Regione Abruzzo – Direzione Opere Pubbliche e Protezione Civile

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Regione Abruzzo – Direzione Opere Pubbliche e Protezione Civile
Servizio Previsione e Prevenzione dei Rischi
EDILIZIA SCOLASTICA E RISCHI TERRITORIALI
OGGETTO:
U.A.S.
Indirizzo:
Comune:
Distretto:
Provincia:
Squadra:
Data:
Relazione Scuola Sma_Bucchianico_CHAA81903Q
ISC_Bucchianico_CHIC81900R
Via S. Chiara
Bucchianico
09
Chieti
TL057--18/03/2004
PREMESSA
Nell'ambito del progetto pilota denominato "Edilizia scolastica e rischi territoriali" il team TL057 ha effettuato n° 1
sopralluogo presso il complesso scolastico sito nel Comune di Bucchianico
(Ch), in Via Santa Chiara in data
18/03/2004. La scuola in oggetto condivide il sopraccitato complesso scolastico con la scuola elementare del
capoluogo.
IL COMPLESSO SCOLASTICO
descrizione:
La scuola oggetto di rilievo, di proprietà comunale, è composta da n° 1 unità edilizia denominata per convenzione
con la lettere maiuscola dell’ alfabeto.
L'edificio di forma inscrivibile in un rettangolo presenta due piani in alzato oltre il piano terra, costruita nel 1965 è
costituita da 36 vani di cui 11 al piano terra e 14 al piano primo, ad esclusione del locale caldaia con accesso
dall’esterno, e 11 al piano secondo.
Il complesso presenta uniformità nei volumi in riferimento alla unità geometrica primitiva che la compone sia in
planimetria che in elevazione, e le masse risultano simmetriche e ben distribuite rispetto agli assi di simmetria
generali in pianta.
L’edificio è stato oggetto di alcune revisioni in data imprecisata con la chiusura del vecchio ingresso posizionato su
una terrazza e la realizzazione al posto di questo di un aula prossima alla sala medica, e poi la successiva apertura
dell’ attuale nuovo ingresso e della sua copertura.
Sono in oltre state spostate delle porte sui tramezzi in vari punti ed effettuati lavori di manutenzione ordinaria relativi
ad intonaci e vernici.
L’analisi distributiva è caratterizzata da un atrio al piano primo che mette in relazione la scuola con lo spazio
anteriore dell’ area di pertinenza su cui si distribuiscono tutte le aule.
Al piano secondo è presente un ballatoio per tutto il perimetro, che si affaccia sull’ atrio sottostante, che consente il
collegamento a tutte le aule.
E presente un dislivello sulla sezione atero-posteriore di circa 3.60 mt.
La c.t. è situata nella parte laterale a piano terra.
Sono presenti complessivamente 3 ingressi di cui due al piano terra nei locali della scuola materna e uno sul piano
primo corrispondente alla scuola elementare.
Risulta possibile che l’armamento dei telai sia stato effettuato con ferri lisci.
Detta unità edilizia si configura come singolo edificio isolato
L’unità edilizia A edificata nel 1965, è stata oggetto di alcune revisioni in data imprecisata con la chiusura del
vecchio ingresso anteriore. Questa presenta n° 3
piani abitabili priva di sottotetto e senza alcun piano
seminterrato, si sviluppa per un’ altezza media interpiano di 3.20 m, ed una superficie coperta a piano terra di 665
mq. La struttura verticale di questa unità edilizia risulta essere del tipo con telaio in calcestruzzo armato. Gli
orizzontamenti sono probabilmente con struttura portante in latero-cemento gettato in opera o nella migliore
mdelle ipotesi con travetti prefabbricati, con cordoli in c.a. a tutti i livelli. La copertura è dal punto di vista
tipologico piana con struttura portante in laterocemento gettato in opera o con travetti prefabbricati e cordoli in
c.a.
All’interno del complesso scolastico si svolgono esclusivamente funzioni attinenti alle attività didattiche della scuola
in oggetto e della scuola elementare e della scuola materna. Il numero di utenti contenuti nell’arco della giornata
tipo all’interno del complesso stesso è di n° 255 tra studenti, personale docente, personale non docente, più
eventuali altri non quantizzabili, di cui n° 31 riferibili alla scuola materna, e n° 224 riferibili alla scuola elementare.
CRITICITA’
Al momento del sopralluogo sulla struttura portante visibile relativa all’unità edilizia A non si è rilevato nessun quadro
fessurativo , mentre sulle componenti il quadro fessurativo riscontrato risulta essere esteso per meno del 10% ed
interessa prevalentemente i solai di diverse aule, e un livello massimo del danno valutato di nessuna entità per
quanto riguarda la struttura.
