L`apprendimento: le principali teorie – parte seconda

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L’apprendimento: le principali teorie
Eleonora Bilotta
L’apprendimento
 La crescita e l’apprendimento, anche se di solito
vengono
identificati,
sono
due
processi
totalmente distinti.
 La crescita è regolata da fattori determinati
geneticamente, mentre l’apprendimento dipende
dall’ambiente in cui l’individuo vive (ciò implica
una grande responsabilità per tutti i membri di un
gruppo sociale).
 L’apprendimento può essere definito come un
cambiamento nelle attitudini o capacità umane,
che può essere conservato e che non si può
semplicemente attribuire al processo della
crescita.
L’associazione stimolo-risposta
 Si verifica un apprendimento quando ha luogo uno
stimolo che colpisce il soggetto e provoca un
cambiamento nella sua performance.
 Il tipo più semplice di apprendimento può così essere
rappresentato:
STIMOLO --- NULLA
a
STIMOLO --- RISPOSTA
 Questo
tipo
di
“associazione”.
apprendimento
si
chiama
Pavlov

Il fisiologo russo Pavlov (1927)
interessò dei riflessi condizionati.
si

Inizialmente Pavlov svolse delle indagini
sulla circolazione e sul cuore, poi si
dedicò alla fisiologia della digestione.

La sua opera principale sui riflessi
condizionati fu iniziata nel 1899 ed
intitolata “Osservazioni sulla secrezione
salivare”.

In quest'opera i riflessi scoperti furono
chiamati “secrezioni psichiche” (con
lo scopo di distinguerle dalle reazioni
fisiologiche non apprese).
Ivan Pavlov
(1849- 1936)
La ricerca di Pavlov
 Pavlov (1927) scoprì che, suonando un
campanello mentre si mostrava del cibo ad un
cane affamato, e ripetendo questa serie di eventi
varie volte, si portava il cane a salivare al solo
suono del campanello.
La ricerca di Pavlov
Mentre la salivazione alla vista del cibo poteva essere considerata
una risposta naturale (o non condizionata), la salivazione al suono
del campanello doveva essere acquisita come risposta
condizionata.
Fasi del condizionamento
Prima del condizionamento
SC (suono) -------- Nessuna risposta
SI (cibo) ---------- RI (salivazione)
Durante il condizionamento
SC (suono)
seguito da
SI (cibo) ---------- RI (salivazione)
Dopo il condizionamento
SC (suono) ------- RC (salivazione)
Il riflesso condizionato

Se il rinforzo viene interrotto, la risposta condizionata
comincia a diminuire fino a scomparire.
 Pavlov parte dal fatto che esistono due processi nervosi,
che attraverso le loro interazioni offrono le basi per il
funzionamento degli emisferi cerebrali:
 l’eccitamento;
 l’inibizione.
 Pavlov differenzia quattro tipi di sistemi nervosi
genotipici basati proprio sulla forza dei processi eccitatori
ed inibitori.
 Per cui si avranno i temperamenti sanguigni, flemmatici,
collerici e melanconici.
Le nevrosi sperimentali indotte
 Le prime scoperte di Pavlov sulle “nevrosi
sperimentali” furono occasionali. Infatti, un
cane era stato addestrato a salivare di fronte
ad un cerchio e a non farlo di fronte ad una
ellissi allungata.
 Dopo una serie di prove il raggio dell'ellissi
veniva accorciato così che era sempre più
difficile distinguerla dal cerchio.
 Quando
la
discriminazione
risultò
eccessivamente
difficile,
cominciarono
a
comparire i segni di un disturbo emotivo nel
cane.
Le nevrosi sperimentali indotte
 Pavlov chiamò questo disturbo emotivo, “nevrosi
sperimentale”, determinato da un conflitto tra forze di
eccitazione e di inibizione collocate in punti adiacenti
della corteccia cerebrale.
 Queste scoperte sono state fondamentali per lo studio
dell'apprendimento umano, perché si è creduto che
questa nevrosi presente negli animali fosse simile a
quella nell'uomo.
 Dopo questa serie di studi Pavlov ha parlato del
“riflesso di curiosità” che poi verrà chiamato “riflesso
di orientamento”, che serve ad indicare la tendenza ad
orientarsi
verso
qualsiasi
nuovo
stimolo
indipendentemente dal suo significato.
Skinner (1938) e il
condizionamento operante
 Il modello Stimolo-Risposta (S-R) di
Pavlov non riusciva a spiegare l'ampia
gamma dell'apprendimento e non
includeva il ruolo attivo dell'essere
vivente nell'ambiente.
 Una risposta può essere attivata senza
la necessità di uno stimolo, in quanto
essa diviene subordinata alla possibilità
di una ricompensa.
IL CONDIZIONAMENTO
OPERANTE
L’apprendimento è il risultato del condizionamento mediante rinforzo
di una risposta selezionata tra le tante possibili in un dato contesto.
Un topo affamato, introdotto nella Skinner-box, durante l’attività
esplorativa preme casualmente una leva.
La pressione fa emettere una pallina di cibo (rinforzo) e ciò succederà
ogni volta che il ratto preme la leva.
Si è così instaurato un condizionamento operante.
TIPI DI RINFORZO
Rinforzo positivo: consiste
aumentare la probabilità
desiderata
in
di
una contingenza volta ad
emissione di una risposta
Rinforzo negativo: consiste nell’eliminazione di uno stimolo che
produce una risposta di evitamento
Punizione: consiste in una contingenza volta a diminuire la
probabilità di comparsa di una risposta non voluta
Le ricerche degli studiosi della Gestalt
 Secondo
gli
autori
della
Gestalt
(rappresentata da Max Wertheimer,
Wolfang Kohler e Kurt Koffka), la tipica
forma di apprendimento è quella
dell’insight,
che
consiste
in
una
improvvisa riorganizzazione del campo
di esperienza.
 I fenomeni di insight sono condizionati
dall'apprendimento precedente.
Le ricerche degli studiosi della Gestalt

