Circuiti in regime sinusoidale www.die.ing.unibo.it/pers/mastri/didattica.htm (versione del 26-4-2011) Funzioni sinusoidali a(t ) AM cos(t ) AM ampiezza fase iniziale (radianti, rad) (≤ ) pulsazione (rad/s) f frequenza (hertz, Hz) T periodo (secondi, s) f 1 T T 2 2π 2f T 2 Regimi sinusoidali ● Si considera un circuito lineare in cui tutti i generatori indipendenti sono sinusoidali e hanno la stessa pulsazione ● Le equazioni del circuito costituiscono un sistema di equazioni differenziali lineari nel quale i termini noti sono funzioni sinusoidali con pulsazione ● Le equazioni generalmente ammettono una soluzione sinusoidale con pulsazione ● Se il circuito è asintoticamente stabile, questa soluzione particolare rappresenta la componente di regime della risposta ( regime sinusoidale) 3 Regimi sinusoidali ● Regime sinusoidale: condizione di funzionamento di un circuito nella quale tutte le tensioni e le correnti sono funzioni sinusoidali del tempo aventi la stessa pulsazione ● Fissata la pulsazione, una funzione sinusoidale è definita da due parametri Ampiezza Fase ● Il problema della determinazione della soluzione particolare sinusoidale delle equazioni del circuito (cioè della determinazione delle ampiezze e delle fasi di tutte le tensioni e correnti) può essere ricondotto ad un problema di tipo algebrico mediante la trasformata di Steinmetz ● Il metodo di analisi basato sulla trasformata di Steinmetz è detto anche metodo simbolico 4 Trasformata di Steinmetz ● Trasformata di Steinmetz: S Ad ogni funzione sinusoidale di pulsazione a(t) AMcos(t+) si associa un numero complesso A avente modulo AM ( ampiezza della funzione sinusoidale) argomento ( fase della funzione sinusoidale) A Sa(t ) AM e j AM (cos j sen ) A fasore o numero complesso rappresentativo di a(t) ● Antitrasformata di Steinmetz: S1 a(t ) S 1A Re Ae jt Re AM e j ( t ) AM cos(t ) 5 Interpretazione geometrica s(t ) A e jt AM e j ( t ) a(t ) Re A e jt AM cos(t ) 6 Proprietà della trasformata di Steinmetz Unicità ● La trasformata di Steinmetz stabilisce una corrispondenza biunivoca tra le funzioni sinusoidali di pulsazione e i numeri complessi a(t ) AM cos(t ) b(t ) BM cos(t ) a(t ) b(t ) t A Sa(t ) AM e j B Sb(t ) BM e j AB 7 Proprietà della trasformata di Steinmetz Linearità ● La trasformata di Steinmetz è un’operazione lineare a(t ) AM cos(t ) b(t ) BM cos(t ) A Sa(t ) AM e j B Sb(t ) BM e j k1 , k 2 R : Sk1 a(t ) k 2 b(t ) k1Sa(t ) k 2Sb(t ) k1A k 2 B 8 Proprietà della trasformata di Steinmetz Regola di derivazione ● La trasformata della derivata di una funzione sinusoidale si ottiene moltiplicando per j la trasformata della funzione A Sa(t ) AM e j a(t ) AM cos(t ) S d a jSa(t ) jA dt ● Dimostrazione: da AM sen(t ) AM cos t dt 2 j j da S AM e 2 AM e j e 2 jAM e j jA jSa(t ) dt 9 Proprietà della trasformata di Steinmetz Regola di derivazione ● Applicando ricorsivamente la regola di derivazione si possono ottenere le trasformate delle derivate di ordine superiore d 2 a d a S 2 j S ( j) 2 A 2 A dt dt d 3 a d 2 a S 3 j S 2 ( j) 3 A j3 A dt dt d n a d a n 1 S n j S n 1 ( j) n A dt dt 10 Antitrasformata ● Noto il numero complesso rappresentativo A di una funzione sinusoidale A AM e ja x jy e nota la pulsazione , è possibile determinare in modo univoco la funzione sinusoidale a(t) mediante la relazione a( t ) S 1A AM cos(t ) A cost arg( A ) ● Nota: Vale la relazione tg yx ma questo non consente di affermare che arctgyx Dato che la funzione tangente ha periodo esistono due valori di nell’intervallo in cui la tangente ha lo stesso valore Per determinare occorre tenere conto dei segni di x e y 11 Antitrasformata – determinazione della fase 12 Antitrasformata – determinazione della fase A x jy AM e j AM x 2 y 2 y sgn( y ) per x 0 arctg x per x 0 sgn( y ) 2 arctg y per x 0 x 1 per y 0 sgn( y ) 0 per y 0 1 per y 0 13 Bipoli in regime sinusoidale ● Condizioni di regime sinusoidale ● Tensione e corrente orientate secondo la convenzione dell’utilizzatore: v(t ) VM cos(t V ) i(t ) I M cos(t I ) V Sv(t ) VM e jV I Si(t ) I M e j I ● Sfasamento fra tensione e corrente: V I 14 Resistore in regime sinusoidale v(t ) R i(t ) RI M cos(t I ) V RI i(t ) G v(t ) GVM cos(t V ) I GV VM RI M V I 0 la tensione e la