Economia internazionale a.a. 2016-2017 Esercizi Politiche commerciali 1 1 Confrontate i guadagni del libero scambio, per un paese che diventa importatore, facendo riferimento al surplus complessivo e considerando sia il caso in cui il mercato interno sia concorrenziale, sia in cui il mercato interno sia monopolizzato. 2 Un monopolista fronteggia la seguente curva di domanda nel mercato interno Q = 30 – 2P e produce con una tecnologia che genera la seguente curva dei costi totali CT = 5 + 5Q + 0,5Q2. Calcolate il guadagno del libero scambio in termini di surplus complessivo nel caso in cui il paese si apra al libero scambio. 3 Al prezzo di 75 euro Caio acquista un paio di scarpe, mentre Tizio non lo fa. Se il prezzo delle scarpe scende a 60 euro Tizio compra un paio di scarpe. Quanto vale (la variazione de) il surplus del consumatore? 4 Considerate un paese piccolo che produce e consuma in concorrenza perfetta un certo bene al prezzo di 70 euro per unità. Con il libero scambio i paese diventa importatore del bene. Mostrate come varia il benessere complessivo del paese. 5 Considerate un paese piccolo che produce e consuma in concorrenza perfetta un certo bene. La curva di domanda per il bene è: Q = 20 – 2P; la curva di offerta è: Q = 2P. Con il libero scambio il paese diventa importatore del bene al prezzo mondiale PW = 2. Calcolate l’aumento del benessere complessivo rispetto alla situazione di autarchia. 6 Ai fini della valutazione delle conseguenze di un dazio, si distingue di solito tra “paese piccolo” e “paese grande”. In che senso questa distinzione è rilevante? 7. Come possiamo interpretare la perdita secca di un dazio? 8. Supponete che in un mercato concorrenziale vi sia un aumento esogeno della domanda rappresentato da uno spostamento della curva di domanda di mercato: come cambia il surplus del produttore? 9. Confrontate, mediante un’analisi grafica, gli effetti di un dazio sulle importazioni imposto su un bene da un paese piccolo e da un paese grande, ipotizzando che i mercati del bene in questione siano concorrenziali tanto nel paese importatore quanto nel paese esportatore. 10. Supponete che un dazio del 20 per cento faccia aumentare i prezzi interni del 20 per cento e che l’elasticità di domanda delle importazioni al prezzo sia pari ad 1. La perdita secca, rispetto al valore delle importazioni (valutate al prezzo mondiale) è pari al i) 20 per cento ii) 2 per cento iii) 4 per cento iv) 10 per cento v) 40 per cento vi) 8 per cento 11. Considerate di nuovo l’esercizio 5 partendo dall’equilibrio di libero scambio: qual è il valore del dazio “proibitivo”? 12 Fornite una esposizione intuitiva della nozione di dazio ottimo. 13. Spiegate perché in paese grande il dazio ottimo può essere positivo. 14. Mostrate graficamente che quando aumenta l’elasticità dell’offerta di esportazioni per il paese H, il dazio ottimo di H tende a zero. 15. Mostrate l’analogia formale tra i contingentamenti delle importazioni e il dazio per un paese piccolo in concorrenza perfetta. 16. Che cosa si intende per rendite da contingentamento? 17. Spiegate perché la curva di offerta di esportazioni fronteggiata da un paese grande è positivamente inclinata. 18. Un dazio del 50 per cento riduce le importazioni da 500 a 400 milioni di euro. Calcolate la perdita secca (in milioni di euro) 19. Per il giustificare l’uso dei dazi protettivi dell’industria nascente si fa spesso riferimento al fallimento del mercato dei capitale. Spiegate 20. La tabella sottostante riproduce alcuni dati relativi al settore dei computer in Brasile tra il 1984 e il 1988. La prima colonna riporta i dati delle vendite totali del settore; la seconda colonna riporta il rapporto tra il prezzo interno e il prezzo internazionale: la differenza riflette, tra l’altro, la politica protezionistica che ha permesso alle imprese brasiliane di restare sul mercato pur con prezzi più elevati dei prezzi mondiali; la altre colonne riportano il surplus del produttore e la perdita di surplus del consumatore associati ai prezzi più alti, la perdita netta in milioni di dollari e in percentuale del PIL. Discutete i dati della tabella indicando se, a vostro parere, essa offre un quadro completo degli effetti del dazio sul benessere, sia nel breve periodo, sia nel lungo periodo. 21. Nonostante l’analogia formale tra dazi e contingentamenti delle importazioni, gli organismi economici tendono a preferire i dazi ai contingentamenti: spiegate perché. 22. Esaminate l’esercizio 7 a p. 342 del testo Feenstra-Taylor (chiave: si tratta dello stesso problema enunciato nell’esercizio 21). 23. L’esperienza storica e i confronti internazionali tra paesi mostrano che l’impiego di dazi sulle importazioni tende ad essere più diffuso in paesi a basso livello di sviluppo: spiegate.