La Globalizzazione dei mercati e dell’economia Un caso di studio: l’integrazione della Cina nel WTO (“Mondo e Mercati” de “Il sole 24 ore”) (Martedì, 18 Novembre 2003) AA 2010- 11 Economia Aziendale Prof. Romano Boni Elena Stazi Roma, 13 Giugno 2011 PREMESSA La Globalizzazione come fenomeno economico “ E’ la tendenza del’economia ad assumere una dimensione mondiale , è l’allargamento del mercato a tutto il mondo” Cenni storici - tre fasi di Globalizzazione Cause della Globalizzazione - progresso tecnologico - politiche di riduzione del protezionismo Effetti - crescita economica mondiale - deindustrializzazione nei paesi avanzati - disuaglianze tra paesi - competitività economica WTO World Trade Organization (Organizzazione Mondiale del Commercio) è la più potente organizzazione legislativa e giuridica del mondo QUANDO? - Istituito nel 1994 entra in vigore nel Gennaio 1995 come successore del GATT (General Agreement on Tariffs and Trade siglato nel 1947) - Differenze GATT e WTO OBIETTIVO Favorire gli scambi commerciali ALCUNI ACCORDI All’apice del WTO troviamo il suo trattato istitutivo: Il trattato di Marrekesh che stabilisce che tutti I membri devono rispettare gli accordi multilaterali allegati al trattato: - Accordo GATT - Accordo sulla risoluzione di controversie DICEMBRE 2001: Ingresso della Cina nel WTO IL CASO: Nel Dicembre 2001 “La Cina schiude le porte” entrando a far parte dell’Organizzazione Mondiale per il Commercio, nella quale è stata protagonista di un’ascesa senza precedenti” La Cina - Popolazione: 1 miliardo e 350 milioni - Basso costo del lavoro e delocalizzazione Nel 2003 A due anni dall’ingresso della Repubblica cinese nel WTO: - PIL + 9,1% - Scambi con l’estero +21,8& - Investimenti diretti esteri +30% - Produzione industriale +12,8% Mentre la Cina raddoppiava la propria quota sul mercato globale, sorpassando Francia e Gran Bretagna, le restanti economie occidentali retrocedevano in maniera inesorabile Allarmismi nel mondo commerciale internazionale: le grandi superpotenze economiche minacciate dal colosso asiatico, richiedono misure di salvaguardia per non venire travolte dall’uragano “Cina” TPSSM Obiettivo difesa delle imprese comunitarie. Come? Introducendo dazi di salvaguardia e altre soluzioni 28 gennaio 2003 viene introdotto il TPSSM (Transitional Product Specific Safeguard Mechanism) Chi può ricorrervi ? Tutti i produttori comunitari ad accezione delle imprese che producono prodotti già regolamentati nei confronti della Cina Quando? Quando si verifica uno di questi presupposti: - Misure di salvaguardia - Misure anti-diversione Ancora su TPSSM………. Procedure e tempi 1. Avvio della procedura di difesa 2. Inchiesta 3. Chiusura del procedimento Quindi: è possibile invocare il TPSSM quando il mercato comunitario è a rischio crisi a causa dell’importazione dalla Cina di prodotti simili o competitivi. Chi invoca la misura di salvaguardia deve dimostrare che le importazioni dei prodotti considerati sono cresciute danneggiando il mercato LE TAPPE DELLA CRESCITA ECONOMICA CINESE FINE ANNI 70: Governo di Deng XiaopinG; Economia socialista di mercato (periodo caratterizzato dalla riapertura delle relazioni internazionali) ANNI 90 Governo di Jiang Zemin Viene introdotto il concetto di socialismo di libero mercato Crescita economica che si consolida SVOLTA CRUCIALE DICEMBRE 2001 Adesione al WTO e governo della c.d. Quarta generazione (Hu Jantao) QUALI LE RAGIONI DI TANTO SVILUPPO? Motivi di successo dello sviluppo economico cinese •Terra materie prime e capitale a basto costo • Innovazione continua • Stabilità e lungimiranza politica • Investimenti finanziari straneri IL MINISTRO DELL’ECONOMIA TREMONTI SPIEGA….. (Inserto di Panorama 2009) I punti di forza dell’economia cinese sono: La popolazione ovvero la manodopera Il basso costo del lavoro “………..se i prodotti cinesi sono a buon mercato per gli europei lo sono a maggior ragione anche per i cinesi” QUALI SOLUZIONI? - Impostazioni di dazi doganali - Uso di strumenti indiretti (controlli) CONCLUSIONI Lo sviluppo cinese non rappresenta un fattore di stimolo alla collaborazione tra “popoli e nazioni” I prodotti esportati dalla Cina sono merci sostitutive di quelle realizzate in altre aree economiche a costi più alti Per questo l’economia cinese rappresenta una minaccia per l’economia dei paesi importatori Aumentando la concorrenza ha danneggiato il “made in Italy”