I numeri complessi I numeri complessi nascono da una esigenza di carattere “pragmatico”, in quanto costituiscono un ampliamento dell’insieme dei numeri reali, quello in cui noi di solito lavoriamo. I numeri complessi sono costituiti dai numeri immaginari, così chiamati in quanto rappresentano soluzioni “immaginarie” di equazioni. Per quanto il nome possa far pensare a inutili invenzioni diaboliche matematiche, essi sono utilizzati in molti ambiti della fisica e dell’ingegneria. Tanto per fare un esempio, le soluzioni delle equazioni di un pendolo che rallenta, sono date da numeri complessi, pur descrivendo un fenomeno fisico perfettamente reale e tangibile. Lemma 1 (teorema fondamentale dell’algebra): Il teorema fondamentale dell’algebra asserisce che un polinomio di grado n ha esattamente n soluzioni: ππ π₯ π + β― + π1 π₯ + π0 = 0 Questo teorema non è valido per il numeri reali, in quanto, per esempio l’equazione: π₯2 + 1 = 0 Non ammette soluzioni. Ciò va contro il teorema fondamentale dell’algebra che, come dice il nome, è piuttosto fondamentale ed è un cardine sul quale si regge tutta la matematica attuale. Se esso non fosse vero, bisognerebbe riformulare tutta la matematica! L’equazione precedente può essere risolta: π₯ 2 = −1 π₯ = ±√−1 π₯ = ±π Definizione 1 (unità immaginaria) Con i si indica l’unità immaginaria, ovvero π = √−1. In questo modo si possono risolvere tutte le equazioni. Definizione 2 (numero complesso) Un numero complesso è formato da una parte reale e da una parte immaginaria. Per esempio 5 + 3π è un numero complesso, con parte reale uguale e 5 e parte immaginaria uguale a 3i. Notare come tutti i numeri reali possano essere scritti come numeri complessi. Per esempio il numero reale 3 può essere scritto come: 3 + 0π. Proviamo a risolvere una equazione di secondo grado utilizzando i numeri complessi: 3π₯ 2 + 4π₯ + 2 = 0 π₯1,2 = −π ± √π 2 − 4ππ −4 ± √16 − 24 −4 ± √−8 −4 ± 2π√2 = = = 2π 6 6 6 π₯1 = −2 + π√2 −2 − π√2 ∨ π₯2 = 3 3 Quindi il teorema fondamentale dell’algebra è dimostrato, e abbiamo trovato due soluzioni. Lemma 2 (operazione di coniugio) Con i numeri complessi si può definire una nuova operazione, che con i numeri reali non ha senso definire, l’operazione di coniugio. Il coniugato di un numero complesso z si indica con π§Μ . Introduciamo subito l’operazione con un esempio: π§ = 3 + 2π π§Μ = 3 − 2π Ovvero si cambia semplicemente il segno della parte immaginaria. Facciamo un esempio con un numero reale: π§ = 2 + 0π π§Μ = 2 − 0π Che è sempre uguale a 2. Quindi possiamo dedurre che: π§ = π§Μ E’ vera solo per i numeri reali. Curiosità. La più bella formula matematica. Una volta introdotta l’unità immaginaria possiamo esibire la formula forse più bella di tutta la matematica, e quella che collega le cinque più importanti costanti matematiche: π ππ + 1 = 0 Infatti essa lega: ο· ο· ο· ο· ο· La costante di Eulero o di Nepero (e); L’unità immaginaria i; La costante per eccellenza, pi greco; L’unità matematica, 1; Lo zero E’ una identità quasi inafferrabile, e contiene l’intimo segreto della matematica. Il matematico Benjamin Peirce ebbe modo di dire: “Signori, posso dirlo con certezza, è assolutamente paradossale; non possiamo capirla, e non sappiamo che cosa significa. Ma l'abbiamo dimostrata, e quindi sappiamo che deve essere la verità.” Alcuni matematici hanno espresso il desiderio di veder incisa sulla propria lapide questa identità , in quanto degna rappresentante della quintessenza della matematica.