UNA DEDUZIONE “MACCHERONICA” DELLA LEGGE DI POISSON La legge binomiale se n è “molto grande”, p è “molto piccola” e il prodotto np = costante: n Dalla legge binomiale p( x) p x q n x si ottiene che (utilizzando la definizione di coeff. x binomiale, di fattoriale di un numero naturale, e sapendo che q=1-p): p( x) nn 1n 2.....n x 1 x n x p 1 p x! (1) Nel caso in cui n sia “molto grande” (la matematica dice n→ +∞) il prodotto che appare al numeratore della prima frazione diventa: nn 1n 2...n x 1 n n n.....n n x (2) e, per lo stesso motivo, l’esponente n-x diventa: n–x≈n (3) Quindi la legge binomiale diventa scritta: np 1 p n x np 1 p n nx x n x p 1 p x! x! x! x p( x) x (4) Visto che il prodotto np (che risulta essere una “competizione” fra n, che è molto grande, e p che è molto piccola) è costante, lo chiamiamo np = , da cui possiano scrivere: p ( x) x x! 1 p n (5) Il numero di Nepero: Per continuare dobbiamo introdurre il numero irrazionale trascendente indicato con e, chiamato numero di Nepero. Uno dei modi per definire il numero di Nepero, è di considerarlo il valore al quale la funzione 1 f ( x ) 1 x x tende per x→ ±∞ (cioè per x che assume valori sempre più “grandi”, oppure sempre più “piccoli”; x x 1 1 in matematica si scrive lim 1 , cioè si scrive che lim 1 e ). Si può intanto notare che x x x x la funzione f(x) è definita (cioè il suo dominio è) se e solo se x 1 oppure x>0, quindi ha un senso porsi il problema di quale sia il valore (se ce n’è uno) al quale la funzione tende in un caso e nell’altro. Prof. Piero Strigazzi – progetto EEE – liceo G. Bruno – a.s. 2009-2010 Di seguito riportiamo una tabella in cui la prima colonna a sinistra corrisponde ai valori di x che man mano aumentano, la colonna centrale è la base 1+1/x, e la colonna a destra è il corrispondente valore di f(x): x 1+1/x 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 x 200 300 400 500 600 700 800 900 1000 1100 1200 1300 1400 1500 1600 1700 1800 1900 2000 (1+1/x)^x 2 1,5 1,333333 1,25 1,2 1,166667 1,142857 1,125 1,111111 1,1 1+1/x 1,005 1,0033333 1,0025 1,002 1,0016667 1,0014286 1,00125 1,0011111 1,001 1,0009091 1,0008333 1,0007692 1,0007143 1,0006667 1,000625 1,0005882 1,0005556 1,0005263 1,0005 2 2,25 2,37037037 2,44140625 2,48832 2,521626372 2,546499697 2,565784514 2,581174792 2,59374246 (1+1/x)^x 2,711517 2,713765 2,714892 2,715569 2,71602 2,716343 2,716585 2,716773 2,716924 2,717047 2,71715 2,717237 2,717312 2,717376 2,717433 2,717483 2,717527 2,717567 2,717603 Si può notare che i valori di f(x) crescono all’aumentare di x e che, almeno fino a x=10, sono sempre compresi fra 2 e 3. x=10 non è considerabile ancora x→+∞ (per ovvie ragioni, ma soprattutto perché questa successione di valori converge lentamente). La prossima tabella è una continuazione, per valori di x sempre più grandi In questa seconda tabella si può notare che, da x=200 a x=2000, continua a essere vera la prima affermazione precedente. Ora si osserva che f(x) sembra essersi “stabilizzata” almeno per quanto riguarda i primi tre decimali. Oggi sappiamo che questo valore a cui tende f(x), il numero di Nepero, è: 1) 2 < e < 3 2) e è irrazionale 3) una sua approssimazione è 2,718281828…. (1828 non è il periodo) Graficamente ciò che è successo è: 2,8 2,7 2,6 2,5 2,4 2,3 2,2 2,1 2 0 4 8 12 16 20 24 28 32 36 40 44 48 Prof. Piero Strigazzi – progetto EEE – liceo G. Bruno – a.s. 2009-2010 52 56 60 N.B. il sistema cartesiano del precedente grafico è dimetrico; inoltre sull’asse delle ordinate l’intercetta con l’asse delle ascisse è y=2 e non y=0. Si può notare che f(x) sembra proprio “assestarsi” ad un valore preciso, se x aumenta sempre di più: x 1 è il significato della scrittura lim 1 e , avendo indicato con è questo valore di x x “assestamento”. Lo stesso discorso vale per x→ -∞. Esistono altri modi, sia grafici che algebrici per definire il numero di Nepero: è da notare, in particolare, che questa definizione “algebrica” ha un esito lentissimo. Ancora per x=2000 la terza cifra decimale di e che meglio approssima e non è stata raggiunta…! Ritorno alla legge binomiale: Siamo rimasti alla scrittura (5): p ( x) x x! 1 p n , che ora potremmo riscrivere più correttamente: p ( x) x x! lim 1 p n (6) n p 0 dato che ci interessa il caso n→ +∞ e p→0 (con np = = costante, però!). l’esponente può essere riscritto n = np/p = /p : in questo modo “perdiamo” la dipendenza da n, visto che n viene “mangiato” da che è costante. Quindi la legge diventa: p( x) x x! lim 1 p p (7) p 0 poi possiamo eseguire una sostituzione di variabile, chiamando –p = 1/k; in questo modo la base diventa (1+1/k), che ricorda la base della funzione che “genera” il numero e. allora l’esponente diventa Inoltre, se p→0, allora Se –p = 1/k allora p = -1/k -k k→∞ Il limite presente nella formula (7) diventa: 1 lim 1 p p lim 1 p 0 k k k Prof. Piero Strigazzi – progetto EEE – liceo G. Bruno – a.s. 2009-2010 (8) Dalle proprietà delle potenze, sappiamo che anm = (an)m. Quindi: 1 lim 1 k k k 1 k lim 1 k k (9) Ma il limite della parentesi quadra è, per definizione, il numero di Nepero (fra l’altro lo è indipendentemente sul segno dell’infinito, su cui non ci siamo più pronunciati dopo la sostituzione di variabile..!): 1 k lim 1 k k e (10) Conclusione: Utilizzando il risultato (10) nella formula (5) otteniamo che la legge binomiale, per n molto grande e p molto piccolo (si dice per eventi “rari”), tale che il prodotto np sia costante, diventa: p( x) x x! e che è chiamata legge di Poisson. Prof. Piero Strigazzi – progetto EEE – liceo G. Bruno – a.s. 2009-2010