innovarsi? • Le istituzioni devono diventare la garanzia • dell’ordine sociale • della riproducibilità di certe condizioni come il legame sociale e la socialità • I beni comuni • diventano utili e indispensabili • riallacciano i rapporti con la società • sfuggire alla condizione della “tragedia dei beni comuni • Un cambiamento organizzativo che porti ad una inversione di rotta anche nella percezione del carattere istituzionale della Pubblica Amministrazione • visione negativa, vischiosa e inerte Indagare sui processi di costruzione e di governo delle modalità partecipative • Attraverso una lettura • della dimensione pubblica • dello statuto pubblico • delle azioni e delle relazioni amministrative • Mettere in evidenza il carattere sociale, collettivo dei processi partecipativi • quanto tali processi sono volti a riprodurre • • • • • comunicazione pubblica corresponsabilità e cooperazione Cittadinanza senso civico bene comune • Impedire culture, valori e modelli privatistici La partecipazione come oggetto di interesse • Interpretazione del concetto per far discendere pratiche e culture molto diverse tra di loro • Capire come • funziona quotidianamente la Pubblica Amministrazione • sta cambiando • si sta modellando il servizio pubblico L’innovazione sociale nella PA • Innovare con una grande riforma che restituisca • Efficienza • togliere la patina ingessata di immobilismo in cui versa ormai da decenni • andare oltre • schemi già conosciuti • routine che si ripetono ormai da decenni e che tuttavia non hanno perso il loro smalto, anche se risultano alla prova dei fatti oramai privi di reale contenuto e concretezza • Un modello di organizzazione moderna • come struttura formale e razionale: il mito organizzativo della razionalità ha sempre contribuito a considerare certi modelli di azione come legittimi, credibili e normali Dai diversi tentativi di riforma • Si sono succeduti nei vari decenni e continuano a succedersi • Circolo vizioso che mette in corto circuito anche i presupposti del cambiamento, le definizioni stesse del problema e delle sue soluzioni • Immagini stereotipate della PA • Ideologia della riforma • Riproposizione di questioni e schemi fissi di ragionamento sulla PA • La PA come oggetto classico per eccellenza della retorica • Al centro di comunicazioni opache, bloccate, ripetitive e ritualizzate • Il vero oggetto non è tanto il cambiamento della natura organizzativa e istituzionale, quanto un mero discorso relativo al potere e al conflitto degli interessi Porre attenzione a … • Grande attenzione a questioni legate • alla funzionalità • all’efficienza • all’inserimento e all’adozione di misure e strumenti che tentino di • intervenire sull’aspetto economico • potenziare il controllo e la gerarchia • migliorare la coerenza • I problemi e le soluzioni • inquadrate all’interno di un linguaggio e una cultura giuridica • prevalenza di un vocabolario economico • adottati canoni del lessico aziendalista/manageriale La Pubblica Amministrazione si configura come un apparato di norme • Prevale un approccio orientato all’esecutività • Paragonata ad un’impresa che perde il suo carattere principale di produzione di beni pubblici • Riforma vissuta come una punizione nei confronti soprattutto di dipendenti e politici e dei loro privilegi • Un capro espiatorio per tutti i mali che l’affliggono: stereotipo del burocrate e della burocrazia • • • • Inefficiente Inerte incapace di soddisfare le richieste dei cittadini costosa Il profilo delle riforme • Le riforme • si concentrano sugli aspetti quantitativi - riduzione di costi, funzioni, ecc. • non si soffermano sugli elementi costitutivi legati alla PA intesa sia come istituzione che come organizzazione • privatizzano servizi e settori senza diagnosi adeguate che tengano conto • della struttura organizzativa • della sua valenza culturale • del fatto che la PA è gestita e popolata da persone (e non solo da risorse) • pensano a come rendere efficiente un’organizzazione-macchina • paragonano il contesto pubblico al mondo imprenditoriale, all’interno di un’ottica razional-strumentale e di una logica mezzi – fini Considerare l’amministrazione come qualcosa di ridondante, pedante, superfluo • Convinzione che servono misure (valide per ogni settore al di là delle premesse e delle singole condizioni) di • esternalizzazione • privatizzazione • ridimensionamento • Relegare l’istituzione pubblica ad un ruolo di • regolazione • controllo • certificazione • Si assottiglia e si indebolisce il rapporto con la società • I cittadini perdono ogni legame sia di mercato che di cittadinanza con i fornitori • Il governo rimane responsabile davanti ai cittadini solo per la politica generale, non per la sua attuazione nei dettagli Allontanarsi dalle finalità originarie • Imitare il mondo imprenditoriale con l’unico obiettivo di snellire, tagliare costi e risparmiare la spesa pubblica • Dimenticare le componenti legate al servizio • • • • relazione qualità flessibilità cooperazione • Si consolida, istituzionalizzandolo un modello di amministrazione basato • sull’autorità • sui principi tradizionali della burocrazia classica: specializzazione, revedibilità e coerenza • Risultato: si punta a sostenere, incentivare e potenziare tutto uno strumentario che assomiglia più alle vecchie e consunte formule burocratiche che allo sfavillante mondo dell’impresa Come considerare il concetto di efficienza? • Il ricorso al concetto di efficienza • più che una misura concreta volta a creare la differenza rispetto a modelli amministrativi inefficaci • si riduce e si connota fortemente come intervento ad elevata valenza simbolica, ritualistica, cerimoniale • I cittadini • perdono la loro effettiva possibilità di tradurre le loro richieste in azioni politiche • si dissolve l’opportunità per loro di poter replicare e discutere sulla qualità di servizi e prestazioni • Le istituzioni • mettono in atto tutta una serie di difese di tipo organizzativo • si incorporano nello stampo organizzativo esistente • creano pratiche cerimoniali che nella sostanza non ottengono gli effetti sperati Partire dal livello organizzativo concreto della PA (1) • Puntare ad un’azione volta a cambiare • • • • la cultura amministrativa i significati le norme le identità • Amministrazione considerata come un insieme di processi • Al centro dell’analisi si pone l’organizzare e l’amministrare • Andare oltre il paradigma burocratico per concentrarsi sulla materia di cui è fatta la pubblica amministrazione: • • • • modalità di interazione su problemi e soluzioni processi comunicativi scelte culture e pratiche concrete Partire dal livello organizzativo concreto della PA (2) • Pubblica Amministrazione • come un artefatto • si alimenta degli schemi cognitivi, delle teorie in uso, dei costrutti valoriali e simbolici che stanno alla base • Secondo Weick la Pubblica Amministrazione non è un oggetto inerte ma, al contrario, costruisce attivamente se stessa e il proprio ambiente con il quale interagisce La Pubblica Amministrazione necessita di un’attenzione diversa • Rapporto che si instaura quotidianamente tra essa stessa e i suoi addetti e tra essa e la società, i cittadini • Inceppati i meccanismi di oggettivazione e reificazione intrinseci alle istituzioni • • • • • • mancanze incongruenze tra principi organizzativi diversi ambiguità lasco opaco margini di conflitto nell’interpretazione della norma • Cruciale il rapporto tra cittadini e amministrazione • relazione che genera comportamenti e significati: • qualità delle amministrazioni intese come istituzioni pubbliche che producono intelligenza collettiva dei problemi e delle soluzioni Cambia il prodotto della PA (1) • Non è più il “semplice” servizio o bene erogato • La relazione che si attiva • Il processo dell’amministrare, l’interazione tra cittadino e amministrazione diventa costitutiva del processo stesso • Le tensioni, i conflitti, le insoddisfazioni, le incongruenze, le incertezze che scaturiscono da queste interazioni inducono gli attori pubblici a • • • • ripensare ai modi amministrativi metterli in discussione imparare e apprendere da questi dare vita a nuovi corsi amministrativi • Trattamento, mantenimento e cura dell’intelligenza delle relazioni, più che la ricerca dell’efficienza tout court di dispositivi tecnici e procedurali Cambia il prodotto della PA (1) • Riflettere sulla nascita e lo sviluppo di sperimentazioni ed esperienze di tipo partecipativo • Considerarle a partire dal contesto politico e sociale in cui si attuano • Cogliendone caratteristiche e tratti rilevanti in connessione con il cambiamento organizzativo e istituzionale della Pubblica Amministrazione • Quando una riforma viene concepita, anche come ”autoriforma”, il cambiamento viene inteso come un qualcosa che • deve coinvolgere direttamente tutto il personale ai vari livelli • le dimensioni organizzative e operative tangibili • le culture e le pratiche Un paradigma sperimentale (1) • Riconcettualizzazione della burocrazia attraverso la dimensione processuale, intersoggettiva e generativa per: • “riscoprire” le istituzioni • comprenderle nel loro merito, nelle loro logiche specifiche e nella loro vita reale • capirne le linee di evoluzione, di mutamento, quello ricercato e auspicato, o al contrario involontario e dalle conseguenze negative Un paradigma sperimentale (2) • Evitare panacee e semplificazioni • Per modificare le istituzioni deve essere chiaro che non tutto può dipendere da dibattiti legislativi, misure normative, discussioni politiche, atti amministrativi • Le istituzioni cambiano se muta la relazione tra cittadini e istituzioni • Se le istituzioni risultano all’altezza del loro compito principale che dovrebbe essere quello di indurre, incentivare e sostenere questa riqualificazione dei rapporti • Cambiano se si modifica la relazione tra gli addetti alle istituzioni e i loro compiti e la vita delle istituzioni Un paradigma sperimentale (3) • Creare nuove basi per un miglioramento qualitativo dei rapporti sia all’interno della PA che verso l’esterno • Far attecchire culture e pratiche inedite in grado di generare come conseguenza nuovi modi di concepire i problemi, di definirli, di rielaborarli culturalmente • “in democrazia le istituzioni siamo noi, un noi collettivo, nel quale oggi purtroppo facciamo fatica a riconoscerci” • Le conseguenze inattese di atteggiamenti poco inclusivi sono • conflitti, delusioni quotidiane, mancanza di fiducia che si insinua nel rapporto con l’amministrazione, nelle interazioni tra cittadini e istituzioni • inefficienze che si abbattono anche sulla vita economica e sociale, sullo scadimento della qualità della vita, sull’aumento dell’incertezza del futuro Delegittimare le istituzioni • Fallimento • della politica • della sua capacità riformatrice • di una scarsa e cattiva cultura istituzionale in cui si assiste ad un vero e proprio oblio delle istituzioni, della loro natura costitutiva, della loro funzione e dei loro obiettivi • Amnesia istituzionale che dipende da una concezione economicistica dell’individuo, dalla logica razional-strumentale prevalente che considera le istituzioni solo in un’ottica • strategica • utilitaristica • come ostacolo o al contrario risorsa appropriabile • Non dimenticare che le istituzioni sono momenti normativi, comunicativi e costitutivi dell’attore e della stessa azione Ripresa del pensiero di tipo liberistico: richiesta di “meno stato e più mercato” • Il paradosso attuale: • mentre si chiede più mercato, nessuno ama la concorrenza • mentre si chiede più impresa nessuno ama le sue scelte di esternalizzazione e le conseguenze negative • Tutti denunciano l’inefficienza della PA • Tutti godono di un qualche privilegio relativo a qualche nicchia protetta