Politica economica (A-D)
Sapienza Università di Rome
Politiche commerciali: Libero
scambio vs. protezionismo
Giovanni Di Bartolomeo
Sapienza Università di Roma
Le vie commerciali dell’antica Roma
Tre quesiti
• Motivazioni che inducono i paesi a spostarsi da
una condizione di economia chiusa (autarchica) a
una di economia aperta, integrandosi nei traffici
commerciali e adottando un regime di libero
scambio?
• Motivi per cui i paesi non si affidano al libero
scambio, ma adottano misure volte a influenzare i
flussi di importazioni (in generale limitandoli) e di
esportazione (in generale sospingendoli)?
• Come funzionano queste misure (politiche
commerciali)?
Prima parte
Libero scambio vs. autarchia
Teoria commercio internazionale
• Obiettivo: Spiegare i fondamenti del
commercio internazionale (libero scambio)
• Commercio
– attività volontaria, si basa su un mutuo vantaggio
per i suoi partecipanti
– contrapposizione all’idea mercantilistica.
• Per ora assumiamo di essere in un’economia
di baratto, non siamo interessati al fenomeno
monetario, ma ci concentriamo su quello reale
Fondamenti del libero scambio
• Teoria del commercio internazionale: Smith,
Ricardo, Heckscher-Ohlin …
• Idea di fondo
– Specializzazione internazionale aumento delle
possibilità ovvero produzione mondiale (efficienza
produttiva)
– Commercio internazionale riallocazione del
consumo tra i paesi (efficienza allocativa)
Vantaggio assoluto (Smith)
• Adam Smith motiva l’esistenza del commercio
internazionale tramite la tecnologia: differenti
tecniche produttive nei differenti paesi
• Diversi costi di produzione (per beni omogenei)
• Ogni paese
– si specializza nella produzione del bene in cui è più
efficiente  aumento produzione mondiale
– ma consuma entrambi i beni attraverso gli scambi sul
mercato internazionale
Esempio
Due Paesi
Inghilterra
Portogallo
Stoffa
10
40
Vino
30
5
Due Beni
Produrre un panno di stoffa in Inghilterra costa 10 ore di lavoro
Produrre un panno di stoffa in Portogallo costa 40 ore di lavoro
Esempio
Due Paesi
Inghilterra
Portogallo
Stoffa
10
40
Vino
30
5
Due Beni
Produrre una bottiglia di vino in Inghilterra costa 30 ore di lavoro
Produrre una bottiglia di vino in Portogallo costa 5 ore di lavoro
Esempio
• I portoghesi vogliono vestirsi e gli inglesi bere il vino…
In autarchia devono produrre entrambi i beni
• In Inghilterra produrre la stoffa costa meno  quindi
se la stoffa consumata in Portogallo fosse prodotta in
Inghilterra se ne potrebbe produrre di più (un
ragionamento simmetrico vale per il vino)
• Se esiste il commercio internazionale (mercato) si
possono specializzare produrre e consumare di più:
– Il Portogallo produrrà più vino (ad un costo basso) e
scambierà l’eccedenza (esporterà) con la stoffa
– L’Inghilterra produrrà più stoffa e la scambierà con il vino
Intuizione
• Per Adam Smith conviene specializzarsi
completamente sfruttando una più efficiente
divisione (internazionale) del lavoro tra i due
paesi. Ogni paese
– si specializza nella produzione del bene in cui è più
efficiente  aumento produzione mondiale
(efficienza produttiva)
– ma consuma entrambi i beni attraverso gli scambi
sul mercato internazionale (efficienza allocativa)
Ma se l’Inghilterra è più brava!!!
• Se un paese (ad esempio l’Inghilterra)
possiede un vantaggio assoluto in entrambi i
settori?
• Ricardo (teoria dei costi comparati) mostra
che il commercio internazionale può essere
ancora conveniente
• Quello che conta non è il vantaggio assoluto,
ma quello relativo!!!
Teoria dei costi comparati
• Costa tutto meno in Inghilterra!!!
