Piano Regionale delle Vaccinazioni Profilassi vaccinale come scelta consapevole e gestione degli eventi avversi Sede e Data Varicella: caratteristiche del vaccino Nome del Relatore qualifica Le ragioni per le quali il vaccino contro la varicella è ancora oggi guardato con sospetto sono moltepici: Ritenere che la varicella sia sempre benigna Ritenere che l’immunità verso VVZ sia di breve durata dopo vaccinazione Ritenere che il vaccino sia poco sicuro Ritenere che la trasmissione del virus vaccinico ad altri sia frequente Ritenere che una bassa copertura vaccinale sposti in avanti l’età di insorgenza La trasmissione In corso di varicella - il virus si diffonde principalmente attraverso le goccioline di saliva o di muco che viene a contatto con la mucosa delle viee aeree superiori o con la congiuntiva; - in misura minore dall’areosol che si libera dalle lesioni cutanee In corso di herpes zoster - il virus si diffonde principalmente dall’areosol che si libera dalle lesioni cutanee 1.6 La malattia • Molto comune nell’infanzia – almeno l’intera coorte di nascita ne viene contagiata • Altamente contagiosa, ma meno del morbillo: attacco del 90% • Le forme subcliniche sono molto rare • Di solito benigna ma può essere pericolosa anche nei soggetti sani di tutte le fasce d’età Gershon AA et al., in Vaccines, 1999 1.6 Contagiosità • Da 24 - 48 ore prima dell’esantema • Fino a quando tutte le vescicole sono diventate croste, dopo 3-7 giorni (media 5 giorni) dall’esantema Patogenesi della Varicella Giorno del contagio: infezione della congiuntiva e/o della mucosa delle prime vie aeree Replicazione virale nei linfonodi loco-regionali Viremia Primaria (4-6 gg dopo il contagio) Gershon A.A., LaRussa P. Infectious diseases of children 1998 : 620-650. Replicazione virale nel fegato, nella milza e in altri organi Viremia Secondaria Localizzazione cutanea e comparsa dell’esantema vescicolare (circa 14 gg dopo il contagio) Varicella: il decorso clinico Giorni di malattia Periodo di Incubazione: 14-16 giorni giorni:febbre, malessere, anoressia, cefalea Rash generalizzato, prurito Temperatura Forma prodromica leggera per 1-2 VARICELLA Rash Gittate Croste Gershon AA, LaRussa P, in Infectious Diseases of Childhood, 1998 Grose C, Pediatrics, 1981 Gelb LD, in Virology, 1990 Gershon AA et al., in Vaccines, 1999 1.8 Varicella: la malattia Rash • Bambini sani hanno in media 250–500 lesioni in gittate successive (2–4) • Un rash vescicolare pruriginoso appare per prima sulla testa, poi concentrato sul tronco • Macule, papule, lesioni vescicolari e croste allo stesso tempo nella stessa area della cute • Lesioni delle mucose che possono portare a delle ulcere Ross AH, New Engl J Med, 1962 Rockley PF, Tyring SK, Int J Dermatol,1994 Gershon AA, LaRussa P, in Infectious Diseases of Childhood, 1998 1.9 COMPLICANZE DELLA VARICELLA Cute Apparato respiratorio Sistema nervoso centrale Occhio Cuore Rene Fegato Pancreas Apparato osteoarticolare Sistema emopoietico Infezioni batteriche, varicella bollosa, emorragica Polmonite interstiziale, broncopolmonite Cerebellite con atassia, encefalite, encefalomielite, mielite trasversa, meningite sierosa, poliradicoloneurite, sindrome di Reye, vasculopatia Cheratite, iridociclite, congiuntivite Miocardite, pericardite, endocardite Glomerulonefrite da I.C. Epatite, sindrome di Reye Pancreatite Artrite Trompocitopenia, purpura fulminans Le complicanze della varicella • Il tasso di complicanze (tutte) nella fascia 0-14 anni è compreso tra il 3 ed il 5% (Floret 1998; Nicolosi 2003) • Anche in Italia il tasso di complicanze (tutte) è del 4% (Fornaro 1999) Complicanze della varicella nei bambini sani: coinvolgimento del sistema nervoso • Atassia cerebellare acuta – 1 caso ogni 4.000 casi nei bambini <15 anni di età • Encefalite – Quasi 2 casi ogni 10.000 Centers for Disease Control and Prevention: in Epidemiology and Prevention of Vaccine-Preventable