Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali, Matematiche e Statistiche “Bruno de Finetti” LA GESTIONE OPERATIVA DELL’IMPRESA - Il Marketing IIIa. EGIpnp – A.A. 2015-16 Orientamenti dell’impresa nel rapporto con il mercato di sbocco Orientamento PRODUZIONE VENDITA MARKETING Focalizzazione Prodotto a basso prezzo Pressione di vendita Bisogni del consumatore Dato di partenza Prodotto Prodotto Bisogni e desideri Strumento Tecnologia produttiva Comunicazione e vendita Marketing-mix Condizioni Domanda superiore all’offerta Offerta superiore alla domanda Disponibilità di reddito discrezionale L’alto costo del prodotto impedisce l’espansione del mercato Domanda debole e incerta di beni e servizi Mercati complessi e segmentati 2 Un primo approccio adottato dalle imprese è quello di orientamento al prodotto • L’attenzione è concentrata sulle funzioni di produzione e progettazione dei beni. • L’attività commerciale è molto ridotta. • L‘offerta prevale sulla domanda. • La funzione commerciale raccoglie gli ordini e cura i rapporti con la clientela. 3 Un secondo approccio adottato dalle imprese è quello di orientamento alla vendita • Nei mercati caratterizzati da eccesso di capacità produttiva e in presenza di economie di scala . • L’impresa si focalizza sulla funzione commerciale ed investe molto in comunicazione. • L’obiettivo è la maggiore espansione possibile delle vendite. 4 Un terzo approccio adottato dalle imprese è quello di orientamento al marketing • Cresce l’intensità competitiva ….. • “la lotta competitiva viene vinta o persa sul terreno delle preferenze della domanda” lo sviluppo è consentito da una più adeguata ricerca della soddisfazione della clientela. • L’offerta dell’impresa si costruisce sulla base delle esigenze della domanda e sulla capacità di rispondere ai bisogni del consumatore. 5 Il termine marketing è ormai così largamente diffuso e utilizzato che cercare di racchiuderlo in un’unica ed esaustiva definizione appare compito tanto arduo quanto inefficace. 6 Come spiega anche Philip Kotler, uno dei principali Studiosi del Marketing, l’atteggiamento delle aziende verso il mercato ha attraversato diverse fasi e può tuttora, essere molto diversificato. Da questo punto di vista, la prima fondamentale distinzione riguarda le aziende, che possono essere: orientate al prodotto; - orientate al marketing. - Le aziende orientate al prodotto si caratterizzano perché prima predispongono il bene o il servizio, che intendono commercializzare, e poi cercano di venderlo; Le aziende orientate al marketing, invece, prima studiano i bisogni dei clienti e le caratteristiche delle loro richieste e quindi, sulla base di questi elementi, decidono che cosa vendere, e come realizzare la vendita. 7 Quale orientamento? 1. 2. 3. 4. 5. 6. Un’azienda produce ombrelli. Il titolare inventa un nuovo sistema di apertura e chiusura e lo propone sul mercato. Un’azienda produce ombrelli. Una delle osservazioni che riceve più frequentemente riguarda la difficoltà di chiusura rapida. Il proprietario compie un’analisi dei dispositivi di chiusura disponibili sul mercato e trova una soluzione che potrebbe accontentare la richiesta. Una cittadina ha nella sua piazza principale una bellissima cattedrale, al cui interno sono alcuni affreschi famosi. La chiesa viene restaurata e l’azienda turistica locale organizza un’ampia campagna pubblicitaria per indurre gli abitanti delle città vicine a visitarla. In una cittadina si trova una bellissima cattedrale, al cui interno sono alcuni affreschi famosi. L’azienda turistica locale predispone un questionario telefonico per cercare di capire che cosa potrebbe indurre gli abitanti delle città vicine a compiere una visita. In base ai risultati, predispone i servizi di accoglienza più richiesti e su di essi, organizza una campagna pubblicitaria. Un TO gestisce una serie di villaggi turistici nel sud Italia. Nota una riduzione della domanda e, per cercare di capire quali sono i punti deboli dei servizi forniti, predispone un questionario per gli ospiti. Vengono espresse critiche alla cucina e alle attrezzature da spiaggia. Il TO cerca di porre rimedio. Un piccolo albergo sul mare fa sempre più fatica a riempire le sue camere, anche in alta stagione. Da questionari compilati emerge che i clienti non apprezzano il trattamento FB e considerano i prezzi troppo alti. Il proprietario dell’hotel decide, quindi, di incentivare i clienti insoddisfatti proponendo un trattamento di solo pernottamento e prima colazione, o di sola mezza pensione, e una serie di offerte speciali per la bassa e media stagione. al prodotto al marketing al prodotto al marketing al marketing al marketing 8 Evoluzione del concetto di marketing Primo periodo: pionieristico (1945-1960) - il marketing interviene dopo il processo produttivo, occupandosi solo di distribuzione; - il consumatore è considerato passivamente, solo come oggetto del’attività di marketing. Il marketing è l’esecuzione delle attività economiche che dirigono il flusso dei beni o servizi dal produttore al consumatore o utilizzatore. (American Marketing Association, 1960) 9 Evoluzione del concetto di marketing Secondo periodo: classico (1960-1975) - necessità di trovare sbocchi per la produzione; - sollecitazione del consumo tramite l’individuazione e la soddisfazione dei bisogni attuali e/o potenziali dei consumatori. “Nel centro si trova il consumatore, non l’impresa. Nell’economia odierna, l’uomo o la donna che compra il prodotto sono al centro dell’universo commerciale, non viceversa”. (Robert Keith, “The Marketing Revolution”, Journal of Marketing, gennaio 1960) 10 Evoluzione del concetto di marketing Secondo periodo: classico (1960-1975) “Il (nuovo) concetto di marketing sostituisce una più vecchia impostazione commerciale, secondo cui un’impresa deve riuscire a vendere tutto ciò che essa fabbrica. Il nuovo concetto di marketing inverte i termini della questione e richiede all’impresa di fabbricare ciò che essa può vendere. Esso comporta la ricerca di aree in cui esistono desideri dei consumatori (attuali o potenziali) insoddisfatti”. (Philip Kotler, “Diagnosis the Marketing Take Over” Harward Business Review, sett.