Due Paesi
Inghilterra
Portogallo
Stoffa
10
20
Vino
30
40
Due Beni
Teoria dei costi comparati
Il Portogallo deve rinunciare a 2 unità di stoffa per avere un’unità di vino
Riallocando il lavoro: spostare 40 ore dal settore della stoffa a quello del vino
Due Paesi
Inghilterra
Portogallo
Stoffa
10
20
Vino
30
40
Due Beni
L'Inghilterra deve rinunciare a 3 unità di stoffa per avere un’unità di vino
Riallocando il lavoro: spostare 30 ore dal settore della stoffa a quello del vino
Teoria dei costi comparati
Il Portogallo deve rinunciare a 0.5 unità di vino per avere un’unità di stoffa
Riallocando il lavoro: spostare 20 ore dal settore del vino a quello della stoffa
Due Paesi
Inghilterra
Portogallo
Stoffa
10
20
Vino
30
40
Due Beni
L'Inghilterra deve rinunciare a 0.3 unità di vino per avere un’unità di stoffa
Riallocando il lavoro: spostare 10 ore dal settore del vino a quello della stoffa
Costi comparati
Inghilterra
Portogallo
Stoffa
10
20
Vino
30
40
• Con 20 ore di lavoro, assumiamo che in autarchia
si produce/consuma, ad esempio,
– Inghilterra: 5/10 panni (5 ore); 5/30 bottiglia (5 ore)
– Portogallo: 5/20 panno (5 ore); 5/40 bottiglia (5 ore)
– Totale 3/4=0.75 panni e 7/24=0.29 vino
• Se invece si specializzano (un po’)
–
–
–
–
Inghilterra produce 8/10 panni (8 ore)
Inghilterra produce 2/30 vino (2 ore)
Portogallo 10/40 bottiglia (10 ore)
Totale 0.8 panni e 0.31 vino  possono entrambi
consumare più di prima!!!
Vantaggio comparato
• Il Portogallo a deve rinunciare a 2 panni di
stoffa per avere una unità di vino (via
riallocazione del lavoro). La corrispondente
rinuncia di l’Inghilterra è invece 3
• Il Portogallo ha un vantaggio comparato nel
settore del vino.
• Analogamente, l’Inghilterra ha un vantaggio
comparato nel settore della stoffa
Teoria dei costi comparati
• L’Inghilterra si specializza nella produzione
della stoffa; il Portogallo in quella del vino
• L’Inghilterra produce più del proprio consumo
di stoffa (esporta) e meno del proprio
consumo di vino (importa). Viceversa per il
Portogallo
• Nel complesso migliorerà il benessere in
entrambi i paesi, poiché la produzione totale è
maggiore rispetto all’autarchia
Corn laws
• Dibattito sui dazi sull'importazione di derrate agricole
in vigore dal 1815 al 1846 nel Regno Unito (Corn Laws)
• Proteggere i proprietari terrieri (aristocrazia terriera)
dai prezzi più competitivi dei cereali provenienti da
altre colonie britanniche
• David Ricardo argomenti per la liberalizzazione dei
commercio contro l’autarchia e il protezionismo
sostenuto dal mercantilismo del ‘700
• L’abolizione delle Corn Laws segnò il
passaggio da un regime economico di
tipo feudale ad uno industriale
Limiti del principio di Ricardo
• Analisi statica
• Mancata considerazione delle condizioni di
offerta
• Da dove vengono le differenze nelle
tecnologie adottate?
• Ipotesi di piena occupazione (mercati
concorrenziali)
Seconda parte
Protezionismo
Politiche commerciali e liberismo
• La politica commerciale riguarda
l’atteggiamento di un paese nei confronti del
commercio con l’estero:
– Liberismo: eliminazione di ogni ostacolo
– Protezionismo: barriere generali o
specifiche
Effetti di un dazio
Prezzo, P
S
PT
Importazioni dopo il dazio
PW
Importazioni
D
S1
S2
D 2 D1
Quantità, Q
Dazio e prezzo interno
• Perché l’introduzione di D aumenta P?
