SCHEDA NUMERO 13 Liceo scientifico Da Vinci Classe seconda G/H OMOTETIE E SIMILITUDINI con GeoGebra Ricorderai certamente che le isometrie sono le trasformazioni geometriche che corrispondono, in senso astratto, ai movimenti rigidi; le omotetie, invece, sono le trasformazioni che corrispondono in senso astratto, agli ingrandimenti e alle riduzioni delle figure a partire da un “centro di proiezione”. Vediamo ora degli esempi. Attività 1: Dato un qualunque triangolo, ABC, determiniamo la figura ingrandita del doppio di tale triangolo. Disegna un triangolo ABC e sia P un qualunque punto del piano che sarà il centro di proiezione (inizialmente, per facilitare la costruzione, fissalo fuori dal triangolo). Disegna ora tre semirette uscenti da P e passanti per i punti A, B e C. Individua sulle semirette i punti A', B' e C' tali che PA' = 2PA, PB' = 2PB … (per individuare tali punti puoi tracciare delle circonferenze). Disegna il triangolo che ha come vertici A', B' e C', misura i suoi lati e quelli del triangolo iniziale. Osservazione: la trasformazione appena applicata al triangolo ABC per ottenere il triangolo A’B’C’ è detta omotetia di centro P e rapporto 2. Attività 2: Dato un qualunque triangolo, costruisci un secondo triangolo i cui lati siano in proporzione (con rapporto k) a quelli del primo. Disegna un triangolo ABC e sia P un qualunque punto del piano. Inserisci nella barra sottostante la scrittura k = 2.3. Visualizza la vista algebra: compare l‟elenco degli oggetti inseriti nella vista grafica; fai un clic sul pallino a fianco della k: a destra compare un segmento con un punto. Esso rappresenta lo slider di k, ovvero muovendo il punto lungo il segmento il valore del parametro k varia (si possono impostare intervallo di variazione e incremento attraverso proprietà del punto). Ora scegli il comando Omotetia e seleziona nell‟ordine il triangolo, il punto P e poi digita k nella casella di testo che compare. Ottieni un secondo triangolo A'B'C': esso è il trasformato di ABC nell’omotetia di centro P e rapporto k. Modifica lo slider, vedi come varia l'immagine di ABC, cioè il triangolo A'B'C', al variare del rapporto di omotetia, cioè k. Modifica la posizione di P e osserva come variano i triangoli. Cosa succede se k = 1? ….............................................................................................................. Cosa succede se k = -1? …............................................................................................................. Cosa succede se k = 2? …............................................................................................................... Osserva ora i due triangoli e rispondi alle seguenti domande: Del triangolo ABC possiamo osservare che se esso, percorso da A a B a C, risulta percorso in senso orario allora A'B'C' percorso da A' a B' a C' risulta percorso in senso …............. Possiamo quindi affermare che un'omotetia conserva l'orientamento delle figure?................................................................................................................................... E' vero che le omotetie conservano le direzioni ovvero una retta viene trasformata in una retta ad essa parallela?…..................................................................................................... E l'allineamento dei punti è conservato?.......................................................................... E l'ampiezza degli angoli? ….............................................................................................. E cosa possiamo dire delle lunghezze dei segmenti?.......................................................... Che cose viene conservato invece in riferimento ad esse?................................................... Attività 3: Dato un triangolo ABC, applichiamo ad esso la composizione di un'omotetia con una isometria. Traccia un triangolo ABC, un punto P e, utilizzando questa volta l'apposito comando, applica ad esso un'omotetia di centro P e rapporto 1,5 (si scrive 1.5). Ottenuto il nuovo triangolo A'B'C' applica ad esso una rotazione di centro C' e angolo 40° ottenendo un triangolo A”B”C”. Conclusioni: Possiamo dire che al triangolo ABC è stata applicata una trasformazione che è data dalla composizione di un'omotetia e di un'isometria. Tale trasformazione viene chiamata similitudine. Poiché sia le isometrie, sia le omotetie conservano le ampiezze degli angoli, anche le similitudini conservano le ampiezze degli angoli. Poiché una similitudine è la composizione di un'isometria ( che lascia le lunghezze invariate) e di un'omotetia ( che varia le lunghezze di un fattore costante), l'effetto delle similitudini sulle lunghezze è quello di una variazione secondo un fattore costante, detto rapporto di similitudine. Immediata conseguenza di questa osservazione è che le similitudini, come le omotetie, conservano i rapporti fra i segmenti.