COMPOSTI TITANIOORGANICI Caratteristiche generali legame Ti-C: non particolarmente debole termodinamicamente, ma labile cineticamente legame Ti-O: abbastanza forte Ti-O (1.7Å) "driving force" notevole se Ti-C si converte in Ti-O più corto di Li-O (2.0Å) e Mg-O (2.1Å) Di conseguenza, si hanno stati di transizione più compatti in reazioni come l'addizione di reattivi di Grignard o la condensazione aldolica Composti di Ti(IV) disposizione tetraedrica attorno al metallo Agenti titananti Nel 1979-80 si scoprì che certi reagenti organici del Ti, preparati per transmetallazione di RMgX, RLi o R2Zn, danno reazioni di formazione di legame C-C chemio- e stereoselettiva con composti carbonilici ed alcuni alogenuri alchilici. ☺ La titanazione dei carbanioni classici aumenta la chemioselettività e la stereoselettività. ☺ Le proprietà steriche ed elettroniche dei reagenti possono essere regolate in modo prevedibile, scegliendo opportunamente i leganti X sul Ti PREPARAZIONE DEI COMPOSTI TITANIOORGANICI 1. Metalloorganico + alogenuro di zinco (scambio metallo-alogeno) ORGANIL M ClTiX3 M = Li, Mg, Zn Con X = Cl RTiCl3 ORGANIL TiX3 X = Cl, OR, NR2 acidi di Lewis, con THF o Et2O formano bis-eterati ottaedrici Le proprietà come acidi di Lewis possono essere modulate introducendo leganti alcossi o ammino, che aumentano la densità elettronica sul metallo Acidità di Lewis: TiCl4 > Cl3Ti(O-iPr) > Cl2Ti(O-iPr)2 > ClTi(O-iPr)3 > Ti(O-iPr)4 CH3TiCl3 > CH3Ti(O-iPr)3 RTiCl3 e RTi(NR2)3 sono monomerici in soluzione. Composti CH3Ti(OR)3 sono monomerici o poco aggregati se OR è voluminoso (O-iPr o più grosso) mentre sono dimeri con leganti alcossido più piccoli. Agenti titananti comuni TiCl4, ClTi(Oi-Pr)3, ClTi(NMe2)3, ClTi(NEt2)3 TiCl4 + 3 Ti(Oi-Pr)4 TiCl4 + 3 LiNR2 4 ClTi(Oi-Pr)3 ClTi(NR2)3 R = Me, Et 1 Pregi dei reagenti Ti-organici R' O C + H ☺ basso costo ☺ elevata chemio- e stereoselettività ☺ prodotti finali non tossici (TiO2) O C R" R''' R OH C R' H con RLi con RTiX3 ~ 50 > 99 R OH C R" R''' + : : ~ 50 < 1 I reagenti del Ti sono meno basici e meno reattivi dei litioorganici e dei magnesioorganici. La selettività per l'aldeide è dovuta a fattori sterici. REAGENTI CLOROTITANIO Non si possono preparare da TiCl4 e litioalchili primari, perché si ha riduzione non desiderata del titanio TiCl4 (CH3)2Zn (CH3)3Al o CH3TiCl3 CH2Cl2 TiCl4 (CH3)2TiCl2 CH2Cl2 Attualmente non si sa quanto sia generale il problema dell'indesiderata riduzione del Ti: sono riportati casi in cui non si sono incontrate difficoltà TiCl4 CH3Li(eterato) TiCl4 Li CH3TiCl3(eterato) Et2O TiCl3 N TiCl4 Li TiCl3 N REAGENTI ALCOSSITITANIO La maggior parte delle reazioni di titanazione dei carbanioni è stata effettuata con composti del tipo RTi(Oi-Pr)3 R-Li + ClTi(O-iPr)3 RTi(O-iPr)3 RMgX + ClTi(O-iPr)3 RTi(O-iPr)3 composti preparati: H3CTi(O-iPr)3 Ti(O-iPr)3 H5C2 Ti(O-iPr)3 R C C Ti(O-iPr)3 F CH2Ti(O-iPr)3 H3C O Ti(O-iPr)3 Ti(O-iPr)3 Ti(O-iPr)3 Ti(O-iPr)3 Ti(O-iPr)3 H9C4 Ti(O-iPr)3 S Ti(O-iPr)3 H3C Si H3C CH 3 CH2 Ti(O-iPr)3 O-CH3 CH2 Ti(O-iPr)3 Sb (H3C)3SiCH2Ti(O-iPr)3 O P CH2 Ti(O-iPr)3 Cl2CHTi(O-iPr)3 CH2 C N O S CH2 Ti(O-iPr)3 O N C CH Ti(O-iPr)3 C N Ti(O-iPr)3 2 CH C N Ti(O-iPr)3 OTi(O-iPr)3 OTi(O-iPr)3 CH3 O H C C C H3C Ti(O-iPr)3 OTi(O-iPr)3 OCH2CH3 O Ti(O-iPr)3 CH3 N OTi(O-iPr)3 H3C OTi(O-iPr)3 N O Ti(O-iPr)3 N O CH3 N N O O O S R N Ti(O-iPr) 3 Ti(O-iPr)3 Non sempre sono state determinate le strutture precise. Nel caso di nucleofili bidentati, gli αlitionitrili e gli α-litioidrazoni vengono