Diseases (6th ed.), January 2001, pp. 171–189. Whitley, R.J.: in Mandell, Douglas, and Bennett’s Principles and Practice of Infectious Diseases (5th ed.), eds. G.L. Mandell, J.E. Bennett, and R. Dolin, New York, Churchill Livingstone, Inc., 2000, pp. 1580–1585. Altre complicanze della varicella nei bambini sani • Polmonite – Diagnosi principale nel 15,6% delle ospedalizzazioni da varicella • Sindrome di Reye – Rischio associato all’uso di salicilati • Epatite – Relativamente rara Centers for Disease Control and Prevention: in Epidemiology and Prevention of Vaccine-Preventable Diseases (6th ed), January 2001, pp. 171–189. Whitley, R.J.: in Mandell, Douglas, and Bennett’s Principles and Practice of Infectious Diseases (5th ed.), eds. G.L. Mandell, J.E. Bennett, and R. Dolin, New York, Churchill Livingstone, Inc., 2000, pp. 1580–1585. 34. Data on file, MSD. Le complicanze della varicella Da una ricerca in Germania, l’incidenza delle complicanze gravi (n.110) in 14.025.867 bambini sani di età < 16 anni, è risultata: - Per anno 8,5 casi /100.000 n.73 Neurologiche (48 cerebelliti, 22 encefaliti, 2 meningiti, 1 paralisi del faciale) n.31 Infettive (6 cellulite-ascessi, 5 artrite piogenica, 4 osteomielite, 3 fasciite necrotizzante, 2 cellulite orbitale, 1 polmonite pneumococcica n. 6 Ematologiche (5 porpora trombocitopenica autoimmune, 1 anemia) Ziebold C et al., Severe complications of varicella in previously healthy children in Germany:a 1-year survey, Pediatrics 2001;108,5:1-6. Le complicanze della varicella Complicanze nel bambino ospedalizzato (studio tedesco) Complicanze Neurologiche (61,3%) Complicanze infettive (38,7%) 3% 1% 30% Cerebellite Meningite 66% Encefalite Paralisi facciale 9% 11% 7% 4% 2% 67% Superinf.Cutanee Artrite settica Osteomielite Fascite Cellulite Polmonite P. Ziebold C et al., Severe complications of varicella in previously healthy children in Germany:a 1-year survey, Pediatrics 2001;108,5:1-6. La Varicella nell’adulto • • Negli adulti immunocompetenti nessuna differenza rispetto alla varicella nel bambino, salvo una Maggior incidenza di complicanze polmonari Complicanze della varicella negli adulti sani: Polmonite • Di solito virale • Colpisce circa il 15% degli adulti con varicella • Mortalità superiore al 30% • Decorso della malattia variabile Centers for Disease Control and Prevention: in Epidemiology and Prevention of Vaccine-Preventable Diseases (6th ed.), January 2001, pp. 171–189. Gershon, A.A.: in Infectious Diseases of the Fetus and Newborn Infant (4th ed.), eds. J.S. Remington, and J.O. Klein, Philadelphia, W.B. Saunders Company, 1995, pp. 565–618. 35. Krugman, S., Goodrich, C.H., and Ward, R.: N Engl J Med 257(18):843–848, October 31, 1957. Mermelstein, R.H., and Freireich, A.W.: Ann Intern Med 55(3):456–463, September 1961. La Varicella progressiva • Forma caratteristica dei soggetti immunocompromessi • Raramente negli adolescenti, adulti, gravide,neonati • Quadro clinico: encefalite, interessamento degli organi interni (polmonite, epatite), coagulopatia e gravi emorragie • Letalità del 7% se non trattato La Varicella in gravidanza La varicella nelle donne in gravidanza è associata alla trasmissione al feto o al nuovo nato ¾Trimestre 1 e 2 –Aborto spontaneo, sindrome da varicella congenita ¾Trimestre 3 –Parto prematuro, varicella severa per la mamma (polmonite) ¾Alla nascita –Varicella neonatale (> 30% dei casi fatale ), Herpes Zoster Gershon AA et al., in Vaccines, 1999 CDC, MMWR, 1996 Dufour P et al., Eur J Obstet Gynecol, 1996 CDC, Epidemiology and Prevention of Vaccine Preventable Diseases, 2002 1.16 Sindrome da varicella congenita Le malformazioni sono un’evenienza rara: varia dal 0,4% al 2% Il più alto rischio si osserva tra la 6a e la 20a settimana di gestazione • basso peso alla nascita • cicatrici cutanee • scarso sviluppo degli arti • anomalie neurologiche • alterazioni oculari Enders