Gabriele Carbone 3^C
2° Guerra Mondiale
Tra il 1936 e il 1938 Mussolini mandò l’esercito italiano a conquistare
l’Etiopia e l’Albania. Hitler invase in fasi successive la Renania, l’Austria,
i Sudeti e la Cecoslovacchia. Nel 1937 Italia, Giappone e Germania
stipularono un patto di alleanza detto “Asse Roma-Berlino-Tokio”. Con
l’Unione Sovietica la Germania firmò un patto di non aggressione.
L’invasione della Polonia
Il 1° settembre 1930 Hitler ordinò all’esercito tedesco di invadere la Polonia.
Questo scatenò la reazione di Francia e Inghilterra e diede inizio alla Seconda
Guerra Mondiale (10 settembre1939). L’Italia entrò nel conflitto a fianco della
Germania e del Giappone nel giugno del 1940. L’Italia riportò una serie di
insuccessi militari. La Germania e il Giappone, invece, riuscirono ad allargare i
propri domini con rapide conquiste.
Hitler e la Francia
Parallelamente Hitler occupò la Francia. Parigi e il Nord erano governati
direttamente dai tedeschi. A Vichy, nel sud del Paese, si insediò un governo militare
comandato dal generale Pétain, sottomesso al potere nazista. Nel 1941, l’esercito
tedesco, appoggiato dalle truppe italiane, invase la Russia , arrivando fino a Mosca.
Nel dicembre dello stesso anno il Giappone attaccò a sorpresa la flotta degli Stati
Uniti a Pearl Harbor. L’attacco giapponese fece decidere gli USA per l’entrata in
guerra. Nel 1942 Germania, Giappone e Italia raggiunsero il culmine della loro
potenza.
L’Europa sottomessa ai nazifascisti
Quasi tutta l’Europa era sottomessa ai nazifascisti, che organizzavano
un’intensa propaganda delle idee naziste e abolivano tutte le libertà
politiche. Iniziarono le deportazioni degli oppositori nei campi di
concentramento (lager). Contro l’occupazione tedesca si formarono
ovunque movimenti di lotta clandestina : incominciò la resistenza
armata dei partigiani nei vari Paesi occupati, dalla Polonia alla Grecia,
alla Francia.
I lager
I tedeschi deportavano nei lager prigionieri politici, zingari,
omosessuali, ma soprattutto Ebrei, che arrivavano da ogni parte
d’Europa in convogli ferroviari composti da carri merci. Le loro
condizioni erano disumane: quelli che non venivano uccisi nelle
camere a gas, erano costretti ai lavori forzati finché sopravvivevano,
poi bruciati nei forni crematori.
Sei milioni di
ebrei furono
sterminati
Eventi del 1942 e del 1943
Tra la fine del 1942 e l’inizio del 1943 le sorti della guerra
cominciarono a capovolgersi: gli USA vinsero il Giappone a
Guadacanal e presero il controllo del Pacifico. Le truppe inglesi
sconfissero in Egitto l’esercito italo-tedesco e, insieme ai francesi,
costrinsero tedeschi e italiani ad abbandonare l’Africa. In Russia i
tedeschi furono accerchiati dall’esercito russo a Stalingrado e furono
sconfitti. I soldati italiani sopravvissuti furono costretti a una lunga e
tragica ritirata.
Pietro Badoglio
In Italia le truppe anglo-americane sbarcarono in Sicilia (luglio 1943).
Mussolini fu imprigionato per ordine del re. Salì al governo il
maresciallo Badoglio. Questi l’8 settembre firmò l’armistizio con gli
Alleati. I tedeschi sentendosi traditi, occuparono il nord d’Italia.
Intanto Mussolini, che era stato liberato da Hitler, fondò la Repubblica
di Salò per sostenere i nazisti. L’Italia era divisa. Il sud fu liberato dalle
truppe alleate che risalirono la penisola fino a nord di Firenze (linea
Gotica).
La resistenza partigiana
Dopo l’8 settembre nacque in Italia il movimento di resistenza armata
per liberare il Paese dall’occupazione nazista. Le formazioni partigiane
erano organizzate dal Comitato di Liberazione Nazionale, di cui
facevano parte i partiti antifascisti. Per l’Italia gli anni dal ’43 al ’45
furono terribili: la popolazione doveva fare i conti con la paura per i
bombardamenti alleati, con la mancanza di cibo, con il timore di
rappresaglie tedesche che seguivano ad ogni azione partigiana.
La bomba atomica sul Giappone
Nel giugno del 1944 gli Alleati sbarcarono in Normandia. Questo accelerò
la fine della guerra. Mussolini fu catturato e fucilato. La Germania si
arrese il 7 maggio 1945, dopo il suicidio di Hitler. La guerra finì nell’agosto
1945 quando gli USA sganciarono sul Giappone (che ancora resisteva) due
bombe atomiche che distrussero le città di Hiroshima e Nagasaki.
I delitti commessi dai nazisti furono giudicati da un tribunale
internazionale durante il processo di Norimberga.