Il modo di mangiare e ciò che si mangia non sono elementi casuali o marginali nella vita, ma rivestono una grande importanza anche per il benessere. Il rapporto che le persone instaurano col cibo è complesso e legato a fattori diversi: è senza dubbio un fatto culturale poiché il modo di pensare il cibo è mediato culturalmente dall’ambiente e dalla società in cui si vive. In tutte le religioni il cibo non è solo un elemento naturale e materiale ma è considerato un dono di Dio o degli Dei, e l’atto di alimentarsi diventa, per questo motivo, un atto sacro, anche di ringraziamento all’Entità superiore che l’ha donato all’uomo per assicurarne la sopravvivenza. Come atto sacro l’assunzione di cibo deve anche rispondere all’esigenza spirituale di moderazione e virtù propria di ciascuna religione. EBRAICA L'osservanza della legge della purità (kashrut) risale all'interpretazione delle leggi che Mosè ha dato agli Ebrei. Gli Ebrei hanno l'obbligo di mangiare solo gli animali puri quelli dal piede biforcuto e ruminanti. I pesci devono avere scaglie e pinne. Sono proibiti i crostacei, il maiale, il cammello, le lepri, gli insetti. Gli Ebrei non possono mangiare neanche verdure e frutti da essi toccati. Gli animali puri devono essere uccisi secondo un rito speciale. I rabbini devono controllare che nelle macellerie gli animali vengano uccisi con il taglio dell'esofago e della trachea. E' proibito consumare il sangue, il grasso, l'intera parte posteriore. Il latte e le uova devono venire da animali puri. CRISTIANA A partire dal Medioevo l’atto del cibo era impregnato di contenuti religiosi: i Cristiani quando bevevano,lo facevano assumendo 5 sorsi,1 per ogni piaga di Gesù.Ogni boccone era diviso in 4 parti,di cui tre per la S.S Trinità e uno per Maria Santissima. I Cristiani mangiano di tutto, non hanno veti sulle norme dietetiche. Essendo il corpo tempio di Dio, va trattato con rispetto. Vanno evitati gli eccessi di alcol e di cibo. La golosità è uno dei vizi capitali. In particolari periodi dell'anno la Chiesa raccomanda il digiuno, forma penitenziale insieme alla preghiera e all'elemosina. Ricordiamo, a tale proposito, la Quaresima. Il periodo che la prepara è il carnevale. ISLAM Le regole della Tadhkiya. La Tadhkya è la legge islamica che regola le norme dietetiche. Essa ordina che gli animali vengano sgozzati ancora vivi e che il sangue scoli completamente dal loro corpo. Se l'animale non sanguina la sua carne è proibita. L'uomo che uccide l'animale deve appartenere alle tre religioni monoteiste : Ebraismo, Cristianesimo, Islamismo. Sono vietate le carni dei maiali, delle bestie feroci, dei rapaci, dei cani, degli asini, dei muli, dei rettili, dei topi, delle rane e delle formiche. Si possono mangiare le lucertole, le iene, le volpi, lo struzzo, il cavallo, le cavallette. I musulmani non consumano bevande inebrianti, né tabacco, né altre droghe. BUDDHISMO Nel buddhismo è raccomandata l’astinenza dalle carni per rispetto alla vita degli animali. Anche se non direttamente prescritta, comunque, l'astensione dalla carne è considerata nel buddhismo come un valore finalizzato a salvare la vita a un essere senziente: è chiaro, infatti, che, se una persona si astiene dal mangiar carne per tutta una vita, un certo numero di animali non verranno uccisi per lei. Una frase del XIV Dalai Lama sintetizza efficacemente questo principio: "Gli animali uccidono solo quando hanno fame, e questo è un atteggiamento assai diverso da quello degli uomini, che sopprimono milioni di animali solo in nome del profitto". Gallo Sandra De Rose Chiara Francesca