G et al., Lancet, 1994 CDC, MMWR, 1996 1.17 La Varicella neonatale precoce • Si sviluppa nei primi 7 giorni di vita • Avviene nel 17–30% dei nuovi nati quando la malattia nella mamma si manifesta dai 5 giorni prima a 2 giorni dopo il parto • L’origine dell’infezione è intrauterina • Forme abbastanza gravi con letalità fino al 30% Gershon AA, LaRussa P, in Infectious Diseases of Childhood, 1998 CDC, Epidemiology and Prevention of Vaccine Preventable Diseases, 2002 CDC, MMWR, 1996 10/9/2006 varicella slides first draft 1-2 [2507]C.ppt 1.18 La Varicella neonatale tardiva • Viene acquisita dopo il parto per l’esposizione alla madre che si infetta dopo il parto o altro familiare • Forma meno grave Gershon AA, LaRussa P, in Infectious Diseases of Childhood, 1998 CDC, Epidemiology and Prevention of Vaccine Preventable Diseases, 2002 CDC, MMWR, 1996 10/9/2006 varicella slides first draft 1-2 [2507]C.ppt 1.18 Ospedalizzazioni da Varicella: dati USA Numero di ospedalizzazioni 4000 3500 3000 2500 2000 1500 1000 500 0 <1 1 to 4 5 to 9 Tasso/10,000 10 to 19 160 140 120 100 80 60 40 20 0 Tasso/10,000 cas Numero di ospedalizzazioni Ospedalizzazioni causate dalla varicella per età, dati USA 1988 - 1995 20+ Età(anni) Galil K et al., Pediatr Infect Dis J, 2002 2.8 Mortalità a causa di Varicella: dati USA numero di decessi Numero di decessi 300 Tasso di fatalità/10,000 casi 25 250 20 200 15 150 10 100 50 5 0 0 <1 1 to 4 5 to 9 10 to 14 15 to 19 Tasso di fatalità/10,000 casi Decessi causati da varicella per età, dati USA 1990 - 1994 > 20 Età (anni) .Nel 1994 negli Stati Uniti I decessi da varicella sono stati 105 –Nella stragrande maggioranza dei casi I soggetti erano sani Meyer PA et al., J Infect Dis, 2000 2.7 Varicella: forse non tutti sanno che in Italia… • Al minuto – Circa 1 caso di varicella • Al giorno – Circa 1440 casi – Circa 10 ospedalizzazioni • Al mese – Circa 42 mila casi di varicella I costi della varicella • Studi di farmacoeconomia hanno dimostrato gli elevati costi associati alla varicella (diretti + indiretti) – Costi diretti sono: • Visite mediche • Ospedalizzazione • Cure – Costi indiretti: costi delle giornate di lavoro perso dai genitori • 1 caso di varicella nel bambino è stimato costare tra i 118 ed i 160 € • 1 caso di varicella nell’adulto è stimato costare circa 800 € • I costi totali annuali per varicella in Italia si aggirano tra i 120 ed i 150 milioni di € Fornaro P, Gandini F, Marin M et al. Epidemiology and cost analysis of varicella in Italy results of a sentinel study in the pediatric practice. Pediatr Infect Dis J. 1999;18:4141999;18:414-9 Zotti et al.. al.. I costi della varicella. varicella. Ann Ig 2002; 14 (Suppl. 6) 2929-33 Coudeville L., Brunot,A., Brunot,A., and Dervaux,B. Dervaux,B. Varicella vaccination in Italy : an economic evaluation of different scenarios. scenarios. Abstract/Poster ESPID . 2003. Ospedalizzazioni per varicella in Italia Ospedalizzazioni per varicella in Italia (Ministero della Salute) 1800 1700 1600 N. ospedalizzazioni 1500 1628 1690 1538 1432 1400 1300 1999 2000 2001 anni 2002 Ospedalizzazioni per varicella in Italia Incidenza delle ospedalizzazioni per varicella per età in Italia, per 100.000 soggetti, nel 2002 (Minstero della Salute) 50 40 39,27 incidenza 30 (100.000) 20 20,32 7,85 10 0 <1 1-4- 2,68 1,8 0,5 0,37 5-14- 15-24 25-44 45-64 65-74 età in anni 0,17 >75 Ospedalizzazioni da varicella in Italia • Negli ultimi anni i ricoveri per varicella e sue complicazioni sono aumentati • L’incidenza maggiore è stata nella età 0-4 anni Ospedalizzazioni da varicella in Italia Secondo studi matematici, in base ai dati di letteratura e al numero di soggetti che si ammalano di varicella annualmente in Italia, possiamo stimare il numero dei ricoveri attesi ogni anno causati dalla VARICELLA Studio % Osp. bb N° Ospedalizzazioni/ anno Bambini Giaquinto 0,34 1.360 Zotti 0,4 1.600 N° Ospedalizzazioni/ anno Adulti 2.300 Ogni giorno si possono stimare circa 10 ospedalizzazioni da varicella Giaquinto C. et al. Epidemiologia ed esiti della varicella in Italia: risultati di uno studio prospettico sui bambini (0-14 anni) seguiti dai pediatri di libera scelta (studio Pedianet). Ann Ig 2002; 14 (Suppl. 