Microeconomia Esercitazione del 17.11.10 A cura di Giuseppe Gori ([email protected]) 1 Esercizi. 1.1 Supponete che in un ipotetico mercato, curva di domanda, costi marginali dell’impresa monopolista e ricavi marginali della stessa, siano rispettivamente descritti dalle seguenti funzioni: Q = 12 − p M C = 2Q (a) Individuate quantitá e prezzo che massimizzano il profitto del monopolista. (b) In corrispondenza della coppia prezzo-quantitá di equilibrio, l’elasticitá della curva di domanda sará maggiore di uno, minore di uno o unitaria? Rispondete senza calcolarla e motivate la vostra risposta. 1.2 Un monopolista opera in un mercato caratterizzato dalla seguente funzione di domanda: Q = 60 − 2p Con una tecnologia rappresentata dalla funzione di costo totale: T C(Q) = 20 + Q2 (a) Determinare l’equilibrio e il profitto di equilibrio per il monopolista (b) Quale sarebbe la coppia prezzo-quantitá che si affermerebbe in concorrenza perfetta? E il profitto di equilibrio dell’impresa? (c) Calcolare l’ammontare della perdita secca per l’economia nel passaggio da concorrenza perfetta a monopolio. 1 1.3 Un monopolista opera in un mercato caratterizzato dalla seguente funzione di domanda: Q = 45 − 3p Con una tecnologia rappresentata dalla funzione di costo totale: T C(Q) = 10 + 3Q (a) Determinare l’equilibrio e il profitto di equilibrio per il monopolista (b) Quale sarebbe la coppia prezzo-quantitá che si affermerebbe in concorrenza perfetta? E il profitto di equilibrio dell’impresa? (c) Calcolare l’ammontare della perdita secca per l’economia nel passaggio da concorrenza perfetta a monopolio. 2 Domande a risposta multipla, Teoria. 2.1 Le unitá inframarginali sono: (a) le unitá che il monopolista deve vendere per coprire i costi variabili. (b) le unitá che il monopolista deve vendere a prezzo minore quando decide di espandere l’offerta. (c) le unitá sulle quali il monopolista applica un mark-up positivo. (d) nessuna delle precedenti. 2.2 Il ricavo marginale di un monopolista: (a) é pari a zero in corrispondenza della quantitá per cui la domanda di mercato ha elasticitá nulla. (b) ha pendenza pari a quella della curva di domanda ma diverse intercette con gli assi (c) interseca la curva di costo marginale nel suo punto di minimo. (d) tutte le precedenti. 2 2.3 L’ammontare della perdita secca di monopolio: (a) va ai consumatori nel caso di monopolio perfettamente discriminante. (b) va al produttore nel caso di monopolio discriminante. (c) è massimo nel caso di monopolio discriminante. (d) nessuna delle precedenti. 2.4 Il monopolio naturale è la configurazione di mercato che si impone se: (a) la curva di costo medio totale di lungo periodo è sempre decrescente (b) il costo marginale è costante. (c) la curva del ricavo marginale del monopolista ha pendenza doppia rispetto a quella della cuva di domanda. (d) Non sussistono sufficienti economie di scala. 3 Soluzioni suggerite 1.1: Punto (a): A partire dalla curva di domanda é possibile ricavare la curva di ricavo marginale per un monopolista. Sappiamo che la curva di ricavo marginale ha inclinazione doppia rispetto a quella di domanda, quindi potremmo direttamente scriverla; vediamo peró i passaggi necessari per ottenere il risultato. La nostra curva di domanda é: Q = 12 − p ovvero: p = 12 − Q dato che vale, 1 MR = p 1 − e 1 p =− · s Q varrá: dove s = ∂p ∂Q sQ MR = p 1 + p M R = p + sQ sostituendo l’equazione della curva di domanda in p otteniamo: M R = 12 − Q + sQ e dato che s = −1 abbiamo: M R = 12 − Q − Q = 12 − 2Q Ottenuta la curva di ricavo marginale dobbiamo uguagliarla alla curva di costo marginale per individuare la quantitá che massimizza il ricavo del monopolista. Abbiamo