file

annuncio pubblicitario
Il sistema di riferimento cartesiano
Un sistema di riferimento cartesiano si compone di due
rette orientate, tra loro perpendicolari, dette assi
cartesiani.
L’asse delle ascisse (o delle x), è quello orizzontale.
L’asse delle ordinate (o delle y), è quello verticale.
Il punto di intersezione degli assi è detto origine.
Ogni punto del piano è individuato da una coppia ordinata
di numeri: in figura è rappresentato il punto A(3; 4).
Le funzioni matematiche e il piano cartesiano
1
Il sistema di riferimento cartesiano
Il piano cartesiano si può dividere in quattro
settori denominati quadranti; essi sono
numerati dal primo in alto a destra e si procede
in senso antiorario.
Le funzioni matematiche e il piano cartesiano
2
La distanza tra due punti
Per determinare la distanza tra due punti nel piano cartesiano si possono presentare tre casi.
I caso I due punti hanno la stessa ordinata
Vogliamo calcolare la distanza tra i punti:
A(-2; 2) e B( 4; 2)
AB = xB - x A = 4 - (-2) = 4 + 2 = +6 = 6
REGOLA. La misura del segmento AB con A e B aventi uguale ordinata è data dal valore assoluto
della differenza delle rispettive ascisse. In simboli:
AB = xB - x A
Le funzioni matematiche e il piano cartesiano
3
La distanza tra due punti
II caso I due punti hanno la stessa ascissa
Vogliamo calcolare la distanza tra i punti:
A( 2; 3) e B( 2; - 4)
AB = y B - y A = (-4) - 3 = -7 = 7
REGOLA. La misura del segmento AB con A e B aventi
uguale ascissa è data dal valore assoluto della differenza
delle rispettive ordinate. In simboli:
AB = y B - y A
Le funzioni matematiche e il piano cartesiano
4
La distanza tra due punti
III caso I due punti hanno ascisse e ordinate diverse
Vogliamo calcolare la distanza tra i punti:
A(1; - 2)
e
B( 4; 2)
Consideriamo il triangolo rettangolo ABC, ottenuto
tracciando da A e da B rispettivamente le parallele agli assi x
e y, e calcoliamo la lunghezza della sua ipotenusa con il
teorema di Pitagora:
AB = 32 + 42 = 9 +16 = 25 = 5
REGOLA. Per determinare la distanza tra due punti A e B si applica il teorema di Pitagora e si
calcola la misura dell’ipotenusa del triangolo rettangolo avente per cateti le proiezioni del segmento
AB sugli assi cartesiani. In simboli.
AB =
Le funzioni matematiche e il piano cartesiano
( x A - xB ) + ( y A - y B )
2
2
5
Le coordinate del punto medio di un segmento
REGOLA. Le coordinate del punto medio M di un segmento AB sono date dalle semisomme
delle ascisse e delle ordinate degli estremi del segmento. In simboli:
æ x A + xB y A + y B ö
Mç
;
÷
2
2
è
ø
Vogliamo calcolare le coordinate del punto medio M del
segmento di estremi
A( 2; 3)
e
B(-4; - 5)
Applichiamo direttamente la formula:
xM =
yM =
2 + (-4)
2
3 + (-5)
2
2 - 4 -2
=
=
= -1
2
2
=
3 - 5 -2
=
= -1
2
2
Le funzioni matematiche e il piano cartesiano
6
Il concetto di funzione
DEFINIZIONE. Una relazione R da un insieme A verso un insieme B, che associa ad ogni elemento
di A uno ed uno solo elemento di B, prende il nome di funzione.
Il dominio di una funzione è l’insieme degli elementia Î A che hanno un’immagine in B.
Il codominio di una funzione è l’insieme degli elementi b Î B che hanno una controimmagine in A.
Le funzioni matematiche e il piano cartesiano
7
Le funzioni empiriche
Consideriamo la quantità di pioggia caduta nei vari mesi dell’anno in una località e disegnamone il
grafico.
100
mm di pioggia
90
80
70
60
50
40
30
20
10
Dicembre
Novembre
Ottobre
Settembre
Agosto
Luglio
Giugno
Maggio
Aprile
Marzo
Febbraio
Gennaio
0
Mesi dell’anno
Una funzione di questo tipo viene detta empirica perché non è possibile stabilire un legame fra il
mese dell’anno e i millimetri di pioggia.