6): 21-27. Zotti et al.. al.. I costi della varicella. varicella. Ann Ig 2002; 14 (Suppl. 6) 2929-33 La malattia Conclusioni • La malattia è benigna • Tuttavia può provocare complicazioni e ricoveri • E’ un costo I vaccini Differenze di produzione dei vaccini antivaricella CEPPO SELVAGGIO • 11 passaggi in cellule embrionali •12 passaggi in cellule di guinea pig •1 passaggio in cellule dipl. umane WI-38 TOTALE PASSAGGI: 24 CEPPO OKA/Biken 7 passaggi di cellule MRC-5 infettate in cellule MRC-5 CEPPO OKA/Merck TOTALE PASSAGGI: 31 • 1 passaggio su WI-38 •5 passaggi di virus cell-free a diluizioni limite •5 passaggi in cellule MRC-5 CEPPO OKA-RIT TOTALE PASSAGGI: 35 Adattato da Yu-Lung Lau et al, Vaccine 2002; 20: 2942-2949 # Varivax (Aventis Pasteur MSD) virus della varicella - ceppo Oka/Merck Evitare il contatto con etere, alcool, disinfettanti. Va utilizzato entro 90 m’ dalla ricostituzione. Una volta ricostituito, si presenta incolore o giallo pallido e va utilizzato entro 30’. VARIVAX ®_ composizione Vaccino anti aricella a virus vivo (ceppo Oka/Merck) con passaggi in coltura di cellule diploidi umane Potenza: –Minimo di 1.350 PFU/0,5 mL Eccipienti: -saccarosio gelatina idrolizzata –urea –L-glutammato monosodico –potassio fosfato monobasico sodio cloruro sodio fosfato dibasico potassio cloruro –Componenti residui delle cellule MRC-5 tracce di neomicina Presentazione: –Polvere liofilizzata (in una flaconcino) + una siringa pre-riempita di diluente –Stabile per 18 mesi quando conservato in frigorifero (tra +2 e +8°C) 4.5.1 Varilrix (GlaxoSmithKline) virus della varicella - ceppo Oka Evitare il contatto con etere, alcool, disinfettanti. Una volta ricostituito, si presenta di colore da rosa a rosso e va utilizzato entro 90 m’ VARILRIX ®_ composizione Vaccino anti varicella a virus vivo (ceppo Oka) con passaggi in coltura di cellule diploidi umane Potenza: –Minimo di 2000 PFU/0,5 mL Eccipienti: –sorbitolo, mannitolo, lattosio –aminoacidi –albumina umana – neomicina solfato Presentazione: –Polvere liofilizzata (in una flaconcino) + una siringa pre-riempita di diluente –Stabile per 24 mesi quando conservato tra +2 e +8°C 4.5.1 Non contengono - proteine dell’uovo - sostanze batteriostatiche (timerosal) Posologia e modo di somministrazione • 1 dose: fra i 12 mesi compiuti e i 12 anni compiuti • 2 dosi a distanza di 4-8 settimane l’una dall’altra: dai 13 anni in poi • Sottocute. In casi di inavvertita somministrazione intramuscolare la risposta immunitaria è stata la stessa Sicurezza Profilo di sicurezza vaccino anti-varicella Dati riferiti a bambini sani (n=8.913) manifestazioni più comuni tra 0 e 42 gg dopo la vaccinazione Manifestazioni cliniche Disturbi in sede di iniezione Rash a tipo varicella in sede d’iniezione Rash generalizzato a tipo varicella Febbre (≥ 38,9°C)* Dopo singola dose (%) gg. dopo la vaccinazione 19,3% 0-2 3,4% 8-19 3,8% 5-26 14,7% 0-42 VARIVAX®: Aventis Pasteur MSD, Data on file, 2002 4.4.4 Ben tollerato anche in adolescenti ed adulti Reazioni al sito d’iniezione Rash varicelloso lontano dal sito d’iniezione Rash varicelloso al sito d’iniezione Febbre > 37.8 °C (orale) 1° dose n=1606 2° dose n=955 24% 32% Numero medio di lesioni = 5 5% 1% Numero medio di lesioni = 2 3% 1% 10% 9% Reazioni avverse al vaccino • Reazione locale 19% nei bambini 24% negli adolescenti e negli adulti • Rash locale o generalizzato (3% - 4%) – può presentarsi con maculo-papule, anziché con vescicole – pochi elementi (5 circa) • Reazioni sistemiche di altro tipo sono rare Reazioni avverse dopo vaccinazione Dose 1 Dose 2 6 Percent 5 4 3 2 1 0 locali rash