-ottobre 1965) Marketing è il processo mediante il quale la tendenza della domanda di beni e servizi, in una data società, viene anticipata o sviluppata e soddisfatta attraverso la concezione, lo scambio e la distribuzione di tali beni o servizi. (Facoltà di Marketing dell’Università dell’Ohio) Marketing è l’esecuzione di un’attività economica che dirige il flusso dei beni e dei servizi dal produttore al consumatore o utilizzatore, in modo da soddisfare nel miglior modo possibile i consumatori e raggiungere contemporaneamente gli obiettivi aziendali. (Jerome McCarty, Basic Marketing. A Managerial Approach) 11 Evoluzione del concetto di marketing Secondo periodo: classico (1960-1975) Marketing è la funzione tecnica dello scegliere a chi vendere, che cosa vendere e come vendere, nonché del programmare le azioni conseguenti, perseguendo la realizzazione del profitto tramite la soddisfazione dei bisogni del consumatore. (Giorgio Corigliano, Marketing. Strategie e tecniche, I ed., 1969) Marketing è l’analisi, l’organizzazione, la pianificazione e il controllo delle risorse, delle politiche e delle attività aziendali rivolte al consumatore, con l’obiettivo di soddisfare i bisogni e i desideri di un gruppo selezionato di consumatori, ottenendone un profitto. (Philip Kotler, Marketing Management, sixt edition) Marketing è il processo manageriale che si occupa di anticipare e soddisfare i consumatori, in modo profittevole. (The Chartered Institute of Marketing) identificare, 12 Marketing = insieme di tecniche attenzione ai bisogni del consumatore per creare profitto 13 I CONTENUTI DELL’AZIONE DI MARKETING Analisi del mercato Programmazione dei prodotti Il marketing è il processo mediante cui l’azienda studia il mercato o i mercati che ritiene interessanti, analizza le tendenze della domanda e la situazione della concorrenza, individua l’esistenza di opportunità di business, orienta la produzione in funzione dei potenziali acquirenti da conquistare, crea la domanda per i nuovi prodotti e provvede a collocare questi ultimi presso gli sbocchi prescelti Esecuzione Promozione della vendita della domanda 14 Cosa vuole il consumatore Quando lo vuole Dove lo vuole Come lo vuole comperare Quanto è disposto a pagarlo 15 Terzo periodo: il marketing della terza generazione (dal 1975) - mercati in fase di maturità o di declino; - strategia aziendale aggressiva: togliere quote di mercato ai concorrenti o acquisizione dei concorrenti stessi; - radicali modifiche nella distribuzione. Marketing è un processo sociale e manageriale mediante il quale individui e gruppi ottengono ciò di cui abbisognano e che desiderano, attraverso la creazione, l’offerta e lo scambio di prodotti e valori con altri. (Philip Kotler, Marketing Management, seventh edition) Marketing è l’attività aziendale che consiste nello scegliere a chi vendere, cosa vendere e come vendere, nonché nel programmare le azioni conseguenti, perseguendo la preferenza del consumatore rispetto alla concorrenza come mezzo di realizzazione degli obiettivi aziendali. (Giorgio Corigliano, Marketing. Strategie e tecniche, 2004) 16 In estrema sintesi Prima del marketing Si vende in funzione di quello che si produce Con il marketing Si produce in funzione del mercato 17 FARE MARKETING SIGNIFICA STUDIARE Quali sono le dinamiche collegate alla strategia competitiva? I BISOGNI DELLA DOMANDA ... Cosa significa parlare di orientamento dell’impresa nei confronti del mercato? NEL MERCATO DI RIFERIMENTO, INÈ possibile MODO REALIZZARE, chiarire ilDA ruolo della funzione di produzione nella gestione industriale? IN UN CONTESTO AZIENDALE, ….. E quello della finanza? PRODOTTI SODDISFACENTI CosaPER significa pensare alla logistica in termini di processo? I CONSUMATORI e quale è il ruolo delle Risorse Umane nel mondo dell’impresa? E …PROFITTEVOLI PER L’IMPRESA 18 Marketing Ipotizza dell’impresa orientata alla Qualiuna sono legestione dinamiche collegate alla strategia competitiva? CLIENTELA ... Cosa significa parlare di orientamento dell’impresa nei confronti del mercato? FUNZIONI CHIAVE È possibile chiarire il ruolo della funzione di produzione CONOSCEREnella gestione industriale?CONVINCERE IL CLIENTE ….. E quello della finanza? OSTACOLI: Cosa significa pensare alla logistica in termini di processo? 1. Rapidità dei cambiamenti e dei desideri dei clienti 2. Vincoli postiè dalle di marketing … e quale il ruolodecisioni delle Risorse Umane nel (costi mondofissi) dell’impresa? 3. Difficoltà di progettare e realizzare le decisioni in tempi rapidi 19 Non è le vendite Non è (solo) pubblicità Non è pubbliche relazioni Non è definire il prezzo Non è trovare il prodotto giusto È TUTTO QUESTO ... E MOLTO DI PIŬ!!! 20 Il concetto di marketing introduce il responsabile di marketing all’inizio piuttosto che alla fine del ciclo di produzione e integra il marketing in ciascuna fase del business. Così, il marketing, attraverso studi e ricerche, stabilisce per il progettista, per il designer e per la produzione ciò che il cliente desidera in un dato prodotto, che prezzo è disposto a pagare, dove e quando desidera trovarlo. Il marketing deve avere autorità sulla pianificazione e sulla programmazione operativa del prodotto, sul controllo delle scorte, come pure sulle attività di vendita, di 21 distribuzione e sui servizi relativi al prodotto. Assunto 1: il consumatore conosce ciò che Assunto 2: prevalenza della desidera, è perfettamente informato sulle alternative sovranità del consumatore concorrenziali e nel soddisfare i propri desideri agisce in modo altamente razionale Ne consegue: Una ricerca, da parte delle imprese, del processo razionale mediante il quale il consumatore sceglie, nonché dei motivi delle scelte, la definizione degli attributi da assegnare al prodotto, la costruzione del marketing-mix MA: a. Il grado di informazione del consumatore è variabile e mai completo b. Il bisogno può essere latente c. Vi possono essere distorsioni nelle percezioni d. Vi è conflittualità tra bisogni 22 Processo decisionale della funzione marketing FATTORI MARKETING-MIX FATTORI RILEVANTI D’ACQUISTO Processo d’acquisto del cliente/consumatore Un’impresa deve essere relativamente più forte dei suoi concorrenti in quei fattori che sono rilevanti per il mercato; in questo caso, la competenza distintiva diventa vantaggio competitivo. 