Regione Abruzzo – Direzione Opere Pubbliche e Protezione Civile

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Regione Abruzzo – Direzione Opere Pubbliche e Protezione Civile
Servizio Previsione e Prevenzione dei Rischi
EDILIZIA SCOLASTICA E RISCHI TERRITORIALI
OGGETTO:
U.A.S.
Indirizzo:
Comune:
Distretto:
Provincia:
Squadra:
Data:
Relazione Scuola Sma_Fara_Filiorun_Petri_CHAA026085
Statale_Fara_Filiorum_Petri_ CHEE026002
Salita S. Nicola
Fara Filiuorum Petri
09
Chieti
TL057--07/07/2003
PREMESSA
Nell'ambito del progetto pilota denominato "Edilizia scolastica e rischi territoriali" il team TL057 ha effettuato n° 1
sopralluogo presso il complesso scolastico sito nel Comune di Fara Filiorum Petri (Ch ), in Via Salita San Nicola in
data 07/07/2003. La scuola in oggetto non condivide il sopracitato complesso scolastico con nessun altra scuola.
IL COMPLESSO SCOLASTICO
descrizione:
La scuola oggetto di rilievo, di proprietà comunale, è composta da n° 1 unità edilizia denominata per convenzione
con la lettera maiuscola dell’alfabeto.
L’edificio è globalmente inscrivibile in una L (elle) tozza quasi quadrata. All’ ispezione la struttura portante è risultata
costituita da mattoni pieni legati con malta di sabbia e inerti.
La copertura piuttosto articolata è a falde indipendenti; ogni porzione geometrica identificabile in planimetria è
coperta da un’ unica falda ad esclusione del locale attualmente utilizzato come refettorio che presenta una copertura
piana. Probabilmente il refettorio è stato un ampliamento al progetto originario, eseguito in corso d’opera con le
stesse modalità costruttive dell’intero progetto.
La distribuzione dei vuoti sulle murature è abbastanza regolare, la parte anteriore risulta essere maggiormente
piena.
Dal punto di vista distributivo nell’edificio è presente un ampio atrio utilizzato anche per le attività ricreative che
funge da elemento di collegamento tra tutte le aule.
L’edificio si eleva solo per il piano terra, con l’aggiunta di alcuni volumi in alzato legati ai locali sottotetto. Nel
complesso l’edificio in alzato risulta essere abbastanza omogeneo.
L’unità edilizia A edificata intorno al 1958 , non è stata mai oggetto di alcuna revisione. Questa presenta n° 1
piano abitabile, si sviluppa per un’ altezza media interpiano di circa 4.8 m, ed una superficie coperta di 486 mq; è
fornita di sottotetto non praticabile ed è priva di piani seminterrati le aule hanno un altezza di 3.2 mt mentre
l’atrio risulta essere maggiormente alto, La struttura verticale di questa unità edilizia risulta essere del tipo in
muratura portante con mattoni pieni. Gli orizzontamenti sono con struttura portante il latero-cemento gettato in
opera , con cordoli in c.a. a tutti i livelli.
La copertura è da un punto di vista tipologico ad una falda per ogni corpo, con struttura portante molto
probabilmente con soletta in calcestruzzo armato gettato in opera e cordoli in c.a. a tutti i livelli.
All’interno del complesso scolastico si svolgono esclusivamente funzioni attinenti alle attività didattiche della scuola
in oggetto . Il numero di utenti mediamente contenuti nell’arco della giornata tipo all’interno del complesso stesso
è di n° 66 tra studenti personale docente personale non docente più eventuali altri non quantizzabili.
CRITICITA’
Al momento del sopralluogo sulla struttura portante visibilee sulle componenti si è rilevato un quadro fessurativo
esteso per meno del 10 %,
e un livello massimo del danno valutato di lieve
entità per quanto riguarda le
componenti e la struttura.
