Lezione III Amplificatori a singolo stadio L'amplificatore ideale Un amplificatore ideale è un circuito lineare Vout=Av Vin Le tensione di ingresso può assumere qualsiasi valore La tensione di uscita può assumere qualsiasi valore ..nella realtà Un amplificatore è un circuito fortemente non lineare vout a0 a1vin a2vin2 a3vin3 a4vin4 ... ai vini ... Un amplificatore a singolo stadio è composto da un dispositivo che funge da amplificatore ed un carico lineare (resistivo) o non lineare (attivo o passivo) Le proprietà di un amplificatore non sono tutte modificabili indipendentemente ma… L’ottagono Le grandezze da considerare nel progetto sono: Rumore Linearità Dissipazione di potenza Guadagno Impedenza di ingresso/uscita Tensione di alimentazione Velocità Escursione di tensione L’amplificatore a source comune converte una variazione della tensione Vin in una variazione di corrente, possiamo convertire quest’ultima in una variazione di tensione attraverso l’uso di un resistore RD posto sul drain. alcune delle problematiche di progetto è utile andare a studiare il comportamento ad ampi segnali di questo semplice stadio amplificatore Vin Per cominciare a comprendere RD M1 Vout Vdd Dal momento che il MOSFET La caratteristica di trasferimento V(vout) Facendo variare Vin da 0 a Vdd si ottiene la caratteristica ingresso-uscita Se Vin<VTH, M1 è spento e quindi la tensione di uscita vale Vdd Successivamente M1 si accende e se Vdd è sufficientemente alta, passa in saturazione per cui, in pinch-off: Vout 3.3V 3.0V 2.7V 2.4V 2.1V 1.8V 1.5V 1.2V 0.9V 0.6V 0.3V 0.0V 0.0V 0.6V 1 W 2 VDD RD nCox Vin VTH 2 L 1.2V 1.8V 2.4V 3.0V (continua) Non appena la differenza tra Vin e Vout diviene Vth, M1 si trova al limite della zona di pinch-off. In questo punto si ha: Vin VTH Vout Vin VTH 1 W 2 VDD RD nCox Vin VTH 2 L Che risolta fornisce il valore di Vin e Vout (continua) Un successivo aumenti di Vin riduce ulteriormente la caduta VDS e quindi M1 entra dapprima in zona di triodo e poi in zona lineare. In questa zona si ha: 3.6V V(vout) V(vin)-0.7 3.2V 2.8V 2.4V 2.0V 1.6V 1.2V 0.8V 0.4V 0.0V -0.4V -0.8V 0.0V Vout 0.6V 1.2V 1.8V 2.4V 3.0V 1 W 2 VDD RD nCox 2 Vin VTH Vout Vout 2 L (continua) Al solito, si cerca di lavorare nella zona che ci consente guadagni più elevati, ovvero quando M1 si trova in pinch-off. In questa regione possiamo definire il guadagno a piccolo segnale come la pendenza della caratteristica ingressouscita: Vout 1 W 2 VDD RD nCox Vin VTH 2 L Vout W AV nCox Vin VTH RD g m RD Vin L (continua) Come ci aspettiamo, il guadagno ad ampi segnali sarà funzione del segnale di ingresso. -D(V(vout)) 12 11 10 9 In particolare, osservando l’andamento del guadagno, si nota come non esistano praticamente zone approssimabili con un andamento costante. 8 7 6 5 4 3 2 1 0 0.0V 0.6V 1.2V 1.8V 2.4V 3.0V Progetto Come fare per massimizzare l’amplificazione dell stadio appena esaminato? Possiamo riscrivere l’espressione di Av: ID VRD W AV n Cox Vin VTH RD gm L ID ID VRD W W VRD 2 n Cox I D 2 n Cox L ID L ID (continua) W VRD AV 2nCox L ID Quindi aumentando W/L o VRD oppure diminuendo ID, in teoria, è possibile aumentare Av. E’ però importante comprendere che, ognuna di queste scelte porta inevitabilmente a dei compromessi. Ad esempio aumentare le dimensioni porta inevitabilmente ad un aumento delle capacità. D’altra parte un aumento di VRD diminuisce l’escursione possibile della tensione in uscita In funzione dell’overdrive… 2I D RD 2VRD AV gm RD