corrente sono in fase 15 Induttore in regime sinusoidale di LI M sen( t I ) LI M cos(t I ) dt 2 VM LI M la corrente è in quadratura in ritardo V I rispetto alla tensione 2 2 v(t ) L 16 Induttore – relazioni tra i fasori V jLI jX L I di v(t ) L 1 dt Ij V jBL V L Reattanza: X L L Suscettanza: BL 1 1 L XL 17 Condensatore in regime sinusoidale i(t ) C dv CVM sen( t V ) CVM cos(t V ) dt 2 I M CVM V I la corrente è in quadratura in anticipo rispetto alla tensione 2 2 18 Condensatore – relazioni tra i fasori I jCV jBC V dv i(t ) C 1 dt Vj I jX C I C Suscettanza: BC C Reattanza: XC 1 1 C BC 19 Impedenza e ammettenza ● Le relazioni tra i fasori della tensione e della corrente per il resistore, l’induttore e il condensatore sono casi particolari delle equazioni V ZI I YV Componente Z Y Resistore R G Induttore jL Condensatore j 1 C j 1 L jC 20 Impedenza e ammettenza ● Più in generale, per un bipolo lineare non contenente generatori indipendenti, la tensione e la corrente sono legate tra loro da relazioni differenziali lineari omogenee Per la proprietà di linearità e la regola di derivazione della trasformata di Steinmetz, le corrispondenti relazioni tra i fasori della tensione e della corrente sono lineari algebriche omogenee, e quindi ancora del tipo V ZI I YV ● Nel caso generale Z e Y sono funzioni complesse della pulsazione Z() R () jX () Y() G () jB () 21 Impedenza ● Per un bipolo lineare non contenente generatori si definisce impedenza il rapporto Ζ V VM j e I IM Z R jX R resistenza X reattanza (unità di misura ohm) ● Il modulo dell’impedenza è uguale al rapporto tra le ampiezze della tensione e della corrente Z VM IM ● L’argomento dell’impedenza è uguale allo sfasamento tra la tensione e la corrente corrente in ritardo sulla tensione arg(Z) V I corrente in anticipo sulla tensione 22 Ammettenza ● Il reciproco dell’impedenza è detto ammettenza 1 I I M j e Z V VM G conduttanza Y G jB B suscettanza Y (unità di misura siemens) ● Valgono le relazioni Y 1 R jX R jX 2 R jX ( R jX )( R jX ) R X 2 Z 1 G jB 2 G jB G B 2 G R R R2 X 2 Z 2 B X X 2 R2 X 2 Z R G G G2 B2 Y 2 X B B 2 G2 B2 Y 23 Esempio - Bipolo RL serie v(t ) v RS (t ) v LS (t ) RS i (t ) LS V VRS VLS RS jLS I Z RS jLS Y di dt R RS X LS 1 LS R 2 S j 2 2 Z RS ( LS ) RS (LS ) 2 RS G RS2 ( LS )2 LS B 2 RS ( LS )2 24 Esempio - Bipolo RL serie Z RS2 ( LS ) 2 L arg(Z) arctg S RS RS 0, LS 0 0 2 La corrente è in ritardo rispetto alla tensione 25 Esempio - Bipolo RL parallelo 1 1 i(t ) i RP (t ) i LP (t ) v(t ) RP LP t v( x)dx di 1 dv 1 v(t ) dt RP dt LP jI j 1 1 1 1 V V V I I RP I RL j RP LP R L P P 26 Esempio - Bipolo RL parallelo Y 1 1 j RP LP 1 G RP 1 B LP 1 2 RP L2P RP2 LP Z 2 j 2 Y RP ( LP ) 2 RP ( LP )2 2 RP L2P R R 2 ( L )2 P P 2 X RP LP RP2 (LP ) 2 27 Esempio - Bipolo RL parallelo Z 1 1 1 RP2 ( LP ) 2 R arg(Z) arctg P LP RP 0, LP 0 0 2 La corrente è in ritardo rispetto alla tensione 28 Esempio - Bipolo RC serie 1 v(t ) v RS (t ) v CS (t ) RS i(t ) CS t i( x )dx dv di 1 i(t ) RS dt dt CS jV RS jI 1 1 I I V VRS VCS RS j CS C S 29 Esempio - Bipolo RC serie 1 Z RS j CS R RS 1 X CS 1 2 RS CS2 CS Y j 1 ( RS CS ) 2 Z 1 ( RS CS ) 2 2 RS CS2 G 1 ( R C ) 2 S S CS B 1 ( RS CS ) 2 30 Esempio - Bipolo RC serie Z RS2 1 ( CS )2 1 arg(Z) arctg R C S S RC 0, LC 0 0 2 La corrente è in anticipo rispetto alla tensione 31 Esempio - Bipolo RC parallelo i(t ) i RP (t ) i CP (t ) I I RP I CP 1 Y jCP RP 1 dv v(t ) C P RP dt 1 jC P V RP 1 G RP B CP RP2CP 1 RP j Z 2 Y 1 (RPCP ) 1 ( RPCP )2 RP R 1 (RPCP ) 2 2 R CP P X 1 ( RPCP )2 32 Esempio - Bipolo RC parallelo Z 1 1 (CP ) 2 2 RP arg( Z) arctg( RPCP ) RC 0, LC 0 0 2 La corrente è in anticipo rispetto alla tensione 33 Analisi di circuiti in regime sinusoidale Equazioni dei componenti ● Generatori indipendenti: sono note le tensioni o le correnti sono noti anche i loro fasori V VG I IG ● Bipoli lineari: V ZI I YV ● Generatori dipendenti: per la proprietà di linearità, le relazioni tra i fasori sono I 2 I1 I 2 gV1 V2 rI1 V2 V1 34 Analisi di circuiti in regime sinusoidale Equazioni dei collegamenti ● Le relazioni tra le grandezze funzioni del tempo sono espresse da equazioni algebriche lineari omogenee del tipo k i k (t ) 0 k v k (t ) 0 Per le proprietà di unicità e di linearità