Si consiglia pertanto di tenere sotto attento controllo il quadro fessurativo riportato negli appositi allegati (modello
scheda lesione) per evidenziare eventuali evoluzioni del quadro stesso.
Sulla base della documentazione fornita dall’ufficio tecnico comunale e dalle indagini svolte non
si evidenziano
criticità riguardanti le unità edilizie afferenti il complesso scolastico, per quanto riguarda gli indicatori diretti dei
rischi e, nel particolare il fabbricato non ha subito interventi di emergenza, non sono intervenute trasformazioni che
hanno dato luogo a importanti incrementi di carico e riduzioni di resistenza sulle strutture, non sono intervenuti
incrementi significativi dei sovraccarichi di esercizio o variazioni di destinazione d’uso, non sono stati realizzati,
ristrutturati locali in sotterraneo né sono state eseguite opere di scavo.
Si relaziona comunque la presenza di numerosi solai che presentano una elevata inflessione in mezzeria, e linee di
frattura sui pavimenti in prossimità degli incastri delle travi. Tale situazione pur non presentando alcuna criticità
oggettiva immediata, risulta sicuramente un elemento di approfondimento.
Gli arredi posti all’interno dei locali e nei percorsi interni (scaffalature, librerie, archivi, pareti attrezzate, ecc,) non
sono stabilmente ancorati alle pareti, ma sono generalmente di altezza minore a mt 1.50 salvo qualche eccezione.
Si rileva, però, la presenza di elementi architettonici non strutturali incombenti e male ammorsati, in particolare il
cornicione dell’ultimo piano.
Non si evidenziano, invece, criticità per quello che riguarda gli altri indicatori diretti dei rischi così come individuate
nel dettaglio nelle schede di rilievo.
Quadro fessurativo
L’edificio presenta un buono stato di conservazione con lesioni capillari minime in vari locali, di nessun interesse
tecnico.
Ve ne sono alcune più grandi ma riconducibili ad assestamenti della struttura e molto probabilmente ora
completamente quiescenti.
E’ presente l’inflessione del solaio/pavimento nella seconda e terza stanza del piano primo a sinistra salendo dalla
rampa di scale, con distacco dei tramezzi divisori dal solaio/pavimento per un’ altezza media di circa mm 3.
Inoltre e presente l’inflessione del solaio/pavimento nella seconda e terza stanza del piano secondo a sinistra salendo
dalla rampa di scale.
Descrizione dettagliata delle lesioni per piano:
Piano terra
Lesioni minime per distacco dei tramezzi dalla struttura portante, e qualche macchia per infiltrazione di acqua.
L’unica lesione anomala, ma di minima entità, per posizione e tipologia e quella presente nel locale cucina prossima
alla struttura portante delle scale evidenziata in planimetria con la numero A9_1.
Piano primo
Lesioni minime per distacco dei tramezzi dalla struttura portante come la A 4_1, leggera fessura trasversale in
mezzeria di una trave portante individuata con la foto numero A3_1, inoltre numerose lesioni esterne per distacco di
intonaco di rivestimento, e in altre caduta dell’intonaco del rivestimento dell’aggetto del tetto con esposizione dei
tondini di armamento.
E presente l’inflessione del solaio/pavimento nella seconda e terza stanza del piano primo a sinistra salendo dalla
rampa di scale, con distacco dei tramezzi divisori dal solaio/pavimento per un’ altezza media di circa mm 3.
Piano secondo
Lesioni minime per distacco dei tramezzi dalla struttura portante, l’unica con andamento irregolare quella individuata
con il numero A7_1.
E presente inoltre l’inflessione del solaio/pavimento nella seconda e terza stanza del piano secondo a sinistra salendo
dalla rampa di scale, con frattura del pavimento tra le linee di fuga con un dislivello medio tra la parte leggermente
flessa e l’altra in aderenza alla trave di circa 4 mm.
Considerazioni:
Alla sola ispezione visiva senza controlli strumentali o di disegni di dettaglio tecnico risulta assai difficile esprimere
valutazioni di assoluta certezza sullo stato di fatto della costruzione.
Considerando l’ età del complesso, le tecniche utilizzate nella realizzazione delle parti che compongono il complesso
si ritiene che esso possa svolgere egregiamente alla sua funzione strutturale in condizione statica.
Non è noto se l’armamento delle strutture sia stato effettuato in relazione alla tecnica sismica.
In relazione al quadro fessurativo riscontrato si rilevano le seguenti considerazioni:
nella seconda e terza stanza del secondo piano a sinistra salendo dalle scale, è presente la frattura del pavimento
sulla linea di fuga tra piastrelle in prossimità delle pareti divisorie tra le aule (foto lesioni A5_1 e A6_1), e stata
inoltre rilevata con la livella una leggera pendenza del pavimento sul pavimento dalla linea di frattura verso la linea
di mezzeria passante per il baricentro del pavimento. Tale circostanza e più evidente nella seconda stanza che nella
terza dove il problema e meno accentuato.