Si consiglia pertanto di tenere sotto attento controllo il quadro fessurativo riportato negli appositi allegati (modello
scheda lesione) per evidenziare eventuali evoluzioni del quadro stesso.
Sulla base della documentazione fornita dall’ufficio tecnico comunale e dalle indagini svolte non
si evidenziano
criticità riguardanti le unità edilizie afferenti il complesso scolastico, per quanto riguarda gli indicatori diretti dei rischi
e, nel particolare il fabbricato non ha subito interventi di emergenza, non sono intervenute trasformazioni che hanno
dato luogo a importanti incrementi di carico e riduzioni di resistenza sulle strutture, non sono intervenuti incrementi
significativi dei sovraccarichi di esercizio o variazioni di destinazione d’uso, non sono stati realizzati, ristrutturati locali
in sotterraneo né sono state eseguite opere di scavo.
Gli arredi posti all’interno dei locali e nei percorsi interni (scaffalature, librerie, archivi, pareti attrezzate, ecc,) non
sono stabilmente ancorati alle pareti, ma sono generalmente di altezza minore a mt 1.50 salvo qualche eccezione.
Si rileva, però, la presenza di elementi architettonici non strutturali incombenti e male ammorsati, in particolare il
cornicione dell’ aggetto del tetto.
Non si evidenziano, invece, criticità per quello che riguarda gli altri indicatori diretti dei rischi così come individuate
nel dettaglio nelle schede di rilievo.
Quadro fessurativo
Il quadro fessurativo complessivo è caratterizzato prevalentemente da lesioni capillari sui solai/soffitti longitudinali al
senso di tessitura delle travi per le consuete differenze nei coefficienti di dilatazione termica dei materiali sottostanti.
Le uniche lesioni di un qualche interesse riscontrate sono tutte quelle relative al locale w.c., individuate nella
planimetria 03 con il numero A1_1, A2_1 ,A3_1, A4_1.
Il quadro fessurativo complessivo di questa stanza è con buona approssimazione riconducibile ad un modesto
assestamento del terreno al disotto delle fondazioni, probabilmente adesso completamente quiescente.
Nel particolare si individuano con i numeri A1_1 e A2_1 la stessa lesione speculare e forse passante da una parte
all’altra del muro, e la A4_1 come conseguenza della stessa causa che hanno determinato la lesione A1_1 e A2_1.
La prima (A1_1) e la sua speculare interna (A2_1) in prossimità della parte sinistra esterna dell’architrave della
finestra, ascendente diagonalmente all’ esterno verso l’aggetto del tetto, e all’interno verso il soffitto, la seconda
A4_1 sulla parte esterna destra della soglia della finestra, discendente diagonalmente verso il marciapiede esterno.
La A3_1 dovrebbe essere il solo distacco della muratura divisoria da quella portante esterna.
Inoltre è presente qualche minimo distacco dell’intonaco di rivestimento dell’ aggetto delle falde del tetto.
Considerazioni:
Alla sola ispezione visiva senza controlli strumentali o di disegni di dettaglio tecnico risulta assai difficile esprimere
valutazioni di assoluta certezza sullo stato di fatto della costruzione.
Considerando l’età del complesso, le tecniche utilizzate nella realizzazione delle sue parti costitutive, si ritiene che
esso possa svolgere egregiamente alla sua funzione strutturale in condizione statica.
All’ispezione visiva non si sono riscontrate situazioni, inscrivibili in una generale o particolare situazione di criticità o
dissesto nelle strutture né nella maggior parte delle componenti in condizione statica.
Si elencano comunque a seguito alcune considerazioni tecniche:
si rileva la necessità di una valutazione dello stato conservativo dei tondini di armamento dei solai/soffitti e
maggiormente di quello del solaio/copertura dell’atrio principale e della verifica dimensionale delle sezioni dei ferri in
relazione alle tecniche costruttive utilizzate per gli stessi.