della trasformata di Steinmetz k Ik 0 k Vk 0 I k Si k (t ) Vk Sv k (t ) Le leggi di Kirchhoff valgono anche per i fasori delle tensioni e delle correnti 35 Analisi di circuiti in regime sinusoidale ● Le equazioni di un circuito lineare in regime sinusoidale, scritte in termini di fasori, hanno la stessa forma delle equazioni di un circuito lineare resistivo in regime stazionario ● Le proprietà e metodi di analisi dedotti a partire delle equazioni generali dei circuiti resistivi possono essere estesi ai circuiti in regime sinusoidale con le sostituzioni: Resistenza Impedenza Conduttanza Ammettenza Tensione Fasore della tensione Corrente Fasore della corrente ● In particolare si possono estendere ai circuiti in regime sinusoidale le relazioni di equivalenza riguardanti collegamenti tra resistori o generatori (serie, parallelo, stella-triangolo, formule di Millman ecc.) i metodi di analisi generali (metodo delle maglie,metodo dei nodi e metodo degli anelli) il teorema di sovrapposizione i teoremi di Thévenin e Norton 36 Impedenze in serie e in parallelo ● Impedenze in serie N V Vk V ZS I k 1 N ZS ZK Ik I Vk Z k I k k 1 ● Impedenze in parallelo I YP V N I Ik N YP YK k 1 Vk V I k Yk Vk k 1 ZP 1 YP 1 N 1 Z k 1 k 37 Partitore di tensione e di corrente ● Partitore di tensione Vj V Zj N Z k 1 k ● Partitore di corrente Ij I Yj N Y k 1 k 38 Trasformazioni dei generatori VG ZIG IG YVG 39 Equivalenza stella-triangolo Z1 Z12 Z13 Z12 Z13 Z 23 Z12 Z1Z 2 Z1Z 3 Z 2 Z 3 Z3 Z2 Z12 Z 23 Z12 Z13 Z 23 Z13 Z1Z 2 Z1Z 3 Z 2 Z 3 Z2 Z3 Z13 Z 23 Z12 Z13 Z 23 Z 23 Z1Z 2 Z1Z 3 Z 2 Z 3 Z1 40 Teorema di sovrapposizione ● Ipotesi: circuito lineare contenente NV generatori indipendenti di tensione vG1(t), ..., vGNV(t) NI generatori indipendenti di corrente iG1(t), ..., iGNI (t) tutti i generatori sono sinusoidali con la stessa pulsazione condizioni di regime sinusoidale I fasori della tensione e della corrente del generico lato i sono combinazioni lineari dei fasori delle tensioni e delle correnti impresse dai generatori indipendenti NV NI k 1 k 1 Vi α ik VGk z ik I Gk NV NI k 1 k 1 I i y ik VGk β ik I Gk 41 Funzioni di rete ● I coefficienti delle combinazioni sono funzioni complesse della pulsazione e sono detti funzioni di di rete V α ik i VGk z ik VGh 0 h k Vi I Gk I Gh 0 h (adimensionale) I y ik i VGk VGh 0 h I Gh 0 h k (ha le dimensioni di un’impedenza) β ik VGh 0 h k I Gh 0 h (ha le dimensioni di un’ammettenza) Ii I Gk VGh 0 h I Gh 0 h k (adimensionale) ● Le funzioni di rete che mettono in relazione i fasori della tensione e della corrente dello stesso lato sono dette funzioni di immettenza ● Le funzioni di rete che mettono in relazione fasori di tensioni e correnti di lati diversi sono dette funzioni di trasferimento 42 Funzioni di immettenza ● Impedenza di ingresso Z IN k () Vk I Gk VGh 0 h I Gh 0 h k ● Ammettenza di ingresso Yk () Ik VGk VGh 0 h k I Gh 0 h 43 Funzioni di trasferimento ● Rapporto di trasferimento di tensione α ik () Vi VGk VGh 0 h k I Gh 0 h ● Rapporto di trasferimento di corrente β ik () Ii I Gk VGh 0 h I Gh 0 h k 44 Funzioni di trasferimento ● Impedenza di trasferimento z ik () Vi I Gk VGh 0 h I Gh 0 h k ● Ammettenza di trasferimento y ik () Ii VGk VGh 0 h k I Gh 0 h 45 Teorema di Thévenin ● Ipotesi: condizioni di regime sinusoidale il bipolo A-B è formato da componenti lineari e generatori indipendenti il bipolo A-B è comandato in corrente Il bipolo A-B equivale a un bipolo formato da un generatore indipendente di tensione V0 in serie con un’impedenza Zeq V0 è la tensione a vuoto del bipolo A-B Zeq è l’impedenza equivalente del bipolo A-B con i generatori indipendenti azzerati VAB V0 Z eq I AB 46 Teorema di Norton ● Ipotesi: condizioni di regime sinusoidale il bipolo A-B è formato da componenti lineari e generatori indipendenti il bipolo A-B è comandato in tensione Il bipolo A-B equivale a un bipolo formato da un generatore indipendente di corrente Icc in parallelo con un’ammettenza Yeq Icc è la corrente di cortocircuito del bipolo A-B Yeq è l’ammettenza equivalente del bipolo A-B con i generatori indipendenti azzerati I AB I cc Yeq VAB 47 N-porte lineari in regime sinusoidale ● Per un N-porte lineare in condizioni di regime sinusoidale le relazioni