Nelle stesse stanze al piano di sotto (piano primo) è presente il distacco del tramezzo divisorio tra le stanze dal
pavimento/solaio, e la pendenza del pavimento dai muri perimetrali divisori al baricentro della stanza risulta essere
minima ma presente (foto lesione A1_1 e A2_1).
Al piano terra nel locale cucina corrispondente alle stanze precedentemente descritte
e presente solo una lesione sul muro portante che divide il locale cucina con la rampa di scale in prossimità del
solaio/soffitto. L’ altro locale, il refettorio corrispondente alle stanze superiori precedentemente descritte essendo
sprovvisto di pareti divisorie non consente alcun tipo di considerazione.
La misurazione delle altezze interne della stanza seconda al piano primo in prossimità degli angoli interparete e nel
punto baricentrico al centro della stanza rilevano una differenza di altezza di circa 2 cm. (non si esclude la possibilità
di errore dello strumento) mentre la differenza dell’ altezza netta tra il locale atrio al piano primo antistante la
stanza,
e l’altezza baricentrica della stanza analizzata al piano primo
e di 4 cm. Risulta dunque possibile un
inflessione del punto baricentrico del solaio/soffitto della stanza corrispondente superiore, trascurando, l’eventuale
presenza di inflessione anche del solaio/pavimento della stanza oggetto di questa valutazione, che falserebbe la vera
differenza di altezza tra i cinque punti interni alla stessa.
Dunque a seguito delle quadro fessurativo riscontrato, si potrebbe dedurre che la concomitanza dell’ inflessione dei
solai/pavimenti nella seconda e terza stanza del primo e secondo piano possa essere ricondotta ad un assestamento
dei solai per fenomeni di fatica che giustificherebbero l’ inflessione verso l’area prossima alla mezzeria, ma non la
lesione del pavimento, indicativa di un cedimento maggiore rispetto al consueto assestamento per fatica degli stessi.
Oppure una cattiva esecuzione tecnica dei solai/pavimenti nelle stanze (mancanza di controfreccia in fase di getto
del solaio), che sotto l’azione dei carichi di esercizio ciclici presenti avrebbero determinato una maggiore inflessione
rispetto al consueto ai carichi portati.
Non avendo riscontrato alcuna situazione analoga presso questo edificio in alcun altro punto
si ritiene che le
circostante rilevate siano riconducibili a problematiche connesse ad una cattiva esecuzione di queste porzioni di solai.
A seguito di quanto esposto non risulterebbe inutile, un controllo più accurato dei solai con metodiche tecniche più
adeguate e con strumenti più precisi, non possibili con questo tipo di analisi.
Nel qual caso i solai fossero stati gettati in opera, con l’uso di tondini di armamento del tipo liscio e non ad aderenza
migliorata, come già rilevato nella scuola media adiacente, risulterebbe utile il controllo dello stato di conservazione
di questi e del loro grado di aderenza alla struttura.
Inoltre si documenta che l’edificio non presenta una scala di emergenza esterna.
Il piano terra e totalmente utilizzato come scuola materna.
Il piano primo e secondo sono utilizzati come scuola elementare.
IL SITO
descrizione:
L’area su cui sorge il complesso scolastico, con estensione di oltre 2000 mq,
si trova nella prima periferia del
capoluogo di Bucchianico in una zona urbanizzata. Essa ha, dal punto di vista morfologico, una configurazione di
versante.
Nell’area di pertinenza della scuola di cui in oggetto e presente anche l’edificio della scuola media.
L’area presenta tre ingressi carrabili e uno pedonale.
La parte anteriore alle scuole presenta una superficie asfaltata, posteriormente proprio a ridosso dell’edificio di cui in
oggetto è presente una strada brecciata e al di la di questo un terreno in pendenza coperto di manto con cotica
erbosa con numerosi e pronunciati avvallamenti.
L’area asfaltata anteriore comune con la scuola media consente un sufficiente spazio di manovra a mezzi di ogni
genere.
Sono presenti due accessi carrabili alla scuola che consentono un agevole accesso a mezzi meccanici di soccorso
direttamente dalla strada .
Si documenta solo a titolo conoscitivo la presenza di uno degli accessi carrabili all’ area di pertinenza su una strada
con discreta pendenza.
criticità:
Sulla base della documentazione fornita dall’ ufficio tecnico comunale e dalle indagini svolte non si evidenziano
criticità immediate per quanto concerne gli indicatori indiretti e diretti dei rischi dell’area ove sorge il complesso
scolastico, non sono stati effettuati scavi, né demoliti fabbricati o ultimate nuove costruzioni negli ultimi due anni;
non esistono infine sorgenti di potenziali inquinanti di origine chimica o biologica.