Uno degli esperimenti più importanti, riguardo a questo tipo
di apprendimento, è quello condotto da Harlow (1949).
 Questi addestrò delle scimmie a risolvere problemi,
durante l’esperimento venivano presentati alle scimmie
tre oggetti, la scelta giusta era quella di individuare
l’oggetto diverso. Dopo aver risolto una serie di questi
problemi le scimmie erano in grado di risolvere problemi
di dissimiglianza, con oggetti mai visti prima.
 Visti questi risultati Harlow concluse che le scimmie
avevano acquistato un set di comportamenti di
apprendimento, grazie ai quali potevano risolvere
problemi di dissimiglianza senza ricorrere alle prove ed
errori.
Piaget e lo sviluppo cognitivo
 Piaget pur non venendo riconosciuto come teorico
dell’apprendimento, ha comunque dato un contributo
notevole allo sviluppo della psicologia.
 Egli si accorse che le teorie classiche dello sviluppo
considerano fondamentalmente tre aspetti:
 maturazione biologica;
 esperienza dell'ambiente fisico;
 esperienza dell'ambiente sociale.
Piaget e lo sviluppo cognitivo
 Piaget vuole dimostrare che la sua teoria oltre a trattare
questi tre punti, ne esamina anche un quarto,
l’equilibrazione.
 Per quanto riguarda l'ambiente fisico, Piaget volge la sua
attenzione su tre tipi di esperienza:
 esercizio, esperienza
matematica.
fisica
e
esperienza
logico-
 L'esercizio porta all’eleganza dei movimenti, l’esperienza
fisica riguarda l’estrapolazione dell’informazione dagli
oggetti
dell’ambiente,
infine
l’esperienza
logicomatematica dipende da priorità speciali dell’interazione
soggetto-oggetto
e
non
dalle
proprietà
fisiche
dell’oggetto.
Otto varietà di apprendimento secondo
Gagné
 Secondo Gagnè, che
ha prodotto un’interessante
rivisitazione del fenomeno di apprendimento soprattutto in
ambito scolastico, vi sono otto varietà di apprendimento:








1°
2°
3°
4°
5°
6°
7°
8°
apprendimento di segnali;
apprendimento stimolo- risposta;
concatenazione motoria;
concatenazione verbale;
apprendimento di discriminazioni;
apprendimento di concetti;
apprendimento di concetti definiti o regole;
soluzione di problemi.
 Importanza notevole hanno
presiedono all'apprendimento.
le
condizioni
esterne
che
1° Apprendimento di segnali
 Consiste nell'apprendimento di risposte di tipo emotivo
ed è molto familiare, sia negli animali domestici che negli
uomini.
 Una situazione di apprendimento di segnali molto
studiata negli uomini è il battito degli occhi. Ad esempio,
se si soffia un po' d'aria sulla cornea di un uomo, l'occhio
batte rapidamente e questo è un riflesso incondizionato,
cioè originario e non condizionato da un precedente
apprendimento.
 Se in seguito si produce come stimolo un movimento
subito prima del soffio, si avrà uno stimolo condizionato
(il movimento).
2° Apprendimento stimolo-risposta

Ripetendo più volte la connessione movimento-soffio- si produce
una connessione appresa cioè:

S (movimento)
R (battito).

Le condizioni interne fondamentali per l’apprendimento di segnali,
sono la disposizione del soggetto ad una risposta emotiva riflessa.

