2.4 Il latte
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Aspetti generali: il latte
 Latte = prodotto ottenuto dalla mungitura regolare,
ininterrotta e completa delle mammelle di animali in
buono stato di salute e di nutrizione
 Latte  latte di mucca; altrimenti: latte di pecora, latte
di capra, ecc.
 La fuoriuscita del latte dalle
mammelle dipende da:


fattori fisici (mungitura)
fattori ormonali (prolattina,
ossitocina)
 La composizione chimica del latte
dipende dalla razza, dall’età
dell’animale, dallo stadio di
lattazione, di nutrizione, ecc.
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I microrganismi del latte
 I microrganismi possono contaminare il latte con due
modalità:


via endogena (dall’animale)
via esogena (dall’ambiente)
 Le principali cause di contaminazione sono:



scarsa igiene delle stalle
scarsa igiene delle mammelle
malfunzionamento della vasca di refrigerazione
 Microrganismi più comunemente presenti nel latte:


batteri lattici ( fermentazione lattica)
lieviti e muffe
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Composizione chimica del latte
 Acqua: 87-88%

è il mezzo nel quale si
trovano dispersi o in
soluzione i diversi
componenti
 Proteine: 3-3,6%


 Glucidi: 4,5-5%

il lattosio (glu + gal) è
lo zucchero del latte
 Lipidi: ~ 3,5%


i più importanti sono i
trigliceridi, costituiti
soprattutto da AGS
sono presenti anche
fosfolipidi, steroli e
colesterolo
sono ad alto valore
biologico
le più importanti sono
la caseina e le proteine
del siero
(lattoalbumina
e lattoglobulina)
 Sali minerali: ~ 1%

presenti fosforo, calcio,
sodio, cloro (manca il
ferro)
 Vitamine: del gruppo B
(difetta la C)
Il latte è un alimento plastico, adatto a tutte le età
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Ciclo produttivo del latte
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Trattamenti presso il produttore
 Il latte appena munto viene:
 filtrato
 refrigerato (per rallentare la crescita microbica)
 mantenuto in costante agitazione (per evitare l’affioramento
della crema)
 stoccato
 trasportato in cisterne refrigerate fino alle Centrali del latte
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Trattamenti presso le Centrali
depurazione

degasatura o deodorazione

standardizzazione del grasso

omogeneizzazione

risanamento

confezionamento

stoccaggio e distribuzione
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Trattamenti di risanamento
 Latte risanato: latte venduto
confezionato e che ha subìto almeno
un trattamento termico
 Pastorizzazione: il metodo più
comune è l’HTST
(72-80 °C per 15-20”)
 Sterilizzazione: può essere fatta
con il metodo tradizionale (~ 120 °C per 15-20’)
o con il metodo UHT (140-150 °C per 2-4”)
 Microfiltrazione: il latte attraversa fori microscopici
capaci di trattenere i batteri e viene poi pastorizzato
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Effetti dei trattamenti termici
 Le modificazioni che subisce il latte per effetto del calore
(danno termico) sono proporzionali al tempo e alla
temperatura del trattamento applicato
 Modificazioni:
 il lattosio  in parte reagisce con i gruppi amminici delle
proteine (reazione di Maillard)
 le proteine  in parte si denaturano e diventano meno
solubili
 i sali minerali  in parte passano allo stato colloidale
(influisce sulla caseificazione)
 le vitamine  quelle del gruppo B sono più sensibili ai
trattamenti termici (soprattutto alla sterilizzazione)
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Indicatori del danno termico
 Nel latte, i principali indicatori del danno termico sono i
seguenti enzimi:
 la fosfatasi alcalina  reazione negativa nel latte
pastorizzato
 la lattoperossidasi  reazione positiva nel latte
pastorizzato con metodi blandi, mentre dà reazione negativa
con trattamenti termici energici
La presenza di lattoperossidasi nel latte pastorizzato è
indice di scarsa contaminazione microbica nel latte di
partenza e di buona qualità di quello finale
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Tipi di latte in commercio
 In base al trattamento
termico si distinguono:
 latte fresco pastorizzato
 latte fresco pastorizzato
ad alta qualità
 latte microfiltrato
pastorizzato
 latte a lunga
conservazione (latte
sterilizzato e latte UHT)
 In base al titolo lipidico si
distinguono:



latte intero
(>3,5% grassi)
latte parzialmente
scremato
(1,5-1,8% grassi)
latte scremato
(<0,3% grassi)
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Etichetta del latte
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Tipi di latte in commercio
 Latti a ridotto tenore di
acqua:
 latte concentrato o
parzialmente disidratato
(è un prodotto liquido)
 latte in polvere o
totalmente disidratato
(destinato soprattutto ai
prodotti per lattanti)
 Latti speciali:





latte delattosato o
accadì (HD), trattado
con l’enzima lattasi
latte arricchito
(aggiunta di vitamine D,
E, Ca, ecc.)
latte con probiotici
(batteri benefici)
latte con prebiotici
(con oligossacaridi)
latte aromatizzato
(vaniglia, cacao, ecc.)
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Latti fermentati
 Il latte coagula per effetto dell’abbassamento dell’acidità
dovuta all’azione dei batteri lattici
 I latti fermentati possono essere:
 latti acidi
 latti acido-alcolici
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Latti fermentati: ciclo produttivo
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Lo yogurt
 È il principale latte acido
 La fermentazione lattica, che sta alla base della sua
produzione, consiste in:
 I batteri lattici sono: Lactobacillus bulgaricus e
Stretococcus termophilus  devono essere presenti
nel prodotto finale in gran numero e essere vitali
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Valore nutritivo dello yogurt
 È simile a quella del latte, ma contiene meno lattosio
 Funzioni nell’organismo:
 migliora la digeribilità
della caseina
 regola il pH del tratto digestivo
 regola le funzioni intestinali
 migliora la risposta immunitaria
 favorisce l’assorbimento
del calcio