6 – C. Prati Processi casuali Esercizi di verifica degli argomenti svolti nel sesto capitolo del testo “Segnali e Sistemi per le Telecomunicazioni – McGraw-Hill”. ESERCIZIO 1 Sia dato il seguente processo casuale continuo: 1 a rect 1 10 10 1 - Si determini la densita’ di probabilita’ delle ampiezze del processo casuale x(t). 2 - Si calcolino valor medio e varianza del processo casuale x(t). x(t ) A sin 2f o t con A variabile casuale con densita’ di probabilita’ p A a Soluzione: La densità di probabilità della variabile casuale A è uniforme tra 5 e 15. La densità di probabilità delle 1 a ampiezze del processo casuale x(t) si ottiene da p A a rect 1 scalandola per il valore del 10 10 seno. Quindi px t a, t è uniforme tra 5 sin 2f ot e 15 sin 2f ot e degenera in un impulso negli zeri del 25 2 k . Di conseguenza, il valor medio è 10 sin 2f ot e la varianza sin 2f ot . seno t 3 2 fo ESERCIZIO 2 Sia dato il seguente processo casuale continuo: x(t ) A cos2f o t con A variabile casuale con densita’ di probabilita’ pA a rect a 1 - Si determini la densita’ di probabilita’ delle ampiezze del processo casuale x(t). 2 - Si calcolino valor medio e varianza del processo casuale x(t). Soluzione: La densità di probabilità della variabile casuale A è uniforme tra -1/2 e 1/2. La densità di probabilità 1 1 delle ampiezze del processo casuale x(t) px t a, t è uniforme tra cos2f ot e cos2f ot . Di 2 2 1 conseguenza, il valor medio è cos2f ot e la varianza . 12 ESERCIZIO 3 Sia dato il seguente processo casuale continuo: x(t ) 5 sin 2f o t con variabile casuale con densita’ di probabilita’ p a Si calcolino valor medio e varianza del processo casuale x(t). 1 a rect 2 2 2 Soluzione: La densità di probabilità della variabile casuale è uniforme tra 3 e 5 . Dato che è la fase iniziale del proceso casuale sinusoidale, tutto passa come se fosse uniforme tra e , ritornando così agli esempi descritti nel testo. Il valor medio e’ nullo e la varianza vale 25/2. ESERCIZIO 4 Sia dato il seguente processo casuale discreto: xn cos2o n con variabile casuale con densita’ di probabilita’ p a a rect 1 Si calcolino valor medio e varianza del processo casuale x n . Soluzione: La densità di probabilità della variabile casuale è uniforme tra mx Exn Ecos2o n E x m E xn E cos2 2o n 2 2 x 2 n 2 x 1 1 2 2 cos2o n a da 2 cos2 2o n a da 2 2 1 2 e 2 . cos2o n 1 1 1 cos4o n 2a da 2 2 22 2 1 4 2 cos 2 2o n 2 ESERCIZIO 5 Sia dato il seguente processo casuale discreto: 1 1 xn cosn con variabile casuale con densita’ di probabilita’ p a a a 2 2 2 1 - Si determini la densita’ di probabilita’ delle ampiezze del processo casuale x n . 2 - Si calcolino valor medio e varianza del processo casuale x n . Soluzione: La densità di probabilità della variabile casuale è impulsiva: la fase iniziale del coseno può assumere n solo 2 valori con la medesima probabilità: 0 e . Se 0 , xn cosn 1 . Se , 2 2 xn cosn 0 . Quindi la densità di probabilità delle ampiezze del processo casuale x n sarà: 1 1 pari 2 a 2 a 1 n px (a) n 1 1 2 a 2 a 1 n dispari Da qui si ricava immediatamente che mx 1 1 (n pari o dispari) e che x2 . 2 4 ESERCIZIO 6 Sia dato il seguente processo casuale continuo: 1 a rect 2 2 1 - Si calcolino autorrelazione, autocovarianza e coefficiente di correlazione del processo casuale x(t). 2 – Il processo casuale x(t) e’ stazionario? 