Bisogni, Motivazioni, Emozioni
I bisogni
Elementi fondamentali per comprendere la
persona
Sono definiti in generale come:
Esigenze biologiche dell’organismo che possono
indurre a comportamenti atti a soddisfarle
Il bisogno è associato alla carenza di qualcosa di
più o meno necessario per l’organismo
Tipi di bisogni
Bisogni omeostatici :
Per omeostasi si intende la tendenza dell’organismo
ad autoregolarsi per mantenere il proprio equilibrio.
Ogni volta che l’equilibrio omeostatico viene
perturbato, l’organismo tende ad attivarsi per
ripristinarlo
I bisogni omeostatici tendono perciò a mantenere o
ristabilire un equilibrio:
- Es. fame, sete, sonno ecc.
Tipi di bisogni
Bisogni adattativi (o innati)
Derivano dalla necessità della persona di adattarsi
all’ambiente sociale
Sono importanti per il benessere psicofisico del
soggetto.
Es.
- Curiosità
- Need For competence
- Bisogno di appartenenza
- ecc
Bisogni primari e secondari
Questo modo di classificare i bisogni è più utilizzato
in Sociologia o Economia
B. Primari: quelli dalla cui soddisfazione dipende la
sopravvivenza del soggetto
B. Secondari: servono a migliorare la qualità della
vita o derivano dall’appartenenza a determinati
STATUS sociali.
Argomenti correlati:
- Povertà assoluta e relativa
- Consumismo e bisogni indotti
Bisogni e ambiente socio culturale
Alcuni bisogni sono condizionati dall’ambiente
e possono cambiare in funzione di questo
Secondo lo psicologo Henry Murray infatti essi
possono derivare dalle pressioni sociali
- Cultura/società
- Famiglia
- Gruppo dei pari
- Professione
- Diverse fasce di età e dello sviluppo
- ecc
Gli studi di Maslow
Abram Maslow (1908-1970)
- Studia i conflitti fra i bisogni,
- cerca di capire se ci sono bisogni che hanno la
precedenza sugli altri
- Cerca di capire se è possibile classificare i
bisogni a seconda della loro priorità
A partire da questi studi sviluppa una
classificazione gerarchica dei bisogni detta
Piramide di Maslow
Piramide dei bisogni di Maslow
Pregi e difetti del modello di Maslow
Pregi:
- È uno strumento molto utile in psicologia per
comprendere il comportamento e valutare
l’origine di disturbi e disagi
Difetti:
È stata criticata perché
- le priorità sui bisogni cambiano da persona a
persona e non sono universali
- I bisogni sono condizionati da molti fattori socioculturali
Cosa accade quando non è possibile
soddisfare un bisogno?
FRUSTRAZIONE (stato emotivo conseguente all’impossibilità di
soddisfare un bisogno)
Quali sono le reazioni comportamentali allo stato di
frustrazione?
La più frequente è l’AGGRESSIVITÀ.
Che può essere rivolta:
- Contro la causa della frustrazione
- Contro se stessi (autolesionismo, condotte e stili di vita
nocivi nell’alimentazione, nell’assunzione di sostanze
dannose ecc)
- Spostando l’aggressività su un bersaglio più facile
(dislocamento)
Esempi (fenomeno del capro espiatorio, razzismo, xenofobia,
ecc)
La motivazione
Gli psicologi tendono a distinguere i concetti di Bisogno e
motivazione
Il bisogno è maggiormente legato alla sfera biologica
LA motivazione è un concetto maggiormente legato alla
sfera psicologica
Un bisogno può dare origine a una motivazione (cioè a
una spinta ad agire e al comportamento conseguente)
Oppure può non dare origine a una motivazione (come
nel caso dei disturbi alimentari in cui ad un bisogno non
corrisponde un comportamento teso a soddisfarlo)
La motivazione è una spinta che induce la persona ad
agire per raggiungere un obiettivo.
