L’occhio MPZ 1. Come funziona l’occhio normale? Cosa caratterizza i difetti della vista? Come correggerli? Prova ad osservare con le diverse lenti … retina cornea muscolo iride pupilla cristallino nervo ottico Attraverso la pupilla i raggi luminosi entrano nell’occhio, dove incontrano il cristallino che svolge le funzioni di una lente convergente biconvessa, permettendo la focalizzazione dell’immagine sulla retina. La retina contiene piccolissime strutture sensibili – i bastoncelli e i coni – che ricevono l’immagine e trasmettono le informazioni al cervello mediante il nervo ottico. muscolo ciliare retina muscolo iride cornea pupilla cristallino nervo ottico La forma del cristallino può essere modificata leggermente dal muscolo ciliare. Quando l’occhio osserva un oggetto lontano, il muscolo è rilassato e il sistema cornea-cristallino ha la sua massima distanza focale: 2,5 cm: la distanza cornea-retina. Accomodamento Con l’oggetto più vicino il muscolo ciliare aumenta leggermente la curvatura del cristallino, diminuendo la distanza focale. L’immagine si forma ancora in modo nitido. Distanza della visione distinta L’occhio normale a riposo è accomodato all’infinito, ma può rimanere accomodato a lungo alla distanza di 25 cm, detta distanza della visione distinta. Punto prossimo Con l’oggetto troppo vicino all’occhio, il cristallino non riesce a formare un’immagine nitida: l’immagine è sfocata. Il punto prossimo è il punto più vicino di cui il cristallino riesce a formare un’immagine nitida sulla retina. Il punto prossimo varia con l’età: 10 anni: anche a 7 cm accomodamento di 14 diottrie 60 anni: a 200 cm accom. quasi nullo Difetti della vista: presbiopia Inevitabilmente dopo i 45 anni il cristallino perde gradualmente la sua elasticità e la distanza della visione distinta si allunga sempre più, causando il noto atteggiamento di allontanare dagli occhi ad es. un foglio scritto. Questo difetto (presbiopia) può essere corretto con opportune lenti convergenti che accorciano la distanza focale quando si osservano oggetti vicini. Non è invece un problema per i presbiti la visione di oggetti lontani. immagini tratte da www.zeiss.it Difetti della vista: miopia Il miope ha un difetto nella visione da lontano, per cui in condizioni di riposo il cristallino focalizza l’immagine prima della retina, creando perciò un’immagine sfocata e confusa. Per correggere questo difetto si usano lenti divergenti. L’effetto è l’aumento della distanza focale del cristallino in condizioni di riposo con una focalizzazione che avviene sulla retina. Può non essere un problema per i miopi la visione di oggetti vicini. immagini tratte da www.zeiss.it Difetti della vista: ipermetropia L’ipermetrope ha un cristallino la cui distanza focale a riposo è maggiore della distanza cristallino-retina. L’immagine è quindi, anche in questo caso, sfocata. Per correggere questo difetto si usano apposite lenti convergenti che accorciano la distanza focale del cristallino. immagini tratte da www.zeiss.it Difetti della vista: astigmatismo Consiste nella non perfetta sfericità della superficie del cristallino (aberrazione sferica). Una sorgente puntiforme viene così trasformata in un’immagine estesa a bastoncino. Per ovviare a tale inconveniente si devono usare particolari lenti di forma cilindrica anziché sferica. l’occhio possiede due diversi valori di potenza nei due piani tra di loro perpendicolari (meridiani principali). immagine tratta da www.zeiss.it Un esercizio yoga: Questo esercizio serve per mantenere la capacità di far spaziare lo sguardo, evitando all’occhio di impigrirsi e perdere elasticità, rischio che pare corrano soprattutto le persone che vivono in città, in quanto mettono a fuoco oggetti quasi sempre relativamente vicini. Dopo aver sfregato le mani per riscaldare i palmi, chiudete gli occhi e appoggiatevele sopra, toccando leggermente le ossa intorno agli occhi, ma senza sfiorare le palpebre. Inspirate ed espirate visualizzando immagini lontane come una barca in mezzo al mare o un uccello posato su un ramo di albero. Restate così per almeno un paio di minuti. Masci, Peres, Pulone – Fisica Corso di sopravvivenza – Ed. Ponte alle grazie Un altro esercizio: Questo esercizio serve invece a distendere e a rafforzare i muscoli dell’occhio, ed è utile nel caso in cui soffriate di miopia o di ipermetropia. Mettetevi comodamente seduti su una poltrona. Rilassatevi con tre inspirazioni profonde e mettete a fuoco un oggetto sulla parete di fronte a voi. Senza modificare la messa a fuoco, distendete quasi completamente le braccia, con le mani chiuse a pugno e gli indici alzati quasi davanti agli occhi (le braccia sono davanti a voi, leggermente flesse, e gli indici sono a circa 30 cm l’uno dall’altro). Dopo qualche secondo vi accorgerete che tra le due dita ne è comparsa una terza. Mettetela a fuoco senza spostare lo sguardo (è più facile di quel che pensate). Cercate di tenerla a fuoco mentre fate variare lentamente sia la distanza tra le due dita reali sia quella che le separa dai vostri occhi. Masci, Peres, Pulone – Fisica Corso di sopravvivenza – Ed. Ponte alle grazie