3 - Si giustifichi la seguente espressione della densita’ di probabilita’ condizionata: a b p xt 2 b cos2f o t 2 xt 1 a cos2f o t1 xt 1 x(t ) A cos2f ot con A variabile casuale con densita’ di probabilita’ p A a Soluzione: La densità di probabilità della variabile casuale A è uniforme tra -1 e 1. Il valor medio del processo è nullo. L’autocorrelazione coincide con l’autocovarianza e vale: 1 Rx t , t E A2 cos2f o t cos2f ot cos2f o t cos2f ot che dipende sia da t che da 3 . Il processo non è stazionario. Il coefficiente di correlazione vale: Cx t , t cos2f o t cos2f ot x t , t Cx t , t Cx t , t cos2f o t cos2f ot Soluzione punto 3: Se il valore della realizzazione del processo x(t ) A cos2f ot al tempo t1 è a , allora il valore assunto a dalla variabile casuale A in quella particolare realizzazione vale A1 . Una volta noto il cos2f ot1 a cos2f ot da cui valore di A il processo diventa deterministico x(t ) A1 cos2f ot cos2f ot1 l’espressione della densità di probabilità condizionata impulsiva. ESERCIZIO 7 Sia dato il seguente processo casuale continuo: x(t ) sin 2f o t con variabile casuale con densita’ di probabilita’ uniforme nell’intervallo . 1 - Si calcolino autorrelazione, autocovarianza e coefficiente di correlazione del processo casuale x(t) e si verifichi che il processo casuale e’ stazionario. Suggerimento: si rammenti la seguente proprieta’delle funzioni trigonometriche sin sin 1 1 cos cos2 2 2 2 - Si trovi l’espressione del valor medio e della varianza di x(t ) sapendo che x (t ) a . Suggerimento: per calcolare il valor medio condizionato bisogna calcolare la densita’ di probabilita’ . Per calcolare la densita’ condizionata ci si chieda quanti e quali valori condizionata pxt b x a t xt puo’ assumere la variabile casuale se x (t ) a . 3 – Si confronti il risultato trovato con quello che si otterrebbe utilizzando la predizione lineare xˆ t a x Soluzione: 1 - Il valor medio del processo è nullo. L’autocorrelazione coincide con l’autocovarianza e vale: Rx 1 cos2f o 2 2 e 3 – Ci sono 2 diversi segnali del tipo x(t ) sin 2f o t che soddisfano la condizione x(t1 ) a : x (t ) sin 2f t t sin a xA (t ) sin 2f o t t1 sin 1 a 1 B o 1 Quindi al tempo t 2 si potranno avere 2 possibili valori con la medesima probabilità: xA (t2 ) sin 2f o t2 t1 sin 1 a x (t ) sin 2f t t1 sin 1 a Il valor medio condizionato vale quindi: B mxt2 2 o xt 1 2 xB (t2 ) xA (t2 ) sin 2f o t2 t1 sin 1 a sin 2f o t2 t1 sin 1 a 2 2 cos2f o t2 t1 sin sin 1 a a cos2f o t2 t1 a x ESERCIZIO 8 Si consideri il processo casuale stazionario discreto x n i cui campioni sono tra loro indipendenti e possono assumere solo i valori 0 e A con uguale probabilita’. 1 - Si scriva l’espressione dell’autocorrelazione del processo casuale x n . 2 - Si calcoli il coefficiente di correlazione del processo casuale y n xn xn1 . 3 - Si trovi la densita’ di probabilita’ delle ampiezze del processo casuale z n xn n n1 Soluzione: 1 - Il valor medio del processo è A 2 e la varianza vale A 4 . L’autocorrelazione vale: 2 2 2 Rx m A m A 4 4 2 2 2 2 - Ry m C y m A 4 m A 4 2 m m1 m1 A 4 2 m m1 m1 Da cui C m 1 1 y m y 2 m m 1 m 1 y 2 2 3 – Se xn 0 , yn 0 con probabilità ½ e yn A con probabilità ½. probabilità ½ e yn A con probabilità ½. Dunque: 1 1 1 p y a a a A a A 2 4 4 Se xn A , yn 0 con ESERCIZIO 9 Sia dato il processo casuale discreto x n bianco gaussiano a valor medio nullo con potenza P=16. Il processo x n entra in un dispositivo che lo ritarda di 2 campioni e ne riduce la potenza di 4 volte. Detto y n il processo in uscita dal suddetto dispositivo si calcoli: 1 - La densita’ di probabilita’ delle ampiezze del processo casuale z n xn y n 2 – Si ripeta il calcolo precedente nel caso in cui l’autocorrelazione del processo casuale x n e’ triangolare e si annulla al campione m 4 . Soluzione: 1 1 xn 2 . Dunque zn xn yn xn xn 2 . 