abstract - Università degli Studi di Parma

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Giornata di studio su
“Differenze e Disparità: le questioni sui generi in psicologia sociale”
Parma 19 Febbraio 2009
Costantino, Alessandra & Co.: Una ricerca sulle
rappresentazioni sociali di genere e il programma
Uomini e Donne
Valentina Grosso Gonçalves
Dipartimento di psicologia, Università degli Studi di Milano-Bicocca
e-mail del proponente: [email protected]
Parole chiave: rappresentazioni sociali; femminilità/maschilità; televisione; dialogismo
Le rappresentazioni sociali di genere operano non solo ad un livello inter-soggettivo, offrendo un
“sistema di valori, idee e pratiche” culturalmente e socialmente condiviso che nasce dal sapere
comune (Moscovici, 1976), ma anche ad un livello intra-soggettivo. Le rappresentazioni sociali di
genere si differenziano da altre rappresentazioni sociali in quanto esse implicano un “obbligo
imperativo” per ogni soggetto nella costruzione di un’identità – maschile o femminile –, per la quale
forniscono le coordinate strutturali (Duveen, 2001). Le identità di genere, diversamente da altre
identificazioni identitarie come, per esempio, la nazionalità, l’etnia, la classe o il ceto sociale, sono
relazionali e speculari ma caratterizzate da una complementarietà costituita su un’opposizione
bipolare che al contempo istituisce e vela il rapporto di disparità di potere fra i sessi (Duveen, 1993).
Markovà (2003) ha recentemente proposto una riformulazione del costrutto di rappresentazioni
sociali a partire dall’elaborazione della teoria del dialogismo di Bahktin. Tale approccio individua nel
dialogismo, inteso come capacità della mente di creare e comunicare in funzione della relazione EgoAlter, l’elemento fondante del pensiero umano e dunque, per estensione, anche del pensiero sociale
come processo tramite il quale nascono le rappresentazioni sociali. Specificamente, le
rappresentazioni sociali sono generate, secondo Markovà (2003), dalla relazione triadica tra Ego, Alter
ed un’Oggetto sociale rispetto al quale la coppia dialogica costruisce un significato.
A partire da questo quadro teorico la presente ricerca si è posta l’obiettivo di indagare le
rappresentazioni sociali di genere fra i giovani italiani, usando come caso empirico il programma
televisivo Uomini e Donne. Il programma è stato scelto in luce della specificità tematica (le relazioni di
genere), della popolarità fra i giovani (che ne costituiscono il target principale), e del format
Giornata di studio su
“Differenze e Disparità: le questioni sui generi in psicologia sociale”
Parma 19 Febbraio 2009
particolare – un “ibrido” tra talk show e dating show – che ne rappresentano un oggetto interessante
per lo studio delle rappresentazioni sociali come fenomeno dinamico, mutevole e contingente .
Il corpus di dati è costituito da due fonti: un set di registrazioni di 10 episodi consecutivi del
programma, parzialmente trascritti, e 10 focus group condotti con un gruppo di allievi dell’ultimo
anno di un Istituto tecnico commerciale di età compresa tra i 18 e i 21 anni.
I risultati sono analizzati usando una versione modificata della discourse analysis (Parker, 1990)
usando il programma sia come oggetto dell’indagine sia come oggetto cornice dell’indagine. Tale
approccio ci ha permesso di indagare sia la forma delle rappresentazioni sociali di genere veicolate dal
programma, quale spazio peculiare nella sfera pubblica in cui (alcune) rappresentazioni popolari di
maschilità e di femminilità sono oggettivate attraverso il medium televisivo, sia il processo
micorgenetico di costruzione delle rappresentazioni sociali di genere, come rappresentazioni che
implicano un’identità costruita sulla disparità, tramite il dibattito nel e sul programma. In conclusione,
si propone un modello dialogico non neutro delle rappresentazioni sociali di genere attorno al
programma Uomini e Donne.
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