costitutive, in termini di fasori, sono del tipo Av Bi 0 con V1 I1 a11 a1N b11 b1N v i A Β VN I N a N 1 a NN b N 1 b NN ● Nel caso di componenti resistivi i coefficienti delle matrici A e B sono reali, mentre nel caso di componenti dinamici, in generale, sono complessi ● Se il componente è comandato in corrente oppure in tensione è possibile rappresentarlo mediante parametri di impedenza o di ammettenza che costituiscono una generalizzazione dei parametri di resistenza e di conduttanza 48 Matrice di impedenza ● Matrice di impedenza V1 v VN v Zi z jk I1 i I N z11 z1N Z z N 1 z NN Vj Ik I h 0 h k 49 Matrice di ammettenza ● Matrice di ammettenza V1 v VN i Yv y jk I1 i I N y11 y1N Y y N 1 y NN Ij Vk Vh 0 h k 50 Doppi bipoli lineari in regime sinusoidale ● Per i doppi bipoli lineari in regime sinusoidale è possibile generalizzare anche le matrici ibride e di trasmissione ● Nel caso di componenti dinamici i coefficienti delle matrici, in generale, sono complessi V1 h11 h12 I1 I1 H I h V 2 21 h 22 V2 2 Matrice ibrida h12 V1 I1 h11 V1 H V h h I I 22 2 2 21 2 Matrice ibrida inversa V1 A B V2 V2 T I C D I I 2 1 2 Matrice di trasmissione (matrice catena) V2 A B V1 V1 T I C D I I 1 2 1 Matrice di trasmissione inversa (matrice catena inversa) 51 Significato dei parametri di impedenza z11 V1 I1 z 21 I 2 0 V2 I1 I 2 0 z11 impedenza di ingresso a vuoto alla porta 1 z21 impedenza di trasferimento a vuoto dalla porta 1 alla porta 2 z 22 V2 I2 z12 I1 0 V1 I2 I1 0 z22 impedenza di ingresso a vuoto alla porta 2 z12 impedenza di trasferimento a vuoto dalla porta 2 alla porta 1 52 Significato dei parametri di ammettenza y11 I1 V1 y 21 V2 0 I2 V1 V2 0 y11 ammettenza di ingresso in cortocircuito alla porta 1 y21 ammettenza di trasferimento in cortocircuito dalla porta 1 alla porta 2 y 22 I2 V2 y12 V1 0 I1 V2 V1 0 y22 ammettenza di ingresso in cortocircuito alla porta 2 y12 ammettenza di trasferimento in cortocircuito dalla porta 2 alla porta 1 53 Significato dei parametri ibridi h11 V1 I1 h 21 V2 0 I2 I1 V2 0 h11 impedenza di ingresso in cortocircuito alla porta 1 h21 rapporto di trasferimento di corrente in cortocircuito dalla porta 1 alla porta 2 h12 V1 V2 h 22 I1 0 I2 V2 I1 0 h22 ammettenza di ingresso a vuoto alla porta 2 h12 rapporto di trasferimento di tensione a vuoto dalla porta 2 alla porta 1 54 Significato dei parametri di trasmissione 1 V2 A V1 1 V2 C I1 1 I2 B V1 I 2 0 1 I2 D I1 I 2 0 V2 0 V2 0 55 Trasformatore ideale in regime sinusoidale v1 Kv2 i1 1 i2 K V1 KV2 I1 1 I2 K ● Le tensioni alla porta 1 e alla porta 2 sono in fase tra loro ● Le correnti alla porta 1 e alla porta 2 sono in opposizione di fase 56 Induttori accoppiati in regime sinusoidale d i1 (t ) d i (t ) M 2 dt dt d i (t ) d i (t ) v 2 (t ) M 1 L2 2 dt dt v1 (t ) L1 V1 jL1I1 jMI 2 V2 jMI1 jL2 I 2 ● Le equazioni sono un caso particolare di rappresentazione mediante di coefficienti di impedenza V1 jL1 V jM 2 j M I 1 I1 Z I jL2 I 2 2 57 Potenza assorbita da un bipolo in regime sinusoidale v(t ) VM cos(t V ) i(t ) I M cos(t I ) V I ● Potenza assorbita dal bipolo p(t ) v(t ) i(t ) VM cos(t V ) I M cos(t I ) 1 VM I M cos(2t V I ) cos(V I ) 2 1 1 VM I M cos(2t V I ) VM I M cos 2 2 58 Potenza assorbita da un bipolo in regime sinusoidale 59 Potenza assorbita da un bipolo in regime sinusoidale ● La potenza è data dalla somma di un termine sinusoidale con pulsazione 2 (potenza fluttuante) e di un termine costante ● L’ampiezza del termine oscillante è 1 2 VM I M ● Il termine costante rappresenta il valore medio sul periodo della potenza istantanea T 1 1 pm p(t )dt VM I M cos T 0 2 ● cos è detto fattore di potenza Il fattore di potenza è il rapporto tra il termine costante e l’ampiezza del termine oscillante A parità di ampiezza di v e i, il valore medio sul periodo della potenza istantanea aumenta al crescere del fattore di potenza 60 Potenza assorbita da un bipolo in regime sinusoidale ● Il fattore di potenza cos vale 1 se la tensione e la corrente sono in fase ( 0) ● Aumentando || il fattore di potenza si riduce fino ad annullarsi quando tensione e corrente sono in quadratura ● Per || > 2 il fattore di potenza diventa negativo e vale 1 se la tensione e la corrente sono in opposizione di fase ● cos 0 