Regione Abruzzo – Direzione Opere Pubbliche e Protezione Civile

Regione Abruzzo – Direzione Opere Pubbliche e Protezione Civile
Servizio Previsione e Prevenzione dei Rischi
EDILIZIA SCOLASTICA E RISCHI TERRITORIALI
OGGETTO:
U.A.S.
Indirizzo:
Comune:
Distretto:
Provincia:
Squadra:
Data:
Relazione Scuola SME_Bucchianico_CHMM81901T
ISC_Bucchianico_CHIC81900R
Via S. Chiara
Bucchianico
09
Chieti
TL057--16/03/2004
PREMESSA
Nell' ambito del progetto pilota denominato "Edilizia scolastica e rischi territoriali" il team TL057 ha effettuato n° 1
sopralluogo presso il complesso scolastico sito nel Comune di Bucchianico
(Ch), in Via Santa Chiara in data
16/03/2004. La scuola in oggetto non condivide il sopracitato complesso scolastico con nessun’ altra scuola.
IL COMPLESSO SCOLASTICO
descrizione:
La scuola oggetto di rilievo, di proprietà comunale, è composta da n° 1 unità edilizia denominate per convenzione
con le lettere maiuscole dell’ alfabeto.
Il complesso presenta uniformità in riferimento alla unità geometrica primitiva che la compone sia in planimetria
che in elevazione, e le masse risultano simmetriche rispetto agli assi di simmetria generali in pianta e in elevazione.
L'edificio, di forma inscrivibile in un rettangolo, presenta tre piani in alzato oltre il piano terra, più una piccola
porzione come sottotetto non accessibile.
Costruita intorno al 1971 è costituita da 38 vani di cui 5 al piano terra, 13 al piano primo, 9 al piano secondo e 10 al
piano terzo, ad esclusione del locale caldaia con accesso indipendente.
La superficie coperta lorda della scuola e di circa mq 650.
Da quanto riferito, l’edificio è stato oggetto di alcune revisioni in data imprecisata con la sistemazione del blocco
bagni a piano primo, a causa dell’elevato numero di lesioni presenti sui muri, determinate molto probabilmente da
problematiche geotecniche. Sono inoltre state spostate alcune porte sui tramezzi interni in vari punti. Inoltre è stato
chiuso l’ingresso originario dell’ edificio, posizionato sul fianco laterale in corrispondenza del luogo dove si trova l’
attuale scala esterna di sicurezza in acciaio con la demolizione della pensilina di accesso, e la relativa modifica dei
tramezzi interni, per un razionale uso degli spazi sia al piano terra che ai piani superiori.
Non sono note informazioni tecniche relativamente ai solai ma questi sono molto presumibilmente in latero-cemento
gettati in opera con ferri di armamento di tipo liscio.
L’analisi distributiva è caratterizzata dalla presenza di un grande atrio al piano primo che mette in relazione la scuola
con il lato anteriore dell’ area di pertinenza che risulta essere ad un dislivello della parte posteriore di circa metri 3,5.
Il tetto è con copertura a falde in latero-cemento.
Il presente atrio interessa il piano primo e secondo in un unico volume mentre lo stesso spazio è utilizzato al piano
terzo come biblioteca.
L’ altezza netta dei piani è di m 3.3 su tutti i livelli. L’ atrio interno occupa con il suo volume due piani, e ha un’
altezza di mt 6.90.
L’edificio a piano terra, quello che ospita la palestra presenta un lato controterra.
La c.t. è situata nella parte laterale con accesso dalla parte posteriore.
Sono presenti complessivamente 2 ingressi al piano primo corrispondente al piano terra nella parte anteriore.
Detta unità edilizia si configura come singolo edificio isolato.