Si mette in evidenza che la luce del locale atrio al centro dell’ edificio risulta essere di notevole dimensioni e, a tale
riguardo, si rileva l’utilità di effettuare una analisi dinamica della struttura per la valutazione del comportamento del
solaio/copertura
in condizioni cicliche anche in riferimento alle ridotte dimensioni delle sezioni della
muratura
portante sottostante, e anche della valutazioni delle porzioni di muratura maggiormente sollecitate.
Inoltre in considerazione dell’ età di servizio del solaio/copertura del locale atrio risulterebbe utile un controllo dell’
aderenza e delle modalità tecniche utilizzate nella realizzazione dei cordoli di connessione con le murature, in
particolar modo nella copertura del locale atrio.
Si ritiene infatti che in particolari condizioni dinamiche il solaio/copertura del locale atrio, se pur eseguito con rigore
tecnico con calcolo statico, possa rappresentare elemento di criticità e di potenziale collasso, in particolare nella linea
di aderenza con la parete nella parte più alta della falda del tetto prossima alla linea di colmo.
Infine risulterebbe di qualche utilità il controllo mediante percussione dello stato di aderenza dell’intonaco di
rivestimento degli aggetti del tetto tutto intorno alla costruzione.
Probabilmente sull’area non sono mai stati effettuati studi geologici.
IL SITO
descrizione:
L’area su cui sorge il complesso scolastico, con estensione di circa 1800 mq, si trova nella prima periferia del
capoluogo di Fara Filiorum Petri in una zona di modesta urbanizzazione; l’ accesso principale alla scuola è sulla
strada comunale che mette in comunicazione la scuola con la viabilità principale con una larghezza di 3 mt.. Essa
ha, dal punto di vista morfologico, una configurazione di tipo in pianura, pur trovandosi quasi sulla cresta di un
ampia collina. L’ area di pertinenza non è stata oggetto di lavori di alcun tipo negli ultimi dieci anni. L' area di
pertinenza dell'edificio, recintata, ha una forma inscrivibile grossolanamente in un trapezio. La maggior parte
dell’area è coperta da manto di cotica erbosa ben compattata in alcuni casi con qualche avvallamento.
Tale area di pertinenza è anche utilizzata saltuariamente per fini ricreativi.
Sono presenti pochi alberi in prossimità dei muri perimetrali dell’area di pertinenza.
La strada in prossimità della scuola non presenta marciapiedi e aree di movimentazione veicoli sufficientemente
ampie, la sezione di questa risulta essere di circa 6 metri. Nell’area di pertinenza non sono stati mai effettuati lavori
di alcun tipo, non sono disponibili documentazioni relative a studi geologici.
E’ presente un solo ingresso carrabile all’ area che consente un disagevole accesso alla scuola e ad eventuali mezzi di
soccorso direttamente dalla strada.
criticità:
Sulla base della documentazione fornita dall’ ufficio tecnico comunale e dalle indagini svolte, non si evidenziano
criticità immediate per quanto concerne gli indicatori diretti e indiretti dei rischi dell’area ove sorge il complesso
scolastico, nelle vicinanze del complesso scolastico non si sono verificate modificazioni del fondo stradale, non sono
stati effettuati scavi, né demoliti fabbricati o ultimate nuove costruzioni negli ultimi cinque anni; non esistono infine
sorgenti di potenziali inquinanti di origine chimica o biologica.
Si relaziona a titolo documentale la presenza di una strada di accesso in salita.
Non sono state fornite dal municipio documentazioni relative alla situazione geomorfologica e litologica .