Sicurezza del ceppo Oka/Merck Dosi Commercializzate ¾ circa 50 milioni Vaccine Adverse Reporting System Surveillance USA (03/95 – 07/98) ¾ 6,575 report su 10 milioni di dosi vendute Worldwide surveillance (05/95 – 12/2001) ¾ circa 30 milioni di dosi distribuite ¾ Incidenza: 50/ 100.000 dosi La maggior parte degli eventi avversi era di minor importanza ¾ Eruzione cutanea, dolore nel sito di iniezione Wise R.P. et al., JAMA 2000;284,10:1271-79. “Surveillance for safety after immunization: vaccine adverse event reporting system (VAERS)- United States 1991-2001- MMWR 2002 vol 52 No. 55-1 Sicurezza Conclusioni: il vaccino contro la varicella è sicuro o ben tollerato Immunogenicità Immunogenicità • bambini di 1-12 anni sieroconversione > 97% dopo 1 dose • adolescenti di età > 13 anni e adulti sieroconversione 78-82% dopo 1 dose sieroconversione 90-100% dopo 2 dosi - La produzione di anticorpi varia da 7 a 21 giorni con una punta di incidenza al 14° giorno (come la malattia) dopo vaccinazione -La media degli anticorpi IgG è di 10-20 volte inferiore rispetto alla malattia -La risposta anticorpale e cellulare negli adulti è più bassa rispetto ai bambini e ragazzi Immunogenicità • la sieroconversione non sempre risulta in una piena protezione contro la malattia •Bassi livelli anticorpali dopo 3 mesi dalla vaccinazione e bassi livelli a distanza di anni, si associano ad un aumento del rischio di varicella breakthrough Immunogenicità •L’immunità umorale e cellulare dura almeno 5 anni senza riattivazione esogene (Ueda K. Et al, 1984) •Persistono anticorpi dopo 8-20 anni nel 95% dei bambini vaccinati e nel 6090% di adulti, in popolazioni dove circola il virus •Persiste l’immunità cellulare dopo almeno 5 anni nel 87% dei bambini e nel 94% degli adulti, in popolazioni dove circola il virus Sono state proposte 2 ipotesi per spiegare la persistenza degli anticorpi: - boosters dovuti alla persistenza della circolazione del virus - riattivazione del ceppo vaccinico persistente nei gangli sensitivi con produzione di anticorpi quando i livelli si abbassano sotto una certa soglia; questo permetterebbe di prolungare nel tempo la durata della immunità, anche senza riattivazioni esogene Efficacia Efficacia Diversi studi hanno dimostrato una efficacia variabile (dopo 1 dose di vaccino) in corso di epidemie scolastiche. La maggior parte degli studi sono stati fatti con il vaccino Oka/Merck Tutte le forme di varicella: mediamente 80 % - 44 % (Galil 2002) - 82 % (Lopez 2006) - 85 % (Vazquez 2001) - 89 % (Marin 2005) Forme gravi o moderate: mediamente 95 % - 86 % (Galil 2002) - 97 % (Lopez 2006) - 97 % (Vazquez 2001) - 96 % (Marin 2005) forme moderate - 100 % (Marin 2005) forme gravi Efficacia Riduzione dell’efficacia in rapporto agli anni trascorsi dalla vaccinazione (Vazquez 2004) Anni dalla vaccinazione Efficacia % e Intervallo di confidenza 95 % 1 97 (91-99) 2 86 (76-92) 3 83 (69-90) 4 81 (62-90) 5 84 (67-93) Efficacia Varicella breakthrough = comparsa di varicella 42 giorni o più dalla vaccinazione L’1-3% dei vaccinati perde la protezione ogni anno Il 94 % dei casi è clinicamente lieve (contro il 14% di forme lievi della varicella naturale) con - pochi elementi cutanei (mediana 15-32) - moderata o totale assenza di febbre - rapida guarigione Molto meno contagiosa della varicella con decorso naturale Efficacia Varicella breakthrough Spiegazioni 1. il 5% dei casi non risponde al vaccino - non sembra in funzione dell’ intervallo di tempo passato dalla vaccinazione - è più frequente quanto più si anticipa la vaccinazione prima dei 15 mesi 2. “evanescenza” della immunità conferita parzialmente dalla vaccinazione - - la risposta è subottimale (insufficiente ma presente) dovuta a scarsa attivazione delle cellule della memoria con una lenta risposta (anche se minima); per questo la moltiplicazione virale è limitata e la malattia si manifesta come attenuata è in