Prof. Luigi Cai 1 Anno scolastico 2014 - 2015 GONIOMETRIA MISURA DEGLI ANGOLI La misura di un angolo si può esprimere in diversi modi, a seconda dell’unità di misura che si sceglie. Sistema sessagesimale Si assume come unità di misura degli angoli il grado (cioè u = 10), che è la 90-esima parte dell’angolo retto. I suoi sottomultipli sono il primo (1/60 di grado) e il secondo (1/60 di primo). In tale unità si ha, ad esempio, che l’angolo piatto misura 180o e l’angolo retto 90o. Sistema radiale o circolare Dato un angolo α e più circonferenze aventi il centro nel vertice dell’angolo, risulta che il rapporto l l' tra l’arco l e il raggio r è costante al variare della circonferenza, cioè: = = costante. r r' l l’ O α r r’ Proprio questa proprietà consente di assumere come misura dell’angolo α tale rapporto costante, cioè: l misura di α = α r = r e prendere come unità di misura l’angolo radiante (u = 1 rad) , cioè l’ampiezza di un angolo al centro di una circonferenza il cui arco rettificato è uguale al raggio. α r r Esempi - l 2πr = = 2π r r Cioè l’angolo giro espresso in radianti è pari a 2π. - L’angolo retto espresso in radianti è pari a π/2. Se α è l’angolo giro l = 2πr αr = α r = 2π 1 Prof. Luigi Cai 2 Anno scolastico 2014 - 2015 Passaggio dai radianti ai gradi e viceversa In teoria, dette α° e αr rispettivamente le misure di un angolo in gradi e in radianti, si utilizza la proporzione: 180° : π = α° : αr In pratica, si procede nel seguente modo: gradi radianti 60° 60 o ⋅ π 180 o = radianti 3 π 2 π 3 gradi 3 ⋅ 180 o = 270 o 2 Osservazione: L’angolo misurato in radianti è un numero reale, pertanto può essere messo in corrispondenza biunivoca con i punti della retta. Circonferenza goniometrica E’ la circonferenza che ha centro nell’origine del sistema cartesiano e raggio unitario. Un punto P sulla circonferenza ruota in senso antiorario, partendo da A. y Il punto A è l’origine degli archi, orientati positivamente secondo il verso antiorario •P O A(1,0) x Funzioni goniometriche seno e coseno y P A α O H x Il punto P sulla circonferenza goniometrica (che ruota in senso antiorario) individua l’angolo AOˆ P = α . Si definisce seno dell’angolo α (sen α ) l’ordinata del punto P, cioè PH Si definisce coseno dell’angolo α (cos α) l’ascissa del punto P, cioè OH Il seno e coseno sono funzioni che assumono, al variare dell’angolo α, valori compresi tra -1 e 1 , cioè: − 1 ≤ senα ≤ +1 − 1 ≤ cos α ≤ +1 Inoltre sono funzioni periodiche di periodo 2π , cioè dopo un giro completo riacquistano gli stessi valori e si scrive: sen(α + 2kπ ) = senα cos(α + 2kπ ) = cos α 2 Prof. Luigi Cai 3 Anno scolastico 2014 - 2015 Funzione goniometrica tangente Sia T il punto in cui la tangente alla circonferenza in A(1,0) incontra il prolungamento del raggio che individua l’angolo α. Si definisce tangente dell’angolo α ( tg α ) l’ordinata del punto T, cioè AT. Y T α O A x La tangente è una funzione periodica di periodo π , cioè riacquista gli stessi valori dopo mezzo giro e si scrive: tg (α + kπ ) = tgα La tangente non esiste a 90° + k 180° e 270° + k 180° . Funzione goniometrica cotangente Sia T il punto in cui la tangente alla circonferenza in B(0,1) incontra il prolungamento del raggio che individua l’angolo α. B Si definisce cotangente dell’angolo α ( ctg α) l’ascissa del punto T, cioè BT. T α O A x La cotangente è una funzione periodica di periodo π , cioè riacquista gli stessi valori dopo mezzo giro e si scrive : ctg (α + kπ ) = ctgα La cotangente non esiste a 0° + k 180° e 180° + k 180° . Esercizio 1 Vedere, sulla circonferenza goniometrica, come variano le funzioni goniometriche al variare dell’angolo α. Esercizio 2 Rappresentare sulla circonferenza goniometrica senα = 2 3 5 , cos α = − , tgα = 3 5 3 3 Prof. Luigi Cai 4 Anno scolastico 2014 - 2015 Relazioni fondamentali 1) sen 2α + cos 2 α = 1 Dimostrazione Applico il teorema di Pitagora al triangolo POH : PO 2 = PH 2 + 0H 2 