titanati all'N, mentre gli α-litiosolfoni sono titanati al C. O OH H3CTi(O-iPr)3 Tutti i reagenti si addizionano facilmente alle aldeidi. L'addizione ai chetoni è molto più lenta (elevata chemioselettività). O H3C H O O O OH S CH2 Ti(O-iPr)3 O O O S La massima selettività con i composti polifunzionali si ottiene aggiungendo il composto titanioorganico al substrato carbonilico Quando i reagenti RTi(O-iPr)3 si usano per addizione a carbonili, vanno tenuti presente altri punti La reattività varia molto con la natura del gruppo R I più reattivi sono i reagenti derivati da carbanioni stabilizzati per risonanza: si addizionano alle aldeidi rapidamente, a basse temperatura (da -78°C a -20°C; 1 ora) con i chetoni l'addizione è più lenta (da -50°C a -10°C; 3-4 ore) Il meno reattivo è CH3Ti(O-iPr)3 (reazione facile con le aldeidi a bassa temperatura, ma con i chetoni a 25°C in 6-72 h). O O Ti(O-iPr)3 NO2 NO 2 C O H HO In molti casi è sufficiente un leggero eccesso di agente titanante (10-20%) Però è stato osservato che nella titanazione del reagente molto reattivo della chinolina serve un eccesso di 2-3 volte di ClTi(O-iPr)3, per avere la massima chemioselettività N Li N Cl Li+ Ti (O-iPr)3 N Ti(O-iPr)3 3 Nella sequenza titanazione/addizione al carbonile non si possono usare litio- o magnesio- organici secondari o terziari (β-eliminazione di idruro; riduzione; trasposizione) La reattività di reagenti del tipo MeTi(OR)3 varia con la natura di OR CH3Ti(O-iPr)3 O 40-50 volte più veloce OH - 30°C CH3Ti(OEt)3 Con OR più piccoli è maggiore l'aggregazione e quindi minore la reattività Dialchil e dialchinil titanio dialcossidi si preparano facilmente attraverso Cl2Ti(O-iPr)2, che è accessibile mescolando quantità equivalenti di TiCl4 e Ti(O-iPr)4 Ti(O-iPr)4 TiCl4 + CH3Li Cl2Ti(O-iPr)2 R C C Li Cl2Ti(O-iPr)2 (CH3)2Ti(O-iPr)2 O-iPr R C C Ti C C R O-iPr SO2 SO2 Li Ti(O-iPr)2 SO2 La reattività verso i composti carbonilici cresce notevolmente nella serie: MeTi(O-iPr)3 < Me2Ti(O-iPr)2 < TiMe4 OH O [Ti] 2°C, 4h, 98% O O O con [Ti] = (CH3)2Ti(O-iPr)2 con [Ti] = (CH3)Ti(O-iPr)3 O 22°C, 2 giorni, 90-94% (1985) 4 O O OH O (CH3)2Ti(O-iPr)2 NO2 CH3 completa chemio- e stereoselettività (1996) NO2 COMPLESSI "ATO" DEL TITANIO I complessi “ato” del Ti sono un tipo diverso di reagenti organici del titanio contenenti leganti alcossi. CH3Li + Ti(O-iPr)4 [CH3Ti(O-iPr)4]Li struttura ancora non definita si addiziona facilmente alle aldeidi aromatiche (79-80%), non a quelle alifatiche (reagente basico: provoca condensazione aldolica). Ti(O-iPr)4, poco costoso, può essere utilmente usato per formare complessi “ato” con litio- e magnesio-organici molto reattivi ed in qualche modo “moderare” la loro reattività. Ti(O-iPr)4Li CH3Ti(O-iPr)4Li OTi(O-iPr)4Li Ti(O-iPr)4Li Ti(O-iPr)4Li S Si(CH3)3 esempio: Ti(O-iPr)4MgCl O H O Ti(O-iPr)4MgCl OH O In assenza di Ti(O-iPr)4 si ha una complessa miscela di prodotti REAGENTI AMMINOTITANIO La maggior parte dei litio alchili, arili e vinili si può titanare con ClTi(NR2)3 per dare composti distillabili, di formula R'Ti(NR2)3 Danno addizione al carbonile solo se il C nucleofilo è un carbanione stabilizzato per risonanza. Altrimenti si ha amminoalchilazione. Sono più costosi degli alcossititanio e si usano solo se bisogna controllare la stereoselettività. Ti(NEt2)3 OTi(NEt2)3 N Ti(NEt2)3 CH3 N CH3 I reagenti organotitanio sono chemioselettivi anche in reazioni con dichetoni, dialdeidi e composti carbonilici contenenti altri gruppi funzionali. Piccole