L’unità edilizia A edificata nel 1971, è stata oggetto di alcune revisioni in data imprecisata con la chiusura del
vecchio ingresso laterale e la ristrutturazione dei locali bagni al piano primo. Questa presenta n° 4 piani abitabili,
presenta un sottotetto non praticabile, e non c’è alcun piano seminterrato, si sviluppa per un’ altezza media
interpiano di 3.60 m, ed una superficie coperta a piano terra di 650 mq. La struttura verticale di questa unità
edilizia risulta essere del tipo con telaio in calcestruzzo armato. Gli orizzontamenti sono probabilmente con
struttura portante in latero-cemento gettato in opera, con cordoli in c.a. a tutti i livelli. La copertura è dal punto di
vista tipologico a falde con struttura portante in laterocemento gettato in opera con cordoli in c.a.
All’interno del complesso scolastico si svolgono esclusivamente funzioni attinenti alle attività didattiche della scuola
in oggetto e della scuola
elementare e della scuola materna. Il numero di utenti
contenuti nell’ arco della
giornata tipo all’interno del complesso stesso è di n° 142 tra studenti, personale docente, personale non docente,
più eventuali altri non quantizzabili.
CRITICITA’
Al momento del sopralluogo sulla struttura portante visibile si è rilevato un quadro fessurativo esteso per meno del
5%, mentre sulle componenti il quadro fessurativo riscontrato risulta essere esteso per circa il 30%, e un livello
massimo del danno valutato di media entità per quanto riguarda le componenti e la struttura.
Si consiglia pertanto di tenere sotto attento controllo il quadro fessurativo riportato negli appositi allegati (modello
scheda lesione) per evidenziare eventuali evoluzioni del quadro stesso.
Sulla base della documentazione fornita dall’ufficio tecnico comunale e dalle indagini svolte non
si evidenziano
criticità riguardanti la unità edilizia afferente il complesso scolastico, per quanto riguarda gli indicatori diretti dei
rischi e, nel particolare il fabbricato non ha subito interventi di emergenza, non sono intervenute trasformazioni che
hanno dato luogo a importanti incrementi di carico e riduzioni di resistenza sulle strutture, non sono intervenuti
incrementi significativi dei sovraccarichi di esercizio o variazioni di destinazione d’ uso, non sono stati realizzati,
ristrutturati locali in sotterraneo né sono state eseguite opere di scavo.
Gli arredi posti all’interno dei locali e nei percorsi interni (scaffalature, librerie, archivi, pareti attrezzate, ecc,) non
sono stabilmente ancorati alle pareti, ma sono generalmente di altezza minore a m 1.50 salvo qualche eccezione.
Non si rileva la presenza di elementi architettonici non strutturali incombenti e male ammorsati.
Non si evidenziano, invece, criticità per quello che riguarda gli altri indicatori diretti dei rischi così come individuate
nel dettaglio nelle schede di rilievo.
Quadro fessurativo
L’edificio presenta un sufficiente stato di conservazione anche se il quadro fessurativo riscontrato risulta essere
notevole per quantità di lesioni e lunghezza prevalentemente in alcune aree della costruzione.
Sono presenti lesioni capillari minime in vari locali, di alcun interesse tecnico.
Ve ne sono alcune più lunghe nei locali delle segreterie (lato sud) ma riconducibili molto probabilmente all’
assestamento del solaio/pavimento sottostante a quasi diretto contatto con il suolo, fenomeno probabilmente ad
oggi completamente stabilizzato.
Sono presenti un discreto numero di lesioni nell’ area posteriore dello stabile in prossimità del vano scale (lato nordest, locale magazzino e spogliatoi piano terra, aula 1 piano primo, e aule 1 e 2 ai piani superiori al primo).
Tale quadro fessurativo potrebbe essere indicativo di un possibile assestamento areale della fondazione,
emisimmetrico rispetto a l’ asse longitudinale delle aule interessate da tale fenomeno, più pronunciato verso i muri
esterni.
E’ presente l’inflessione del solaio/pavimento nell’aula 1 al piano primo, molto probabilmente determinata dalla
cattiva esecuzione tecnica del solaio (ben visibile anche nel locale magazzino al piano terra).
