Il primato di Atene Gli anni che vanno dal 490 al 479 a.C. sono per la Grecia e il mondo occidentale anni estremamente importanti. I Greci, in guerra contro i persiani, ottennero grandi vittorie. Ed in particolare Atene diveniva una città molto potente. Dal punto di vista storico ed artistico è in questo secolo che inizia il cosiddetto ‘’Periodo Classico’’ in cui l’arte greca giunse alle sue massime vette. Questo periodo durò fino al 323 a.C. La statuaria prima del ‘’Doriforo’’ Prima del ‘’Periodo classico’’ troviamo un periodo detto ‘’ Severo’’. Le sue caratteristiche sono: 1) La testa sferica con volto tondeggiante con occhi e bocca ben collocati. 2) La bocca si fa piccola e le labbra carnose. 3) Le palpebre diventano consistenti. 4) Troviamo i capelli in ciocche morbide o in riccioli. 5) Massa muscolare armoniosa. 6) Spalle e busto larghi. 7) Gambe lunghe e slanciate. La statua assume maggiore vitalità. Lo Zeus Durante il Periodo Severo, gli artisti usarono il bronzo per le loro statue. Importante il bronzo di Zeus (o Poseidone) di Artemisio. Il Dio viene raffigurato in piedi con gambe divaricate in atto di lanciare un fulmine o un tridente. Il piede sinistro ben appoggiato a terra, mentre il destro solo le punte. Le braccia sollevate quasi a croce. Il corpo sembra immobile senza tensione. La migliore posizione per vederla è quella frontale. L’auriga di Delfi Altro bronzo è ‘’ L’auriga di Delfi’’, realizzata nel 475 a.C. per celebrare la vittoria di Hieron nelle corse dei carri. La statua ha una veste (Chitone che è l’abito della Grecia antica) morbido sopra con una cintura sui fianchi, con la parte sottostante che forma lunghe pieghe verticali. I malleoli sono scoperti e i piedi nudi. La statua è molto rigida nonostante abbia il mano le redini e il busto leggermente indietro, come volesse trattenere i cavalli. I bronzi di Riace Nel 1972 nel mar Ionio furono ritrovati due bronzi molto importanti: B A Nella stessa posizione dell’altro bronzo ma con la linea alba più flessuosa. Uomo con i capelli lunghi e barba arricciata. In piedi con piedi ben appoggiati e gamba sinistra un po’ avanti. Braccio destro teso, sinistro piegato e testa ruotata a destra. Si pensa furono realizzati da distinti scultori intorno al 450 a.C. Mirone e il Discobolo Mirone fu uno scultore preclassico che nelle sue sculture preferì il movimento alla stasi. Il suo discobolo (465-450 a.C.) è colto propri nel momento che precede il lancio, ma la posizione è tale da far pensare all’intera sequenza di lancio. La migliore visione della scultura è quella frontale. Policleto di Argo Fu Policleto di Argo (465-417 a.C.) che riuscì a rivivere, in un’unica statua il senso di stasi e di movimento. E con lui inizia la cosiddetta ‘’ Arte Classica’’. Per innovare la scultura Greca Policleto era partito dall’osservare e studiare la natura. Misurò un certo numero di uomini per avere le misure ideali. Quindi Policleto scolpisce l’uomo con proporzioni del corpo umano perfette. Doriforo Il Doriforo ( Portatore di lancia) è una scultura di marmo, copia romana dell’originale Doriforo di bronzo, di età Classica, di Policleto (450 a.C.). L’ atleta è colto durante il movimento: Gamba destra avanti, sinistra dietro piegata. Bacino sollevato a destra e abbassato a sinistra, mentre le spalle hanno un moto inverso (Destra si abbassa, sinistra si solleva). Il busto si inclina leggermente a destra con il braccio destro teso lungo il fianco. Il sinistro piegato. La testa leggermente verso destra. In questa statua troviamo l’applicazione del ‘’Chiasmo’’ ovvero del ritmo incrociato.