23 Il Marketing Management è il processo di pianificazione e di realizzazione della concezione, del pricing, della promozione e della distribuzione di idee, beni e servizi al fine di creare scambi che consentano di conseguire gli obiettivi di individui e organizzazioni. In particolare, il marketing management ha il compito di influenzare il livello, il tempo di manifestazione e la composizione della domanda in modo tale da facilitare all’impresa il raggiungimento dei propri obiettivi. In termini essenziali, il marketing management significa gestione della domanda. 24 Consiste nell’analizzare le opportunità di mercato, nel ricercare e selezionare i mercati obiettivo, nello sviluppare le strategie di marketing e nel pianificare le azioni di marketing, che dovranno infine essere realizzate e controllate 25 Sequenza di attività gestionali, connesse, che svolgono i compiti di: logicamente Analizzare, pensare e definire un mercato di riferimento per l’impresa Progettare un’offerta di valore (product offering) in grado di assicurare un vantaggio competitivo sostenibile nel mercato di riferimento ANALISI DECISIONE CONTROLLO Governare l’offerta, affinchè essa prenda vita e si affermi sul mercato di riferimento 26 Semplificando, nelle organizzazioni complesse la pianificazione di marketing si svolge seguendo un processo articolato in tre fasi: Fase 1 Fase 2 Pianificazione Realizzazione Fase 3 Controllo 27 Pianificazione, realizzazione e controllo del piano strategico di marketing Fase di pianificazione Focalizzazione Programma di situazione prodotto/merca marketing Azioni correttive Analisi della to Piano di marketing Fase di realizzazione Risultati Fase di controllo 28 Focalizzazione prodotto/mercato e definizione degli obiettivi Stabilire quali prodotti devono essere destinati a quali clienti Segmentazione del mercato divisione dei potenziali acquirenti in segmenti che presentano gli stessi bisogni e risponderanno in modo simile alle sollecitazioni che vengono dal mercato L’impresa sviluppa un programma di marketing per raggiungere i segmenti obiettivo 29 • Sviluppo del marketing-mix Marketing manager Prodotto Prezzo Promozione Distribuzione • Previsioni di vendita e budget 30 Piano di marketing Per ogni prodotto/servizio si dovrebbe sviluppare un piano di marketing che è uno strumento centrale per la gestione e il coordinamento delle attività di marketing In ogni piano si svilupperanno le strategie e le tattiche più appropriate al conseguimento degli obiettivi formulati a livello di area strategica d’affari 31 Schema sintetico del piano di marketing relativo al prodotto/mercato …XXX…- Periodo …YYY………. ANALISI PIANIFICAZIONE STRATEGICA Esterna: Obiettivi e decisioni • Micro-ambiente • Macro-ambiente come da: • Strategia corporate • Strategia a livello di area d’affari Interna: Strategie di marketing • Funzioni aziendali • Risorse • Segmentazione • Posizionamento • Creazione valore • Customer satisfaction PROGRAMMAZIONE OPERATIVA PRODOTTO MKTG MIX COMUNICAZIONE PREZZO DISTRIBUZIONE Budget (previsioni economico-finanziarie) 32 I quesiti alla base del piano di marketing strategico (1/2) Qual è il business aziendale? Qual è la missione strategica all’interno del mercato di riferimento scelto? All’interno del mercato di riferimento, quali sono i vari prodotti-mercati o segmenti? Qual’è la strategia di posizionamento che potrà essere adottata all’interno di ciascun segmento? Quali sono i fattori chiave di attrattività di ciascun segmento? 33 I quesiti alla base del piano di marketing strategico (2/2) Quali sono le opportunità esistenti nell’ambiente? e le minacce All’interno di ogni segmento, quali sono le qualità distintive dell’impresa? E i suoi punti di forza e di debolezza? E qual è il vantaggio competitivo aziendale? Qual’è la strategia di sviluppo da adottare? Come tradurre gli obiettivi e le linee strategiche adottate in un programma di 34 marketing operativo (marketing mix)? Contenuti del piano di marketing I. Premessa generale Presenta una panoramica succinta per un rapido inquadramento del piano preposto da parte della direzione II. Situazione attuale di marketing Presenta i principali dati di base a proposito di mercato, prodotti, situazione competitiva, distribuzione e macroambiente III. Analisi delle opportunità e dei problemi Riassume le principali minacce/opportunità, forze/debolezze, nonché i problemi che riguardano il prodotto e che verranno considerati nel piano IV. Obiettivi Definisce i traguardi che il piano vuole raggiungere in termini di volume delle vendite, quota di mercato e profitti V. Strategia di marketing Presenta l’approccio generale di marketing che sarà impiegato per raggiungere gli obiettivi del piano VI. Piani d’azione Risponde alle domande, cosa sarà fatto?, chi lo farà?, quando sarà fatto?, e quanto costerà’ VII. Previsione e conto economico Sintetizza i risultati economico/finanziari del piano VIII. Controlli Specifica i sistemi di controllo che saranno applicati durante l’esecuzione del piano 35 Definisce la logica mediante la quale un’impresa ritiene di conseguire i propri obiettivi sul mercato. Consiste nell’assunzione di decisioni in materia di spese di marketing, di marketing-mix e di ripartizione dello sforzo di marketing, in relazione alle previste condizioni ambientali e competitive. È un insieme armonico di decisioni che, fissati gli obiettivi prioritari da conseguire, individuano i segmenti di mercato/target, ai quali ci si vuole prevalentemente rivolgere e formulano i contenuti dell’offerta in termini di marketing-mix da rivolgere 36 al mercato. • Stimolazione domanda primaria attraverso l’incremento del numero di utilizzatori • Stimolazione domanda primaria attraverso l’incremento del tasso d’uso del prodotto • Stimolazione domanda selettiva attraverso la selezione dei clienti esistenti • Stimolazione domanda selettiva attraverso l’acquisizione di nuovi clienti 37 Obiettivi: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Vendite a quantità e a valore Numerosità della clientela e suo grado di concentrazione Quota di mercato Margine di contribuzione Ritorno sugli investimenti Grado di soddisfazione/fedeltà della clientela Profilo dell’immagine aziendale Target: a. b. c. Differenziato Indifferenziato Concentrato 38 Fase operativa Decisa la strategia, questa dovrà essere attuata usando le leve operative del marketing mix . 