rapporto all’età (vaccinazione prima dei 15 mesi) e al tempo trascorso dalla vaccinazione Efficacia della Vaccinazione in post-esposizione – efficace nel 70%-100% dei casi, se fatta entro 72 h dall’esposizione – può essere eseguita entro 5 gg; nella maggior parte dei casi il quadro clinico della varicella è attenuato – il conteggio può essere poco preciso perchè il caso indice è contagiso 1-2 giorni prima della comparsa dell’esantema e perchè in seno a una comunità o a una famiglia possono verificarsi contagi ripetuti ed intensi nel tempo – se non avviene l’infezione, la vaccinazione conferisce immunità per le successive esposizioni – se la vaccinazione è eseguita durante il periodo di incubazione o in stadio prodromico non aumenta gli effetti collaterali della vaccinazione stessa nè la gravità della malattia Conclusioni Efficacia Per la maggior parte dei vaccinati la protezione rimane probabilmente tutta la vita (dura almeno 11 anni negli Stati Uniti e almeno 20 anni in Giappone) La varicella nei vaccinati è molto più leggera rispetto ai non vaccinati Si pone l’ipotesi di somministrare due dosi di vaccino anche ai bambini di 1-12 anni Sono tuttavia necessari ancora studi per valutare se sia opportuno somministrare 2 dosi ai bambini di 1-12 anni e se la seconda dose deve essere somministrata dopo 4-8 settimane o dopo anni, anche alla luce del vaccino quadrivalente MPRV Anche con il vaccino del Morbillo, dopo una fase iniziale di vaccinazione universale con 1 dose e dopo l’esperienza sul campo, si è passati a 2 dosi Differenze tra il vaccino Varivax e il Vaccino Varilix Esistono pochissimi studi che mettano a confronto i due vaccini - alcuni studi non sono confrontabili perché utilizzano dosaggi (Unità Formanti Placca) diversi da quelli presenti negli attuali vaccini (Lau YL 2002) - i dati a disposizione dimostrano che entrambi i vaccini sono altamente efficaci e sicuri (Scheffer 2005) Herpes Zoster Herpes Zoster • Riattivazione del virus varicella zoster o del virus vaccinico latente nelle cellule nervose dei gangli sensitivi spinali e dei nervi cranici • Si associa a – età avanzata – immunosoppressione – esposizione intrauterina al virus – varicella <18 mesi di età Herpes Zoster In Bambini vaccinati: 18 casi su 100.000 vaccinati/anno contro 77 casi su 100.000 malati/anno In Adulti vaccinati: 1 solo caso al 2001 Conclusioni • L’Herpes Zoster nei vaccinati è meno frequente rispetto la malattia naturale • Malattia leggera con decorso senza complicazioni Herpes Zoster Adulti • E’ stato ipotizzato un aumento dei casi di zooster nel caso venissero a mancare riattivazioni esogene che mantenendo elevato il titolo anticorpale, riducono il rischio di sviluppare uno zooster (richiami esterni) (Brisson 2002, Thomas 2002, Seward 2005, Jiuman 2005) • Tuttavia alcuni studiosi ritengono che le esposizioni esogene non siano così importanti; per essi è importante la continua alternante riattivazione endogena qualora i titoli anticorpali si abbassano sotto una certa soglia, mantenendo elevata l’immunità (richiami interni) (Krause 2000) Herpes Zoster Bambini E’ stato ipotizzato un aumento anche nei bambini, dopo l’introduzione della vaccinazione (Goldman 2003). Tuttavia alcuni recenti dati dimostrerebbero la riduzione nei bambini al di sotto dei 10 anni, passando da 74/100.000 del 2000 a 34/100.000 nel 2002 (Civen 2003; Seward 2005) Herpes Zoster Alcuni casi di Herpes Zoster in soggetti vaccinati dipendono da infezioni naturali contratte precedentemente la vaccinazione (Vazquez 2001; Sharrar 2001) Herpes Zoster Conclusioni Non vi sono ancora dati definitivi sull’ipotesi di un aumento dell’Herpes Zoster; ci vorranno molti anni per avere una risposta esauriente Trasmissione del virus vaccinico Trasmissione del virus vaccinico • La trasmissione ai contatti è molto rara (3 casi ben documentati su 30 milioni di dosi) (Red book 2003) • Non passa nel latte umano