Au/amt 09/10 DEFINIZIONE: è la capacità motoria di vincere una resistenza esterna o di opporsi ad essa tramite la contrazione muscolare. Un esempio per capire meglio: nel lancio del disco la resistenza esterna da vincere è rappresentata dal peso del disco, unitamente alla forza di gravità. La forza svolge un ruolo molto importante nella nostra vita in quanto è alla base di ogni azione, dalla semplice apertura di una scatoletta di tonno all’ultimo atto di una finale olimpica di sollevamento pesi. I FATTORI DA CUI DIPENDE LA FORZA FIG 1 1 – Il primo fattore da cui dipende la forza è costituito dalla dimensione del muscolo e più precisamente dal diametro traverso del muscolo stesso. FIG 1 2 – Il secondo fattore dipende dalla frequenza di impulsi che il sistema nervoso riesce ad inviare, coinvolgendo il maggior numero di fibre muscolari. Questo spiega il motivo per cui un mingherlino può essere più forte di un avversario più muscoloso. Fig. 2 – Il sesso è il terzo fattore. Il muscolo dell’uomo infatti è più forte di quello della donna con uno scarto medio del 35-40%. Fig 2 FIBRE ROSSE 4 – Il quarto fattore è riferito alla quantità di fibre bianche e rosse presenti nel patrimonio muscolare. Chi ha un maggior numero di fibre bianche, sarà tendenzialmente più forte e veloce di chi è provvisto soprattutto di fibre rosse, meglio adatte alla resistenza. AD ESCLUSIVO USO DIDATTICO ALL’INTERNO DELL’ISTITUTO D. IODI FIBRE BIANCHE 1 Au/amt 09/10 Analizzando bene questa capacità condizionale è importante fare una distinzione tra forza assoluta e forza relativa. La prima è quella che si riesce a sviluppare in una qualsiasi azione indipendentemente dal proprio peso corporeo mentre la seconda viene rapportata al peso. Un esempio per capire meglio: prendiamo due soggetti, uno di 70 e uno di 90 Kg. che in un test sollevano rispettivamente 80 e 85 Kg. Chi solleva 85 Kg ha una forza assoluta maggiore, ma il soggetto più leggero possiede una forza relativa nettamente superiore. Questo determina la presenza, in diverse discipline sportive, di categorie relative al peso degli atleti al fine di evitare scontri impari. Continuando nella classificazione della forza, riscontriamo diverse tipologie che si differenziano a seconda delle modalità con cui viene espressa; parliamo quindi di forza massimale, di forza resistente e di forza veloce. FORZA MASSIMALE E’ la forza più elevata che il sistema neuro-muscolare è in grado di esprimere con una contrazione volontaria. (fig 1) L’atleta più rappresentativo di questo tipo di forza è sicuramente il sollevatore di pesi. Questa qualità si allena con carichi molto elevati, tra il 70% del massimale e il 100% con numero di ripetizioni inversamente proporzionale al carico stesso. Fig 2 !00% 90% 80% 70% 1 ripetizione 3 rip 5 rip 8 rip Fig 2 FORZA VELOCE E’ la capacità del sistema neuro-muscolare di superare resistenze più o meno elevate con la massima velocità di esecuzione. In questo caso quindi quando si parla di forza in relazione alla velocità e meglio parlare di POTENZA. E’ una capacità che contraddistingue gli atleti di diverse discipline, dai lanciatori dell’atletica, ai ginnasti dell’attrezzistica, dai calciatori ai pugili e gli allenamenti sono caratterizzati da carichi che oscillano tra il 40 e il 70% del massimale con velocità di esecuzioni molto elevate. 70% 60% 40% 8 ripetizione 12 rip 15 rip AD ESCLUSIVO USO DIDATTICO ALL’INTERNO DELL’ISTITUTO D. IODI 2 Au/amt 09/10 FORZA RESISTENTE E’ la capacità di resistere per un tempo prolungato ad uno sforzo più o meno elevato. Considerando ad esempio il tipo di sforzo a cui è sottoposto chi pratica canottaggio, vediamo che ci vuole forza nelle mani, nelle braccia, nelle gambe, ma non solo, ci vuole anche la capacità di resistere per distanze che vanno dai 500 ai 2000 mt. Gli atleti che necessitano di questa capacità sono ugualmente numerosi, vedi i lottatoti, i ciclisti, i regbisti, i nuotatori delle lunghe distanze e, in particolar modo, i free-climber, che se fossero solo forti mollerebbero le prese dopo pochi minuti e se fossero solo resistenti non riuscirebbero a sollevare il peso del proprio corpo sui primi appigli. Test: in che forma sono? Vediamo ora alcuni test con i quali puoi rilevare lo stato di efficienza della tua forza. Salto in alto da fermo Cosa misura: la forza esplosiva degli arti inferiori. Materiale occorrente. Un muro graduato in centimetri. Come si esegue: eseguire un salto verticale partendo da fermo. Come si misura : mettiti di fianco al muro con un braccio alzato e scrivi l’altezza ala quale arriva la tua mano. Dopo un molleggio sulle gambe esegui un salto verso l’alto toccando il muro ( puoi mettere del gesso sulla punta delle dita). La differenza fra le due misure rilevate dà la misura del tuo salto. Anni 15-16 scarso insufficiente sufficiente discreto buono ottimo AUTOVALUTAZIONE Maschi <36 da 39-36 da 40- 42 da 43-47 da 48-54 >54 AD ESCLUSIVO USO DIDATTICO ALL’INTERNO DELL’ISTITUTO D. IODI femmine <25 da 27-25 