Leiomioma incidentale Vescicale Scopo: Presentare il caso di un voluminoso leiomioma vescicale incidentale immuno istologicamente caratterizzato e con un follow up clinico di 3 anni. Materiali e Metodi: Riportiamo il caso di un voluminoso leiomiosarcoma vescicale di riscontro incidentale in una giovane donna di 32 anni che ha eseguito un’ ecografia pelvica per altra causa. La lesione è stata ha studiata con Tomografia assiale computerizzata (TC) e Risonanza Magnetica Nucleare (RMN). La Paziente è stata sottoposta ad una resezione endoscopica transuretrale (TURB) della neoformazione vescicale. Il tessuto resecato è stato completamente incluso in paraffina ed analizzato con sezioni dello spessore di 5 mm colorate con ematossilina eosina ed immunostaining per smooth-actin (SMA) e MIB-1. Dopo la TURB la Paziente è stata seguita con ecografie e cistoscopie di controllo semestrali per 3 anni. Risultati: La TC ha evidenziato una neoformazione solida di 6.8 x 5.4 cm. della parete laterale sinistra vescicale in assenza di linfoadenopatie. Le alte vie urinarie sono risultate regolari. Alla RMN la neoformazione, a margini ben definiti, era composta da tessuto di aspetto disomogeneo a bassa intensità in T1 con multiple aree cistiche iper-intense in T2. Lo studio RMN è stato interpretato come fortemente suggestivo per un leiomioma vescicale. La Paziente è stata sottoposta a TURB completa della lesione esofitica endovescicale di 6 cm., con una base di impianto di circa 4.5 cm, del peso di 45 gr. Il tessuto al taglio appariva biancastra e poco sanguinante. L’ esame istologico ha evidenziato la presenza di cellule fusiformi a nucleo fusato riorganizzate in fasci con aree di stroma ialino. Non vi era evidenza di atipie, mitosi o aree necrotiche. Lo stainig per SMA è risultato positivo mentre quello per MIB-1 è risultato negativo. Il follow-up a 3 anni non evidenzia riprese di malattia. La capacità vescicale è di circa 350cc ed il pattern minzionale è regolare. Discussione: I leiomiomi vescicale rappresentano meno del 0.43 di tutte le neoplasie vescicali. Sino ad ora sono sati descritti circa 250 casi in letteratura. La lesione può essere extravescicale (30% dei casi), intramurale (7%) o a sviluppo endovesicale (63%). Il voluminoso caso di nostra osservazione si caratterizza per l’ assenza di sintomi nonostante lo sviluppo endovescicale. E’ verosimile che l’ assenza di sintomi possa correlarsi al lento sviluppo ed alla localizzazione sulla parete laterale in presenza di una larga base di impianto che non rendeva la lesione ostruente. La nostra esperienza conferma che la TURB di questo tipo di lesioni è possibile garantendo radicalità oncologica e funzionalità vescicale. La precisa caratterizzazione istologica di tutta la lesione è essenziale per la diagnosi e la terapia. Conclusioni. I leiomiomi a sviluppo endo-vescicale possono essere trattati conservativamente, anche se voluminosi, con TURB garantendo controllo oncologico e funzionalità vescicale. L’ elemento cruciale è la completa ed accurata caratterizzazione istologica della lesione.