• Dato PW, se P dopo il dazio rimane uguale a Pw, un
produttore estero vendendo a) mercato internazionale
guadagna PW; b) mercato interno PW-D
• Quindi non offre beni sul mercato interno (ma solo su
quello internazionale) si crea eccesso di domanda (ED)
• ED P cresce aumento offerta/riduzione domanda
• P aumenta fino a che i produttori internazionali sono
indifferenti tra vendere all’interno o sul mercato
internazionale, ossia fino che Pw=P-D, quindi P=Pw+D
Effetti del dazio
•
•
•
•
•
Riduzione delle esportazioni
Aumento del prezzo interno (aumento pari a D)
Aumento della produzione interna
Riduzione del consumo interno
Creazione di un gettito per il governo
• Nota [analisi equivalente, considerate un bene che costa
200 euro]
– Dazio ad valorem (sul prezzo) 5% di imposta
– Dazio sulla quantità importata 10 euro a pezzo
Costi e benefici del dazio
• Aumento della produzione interna
– Favorisce produttori vendono di più ad un P
maggiore!!! (ricordate P=Pw+D è aumentato)
• Riduzione del consumo interno
– Sfavorisce consumatori acquistano meno ad un P
maggiore!!!
• Creazione di un gettito per il governo
– Favorisce il governo maggiori entrate fiscali
• Per misurare costi e benefici, si ricorre ai concetti
di surplus del consumatore e produttore
Dazio: costi e benefici
Prezzo, P
S
= perdita del consumatore (a + b + c + d)
= beneficio del produttore (a)
= gettito del governo (c)
PT
PW
a
c
b
d
D
S1
S2
D2 D1
QT
Quantità, Q
Dazio: Perdita di efficienza
Prezzo, P
S
= perdita di efficienza (b + d)
PT
PW
b
d
D
Quantità, Q
Importazioni
Le ragioni del protezionismo
• Miglioramenti della ragione di scambio (teoria
del dazio ottimo)
• L’industria nascente
• La teoria del second best di Meade
• Le lobby (political economy)
(1) Teoria del dazio ottimo
• Il dazio implica una caduta dalla domanda
interna a causa dell’aumento del prezzo
• Se il paese è grande la domanda interna è
parte della domanda internazionale e la
caduta di domanda interna genera una
riduzione del prezzo internazionale
• Ovvero un miglioramento della ragione di
scambio: di fatto le esportazioni costano di
meno (P diventa P=Pw+D, ma Pw si riduce)
Teoria del dazio ottimo
• Gli effetti del dazio su Pw sono incerti
– Dipendono dalla sensibilità della domanda
(insensibile) e offerta mondiale (sensibile) a
variazioni interne
• Il dazio può essere un beneficio per il paese
che lo impone (ai danni degli esportatori)
• Può essere quindi ottimale imporre un dazio
(ottimo) che massimizza il beneficio netto
sulla ragione di scambio
Dazio: costi e benefici
Prezzo, P
S
= perdita del consumatore (a + b + c + d)
= beneficio del produttore (a)
= gettito del governo (c + e)
PT
PW
a
c
b
d
e
P* T
D
S1
S2
D2 D1
QT
Quantità, Q
Dazio: costi e benefici netti
Prezzo, P
S
= perdita di efficienza (b + d)
= beneficio legato alla
ragione di scambio (e)
PT
PW
P* T
d
b
e
D
Quantità, Q
Importazioni
Effetti del dazio: sintesi
• Se il beneficio legato alla ragione di scambio è
maggiore della perdita di efficienza, il dazio
può migliorare il benessere del paese
importatore; il paese deve essere molto
grande per poter indurre un’ampia modifica
della regione di scambio
• Nel caso di un paese piccolo, il dazio riduce
necessariamente il benessere del paese
importatore: l’area del quadrato e è nulla
Ragione di scambio
• La ragione di scambio è il rapporto al quale beni
di diversi paesi vengono scambiati ossia è il
rapporto tra il prezzo del bene che un paese
esporta e il prezzo del bene che lo stesso paese
importa
• Qui stiamo ipotizzando il baratto, come vedremo
in una economia monetaria si deve introdurre il
tasso di cambio (E numero di dollari per 1 euro)
𝑃𝑒𝑥𝑝 𝐸
𝑟=
𝑃𝑖𝑚𝑝
(2) Industria nascente
• Nasce dall’obiettivo di proteggere il settore
nascente “tecnologico” non è competitivo
essendo inefficiente rispetto agli altri settori
• Creazione di economie esterne dinamiche, in
settori a bassa elasticità di prezzo nei quali la
competitività è incentrata su fattori non di
prezzo, ma di innovazioni (prodotto/processo)
Economie di scala ed effetto lock-in
• Le economie esterne (statiche e dinamiche)
danno luogo ai cosiddetti fenomeni di lock-in
• Un evento iniziale (causato da effettivo vantaggio
comparato o da un accidente storico del tutto
arbitrario) si perpetua, attraverso meccanismi di
rafforzamento cumulativo (positive feedback),
dando luogo a esiti irreversibili (anche se è
venuta meno la causa iniziale li ha provocati)
• Esempio della tastiera QWERTY (UIOP): un esito
non più giustificato, ma che permane (e finché
esisteranno le tastiere continuerà a persistere)
Rendimenti dinamici crescenti
• Forma molto importante di economie esterne
di scala dinamiche.