in ogni semiperiodo l’energia assorbita dal bipolo è 0 ● cos 0 in ogni semiperiodo l’energia assorbita dal bipolo è 0 questa condizione si può verificare solo se il bipolo è attivo per un bipolo passivo si ha necessariamente cos 0 61 Potenza assorbita da un resistore 1 p(t ) VM I M 1 cos2t 2V 2 0 1 2 1 2 1 2 2 2 pm VM I M RI M GVM 62 Potenza assorbita da un induttore 1 1 p(t ) VM I M cos 2t 2V LI M2 cos 2t 2V 2 2 2 2 1 pm VM I M cos 0 2 2 63 Potenza assorbita da un condensatore 1 1 p(t ) VM I M cos 2t 2V CVM2 cos 2t 2V 2 2 2 2 1 pm VM I M cos 0 2 2 64 Componenti attiva e reattiva della corrente ● Nel caso generale, si può scomporre la corrente istantanea nella somma di due termini: uno in fase con la tensione (come nei resistori) componente attiva: iA(t) uno in quadratura con la tensione (come negli induttori e nei condensatori) componente reattiva: iR(t) i(t ) I M cos(t I ) I M cos[(t V ) (V I )] I M cos cos(t V ) I M sen sen(t V ) I M cos cos(t V ) I M sen cos(t V / 2) i A (t ) i R (t ) 65 Componenti attiva e reattiva della corrente Rappresentazione nel piano complesso I A I M cos e jV I R I M sen e j V 2 j I M sen e jV 66 Potenza istantanea attiva e reattiva ● Scomposizione della potenza istantanea p(t ) v(t )i A (t ) i R (t ) v(t ) i A (t ) v(t ) i R (t ) p A (t ) p R (t ) ● Potenza istantanea attiva p A (t ) VM cos(t V ) I M cos cos(t V ) VM I M cos cos(t V ) 2 1 VM I M cos 1 cos(2t 2V ) 2 ● Potenza istantanea reattiva p R (t ) VM cos(t V ) I M sen sen(t V ) 1 VM I M sen sen(2t 2V ) 2 67 Potenza istantanea attiva e reattiva 68 Potenza istantanea attiva e reattiva ● La potenza istantanea attiva non cambia mai segno (se cos > 0 è sempre 0) flusso unidirezionale di energia (dall’esterno verso il bipolo se cos > 0) ● La potenza istantanea reattiva è una funzione sinusoidale del tempo con pulsazione 2 l’energia ad essa associata fluisce alternativamente dall’esterno verso il bipolo e viceversa in un intervallo di durata pari a un semiperiodo di v e i, l’energia complessivamente scambiata tra il circuito e il bipolo è nulla 69 Potenza attiva ● Potenza attiva: valore medio sul periodo della potenza istantanea attiva = valore medio sul periodo della potenza istantanea (unità di misura watt, W) T T 1 1 1 P p A (t )dt p(t )dt VM I M cos T 0 T 0 2 ● Un intervallo t T può essere approssimato con un numero intero di periodi L’energia assorbita da un bipolo in un intervallo di durata molto grande rispetto al periodo può essere ottenuta dalla relazione wa (0, t ) Pt 70 Potenza reattiva ● Potenza reattiva: valore massimo della potenza istantanea reattiva col segno di 1 Q maxp R (t )sgn() VM I M sen 2 ● L’unità di misura della potenza reattiva è il volt-ampere reattivo (VAR) ● Q è un indice dell’entità degli scambi energetici associati alla potenza istantanea reattiva ● Convenzionalmente si attribuisce segno alla potenza reattiva assorbita dagli induttori segno alla potenza reattiva assorbita dai condensatori 71 Potenza apparente ● Potenza apparente: è definita dalla relazione 1 S VM I M 2 ● L’unità di misura della potenza apparente è il volt-ampere (VA) ● La potenza apparente coincide con l’ampiezza del termine oscillante della potenza istantanea ● S dipende solo dalle ampiezze della tensione e della corrente 72 Triangolo delle potenze ● Rappresentazione grafica delle relazioni tra potenza attiva reattiva e apparente S P2 Q2 P S cos Q S sen Q P tg 73 Potenza complessa ● Si definisce potenza complessa la quantità N 1 * VI 2 (I* indica il coniugato di I) ● Inserendo le espressioni di V e I si ottiene 1 1 VM e jV I M e j I VM I M e j 2 2 1 1 VM I M cos j VM I M sen P jQ 2 2 N Quindi si ha 1 ReN VM I M cos P 2 1 ImN VM I M sen Q 2 1 N VM I M S 2 arg(N) 74 Conservazione delle potenze complesse (Teorema di Boucherot) ● Ipotesi: Circuito con l lati Versi di riferimento scelti per tutti i lati secondo la convenzione dell’utilizzatore Condizioni di regime sinusoidale Vk, Ik (k 1, ..., l) fasori delle tensioni e delle correnti La somma delle potenze complesse assorbite dai componenti del circuito è nulla Le somme delle potenze attive e delle potenze reattive assorbite dai componenti sono nulle 1 N k Vk I *k 0 k 1 k 1 2 l l l P k 1 k 0 l Q k 1 k 0 ● Dimostrazione: I fasori Vk e Ik soddisfano le leggi di Kirchhoff. Se i fasori delle correnti soddisfano la LKI, anche i loro coniugati la soddisfano La proprietà deriva direttamente dal teorema di Tellegen 75 Additività delle potenze complesse ● Si assume che il lato l del circuito sia costituito da un bipolo ● Si divide il circuito in due parti una formata dal solo lato l una formata dagli altri lati (che complessivamente costituiscono un bipolo) ● Per il teorema di Boucherot vale la relazione l 1 l 1 l 1 k 1 k 1 k 1 N l N k Pl Pk , Ql Qk ● Nl è la potenza erogata dal bipolo l, cioè la potenza assorbita dal bipolo formato dagli altri componenti La potenza complessa assorbita da un bipolo formato da più componenti collegati tra loro è pari alla somma delle potenze assorbite dai singoli componenti La stessa proprietà vale per le potenze attive e per le potenze reattive 76 Potenza complessa in funzione di Z e Y V ZI ( R jX )I I YV (G jB)V 1 1 * 1 1 1 2 2 VI ZII* Z I V (YV )* Y * V 2 2 2 2 2 1 1 2 2 2 2 1 1 P Re Z I R I Re Y * V G V 2 2 2 2 N 1 1 2 2 2 2 1 1 Q Im Z I X I Im Y * V B V 2 2 2 2 P 0 R 0, G 0 Q 0 X 0, B 0 77 Segni delle parti reali e immaginarie di Z e Y ● Si considera un bipolo formato da componenti R, L, C passivi ● Dalle espressioni delle potenze complesse in funzione di Z e Y e dalla proprietà di additività delle potenze, a seconda del tipo di componenti contenuti nel bipolo, si ricavano le seguenti condizioni: Re[Z] Im[Z] Re[Y] Im[Y] Componenti P Q R L C R-L R-C L-C R-L-C 78 Valori efficaci ● Si definisce valore efficace di una funzione a(t) periodica di periodo T la quantità T 1 2 Aeff a (t )dt T 0 ● In particolare, se a(t) è sinusoidale, risulta Aeff 2 2 A 2 M cos 2 (t )dt 0 AM2 2 2 2 [1 cos(2t 2)]dt 0 AM 2 79 Valori efficaci ● Espressioni della potenza attiva e reattiva in funzione dei valori efficaci 1 V I P VM I M cos M M cos Veff I eff cos 2 2 2 1 Q VM I M sen Veff I eff sen 2 ● Potenza assorbita da un resistore P RI eff2 GVeff2 Il valore efficace di una tensione (corrente) sinusoidale corrisponde al valore di una tensione (corrente) costante che applicata a un resistore dà luogo ad una dissipazione di potenza pari al valore medio sul periodo della potenza assorbita dal resistore in regime sinusoidale 80 Valori efficaci ● E’ possibile definire la trasformata di Steinmetz anche facendo riferimento ai valori efficaci invece che ai valori massimi A e Se a(t ) AM j AM e (cos j sen ) 2 2 a(t ) Se1 A e Re[ 2 A e e jt ] Re[ AM e j ( t ) ] AM cos(t ) ● La trasformata così definita conserva le stesse proprietà della trasformata basata sui valori massimi ● Le impedenze e le ammettenze (essendo definite come rapporti tra fasori) non cambiano se si fa riferimento ai valori efficaci ● L’espressione della potenza complessa diviene N Ve I *e 81 Teorema del massimo trasferimento di potenza attiva ● Si considera un bipolo formato da un generatore di tensione sinusoidale VG in serie con un impedenza Z caricato da un’impedenza ZC Z R jX Z C RC jX C Al variare di ZC, la potenza attiva ceduta al carico è massima quando vale la condizione ZC Z* (adattamento coniugato) In queste condizioni la potenza attiva (potenza disponibile) vale Pd VG 8R 2 VGeff 2 4R 82 Teorema del massimo trasferimento di potenza attiva dimostrazione (1) ● Corrente e tensione nel carico I VG Z ZC V VG Z C Z ZC ● Potenza attiva ceduta al carico VG ReZ C 1 VG Z C VG RC VG* PC Re * 2 2[( R RC ) 2 ( X X C ) 2 ] 2 Z ZC 2 Z Z C Z Z C 2 2 ● Al variare di XC il denominatore è minimo (e quindi PC è massimo) se XC X ● In queste condizioni PC VG 2 2 RC ( R RC ) 2 83 Teorema del massimo trasferimento di potenza attiva dimostrazione (2) ● Al variare di PC il massimo si ottiene per 2 VG ( R RC ) 2 2 RC ( R RC ) PC 0 RC 2 ( R RC ) 4 cioè RC R infatti: PC è positivo per RC > 0 e si annulla per R 0 e R la derivata di PC si annulla solo per RC R questo punto deve corrispondere a un massimo Quindi deve essere RC R, XC X ZC Z* ● In queste condizioni si ha PC max Pd VG 2 2 VG R ( R R) 2 8R 2 84 Rendimento ● In condizioni di adattamento coniugato la potenza attiva erogata dal generatore vale 2 1 VG* VG PG Re VG 2 2R 4R Il rendimento definito come rapporto tra la potenza attiva erogata dal generatore e la potenza