La rivoluzione russa
Situazione della Russia agli inizi del ‘900:
1) Economia arretrata
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nonostante l’abolizione della servitù
della gleba (1861), pochi progressi
nell’agricoltura
insufficiente sviluppo industriale
comunicazioni difficoltose
2) Monarchia assoluta
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governo autocratico degli zar della
famiglia Romanov
censura, limitazione della libertà di
parola, polizia segreta
Cadetti (alta borghesia, aristocrazia,
ufficiali dell’esercito) → mira a
monarchia costituzionale
malcontento della
popolazione che
organizza numerosi
partiti nonostante il
divieto del governo
zarista
1894: muore Alessandro III, gli succede
Nicola II → debole e indeciso, porta avanti autocrazia.
1905: “domenica di sangue” (Nicola II ordina di
sparare su manifestanti davanti al Palazzo d’Inverno);
anarchici e socialisti rivoluzionari
→ mirano ad abbattere lo zarismo
socialdemocratici
divisi dal 1904 in
Menscevichi
Bolscevichi
vogliono una rivoluzione
popolare di stampo
socialista, guidata dagli
operai
capeggiati da Lenin,
vogliono una rivoluzione
guidata da un’élite di
“rivoluzionari di
professione”
Nicola II concede un parlamento (Duma) controllato
però dallo zar.
1914: la Russia interviene nella Prima Guerra mondiale a fianco di Francia e Inghilterra
decisione avventata: armamento
dell’esercito arretrato, vie di
comunicazioni insufficienti, scarsa
abilità degli ufficiali
frequenti sconfitte, scoraggiamento
dei soldati, popolazione affamata
1917: Rivoluzione di febbraio
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Nascono i Soviet (associazioni di operai,
contadini, soldati) → portano avanti
rivendicazioni dei socialisti
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Nicola II abdica, il governo è affidato alla Duma
popolo e operai insorgono a San
Pietroburgo, con la partecipazione dei
soldati; saccheggi, distruzioni e omicidi
di funzionari; rivolta spontanea
non vara la riforma agraria
guidata da Kerenskij, la Duma commette due errori
non fa uscire la Russia dalla guerra
malcontento del popolo
Aprile 1917: Lenin torna dall’esilio e pubblica le Tesi di aprile
→ necessità di attuare una rivoluzione comunista
dicembre 1917: elezioni a suffragio universale per
l’Assemblea Costituente, ai bolscevichi solo il 25% dei voti;
Rivoluzione d’ottobre
I bolscevichi prendono il Palazzo d’Inverno con un
colpo di stato e arrestano i membri del governo
provvisorio → i menscevichi protestano, ma i
Soviet approvano
gennaio 1918: all’inaugurazione dell’assemblea, guardie
rosse sbarrano l’entrata → scioglimento dell’assemblea,
bolscevichi al potere
Provvedimenti di Lenin:
- riforma agraria per ridistribuire le terre
-
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→ ma →
tutto il raccolto va allo stato: povertà dei contadini
statalizzazione delle fabbriche, poste sotto il “controllo operaio” → ma → disciplina dura, stipendi ridotti
istituzione della CEKA (poi KGB), spietata polizia segreta
rispristino della pena di morte
creazione dei primi campi di concentramento per gli oppositori
persecuzione contro la Chiesa ortodossa
pace di Brest-Litovsk (marzo 1918) → la Russia perde Paesi baltici, Ucraina, parte della Bielorussia
Scoppia la guerra civile (1918-1920)
Armata Bianca
(cadetti, socialisti moderati, ufficiali fedeli
allo zar) comandata dal generale Kornilov
Armata Rossa
(bolscevichi) comandata da Leon Trockij
- Uccisione della famiglia reale a Ekaterinburg (1918)
- Fondata la Terza Internazionale per (Comintern) per
diffondere la rivoluzione in Europa (1919)
Vittoria dell’Armata Rossa, meglio organizzata e più unita:
inizia la dittatura comunista in Russia
1922: nasce ufficialmente l’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (URSS), sotto il controllo di Lenin;
la capitale è spostata a Mosca, vengono sottomesse le nazionalità non russe
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