La Seconda guerra mondiale
CAUSE PROFONDE
DEL CONFLITTO
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Il progetto di Hitler di creare il Terzo Reich, il terzo
impero (dopo Ottone di Sassonia e Bismark) basato
sulla superiorità della razza ariana, specie dei
Tedeschi, il cui destino sarebbe stato quello di
dominare il mondo.
Annettere al Terzo Reich tutti i popoli di lingua e
cultura tedesca.
L’odio nazista verso gli Ebrei, ritenuti una razza
inferiore e responsabili, con i comunisti russi e i
banchieri capitalisti americani, di un complotto
internazionale per conquistare il mondo.
CAUSE PROFONDE
DEL CONFLITTO
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Riscattare la Germania dall’umiliazione subita
con il Trattato di Versailles alla fine della
Prima guerra mondiale, quando fu condannata
a risarcire i danni di guerra con un debito di
40 anni.
Con la crisi del ’29 l’economia tedesca è in
grave difficoltà e Hitler approfitta del
malcontento popolare promettendo di
risollevare il destino della Germania.
CASUS BELLI
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1938 → Hitler occupa e annette l’Austria
1939 → Hitler occupa la Cecoslovacchia
1° settembre 1939 → Hitler occupa la
Polonia → in risposta, due giorni dopo,
Francia e Inghilterra dichiarano guerra alla
Germania
1939 – 1942: l’occupazione nazista e il
sistema di alleanze
La battaglia d’Inghilterra
(10 luglio – 31 ottobre 1940)
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Hitler attacca
l’Inghilterra con
bombardamenti aerei
su Londra e viene
sconfitto dai piloti
inglesi grazie ai radar,
pertanto decide di non
invadere il paese.
L’Operazione Barbarossa
(22 giugno 1941)
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Con l’intento di conquistare e sottomettere i territori
slavi per realizzare un nuovo ordine mondiale
controllato dalla Germania, Hitler nel ’41 invade la
Russia facendo fucilare ebrei e comunisti. Ma i
Russi oppongono una forte resistenza e vengono
aiutati dalle rigide temperature invernali che
scoraggiano i Tedeschi.
Stalin si allea con i nemici dell’Asse Roma-BerlinoTokio.
1940: l’ingresso in guerra dell’Italia
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Dopo l’entrata in guerra dell’Italia il 10 giugno
1940, Mussolini si prepara a combattere una
“guerra parallela”a quella tedesca:
Sul fronte africano contro gli inglesi, che però si
conclude a favore degli inglesi
Sul fronte Mediterraneo contro la flotta inglese,
dove la marina italiana viene di nuovo battuta.
Sul fronte greco nell’ottobre 1940, collezionando
però l’ennesima sconfitta.
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Nel 1942 gli italiani non hanno più fiducia nel
fascismo e in Mussolini e nel 1943 dopo la disfatta
italo-tedesca in Russia e Africa, gli operai del nord
scioperano.
I primi di luglio del 1943 le truppe alleate sbarcano
in Sicilia e il re Vittorio Emanuele III, insieme al
Gran Consiglio del fascismo dimette Mussolini e lo
fa arrestare il 25 luglio. Il suo posto lo prende il
generale Badoglio.
Il 3 settembre il governo Badoglio firma l’armistizio
di Cassibile con gli Alleati per l’uscita dell’Italia
dalla guerra. Il 9 settembre 1943 il re e Badoglio
fuggono a Brindisi e i tedeschi invadono Roma.
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Il 12 settembre Hitler fa liberare Mussolini e l’Italia
viene divisa in due parti:
Il Centro-Nord dove ha sede la Repubblica di Salò;
Il Meridione che ospita il Regno del Sud.
Nel nord inizia a svilupparsi un gruppo sempre più
numeroso di antifascisti, chiamato Resistenza e
caratterizzato da partigiani armati, guidati dal
Comitato di liberazione nazionale (Cln).
Nel 1944 scoppia quindi una Guerra civile in Italia,
tra la Resistenza e le truppe nazifasciste che si
conclude con la vittoria dei partigiani.
Così, il 25 aprile 1945 il Cln proclama la resa
definitiva dell’Italia e Mussolini viene catturato e
fucilato dai partigiani.
L’entrata in guerra degli Stati Uniti
Nel 1941 Roosevelt e Churchill firmano la Carta
Atlantica che prevede:
1.la condanna del nazifascismo
2.la libertà di commercio e dei mari
3.la collaborazione internazionale.
 Successivamente il Giappone attacca la base navale
americana di Pearl Harbor perché gli Stati Uniti
avevano bloccato le esportazioni verso il Giappone e
chiesto ai giapponesi di ritirare le truppe dalla Cina.
 Stati Uniti e Gran Bretagna dichiarano guerra al
Giappone.
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La “soluzione finale”
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Nel 1941 i nazisti
trasformano i campi di
concentramento in campi
di sterminio: l’obiettivo è
deportare tutti gli ebrei
d’Europa nei lager e
ucciderli col gas nervino.
Qui finiscono anche molte
altre persone: slavi,
oppositori politici,
omosessuali e disabili.
1943: la svolta della guerra
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Nel 1943 si verifica un svolta decisiva:
Sul fronte russo i Sovietici sconfiggono i Tedeschi a
Stalingrado, anche perché molti soldati muoiono
per il freddo e la mancanza di cibo.
Sul fronte del Pacifico, gli Stati Uniti vincono il
Giappone.
Sul fronte africano, gli anglo-americani
sconfiggono le truppe italiane e tedesche.
Lo sbarco in Normandia
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Il 6 giugno 1944 le truppe anglo-americane sbarcano
in Normandia, nella Francia settentrionale.
Nel marzo 1945, dopo aver liberato Belgio e Olanda
le forze americane penetrano in Germania, assieme
ai sovietici che puntano però su Berlino.
Hitler, intanto si trasferisce in un bunker sotto terra
nel centro di Berlino.
Il 30 aprile 1945 Hitler si suicida insieme all’amante,
Eva Braun e, il 7 maggio 1945 la Germania firma la
resa.
1945: la fine della guerra.
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Nel frattempo, il Giappone continua a combattere e
non vuole chiedere la pace.
Intanto, negli Stati Uniti, viene sperimentata la
bomba atomica. Così, il presidente statunitense,
decide di usarla contro il Giappone.
Il 6 agosto 1945 la bomba esplode su Hiroshima e
tre giorni dopo su Nagasaki.
Finalmente, il 2 settembre 1945 l’imperatore
Hirohito firma la resa.