Lezione XIII Common-Mode feedback (CMFB) Introduzione In tutte le applicazioni degli amplificatori operazionali un anello di retroazione differenziale stabilisce le proprietà del circuito. U1 U2 Vdd consideriamo un amplificatore differenziale con carico resistivo, è facile stabilire il valore di potenziale dei nodi di uscita quando all’ingresso non viene applicato alcun segnale Rd comune è quindi facilmente determinabile ispezionando il circuito senza ricorrere alle equazioni dei MOSFET Rd Rd Vout M1 Il livello del modo Vdd In particolare, se Vout M2 Vin Rd M1 M2 Vin Iss Iss Vout1,2=Vdd-RdIss/2 Vdd Con il carico in pinch-off In M3, M4 scorre sempre Iss/2, la tensione Vds però dipende dalla forma della caratteristica Id=f(Vds) e quindi non può essere determinata con facilità Vb M3 M4 Vout M1 Se ad esempio M3 e M4, per una assegnata Vb, in pinch-off conducono una corrente maggiore di Iss/2, essi si porteranno a funzionare in zona di triodo M2 Vin Iss Vdd Se anche il generatore è un MOSFET Se M3 ed M4 sono in pinch-off per una corrente minore di Iss/2 allora il potenziale del nodo di uscita si abbasserà forzando M5 ad entrare in zona di triodo per erogare la corrente Id3+Id4 Mb2 W/L M3 W/L M4 W/L Vout M1 Mb1 W/L M2 M5 2 W/L In generale elevato guadagno, cerchiamo di bilanciare un generatore di corrente di tipo n con uno di tipo p. Dal momento che la resistenza Rn||Rp è di solito molto elevata, anche un piccolissimo mismatch tra le due sorgenti può provocare una grossa caduta di tensione sul nodo di uscita portando la sorgente di tipo n o quella di tipo p in zona di triodo Anche l’effetto di modulazione della lunghezza del canale è causa di questo tipo di problema Vdd In generale, in un amplificatore ad Rp Ip Ip-In In Rn Soluzione E’ chiaro che il valore di CM del nodo di uscita dipende fortemente dalle proprietà dei dispositivi. Un modello al primo ordine dunque non è sufficiente per determinare correttamente il punto di funzionamento statico del circuito. Questo problema è tanto più elevato quanto maggiore è il guadagno del circuito che stiamo analizzando C’e’ dunque necessità di un meccanismo di stabilizzazione di questo potenziale (ad esempio) alle variazioni parametriche Dal momento che la retroazione differenziale non è influenzata dal modo comune, è necessario aggiungere un ulteriore anello di retroazione interno per il solo modo comune Vdd Retroazione del modo comune La rete di feedback “misura” il valore del modo comune sui nodi di uscita e “regola” una delle due correnti (ad esempio In) del nostro amplificatore Separiamo dunque il problema in due: il “sensing” ovvero generare una tensione pari (o proporzionale) alla VCM e la “regolazione” del generatore In (o Ip, o entrambi) Ip Ip Vout M1 Circuito di sensing del modo comune M2 In U1 Vref Una semplice rete per determinare VCM E’ facile dimostrare che, se R1=R2 allora Vout,CM=(Vout1+Vout2)/2 Lo svantaggio di questo tipo di approccio è che R1 ed R2 devono essere molto più grandi dell’impedenza di uscita dell’amplificatore altrimenti avremmo una diminuzione del guadagno differenziale. Questo risulta in una penalizzazione in termini di area occupata e capacità parassite verso il substrato R1 Vout1 R2 Vout2 Vout,CM Usiamo dei buffer buffer a drain comune separa le resistenze R dalle impedenze di uscita dei mosfet. Il valore del potenziale VCM però viene abbassato almeno di una soglia ma questo può essere tenuto in conto dalla rete di regolazione Esiste un problema nel dmensionamento di I1 ed I2 (o di R) Vdd La presenza dei due Ip Vout,CM R M3 Ip M4 Vout R I1 I2 M1 M2 In Per dimensionare I1 e I2 nello swing dei nodi di uscita i due potenziali possono essere anche molto diversi tra loro Questo fa nascere una corrente Ix che deve essere tenuta in conto nel dimensionamento dei generatori di corrente (o delle resistenze) Può accadere che se la corrente Ix è troppo elevata allora la corrente di polarizzazione dei mosfet M3, M4 si riduce portandoli al di fuori della loro zona di pinch-off Vdd Bisogna tener conto che M4 out2 M3 out1 Ix R R I2 Vout,CM I1 P Sensing con MOSFET Se i due mosfet M1, M2 sono in profonda regione di triodo, mostriamo che la resistenza vista tra il nodo P e la massa è proporzionale alla tensione Vout,CM M1 out1 M2 out2 1 1 1 Gtot Rtot Ron,1 Ron,2 W W Gtot nCox