PRESENTAZIONE PERCORSO D’ESAME A.S. 2003/04 La Barbera Mirko Classe 5b mercurio La grande guerra L’HTML Gabriele D’Annunzio Banche miste I partiti IL Fido La spesa pubblica La grande guerra La guerra che scoppiò nel 1914 fu un avvenimento nuovo nella storia dell'umanità, perché fu la prima guerra generale "mondiale" che vide lo scontro di tutti i grandi Stati, i quali impegnarono le capacità produttive dell'industria moderna e le risorse della tecnica per preparare strumenti di offesa e di difesa. Fu una guerra: di massa, combattuta per terra, per mare e nell'aria con impiego di armi mai prima usate (carri armati, aerei, sommergibili), e con il ricorso a nuovi mezzi di lotta economica e anche psicologica. Venne combattuta dai belligeranti fino all'esaurimento e al crollo, e, avendo superato rapidamente i calcoli di quegli statisti che si attendevano una guerra particolare, finì con l'apportare radicali sconvolgimenti anche all'economia internazionale, aprendo così la via a ripercussioni e conseguenze che durarono a lungo anche nel dopoguerra. 1914 1915 1917 1918 1914 Assassinio di Francesco Ferdinando d'Asburgo ultimatum austriaco a Belgrado (condizioni inaccettabili) dichiarazione di guerra dell’Austria alla Serbia rapida generalizzazione del conflitto (attraverso il meccanismo degli accordi internazionali) la Germania dichiara guerra a Francia e Russia la Gran Bretagna dichiara guerra alla Germania (per violazione neutralità Belgio e Lussemburgo) il giappone entra in guerra a fianco della GB. La grande guerra 1915 1915 PARTITI PRO-CONTRO Entrata in guerra dell’Italia (Alleati) firma del patto di Londra violazione del trattato della Triplice Alleanza Entrata in guerra della Bulgaria (Imperi centrali) crollo della Serbia Affondamento del transatlantico USA “Lusitania” per opera d'un sommergibile tedesco non muta per il momento la politica USA La grande guerra 1917 I partiti contro In Italia si accese un dibattito, nel quale sorsero due pensieri uno neutralista e uno internventista. Su posizioni neutraliste erano: • i socialisti che rimanevano in sintonia con la tesi ribadite a bruxelles dal Burea dell’internazionale socialista; • I liberali giolittiani, nel quale l’esponente più autorevole fu Giolitti, motivavano l’opportunità di questa scelta con ragioni di moralità internazionale. Non essendo l’Italia in grado di sostenere i costi della guerra, ma che sicuramente avrebbe potuto ottenere perecchio anche in cambio della neutralità; • I cattolici, neutrali anche se ne esistevano sfumature diverse. La grande guerra I partiti pro Mentre facevano parte degli Interventisti: • i democratici, i primi a chiedere l’entrata in guerra vista come la quarta guerra d’indipendenza; • I rivoluzionari, che videro nella guerra l’oocasione per rilanciare l’iniziativa delle masse, per poi procedere verso l’abbattimento dell’ordine borghese; • I nazionalisti: per loro il solo nemico era il neutralismo. Si unirono a loro i futuristi di Marinetti, con lo slogan “Marcire, non marcire”; • Gli irredentisti, che si schirarono ora all’impostazione democratica, ora a quella nazionalista; • I liberali, sostenevano ch la nutralità avrebbe indebolito lo stato ed isolato l’Italia dal resto d’Europa. I PARTITI POLITICI La grande guerra 1917 L’intervento americano: gli USA reagiscono alla guerra sottomarina tedesca e dichiarano guerra alla Germania gli States non sottoscrivono il trattato di Londra, non entrando propriamente a far parte dell’Alleanza La rivoluzione russa abdicazione dello Zar Nicola II il partito bolscevico di Lenin al potere (Rivoluzione d’Ottobre) trattative di armistizio con i tedeschi (cessione dell’Ucraina alla Germania) La grande guerra 1918 1918 La fine della guerra: i 14 punti del presidente americano Wilson (principi generali di diritto internazionale e indicazioni sull’assetto politico) scoppio di rivoluzioni interne all’impero tedesco fine delle monarchie in Germania disfacimento impero Austro-ungarico Conferenza di pace a Parigi nel gennaio 1919 La grande guerra GABRIELE D’ANNUNZIO BIOGRAFIA Nasce a Pescara in una famiglia benestante (1863). Per pubblicizzare la sua prima raccolta fa pubblicare sul giornale la sua morte, poi smentita (1880) Si trasferisce a Roma dove diviene animatore dei salotti, entra a far parte della nobiltà Sposa una duchessa da cui avrà 3 figli e da cui poi divorzierà Diviene autore di opere teatrali (1895) Viene eletto nelle file della destra salvo passare poi fra i banchi della sinistra in seguito alle leggi che censuravano la libertà di stampa (1897) Si rifugia dai creditori in Francia (1910-1915) per poi tornare a Roma (1915) Entra in guerra come volontario (1918) Occupa la città di Fiume fino all’ordine imposto da Giolitti Muore a Gardone (1938) ALCUNE OPERE IL PIACERE (1889): un’opera in prosa, racconta di un uomo combattuto fra due donne, una che rappresenta l’erotismo e una l’innocenza. Una lo lascerà perché pronuncia il nome dell’altra donna. ALCIONE: è il capolavoro dannunziano dominato dal mito del superuomo e dal senso panico di fusione fra natura e uomo (un uomo che è poi il «superuomo» nei suoi elementi più istintivi, sensuali e vitali); ne nascono le famose liriche «La