micronews 8 7 - Policlinico S.Orsola

annuncio pubblicitario
MICRO
News
U.O. di Microbiologia, Policlinico S.Orsola-Malpighi, Università di Bologna
Direttore: Prof. Maria Paola Landini
Vol. 8 n. 7, Luglio 2015, a cura di Maria Paola Landini e Tiziana Lazzarotto
_______________________________________________________________________________
PATOGENI RIEMERGENTI: IL VIRUS DELLA VARICELLA ZOSTER
Il Virus della Varicella Zoster (VZV) è un membro della famiglia Herpesviridae, virus molto
diffuso, causa della varicella, una delle classiche malattie esantematiche infantili ad alto
indice di contagiosità. Inoltre, l’ infezione acuta non termina con l’ eliminazione completa del
virus, che, invece, rimane latente nei gangli delle radici nervose spinali e nel 10-20% dei casi
riattiva a distanza di anni, dando luogo allo Zoster, noto comunemente come “fuoco di
Sant’Antonio”. Ogni anno in Emilia Romagna vengono segnalati circa 10.000 casi di varicella,
con un tasso, medio di incidenza pari a 2.3 casi per 1000 abitanti. Negli ultimi anni, però, il
numero di focolai di infezione da Virus della Varicella è
notevolmente aumentato ed il 90% dei casi notificati
coinvolge una popolazione con età inferiore ai 14 anni. Più
frequenti sono anche le complicanze di questa infezione,
come le coinfezioni batteriche delle lesioni cutanee, otiti, trombocitopenie, artriti,
epatiti, polmoniti, encefaliti, cerebelliti. Inoltre, se il virus infetta una donna in
gravidanza, il neonato può venire alla luce con sintomatologia che dipende dal periodo
gestazionale in cui è avvenuta l infezione materna: prima della 20a settimana: sindrome
della varicella congenita; dopo la 20a settimana: zoster nei primi anni di vita; ultimi
giorni di gestazione: disseminazione del virus con mortalità del 30%.
Dal 1995 è disponibile un vaccino, costituito da virus vivo attenuato che alcuni Paesi
raccomandano per tutti i bambini nel secondo anno di vita. L’efficacia della
vaccinazione è stata stimata essere del 95% nella prevenzione delle forme moderate o
gravi, del 70-85% nella prevenzione delle forme lievi. La vaccinazione va effettuata con
una sola dose ai bambini tra 12 mesi e 12 anni e con due dosi in chi ha più di 12 anni. Il
vaccino è controindicato per gli individui immunodepressi, mentre è consigliato nei bambini più grandi, negli adolescenti
e negli adulti che non abbiano ancora contratto la malattia. È consigliato anche alle persone che per motivi professionali
abbiano un maggior rischio di acquisire l’infezione (come il personale scolastico) o trasmetterla a persone ad alto rischio
di complicanze gravi (come gli operatori sanitari). Inoltre, la vaccinazione è particolarmente indicata per le donne in età
fertile che non hanno già avuto la malattia, per evitare un’eventuale infezione in gravidanza.
Nel corso del 2014 il vaccino contro la Varicella è stato inserito nei LEA e la nostra Regione lo offre gratuitamente agli
adolescenti (14-16 anni) e alle donne in età fertile che non hanno avuto la varicella, agli adulti e bambini a rischio di
complicanze più gravi (soggetti con leucemie in remissione, candidati a trapianti, soggetti positivi per HIV, familiari di
pazienti con immunodepressione) ed agli operatori sanitari.
* * *
Presso la U.O. di Microbiologia la diagnosi virologica per i sospetti casi di infezione, viene eseguita mediante PCR Real
Time che permette in modo rapido e specifico, la ricerca e la quantificazione del genoma virale su diversi materiali:
tampone cutaneo (vescicola), sangue, liquor, materiale bioptico, materiale oculare e liquido amniotico.
L’ accertamento sierologico per documentare una avvenuta infezione viene eseguito mediante dosaggio delle IgG antiVZV con metodo chemiluminescente. Il dosaggio delle IgM anti-VZV, eseguito mediante chemiluminescenza, è riservato
al chiarimento di eventuali dubbi clinici.
Per ogni chiarimento e accordi in merito si faccia riferimento al Laboratorio di Virologia, Dr. Giulia Piccirilli e Dr.
Angela Chiereghin (tel. 4645).
Scarica