Es. Mangio o dormo per un bisogno
Suono uno strumento o studio per una motivazione.
Motivazioni intrinseche ed estrinseche
Uno stesso comportamento può avere alla base
motivazioni molto diverse.
Gli psicologi hanno classificato in due grandi gruppi
le motivazioni:
- Intrinseca: motivazione che nasce da una
gratificazione interna a un comportamento
(studio perché trovo interessante l’argomento)
- Estrinseca: motivazione che nasce da qualcosa di
esterno al comportamento (studio per ottenere
un buon voto o l’approvazione dei genitori)
Vantaggi e svantaggi delle motivazioni Intr ed Estr
(discussione)
i «tipi» motivazionali di Atkinson
John Atkinson ha individuato quattro tipologie di
persone a seconda del loro tipo di motivazione,
classificandole in base a 2 criteri:
a. Tendenza al successo
b. Tendenza ad evitare il fallimento
1. Over-strivers (+a +b): super competitivi
2. Success-oriented (+a -b) : orientati al successo
3. Failure acceptors (-a -b): tollerano il fallimento
4. Failure Avoiders (-a +b): Cercano di evitare il
fallimento
L’importanza delle Emozioni
Per lungo tempo le emozioni sono state
sottovalutate come oggetto di studio della
psicologia
Si è data molta più importanza al pensiero logico
e ai processi cognitivi nel favorire l’adattamento
Tuttavia la psicologia degli ultimi decenni ha
rivalutato pienamente le emozioni
Come potenti strumenti di adattamento
Un esempio sono i concetti di intelligenza
emotiva o interpersonale introdotti da Gardner
e Goleman
Cosa sono le emozioni ?
Sono definite dalla psicologia come:
Reazioni improvvise e intense da parte della
persona a uno stimolo esterno e interno.
Alcuni psicologi tendono a distinguere le emozioni
dai sentimenti (normalmente utilizzati come
sinonimi):
- Le emozioni (paura, rabbia ecc) hanno sempre
una causa ben definita e una durata minore
- I sentimenti o emozioni complesse (amicizia,
ansia, ecc) possono insorgere anche senza causa
apparente, hanno una durata maggiore e
possono contenere diverse emozioni
Quali sono le emozioni principali?
Sono raggruppate in famiglie:
- Rabbia
- Tristezza
- Paura
- Gioia
- Amore
- Sorpresa
- Disgusto
- Vergogna
- Invidia
Componenti delle emozioni
Le emozioni sono fenomeni complessi caratterizzati
da diverse componenti o fattori
- Componente fisiologica: lo stato emotivo
comporta la presenza di modificazioni fisiche
(temperatura, battito cardiaco, sudorazione,
rilassamento ecc)
- Componente cognitiva: le emozioni sono sempre
legate ai processi cognitivi (percezione, memoria,
pensiero ecc) e richiedono la consapevolezza
della realtà
- Componente espressiva: legata alle espressioni
del viso o alla comunicazione non verbale del
corpo
Funzione delle emozioni
Fra i primi scienziati empirici a interrogarsi sulla funzione delle
emozioni troviamo Darwin:
- Le emozioni sono innate e universali, hanno la funzione di
segnalare particolari situazioni (interne o esterne) e sono
finalizzate a regolare i rapporti tra le persone.
- Partendo dalle queste idee oggi si tende a pensare che le
emozioni abbiano una funzione adattiva: ci aiutano ad
adattarci meglio nell’ambiente.
- Es (rabbia: segnala un momento di difficoltà nei rapporti,
paura: segnala pericoli ecc,)
- Non tutti sono d’accordo con questa teoria infatti esistono
alcune emozioni come l’invidia che sembrano non avere
alcun valore adattivo.
- In generale le emozioni però svolgono un ruolo
importantissimo nella nostra vita, perché ci offrono molto
velocemente indicazioni e intuizioni su come agire nelle
varie situazioni (il pensiero e il ragionamento sono molto
più lenti)