pioggia nel pineto» e «La sera fiesolana»; LAUDI DEL CIELO, DEL MARE, DELLA TERRA E DEGLI EROI BANCHE DEL PRIMO ‘900 L’attività bancaria si svolse sostanzialmente senza vincoli e limitazioni, in un regime di pressochè completa autonomia operativa. Ne derivò un sistema bancario assai frammentato, con un grande numero di banche, molte delle quali con struttura patrimoniale debole e operanti secondo il modello tedesco della banca mista, le quali impiegavano una consistente parte dei depositi rimborsabili a vista in operazioni di credito a medio e lungo termine e nell’assunzione di partecipazioni in imprese industriali e commerciali. Le principali banche miste che ebbero un ruolo importante per lo sviluppo industriale a partire dal 1894-95 furono: • la Banca Commerciale Italiana, • il Credito Italiano, • la Banca di Roma, Queste banche assunsero spesso funzioni di controllo e di coordinamento delle imprese e favorirono i processi di concentrazione industriale. I PARTITI POLITICI I partiti politici sono organizzazioni che hanno come fine la conquista e la gestione del potere politico. Da una parte essi agiscono come rappresentanti di settori della società civile, dall’altra essi determinano l’orientamento politico dello stato. Chiunque è libero di iscriversi a un partito, e qualunque gruppo di cittadini può fondare un partito. Ogni partito formula il proprio programma politico, in questo modo i partiti si interpongono tra la società e lo stato. I partiti svolgono funzioni pubbliche della massima importanza: • costituiscono il principale canale di selezione dei dirigenti politici; • i partiti che ottengono la maggioranza alle elezioni formano il governo dello stato e nominano i ministri; • indirizzo pubblico dello stato viene così formulato dai partiti di maggioranza, attraverso un confronto con i partiti di opposizione. L’EVOLUZIONE STORICA DEI PARTITI Partiti notabili partiti di massa oltre i partiti di massa I SISTEMI DI PARTITI sistemi bipartitici sistemi multipartitici. I partiti politici in Italia Dalla costituzione: • La formazione dei partiti è libera; • La repubblica si fonda sul pluralismo dei partiti; • I partiti devono rispettare il metodo democratico; • I partiti concorrono a determinare la politica nazionale; In Italia fino al 1992-94: sistema multipartitico frammentato con un partito centrale dominante (Dc). Dopo il 1992-94: sistema multipartitico di tipo bipolare. Il fido bancario Il fido bancario è l’espressione della misura complessiva del credito di qualunque specie di cui la banca ritiene meritevole un cliente che ne abbia fatto richiesta, sulla base delle doti morali, della capacità professionali e della situazione economica, finanziaria e patrimoniale dello stesso, nonché delle proprie condizioni di qualità e delle proprie scelte gestionali. Classificazione di fido I fidi bancari possono essere classificati sulla base di diversi criteri: Modalità di utilizzo: • Fidi di cassa: utilizzabili prelevando sommo di denaro • Fidi di firma: la banca si impegna con la propria firma a favore dell’affidato Garanzie ottenute: • • Fidi in banca: concessi sulla semplice “fiducia” Fidi con garanzia reale: sono garantiti da pegno o da ipoteca • Fidi con garanzia personale: sono garantiti da fideiussioni o da avalli di terzi Forme di utilizzo: • • Fidi generali: utilizzabili con ogni tipo di operazione di credito Fidi particolari: fissano analiticamente le forme di utilizzo Centrale dei rischi La centrale dei rischi è un servizio accentrato di informazioni sui rischi bancari al quale tutte le banche devono mensilmente segnalare i fidi concessi per importi eccedenti dati limiti e i relativi utilizzi. Ha lo scopo di consentire alle banche di controllare la veridicità delle dichiarazioni rilasciate dal cliente, al momento della richiesta di fido, in merito agli affidamenti di cui egli gode presso banche del sistema, onde evitare i fidi multipli. PROCEDURA di fido Le cui fasi fondamentali sono: • Richiesta di fido, sottoscritta dall’interessato con la precisazione dell’importo, delle durata, dello scopo del fido richiesto, delle garanzie offerte, ecc; • Istruttoria di fido, costituita dal complesso di ricerche, analisi ed elaborazioni con cui gli appositi della banca valutano la richiesta di affidamento; • Proposte di fido, con cui - in caso di esito favorevole l’ufficio che ha condotto l’istruttoria indica all’organo deliberante le proprie deliberante; • Delibera di fido, atto in cui viene formalmente presa la decisione finale. Ragioni del perché lo stato spende Servizi pubblici Motivazioni economiche Stato sociale LA SPESA PUBBLICA Di carattere economico L’espansione della spesa nel tempo Classificazioni di spesa Di carattere Giuridico Classificazioni delle spese pubbliche rispetto Al soggetto Allo scopo Alla ripetibilità nel tempo •Europee •Di governo •Statali •Di esercizio •Straordinarie •Degli enti pubblici centrali •Regionali •Locali •Ordinarie Alla caratt.a giuridica •Obbligatorie •Discrezionali Alla caratt.a economica All’effetto economico •Correnti •Produttive •In conto capitale •Redistributive •Per rimborso prestiti L’HTML Esempio di programmazione HTML: Il risultato: IL risultato della programmazione