L'Italia dalla preistoria alla nascita di Roma Gli antichi popoli italici I primi insediamenti in Italia sono del paleolitico, all'incirca 15000 anni fa. La rivoluzione agricola arrivò solo tra il 6000 e il 5000 a.c. Con 4000 anni di ritardo rispetto al medioriente. Fra il 2000 e il 1000 a.c sorgono nella Valtellina la civiltà dei camuni e in Sardegna quella dei nuraghi. Tra l'800 e il 700 a.c si sviluppa al centro la civiltà villanoviana, sostituita poi da quella etrusca Il nome Italia si crede che derivi dal nome con cui alcuni storici greci chiamavano delle popolazioni Calabresi L'Italia aveva subito anche colonizzazioni da popoli che provenivano da altre terre: a Nord e nella pianura padana si stanziarono i Celti nel 500 a.c, mentre come abbiamo già visto attorno al 700 i Greci colonizzarono ampie zone costiere della Sicilia della Calabria e della Campania: Negli stessi anni anche i Fenici colonizzarono le coste del nord Africa, Cagliari e Palermo Gli etruschi ( IX-III sec. a.c) Gli etruschi sono una popolazione autoctona dell'Italia centrale che ha il suo insediamento inziale nella zona compresa tra l'Arno e il Tevere, si espansero poi sia a nord che a sud. Conquistati dai romani all'incirca nel III sec a.c. Erano la popolazione culturalmente più avanzata di quelle italiche tanto che, di essa, molto venne assorbito dalla cultura romana. I greci li chiamavano Tirreni, i Romani Tusci, ma loro stessi si definivano Rasna o Rasenna La loro lingua, non essendo indoeuropea non è stata, ancora oggi, decifrata. POLITICA: organizzati in una federazione di città stato al cui capo stava un re, detto lucumone AGRICOLTURA: conoscevano la tecnica delle dighe, della bonifica dei terreni paludosi e dell'irrigazione dei campi tramite canali. METALLURGIA e li lavoravano con finezza: erano infatti famosi orafi SOCIETA': si basava anche sulla presenza di artigiani e commercianti, anche via mare. OPERE ARCHITETTONICHE: misero per le principali strade italiane (via aurelia, Cassia, Falminia) e furono i primi in architettura a usare l'arco. Religione: avevano in parte assorbito il Pantheon greco ma li caratterizzava l'arte divinatoria, ovvero la capacità di leggere il futuro nelle viscere degli animali o nel volo degli uccelli. Donne: La donna etrusca era molto più libera di quella greca e romana. La loro cultura era infatti matriarcale, le donne (quelle ricche) potevano partecipare alla vita pubblica, cenare nelle stesse stanze con gli uomini e perfino lavorare per crearsi una dote e potersi rendere indipendenti dalla famiglia di origine. I greci rimasero sconvolti da questi usi, difatti le classificarono come prostitute. Nella cultura etrusca era molto importante La vita dopo la morte, difatti le loro tombe sono sopravvissute fino a noi, mentre i loro case e palazzi no. Vennero costruite vere e proprie città per i morti, le NECROPOLI, con tombe Spesso finemente decorate I latini e le origini di Roma Popoli del Lazio pre-romano I latini: popolo indoeuropeo giunto all'incirca nel 2000 a.c. Guerrieri, pastori e rozzi agricoltori si stabilirono a sud del Tevere. XII sec a.c: Fondano alcune città su alture facilmente difendibili, unite tra loro da una lega religiosa: condividevano lingua e cultura. X sec a.c.: la Confederazione latina con base ad ALBA LONGA (oggi: Castel Gandolfo) ha il dominio su tutte le altre Secondo la leggenda tramandata da Virgilio nell'Eneide (I sec. d.c) Roma venne fondata da Romolo il 21 Aprile 753 a.c. discendente della famiglia reale di Alba Longa il cui primo avo era l'eroe troiano Enea, scappato da Troia in fiamme e rifugiatosi in Italia col padre Anchise e il figlio Ascanio (che poi modificherà il suo nome in Iulo) Se Enea sbarcasse oggi in Italia... Statua del Bernini (1618) oggi in Galleria Borghese: rappresenta Enea che fugge con il vecchio padre sulle spalle e il figlioletto La città di Roma in realtà si espande su sette colli: il primo a essere occupato nel X sec a.c. Fu quello Palatino: i latini attraversavano il Tevere importando generi alimentari ed esportando sale. Progressivamente (X-VII sec a.c.) , dato l'aumentare del traffico commerciale furono occupati anche gli altri colli fino a fondersi in una sola città Roma per i primi secoli di vita ebbe un governo monarchico: la tradizione vuole che siano stati sette anche se probabilmente furono di più. Ciò che è certo è che attorno al VII sec Alba Longa fu conquistata e distrutta e che dopo (VI sec a.c.) Roma fu governata da una stirpe di re stranieri, ovvero Etruschi, come ci suggeriscono i loro nomi (Tarquini). In questo anni fu costruito un imponente apparato fognario (Cloaca Maxima) e una prima cinta muraria. L'ultimo re etrusco, Tarquinio il superbo, si fece odiare per i suoi metodi dispotici: nel 509 a.c. I nobili del senato si ribellarono e istituirono la Res Publica Società romana al tempo della monarchia Il popolo romano era diviso in tre tribù : Romani, Sabini, Luceri Ogni tribù doveva fornire all'esercito 1000 fanti e 100 cavalieri. Una legione era così costituita da 3000 fanti e 300 cavalieri Ogni tribù era divisa in 10 curie e ogni curia in 10 genti, ciascuna composta da un numero più o meno grande di famiglie legate da un antenato comune per parte materna. La gens era l'unità più solida e più arcaica della societas romana. Famiglia : unità base della società romana. Il suo capo era il pater familias che aveva sopratutto in epoca arcaica diritto di vita o di morte non solo sui familiari più stretti ma anche sui nipoti, gli schiavi e i clienti. L'assemblea di capi delle genti era il Senato: composto da 300 membri (100 per ogni tribù) proponeva il re che non era quindi una carica ereditaria ma per elezione da parte delle curie. Il suo potere era religioso e legislativo. Poteva convocare i comizi curiati un'assemblea che riuniva tutti i cittadini e aveva funzioni consultive. Nel IV sec. nacquero anche i comizi centuriati che dividevano la popolazione per censo, sul modello di Solone