Infine sono presenti delle lesioni trasversali sui solai/pavimenti del piano terzo sul corridoio laterale della biblioteca di
notevole lunghezza.
Descrizione dettagliata delle lesioni per piano:
Piano terra
Sono presenti diverse lesioni esterne all’ edificio in corrispondenza del locale magazzino subito dopo lo spogliatoio
della palestra, queste sono riconducibili a due tipi sostanziali:
-
le prime risultano essere lesioni diagonali situate sulle pareti tra le finestre;
-
le seconde sono situate in prossimità delle
soglie e degli
architravi e presentano un andamento o
orizzontale o verticale.
Le lesioni interne alla palestra sono minime, è presente una lesione diagonale sul tramezzo divisorio dello spogliatoio
con il magazzino.
Infine si rileva l’ inflessione del solaio/soffitto del locale magazzino forse per cattiva esecuzione tecnica di questo in
fase di getto.
Piano primo
Lesioni minime per distacco dei tramezzi dalla struttura portante e altre per differente coefficiente di dilatazione
termica dei materiali sottostanti.
Numerose le lesioni nei locali di servizio del dirigente scolastico, che interessano prevalentemente i tramezzi divisori
tra le varie aule della segreteria (aula segreteria, 1, 2 e 3), queste presentano inizialmente
un andamento
orizzontale e poi un andamento a sega su quasi tutte le superfici.
Le uniche superfici esterne di questa porzione di edificio interessate da lesioni, per altro di minima entità, sono
quelle prossime al locale del dirigente scolastico e dei bagni annessi.
Sono inoltre presenti lesioni in prossimità delle aule più vicine al corpo scala (aula 1
piano primo), le lesioni
riscontrate sono prevalentemente sulle pareti divisorie interne. Tali lesioni presentano
un andamento
prevalentemente diagonale.
La pavimentazione presente nell’ aula 1 al piano primo presenta
una lesione sulla linea di fuga tra piastrelle,
determinata molto probabilmente dall’ eccessiva inflessione del solaio/pavimento in prossimità del muro esterno
nord. Lo stesso solaio/pavimento visto dal piano di sotto (magazzino) individua anche solo visibilmente una flessione
sostanziale nella porzione più prossima al muro perimetrale laterale esterno, molto probabilmente determinata dalla
cattiva esecuzione dello stesso in fase di realizzazione.
Piano secondo
Qualche lesione minima per distacco dei tramezzi dalla struttura portante.
Anche in questo caso le lesioni maggiormente frequenti sono nelle aule più prossime al vano scale (aula 1 e aula 2
piano secondo), ve ne sono di vario tipo, prevalentemente diagonali molto lunghe sulle pareti divisorie dei locali.
Si rileva inoltre il distacco del tramezzo divisorio tra aule dal solaio/pavimento, non è stato possibile valutare se le
lesioni di distacco riscontrate su ambo i lati del muro siano in realtà una sola lesione passante.
In questo piano alcune lesioni presentano un andamento a impronta di serpente.
Su questo piano si è rilevata anche l’ inflessione di parte di un solaio verso il muro (lesione A28_1), di cui non è stato
possibile valutarne la causa, ovvero se la pendenza è determinata da una cattiva esecuzione del pavimento/solaio o
se sussiste qualche altra condizione a determinare tale fenomeno.
E infine una leggera pendenza del solaio/pavimento dell’ aula 2 verso la linea trasversale di mezzeria passante per il
baricentro dell’ aula.
Piano terzo
Anche al terzo piano le lesioni maggiormente frequenti sono nelle aule più prossime al vano scale (aula 1 e aula 2);
ve ne sono di vario tipo diagonali o verticali sulle linee di aderenza tra pareti, e tra pareti e solaio, prevalentemente
diagonali molto lunghe, sulle pareti divisorie dei locali.