1) 2) 3) 4) Prodotto Comunicazione (promotion) Prezzo Distribuzione (place) 39 Implementazione e controllo della strategia di marketing Definito il posizionamento l ’ Azienda può ora procedere a disegnare “il” o “i” Marketing mix* per ciascuno dei segmenti ai quali intende rivolgersi concentrandosi su 4 variabili fondamentali, le 4 P: PRODOTTO (Product) PREZZO (Price) DISTRIBUZIONE (Place) COMUNICAZIONE (Promotion) Marketing-mix: insieme di strumenti attraverso i quali l’impresa può influenzare i clienti attuali o potenziali all’interno di uno specifico mercato competitivo. Le sue attività convergono in quattro categorie, anche chiamate “4P”: il Prodotto (product), il Prezzo (price), la Distribuzione (place) e la Comunicazione (promotion). 40 SEGMENTAZIONE TARGETING POSIZIONAMENTO BVLGARI Discreti Classici Emulatori Vistosi 1. Identificare le variabili di segmentazione del mercato 2. Definire i profili dei segmenti 3. Stabilire l’importanza dei segmenti individuati 4. Selezionare i segmenti obiettivo (targeting) 5. Posizionare il prodotto in ogni segmento target 6. Definizione il marketing mix del prodotto per i segmenti target 41 Elementi del marketing-mix che costituiscono un programma di marketing coeso. 42 Definita la strategia di marketing l’impresa passa allo sviluppo della relativa tattica, definendo l’insieme degli strumenti di marketing – mix mediante i quali realizzare il posizionamento del prodotto. Definizione di Marketing Mix – è un cocktail di combinazioni tra i vari strumenti di marketing (pubblicità, ricerca di mercato, relazioni pubbliche, ecc) più idonee a ciascun tipo di rapporto fra prodotto e consumatore/mercato. Il marketing mix consiste nel dosaggio e composizione dei fattori di marketing in un insieme integrato per un periodo particolare di tempo. Esso implica che tutti gli elementi di marketing siano stati coordinati sulla base di una strategia ragionata e di un programma definito nel tempo. Per scrivere basta una semplice penna BIC ma allora perché si vendono penne che costano centinaia di euro? Il prodotto in senso stretto non esiste , ma esistono dei marketing mix che comperiamo assieme a quello che comunemente chiamiamo prodotto. Acquistiamo un prodotto non per la sola funzione che svolge ma per tutto ciò che esso è in grado di comunicare agli altri, status symbol, o a noi stessi , per esempio fornendoci sicurezza, gratificandoci di ricordi o aiutandoci a trasmettere emozioni. Intuire, capire, entrare nel meccanismo del marketing mix , soprattutto nella chiave psico-sociale, significa inquadrare la vera dinamica del processo di scambio. 43 Il marketing-mix Il sistema di offerta si definisce in base a quattro politiche che compongono il mix di marketing. 44 Combinazione delle variabili controllabili di marketing che l’impresa impiega al fine di conseguire gli obiettivi predefiniti nell’ambito del mercato/obiettivo. Trattasi del prodotto/servizio, del prezzo, della distribuzione e della comunicazione. Trattasi di un insieme integrato dei fattori di marketing proposti in un particolare periodo di tempo. Essi dovranno quindi essere coordinati sulla base di una strategia ragionata e di un programma definito nel tempo. 45 Le quattro variabili del Marketing-mix (Le 4P) Qualità Caratteristiche Opzioni Stile Marca Prodotto Confezione Taglie e misure Servizio Garanzia Possibilità di restituzione Prezzo Prezzo di listino Sconti e abbuoni Termini e condizioni di pagamento Marketingmix Canali Copertura Punto di Localizzazione vendita Scorte Trasporti Promozione Pubblicità Vendita personale Promozione vendite Relazioni pubbliche 46 Attività di marketing esterno 1. Definizione del mercato o sua parte oggetto del business aziendale 2. Studio dei bisogni attuali o potenziali del target 3. Individuazione, se opportuna, dei gruppi di esigenze da soddisfare (segmentazione) 4. Definizione dei bisogni soddisfacibili con maggiore successo rispetto alla concorrenza (posizionamento) 5. Definizione del marketing-mix con cui proporsi al mercato 6. Costruzione di un piano annuale e/o pluriennale di marketing 7. Esecuzione del piano di marketing 8. Verifica del grado di raggiungimento degli obiettivi ed, eventualmente, revisione del piano 47 LO STUDIO DELLA DOMANDA e DELL’OFFERTA 48 Mercato “Luogo di incontro tra domanda ed offerta di un certo bene/servizio.” 49 50 Presuppone: a) La definizione del mercato o sua parte, oggetto del business aziendale a) Lo studio dei bisogni attuali o potenziali del target b) L’individuazione, se opportuna, dei gruppi di esigenze da soddisfare (segmentazione) 51 È costituito da acquirenti (attuali e potenziali) e da venditori. Necessita di una delimitazione territoriale e di una specificazione temporale. Definizione: insieme delle persone od enti che possono essere interessati all’uso di un prodotto e/o servizio, avendo adeguate risorse per l’acquisto dello stesso, a fronte delle quali vi sono alcune aziende che in modo diretto od indiretto sono capaci di offrire I prodotti e/o servizi richiesti. 52 • Il mercato del consumatore è formato da tutte le persone e famiglie che acquistano e comunque acquisiscono beni e/o servizi per l’uso personale. • Il mercato dei produttori (o industriale) è il mercato costituito dalle persone e dalle organizzazioni che acquisiscono beni e/o servizi per impiegarli nella produzione di altri beni e/o servizi da vendere, noleggiare o comunque cedere ad altri. • Il mercato dei rivenditori è formato da tutti gli individui e le organizzazioni che acquisiscono beni e/o servizi per rivenderli o affittarli a terzi, ricavandone un profitto. 