quando la madre sia vaccinata nel postpartum • Il rischio di trasmissione è strettamente legata al numero di lesioni cutanee • Nei casi senza eruzione non è stata documenta con certezza la possibilità di trasmissione del virus vaccinico • Nella varicella secondaria la malattia è risultata estremamente lieve o subclinica Trasmissione del virus vaccinico • • • • Le persone vaccinate non vanno isolate e possono frequentare le collettività e soggetti a rischio La presenza di una gravida suscettibile o di un soggetto immunocompromesso suscettibile non costituisce controindicazione, anzi la vaccinazione protegge il soggetto a rischio dall’esposizione del virus selvaggio. L’immunodepresso con precedente storia di varicella è considerato immune. In caso di comparsa di vescicole in persona vaccinata immunocompetente è sufficiente coprire le vescicole (di solito le vescicole sono poche unità sia quando sono localizzate in sede di iniezione sia quando generalizzate) In caso di comparsa di vescicole in persona vaccinata immunocompromessa è necessario provvedere al suo isolamento (le lesioni possono essere numerose) “Effetto Perverso” spostamento dell’incidenza in età più avanzata se non viene raggiunta una elevata copertura vaccinale in tempi rapidi “Effetto Perverso” 1. 2. 3. 4. Secondo i dati americani, pur essendo arrivati lentamente ad una copertura dell’80% (1995-2002) non si è verificato lo spostamento in avanti dell’età di incidenza Lo spostamento in avanti dell’incidenza è un rischio molto lontano che richiede decine di anni perché le coorti si stratifichino l’una accanto all’altra Al contrario, si è verificato un evidente effetto di herd immunity con abbattimento di 3-4 volte l’incidenza della varicella in tutte le classi (anche in quelle non vaccinate di adolescenti e adulti), compresi i lattanti di età < 1 anno; è diminuita anche l’ospedalizzazione e la letalità Non è possibile parlare di eradicazione perché il virus è latente nella popolazione per molti anni B t l i 2005 Somministrazione non simultanea di vaccini vivi • • In caso di vaccinazione contro la varicella nei 30 gg. successivi a MMR, il rischio di varicella nei vaccinati è risultato 2,5 volte più elevato Se la vaccinazione contro la varicella era stata fatta nella stessa seduta di MMR o dopo 1 mese di intervallo ---> nessun maggior rischio di contrarre la varicella (Studio retrospettivo su una coorte di 115.000 bambini vaccinati 1995-999 in 2 HMOs - USA) Conclusioni • Il vaccino per la varicella, se non è somministrato simultaneamente con MMR, dovrebbe essere intervallato di almeno 4 settimane • Fa eccezione la profilassi post esposizione in cui è opportuno comunque eseguire la vaccinazione anche se questa somministrazione ha una minore efficacia • In caso di somministrazione con intervallo <4 settimane, il vaccino va ripetuto dopo 2 mesi Controindicazioni e Precauzioni Anafilassi a componente (neomicina, albumina, gelatina) Gravidanza Immunodeficienza C C C Malattia acuta moderata/grave Trasfusione / Emoderivati (nei 3-6 mesi precedenti) P P Fonte: General Recommendations on Immunization, Epidemiology and Prevention of Vaccine-Preventable Diseases. National Immunization Program, Centers for Disease Control and Prevention. Revised December 2004. False controindicazioni Malattia acuta lieve (anche febbrile <= 38.5°C) Terapia antibiotica in corso Recente esposizione a una malattia infettiva Convalescenza da una malattia Reazioni locali o febbre lieve dopo una precedente vaccinazione Vaccini vivi attenuati • le reazioni avverse sono il risultato della “replicazione virale” • nei soggetti immunodepressi si verificano una replicazione virale tumultuosa e un possibile danno di organo • nel soggetto immunocompetente la replicazione virale è limitata (o assente) • lo stato immunitario legato a una precedente infezione o vaccinazione, permane (anche ina caso di successiva