In questo piano le lesioni presentano un’ ampiezza minima, in alcuni casi appena evidenti, ma in antitesi ve ne è un
numero molto maggiore rispetto ai piani sottostanti.
Nel corridoio in prossimità delle scale è anche presente una lesione sul pavimento; questa, a differenza delle altre
riscontrate, non segue la linea di fuga tra piastrelle ma è diagonale rispetto alle fughe e con andamento irregolare.
In questo piano alcune lesioni presentano un andamento a impronta di serpente.
Infine vi sono le lesioni A35_1 e A36_1, lungo il corridoio laterale della biblioteca, molto lunghe di discreta ampiezza
sia sul solaio/pavimento che sul solaio/soffitto le quali risultano essere complanari sul piano verticale passante
attraverso le stesse.
Considerazioni:
Alla sola ispezione visiva senza controlli strumentali o di disegni di dettaglio tecnico risulta assai difficile esprimere
valutazioni di assoluta certezza sullo stato di fatto della costruzione.
Considerando l’ età dell’ edificio, le tecniche utilizzate nella realizzazione delle sue parti costitutive si ritiene che
esso possa svolgere egregiamente alla sua funzione strutturale in condizione statica.
Non è noto se l’ armamento delle strutture sia stato eseguito per resistere ad azioni dinamiche.
Si presume che il telaio in c.a. sia stato realizzato armando il calcestruzzo con tondini lisci.
L’analisi accurata del quadro fessurativo riscontrato individua la seguente condizione generale:
- L’ edificio presenta un sufficiente stato di fatto nelle finiture e un mediocre stato delle componenti, in particolare
dei muri divisori che individuano prevalentemente lesioni diagonali.
- L’edificio presenta un quadro fessurativo particolare, la maggior parte delle lesioni riscontrate globalmente nella
costruzione, sia internamente che sulle pareti esterne, sono state individuate nelle stanze e nella porzione di
corridoio più prossime al vano scala. (aule 1 e 2 di tutti i piani).
- Le lesioni presenti sui tramezzi divisori interni in questa parte di edificio, su tutti i livelli, sono prevalentemente
diagonali, maggiormente larghe ai piani bassi e meno larghe ma più diffuse ai piani alti.
- Le restanti lesioni individuate al piano terzo in prossimità del corridoio dopo la biblioteca, potrebbero essere
determinate dal carico gravante sul solaio/pavimento del piano terzo che rappresenta anche il solaio/soffitto del
grande atrio presente ai piani sottostanti realizzato con una grande luce, senza alcun appoggio intermedio nei locali
inferiori.
In relazione al quadro fessurativo riscontrato si rilevano le seguenti considerazioni:
sul solaio/pavimento del piano terzo gravano, oltre che il peso proprio, i pesi dei tramezzi divisori delimitanti il locale
biblioteca, il peso delle librerie posizionate all’interno di questo, più eventualmente il carico delle persone.
Considerando che ai piani inferiori non sono presenti pilastri intermedi alla grande luce dell’ atrio, è possibile che il
carico portato da tale solaio abbia determinato per flessioni indotte dai carichi in mezzeria azioni di trazioni e relative
lesioni in prossimità delle linee di incastro tra solaio e pareti.
Tali sovraccarichi posizionati nei piani più alti, in zona sismica, risultano essere un parametro di aumento del rischio
per le masse soggette ad accelerazione sismica.
Ad una sommaria analisi, risulta possibile che la struttura possa resistere anche ad azioni sismiche di media entità,
nonostante, il tipo di interventi già effettuati per dissesti di tipo geotecnico, e le lesioni riscontrate nei locali prossimi
al vano scala (che individuano un possibile problema geotecnico legato alla natura fisica dei primi strati del suolo),
amplificate quasi certamente da possibili perdite di acqua, per la rottura dei due canali di smaltimento di acque
bianche, (individuati nelle foto lesioni con la numero A67_1 e A68_1).