Invece le condizioni esterne sono:


la contiguità, cioè lo stimolo-segnale e lo stimolo
incondizionato devono essere presentati in stretta prossimità;

la ripetizione.
L’apprendimento stimolo - risposta risulta molto resistente all'oblio.
Sia l’apprendimento di segnali che quello stimolo-risposta possono
essere prodotti a volontà, ma le capacità che possono stabilire
sono molto limitate.
3° La concatenazione motoria

E' una sequenza di connessioni S-R che si manifestano nei
movimenti della vita quotidiana. Un tipico esempio ci è offerto
dalla capacità appresa di aprire una porta con una chiave. Ogni
atto di questa sequenza deve essere eseguito correttamente e
nell'ordine giusto, altrimenti il soggetto non riuscirà ad
eseguirla.

Inoltre, per avere questo tipo di apprendimento il soggetto
deve essere capace di eseguire ogni sequenza singolarmente.

Un soggetto può essere predisposto ad apprendere una catena
di questo genere tramite istruzioni verbali.

Queste istruzioni verbali accompagnano solo l'inizio dello
stabilirsi di una catena e non ne sono una parte.

Affinché a catena si stabilisca appare necessaria qualche
soddisfazione, perché se manca il rinforzo si ha l’estinzione
dell’anello finale e quindi dell'intera catena.
4° Concatenazione verbale

E' l’apprendimento di associazioni verbali, mediante cui
l’individuo apprende il nome di oggetti. L’uomo mostra una
straordinaria versatilità nell’ambito della vocalizzazione. La
capacità di chiamare un oggetto per nome è costituita da una
catena di almeno due anelli, il primo è una risposta di
osservazione, il secondo è costituito da uno stimolo che spinge
il soggetto a dire il nome dell'oggetto. E' stato dimostrato che
una catena di sette anelli sia il massimo che può essere
appreso come fatto singolo.

Alcuni studi hanno dimostrato che nella maggior parte dei casi
il modo migliore è quello chiamato “partizione progressiva”,
nel quale il soggetto aggiunge sempre una nuova parte (per
esempio un verso) man mano che ripete le parti vecchie.
5° Apprendimento di discriminazioni

E’ la capacità di dare risposte
diverse agli elementi-stimolo di
uno stesso gruppo, discriminando
i tratti distintivi degli oggetti.

Le connessioni stimolo-risposta,
una volta apprese, possono
essere collegate in catene con lo
scopo di generare capacità più
complesse.
La
capacità
di
acquisire discriminazioni svolge
un'importante funzione nella vita
quotidiana.

La
discriminazione
riguarda
spesso i caratteri distintivi. Così il
bambino apprende a rispondere
diversamente
a
quelle
caratteristiche degli oggetti che
servono
a
distinguerli
l'uno
dall'altro.

Quando
viene
appreso
un
insieme
multiplo
di
discriminazioni diventa molto
difficile ritenerlo; per cui, risulta
più
efficace
apprendere
le
associazioni una per volta e poi
ripeterla più volte in ordine
diverso.

La serie di stimoli che devono
essere associati in varie catene
vanno presentati uno per volta in
modo che il soggetto possa
ripristinare
la
catena
per
ciascuno di loro.

Se la discriminazione è stata
compiuta
in
questo
modo,
l’interferenza che
nasce
da
generalizzazioni
tra
stimoli
risulterà enormemente ridotta.
6°
Apprendimento di concetti
 E’ la capacità di dare una stessa risposta a oggetti o
stimoli appartenenti a una stessa classe.
 In questo caso si parla di apprendimento di concetti
concreti che dipendono dall'osservazione diretta.
 Si potrebbe credere che un concetto si possa acquisire
attraverso il metodo per prova ed errore, ma questo non
appare il mezzo più appropriato se non per le scimmie.
 Anche
se
l’apprendimento
di
concetti
non
è
necessariamente una questione verbale, è risultato
chiaro
che
i
suggerimenti
verbali
facilitano
l’apprendimento nei soggetti umani che possiedano
alcuni prerequisiti essenziali.
I prerequisiti essenziali nell’acquisizione
di concetti
 Questi prerequisiti sono costituiti da una serie di catene,
verbali o no, che deve essere stata già acquisita in
situazioni di stimolazione rappresentative.
 Tali catene devono in qualche modo esibire le
caratteristiche della classe descritta dal concetto,
distinguere questi stimoli da altri non appartenenti alla
classe.
 Accanto a questi prerequisiti vanno individuate le
condizioni esterne indispensabili per questo genere di
apprendimento che generalmente sono comprese in una
serie di istruzioni verbali.
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