cioé il sistema: M C = 2Q M R = 12 − 2Q MC = MR che implica: 2Q = 12 − 2Q 4Q = 12 4 12 =3 4 Individuata la quantitá manca solo da trovare il prezzo che massimizza il profitto del monopolista. Basterá sostituire il valore di Q nella curva di domanda di mercato: p∗ = 12 − 3 = 9 Q∗ = Punto (b): Dalla teoria sappiamo che la curva di ricavo marginale ha valori positivi per > 1, interseca l’asse delle ascisse (MR=0) per = 1 ed ha valori negativi per < 1. Infatti, per p > 0 il segno di M R = p 1 − 1 dipende da 1 − 1 . In corrispondenza dell’ equilibrio il ricavo marginale é necessariamente positivo (M R = 12 − 2Q = 12 − 2 · 3 = 6) e quindi l’elasticitá é necessariamente maggiore di uno. 1.2: Punto (a): Come per l’esercizio precedente, per trovare la coppia prezzoquantitá di equilibrio per il monopolista é necessario uguagliare ricavo marginale e costo marginale. La curva di domanda é descritta da: Q = 60 − 2p ovvero da: 1 p = 30 − Q 2 Ancora una volta, utilizziamo la regola della pendenza doppia per la curva di ricavo marginale, e possiamo dunque scrivere: M R = 30 − Q Per trovare la curva di costo marginale invece partiamo dalla funzione di costo totale: ∂T C ∂(20 + Q2 ) MC = = = 2Q ∂Q ∂Q Imponiamo adesso la condizione M R = M C: 30 − Q = 2Q 3Q = 30 Q∗M = 10 e sostituendo nella fuzione di domanda: p∗M = 30 − 1 · 10 = 30 − 5 = 25 2 5 Il profitto del monopolista sará dunque: ΠM = T RM − T CM = (p∗M · Q∗M ) − (20 + (Q∗M )2 ) ΠM = (10 · 25) − (20 + 102 ) = 250 − 120 ΠM = 130 Punto (b): Se il mercato fosse concorrenziale l’impresa massimizzerebbe il proprio profitto uguagliando prezzo a costo marginale dato che il suo ricavo marginale coinciderebbe col prezzo di mercato. Avremmo quindi che: M C = 2Q p = 30 − 12 · Q p = MC che implica: 2Q = 30 − 1 ·Q 2 1 Q(2 + ) = 30 2 5 · Q = 30 2 2 Q = 30 · 5 ∗ QC = 12 e sostituendo nella fuzione di domanda: p∗C = 30 − 1 · 12 = 30 − 6 = 24 2 Il profitto dell’impresa concorrenziale sará dunque: ΠC = T RC − T CC = (p∗C · Q∗C ) − (20 + (Q∗C )2 ) ΠC = (12 · 24) − (20 + 122 ) = 288 − 164 ΠC = 124 Punto (c): Partiamo dal caso di concorrenza perfetta. Il surplus dei consumatori é pari all’area compresa tra la curva di domanda e la retta p = p∗C : SCcons = (pQ=0 − p∗C ) · Q∗C 2 6 dove pQ=0 é l’intercetta della curva di domanda sull’asse delle ordinate SCcons = (30 − 24) · 12 2 SCcons = 36 Il surplus dei produttori é: pari all’area compresa tra la retta p = p∗C e la curva di costo marginale. SCprod = (p∗C − M CQ=0 ) · Q∗C 2 dove M CQ=0 é l’intercetta della curva di costo marginale sull’asse delle ordinate (24 − 0) · 12 SCprod = 2 SCprod = 144 La somma dei due é quindi SC = SCcons + SCprod = 180. Vediamo adesso il caso di monopolio. Il surplus dei consumatori é ora pari all’area compresa tra la curva di domanda e la retta p = p∗M : cons SM = (pQ=0 − p∗M ) · Q∗M 2 dove pQ=0 é l’intercetta della curva di domanda sull’asse delle ordinate cons SM = (30 − 25) · 10 2 cons SM = 25 Il surplus dei produttori é invece pari all’area compresa tra la retta p = ∗ = 20 e la curva di costo marginale piú l’area che corrisponde ala M CM differenza tra prezzo di monopolio e costo marginale di monopolio (mark-up ·p) moltiplicata per la quantitá di monopolio: prod SM = ∗ − MC ∗ (M CM q=0 ) · QM ∗ + [(p∗M − M CM ) · Q∗M ] 2 prod SM = 20 · 10 + [(25 − 20) · 10] = 100 + 50 2 prod SM = 150 cons + S prod = 175. La perdita secca La somma dei due é quindi SM = SM M ammonta a SC − SM = 180 − 175 = 5. 7 1.3: ∗ = 18 e Π∗ = 98 (a) In monopolio p∗M = 9, qM M ∗ = 36 e Π∗ = −10 (b) In concorrenza perfetta p∗C = 3, qC C (c) La perdita secca di monopolio é pari a 54. . Domande a risposta multipla: (b), (a), (b), (a). 8