2 2 Il processo zn è ancora gaussiano a valor medio nullo e varianza 20. 1 – Dai dati del problema yn 2 - Nel caso in cui l’autocorrelazione del processo casuale x n e’ triangolare e si annulla al campione m 4 , il valor medio di zn è sempre nullo, ma la sua varianza vale: 2 1 1 E xn xn 2 E xn2 E xn2 2 Exn xn 2 16 4 8 28 2 4 Il processo zn è ancora gaussiano a valor medio nullo e varianza 28. 2 z ESERCIZIO 10 Si consideri il processo casuale reale continuo stazionario x(t) con densita' spettrale di potenza f S x f rect f , varianza unitaria e potenza P=5. 2B 1 - Si trovino i valori di α e β in funzione di B 2 - Si trovi il valore di B sapendo che la potenza del processo y(t) all'uscita del filtro con risposta sin 4t impulsiva h(t ) si riduce del 10% rispetto alla potenza del processo x(t). t Soluzione: 1 – Dai dati del problema il valor medio del processo ha modulo 2. Quindi 4 e conseguentemente 1 . 2B sin 4t ha risposta in frequenza rettangolare unitaria tra -2 e 2 t 4 4,5 . Da cui: B 4 . Hz. Dunque la potenza del processo y(t) all'uscita del filtro vale Py 4 2B 2 - Il filtro con risposta impulsiva h(t ) ESERCIZIO 11 Sia dato il processo casuale continuo x(t) stazionario con potenza P=26, densita’ di probabilita’ delle 1 se 1 ampiezze gaussiana e autocovarianza Cx . 0 altrove 1 - Si scriva l’espressione della densita’ spettrale di potenza. 2 - Si scriva l’espressione della densita’ di probabilita’ delle ampiezze del processo dato sapendo che i valori negativi sono piu’ probabili di quelli positivi. 3 – Il processo casuale viene filtrato con un filtro la cui risposta all’impulso e’ un rettangolo di ampiezza unitaria e durata 10 secondi. Quanto vale il valor medio del processo filtrato?. 4 –Dopo quanto tempo le ampiezze del processo filtrato diventano tra loro indipendenti? 5 – Quanto vale la varianza del processo filtrato? Suggerimento: non e’ necessario calcolare l’espressione completa dell’autocorrelazione del processo filtrato, ma solo il suo valore in 0. Soluzione: 1 – Dai dati Rx Cx 25 sin f 25 f S x f f 2 2 - Dato che i valori negativi sono piu’ probabili di quelli positivi si deduce che la densità di probabilità delle ampiezze è gaussiana con varianza unitaria e valor medio mx 5 . 3 - m y 50 4 – Il tempo di decorrelazione è di 10 secondi. 1 5 - Ry Rx h h tri 25 10tri avendo indicato tri 10 0 1 1 2 Cy 0 2 1 t 10 t dt 2 10 t 11t dt 20 2 11 9,66 3 0 0 se 1 altrove ESERCIZIO 12 Sia dato il processo casuale reale x(t) gaussiano a valor medio nullo con potenza unitaria, bianco nella banda da -5Hz a +5Hz. Il processo viene campionato con intervallo di campionamento T=0.1s ottenendo il processo discreto x n . 1 1 1 1 - Si calcoli l’autocorrelazione del processo casuale yn xn n n 2 n 4 . 2 4 4 2 - Si scriva l’espressione della densita’ di probabilita’ delle ampiezze di y n . Soluzione: 1 - L’autocorrelazione del processo discreto x n vale: Rx m m 1 1 1 1 1 1 Ry m m m 2 m 4 m m 2 m 4 2 4 2 4 4 4 2 – Le ampiezze sono ancora gausiane a valor medio nullo e varianza pari a Ry 0 3 . 