y 1 = (senα ) + (cos α ) P 2 1 = sen 2α + cos 2 α A α O 2 H x Tale relazione permette di calcolare il seno conoscendo il valore del coseno e viceversa. sen 2α = 1 − cos 2 α senα = ± 1 − cos 2 α cos 2 α = 1 − sen 2α cos α = ± 1 − sen 2α 1 = sen 2α + cos 2 α 2) tgα = senα cos α α≠ , π 2 + kπ y Dimostrazione I triangoli POH e OTA sono simili, per cui: OH : OA = PH : AT T P A α O H x cos α : 1 = sen α : tg α tgα = senα cos α 4 Prof. Luigi Cai 3) ctgα = 5 cos α senα Anno scolastico 2014 - 2015 α ≠ 0 + kπ , y B T Dimostrazione I triangoli POH e OTB sono simili, per cui: OH : BT = PH : OB P α O H x cos α : ctg α = sen α : 1 ctgα = cos α senα Osservazione: La funzione ctg α è l’inverso della tg α Proprietà particolari Permettono di calcolare il seno e coseno conoscendo il valore della tangente. cos 2 α = 1 1 + tg 2α , α≠ sen 2α = tg 2α 1 + tg 2α , α≠ π 2 π 2 + kπ cos α = ± + kπ senα = ± 1 1 + tg 2α tgα 1 + tg 2α 5 Prof. Luigi Cai 6 Anno scolastico 2014 - 2015 Valori delle funzioni goniometriche in angoli particolari (30o, 45o, 60o) 1) Angolo α = 30° y P 30° A O H x POH è un triangolo rettangolo con ipotenusa uguale ad 1 unità e gli angoli particolari di 30° e 60° , per cui: 1 sen 30° = PH = 2 3 cos 30° = OH = 2 1 0 30 1 3 sen tg 30 0 = = 2 = = 0 3 cos 30 3 3 2 ctg 30 = 3 0 2) Angolo α = 60° y P 60° O A H x POH è un triangolo rettangolo con ipotenusa uguale ad 1 unità e gli angoli particolari di 30° e 60° , per cui: 3 sen 60° = PH = 2 1 cos 60° = OH = 2 3 0 sen 60 tg 60 0 = = 2 = 3 0 1 cos 60 2 3 ctg 60 0 = 3 6 Prof. Luigi Cai 7 Anno scolastico 2014 - 2015 3) Angolo α = 45° y P 45° O A H x POH è un triangolo rettangolo con ipotenusa uguale ad 1 unità e gli angoli particolari di 45° , per cui: 2 sen 45° = PH = 2 2 cos 45° = OH = 2 2 0 sen 45 tg 45 0 = = 2 =1 cos 45 0 2 2 0 ctg 45 = 1 Tabella riassuntiva 30 0 = senα 1 2 cos α 3 2 3 3 3 tg α ctg α π 6 60 0 = 3 2 1 2 3 3 3 π 3 45 0 = π 4 2 2 2 2 1 1 7 Prof. Luigi Cai 8 Anno scolastico 2014 - 2015 LEGAME TRA IL COEFFICIENTE ANGOLARE m DI UNA RETTA E LA TANGENTE DELL’ANGOLO CHE LA RETTA FORMA CON IL SEMIASSE POSITIVO DELL’ASSE DELLE X Sia P un punto sulla circonferenza goniometrica tale che OP formi un angolo α con il semiasse positivo dell’asse delle x. y P A α O H x Il punto P ha coordinate P(cosα ; senα ), quindi il coefficiente angolare della retta passante per i punti O e P risulta: ∆y y P − y O senα − 0 senα mOP = = = = = tgα ∆x x P − xO cos α − 0 cos α In generale, il coefficiente angolare di una retta coincide con la tangente dell’angolo che la retta forma con il semiasse positivo dell’asse delle ascisse, cioè: m = tg α 8 Prof. Luigi Cai 9 Anno scolastico 2014 - 2015 ANGOLI ( o ARCHI) ASSOCIATI Si definiscono angoli associati due angoli le cui funzioni goniometriche sono uguali in valore assoluto. Ne esistono di vario tipo: • Angoli che oscillano intorno all’asse x (π-α, π+α, -α, 2π-α): il nome della funzione rimane invariato e il segno dipende dal quadrante. • Angoli che oscillano intorno all’asse y (π/2-α, π/2+α, 3/2π-α, 3/2π+α): il nome della funzione cambia e il segno dipende dal quadrante. Ad esempio, prendiamo in considerazione: Angoli che differiscono di π : α e I triangoli OPH e OP’H’ sono congruenti per il 4o criterio di congruenza (angolo retto, OP=OP’, POˆ H = P' Oˆ H ' ). Pertanto: • ordinata di P’ uguale ed opposta ordinata di P, cioè: sen(π + α ) = − senα • ascissa di P’ uguale ed opposta ascissa di P, cioè: cos(π + α ) = − cos α sen(π + α ) − senα • tg (π + α ) = = = tgα cos(π + α ) − cos α P H’ O H P’ Angoli che differiscono di P’ P H’ O H π+α π 2 : α e π 2 +α I triangoli OPH e OP’H’ sono congruenti per il 4o criterio di congruenza (angolo retto, OP=OP’, POˆ H = P' Oˆ H ' ). Pertanto: • ordinata di P’ uguale ascissa di P , cioè: sen( π + α) = cos α 2 • ascissa di P’ uguale ed opposta ordinata di P , π cioè: cos + α = − senα 2 tg ( π 2 +α) = sen( cos( π 2 π 2 +α) +α) = cos α = −ctgα − senα 9