Vout1 VTH nCox Vout 2 VTH L L 1 Rtot Gtot 1 W nCox Vout1 Vout 2 2VTH L La resistenza Rtot è dunque funzione della sola tensione di modo comune ma indipendente dalla componente di modo differenziale Essa dipende però da parametri tecnologici e geometrici dei mosfet. Mescolamento della Vout,CM Occupiamoci ora di come confrontare la tensione di modo comune con la tensione di riferimento e come di conseguenza modificare la polarizzazione del nostro amplificatore aumenterà la tensione di polarizzazione di M3, M4. Questo porterà i potenziali dei nodi di uscita ad abbassarsi perché la caduta su M5, M6 aumenta con la corrente. Il feedback è dunque negativo e stabilizza la tensione VCM ad un potenziale legato alla Vref e al guadagno A dell’amplificatore Se il guadagno dell’amplificatore A è elevato, il valore Vout,CM approssimerà Vref Vdd Se la tensione VCM aumenta, M6 M5 Vout M1 M3 Circuito di sensing del modo comune M2 M4 A Vref Ancora.. Vdd Vb4 In una configurazione “folded” cascode, invece di controllare la polarizzazione del differenziale, è possibile controllare la corrente di polarizzazione della coppia di ingresso. M7 M9 In+ M8 M10 In+ Vb3 M5 R1 R2 R R M6 M11 U1 Vref M4 M3 Vb2 M1 M2 Vb1 Vdd Mescolamento con sampling resistivo Se usiamo invece lo schema di sensing con i dispositivi a triodo, come possiamo effettuare il “mescolamento”? Le tensioni di uscita controllano la corrente di polarizzazione attraverso la modulazione della resistenza in on di M3 ed M4 in maniera che la corrente di drain ID9, ID10 bilanci esattamente ID7, ID8 Come si determina VCM in questo circuito? M7 M8 M5 M6 M1 M2 M9 M10 M3 M4 M5 Svolgimento M6 M1 M2 Ron3,4 è il rapporto tra caduta di tensione e corrente che scorre nella coppia M3,4, ovvero: Ron Vb M9 M10 M3 M4 1 W nCox Vout1 Vout 2 2V TH Vb L 2I D 1 Vout1 Vout 2 2VTH W Vb Vgs9 nCox L Vb Vgs9 2I D Problemi Il circuito appena visto soffre di diversi problemi: La tensione Vcm è funzione di parametri fisici e geometrici dei dispositivi attivi La caduta su M3,M4 limita lo swing differenziale di uscita Per limitare quest’ultima, M3 ed M4 hanno solitamente una W molto elevata, introducendo quindi notevoli capacità parassite. Se lo swing è un problema, al solito, possiamo utilizzare la configurazione “folded” Esempio: “folded cascode” Vdd • Abbiamo visto che in questo tipo di CMFB il valore VCM dipende dal valore di Vb. Come facciamo dunque a generare Vb in maniera che VCM sia poco sensible alle variazioni di questa tensione? • Determiniamo innanzitutto la sensibilità di VCM alle variazioni di Vb, ovvero dVCM/dVb Vb4 M9 M7 M8 M5 M6 M10 In+ In+ Vb3 M11 Vb M4 M3 Vb2 M12 M13 NMOS NMOS M1 M2 Vb1 Semplifichiamo il circuito Possiamo utilizzare il mezzo ai mosfet M7,M8 la resistenza equivalente in pinch-off. ai mosfet M1, M4 l’impedenza della configurazione cascode Alla coppia M12, M13 il modello equivalente a piccoli segnali (ricordando che gm è quella calcolata in regioe di triodo) Ci accorgiamo che la nostra retroazione campiona la tensione di uscita Vcm e mescola in serie all’ingresso la tensione di feedback Vdd circuito equivalente di modo comune e sostituire: r07||r08 M9+M10 M5+M6 M11 Vb Vcm Ron12||Ron13 gm4 r01||r04 (gm12+gm13)Vcm Soluzione Se il circuito è ben progettato, il guadagno d’anello Aβ sarà sufficientemente elevato da poter dire che il guadagno globale del sistema retroazionato è pari a 1/ β ovvero V2 V1 gm,12 gm,13 Ron,12 Ron,13 I2 0 W 2 nCox VDS11,12 L 11,12 1 W 2 nCox VGS11,12 VTH L 11,12 V VDS11,12 GS11,12 VTH Generazione di Vb Vdd Vb4 M8 M5 M6 Vdd M7 I1 M9 I M10 In+ In+ M14 Vb3 M11 M4 M3 M15 Vref Vb2 M12 M13 NMOS NMOS M1 M2 Vb1 Come funziona? Se (W/L)15= (W/L)12 +(W/L)13 e Vdd (W/L)14= (W/L)11 allora Id11=I1 non appena VCM=Vref Lo stesso ramo di polarizzazione I1 può essere utilizzato per polarizzare anche parte del I differenziale M14 L’effetto di modulazione della M15 lunghezza del canale (dal Vref momento che le Vds di M14 e M11 sono sicuramente differenti) però produce un errore. M9 M10 In+ In+ M11 M12 M13 NMOS NMOS Vdd Vdd Il circuito completo Vdd I1 M16 M7 M8 M5 M6 I M9 M10 M17 In+ Vb In+ M14 Vb3 M11 M4 M3 Vb2 M15 Vref e Vcm saranno diverse perché M14 e M11 hanno diversa VDS Vref M12 M13 NMOS NMOS M1 M2 Vb1 Vdd Vdd I1 M16 I M3 M1 M9 M10 M17 In- Vb In+ M14 M11 M15 Vref M12 NMOS M13 NMOS