riepilogo delle reazioni organiche CLASSIFICAZIONE DEI TIPI DI REATTIVITA' UNA REAZIONE CHIMICA COMPORTA LA ROTTURA E/O LA FORMAZIONE DI LEGAMI La scissione di un legame covalente può avvenire in due modi diversi: 1. LA COPPIA DI ELETTRONI RESTA SU UNO DEI DUE ATOMI CHE ERANO IMPEGNATI NEL LEGAME. scissione eterolitica Se gli atomi nel legame di partenza sono neutri, si formano degli ioni. A-B A-B A+ + B:- A:- + B+ 2. GLI ELETTRONI DELLA COPPIA COSTITUENTE IL LEGAME COVALENTE RIMANGONO UNO SU CIASCUN ATOMO. scissione omolitica Se gli atomi nel legame di partenza sono neutri, rimangono tali, ma con un elettrone spaiato. A-B A. + B. 1 Nella formazione di un nuovo legame covalente potranno reagire: due specie con un elettrone spaiato . A + .B A-B oppure: un anione con un catione A+ + :B- A-B A:- + B+ A-B Le specie che intervengono in una reazione rientrano in una delle seguenti tre categorie: ELETTROFILI specie a difetto elettronico, che partecipano alla formazione di un nuovo legame covalente con un orbitale vuoto. NUCLEOFILI specie ricche di elettroni, che partecipano alla formazione di un nuovo legame covalente con un orbitale pieno (coppia di elettroni). specie con un elettrone spaiato, che può essere utilizzato nella formazione di un nuovo legame covalente. RADICALI Un reagente elettrofilo è tanto più efficace (reattivo) quanto più è povero di elettroni. Un reagente nucleofilo è tanto più reattivo quanto più è ricco di elettroni. composto chimico che interessa far reagire SUBSTRATO REAGENTE specie che si aggiunge per far avvenire la trasformazione Anche nel caso del legami del carbonio si possono avere scissioni sia omolitiche che eterolitiche: C Y C Y C Y+ Y: Y - Y . + :C + C + .C - carbanione + carbocatione radicale al carbonio 2 CLASSIFICAZIONE DELLE REAZIONI DELLA CHIMICA ORGANICA 1. reazioni di SOSTITUZIONE tutte quelle reazioni in cui un atomo o un gruppo del substrato esce ed al suo posto subentra un gruppo proveniente dal reagente C 2. Y C +X X +Y reazioni di ADDIZIONE tutte quelle reazioni in cui la molecola del prodotto contiene tutti gli atomi del substrato e del reagente C C 3. + XY X C C Y reazioni di ELIMINAZIONE tutte quelle reazioni in cui la molecola del prodotto si forma dalla molecola di substrato per perdita di un certo numero di atomi, con formazione di un'altra molecola più piccola. X 4. C C Y C C + XY reazioni di OSSIDAZIONE tutte quelle reazioni in cui nel gruppo funzionale cambia il rapporto H/O a favore dell'ossigeno 5. reazioni di RIDUZIONE tutte quelle reazioni in cui nel gruppo funzionale cambia il rapporto H/O a favore dell‘idrogeno 3 OH H C CH2OH C O CH3 O OSSIDAZIONE RIDUZIONE TRASPOSIZIONI 6. reazioni in cui cambia lo scheletro della molecola C C 7. C C C C C C C C POLIMERIZZAZIONI reazioni di addizione ripetute, a partire da una unità di substrato (detta MONOMERO), che si trova ripetuta molte volte nel prodotto (POLIMERO) n H2C CH2 ( CH2 CH2)n ASPETTI GENERALI DEL MECCANISMO DI REAZIONE Nel corso delle trasformazioni, che implicano generalmente scissione di legami, precedute da variazioni delle distanze e degli angoli di legame e seguite da formazione di nuovi legami, è intuitivo supporre che l'energia interna dei reagenti cresca fino a raggiungere un valore massimo e poi diminuisca fino al valore di quella dei prodotti. Una reazione chimica, che preveda la trasformazione dei reagenti A e B nei prodotti C e D, può essere rappresentata graficamente in modo semplice. A+ B C + D La coordinata di reazione rappresenta per convenzione il cammino a minore energia, che è il cammino effettivamente prescelto dalla reazione. 