attiva ceduta al carico è 2 V P 4R C G 0.5 PG 8 R VG 2 La condizione di adattamento coniugato non rappresenta una soluzione ottimale nel caso in cui è importante ottenere rendimenti elevati 85 Rifasamento ● Distribuzione dell’energia elettrica (schema semplificato) Linea di distribuzione Generatore Utilizzatore ● Impedenza equivalente della linea: Z L RL jX L ● Condizioni di funzionamento ottimali: Ampiezza della tensione sul carico praticamente indipendente dalla corrente (normalmente gli utilizzatori sono progettati facendo riferimento a un valore nominale della tensione sono tollerati scostamenti di pochi percento dal valore nominale prefissato) Minima dissipazione di potenza nella linea 86 Rifasamento Linea di distribuzione Utilizzatore Generatore ● Al crescere dell’ampiezza della corrente I nella linea si riduce l’ampiezza della tensione sul V carico VM V VG Z L I aumentano le perdite per effetto Joule lungo la linea PL 1 RL I M2 2 87 Rifasamento ● Fissata l’ampiezza tensione VM, a parità di potenza attiva P assorbita dal carico l’ampiezza della corrente è inversamente proporzionale al fattore di potenza IM 2P VM cos L’ampiezza della componente attiva della corrente è fissata dal valore della potenza attiva Al diminuire del fattore di potenza (cioè all’aumentare dell’angolo ) aumenta l’ampiezza della componente reattiva della corrente (e quindi l’ampiezza della corrente totale) Per ridurre le perdite occorre aumentare il fattore di potenza del carico 88 Rifasamento ● Un basso fattore di potenza risulta svantaggioso per il fornitore di energia elettrica Se il valore medio mensile del fattore di potenza risulta inferiore a certi limiti vengono applicate delle maggiorazioni sul costo dell’energia ● Le norme attuali, per impianti a bassa tensione con potenza impegnata 15 kW, prevedono: per cos 0.9 nessuna penale per 0.7 cos 0.9 pagamento di una penale commisurata al rapporto tra l’integrale della potenza reattiva (energia reattiva) e quello della potenza attiva (energia attiva) nel periodo di fatturazione i limiti sono prossimi ai valori di cos per cui l’energia attiva e quella reattiva sono uguali (cos 0.707) e l’energia reattiva è pari al 50% dell’energia attiva (cos 0.894) per cos < 0.7 obbligo da parte dell’utente di prendere provvedimenti per aumentare il fattore di potenza 89 Rifasamento ● Per aumentare il fattore di potenza si ricorre al rifasamento del carico ● Si collega in parallelo all’utilizzatore un bipolo puramente reattivo con reattanza di segno opposto a quella del utilizzatore stesso ● Se il carico è ohmico-induttivo XU 0, (caso più comune) la reattanza XR deve essere negativa ( condensatore) 90 Rifasamento ● Dimensionando opportunamente la reattanza XR si può fare in modo che gli scambi di potenza reattiva avvengano prevalentemente tra il carico e il bipolo di rifasamento, riducendo gli scambi di potenza reattiva con il generatore la componente reattiva IR della corrente nel carico circoli prevalentemente nel bipolo di rifasamento, riducendo l’ampiezza della corrente reattiva IR nella linea 91 Rifasamento ● La potenza reattiva assorbita complessivamente dal carico e dal bipolo di rifasamento è Q Q QR ● Per portare il fattore di potenza da cos ad un valore accettabile cos la potenza reattiva assorbita dal bipolo di rifasamento deve essere QR (Q Q) P(tg tg) ● Se il bipolo di rifasamento è un condensatore (capacità = CR) si ha 1 QR CRVM2 2 Quindi la capacità di rifasamento vale CR 2 P(tg tg ) P(tg tg ) Veff2 VM2 92 Risonanza serie ● Bipolo RLC serie in regime sinusoidale ● Si studia il comportamento del bipolo al variare della pulsazione Z R j L 1 1 R j L jC C 1 Z R 2 L C 2 arg(Z) arctg ● Pulsazione di risonanza: 0 ● Per 0 1 C L R 1 LC Im[Z] 0 |Z| è minimo arg(Z) 0 93 Risonanza serie 1 Z R j L C 1 Z R L C 2 2 ● prevale la reattanza capacitiva ● prevale la reattanza induttiva ● la reattanza si annulla 94 Risonanza serie arg(Z) arctg L 1 C R ● la corrente è in anticipo sulla tensione ● la tensione è in anticipo sulla corrente ● la tensione e la corrente sono in fase 95 Risonanza serie 96 Risonanza serie ● Potenza complessa assorbita: N 1 1 1 2 2 Z I R j (L ) IM 2 2 C 1 2 RI M 2 1 1 2 ● Potenza reattiva: Q LI M2 IM 2 2 C Q 0 Q 