Le funzioni matematiche e il piano cartesiano
8
Le funzioni matematiche
Indicando con x gli elementi dell’insieme A (dominio) e
con y gli elementi dell’insieme B (codominio) possiamo
dire che
DEFINIZIONE. La funzione matematica è un tipo di
funzione in cui il variare della y rispetto alla x avviene
sulla base di un meccanismo fisso che può essere
espresso mediante una precisa formula matematica.
Per mezzo di questa formula i valori assunti dalla y (in
seguito al variare della x) possono essere determinati
con precisione e sicurezza.
In simboli possiamo scrivere che
y = f (x)
e si legge << y uguale effe di x >>
oppure
e si legge << f è tale da portare x in y >>
Le funzioni matematiche e il piano cartesiano
9
La funzione di proporzionalità diretta
DEFINIZIONE. Due grandezze si dicono direttamente proporzionali se raddoppiando, triplicando,
dimezzando … l’una, raddoppia, triplica, si dimezza … anche l’altra.
DEFINIZIONE. Due grandezze sono direttamente proporzionali se il loro rapporto è costante.
In generale se x e y sono una qualsiasi coppia di valori corrispondenti, indicata con m la costante di
proporzionalità diretta abbiamo:
y
=m
x
quindi
y = mx
con m ≠ 0
La formula precedente rappresenta la funzione di proporzionalità diretta; in essa m rappresenta il
coefficiente di proporzionalità diretta.
Le funzioni matematiche e il piano cartesiano
10
Rappresentazione cartesiana della funzione y = mx
Consideriamo la funzione di proporzionalità diretta di equazione
y = 3x
in cui il coefficiente di proporzionalità è 3.
Il grafico della funzione y = 3x è una retta passante per l’origine degli
assi, quindi generalizzando possiamo dire che:
DEFINIZIONE. La legge di proporzionalità diretta è rappresentata nel
piano cartesiano da una retta passante per l’origine.
Le funzioni matematiche e il piano cartesiano
11
Considerazioni sul coefficiente di proporzionalità diretta
PROPRIETÀ. La funzione y = mx rappresenta sempre
una retta passante per l’origine, inoltre:
 se m > 0 la retta appartiene al 1° e 3° quadrante;
 se m < 0 la retta appartiene al 2° e 4° quadrante.
Le funzioni matematiche e il piano cartesiano
12
Considerazioni sul coefficiente di proporzionalità diretta
PROPRIETÀ. Nella funzione y = mx:
 se m = 1 la retta è la bisettrice del 1° e 3° quadrante;
 se m = −1 la retta è la bisettrice del 2° e 4°
quadrante.
Le funzioni matematiche e il piano cartesiano
13
Considerazioni sul coefficiente di proporzionalità diretta
PROPRIETÀ. Maggiore è il valore del coefficiente angolare m (in valore assoluto) tanto più
l’inclinazione della retta si avvicina all’asse y.
Le funzioni matematiche e il piano cartesiano
14
La retta nel piano cartesiano
Rappresentiamo nel piano la funzione y = 2x + 3
Più in generale:
PROPRIETÀ. Ogni funzione del tipo y = mx + q (con m e
q costanti) rappresenta l’equazione di una retta; m è il
coefficiente angolare e q rappresenta l’ordinata
all’origine.
È importante notare che l’equazione generica di una retta
y = mx + q non è più una funzione di proporzionalità
diretta.
Le funzioni matematiche e il piano cartesiano
15
Le equazioni di rette particolari
Rette parallele all’asse x
PROPRIETÀ. y = k è l’equazione di una retta parallela
all’asse delle x.
 Se k > 0 le rette parallele all’asse x appartengono al semipiano
positivo delle ordinate;
 se k < 0 le rette appartengono al semipiano negativo delle
ordinate;
 se k = 0 la retta coincide con l’asse x e la sua equazione diventa
y = 0; diremo allora che y = 0 è l’equazione dell’asse x.
Le funzioni matematiche e il piano cartesiano
16
Le equazioni di rette particolari
Rette parallele all’asse y
PROPRIETÀ. x = h è l’equazione di una retta parallela
all’asse delle y.