Non sono state rilevati elementi di elevata criticità del sito, data la sua posizione geografica semi periferica, dotata
di una ampia area di pertinenza.
Non sono state fornite dal municipio documentazioni relative alla situazione geomorfologica e litologica dell’area della
scuola .
Arch. Giancamillo Laureti
Dati di Vulnerabilità
Unità Edilizia
A
Indice di
Vulnerabilità
Strutturale
(VS)
MA
Classe di
danno
(Da)
A0
Indice di
Vulnerabilità
di Area
(VA)
O
Indice di
Rischio
Sismico
(IRS)
.13E+00
Probabilità
di collasso
annuo (Pca)
.79E-03
Frazione di
utenti
esposti
(Ue)
0.68
Danno
presunto
(D95)
0.27
Note esplicative
L’indice di vulnerabilità strutturale (Vs) descrive la propensione dell’edificio a subire danni in occasione di
un terremoto. Negli edifici con struttura portante in muratura varia da 0 a 100. Se è minore di 20 la vulnerabilità
è bassa (B); se è maggiore di 80 la vulnerabilità è alta (A); tra 40 e 60 è media (M). Per gli edifici con struttura
portante in c.a la vulnerabilità strutturale è indicata direttamente con una lettera corrispondente al livello: alto
(A), medio-alto (MA), medio (M), medio-basso (MB), basso (B).. Essendo valutato solo sulla base di
caratteristiche intrinseche della struttura, è necessario correlarlo all’intensità del terremoto atteso nel sito per
avere informazioni sulla reale possibilità che i danni avvengano: a vulnerabilità alta, per esempio, può
corrispondere un rischio basso se l’edificio sorge in un sito con terremoti attesi di bassa intensità. Il parametro
D95 quantifica il danno presunto per effetto di un terremoto atteso nel sito con periodo di ritorno di 95 anni.
Valore nullo di D95 significa assenza di danno; valore pari a 1 significa crollo completo. Il periodo di ritorno
considerato qui è quello utilizzato per le verifiche allo stato limite di danno nella normativa vigente.
Il parametro Classe di Danno (Da) è una sintetica descrizione dell’attuale consistenza e diffusione del
danneggiamento nell’edificio. La lettera A indica nessun danno. Le lettere B, C, D ed E corrispondono
rispettivamente a danno lieve, medio, grave e gravissimo. La lettera F indica danno totale. Il numero che segue
la lettera indica l’estensione in termini percentuali: 0 indica estensione massima del 10%, 1 estensione massima
del 20% e così via fino a 8 che indica estensione massima del 90%. Il numero 9 indica estensione superiore al
90%. Per esempio, la sigla C2 indica un danno medio per una estensione massima del 30%.
L’indice di vulnerabilità di area (Va) tiene conto delle condizioni ambientali del sito dove sorge la scuola.
Varia da 0 a 100. Se è minore di 10 la vulnerabilità è bassa; se è compreso tra 10 e 19 la vulnerabilità è media;
se maggior o uguale a 20 sono richiesti accertamenti più approfonditi. Questo indice attualmente non è
correlabile all’intensità del terremoto atteso nel sito.
L’indice di rischio sismico (Irs) è il prodotto della probabilità di collasso annuo e del numero di vittime attese.
La probabilità di collasso annuo (Pca) può essere vista come frazione di una famiglia di edifici tutti identici
che crolla ogni anno per effetto del terremoto atteso nel sito. Oppure, l’inverso della probabilità rappresenta il
numero di anni durante i quali l’edificio riesce a sopravvivere senza crolli provocati dai terremoti attesi. Il numero
di vittime attese è un parametro che dipende dal tipo di utenti che occupano l’edificio e dal percorsi che questi
devono fare per salvarsi da un crollo. Si tratta quindi di un parametro indipendente dalle prestazioni sismiche
dell’edificio che evidenzia il numero di utenti oggettivamente deboli (bambini e disabili); il percorso è qui
semplicemente descritto dal numero di piani dell’edificio e dalla larghezza della strada prospiciente.
In tabella è riportato il numero di utenti totale (Nut), la frazione di utenti esposti (Ue)(rapporto tra numero di
vittime attese e Nut) ed il rischio sismico complessivo. L’indice di rischio definito in questo modo ha un valore
convenzionale; malgrado ciò, può essere considerato un utile strumento per definire graduatorie, la cui validità è
certificata dalla considerazione esplicita dei principali fattori di rischio sismico e dall’omogeneità di valutazione
degli stessi.
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