53 Mercati Mercati business-to-consumer business-to-business L’acquirente è L’acquirente è il consumatore finale un’altra organizzazione 54 • DOMANDA PRIMARIA O GLOBALE DI MERCATO Il volume delle vendite realizzate presso un dato gruppo di clienti in un luogo e in un periodo specifici e in un determinato contesto economico e di macro-marketing. • DOMANDA SELETTIVA, RELATIVA ALLA MARCA O ALL’IMPRESA La quota della domanda primaria detenuta dalla marca o dall’impresa in una determinata categoria di prodotto e in un determinato segmento o prodotto-mercato. 55 La domanda totale del mercato (domanda primaria) è definita mediante: ¤ volume totale degli acquisti (domanda in volume), ¤ valore totale degli acquisti (domanda in valore), effettuati: da un determinato gruppo di clienti, in una determinata area geografica, in un determinato periodo di tempo, dato un certo ambiente di marketing e ad un certo livello dello sforzo di marketing del settore. 56 Il primo Obiettivo del Marketing: INDIVIDUARE I BISOGNI DEI CONSUMATORI. 57 Il secondo Obiettivo del Marketing: SODDISFARE I BISOGNI DEI CONSUMATORI. 58 Attività svolte dagli individui ai fini della scelta, acquisto e uso di beni e servizi per il soddisfacimento di bisogni. Tali attività possono essere inerenti processi razionali, emotivi e fisici. Coinvolge differenti ruoli (I, A, U). È influenzato da fattori esterni. Varia nel tempo e di complessità (evoked set), per molteplicità di bisogni e di moventi. Per il marketing, è il frutto di una molteplicità di bisogni, di moventi ei momenti razionali ed emotivi. 59 Per comprendere il comportamento d’acquisto del consumatore si devono cercare le risposte alle seguenti domande: CHI acquista? COSA acquista? PERCHÉ acquista? COME acquista? QUANDO acquista? DOVE acquista? 60 Esigenza che deriva: Dalla natura umana (esigenza connessa all’organismo umano) Dalla vita sociale (esigenza connessa alla vita di gruppo) 61 I bisogni Un bisogno si manifesta quando una necessità di base della vita umana non è stata soddisfatta. I bisogni non sono creati dalla società o dagli operatori di mercato; essi sono radicati nella natura e nella condizione umana. 62 Processo d’acquisto Definizione: processo attraverso il quale una persona o un gruppo di persone elaborano e mettono in pratica delle decisioni riguardanti se, dove, quando e come acquistare ed utilizzare i prodotti e/o servizi offerti loro dalle imprese. Fasi del processo 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Presenza latente del bisogno Percezione del bisogno (presa di coscienza dell’interesse che il soggetto ha per un determinato bene e/o servizio) Raccolta di informazioni Valutazione delle alternative Decisione d’acquisto Acquisto effettivo Uso Impressioni uso e post- uso SODDISFAZIONE O INSODDISFAZIONE? 63 Bisogno = divario fra situazione attuale e situazione desiderata Attivazione bisogno: o Stimoli interni (bisogni primari) o Stimoli esterni Problema di marketing: quali fattori o situazioni specifiche attivano tipicamente nel consumatore il riconoscimento del bisogno? 64 La classificazione Abraham Maslow: - fisiologici - di sicurezza - di appartenenza e amore - di stima - di realizzazione 65 Gerarchia dei bisogni: la piramide di Maslow V livello - Bisogni di Autorealizzazione (sviluppo e realizzazione di sé stessi) IV livello - Bisogni di stima (autostima, riconoscimento, status e stile) III livello - Bisogni sociali (senso di appartenenza, amore) II livello - Bisogni di sicurezza (sicurezza, protezione) I livello - Bisogni fisiologici (fame, sete) 66 Fonti personali o sociali (famiglia, amici, vicini, conoscenti); Fonti commerciali (pubblicità, venditori, negozianti, confezioni, esposizione nel pv); Fonti pubbliche o neutre (mezzi di comunicazione, rapporti ufficiali, associazioni di consumatori, ecc.); Fonti empiriche (esperienza acquisita dal consumatore). 67 ∆ Ricerca di vantaggi o benefici (tramite attributi del prodotto); ∆ Attribuzione di diversi gradi di importanza agli attributi; ∆ Sviluppo di opinioni di marca, relativamente a ciascun attributo; ∆ Funzione di utilità per ciascun attributo; ∆ Procedura di valutazione (secondo modelli di valutazione). 68 Valutazione delle alternative; Intenzione d’acquisto: Atteggiamento degli altri Fattori situazionali non previsti Decisione di acquisto (qual è il rischio percepito? Dipende da ammontare spesa, incertezza, fiducia in se stesso). 69 Soddisfazione del consumatore (Aspettative consumatore e Prestazioni percepite); Perché è importante che il cliente sia soddisfatto? (Clienti nuovi e clienti che riacquistano, clienti insoddisfatti e passarola); Il problema della dissonanza cognitiva. 70 Soddisfazione e dissonanza cognitiva Importanza chiave per il riacquisto Aspettative e percezione Ruolo chiave del postvendita 71 La decisione finale d’acquisto spesso è il risultato di un’azione collegiale, in cui una stessa persona può eventualmente ricoprire anche più ruoli. I ruoli individuati sono: a) Chi decide – ovvero chi ha il potere di procedere all’acquisto b) Chi influenza – ovvero chi consiglia l’acquisto di un prodotto/servizio, in termini di specifiche o criteri di scelta c) Chi compra – ovvero chi concretamente procede all’acquisto d) Chi paga – ovvero chi sostiene o sovvenziona il sacrificio finanziario e) Chi usa – ovvero l’utilizzatore in senso stretto del prodotto/servizio 72 Un Modello del Processo di Decisione familiare. 