4 Se il percorso per passare da A+B a C+D è quello che implica il minore aumento di energia del sistema, lo stesso deve essere vero per la reazione opposta, che da C+D porta ad A+B principio della reversibilità microscopica Quando i prodotti si trovano in un livello energetico superiore a quello dei reagenti, la reazione viene definita endoergonica o endotermica. Quando i prodotti si trovano in un livello energetico inferiore a quello dei reagenti, la reazione viene definita esoergonica o esotermica. EFFETTO DEL SOSTITUENTE La “reattività” di un composto non è altro che la velocità con cui si trasforma nel prodotto. A parità di reazione, concentrazione e temperatura, il composto più reattivo è quello che impiega meno tempo a diventare prodotto. In molti casi, in una data reazione, è importante prevedere come varia la reattività di un centro di reazione in seguito a variazioni strutturali in altre parti della molecola. centro di reazione H centro di reazione Sost Come cambia la reattività di “centro di reazione” mettendo al posto di H un sostituente Sost? EFFETTO DEL SOSTITUENTE 5 Bisogna distinguere due casi: 1. tra sostituente e centro di reazione ci sono solo legami σ 2. tra sostituente e centro di reazione c’è un sistema di legami π. 1. 1. Tra sostituente e centro di reazione ci sono solo legami σ Consideriamo l’esempio seguente: 2 1 O 2 Cl H CH2 C O 1 CH2 C centro di reazione centro di reazione Il centro di reazione (qualunque sia) è lo stesso, ma i composti hanno reattività diversa. L'unica differenza strutturale tra le due specie è la presenza, nel secondo composto, di un atomo di cloro al posto di un atomo di idrogeno E' ragionevole dedurre che responsabile della differenza di reattività sia in qualche modo la differente elettronegatività di H e Cl. il legame H-C2 è non polare, mentre il legame Cl-C è polare, con la polarità (-) sul Cl e (+) sul C O δ- H CH2 C Cl O δ+ CH2 C centro di reazione centro di reazione il C2 del composto con il cloro è più povero di elettroni del C2 del composto non sostituito e perciò è più elettronegativo: attirerà elettroni dagli altri legami σ ed in particolare dal C1. δ- O Cl H CH2 C δ+ O CH2 C centro di reazione centro di reazione A differenza del C1 del composto non sostituito (non perturbato) il C1 del composto con il cloro risulterà impoverito di elettroni e si rifarà sugli altri legami σ, tra cui quello con il centro di reazione O O Cl H CH2 C centro di reazione CH2 C centro di reazione Come effetto della variazione strutturale, il centro di reazione è impoverito di elettroni 6 In altre parole: l'introduzione di un atomo più elettronegativo al posto di un H provoca una perturbazione della distribuzione elettronica e della densità elettronica di tutti i legami σ della molecola, che però si "vede" solo sul centro di reazione Il fenomeno è di natura elettrostatica e, come tutti i fenomeni elettrostatici, diminuisce con la distanza. Se consideriamo il confronto di reattività nel caso seguente: 4 3 2 1 O H CH2 CH2 CH2 C centro di reazione 4 Cl 3 2 O 1 CH2 CH2 CH2 C centro di reazione La perturbazione provocata dall'introduzione di un atomo di cloro al posto di un atomo di idrogeno è sempre la stessa, ma l'effetto sulla densità elettronica del centro di reazione diminuisce, man mano che aumenta il numero di legami σ interposti tra il "perturbatore" ed il sito della reazione. Un effetto elettronico di questo tipo si chiama EFFETTO INDUTTIVO Caratteristiche essenziali dell'effetto induttivo sono: 1. E' di natura elettrostatica e quindi diminuisce con l'aumentare della distanza (intesa come numero di legami sigma) del sostituente dal centro di reazione 2. Si trasmette attraverso i legami σ. 3. C'è sempre. (c'è sempre una sequenza di legami σ che collega il sostituente al centro di reazione) Tutti gli