differenze steriche possono spostare la reazione verso il sito meno ingombrato. Il meccanismo di tutte le reazioni basate su Ti comporta complessazione reversibile del carbonile ad opera del Ti, seguita da formazione irreversibile di legame C-C. L L Ti R L R'CHO L R' O L Ti R L L3TiO R' H R 5 REAZIONI DEI COMPOSTI ORGANICI DEL TITANIO 1. Inversione della selettività mediante protezione in situ delle funzioni carboniliche Quando è necessario formare legame C-C sul sito più impedito stericamente e la protezione con gruppi protettori (anche con i moderni reagenti) non è completamente sito-selettiva, si può cercare la soluzione nella chimica del titanio. TiN(R2)4 (R = Me, Et) si addiziona rapidamente alle aldeidi a -78°C I chetoni reagiscono solo con TiNMe4, meno voluminoso, a -40°C R' O C H -78°C Ti(NR2)4 R' O C O NR2 R' R" (R = Me, Et) NR2 O Ti(NR2)3 R' -40°C Ti(NR2)3 R" (R = Me) Nella reazione di una chetoaldeide, si protegge in situ l'aldeide, si aggiunge un carbanione reattivo (alchillitio o enolato) e, in seguito a lavorazione con acqua, si ripristina il carbonile aldeidico esempio: O O O OLi HO Ti(NEt2)3 HO CO2Et NEt2 O 2. O -78°C OEt limiti NEt2 Ti(NEt2)4 CO2Et H 2O O Ti(NEt2)3 resa globale 88% selettività > 99% (1983) si possono usare solo carbanioni molto reattivi, che si addizionino rapidamente al di sotto di -30°C (gli ammino addotti si decompongono al di sopra dei -25°C) Addizioni alle aldeidi basate sul Ti Gli enolati di Ti danno addizione alle aldeidi e sono reagenti utili, in particolare quando sono complementari alle metodologie basate su altri metalli. gli enolati di Ti si addizionano alle aldeidi selettivamente in modo sin, indipendentemente dalla geometria dell'enolato 6 utile soprattutto con i chetoni ciclici O TiX3 O O OH H OH + O + X = O-iPr X = NMe2 X = NEt2 3. H 86 92 97 : : : 14 8 3 (1981) Addizioni di Michael Due reazioni molto utili di tipo Michael sono le addizioni mediate da TiCl4 di enolsilani e allilsilani Addizione coniugata di enolsilani (reazione di Mukaiyama-Michael) R3 O R' R" + 4 R O SiMe3 R' O TiCl4 O 5 R R5 3 R (1976-87) R" R4 Addizione coniugata di allilsilani (reazione di Sakurai-Hosomi) O R' SiMe3 + R" R' TiCl4 O (1988-89) R" Le reazioni iniziano con una complessazione del carbonile ad opera di TiCl4 Successivamente si forma una specie cationica, che dà rapida desililazione indotta da cloruro TiCl4 O R' + O R' R" R" 4. TiCl4 Me3Si + R' O TiCl4 R' O R" R" SiMe3 Me3SiCl Reazioni che formano alcheni Reazione del tipo Wittig La reazione di Wittig è una delle più usate nella sintesi organica. Però con chetoni enolizzabili spesso le rese sono basse l'aggiunta di TiCl4 (0.7 parti) in CH2Cl2 ad una miscela di CH2Br2 (1 parte) e Zn in polvere (3 parti) in THF a temperatura ambiente porta in 15 min ad un reagente che introduce il metilene in vari chetoni esempi: O CH2Br2/Zn/TiCl4 CH2 resa: 83% (1980) con Ph3P=CH2 la resa è del 10% OMe H Ac O O OMe CH2Br2/Zn/TiCl4 H Ac O CH2 (1981) 7 In una importante estensione di queste reazioni, è stata riportata l'alchilidenazione di esteri con formazione prevalente di alchenil eteri Z R O CH2Br2/Zn/TiCl4 + R"CH2Br R' O R" R OR' (1987) TMEDA Condensazione di Knoevenagel Composti con metileni attivi (β-diesteri, ecc.) reagiscono con composti del Ti ed ammine terziarie per dare alcheni, in condizioni blande, conrisultati positivi anche nei casi in cui la condensazione di Knoevenagel non avviene A A TiCl4/NR3 R CH C H 2C + RCHO oppure A A ClTi(O-iPr)3/NR3 A = COR, CO2R, CN, PO(OR)2, NO2 (1989) Accoppiamento deossigenativo di composti carbonilici Nel 1973-74 tre gruppi di ricercatori, indipendentemente, hanno scoperto che il Ti a bassa valenza induce l'accoppiamento deossigenativo di chetoni ed aldeidi, con formazione di alcheni. I metodi differiscono nella fonte di Ti a bassa valenza TiCl3/LiAlH4 TiCl3/3 THF/Mg Zn/TiCl4 reagente di McMurry LnTi O R O "Ti" R' O R' R R TiL n "Ti" R' R R' R' R Idrometallazione di alchini E' stato trovato che l'idromagnesiazione di alchini, con i-BuMgBr o i-PrMgBr come fonti di idruro, un catalizzatore efficiente è Cp2TiCl2 Ti Cl Ti Cl intermedio che idrometalla l'alchino nel ciclo catalitico H TiIII TiIV R C C R' + MgBr R' R Ti Cl Cl OH2 R R' MgBr cat. La regioselettività con dialchil alchini non simmetrici è bassa (non ha importanza, se si fa l'idrolisi) La regioselettività è elevata nel caso di aril alchil alchini, come si mette in evidenza aggiungendo un elettrofilo MgBr R C C R Ti Cl cat. MgBr Et X R Et Cl 8 5. Reazioni di sostituzione I composti organici del Ti non sono abbastanza nucleofili da dare reazioni SN2 con alogenuri alchilici primari. Invece il carattere di acido di Lewis di MeTiCl3 è tale da ionizzare gli alogenuri alchilici in grado di formare facilmente carbocationi Tutti gli alogenuri alchilici terziari ed i secondari benzilici vengono metilati in rese elevate ad una temperatura da -78°C a 0°C R R C R C Cl + H3C TiCl3 R R - R C CH3 R R H3C TiCl3 Cl CH3 Reazioni di ossidazione Reazione di Sharpless Reagenti: H3C TiCl4 R R R 6. + sintesi asimmetrica di ossaciclopropani da alcooli allilici CO2R idroperossido di terz-butile (CH3)3C-O-O-H * CHOH * CHOH tetraidropropossido di titanio Ti(O-i-Pr)4 CO2R setacci molecolari (per sequestrare l'acqua) R C R C CH2OH O R (-)tartrato C R R (+)tartrato C estere tartrato CH2OH R R CH2OH C C R O R meccanismo: l'OH dell'alcool allilico si coordina a Ti, insieme al tartrato, che crea l'intorno asimmetrico. L'ossidazione avviene attraverso un intermedio in cui sia l'alcool che il t-butilidroperossido sono complessati allo ione Ti R O CO2R CO R 2 OH + (CH3)3COH O O RO2C O Ti O R OH CO2R O Ti O H O H3C C R H3C CH3 H O RO2C O CO2R O ..Ti .. H .. O O R H3 C C CH 3 H3 C H 9 L'orientamento del legante reattivo è governato dalla chiralità dell'estere tartrato. O RO2C CO2R O . Ti .. .. O .. H . . . . . H3C C O.. ... ... H CH R 3 H 3C Nello stato di transizione un O del perossido viene trasferito al doppio legame. limiti del metodo O alcuni alcooli allilici non reagiscono alcuni prodotti sono instabili ☺ la reazione può essere eseguita con quantità catalitiche di isopropossido di titanio e di estere tartrato esempi: CH2 OH (+)-tartrato dietilico H C C Ti(O-i-Pr)4 , t-BuOOH CH3 CH2CH2 H CH2 H C CH3 CH2CH2 CH2 OH C 97% e.e. H 78% (1981) O CH2 OH H (+)-tartrato diiopropilico H C C C Ti(O-i-Pr)4 , t-BuOOH CH CH2 CH2CH2 H CH2 CH CH2 CH2CH2 80% O CH2 OH C H 95% e.e. (1985) CH2 OH CH2 OH C H C CH3 CH3 CH3 C CH3 H H3C C C CH2 CH2 (+)-tartrato dietilico CH2 OH Ti(O-i-Pr)4 , t-BuOOH (+)-tartrato dietilico Ti(O-i-Pr)4 , t-BuOOH O H C CH3 O 77% CH2 OH C CH3 77% CH2 OH (+)-tartrato dietilico (0.07 equiv.) C Ti(O-i-Pr)4 (0.05 equiv.), t-BuOOH CH3 93% e.e. (1987) 94% e.e. (1988) CH3 C CH3 95% H H3C C CH2 OH C C CH2 CH2 O CH3 91% e.e. (1986) E' essenziale la relazione strutturale tra il doppio legame e l'OH infatti: anche gli alcooli omoallilici (-C=C-C-C-OH) possono essere ossidati, ma il grado di enantioselettività diminuisce. 10