73 Il processo decisionale del consumatore Schema riassuntivo delle influenze socio-culturali Le influenze socioculturali si formano dai rapporti formali e informali che un consumatore intrattiene con gli altri individui e influiscono sul suo comportamento chiamando in causa fattori quali: l’influenza personale i sistemi culturali classe sociale i gruppi riferimento la famiglia di marketing il prodotto il prezzo sociale la comunicazione la distribuzione situazionali psicologiche l’ambiente fisico il fattore tempo la finalità dell’acquisto le condizioni antecedenti la motivazione la personalità la percezione l’apprendimento valori, convinzioni, atteggiamenti stile di vita product knowledge product involvement 74 74 Influenze Sociali Sistemi e sottosistemi culturali * Famiglia * Religione e Organizz.ni religiose * Scuola * Trend e tendenze * Effetto generazionale baby boomers e/o anziani Gruppi di riferimento primari e secondari Primari: Famiglia e amici stretti Individuo di riferimento Diversi gruppi di riferimento per diverse esigenze La tribù Maggior valore del gruppo per i prodotti da ostentare Famiglia : unità significativa di riferimento per lo studio del comportamento d ’ acquisto distinguendo i diversi ruoli Ciclo di vita della famiglia Secondari: Associazioni ed altro Influenze di Marketing Influenze Situazionali * Influenze del prod.tto (differenzia zione, design, emozioni) * Influenze del prezzo * Influenze della comunicazi one (Adv e promoz.ni) * Influenze della distrib.ne (il punto vendita, store e non store retailing) * L ’ ambiente fisico * L ’ ambiente sociale (persone presenti, caratteristiche e ruoli) * La prospettiva temporale (stagionalità, acquisti reiterati) * La definizione del compito (acquisto per me stesso o per altri – regali Natale o altre ricorrenze significative) * Le condizioni antecedenti (inclinazioni momentanee che determinano un particolare stato d ’ animo, es. film) Influenze Psicologiche Le informazioni generate dal contesto sociale, di marketing e situazionale influenzano opinioni e sensazioni ma esistono moltissimi fattori psicologici che modificano l ’ interpretazione e l ’ utilizzo di tali informazioni. Due fattori psicologici molto significativi sono: * Product knowledge: Un complesso di informazioni immagazzinate nella memoria del cons.re a proposito di particolari classi e forme di prod.to, di marche, modelli e modi di acquistarli. Influisce sulla rapidità del processo; * Product involvement: La percezione di un consumatore in merito all ’ importanza o all’interesse personale di un bene. Es Harley Davidson. In caso di acquisto a elevato coinvolgimento il consumatore tenderà ad acquisire una elevata product knowledge. Alto grado di product knowledge allunga il 75 processo decisionale. 76 La segmentazione del mercato Orientamento del Marketing: centrare l’attività dell’impresa sul consumatore, ovvero realizzare gli obiettivi aziendali attraverso la customer satisfaction. 77 Le imprese segmentano i loro mercati per rispondere più efficacemente ai desideri dei vari gruppi di potenziali acquirenti con l’obiettivo di aumentare le vendite e migliorare i risultati economici. 78 La segmentazione del mercato La segmentazione è un’attività analitica volta ad individuare: gruppi di consumatori con analoghe esigenze; gruppi di produttori che rispondono in modo omogeneo a tali esigenze mediante prodotti giudicati sostituibili dai consumatori e dai diversi segmenti di mercato. 79 Mercato = insieme di soggetti (consumatori o utilizzatori finali) che, in una data area geografica e in un certo periodo di tempo, ricercano specifiche funzioni del prodotto Ma all’interno del mercato i consumatori / utenti non sono tutti uguali e sulla base di queste diversità possono manifestare bisogni diversi 80 → Segmento di mercato = gruppo di consumatori / utenti, individuato sulla base di uno o più criteri, omogeneo al suo interno in relazione al bisogno da soddisfare Il marketing one to one: verso la personalizzazione del prodotto/servizio 81 Il processo di Segmentazione del Mercato e l’individuazione dei Segmenti/obiettivo costituiscono il passaggio chiave per collegare e armonizzare il Piano di Marketing rispetto agli effettivi Bisogni degli Acquirenti. 82 Consiste nel classificare il mercato in gruppi di acquisto con comportamento omogeneo (target) su cui far leva per sviluppare l’attività produttiva e commerciale dell’impresa. 83 Migliore individuazione delle opportunità di mercato Migliore sensibilità ai mutamenti nella domanda Maggiore fedeltà alla marca Favorita pianificazione di marketing Favorito esame della situazione competitiva Rafforzamento di eventuali barriere all’entrata ... per selezionare i gruppi di clienti più interessanti e valutarli ... per specializzare la propria offerta ... per mettere a fuoco più efficaci strategie di marketing ... per un miglioramento quali/quantitativo dei prodotti/servizi offerti, sulla base della customer satisfaction ... per razionalizzare gli investimenti rispetto alle aspettative della clientela 84 Processo identificante gruppi di acquirenti con bisogni e/o desideri omogenei Suddivisione del mercato in gruppi di acquirenti omogenei Suddivisione in gruppi omogenei e significativi di clienti, ciascuno potenziale target da raggiungere con apposito marketing-mix. Al termine del processo di segmentazione, le differenze comportamentali tra individui devono essere minime all’interno di un gruppo, e le più ampie possibili tra segmenti diversi; in particolare, i fattori rilevanti d’acquisto dovrebbero essere differenti da segmento a segmento. 85 Il mercato è segmentabile attraverso specifiche tecniche che utilizzano differenti parametri: demografici: età, sesso, dimensione e fase del ciclo di vita della famiglia; socio - economici: reddito disponibile, professione, livello di istruzione; ubicazionali: popolazione urbana, suburbana e rurale; psicografici: personalità, stile di vita, classe sociale, autonomia decisionale, preferenza per l’innovazione; comportamentali: disposizione all’acquisto, tipo e tasso d’uso, grado di fedeltà alla marca, sensibilità agli strumenti di marketing, benefici attesi dai consumatori (Benefit Segmentation). 86 Esempi di Variabili in base alle quali Segmentare i Mercati al consumo. 