VGS VTH VOV Il guadagno aumenta in maniera inversamente proporzionale alla tensione di overdrive. Per aumentare il guadagno basterà, a parità di corrente, diminuire l’overdrive (aumentando il rapporto W/L) Quest’operazione massimizza guadagno e swing ma penalizza la dinamica Effetti di ordine superiore Se si considera la modulazione della lunghezza di canale allora: Vout 1 W 2 VDD RD nCox Vin VTH 1 Vout 2 L E quindi Vout W AV RD nCox Vin VTH 1 Vout Vin L Vout 1 W 2 RD nCox Vin VTH 2 L Vin (continua) Se consideriamo che, nonostante tutto, la corrente ID si mantiene pressoché costante otteniamo Vout RD g m AV RD g m RD I D AV AV Vin 1 RD I D Dal momento che ID 1 r0 possiamo riscrivere: RD r0 g m AV g m r0 RD r0 RD Esercizio Progettare un amplificatore a source comune con carico resisitivo che, polarizzato con ID=100uA presenti Av=20. Si provi a massimizzare l’escursione della tensione di uscita. Per il MOSFET si consideri VT=0.7, KP=100uA/V2. Si trascuri la modulazione della lunghezza di canale. Il circuito è alimentato a 3.3V I carichi non lineari E’ molto difficile realizzare, in tecnologia CMOS, dei resistori di valore controllabile con una determinata accuratezza Se fosse possibile, l’occupazione di area su chip sarebbe intollerabile Il MOSFET, se GATE e DRAIN sono in corto circuito, funziona come un resistore non lineare. Questa connessione si chiama “a diodo”. Calcolo della resistenza equivalente Dimostriamo rapidamente che un NMOS connesso a diodo presenta, tra i terminali di DRAIN e SOURCE, un impedenza pari all’inverso della somma tra le transconduttanze del MOSFET stesso e quella dovuta all’effetto Body. 1 Req g m g mb L’amplificatore CS con carico a diodo Sostituendo il resistore di carico con un n-mos connesso a diodo si ottiene un nuovo stadio amplficatore Lo stesso stadio può essere realizzato utilizzando un p-mos Calcolo del guadagno Da quanto detto in precedenza segue immediatamente che: AV g m1 g m1 1 g mb 2 1 dove g m 2 g mb 2 g m 2 1 gm2 E’ utile esprimere tutto in funzione dei parametri geometrici W,L 2n Cox W L 1 I D1 1 g m1 1 AV = gm2 1 2n Cox W L 2 I D 2 1 W L 1 1 W L 2 1 Analisi ad ampi segnali Se ipotizziamo M1 in pinch-off allora possiamo eguagliare le correnti che scorrono in M1 e M2 1 W n Cox Vin VTH1 2 L 1 2 1 W n Cox VDD Vout VTH 2 2 L 2 W W Vin VTH1 VDD Vout VTH 2 L 1 L 2 Il legame tra ingresso e uscita è lineare! 2 Esempio CMOSN W=1u L=0.5u V1 M2 3.3 •Possiamo utilizzare SwitcherCad per calcolare la caratteristica di trasferimento di un amplificatore NMOS con carico a diodo • Si vede chiaramente che, all’accensione di M1, il legame tra ingresso e uscita è praticamente lineare 2.6V 2.4V 2.2V 2.0V 1.8V 1.6V 1.4V 1.2V 1.0V 0.8V 0.6V 0.4V 0.2V 0.0V M1 CMOSN W=5u L=0.5u V2 0 .MODEL CMOSN NMOS(KP=100u VTO=0.7) .dc V2 0 3.3 0.001 V(n003) 0.3V 0.6V 0.9V 1.2V 1.5V 1.8V 2.1V 2.4V 2.7V 3.0V 3.3 Ampiezza della zona lineare Il legame tra ingresso e uscita è lineare finchè il mosfet amplificatore M1 permane in regione di pinch-off. Il valore di tensione di uscita per il quale il mosfet entra in regione di triodo è esattamente pari alla sua tensione di overdrive 2.6V 2.4V 2.2V 2.0V 1.8V 1.6V 1.4V 1.2V 1.0V 0.8V 0.6V 0.4V 0.2V 0.0V V(n003) 0.3V 0.6V 0.9V 1.2V 1.5V 1.8V 2.1V 2.4V 2.7V 3.0V 3.3V Layout del circuito Un possibile layout (per nulla curato o ottimizzato) mostra come il mosfet amplificatore è molto più largo del mosfet di carico. Questo garantisce che il guadagno sia superiore all’unità