da 29-28 d34-30 da 40-35 >40 3 Au/amt 09/10 Lancio della palla medica 3 kg. Cosa misura: la forza esplosiva degli arti superiori. Materiale occorrente.cordella metrica, palla medica da 3kg. Come si esegue:seduti su di una linea a gambe piegate, lanciare a due mani dal petto il più lontano possibile la palla. Come si misura : in centimetri dalla linea di partenza fino al punto di caduta sul terreno Anni 15-16 scarso insufficiente sufficiente discreto buono ottimo AUTOVALUTAZIONE Maschi <3.29 3.69- 3.30 4.19- 3.70 4.69- 4.20 5.79- 4.70 6.00- 5.80 femmine <2.60 2.60-2.99 3.00 -3.19 3.20 – 3.69 4.49- 3.70 4.50- 4.80 Addominali in 30 secondi. Cosa misura: la forza della muscolatura addominale. Materiale occorrente.un tappetini, un cronometro, Come si esegue:a terra supino con le gambe piegate (angolo ginocchio non inferiore a 90°) e le braccia al petto. Mantenendo i piedi al suolo sollevare la testa e il tronco fino a toccare le ginocchia, tornare alla posizione di partenza Come si misura : il cronometrista dà il segnale di partenza e arresto. Registrare il numero di ripetizioni. Anni 15-16 scarso insufficiente sufficiente discreto buono ottimo AUTOVALUTAZIONE Maschi <16 17-19 20-22 23-25 26-29 30-33 femmine <14 14-17 18-20 21-23 24-27 28-31 ALLENIAMO LA FORZA Per cercare di incrementare la forza vengono utilizzate fondamentalmente due tipologie di allenamento, una prevede l’utilizzo solo di carichi naturali mentre la seconda utilizza i sovraccarichi. Nell’attività a carico naturale è previsto l’utilizzo del peso del corpo, o meglio dei suoi segmenti nell’esecuzione delle ripetizioni: questo tipo di attività deve caratterizzare le metodologie di allenamento delle basi della preparazione fisica: fino a 13-14 anni infatti non bisogna assolutamente eccedere nei carichi per non contrastare pericolosamente le fasi della crescita dell’apparato articolare e osseo. Questa precauzione deve comunque rimanere fino oltre i 16 anni. AD ESCLUSIVO USO DIDATTICO ALL’INTERNO DELL’ISTITUTO D. IODI 4 Au/amt 09/10 Gli allenamenti con i sovraccarichi, quindi con i pesi, presentano vantaggi non indifferenti nell’organizzazione del lavoro in palestra, ad esempio la possibilità di raggiungere pesi molto elevati, la gradualità estremamente precisa dei dosaggi e la possibilità di localizzare gli interventi sui singoli muscoli. Tutte queste peculiarità, combinate in diversi modi, a seconda dell’obiettivo da raggiungere, vanno a costituire le diverse tipologie di allenamento della forza. Vediamo ora alcune delle più utilizzate. METODO DELLA PESISTICA Si tratta del classico lavoro a serie e ripetizioni, molto diffuso appunto nel mondo della pesistica, caratterizzato da una partenza con carico relativamente leggero per un numero abbastanza elevato di ripetizioni, per passare gradatamente a carichi più elevati riducendo il numero delle ripetizioni. Questo è detto anche sistema piramidale. Riportiamo di seguito un esempio di piramide stretta, per i più esperti e uno di piramide larga, per i principianti. Poche ripetizioni Molte ripetizioni AD ESCLUSIVO USO DIDATTICO ALL’INTERNO DELL’ISTITUTO D. IODI 5 Au/amt 09/10 CIRCUIT-TRAINING Si tratta di un insieme di esercizi, da 6 a 12, sistemati in circuito, dove si esegue una sola serie per ogni esercizio con una pausa di 15/45 secondi prima di passare all’esercizio successivo. Oggetto del circuito può essere un solo distretto muscolare o anche di più, in alternanza tra loro e può essere ripetuto più volte. E’ questo un metodo molto adatto per allenare la forza veloce quella resistente. AD ESCLUSIVO USO DIDATTICO ALL’INTERNO DELL’ISTITUTO D. IODI 6 Au/amt 09/10 BODY-BUILDING Questa metodica si prefigge l’incremento della forza e della massa muscolare, si compone di circa 50 esercizi base che interessano tutti i gruppi muscolari. In una seduta di solito ne vengono scelti dai 10 ai 12, ognuno dei quali va ripetuto 8-18 volte con un carico che oscilla tra il 70-80% del massimale. La velocità di esecuzione è lenta e controllata. Si propongono alcuni esempi. POWER-TRAINING Significa allenamento della potenza, quindi è una metodica indirizzata allo sviluppo della forza veloce. Si svolge in circuito con 10-12 stazioni, che prevedono ognuna 8-10 ripetizioni con carico che va dal 40-70% del massimale. La velocità di esecuzione deve essere elevata. AD ESCLUSIVO USO DIDATTICO ALL’INTERNO DELL’ISTITUTO D. IODI 7 Au/amt 09/10 LAVORO ISOMETRICO Questo tipo di esercitazione tende ad incrementare la forza senza un eccessivo incremento della massa muscolare. Si tratta di tensioni e sforzi elevati dove viene molto impegnato il sistema nervoso. La caratteristica principale è che non si verifica nessun accorciamento muscolare durante la contrazione. Ecco alcuni esempi operativi; Error! Premere contro il sostegno con diverse angolazioni del gomito Mantenere la posizione Mantenete la posizione avvicinare le ginocchia premere una mano contro l’altra AD ESCLUSIVO USO DIDATTICO ALL’INTERNO DELL’ISTITUTO D. IODI 8