Borsite trocanterica
a cura del Dr. Stefano Guidotti Firenze
Consiste in un’infiammazione ed un ispessimento della borsa del gran trocantere ed è
principalmente causa di dolore alla regione laterale dell’anca.
Si tratta di un’affezione più frequente nelle donne e tipica dell’età adulta e senile. Le
cause sono molteplici ( alterazioni posturali, dismetrie degli arti inferiori, sindromi
dismetaboliche, pregressi traumi ), talvolta di difficile identificazione.
I pazienti lamentano solitamente dolore in corrispondenza della protuberanza del
trocantere, che si può irradiare posteriormente al gluteo o al ginocchio. Talvolta il
dolore è mal localizzabile e può simulare una sciatalgia. Il dolore si aggrava con il
passaggio dalla posizione seduta o sdraiata a quella eretta, migliora dopo i primi passi
e si aggrava dopo alcuni minuti di cammino determinando talvolta una vera e propria
zoppia. E’ impossibile riposare a letto sul lato colpito e la pressione locale in genere
scatena il dolore. Alcuni movimenti anche passivi dell’anca, come l’adduzione e
l’intrarotazione, possono esacerbare il dolore.
La diagnosi di borsite trocanterica è spesso clinica ma può essere utile eseguire un
esame radiografico del bacino per escludere altre affezioni dell’anca e per evidenziare
eventuali depositi calcifici che talvolta si associano al processo flogistico. Un quadro
clinicamente simile alla borsite è rappresentato dalla tendinopatia inserzionale
(enterite) del medio e piccolo gluteo.
La terapia consiste nel rimuovere eventuali cause favorenti, quali vizi posturali o
dismetrie, ed utilizzare terapia infiammatoria per via generale o locale (talvolta molto
utili le infiltrazioni con anestetici e/o cortisonici).
Recentemente si è resa disponibile la terapia con onde d’urto che risulta molto utile
sia nella borsite che nella eventuale entesite dei glutei. Raramente è necessario
ricorrere all’intervento chirurgico.
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