8 ESERCIZIO 13 Sia dato un processo casuale tempo-continuo x(t) gaussiano con densita’ spettrale di potenza: S x f 100 f tri( f ) dove la funzione tri( f ) rect ( f ) * rect ( f ) . 1 - Si calcolino la potenza e l’autocorrelazione del processo x(t). 2 – Si calcolino la potenza e l’autocorrelazione del processo discreto x n ottenuto campionando x(t) con intervallo di campionamento T=1 . 3 – Il processo casuale x n viene filtrato con la seguente risposta all’impulso hn 3 n1 6 n 3 n1 . Si calcoli l’espressione della densita’ di probabilita’ delle ampiezze del processo casuale filtrato y n . Soluzione: 1 - L’autocorrelazione del processo vale: sin f Rx 100 f La potenza vale Rx 0 101 2 sin m 2 - Rx m Rx mT 100 100 m m 3 – Il valor medio dell’uscita è nullo. La varianza dell’uscita è data da C y 0 54 . La densità di 2 probabilità delle ampiezze del processo casuale filtrato y n è gaussiana a valor medio nullo e varianza 54. ESERCIZIO 14 Sia dato il processo casuale continuo x(t) stazionario gaussiano con valor medio unitario e sin 10 autocovarianza C x . 1 - Si scriva l’espressione della densità di probabilità delle ampiezze del processo casuale x(t). 2 – Il processo casuale x(t) viene campionato con intervallo di campionamento T=0.1 secondi, ottenendo il processo casuale discreto x n . Il processo casuale x n viene filtrato da un sistema con risposta all’impulso hn n n 1 n 2 n 3 . Si calcoli la cross-correlazione tra uscita e ingresso. Soluzione: 1 - La densità di probabilità delle ampiezze del processo casuale filtrato y n è gaussiana a valor medio unitario e varianza 10. 2 - Ryx m Rx m hm 10 n n 1 n 2 n 3 ESERCIZIO 15 Sia dato il seguente processo casuale stazionario discreto: y n 3xn xn1 wn dove x n e’ un processo casuale stazionario formato da campioni indipendenti tra loro con densita’ di probabilita’ gaussiana a valor medio m x e varianza x2 e wn e’ un processo casuale stazionario formato da campioni indipendenti tra loro e da x n con densita’ di probabilita’ gaussiana a valor medio nullo e varianza w2 . 1 – Si calcoli valor medio e varianza del processo casuale y n . 2 - Si calcoli la densita’di probabilita’ delle ampiezze del processo casuale y n . 3 - Si calcoli l’autocorrelazione Ry m E yn* yn m e il coefficiente di correlazione del processo casuale yn . 4 - Si trovi l’espressione della stima lineare di y n m noto y n che minimizza l’errore quadratico medio. In particolare si calcoli la stima lineare di y n m per m 1 e per m 1 . Soluzione del punto 4. Si faccia attenzione che in questo caso il valor medio del processo casuale non e’ nullo come nell’esempio analizzato nel testo. Quindi, in generale, l’espressione della stima lineare di y n m noto y n e’ la seguente: ŷ n m y n . L’errore di stima vale dunque: yˆ n m y n m y n y n m L’espressione della stima lineare di yˆ n m si puo’ ricavare in due modi: a – si annullano le derivate dell’errore quadratico medio rispetto ai due parametri incogniti e seguendo la medesima procedura adottata nel testo; b – s’impone che l’errore di stima sia a valor medio nullo e sia incorrelato rispetto a y n . I calcoli del primo metodo procedono in modo del tutto analogo a quanto descritto nel capitolo 6.4.2 del libro di testo. Utilizzando il secondo metodo, invece, i calcoli si sviluppano come segue: E Ey n y n m 0 * * E y n E y n y n m y n 0 E y n m 2 2 y m y 2 m y 1 0 * y E y n y n m y2 m