0 Q 0 ● Potenza attiva: P 97 Risonanza serie ● Corrente nell’induttore: i L (t ) i(t ) I M cos(t I ) 2 2 2 1 1 Energia nell’induttore: w L (t ) 2 L i (t ) 2 LI M cos (t I ) 1 I v (t ) 1 I sen(t ) ● Tensione del condensatore: VC j C M I C C Energia nel condensatore: w C (t ) 12 C v C2 (t ) 1 I M2 sen 2 (t I ) 2 2 C ● In condizioni di risonanza: w C (t ) 1 I M2 0 sen 2 (0t I ) 12 LI M2 0 sen 2 (0t I ) 2 20 C 2 w L (t ) w C (t ) 12 LI M 0 In condizioni di risonanza l’energia totale accumulata nel bipolo RLC si mantiene costante 98 Fattore di merito ● In condizioni di risonanza, si definisce fattore di merito la quantità Q0 2 Energia accumulata Energia dissipata in un periodo ● Per un bipolo RLC serie, se l’ampiezza della corrente in condizioni di risonanza è IM0 si ottiene LI M2 0 L 1 Q0 2 1 2 0 R 0 RC 2 RI M 0 T0 1 2 2 T0 0 ● L’espressione dell’impedenza del bipolo può essere posta nella forma 1 Z R j L R 1 C 0 1 L R 1 jQ j 0 R RC 0 99 Curve di risonanza ● Per caratterizzare la risposta in frequenza di un bipolo RLC serie, di solito si considera la funzione di trasferimento H( ) VR R V Z 1 1 jQ0 0 0 ● Se V è fissato, H rappresenta anche il rapporto tra la corrente nel bipolo al variare di e la corrente in condizioni di risonanza I0 H( ) I I0 100 Curve di risonanza 101 Curve di risonanza 102 Larghezza di banda ● Se V è fissato, l’ampiezza della corrente nel bipolo, e quindi la potenza attiva assorbita, sono massime per 0 ● In queste condizioni si ha 1 VM2 1 2 P0 RI M 0 2 R 2 ● La potenza attiva assorbita può essere espressa in funzione di come P 1 2 1 2 2 RI M R H( ) I M2 0 H( ) P0 2 2 ● Larghezza di banda (a metà potenza), B: ampiezza dell’intervallo compreso tra le pulsazioni 1 e 2 per cui risulta P = P0/2 B 2 1 ● All’aumentare di Q0 il modulo di H() presenta un picco sempre più stretto nell’intorno di 0 La larghezza di banda diminuisce con l’aumentare del fattore di merito 103 Larghezza di banda ● La potenza attiva assorbita dal bipolo vale P = P0/2 se è verificata la relazione Q0 0 1 0 2 0 02 0 Q0 ● Le soluzioni positive di questa equazione sono 1 1 1 , 2 0 1 2 2 Q 4 Q 0 o Quindi si ha 0 Q0 L 02 RC R ● Per valori sufficientemente elevati di Q0 (in pratica per Q0 ≥ 10), si può B 2 1 B ritenere B 1 0 1 , 2 0 1 2 2Q0 104 Risonanza parallelo ● Bipolo RLC parallelo in regime sinusoidale ● Si studia il comportamento del bipolo al variare della pulsazione Y G jC 1 1 G j C j L L 1 Y G 2 C L 2 arg(Y) arctg ● Pulsazione di risonanza: 0 ● Per 0 1 L C G 1 LC Im[Y] 0 |Y| è minimo arg(Y) 0 105 Risonanza parallelo 1 Y G j C L 1 Y G C L 2 2 ● prevale la suscettanza induttiva ● prevale la suscettanza capacitiva ● la suscettanza si annulla 106 Risonanza parallelo arg(Y) arctg C 1 L G ● la tensione è in anticipo sulla corrente ● la corrente è in anticipo sulla tensione ● la tensione e la corrente sono in fase 107 Risonanza parallelo 108 Risonanza parallelo ● Potenza complessa assorbita: N 1 * 2 1 1 2 Y V G j (C ) VM 2 2 L 1 P GVM2 2 1 1 ● Potenza reattiva: Q VM2 CVM2 2L 2 Q 0 Q 0 Q 0 ● Potenza attiva: 109 Risonanza parallelo ● Tensione del condensatore: v C (t ) v(t ) VM cos(t V ) 2 2 2 1 1 Energia nel condensatore: w C (t ) 2 C v (t ) 2 CVM cos (t V ) 1 V i (t ) 1 V sen(t ) ● Corrente nell’induttore: I L j L M V L L Energia nell’induttore: w L (t ) 12 L i 2L (t ) 1 VM2 sen 2 (t V ) 2 2 L ● In condizioni di risonanza: w L (t ) 1 VM2 0 sen 2 ( 0t V ) 12 CVM2 0 sen 2 ( 0t V ) 2 20 L 2 w L (t ) w C (t ) 12 CVM 0 In condizioni di risonanza l’energia totale accumulata nel bipolo RLC si mantiene costante 110 Fattore di merito ● Per un bipolo RLC parallelo il fattore di merito è CVM2 0 0C 1 Q0 2 1 2 G 0 LG 2 GVM 0 T0 1 2 In questo caso l’ammettenza può essere espressa come 1 Y G j C G 1 L 0 1 C j G 1 jQ 0 G LG 0 111 Larghezza di banda ● Per caratterizzare la risposta in frequenza di un bipolo RLC serie, di solito si considera la funzione di trasferimento H( ) IR G I Y 1 1 jQ0 0 0 ● Se I è fissato, H rappresenta anche il rapporto tra la tensione nel bipolo al variare di e la tensione in condizioni di risonanza V0 H( ) V V0 ● L’andamento di H in funzione di coincide con quello visto per il bipolo RLC serie ● La larghezza di banda in questo caso vale B 0 C 02 LG Q0 G 112