Arch. Giancamillo Laureti
Dati di Vulnerabilità
Unità Edilizia
A
Indice di
Vulnerabilità
Strutturale
(VS)
25
Classe di
danno
(Da)
B0
Indice di
Vulnerabilità
di Area
(VA)
0
Indice di
Rischio
Sismico
(IRS)
.62E-02
Probabilità
di collasso
annuo (Pca)
.18E-03
Frazione di
utenti
esposti
(Ue)
0.53
Danno
presunto
(D95)
0.11
Note esplicative
L’indice di vulnerabilità strutturale (Vs) descrive la propensione dell’edificio a subire danni in occasione di
un terremoto. Negli edifici con struttura portante in muratura varia da 0 a 100. Se è minore di 20 la vulnerabilità
è bassa (B); se è maggiore di 80 la vulnerabilità è alta (A); tra 40 e 60 è media (M). Per gli edifici con struttura
portante in c.a la vulnerabilità strutturale è indicata direttamente con una lettera corrispondente al livello: alto
(A), medio-alto (MA), medio (M), medio-basso (MB), basso (B).. Essendo valutato solo sulla base di
caratteristiche intrinseche della struttura, è necessario correlarlo all’intensità del terremoto atteso nel sito per
avere informazioni sulla reale possibilità che i danni avvengano: a vulnerabilità alta, per esempio, può
corrispondere un rischio basso se l’edificio sorge in un sito con terremoti attesi di bassa intensità. Il parametro
D95 quantifica il danno presunto per effetto di un terremoto atteso nel sito con periodo di ritorno di 95 anni.
Valore nullo di D95 significa assenza di danno; valore pari a 1 significa crollo completo. Il periodo di ritorno
considerato qui è quello utilizzato per le verifiche allo stato limite di danno nella normativa vigente.
Il parametro Classe di Danno (Da) è una sintetica descrizione dell’attuale consistenza e diffusione del
danneggiamento nell’edificio. La lettera A indica nessun danno. Le lettere B, C, D ed E corrispondono
rispettivamente a danno lieve, medio, grave e gravissimo. La lettera F indica danno totale. Il numero che segue
la lettera indica l’estensione in termini percentuali: 0 indica estensione massima del 10%, 1 estensione massima
del 20% e così via fino a 8 che indica estensione massima del 90%. Il numero 9 indica estensione superiore al
90%. Per esempio, la sigla C2 indica un danno medio per una estensione massima del 30%.
L’indice di vulnerabilità di area (Va) tiene conto delle condizioni ambientali del sito dove sorge la scuola.
Varia da 0 a 100. Se è minore di 10 la vulnerabilità è bassa; se è compreso tra 10 e 19 la vulnerabilità è media;
se maggior o uguale a 20 sono richiesti accertamenti più approfonditi. Questo indice attualmente non è
correlabile all’intensità del terremoto atteso nel sito.
L’indice di rischio sismico (Irs) è il prodotto della probabilità di collasso annuo e del numero di vittime attese.
La probabilità di collasso annuo (Pca) può essere vista come frazione di una famiglia di edifici tutti identici
che crolla ogni anno per effetto del terremoto atteso nel sito. Oppure, l’inverso della probabilità rappresenta il
numero di anni durante i quali l’edificio riesce a sopravvivere senza crolli provocati dai terremoti attesi. Il numero
di vittime attese è un parametro che dipende dal tipo di utenti che occupano l’edificio e dal percorsi che questi
devono fare per salvarsi da un crollo. Si tratta quindi di un parametro indipendente dalle prestazioni sismiche
dell’edificio che evidenzia il numero di utenti oggettivamente deboli (bambini e disabili); il percorso è qui
semplicemente descritto dal numero di piani dell’edificio e dalla larghezza della strada prospiciente.
In tabella è riportato il numero di utenti totale (Nut), la frazione di utenti esposti (Ue)(rapporto tra numero di
vittime attese e Nut) ed il rischio sismico complessivo. L’indice di rischio definito in questo modo ha un valore
convenzionale; malgrado ciò, può essere considerato un utile strumento per definire graduatorie, la cui validità è
certificata dalla considerazione esplicita dei principali fattori di rischio sismico e dall’omogeneità di valutazione
degli stessi.
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