atomi più elettronegativi dell'H e tutti i gruppi contenenti almeno un atomo più elettronegativo dell'H hanno lo stesso effetto dell'atomo di Cl, cioè attraggono verso di sè gli elettroni del legame σ con il C. 7 In questi casi si parla di SOSTITUENTI AD ATTRAZIONE ELETTRONICA PER EFFETTO INDUTTIVO e questa proprietà si indica premettendo un segno meno alla lettera I -I Sostituenti che respingono gli elettroni verso il C, aumentandone la densità elettronica, si dicono SOSTITUENTI A RILASCIO ELETTRONICO PER EFFETTO INDUTTIVO e questa proprietà si indica premettendo un segno più alla lettera I +I Aumentando la densità elettronica del C a cui sono legati e di conseguenza, attraverso i legami σ, quella del centro di reazione (cioè del legame che si deve rompere) i sostituenti a rilascio elettronico per effetto induttivo rafforzano il legame che si deve rompere e diminuiscono l'acidità Hanno effetto +I i gruppi alchilici. Questo effetto è piccolo e di solito è trascurabile, a meno che l'alchile non sia l'unico sostituente. CONSEGUENZE SULLA REATTIVITA’: Se il centro di reazione deve essere POVERO di elettroni (e quindi deve comportarsi da ELETTROFILO) diventa più reattivo con un sostituente -I, meno reattivo con un sostituente +I Se il centro di reazione deve essere RICCO di elettroni (e quindi deve comportarsi da NUCLEOFILO) diventa più reattivo con un sostituente +I, meno reattivo con un sostituente -I ATTENZIONE! Se nella molecola ci sono elettroni π tra sostituente e centro di reazione ed il sostituente ha elettroni mobili, la delocalizzazione elettronica provocata dal sostituente PUO' modificare la densità elettronica del centro di reazione. in questo caso si parla di EFFETTO CONIUGATIVO DEL SOSTITUENTE (detto anche effetto mesomerico), che può essere sia ad attrazione elettronica (se il sostituente partecipa alla delocalizzazione richiamando su di sè elettroni), sia a rilascio elettronico (se il sostituente partecipa alla delocalizzazione mandando elettroni sul resto della molecola). 8 sostituenti ad attrazione elettronica per effetto coniugativo -R sostituenti a rilascio elettronico per effetto coniugativo +R Caratteristiche essenziali dell'effetto coniugativo sono: 1. L'effetto coniugativo si aggiunge all'effetto induttivo (che perciò va sempre considerato). 2. La presenza di elettroni mobili non è, di per sè, sufficiente per avere effetto coniugativo: è necessario che la delocalizzazione elettronica interessi il centro di reazione o almeno l'atomo di C a cui il centro di reazione è legato. Per vedere se l'effetto coniugativo c'è e di che tipo è (se ad attrazione elettronica, -R, o a rilascio elettronico, +R), si scrivono le strutture di risonanza dovute al sostituente e si va a vedere se tra esse se ne trova una CHE INTERESSA IL CENTRO DI REAZIONE. esempio: H -O + N O -O + N O -O + N O-O + N O- centro di reazione centro di reazione centro di reazione N O O - + centro di reazione centro di reazione centro di reazione N O O - + + + centro di reazione centro di reazione N O O- + + c’è risonanza interessa il centro di reazione c’è risonanza non interessa il centro di reazione c’è effetto coniugativo -R che si SOMMA all’effetto induttivo (-I) non c’è effetto coniugativo: l’unico effetto è quello induttivo (-I) 9 I sostituenti che, come il gruppo nitro, hanno effetto -I,-R, esercitano in un'attrazione elettronica maggiore rispetto a quando esercitano solo -I. I sostituenti legati attraverso un atomo che abbia elettroni mobili del tipo n, non legante, hanno effetto -I (atomo/i elettronegativo/i), ma nella coniugazione possono solo impegnare la coppia di elettroni e quindi esercitano un effetto +R Il centro di reazione risente di ENTRAMBI gli effetti (uno si trasmette attraverso i legami σ, l'altro attraverso i legami π) e la sua reattività risulterà modificata dalla somma degli effetti stessi. quando l'effetto coniugativo a rilascio elettronico è maggiore dell'effetto induttivo ad attrazione elettronica, il centro di reazione risulterà più ricco di elettroni rispetto a quello del composto senza il sostituente quando l'effetto induttivo ad attrazione elettronica è maggiore dell'effetto coniugativo a rilascio elettronico, il centro di reazione risulterà più povero di elettroni rispetto a quello del composto senza il sostituente Sperimentalmente: quando l'atomo responsabile dell'effetto -I,+R è azoto o ossigeno N:, O: |+R| > |-I| effetto complessivo a rilascio elettronico quando l'atomo responsabile dell'effetto -I,+R è un alogeno F:, Cl:, Br:, I: |+R| < |-I| effetto complessivo ad attrazione elettronica Spiegazione: Passando dal gruppo 15 al gruppo 17, aumenta l'elettronegatività e quindi aumenta l'effetto induttivo, mentre diminuisce la tendenza ad impegnare la coppia di elettroni e quindi l'effetto coniugativo diminuisce. esempi: O .. .. N Br .. H centro di reazione centro di reazione O + + centro di reazione N - centro di reazione Br - + centro di reazione |+R| > |-I| centro di reazione |+R| > |-I| c.r più ricco centro di reazione |+R| < |-I| c.r più povero - c.r più ricco 10 ALCANI C(sp3)-H e C(sp3)-C(sp3) Legami presenti in un alcano: legami NON polari Reazioni di OMOLISI C . . C + H H oppure C . . C+ C C Se la reazione di un idrocarburo introduce atomi diversi da C e H si parla di FUNZIONALIZZAZIONE Il ΔH0 per l'omolisi del legame C-H è l'energia di dissociazione del legame stesso ALOGENURI ALCHILICI Caratteristica strutturale degli alogenuri ALOGENO È la presenza dell’alogeno che conferisce alla molecola la reattività caratteristica δ+ δ- CH3 CH2 CH2 Br questo C NON ha carica parziale positivae NON è attaccato dai nucleofili elettronegativo, con parziale carica negativa questo C ha una parziale carica POSITIVA ed è attaccato dai NUCLEOFILI Il C, ibridato sp3, ha tutte le valenze soddisfatte: può dare un legame diverso (e quindi reagire), solo se si rompe uno dei legami presenti 11 SOSTITUZIONE NUCLEOFILA -OH + CH CH Br 3 2 CH3O + (CH3)2CH-Cl CH3CH2OH + Br(CH3)2CH-OCH3 + Cl- atomo nucleofilo GRUPPO USCENTE .. H O .. : + CH3 CH2 NUCLEOFILO CH3 CH2 OH Br + .. :Br : .. questi elettroni σ escono con Br Reazione caratteristica: SOSTITUZIONE NUCLEOFILA al C saturo La reazione comporta la rottura di un legame (C-gruppo uscente) e la formazione di un legame (C-atomo nucleofilo). Questi processi possono avvenire contemporaneamente o in successione. MECCANISMO IN UN SOLO STADIO R-X + Y- R-Y + X- δ- δY----R----X SN2 E Sostituzione Nucleofila BImolecolare R-X + YBimolecolare = due specie molecolari prendono parte allo stato di transizione R-Y + X- coordinata di reazione 12 5. ANDAMENTO STEREOCHIMICO Nello stato di transizione nucleofilo e gruppo uscente condividono i due lobi dello stesso orbitale S N2 X .. X .. H C H CH2CH3 CH3 .. .. X # δ- CH3 .. Nu (-) H H3C CH2CH3 C (-) CH2CH3 C .. Nu δ- INVERSIONE DELLA CONFIGURAZIONE REAZIONE STEREOSPECIFICA Una reazione è STEREOSPECIFICA se si forma UNO SOLO di più stereoisomeri possibili. Una reazione si dice STEREOSELETTIVA quando uno dei possibili stereoisomeri si forma in prevalenza. CH2CH3 C H CH3 Br I- δ- I- - - - - C - - - -Br H (S) # CH2CH3 δCH3 CH2CH3 I C H CH3 (R) 13 SN1 Il carbocatione è planare Nu .. FACCE ENANTIOTOPICHE (-) .. X .... C H CH2CH3 CH3 + H CH2CH3 H3C C .. (-) H X + H3 C .. Nu + C CH2CH3 C H CH2CH3 CH3 Nu RACEMIZZAZIONE ALCOOLI .. R-O-H .. C H BASE alcossido H C O- a C H c b C H ACIDO .. H d C X C H H H C O+ H C O .. H b H a C