Latte e prodotti funzionali: comunicare la salute

Latte e prodotti funzionali:
comunicare la salute
Latte e prodotti
funzionali: la nuova
generazione
Di Francesca Lippi
Amato dai bambini, apprezzato anche dagli adulti e indicato
per gli anziani, il latte è uno dei prodotti simbolo del Made
in Italy e in più un alimento “naturalmente funzionale”: oltre
a nutrire l’organismo è in grado di proteggerlo. Durante la
trasformazione del latte in yogurt o in “latti fermentati” –
prodotti dalla fermentazione di microrganismi probioticiavvengono poi ulteriori modificazioni utili per la salute
dell’organismo.
E’ quanto emerso in questi giorni durante un Convegno al
Senato promosso dalla X Commissione Industria Commercio e
Turismo e dalla IX Commissione Agricoltura e Produzione
Agroalimentare del Senato, in collaborazione con Assolatte e
Inran –l’Istituto nazionale per la ricerca degli alimentari e
nutrizionali. Quest’ultimo ha presentato, durante l’evento,
sia la monografia dal titolo “Latte e prodotti funzionali: la
nuova
generazione”,
sia
il
nuovo
portale
www.AssoLatteYogurt.it.
“Il latte, lo yogurt e i latti fermentati funzionali sono
prodotti utili ad ogni età, specie alla terza”, dice Carlo
Cannella Presidente Inran. “Anche per gli sportivi però questi
alimenti rappresentano il veicolo con cui ripristinare il
livello dei nutrienti e degli agenti protettivi consumati
durante la pratica sportiva: è evidente che il latte è un
alimento importante, anche se non completo”. L’ Importante,
sottolinea Cannella, “è che si faccia un utilizzo corretto e
che sia adattabile alle varie esigenze dei consumatori”.
Infatti, lo yogurt e i latti fermentati pur mantenendo le
caratteristiche nutrizionali di partenza , presentano alcune
determinanti modifiche della composizione chimica dovute alla
tecnologia di produzione che li rende particolarmente
digeribili anche per chi è intollerante al lattosio. La
presenza di acido lattico poi favorisce la biodisponibilità di
sostanze minerali come il calcio e il fosforo. In più, i
batteri lattici presenti nello yogurt esercitano una
protezione contro le infezioni, soprattutto intestinali perché
si integrano con la flora batterica intestinale.
Giuseppe Ambrosi, presidente Assolatte, in occasione del
Convegno, ha spiegato che “la scelta di collaborare con
l’Inran attesta come l’industria lattiero casearia italiana
sia impegnata per fornire un’informazione corretta, puntuale e
autorevole. In un contesto in cui sui mezzi di comunicazione
tutti parlano di alimentazione, spesso senza alcuna cognizione
di causa o in modo superficiale, Assolatte conferma la sua
scelta di affidarsi solo a professionisti di riconosciuta
autorevolezza”.
Il Professor Morelli, Preside della Facoltà di Agraria presso
l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, ha detto
che “negli ultimi 20 anni le ricerche di microbiologia e
cliniche, sono state utili ai fini di innovare i tradizionali
latti fermentati permettendo di selezionare i particolari
batteri “probiotici”, in grado di esercitare funzioni davvero
rilevanti per la salute umana”, visto l’effetto benefico che
hanno sulla flora batterica intestinale. L’intestino, infatti,
è anche il maggior serbatoio di cellule del sistema
immunitario e rappresenta un vero e proprio secondo cervello
per quanto riguarda le reazioni nervose. “A partire dal latte
e dai batteri del latte –ha detto Morelli- si possono ottenere
prodotti innovativi, basati sulla tradizione millenaria dello
yogurt, e capaci, con lo sforzo congiunto fra la ricerca e
l’industria, di apportare benefici alla nutrizione e al
benessere dei consumatori”.
“In età pediatrica – dice Andrea Vania , Responsabile del
Centro di Dietologia e Nutrizione Pediatrica, della Sapienzalatte e yogurt arricchiti in calcio trovano tutta la loro
utilità soprattutto in quei bambini che assumono quantità
ridotte di questi prodotti, tanto più se in casa si fa uso,
come ormai spesso accade per l’infausta potenza della
pubblicità, di acque oligominerali”. Vania è dell’idea, quindi
che anche i “latti arricchiti in omega-3 possano dare
giovamento ai bambini con ipercolesterolemia familiare, per
contribuire a prevenire i danni precoci alle arterie ed al
cuore che la loro genetica spesso comporta”. Non solo. I latti
delattosati, trovano ampio spazio d’uso per tutti quei bambini
e ragazzi che, per genetica familiare o di popolazione, come
per i piccoli di etnie africane equatoriali o est-asiatiche,
non tollerano il lattosio già in età precoce.