Appunti di Storia Dell’arte – ISTITUTO MAGISTRALE STATALE “C. ALVARO” – Palmi Disegno e Storia Dell’arte Prof. Antonio MAIO Scheda n. 12 Ricerca di un ideale. La fase di passaggio tra l’Arcaismo e l’Età classica ha visto l’affermarsi del cosiddetto stile severo. Tale espressione indica la scomparsa del sorriso arcaico nella grande statuaria, con l’ammorbidimento del profilo delle figure e volumi più liberi. Si assiste a una nuova ricerca dell’equilibrio, associato allo studio del movimento del corpo umano, accompagnato dal misurato rapporto degli arti. Grazie all’affinamento della tecnica della fusione a cera persa, viene utilizzato più diffusamente il bronzo. Grazie alla sua resistenza questo materiale consente di sperimentare pose più aperte e articolate rispetto al marmo, sulla sua superficie la luce scorre riflettendo bagliori e determinando ombre profonde. A partire dall’arte severa si afferma il soggetto dell’atleta, colto nella sua perfetta ed eroica nudità. Il nuovo orientamento stilistico prende avvio alla fine del secolo VI a.C., con il passaggio da un governo di tipo aristocratico a uno democratico. Inoltre, l’affermazione di nuovi gruppi sociali e le vittorie contro i Persiani hanno contribuito a rafforzare l’idea dell’uomo come centro. Bottega di Calàmide: Zeus o Poseidon Capo Artemisio, 460 a.C. ca, bronzo, h. 209 cm Atene, Museo Nazionale Lo schema A. mostra il bilanciamento coordinato tra opposti movimenti: al braccio sinistro teso corrisponde la gamba destra piegata e ruotata all’indietro; al braccio destro piegato sembra bilanciarsi la gamba sinistra, tesa e orientata in avanti. Lo schema B. mostra come l’opera possa essere inscritta in un quadrato, forma pura per eccellenza. Mirone di Eleutère, originario della Beozia, regione dell’Attica, fu attivo tra il 470 e il 420 a.C. soprattutto ad Atene. Discobolo, copia romana in marmo, 460450 a.C., Museo Nazionale Romano. Schema A. costruzione geometrica mediante sovrapposizione di triangoli. Schema B. contrapposizione dell’arco determinato dall’apertura delle braccia, con la gamba sinistra, e del torso dell’atleta.