Comunicato ai media - Berna, 17 febbraio 2006 Fondazione Svizzera di Cardiologia Salute del cuore: occorre ridefinire l’espressione «stile di vita sano» «Stile di vita sano»: una frase fatta che tutti conoscono ed effettivamente non piace a nessuno. Ma se un maggior numero di persone se lo imponesse, nell’ambito della salute del cuore nei prossimi anni la Svizzera potrebbe ricuperare rispetto ai Paesi del Mediterraneo, dice il Presidente della Fondazione Svizzera di Cardiologia, proponendo di ridefinire questa espressione. «Dal profilo della quantità dell’alimentazione, in Svizzera siamo rimasti al passato» dice il Prof. Ludwig K. von Segesser, da un anno e mezzo Presidente della Fondazione Svizzera di Cardiologia. «La maggior parte di noi fa una vita che non comporta un particolare dispendio di energia, però mangiamo come se dovessimo spaccar legna tutti i giorni per riscaldare la casa.» «Pillola polivalente» senza effetti collaterali Perciò il Presidente della Fondazione Svizzera di Cardiologia vuol ridefinire il concetto di «stile di vita sano». Infatti si continua ad interpretarlo come cibi insipidi, piccole porzioni, gran perdita di tempo, ulteriore stress e rinuncia alle comodità della moderna vita di tutti i giorni. In realtà si tratta proprio del contrario, di una cosa molto piacevole: «All’inizio del 21° secolo, per la grande maggioranza di noi mangiare di meno ma meglio, inserire sufficiente attività fisica nel corso della giornata e rinunciare alla nicotina devono diventare comportamenti naturali ed espressioni di gioia di vivere» dice il Prof. von Segesser. Soprattutto perché «inteso in questo senso uno stile di vita sano, come una pillola polivalente, agisce contemporaneamente su diversi fattori di rischio per il cuore ed il cervello. Se li riconosciamo precocemente, spesso cambiare lo stile di vita può permettere di fare a meno di trattamenti costosi.» Errori ancor sempre diffusi L’accertamento precoce di possibili rischi individuali e l’informazione in materia sono perciò elementi fondamentali del programma d’attività della Fondazione Svizzera di Cardiologia. È vero che oggigiorno, specialmente grazie ai progressi della medicina, anche in Svizzera le morti per infarto cardiaco o ictus cerebrale sono diminuite di circa il 17% rispetto al 1980, ma le malattie cardiovascolari continuano nondimeno a costituire il problema di salute più frequente. E coll’aspettativa di vita aumenta la morbilità, il numero delle persone colpite da una malattia cardiovascolare nel corso della vita. Con la «pillola polivalente stile di vita sano», secondo il Prof. von Segesser, la si potrebbe ridurre. In Paesi del Mediterraneo come la Spagna e l’Italia l’alimentazione mediterranea ha un influsso determinante sulla buona salute del cuore. A questo fine servono l’informazione e la motivazione del vasto pubblico. Il Prof. von Segesser: «Per esempio, l’infarto cardiaco è ancor sempre considerato un destino tipico del sesso maschile, eppure nelle donne dopo la menopausa il rischio è lo stesso e circa dai settant’anni in su addirittura maggiore. E le donne giovani non riflettono di propria iniziativa sul fatto che l’abitudine di fumare, in aumento nella loro fascia d’età, ha conseguenze catastrofiche anche sul cuore.» Grandi compiti per la ricerca Oltre ad uno stile di vita improntato all’autoresponsabilità, anche la ricerca svolge un ruolo essenziale nel futuro della salute cardiovascolare in Svizzera, per cui la Fondazione Svizzera di Cardiologia la sostiene. Una sfida per i prossimi anni è la ricerca sulla diagnosi ed il trattamento dell’insufficienza cardiaca (debolezza di cuore), malattia la cui frequenza aumenta