y m 2 m m y 1 2 y 1 y m y2 m y 2 * y y m y2 m y 2 0 y2 y m y2 0 m y 1 y m y m Da cui si ottiene: yˆ n m y myn my 1 y m In particolare si noti che se y m 0 (campioni incorrelati) la miglior stima lineare coincidera’ con il valor medio del processo. Puo’ essere comodo, come si vedra’ risolvendo l’esercizio seguente, scrivere il precedente sistema di 2 equazioni nelle 2 incognite e nella seguente forma matriciale equivalente: 1 my my R 0 m* R m y y y ESERCIZIO 16 Sia dato il processo casuale stazionario gaussiano discreto y n a valor medio m y e autocorrelazione Ry m . Si trovi l’espressione della stima lineare yˆ n m yn yn 1 di yn m noti y n e yn 1 . Soluzione Procedendo come nell’esercizio precedente i calcoli si sviluppano come segue: E Ey n y n1 y n m 0 * * E y n E y n y n 1 y n m y n 0 E y * E y y y y * 0 n 1 n n 1 nm n 1 m y 1 0 * R y 0 R y 1 m y R y m 0 R 1 R 0 m * R m 1 0 y y y y m y m y m y * R y 0 R y 1 m y R y m R 1 R 0 m * R m 1 y y y y In forma matriciale abbiamo da risolvere rispetto ai tre parametri , , il seguente sistema: my my 1 m y * R y 0 R y 1 m y R y m R y 1 R y 0 m *y R y m 1 Analizzando i sistemi matriciali trovati in questo esercizio e nel precedente, e’ possibile, per induzione, scrivere l’espressione generale del sistema matriciale che consente di calcolare i parametri necessari per la predizione lineare del campione futuro yn m dato il campione presente y n e un numero qualsivoglia di quelli passati. ESERCIZIO 17 Sia dato il processo casuale stazionario discreto x n bianco con valor medio m x e varianza x2 . Si vuole stimare il valor medio del processo calcolando la media aritmetica di N campioni consecutivi di x n . 1 - Si calcoli il valore atteso e la varianza della stima del valor medio. (Nota: si puo’ procedere ai calcoli richiesti direttamente dalla definizione o impostarli come un 1 N 1 problema di filtraggio lineare del processo x n con hn n k ) N k 0 2 - Come cambiano i risultati se il processo casuale x n non e’ bianco, ma dotato di una generica funzione di autocovarianza C x m non impulsiva? Soluzione La stima del valor medio come media aritmetica vale: mˆ x 1 N N 1 xnk xn k 0 1 N N 1 k 0 nk x n hn Questa puo’ dunque essere vista come uscita di un sistema LTI con risposta impulsiva hn 1 N N 1 k 0 nk Il valore atteso di m̂x vale dunque: N 1 E mˆ x m x hn m x n 0 La sua autocorrelazione vale: Rmˆ x [m] R x m* hm * h m x2 m m x2 1 N k 1 m k N k N 1 N 1 L’autocorrelazione in m=0 vale quindi: k x2 m x2 2m x2 1 2 N 1 N N N N N2 k N 1 2 m2 m2 2 x x 2 N 1 x2 N 1N x m x2 N N N N Rmˆ x [0] x2 m x2 1 N N 1 La varianza della stima vale dunque: Rmˆ x [0] m x2 N 1 k k 1 x2 N Il valore atteso della stima non cambia se la funzione di autocovarianza non e’ impulsiva. Cambia invece la sua varianza. Al solo scopo di semplificare i calcoli, mettiamoci nell’ipotesi che il valor medio del processo x n sia nullo. Ripetiamo il calcolo dell’autocorrelazione (o autocovarianza visto che il valor medio e’ nullo) di m̂x : C mˆ x [m] Rmˆ x [m] R x m* hm * h m R x m 1 N k 1 m k N k N 1 N 1 La funzione di autocorrelazione di x n puo’ essere scritta nel modo seguente: Rx m Rx 0 m Rx 1 m1 Rx 2 m 2 ... e conseguentemente: Cmˆ x [0] 2 ˆx m Rx 0 Rx 1 Rx 2 Rx N 1 x2 2 n1 1 2 k 2 1 C x k 1 2 1 ... 