Tuttavia, lo stato di fatto riscontrato e l’ incremento dei carichi determinato dal posizionamento della biblioteca al
piano terzo, potrebbe in particolari condizioni dinamiche sviluppare momenti flettenti o torsionali molto maggiori
rispetto a quelli previsti in sede di calcolo statico della struttura, che potrebbero facilitare crisi puntuali del telaio
portante, per
eventuali cattive esecuzioni tecniche, anche favorite da azioni tensionali indotte da assestamenti
differenziali al di sotto delle fondazioni, in particolar modo nella zona sottostante le aule 1 e 2 di ogni piano.
Nell’ eventualità che il telaio strutturale non sia stato armato secondo la tecnica di prevenzione sismica, è evidente
che l’ incremento di carico al piano più alto, può aumentare la vulnerabilità dell’edificio a fronte di azioni dinamiche.
Risulta difficile comprendere con sicurezza la causa determinante delle lesioni riscontrate a piano terra, nei locali
segreteria, poiché le stesse sono presenti solo nei tramezzi interni e salvo qualche minima lesione in prossimità degli
angoli delle finestre anteriori; le pareti esterne non presentano alcun quadro fessurativo.
Molto presumibilmente queste potrebbero essere determinate dall’ abbassamento del solaio/pavimento al di sotto
della segreteria, che è quasi a diretto contatto con il terreno sottostante, ma l’assenza di disegni tecnici di maggior
dettaglio ci inducono a ritenere tale possibilità solo probabile.
IL SITO
descrizione:
L’ area su cui sorge il complesso scolastico, con estensione di oltre 2000 mq, si trova nella prima periferia del
capoluogo di Bucchianico in una zona urbanizzata. Essa ha, dal punto di vista morfologico, una configurazione di
versante.
Nell’ area di pertinenza della scuola di cui in oggetto è presente anche l’edificio che ospita la scuola elementare e
materna.
L’area presenta tre ingressi carrabili e uno pedonale.
La parte anteriore alle scuole presenta una superficie asfaltata, posteriormente proprio a ridosso dell’ edificio di cui
in oggetto è presente una strada in terreno battuto e al di là di questo un terreno in pendenza coperto di manto con
cotica erbosa con numerosi e pronunciati avvallamenti; oltre questo è presente un ampio campo da gioco con
superficie coperta con massetto di cemento.
L’area asfaltata anteriore comune con la scuola media consente un sufficiente spazio di manovra a mezzi di ogni
genere.
Sono presenti tre accessi carrabili alla scuola che consentono un agevole accesso a mezzi meccanici di soccorso
direttamente dalla strada .
Si documenta solo a titolo conoscitivo la presenza di uno degli accessi carrabili all’ area di pertinenza su una strada
con tracciato con discreta pendenza.
criticità:
Sulla base della documentazione fornita dall’ ufficio tecnico comunale e dalle indagini svolte non si evidenziano
criticità immediate per quanto concerne gli indicatori diretti e indiretti dei rischi dell’area ove sorge il complesso
scolastico, non sono stati effettuati scavi, né demoliti fabbricati o ultimate nuove costruzioni negli ultimi due anni;
non esistono infine sorgenti di potenziali inquinanti di origine chimica o biologica.
Non sono state rilevati elementi di elevata criticità del sito, data la sua posizione geografica semi periferica, dotata
di un’ ampia area di pertinenza.
Non sono state fornite dal municipio documentazioni relative alla situazione geomorfologica e litologica dell’area della
scuola .