coll’età e che può ridurre in grandissima misura la qualità della vita delle persone che colpisce. Nel campo della cardiochirurgia assu- 2/4 meranno ulteriore importanza gli interventi mini-invasivi (la cosiddetta «chirurgia dal buco della chiave»). «Probabilmente le nuove nanoe microtecnologie permetteranno di compiere dei passi oggi ancora inimmaginabili», dice il Prof. von Segesser, «sia in ambito chirurgico che per quanto riguarda il trasporto di medicamenti mediante particelle piccolissime, le molecole, direttamente fino alle cellule da trattare». Dalla sua creazione nel 1967 il campo d’attività della Fondazione Svizzera di Cardiologia si è costantemente ampliato. La Fondazione di Cardiologia deve la sua indipendenza finanziaria ad un numero continuamente crescente di sostenitrici e sostenitori: attualmente sono 60'000. Il Prof. von Segesser: «Tutti contribuiscono a far sì che un minor numero di persone subisca un infarto cardiaco o un ictus cerebrale e che la vita di quelle colpite resti degna di essere vissuta». Gala Swissheart «Madama Butterfly» a Berna Il 17 marzo 2006 allo Stadttheater di Berna avrà luogo il primo «Gala Swissheart», una serata operistica a scopi benefici il cui ricavato netto andrà a favore di progetti della Fondazione Svizzera di Cardiologia. Sarà rappresentata l’opera «Madama Butterfly» di Giacomo Puccini. Saluto di benvenuto del Prof. Ludwig von Segesser, Presidente del Consiglio di fondazione della Fondazione Svizzera di Cardiologia. Introduzione all’opera da parte del regista e direttore dello Stadttheater di Berna, Eike Gramss. Dopo lo spettacolo la serata si concluderà con un cocktail. Le seguenti personalità hanno assunto il patronato del gala Swissheart: Pascal Couchepin, Consigliere federale; Samuel Bhend, Consigliere di Stato del Canton Berna; Alexander Tschäppät, Sindaco di Berna; Christa Markwalder Bär, Consigliera nazionale; Ursula Haller, Consigliera nazionale; Johann Schneider Ammann, Consigliere nazionale; Simone Niggli-Luder, più volte campionessa mondiale di corsa d’orientamento; Charles von Graffenried, Presidente del Consiglio d’amministrazione del Gruppo Espace Media; Prof. Thomas Zeltner, Direttore dell’Ufficio federale della sanità pubblica. 3/4 I biglietti per il Gala Swissheart si possono ordinare direttamente a Bern Billet, Nägeligasse 1a, 3011 Berna, Tel.: 031 329 52 52, fax: 031329 52 55, www.bernbillett.ch. Avvertenza per gli addetti ai media Questo testo si può richiamare da www.swissheart.ch/media e possiamo trasmettervelo anche per e-mail. Persone di riferimento per ulteriori informazioni: Fondazione Svizzera di Cardiologia Christa Bächtold, Responsabile della comunicazione Schwarztorstrasse 18, Casella postale 368, 3000 Berna 14 Telefono 031 388 80 85, telefax 031 388 80 88 E-Mail: [email protected] www.swissheart.ch und Prof. Ludwig K. von Segesser Service de Chirurgie cardiovasculaire Centre Hospitalier Universitaire Vaudois, CHUV Rue du Bugnon 41 CH-1011 Lausanne Telefono 021 314 22 80 E-Mail: [email protected] La Fondazione Svizzera di Cardiologia: con impegno contro le cardiopatie e l’ictus cerebrale Ci impegniamo affinché un minor numero di persone soffra di malattie cardiovascolari o ne resti menomato, si evitino le morti premature a causa di infarto cardiaco o ictus cerebrale e per le persone colpite la vita resti degna di essere vissuta. A tal fine promuoviamo progetti di ricerca promettenti, svolgiamo una vasta attività informativa per una miglior prevenzione di queste malattie e aiutiamo gli interessati consigliandoli. La Fondazione Svizzera di Cardiologia è un’organizzazione indipendente riconosciuta dalla fondazione ZEWO. 4/4