Palazzo Rocca Bruna Trento 11-12 Giugno 2011 www.witaly.it Alessandro Gilmozzi Alfio Ghezzi Alessandro Gilmozzi appartiene ad una famiglia che si occupa di ospitalità da oltre cinquanta anni ed inizia la sua carriera appena adolescente tra le mura della propria azienda. Oggi Alessandro è uno Chef stellato Michelin, riconoscimento che è arrivato nel 2007. Dal 1990 dirige in qualità di Chef-Patron il Ristorante “El Molin” di Cavalese (TN), luogo in cui inizialmente propone una cucina territoriale, che poi rivisita nel tempo. “Amo le erbe di bosco, soprattutto d’estate e detesto le patatine fritte.” Alessandro è alla continua ricerca di prodotti di qualità, perché pretende il meglio e si rifornisce dai contadini e dai casari locali. La passione per la tecnica lo spinge a viaggiare e a fare stage nelle grandi cucine europee per aggiornarsi rispetto alle nuove tecnologie, cotture e lavorazioni. Nasce così una cucina moderna, dallo spirito giovane, che si rinnova costantemente, in cui fonde rigore d’esecuzione ed immaginazione, senza mai perdere il contatto con le proprie radici. Inoltre, dal 1995 è consulente e docente di Cucina e Nuove Metodologie culinarie della Provincia Autonoma di Trento per conto dell’Associazione Cefast di Trento e Bolzano. Per questa occasione proporrà L’olio extra vergine di oliva del Garda trentino e la montagna e dessert licheni. Classe 1970, Ghezzi nasce a Trentino di Tione. Approda nell’aprile 2010 ai fornelli della “Locanda Margon”, il ristorante delle Cantine Ferrari, forte di un curriculum di tutto rispetto. Alfio Ghezzi è stato commis di cucina e chef di partita in prestigiosi alberghi di rinomate località italiane. Ha avuto poi l’opportunità di apprendere l’arte culinaria da due grandi maestri quali Gualtiero Marchesi e Andrea Berton. Con il primo lavora all'Hosteria dell'Orso a Roma e al Casinò Les Princes di Cannes, del secondo è invece sous-chef da Trussardi alla Scala a Milano. "Esperienze fondamentali per la mia formazione", spiega lo chef della Locanda Margon. "Se grazie a Marchesi ho appreso uno stile di cucina semplice basato sul rigore formale, sull'essenzialità e sull'equilibrio, Berton mi ha dato una visione complessiva del ristorante e insegnato l'importanza della precisione. Due maestri in tutto e per tutto: per me saranno sempre due modelli". Alfio Ghezzi ha accolto con entusiasmo la proposta della famiglia Lunelli di guidare la “Locanda Margon” e ne ha fatto un luogo di sperimentazione per innovativi abbinamenti con bollicine a tutto pasto. In brevissimo sono arrivate grandi soddisfazioni: nel novembre 2011 la sua Locanda conquista la stella Michelin. In questa occasione stupirà i nostri palati con Solo Granturco bavarese di mais salato e tostato, biscotto di meliga, nuvola e gelato di polenta. Bertoni Stefano Enrico Croatti Tradizione trentina e creatività sono il filo conduttore dei menu che lo Chef Stefano Bertoni costantemente aggiorna e rinnova, al variare delle stagioni, nelle reali cucine Castel Toblino, Sarche, (TN). La struttura, uno dei più celebri castelli del Trentino arroccato su una piccola e protetta penisola bagnata dall'omonimo lago, ospita nelle sue stanze un suggestivo ristorante gestito con passione e competenza da Stefano Bertoni e Germana Rigotti. L’attenzione e l’approfondimento dei temi culinari è allargato per non far torto a nessun palato. La ricerca gastronomica, contraddistinta da una cifra stilistica originale, è orientata alla nuova frontiera della cucina della salute, senza dimenticare il piacere del gusto. “La costante ricerca della qualità, l’esaltazione