b,c C H a,d ossidazione C H alcheni C O aldeidi e chetoni 14 Rottura del legame C-O SOSTITUZIONE NUCLEOFILA CH3 CH2 CH3 CH2 Br + H2O OH + HBr + CH3 CH2 OH2 Br H H2SO4 CH2 CH2 OH Δ ELIMINAZIONE CH2 CH2 + H2O -OH è un cattivo gruppo uscente: può essere trasformato in un buon gruppo uscente per protonazione reazioni in ambiente acido H .. + R OH .. + H Nu:- R O+ R Nu + H2O H Nu:- = I-, Br-, Cl-, F- buon gruppo uscente atomo basico, atomo nucleofilo N: cattivo gruppo uscente, anche in seguito a protonazione RNH2 + H+ R + NH3 NESSUNA REAZIONE 1. N come atomo basico o nucleofilo con O come elettrofilo (CH3)3N H2O2 H2O + RNH2 + H+ con acidi R NH3 SOLO con ammine terziarie (CH3)3N O + CH3 H O CH .. CH3 2 2 N CH3 H2O CH3 CH CH3 +N O 98% CH3 15 ALCHENI CARATTERISTICA FUNZIONALE: legame π C C Più debole del legame σ, è il “punto debole” degli alcheni. la rottura del legame π porta a due valenze libere sui due atomi di C, che vanno soddisfatte. ADDIZIONE la nuvola elettronica del legame π ATTIRA reagenti poveri di elettroni, RESPINGE reagenti ricchi di elettroni. ADDIZIONE ELETTROFILA I reagenti elettrofili possono venire da una molecola di tipo X-Y o da una molecola di tipo X-X δ− δ+ X Y HCl, HBr, HI; H2O, H+; ICl; HOCl, H+ (HOBr, H+); BH3 HCl, HBr, HI; H2O, H+ E+ = H+ δ+ BH3 HO Cl + H+ + H O Cl H δ− E+ = I+ I Cl E+ = atomo di B (orbitale vuoto) + H O Cl H H2O + Cl+ HO Br + H+ E+ = Cl+ + H O Br + H O Br H H2O + Br+ H E+ = Br+ 16 C C MECCANISMO δ+ δ− + X Y C C X Y Processo in due stadi 1. C 2. C +X + lento C X C C + X δ+ X X δ+ C- - - -C C C + + Y - C C X Y δ+ C Y δ- E C X C + C C X Y C C coordinata di reazione REATTIVITA’ I fattori che stabilizzano il carbocatione: abbassano l'energia dello stato di transizione diminuiscono l'energia di attivazione FAVORISCONO LA REAZIONE E' PIU' REATTIVO L'ALCHENE che dà il CARBOCATIONE PIU’ STABILE ORIENTAMENTO Se da un alchene si possono formare due carbocationi di diversa stabilità, si forma SOLO IL CARBOCATIONE PIU' STABILE (orientamento secondo Markownikov) REAZIONE REGIOSPECIFICA 17 COMPOSTI AROMATICI I composti aromatici reagiscono MANTENENDO l’aromaticità ADDIZIONE H + E+ E + SOSTITUZIONE H+ possibili meccanismi? 1) meccanismo sincrono H δ+ E δ+ E + E+ 2) meccanismo in due stadi H H E E + + + +E + E + H + H E Evidenze sperimentali La reazione è stata eseguita sul deuterobenzene D D D D D k / kH = 1 D D il legame C-D è piu forte del legame C-H: significa che nello stadio lento non c'e rottura del legame C-H 18 CH3 In alcuni casi si è riusciti ad isolare l'intermedio H H + H3C H CH3 + BF4 H SbF6 MECCANISMO IN DUE STADI MECCANISMO DELLA SOSTITUZIONE ELETTROFILA AROMATICA primo stadio =/ E δ+ H lento + E E+ + H δ+ addotto sigma primo stato di transizione strutture di risonanza dell'intermedio secondo stadio H E + + H E H δ+ E H + H E =/ E veloce E + δ+ secondo stato di transizione Energia in funzione della coordinata di reazione: 1° ST 2° ST E + H E --------------- E - 10.8 kcal/mole ---------------------------------coordinata di reazione 19 Tutte le variazioni strutturali che abbassano l'energia dell'intermedio abbassano anche l'energia dello stato di transizione che porta all'addotto σ e quindi rendono più facile la reazione. SOSTITUZIONI ELETTROFILE AROMATICHE principali reazioni di Sostituzione Elettrofila NO2 + NITRAZIONE HNO3 H2SO4 + H2O SO3H + SOLFONAZIONE SO3 H2SO4 X FeX ALOGENAZIONE + X2 + HX Sostituzioni elettrofile aromatiche dei Benzeni SOSTITUITI Tutte le posizioni del benzene sono equivalenti. Quando c'è un sostituente, le posizioni sono diverse: 2 orto, 2 meta e 1para se i prodotti si formassero solo su basi statistiche, si dovrebbe avere 40% di orto, 40% di meta e 20% di para a distribuzione dei prodotti osservata sperimentalmente non è MAI quella statistica questo significa che il sostituente presente sull'anello del benzene indirizza l'attacco dell'elettrofilo ORIENTAMENTO per esempio: CH3 E+ H+ CH3 + E E CH3 CH2Cl CH2Cl E+ H+ E Non è un effetto del sostituente sul substrato! 