87 La segmentazione del mercato - caratteristiche del segmento • misurabilità: la possibilità di quantificare sempre il numero di individui o organizzazioni che ne fanno parte e, ovunque applicabile, il volume di domanda che esso genera; • accessibilità: ossia il fatto di poter essere raggiunto con chiarezza e distinzione rispetto alla massa generica del mercato da apposite azioni di marketing; • significatività: intesa come il possesso di dimensioni e potenziale di domanda tali da giustificare strategie e investimenti di marketing mirati (B.E.P., ROI); • differenzialità: i segmenti devono essere massimamente omogenei al loro interno rispetto alle variabili di segmentazione utilizzate, ma al contempo possedere caratteristiche diverse da tutti i rimanenti, in maniera da evitare elementi di sovrapposizione; • esaustività: con la quale si indica che ciascuno dei consumatori di un mercato è stato incluso in UNO dei segmenti individuati; • stabilità: un segmento non deve soltanto possedere i requisiti precedenti, ma anche individuare una porzione di domanda ben delineata, che si presume non 88 muterà le proprie caratteristiche nel breve periodo. A tutto il mercato, senza distinzione per segmento, un unico marketing-mix marketing indifferenziato X X X X X X X X X W W W W W marketing differenziato Solo segmento 1, oppure 2, oppure 3 con specifico marketing-mix (2) F.R.A.2 (1) F.R.A.1 Ciascun segmento 1, 2 e 3 con distinti specifici marketing-mix Y Y Y Y Y Y (3) F.R.A.3 Mercato Segmentato X X X X X X X X X X X X X X X X X X Mercato non segmentato marketing concentrato 89 Nei confronti di un mercato segmentato, l’impresa può adottare una differente strategia di marketing: INDIFFERENZIATO Considera il mercato come se fosse omogeneo DIFFERENZIATO Si indirizza verso un gran numero di segmenti di mercato con diversi programmi di marketing CONCENTRATO Si indirizza verso un solo o, al massimo, pochi segmenti di mercato con un unico programma di marketing 90 • Indifferenziata: dominio su molti segmenti di mercato formato da una massa di consumatori con bisogni omogenei; • Differenziata: dominio su uno o pochi segmenti di mercato formato da consumatori con bisogni eterogenei ; • Concentrata: dominio su uno o pochi segmenti di mercato formato da una massa di consumatori con bisogni omogenei . 91 Presuppone: a) Lo studio dei concorrenti a) La definizione dei bisogni soddisfacibili con maggiore successo rispetto alla concorrenza (posizionamento) 92 • L’analisi della concorrenza consiste in un’analisi dettagliata relativa allo specifico contesto competitivo in cui opera l’impresa. • L’analisi della concorrenza si compone in una serie di sottofasi: Identificazione dei concorrenti Identificazione della strategia dei concorrenti Valutazione dei punti di forza e debolezza dei concorrenti Valutazione della capacità di reazione dei concorrenti 93 Analisi della concorrenza La conoscenza dei concorrenti costituisce un fattore chiave per la pianificazione di marketing. L’impresa deve effettuare un costante monitoraggio dei comportamenti di mercato dei concorrenti per poter identificare i vantaggi e gli svantaggi competitivi. 94 Le imprese concorrenti possono essere classificate secondo quattro livelli, in funzione del grado di sostituibilità dei prodotti e servizi offerti al mercato. 1) 2) 3) 4) I° livello: costituito dalle imprese che offrono prodotti similari agli stessi clienti e a prezzi pressappoco identici (Punto e Corsa); II° livello: riguarda le imprese che realizzano prodotti della stessa categoria ma che si differenziano in quanto a prestazioni, clientela obiettivo servita, prezzi (Fiat è in competizione con tutti gli altri produttori di automobili); III° livello: comprende le imprese che realizzano prodotti appartenenti a categorie diverse, ma dotati di un certo grado di sostituibilità funzionale (la Fiat compete con i produttori di biciclette, motociclette, mezzi pubblici di trasporto) IV° livello: comprende tutte le imprese che competono per acquisire una parte della spesa del consumatore (Fiat può competere in qualche misura con i produttori di beni durevoli, con l’industria turistica, con i costruttori di case) 95 La concorrenza allargata L’attrattività di un settore deve essere valutata analizzando le 5 forze competitive (Porter), ampliando cioè l’analisi della concorrenza anche a quella potenziale. 96 Analisi dell’ambiente competitivo: il modello di Porter (o delle 5 forze competitive) (Porter, 1982) Fornitori Potere contrattuale Dei Fornitori Potenziali Entranti Minaccia di Nuove Entrate Concorrenti del settore Minaccia di prodotti o servizi sostitutivi Prodotti Sostitutivi Potere contrattuale Degli Acquirenti Acquirenti 97 I fattori fondamentali della concorrenza del Porter sono: 1. * Concorrenti nel settore 2. # Fornitori 3. # Acquirenti 4. # Entranti potenziali 5. # Sostituti (soddisfano lo stesso bisogno, a differenti o a stessi segmenti, hanno marketing-mix similari o per differenti funzioni e sono tecnologicamente similari o differenti) all’entrata) (a protezione vi sono le barriere * Sono concorrenti attuali # Sono concorrenti potenziali 98 Concorrenti diretti: soggetti che offrono la stessa tipologia di prodotto sul mercato; Fornitori: coloro dai quali l'azienda acquista materie prime e semilavorati necessari per svolgere il processo produttivo e che potrebbero decidere di integrarsi a valle; Clienti: i destinatari dell'output prodotto dall'impresa e che potrebbero eventualmente decidere di integrarsi a monte; Potenziali entranti: soggetti che, in vario modo, potrebbero entrare nel mercato in cui opera l'azienda; Produttori di beni sostitutivi: soggetti che immettono sul mercato dei prodotti diversi da quelli dell'impresa di riferimento, ma che soddisfano, in modo diverso, lo stesso bisogno del cliente/consumatore. 99 100 Processo che, partendo dall’individuazione degli attributi che i consumatori di un dato segmento giudicano come critici nella decisione d’acquisto e sviluppandosi sulla base delle valutazioni che questi ultimi fanno su di un “paniere di prodotti”, consente di specificare la posizione che i prodotti/servizi occupano nella mente dei consumatori, al fine di distinguersi dai concorrenti ed acquisire un vantaggio competitivo. 101 Posizionamento programmato dall’impresa È il processo per il concepimento di un prodotto e della sua immagine allo scopo di dargli, di fronte al consumatore, una collocazione apprezzata e diversa da quella occupata dalla concorrenza. Posizionamento percepito dai consumatori È il risultato del processo di percezione che i consumatori sviluppano nei confronti del prodotto considerato rispetto ai prodotti concorrenti. Coincidono? Ries e Trout (1981), Positioning: The Battle for Your Mind: quale posizione ha il prodotto nella mente dei consumatori? 