dei sapori a unita alla passione per il nostro lavoro hanno un obiettivo: trasmettere sempre nuoveemozioni”.Bertoni riesce e porta in tavola tutto il Trentino plausibile, una cucina imperniata sui sapori del territorio conferendole una schietta ed identificabile cifra stilistica, basata sul nitore dei sapori e sulla riconoscibilità degli ingredienti. Stefano Bertoni è uno chef serio e sereno. La sua è una cucina è naturale e pulita, mai convenzionale. Un creativo a servizio della tradizione porta in questo evento la sua versione elegante del pesce di lago: Il luccio in salsa in carpione - a balòte Enrico Croatti nasce a Rimini, ventotto anni fa, e nutre una profonda ammirazione e un senso di gratitudine per Federico Fellini. Oggi Enrico lavora allo Chalet Dolce Vita di Madonna di Campiglio e chissà se per caso o per destino. La cucina di Enrico incanta, suscita sensazioni profonde, è un’opera d’arte viva e pulsante, che nasce dagli stimoli della natura circostante. La sua passione nasce tra le pareti di casa, alla scuola di mamma Franca. E’ Lì che lo Chef impara piatti migliori della cucina romagnola. Tuttavia è il grande Maestro Gino Angelini, figura di spicco della cucina italiana e grande scopritore di talenti, che contagia irrimediabilmente Enrico, il quale decide di volare a Los Angeles per incontrarlo. Poi da Los Angeles, dove ha cucinato per stelle di Hollywood, il giovane talento riminese approda a Madonna di Campiglio dove sogna uno spazio conviviale “Easy Chic”. E’ il luogo dove Croatti può proporre una cucina raffinata e divertente. Nel piatto lo Chef mette armonia, sperimentazione, ricerca del prodotto e il lusso della semplicità. “Il gusto è il punto iniziale dei miei piatti, ma i colori stimolano la fantasia e l’estetica delle pietanze accarezza l’occhio di chi assapora le pietanze. L’armonia dei sapori non deve mai mancare, anche quando si percorrono strade innovative e inusuali”, dice Croatti, lui che ogni giorno al “Dolomieu” crea piatti nuovi nei sapori e nel design, per questa occasione proporrà Orzetto alla Trentina - Cremoso d’orzo e piselli, ortaggi morbidi e croccanti, spressa delle Giudicarie dop. Il trentasettenne Federico Parolari, trentino DOC, si è diplomato nel 1991 presso la Scuola Alberghiera del Varone a Riva del Garda ed ha poi arricchito il suo bagaglio di esperienze in Canada, a Vancouver, in America, a New York e San Francisco. Dall’inizio del 2003 svolge l’attività di Executive Chef presso il ristorante “Osteria a Le Due Spade”, locale antichissimo di Trento, le cui origini risalgono al 1545, ai tempi del Concilio di Trento. L’osteria, antica oltre cinque secoli, è insignita fin dal 1994 della stella Michelin, ogni anno riconfermata. Il menu non sarà più quello proposto ai partecipanti al Concilio di Trento, ma l’atmosfera è la stessa, con le pareti rivestite di legno, la stufa di maiolica, i piatti di pregiata ceramica. Parolari, così come Massimiliano Peterlana, gestore del ristorante, danno ancora oggi molto rilievo alla storia dell’Osteria e alla cucina territorio, che valorizzano in una proposta di piatti che si distingue per inventiva, creatività e selezionatissime materie prime. «Nel primo c’è molto pesce di mare, nel secondo spazio ai formaggi locali come il Vezzena o il Casolèt e alla selvaggina», dice Federico Parolari, «Privilegio prodotti locali anche trascurati come il tartufo nero le erbe e i fiori di montagna» e per questa occasione rivisiterà una famosa ricetta trentina: Canederli di ricotta ai tre sapori. Federico Parolari www.porzionicremona.it www.witaly.it