Capitolo 2

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Pratiche umane sociali e pratiche educative
Obiettivi del capitolo:





definire il concetto di pratica umana;
definire il concetto di virtù;
definire che cosa si intende per pratica educativa,
indicandone gli elementi costitutivi;
esporre le caratteristiche del momento educativo quale è
stato definito da Meirieu e le possibili forme che esso può
assumere;
presentare lo schema di sviluppo di un’azione educativa
quale è stato proposto da Meirieu;
Concetto di pratica umana
Alasdair MACINTYRE (1981), After virtue. A study in moral
theory, Nontre Dame: University of Notre Dame Press, :

«…qualsiasi forma coerente e complessa
di attività umana cooperativa socialmente
stabilita, mediante la quale valori insiti in tale
forma di attività vengono realizzati nel tentativo
di raggiungere quei modelli
che appartengono ad essa
e parzialmente la definiscono.
Il risultato è un estensione sistematica
delle facoltà umane di raggiungere l’eccellenza
e delle concezioni umane dei fini e dei valori
impliciti».
(MacIntyre, Dopo la virtù, 1988, p. 225)
Singole azioni
• giocare a scacchi

• dipingere il quadro

• tirare abilmente il pallone 
• lavoro del muratore

• azione di insegnamento 
• lavoro del medico

• azioni di char. educativo 
Pratiche
• il gioco degli scacchi
• la pittura
• gioco del calcio
• architettura
• insegnamento
• medicina
• educazione
«Una pratica comporta
sia modelli di eccellenza e obbedienza a regole
sia il conseguimento di valore. »
(MacIntyre, 1988, 228-229)
« Naturalmente le pratiche hanno una storia:
perciò gli stessi modelli non sono immuni
dalla critica, ma nondimeno non possiamo
venire iniziati a una pratica senza accettare
l’autorità dei migliori modelli finora realizzati.».
(MacIntyre, 1988, 228-229).
Passaggio dalle pratiche singole alla vita umana
complessiva (vista come una pratica unitaria, la
pratica della vita buona, finalizzata alla
realizzazione del bene a essa interno, cioè... )
Concetto di virtù

« Una virtù è una qualità umana acquisita
il cui possesso ed esercizio
tende a consentirci di raggiungere quei valori
che sono interni alle pratiche,
e la cui mancanza ci impedisce effettivamente
di raggiungere qualsiasi valore del genere.»
(MacIntyre, 1988, 228.)
La pratica educativa come
pratica umana sociale
Educazione
Definizione:
« Uno o più esseri umani,
portatori di ideali guida
sul bene dell’uomo e la società,
svolgono volontariamente,
in modo esplicito o implicito,
un insieme di azioni e di influenze
su un altro o più altri esseri umani
(generalmente più giovani)
al fine di promuovere in essi
lo sviluppo di disposizioni interne,
di competenze e di comportamenti esterni
che favoriscono il loro benessere.»
(P. Meirieu)
Pratica educativa
Definizione:
Forma coerente e complessa
di attività umana cooperativa
socialmente stabilita
che si attua in un contesto sociale
caratterizzato dall’impegno educativo svolto
dagli educatori competenti al fine di
promuovere lo sviluppo degli educandi.
Pratica educativa


Si caratterizza specificamente per un
particolare rapporto che viene instaurato
tra l’educatore, o gli educatori
e l’educando, o gli educandi.
Momento cruciale di ogni pratica
educativa è far riflettere l’educatore
sulle ragioni della sua azione
e della sua relazione (P.Meirieu)
Una caratterizzazione specifica
della pratica educativa

Sul piano etico:
•responsabilità che investe l’educatore
di fronte al volto dell’educando
e all’appello che scaturisce da questo appello.
Momento pedagogico

(P. Meirieu, 1995) – “resistenza”
• Di fronte alla prospettiva e al potere dell’educatore
l’educando reagisce negativamente:
 non capisce,
 non accetta,
 ha in sé altri progetti, altri obiettivi,
altra volontà,
• L’educatore può:
 Imporre il suo progetto
 Rinunciare abbandonando l’educando
 Ripensare e riprogettare l’azione educativa
Responsabilità dell’educatore - che
cosa fare?


(P. Meirieu, 1995)
La riflessione pedagogica si sviluppa
quando si decide di non mettere da
parte tele resistenza, negandola o
sopprafacendola, bensì accettandola
e cercando di sviluppare un vero e
proprio lavorio formativo
La riflessione pedagogica si sviluppa
proprio quando si decide
di non mettere da parte tale resistenza …;

è un rinvio alla propria responsabilità
educativa (“ritorno etico”);

tensione pedagogica:
formare il soggetto / rispettare l’autonomia
e libertà del soggetto

Quadro di analisi
delle situazioni educative
Prospettive
Condizioni
L’educando come
soggetto
già costituito
L’educando come
soggetto
in formazione
L’educando come
individuo
da trattare
L’educando come
individuo
da interpellare
CONTINUITÀ
RINVIO
ROTTURA
RISCHIO
fornire gli elementi
a prendere in
per lo sviluppo dei considerazione
suoi progetti
altre impostazioni
con il passato,
di interventi più
con le conoscenze e decisi e incisivi
abilità non adeguate
L’agire umano
come responsabilità etica



Momento educativo  problema:
• amore verso il prossimo,
• disponibilità di prendersi cura dell’altro,
• responsabilità professionale e umana
di chi è impegnato in attività di servizio nei
riguardi della comunità e dei singoli.
Prospettiva etica + sentimenti (Ricoeur, 1990)
“Cocchi dell’insegnante” – pericolo di ridurre
tutto alle ottime relazioni
«Io sono responsabile dell’altro, senza attendere
che questo diventi reciproco, dovesse costarmi la
vita» (Lévinas, 1982, 94)

Il lavoro pedagogico si caratterizza:
 della comprensione più profonda
delle finalità educative;
 della loro coerenza interna;
 della loro consistenza esterna, della loro
corrispondenza alle situazioni e condizioni presenti.

Una pratica educativa è:
progettata,
attuata,
valutata.
La progettazione dell’azione educativa
Difficoltà
Momento pedagogico
Memoria
pedagogica
-“Compassione”
- rilettura sensibile
della pratica edu.
Comprensione
attenta della
situazione
- modelli
- schemi
- procedure
Progetto dell’intervento
Ricostruzione dell’unità
“nostro progetto”
La pedagogia è spesso definita come scienza pratico-prescrittiva:
A. perché fornisce regole e principi d’azione che garantiscono la sua efficacia;
B. perché aiuta a impostare e sviluppare l’azione educativa in maniera più coerente e
sistematica;
C. perché è diretta a costruire un sistema teorico che descriva in maniera compiuta le
pratiche educative.
Una pratica educativa è:
A. una pratica umana sociale di natura etica;
B. una pratica umana solo tecnologica o tecnico-pratica;
C. una pratica umana intellettuale o speculativa.
Secondo P. Meirieu il momento propriamente pedagogico emerge quando:
A. l’educando percepisce di essere accettato e compreso dall’educatore e può agire
sempre secondo quando si sente di fare;
B. si è instaurato un buon rapporto tra educatore ed educando in maniera che non
emergono tensioni o incomprensioni tra di loro;
C. l’educando resiste alle sollecitazioni dell’educatore e l’educatore è costretto a
rimettere in discussione i suoi progetti.
Elenca
quattrorilevante
caratteristiche di Pedagogia come scienza:
1. L’oggetto
2. L’argomentazione internamente coerente (logicamente corretta)
3. L’argomentazione esternamente valida (empiricamente valida)
4. Conclusioni disponibili per la discussione pubblica
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