immunodepressione) Vaccinazione contro la varicella nei soggetti con immunodeficienza Generalmente è controindicata in: • • Soggetti con immunodeficienza legate ai linfociti T (leucemia, linfomi, tumori del midollo osseo o del sistema linfatico, immudeficienze congenite linfociti T), terapia imunosoppressiva, trapiantati di midollo Terapia steroidea con >20 mg al giorno o >2 mg/kg al giorno per >2 settimane La vaccinazione può essere eseguita: • • • 1 mese dopo l’interruzione di terapia steroidea ad alte dosi 3 mesi dopo altra terapia immunosoppressiva Nei familiari Vaccinazione contro la varicella nei soggetti con immunodeficienza E’ consigliata in: • bambini con “immunodeficienza umorale isolata” (es. Ipoagammaglobulinemia) • bambini con infezione asintomatica da HIV(CD4 > 25%) • bambini con leucemia linfocitica acuta in remissione continua da almeno 1 anno e con una conta linfocitaria > 700 micron/l e 100.000 piastrine/ml Uso di salicilati “La sindrome di Reye dopo la somministrazione di salicilati in un soggetto vaccinato contro la varicella non è mai stata dimostrata; tuttavia l’uso di salicilati va evitato per 6 settimane dopo l’uso del vaccino contro la varicella”. Altre misure di profilassi Profilassi post-esposizione • La scuola anglosassone ritiene che il trattamento per soggetti suscettibili a rischio di varicella sia costituito da VZIG (immunoglobuline specifiche) e dal vaccino (se possibile); • Non raccomanda l’acyclovir • L’impossibilità a reperire le VZIG per I.M. pone la necessità di valutare attentamente quali sono i contatti efficaci e i soggetti da trattare: per questi soggetti possono essere utilizzate VZIG per via venosa in ambiente ospedaliero • Contatti “efficaci” sono considerati quelli con una esposizione significativa: - Contatti continuativi intrafamiliari - Compagni di gioco “faccia a faccia” in ambiente chiuso - Contatti nosocomiali (stessa stanza degenza) 2003 AAP Red Book Profilassi post-esposizione con Immunoglobuline anti-varicella zoster (VZIG) • possono prevenire la varicella o modificare favorevolmente la malattia se usate entro 5 giorni dal contagio (entro 3 gg. nel soggetto immunocompromesso) • • VZIG per via venosa (5-25 U/Kg) in ambiente ospedaliero Indicazioni – soggetti immunocompromessi (leucemia, linfomi, terapia immunosoppresiva, ecc) – neonati la cui madre abbia presentato una varicella nel periodo compreso fra 5 giorni prima e 48 ore dopo il parto – neonato prematuro ricoverato (> 28 sett EG) con madre con anamnesi negativa per varicella – neonato prematuro ricoverato (< 28 sett EG) indipendentemente dalla anamnesi materna – donne in gravidanza, suscettibili Red Book 2003 Profilassi post-esposizione con Acyclovir • La scuola italiana ritiene che l’Acyclovir possa essere utile in situazioni particolari: – – – – Neonato Età elevata Imunocompromissione Situazioni contingenti (partenze, esami,ecc) • Soministrazione tardiva dopo 7-9 giorni dall’esposizione • Al dosaggio di 20mg/Kg pro dose per 4 dosi al giorno, per almeno 7 giorni (in alcuni casi 10 giorni) • Il bambino va successivamente vaccinato Bartolozzi 2005 Terapia con antivirali della varicella ¾ La scuola anglosassone non raccomanda l’Acyclovir nel lattante / bambino sano Da prendere in considerazione nel soggetto sano dopo i 13 anni di età Indicata nei soggetti con: ¾ ¾ – – – malattie dermatologiche / polmonari croniche terapia prolungata con salicilati o con cortisonici immunocompromessi 3° trimestre di gravidanza 2003 AAP Red Book Terapia con antivirali della varicella La terapia con Acyclovir iniziata precocemente (ai primi sintomi), riduce la durata della febbre, il tempo di guargione, i sintomi; non ha influenza sulla comparsa di complicanze neurologiche Posologia per via venosa: 10mg/Kg ogni 8 ore per 5-7 giorni Posologia per os: nell’adulto 800 mg per 5 volte al dì per 5 giorni nel bambino 20mg/kg/dose per 4 volte al dì per 5 giorni