20 Stadio lento: formazione dell’addotto σ: più stabile è l'addotto sigma, minore è l'energia dello stato di transizione che porta all'addotto. ORIENTAMENTO 1. Si scrivono tutti i possibili addotti e le rispettive strutture di risonanza. 2. Si esamina se c'è una struttura con la carica positiva sul C che lega il sostituente. 3. Si guarda se il sostituente stabilizza (o destabilizza) la carica positiva. CH3 H + E CH3 + E+ CH3 CH3 H E + CH3 H E + + E CH3 H E + CH3 CH3 CH3 CH3 H E + H E CH3 CH3 + + + H E H E H CH3 E benzene H + meta E H orto,para CH3 + + + E+ E CH3 H + E H CH3 E E + E+ E coordinata di reazione La reattività del benzene sostituito rispetto a quella del benzene dipende dall'energia di attivazione dello stadio lento e si vede dalla stabilità dell'addotto σ più stabile (del benzene sostituito) rispetto a quella dell'addottodel benzene. 21 + CH2Cl H CH2Cl H + E CH2Cl E+ E + + + + H H H E CH2Cl E CH2Cl E CH2Cl E CH2Cl CH2Cl CH2Cl + CH2Cl H + + + H H E E H E ALDEIDI e CHETONI δ+ sp2 Nu: δ- C O H E+ C H acido Reazione caratteristica ADDIZIONE NUCLEOFILA 22 Meccanismo: 1. Nu:- lento C C O Nu E+ Nu O- C O E sp2 (trigonale planare) sp3 (tetraedrico) E+ = H+ generalmente 2. O + H+ C C C + O H + :Nu lento + C + O H O H Nu C O H sp2 (trigonale planare) sp3 (tetraedrico) Sono reazioni di equilibrio Risentono dell'effetto sterico Risentono degli effetti elettronici dei sostituenti Sostituenti ad attrazione elettronica RENDONO PIU' POSITIVO il C carbonilico FAVORISCONO l'attacco del nucleofilo REATTIVITA' CRESCENTE CHETONI < METILCHETONI < ALDEIDI < METANALE 23 ACIDI CARBOSSILCI e DERIVATI H acido H O+ C O δ sp2 H δ H+ C Nu: H acido Caratteristiche: Acidità del legame O-H Il C del carbossile subisce attacco da parte dei nucleofili I protoni in α al carbossile sono relativamente acidi e possono essere sostituiti gruppo uscente Y C O H H acido ♦ sull'O del carbonile (o sull'N del nitrile) si ha protonazione δ- δ+ sp2 Caratteristiche: H+ C ♦ I protoni in α al carbonile sono relativamente acidi e possono essere strappati con basi forti ♦ Qualche reazione caratteristica delle ammidi avviene sull'N Nu: Reazione caratteristica δ+ sp C N H SOSTITUZIONE NUCLEOFILA δ- (la sostituzione nucleofila può avvenire con meccanismo base- o acido-catalizzato) H acido H+ C Nu: 24 Meccanismo: + H Nu: lento R C Nu H R O C O Nu - sp2 (trigonale planare) C O R Y Y sp2 (trigonale planare) sp3 (tetraedrico) SOSTITUZIONE NUCLEOFILA AL CARBONIO ACILICO Principali nucleofili: :NuH = H2O, ROH, NH3, RNH2, R2NH, RSH, RCO2H Nu:- = RCO2-, R-, H- O < C R O R NH2 < C OR' O O C C R O O < < C R R O C R SR' Cl reattività crescente Questo ordine di reattività è il risultto di più fattori meno basico: miglior gruppo uscente Basicità del gruppo uscente Basicità: -NH2 < -OR < -O-C(O)R < Cl- capacità come gruppo uscente Risonanza O- O C R R C Cl R Cl+ O O- R C C C + R SR' R C SR' R C O C OR' R O+ O+ R C C R O- O- O + OR' C O O- C O R R C O O R O- O C NH2 R + NH2 25 il contributo della struttura di risonanza a separazione di carica diminuisce la bontà del gruppo uscente ed è tanto maggiore quanto migliore è la sovrapposizione degli orbitali (cioè con gli elementi della stessa riga). Effetto induttivo Maggiore è l’effetto ad attrazione elettronica, più positivo è il C carbonilico O più facile è l’attacco del nucleofilo R C Cl REATTIVITA‘ CRESCENTE O R C O R C H2O O O R C OR' O H+ oppure OH- O R C OH R C NH2 R C N 26