Arch. Giancamillo Laureti
Dati di Vulnerabilità
Unità Edilizia
_A
Indice di
Vulnerabilità
Strutturale
(VS)
MA
Classe di
danno
(Da)
C2
Indice di
Vulnerabilità
di Area
(VA)
6
Indice di
Rischio
Sismico
(IRS)
.73E-01
Probabilità
di collasso
annuo (Pca)
.79E-03
Frazione di
utenti
esposti
(Ue)
0.67
Danno
presunto
(D95)
0.25
Note esplicative
L’indice di vulnerabilità strutturale (Vs) descrive la propensione dell’edificio a subire danni in occasione di
un terremoto. Negli edifici con struttura portante in muratura varia da 0 a 100. Se è minore di 20 la vulnerabilità
è bassa (B); se è maggiore di 80 la vulnerabilità è alta (A); tra 40 e 60 è media (M). Per gli edifici con struttura
portante in c.a la vulnerabilità strutturale è indicata direttamente con una lettera corrispondente al livello: alto
(A), medio-alto (MA), medio (M), medio-basso (MB), basso (B).. Essendo valutato solo sulla base di
caratteristiche intrinseche della struttura, è necessario correlarlo all’intensità del terremoto atteso nel sito per
avere informazioni sulla reale possibilità che i danni avvengano: a vulnerabilità alta, per esempio, può
corrispondere un rischio basso se l’edificio sorge in un sito con terremoti attesi di bassa intensità. Il parametro
D95 quantifica il danno presunto per effetto di un terremoto atteso nel sito con periodo di ritorno di 95 anni.
Valore nullo di D95 significa assenza di danno; valore pari a 1 significa crollo completo. Il periodo di ritorno
considerato qui è quello utilizzato per le verifiche allo stato limite di danno nella normativa vigente.
Il parametro Classe di Danno (Da) è una sintetica descrizione dell’attuale consistenza e diffusione del
danneggiamento nell’edificio. La lettera A indica nessun danno. Le lettere B, C, D ed E corrispondono
rispettivamente a danno lieve, medio, grave e gravissimo. La lettera F indica danno totale. Il numero che segue
la lettera indica l’estensione in termini percentuali: 0 indica estensione massima del 10%, 1 estensione massima
del 20% e così via fino a 8 che indica estensione massima del 90%. Il numero 9 indica estensione superiore al
90%. Per esempio, la sigla C2 indica un danno medio per una estensione massima del 30%.
L’indice di vulnerabilità di area (Va) tiene conto delle condizioni ambientali del sito dove sorge la scuola.
Varia da 0 a 100. Se è minore di 10 la vulnerabilità è bassa; se è compreso tra 10 e 19 la vulnerabilità è media;
se maggior o uguale a 20 sono richiesti accertamenti più approfonditi. Questo indice attualmente non è
correlabile all’intensità del terremoto atteso nel sito.
L’indice di rischio sismico (Irs) è il prodotto della probabilità di collasso annuo e del numero di vittime attese.
La probabilità di collasso annuo (Pca) può essere vista come frazione di una famiglia di edifici tutti identici
che crolla ogni anno per effetto del terremoto atteso nel sito. Oppure, l’inverso della probabilità rappresenta il
numero di anni durante i quali l’edificio riesce a sopravvivere senza crolli provocati dai terremoti attesi. Il numero
di vittime attese è un parametro che dipende dal tipo di utenti che occupano l’edificio e dal percorsi che questi
devono fare per salvarsi da un crollo. Si tratta quindi di un parametro indipendente dalle prestazioni sismiche
dell’edificio che evidenzia il numero di utenti oggettivamente deboli (bambini e disabili); il percorso è qui
semplicemente descritto dal numero di piani dell’edificio e dalla larghezza della strada prospiciente.
In tabella è riportato il numero di utenti totale (Nut), la frazione di utenti esposti (Ue)(rapporto tra numero di
vittime attese e Nut) ed il rischio sismico complessivo. L’indice di rischio definito in questo modo ha un valore
convenzionale; malgrado ciò, può essere considerato un utile strumento per definire graduatorie, la cui validità è
certificata dalla considerazione esplicita dei principali fattori di rischio sismico e dall’omogeneità di valutazione
degli stessi.