102 • Il posizionamento (Ries e Trout, 1981) indica il processo di collocazione di un prodotto nella mente del consumatore. • Il posizionamento può essere definito come: ... la decisione dell’impresa relativa alla scelta del (dei) beneficio (benefici) della marca che possono farle guadagnare un posto distintivo nel mercato (Ries e Trout, 1981). 103 Lo studio di posizionamento mira a: – definire i punti di forza e di debolezza di ciascuna offerta, visto che l’analisi è basata sulla valutazione degli attributi incorporati nei prodotti; – misurare, in termini di somiglianza o diversità, la distanza fra i prodotti concorrenti e la presenza di eventuali bisogni non adeguatamente soddisfatti, fornendo informazioni utili nella formulazione della strategia di marketing; – favorire la realizzazione di prodotti mirati alle esigenze dei segmenti prescelti, in modo da generare customer satisfaction e fidelizzazione. 104 Le regole fondamentali per realizzare un posizionamento efficace sono: – il posizionamento è riferito alla percezione dei clienti; – deve essere memorizzato dal cliente; – per posizionare il nuovo prodotto meglio dei concorrenti, si deve cercare di riempire gli spazi vuoti nella mente dei consumatori. 105 La mappa di posizionamento È uno strumento che consente di visualizzare il posizionamento della marca ed il grado di differenziazione rispetto alla concorrenza. In azienda è importante un’attenta valutazione delle caratteristiche distintive percepite dal cliente nonché dalle caratteristiche della propria marca anche in relazione con la concorrenza. Gli studi sull’immagine di marca permettono di misurare le percezioni degli acquirenti e di rivelare, in tal modo le aspettative del mercato. Uno strumento tipico del marketing per perseguire questo obiettivo è la “mappa percepita esplicita”. Le Mappe percettive esplicite vengono utilizzate, appunto, per identificare i panieri di attributi richiesti e raffigurare il posizionamento dei concorrenti. Esse sono ottenute ricorrendo ad un’analisi fattoriale; ad esempio un’analisi in componenti principali (se le variabili in esame sono di tipo quantitativo) o un’analisi delle corrispondenze multiple (se le variabili in esame sono di tipo qualitativo). 106 La mappa percettiva (o di posizionamento) ¥ È uno strumento per rappresentare graficamente il p. di prodotto o di marca; ¥ Ha l’obiettivo di evidenziare la distanza psicologica, così come percepita dai consumatori; ¥ Utilizza scale multidimensionali delle percezioni e delle preferenze che delineano il divario psicologico tra i prodotti e i segmenti di mercato in funzione di diverse dimensioni; ¥ La scala multidimensionale consente di produrre mappe con diverse dimensioni contemporaneamente; ¥ Nella forma più semplice, si basa su due dimensioni. 107 Individuare il gruppo di prodotti/marche direttamente concorrenti del prodotto considerato; Individuare gli attributi più rilevanti ai fini della scelta del consumatore, in relazione al tipo di prodotto/marca (es.: prezzo e versatilità d’uso per le bevande, prezzo e prestazioni per le automobili, ecc.); Estrarre un campione rappresentativo del target e svolgere un’indagine sulla percezione e valutazione dei prodotti/marche considerati; Definire una scala di misurazione per gli attributi considerati; Rilevare i giudizi dei consumatori sugli attributi dei prodotti/marche; Costruire un diagramma (mappa di posizionamento) i cui assi rappresentano gli attributi rilevanti e all’interno del quale si inseriscono i prodotti/le marche considerati/e, sulla base della media dei giudizi espressi dai consumatori. 108 L’impresa può adottare scelte di posizionamento in funzione di: Attributi del prodotto(automobile: Smart, …) Prezzo di vendita Benefici attesi(Fiesta snack, Pocket Coffee,…) Occasioni d’uso(Gatorade, RocherFerrero, Martini, …) Categorie di utilizzatori(Johnson&Johnson–shampoo, Kinder Ferrero, …) Concorrenza (Chinotto, …) Categorie di prodotto (margarina/burro, …) Elementi simbolici (Harley Davidson, …) Testimonial o opinion leader (Martini: No Martini, no party) Paese d’origine (Nastro Azzurro: «C’è più gusto a essere italiani») 109 IL POSIZIONAMENTO DI MERCATO È l’insieme di iniziative volte a definire le caratteristiche del prodotto offerto dall’impresa e ad impostare il marketing mix più adatto per attribuire una certa posizione al prodotto nella mente del consumatore. PREZZO Alto Marca “A” Marca “B” QUALITÀ Inferiore Marca “D” Superiore Marca “C” Basso 110 IL POSIZIONAMENTO DI MERCATO DI UNA LOCALITÀ TURISTICA Non è possibile definire un unico punto nel quale una destinazione si posiziona rispetto ai propri competitor, ma piuttosto è opportuno scegliere il proprio posizionamento “ideale” PREZZO Alto Tradizionale chic Riviera Giovane trendy Riviera Bassa Basso Alta QUALITÀ DEI SERVIZI 111 Esempio di mappa di posizionamento sui cui assi sono indicati termini opposti. In questo caso: formale/informale; sperimentale/tradizionale. 112 Tecnica che consiste nel creare prodotti differenti da quelli delle imprese concorrenti e nel rendere tale diversità percepibile dal consumatore. Differenziazione: insieme di elementi in grado di distinguere l’offerta di un’impresa da quella dei concorrenti. Posizionamento: il modo in cui un bene o un servizio si colloca nella mente dei consumatori 113 Il concetto di differenziazione riguarda l’analisi delle differenze rappresentate dagli attributi rilevanti, presenti nel ventaglio dei prodotti commercializzati dalle imprese costituenti l’offerta. 114 La differenziazione può essere basata su: Differenze fisiche (caratteristiche, prestazioni, qualità, durata, affidabilità, progettazione, stile,design, confezione) Differenze nel sistema di distribuzione (mediante punti di vendita oppure ordini postali, telefonici, via internet) Differenze di servizio (consegna, installazione, addestramento, consulenza, manutenzione e riparazione) Differenza di prezzo (prezzi elevati, medi, convenienti, da liquidazione) Differenze di immagine (simboli, atmosfera, eventi, mezzi) 115