 Se h > 0 le rette parallele all’asse y appartengono al semipiano
positivo delle ascisse;
 se h < 0 le rette appartengono al semipiano negativo delle
ascisse;
 se h = 0 la retta coincide con l’asse y e la sua equazione
diventa x = 0; diremo allora che x = 0 è l’equazione dell’asse
y.
Le funzioni matematiche e il piano cartesiano
17
Le equazioni di rette particolari
Rette tra loro parallele
PROPRIETÀ. Due rette parallele hanno lo stesso coefficiente
angolare. In simboli, date:
r : y = mx + q
r || s
s : y = m¢x + q¢
se e solo se
Le funzioni matematiche e il piano cartesiano
m = m¢
18
Le equazioni di rette particolari
Rette tra loro perpendicolari
PROPRIETÀ. Due rette sono perpendicolari se il
coefficiente angolare della prima è l’antireciproco dell’altro.
In simboli, date
r : y = mx + q
r^s
se e solo se
m=-
s : y = m¢x + q¢
1
m¢
Le funzioni matematiche e il piano cartesiano
ovvero
m × m¢ = -1
19
L’intersezione di una retta con gli assi cartesiani
REGOLA. Le coordinate dei due punti di intersezione di
una retta di equazione y = mx + q con gli assi x e y si
ottengono ponendo in essa y = 0 e x = 0 e calcolando i
valori corrispondenti dell’ascissa e dell’ordinata dei due
punti.
Troviamo, ad esempio, i punti d’intersezione con gli assi
della retta
y =-
5
x+5
2
Le funzioni matematiche e il piano cartesiano
20
Equazioni di rette
FORMULA. L’equazione che permette di determinare l’equazione di una retta passante per un
punto P(x0; y0) e di coefficiente angolare m è
y - y 0 = m × ( x - x0 )
FORMULA. L’equazione che permette di determinare l’equazione di una retta passante per i punti
A(x1; y1) e B(x2; y2) è
y - y1
x - x1
=
y 2 - y1 x 2 - x1
Le funzioni matematiche e il piano cartesiano
21
La funzione di proporzionalità inversa
DEFINIZIONE. Due grandezze si dicono inversamente proporzionali se raddoppiando, triplicando,
dimezzando … l’una, si dimezza, diventa un terzo, raddoppia … l’altra.
DEFINIZIONE. Due grandezze sono inversamente proporzionali se il loro prodotto è costante.
In generale se x e y sono una qualsiasi coppia di valori corrispondenti, indicata con k la costante di
proporzionalità inversa, abbiamo:
x×y = k
k
y=
x
(con x ¹ 0)
La formula precedente rappresenta dunque la funzione di proporzionalità inversa; in essa k è il
coefficiente di proporzionalità inversa.
Le funzioni matematiche e il piano cartesiano
22
La rappresentazione cartesiana della funzione xy=k
Consideriamo la funzione di proporzionalità inversa di
equazione
16
y=
x
Il grafico è un ramo di curva che prende il nome di
iperbole equilatera. In generale:
DEFINIZIONE. La legge di proporzionalità inversa è
rappresentata nel piano cartesiano da un ’ iperbole
equilatera.
Le funzioni matematiche e il piano cartesiano
23
La proporzionalità quadratica e la parabola
DEFINIZIONE. Due grandezze x e y sono in
proporzionalità quadratica quando la relazione che le
lega si può esprimere con una formula del tipo:
y = ax 2
La formula precedente rappresenta la funzione di
proporzionalità quadratica; in essa a prende il nome di
coefficiente di proporzionalità quadratica.
La funzione di proporzionalità quadratica è rappresentata nel piano cartesiano da una curva,
chiamata parabola.
Le funzioni matematiche e il piano cartesiano
24
La proporzionalità quadratica e la parabola
DEFINIZIONE. Una funzione del tipo y = ax2 (con a ≠ 0) è l’equazione di una parabola avente
come asse di simmetria l’asse y e come vertice l’origine degli assi.
In particolare
• se a > 0 la parabola ha la concavità verso l’alto;
• se a < 0 la parabola ha la concavità verso il basso.
Le funzioni matematiche e il piano cartesiano
25
Scarica