• Derivano dall’accumulazione di conoscenza,
attraverso l’accumulo di esperienza: i costi
decrescono con la produzione cumulata nel
tempo, invece che con il livello corrente di
produzione, per via dell’esperienza
Rendimenti dinamici crescenti
• Comportano lock-in di un vantaggio comparato
iniziale; la specializzazione permane anche
quando è venuto meno il vantaggio iniziale
• Giustificano il protezionismo. La protezione
temporanea di un settore consente di acquisire
esperienza (argomento dell’industria nascente)
• L’argomento può essere rappresentato con la
curva di apprendimento
Curva di apprendimento
• Curva di apprendimento
– Relazione tra costi unitari e produzione cumulata
nel tempo, non la dimensione della produzione in
un determinato istante, come nelle economie
esterne di tipo statico
– Il costo medio cade al crescere della quantità
complessivamente prodotta da quando si è
iniziato a produrre (non della produzione annuale)
per l’effetto sui costi dell’esperienza guadagnata
attraverso la produzione
Curva di apprendimento
Costo unitario
C *0
C1
Lfirst mover
L*
QL
Produzione
cumulata
Industria nascente: sintesi
• Vantaggio di chi parte prima, non di chi è più
bravo..
• Chi inizia dopo potrebbe non riuscire a crearsi
un mercato anche se con l’apprendimento è in
grado di produrre a costi minori
(3) Political economy: lobby
• Il dazio aumenta il surplus del produttore!!!
• Il protezionismo nasce dall’interazione di governo
e gruppi di interesse (lobby) volti a convincere
l’introduzione di politiche protezionistiche a
favore di particolari settori industriali o agricoli.
• La domanda di protezionismo sono le lobby,
gruppi di interesse ed imprese che ne traggono
vantaggio dalle politiche commerciali a loro
favore
(4) Altre giustificazioni
• La difesa dal “lavoro straniero a buon mercato”
– Il basso costo del lavoro di altri paesi è visto come una
minaccia alle produzioni nazionali (dumping sociale)
– Ma conta anche la produttività. In ogni caso protezioni
di lungo termine per questa ragione non sono possibili
e raccomandabili.
• Il sostegno alle politiche per l’occupazione
– se un paese non può accrescere il reddito per il
vincolo della bilancia dei pagamenti (aumento delle
importazioni) e non può svalutare può avere senso
proteggersi per sostenere l’occupazione, attraverso la
riduzione della propensione ad importare.