2 N N N N N N N k 1 N N Il termine aggiuntivo rispetto al risultato ottenuto per campioni indipendenti puo’ essere maggiore o minore di 1 a secondo di come e’ fatta l’autocorrelazione. Tipicamente se il processo x n ha densita’ spettrale di potenza di tipo passa-basso la varianza della stima sara’ maggiore del caso indipendente, mentre se la densita’ spettrale di potenza e’ di tipo passa alto la varianza della stima sara’ inferiore. Perche? ESERCIZIO 18 Siano dati 2 processi casuali indipendenti stazionari discreti x1n e x2 n con il medesimo valor medio m x e varianze diverse x21 e x22 . Si vuole stimare il valor medio m x attraverso la media pesata di 2 campioni presi uno dal primo e l’altro dal secondo processo casuale. ˆ x x1n x2 n che minimizzano la 1 - Si calcolino i coefficienti e della media pesata m varianza della stima di m x . 2 – Si trovi l’espressione della varianza della stima. Soluzione La stima del valor medio m x ha la seguente forma: ˆ x x1n x2 n m Il valore atteso della stima deve coincidere con il valore medio del processo casuale, altrimenti questa stima sarebbe polarizzata, cioe’ tenderebbe ad un valore diverso da quello che si vuole stimare al tendere della varianza della stima a zero. Dunque, per evitare la polarizzazione della stima imponiamo che: ˆ x Ex1n Ex2 n mx mx Em e quindi possiamo subito scrivere che 1 L’espressione generale della varianza della stima e’ la seguente: m2ˆ E x1n 1 x2 n2 mx2 2 x2 1 2 x2 x 1 2 Il valore di che minimizza la varianza della stima si ottiene annullando la derivata prima di m2ˆ x rispetto ad : d m2ˆ x d 2 x21 21 x22 0 x22 2 x1 x22 2 1 x1 x21 x22 Come e’ ragionevole aspettarsi, i coefficienti della media pesata sono tanto piu’ elevati quanto la varianza del processo relativo e’ piu’ piccola (sono misure meno “rumorose”). A questo proposito si noti che se x21 x22 i due coefficienti e valgono ½ e l’espressione della media pesata diventa la consueta media aritmetica. Con questi coefficienti l’espressione della varianza della stima diventa: m2ˆ 2 x2 2 x2 x 1 2 x22 2 x x2 2 1 2 2 x21 x 1 x2 x2 2 1 2 2 x21 x22 x 2 x2 x2 1 2 E’ molto interessante scrivere l’espressione dell’inverso della varianza della stima che assume una forma particolarmente semplice: 1 2 mˆ x 1 2 x1 1 x2 2 Questa espressione puo’ essere generalizzata al caso di N processi casuali con le stesse caratteristiche di quelli dati. L’espressione compatta degli N coefficienti della combinazione lineare che minimizza la varianza ha una forma apparentemente complicata: N n 1 2 xn i 1 N 2 xi 2 N xi i 1 x2k k 1 con 1 n N (ovviamente se N=2 si ritorna all’espressione dei coefficienti e trovati in precedenza). Al contrario la formula dell’inverso della varianza e’ ancora molto semplice e facile da memorizzare: 1 2 mˆ x N i 1 1 x2 i Da quest’ultima formula e’ chiaro che se uno degli N processi casuali ha varianza molto piu’ piccola di quella degli altri (si rammenti che una varianza piccola comporta una piccola dispersione dei valori del processo rispetto al valor medio), il valore stimato dipendera’ principalmente dal valore del campione di quel processo. Tuttavia anche gli altri valori contribuiscono, nel loro piccolo, a diminuire la varianza della stima. Da questo esempio si puo’ trarre un insegnamento di validita’ generale: nello stimare una grandezza a partire da un certo numero di misure “rumorose”, bisogna utilizzare tutte le misure che si hanno a disposizione perche’ anche quelle piu’ “rumorose”, se opportunamente pesate, contribuiscono a migliorare la stima.