APPROPRIATEZZA TERAPEUTICA E ADERENZA ALLA TERAPIA

APPROPRIATEZZA
TERAPEUTICA E ADERENZA
ALLA TERAPIA
Qualsiasi terapia è efficace se la prescrizione è appropriata e se il paziente
esegue quanto gli è stato prescritto (aderenza)
Appropriatezza prescrittiva
DEFINIZIONE: è appropriata quella prescrizione in cui il beneficio atteso (inteso
come aumento della sopravvivenza, riduzione del dolore, miglioramento delle
capacità funzionali, etc.) supera con un margine sufficientemente ampio (rapporto
rischio/beneficio) le attese conseguenze negative (mortalità, morbilità, ansia preprocedurale, dolore post-procedurale, errata diagnosi, tempo di assenza dal lavoro).
Una buona prescrizione è garantita dall’equilibrio tra le qualità tecniche del farmaco,
le necessità del paziente e il beneficio maggiore.
Studi clinici retrospettivi hanno dimostrato che molte procedure non sono
assolutamente correlate con i livelli di appropriatezza, ma piuttosto si verificano livelli
di sottoutilizzo o sovrautilizzo anche nella stessa area geografica.
Secondo il Royal College of Physicians inglese, la difficoltà nella corretta scelta di un
farmaco può essere legata a diversi aspetti:
CLINICI:
- inadeguata valutazione clinica => errata diagnosi
- difficoltà a reperire informazioni sulle terapie precedenti (es. OTC)
- difficoltà nel conoscere e riconoscere tutte le possibili interazioni
- impossibilità di reperire informazioni su precedenti ADR
- difficoltà nel valutare gli outcome
- incomplete conoscenze farmacocinetiche e/o farmacodinamiche
NON CLINICI:
- difficoltà ad aggiornarsi sui progressi della farmacologia clinica e della terapia
- difficoltà a tenere il passo con i dati che emergono in letteratura (trial clinici
randomizzati, meta-analisi, linee guida, etc.)
- opinioni personali (o ambientali/contestuali) verso evidenze scientifiche
- riduzione dei costi
L’errore di prescrizione può riguardare tutti i dati presenti nella prescrizione (identità del
paziente, identità del farmaco, formulazione, dose, frequenza, via e durata della
somministrazione).
Un esempio classico di farmaci prescritti in maniera inappropriata è offerto dagli antibiotici usati per
patologie ad eziologia sicuramente virale (es. influenza, raffreddore comune, laringotracheite
acuta).
Aderenza (compliance)
Per “aderenza al trattamento” si intende quanto il paziente assume i farmaci seguendo
le raccomandazioni associate a una prescrizione.
Anche se l’aderenza al trattamento delle patologie croniche appare particolarmente
elevata nei trial clinici, i risultati provenienti da studi condotti nella “vita reale” riportano
stime significativamente più basse.
I fattori che influenzano l’aderenza alla terapia possono essere legati:
1) al paziente
2) al tipo di trattamento
3) agli operatori sanitari (capacità di: trasferire al paziente tutte le informazioni inerenti
il trattamento, inclusi gli effetti avversi; adattare il trattamento allo stile di vita del
paziente; instaurare un rapporto di fiducia con il paziente; coordinarsi con gli altri
operatori che hanno in cura il paziente)
4) alle strutture del sistema sanitario (facilità di accesso alle strutture sanitarie, tempi di
attesa, distanza dalle zone rurali, etc.)
Fattori legati al paziente
Una corretta aderenza è influenzata sia dal valore che il paziente attribuisce al
trattamento, sia dalla motivazione a seguirlo.
Per esempio, l’aderenza alla terapia è minore se:
- il rischio per la salute del soggetto non è immediato
- è assente una sintomatologia su cui la prescrizione ha un effetto positivo rapidamente
avvertibile
- le prescrizioni richiedono modificazioni dello stile di vita
- la terapia deve essere seguita a tempo indeterminato
Da un questionario è emerso che i pazienti che non assumono i farmaci prescritti lo
fanno per: dimenticanza (30%), altre priorità (16%), decisione personale di ridurre il
dosaggio (11%), mancanza di informazione sui benefici della terapia (9%), altre
motivazioni (34%).
I principali fattori legati al paziente che influenzano l’aderenza alla terapia sono:
- attitudini del soggetto
- caratteristiche demografiche: età, sesso, livello di istruzione, residenza in contesti
urbani o rurali
- caratteristiche cliniche: gravità della malattia, severità dei sintomi, presenza di
patologie concomitanti
- tipologia e caratteristiche dei farmaci assunti (schema posologico, profilo di
tollerabilità)
- costi (ticket)
Fattori legati al tipo di
trattamento
L’aderenza al trattamento dipende:
- dalle caratteristiche intrinseche della terapia
- dalla sua complessità: numero di farmaci, quantità di dosi, modalità di assunzione (per
es. via orale o parenterale)
- dalla sua durata
- dalla rapidità dell’effetto sulla patologia (per es. sospensione anticipata del trattamento
antibiotico per scomparsa dei sintomi)
- dall’eventuale insorgenza di effetti collaterali.