Terza parte
Politiche commerciali in pratica
Politiche commerciali
• Strumenti protezionistici
– Espliciti
• Limitazioni del commercio
• Sostegno del commercio (imprese interne)
– Impliciti
Strumenti espliciti: Classificazione
Limitazione del commercio
Prezzo
Dazio sulle
importazioni
Sostegno al commercio
Quantità
Prezzo
Contingentamenti sulle
importazioni/
Limitazioni
volontarie alle
esportazioni
(VER)
Sussidio settore
esportazioni /
importazioni
politica industriale
Quantità
Espansione
volontaria
delle
importazioni
(VIE)
Dazio (o tariffa)
• Sono tasse sull’importazione di un bene:
– Dazi specifici: dazi prelevati come ammontare fisso
per ogni unità di bene importato
• Esempio: un dazio specifico di 10 euro su ogni bicicletta
importata al prezzo internazionale di 100 euro comporta il
prelievo alla dogana di una somma fissa pari a 10 euro
– Dazi ad valorem: dazi prelevati come % (frazione) sul
valore dei beni importati
• Esempio: un dazio ad valorem del 20% sulle biciclette
comporta il pagamento di 20 euro per ogni 100 euro di
biciclette importate
• Come già detto, dal punto di vista economico
sono la stessa cosa
Dazio
• Il dazio è la forma più antica di politica
commerciale;
– era adottato prioritariamente come strumento
fiscale per raccogliere entrate per le casse dello
stato;
– in seconda battuta veniva l’obiettivo di proteggere
settori nazionali dalle importazioni (ai tempi di
Ricardo, le Corn Laws)
• Oggi politiche protezionistiche basate su
barriere (o invisibili) non tariffarie
Contingentamenti o quote
• Un contingentamento è una restrizione diretta
alla quantità importata di un bene
– La restrizione è spesso applicata mediante la
concessione di licenze di importazione a gruppi di
operatori o di imprese (di norma nazionali a volte è
richiesto dagli stessi importatori)
– In alcuni casi, il diritto di vendere in un paese può
essere concesso direttamente al governo dei paesi
esportatori (restrizione volontaria alle esportazioni
VER). Se tra più paesi: “accordi per mercati ordinati”
Contingentamenti: effetti
• Un contingentamento delle importazioni di fatto
funziona come il dazio
• Comporta sempre l’aumento di P
– limita l’offerta dall’estero su cui preme una domanda
non soddisfatta in conseguenza della restrizione
• I titolari delle licenze possono acquistare i beni
d’importazione al prezzo mondiale e rivenderli ad
un prezzo più alto sul mercato domestico
incassando un guadagno
– I profitti realizzati dai titolari delle licenze sono noti
come rendite da contingentamento
Contingentamenti: analisi grafica
Prezzo, P
S
= perdita del consumatore (a + b + c + d)
= beneficio del produttore (a)
PC
PW
a
c
b
d
= rendita per i possessori di licenza
di importazione (c + e)
e
P* C
D
S1
S2
D2 D1
QC
Quantità, Q
Sostegno al commercio
• Sussidi ai produttori nel settore delle esportazioni
(alla produzione oppure sulla quota di
esportazioni)
– Il sussidio consente anche ai produttori inefficienti (il
cui prezzo è superiore a quello mondiale) di entrare
nel mercato, la differenza è coperta dal sussidio
• Sussidi ai produttori nel settore delle
importazioni
• Espansione volontaria delle importazioni (VIE)
Esempio: Politica Agricola Comune
Prezzo, P
S
Prezzo di
sostegno
Prezzo
nell’UE
in
assenzadi
importazioni
= costo del sussidio
per il governo
Prezzo
mondiale
D
Quantità, Q
Esportazioni
Altri strumenti
• Crediti agevolati all’esportazione
– Forma di prestito agevolato concessa agli acquirenti
– Hanno gli stessi effetti di un sussidio all’esportazione
• Un requisito di contenuto minimo della produzione
– Una norma che richiede che una frazione data di bene finale sia
prodotta localmente
• Politica delle commesse pubbliche
– Acquisti da parte del governo (o di imprese soggette a specifici
regolamenti) indirizzati a beni di produzione locale, anche se più
cari di quelli importati
• Regolamenti
– Barriere sostanziali agli scambi con procedure doganali o
l’imposizione di standard sanitari o di sicurezza
Politica industriale e commerciale
• La politica industriale incide sul commercio internazionale
in quanto influenza tecnologie, tipi di beni prodotti, ecc.
• In particolare incide sulla competitività attraverso:
– Posizionamento della struttura industriale rispetto ai settori di
più dinamici nell’economia mondiale
– Potenziamento dei settori strategici (economia esterne
dinamiche)
– Riduzione elasticità domanda estera al prezzo (innovazioni di
prodotto)
– Appropriate relazioni economiche tra imprese e altri soggetti
• Ma anche relazione opposta: le politiche commerciali
possono incidere sulla struttura industriale (politica del
cambio forte, ad esempio)