FATTORI DETERMIN ERMINANTI IL LIVELLO DELLE E PRESTAZIONI PRES METODI E DIDATTICHE TICHE DELLE DEL ATTIVITA’ SPORTIVE TRIENN TRIENNALE UNIVERSITA’ DEGLI EGLI STUDI STUD “KORE” DI ENNA CORSO DI LAUREA A IN SCIEN SCIENZE E TECNICHE DELLE ATTIVITA’ MOTORIE E SPORTIVE ORTIVE PER PE LA TUTELA DELLA SALUTE PROF.. GIOVANNI PETRALIA LE QUALITA’ QU DI VELOCITA’ La velocità La forza Sono determinate minate dalle d manifestazioni elementari: La flessibilità La coordinazione Della rapidità (come i tempi di latenza delle reazioni motorie) Le fonti energetiche Potenza e capacità dei processi energetici Il transfert energetico Meccanismo a. alattac Meccanismo a. lattac Meccanismo aerobico Metabolismo proteico Tipologia delle fibre Dalla velocità locità di esecuzione di un movimento contro ontro re resistenza nulla o debole Dalla frequenza uenza d dei movimenti ripetitivi semplici La velocità esecutiva L di azioni complesse Queste qualità elementari mentari associate ad altre qualità motorie e tecniche Molteplici fattorii influiscono influisc nella manifestazione di queste qualità Di velocità Coordinazione – forza muscolare mu – attitudine del muscolo a liberare rapidamente energia – mobilità mo muscolare – perfezione della tecnica – concentrazione Le qualità q di forza: E’ la capacità di opporsi oppo a delle resistenze o per superarle La velocità La forza LA FORZA E’ DETE DETERMINATA DA ALCUNI FATTORI: La flessibilità La coordinazione Le fonti energetiche Potenza e capacità dei processi energetici Il transfert energetico MUSCOLA MUSCOLARI NERVOSI Meccanismo a. alattac Meccanismo a. lattac Meccanismo aerobico Metabolismo proteico Tipologia delle fibre Diametro delle lle fibre, proporzione di fibre ibre rapide rap e lente Numero di unità motorie reclutate (coordinazione intramuscolare) – Sincronizzazione dei muscoli (coordinazione intermuscolare) LE QUALITA’ ALITA’ DI FORZA SI POSSONO DISTINGUERE NGUERE PIU’ QUALITA’ DI FORZA FORZA MASSIMA FORZA ZA D’IM D’IMPULSO O FORZA RZA ESP ESPLOSIVA RESISTENZA ALLA FORZA Massima espressione di forza indipendente dalla velocità di esecuzione Capacità acità di vincere una resiste resistenza con una na veloc velocità di contrazione trazione elevata Capacità di mantenere a lungo livelli di forza ottimali Nonostante la forza dipenda nda da un certo c numero di qualità di base, essa non si può manifestare estare pienamente pien se non è associata a velocità, ità, flessibil flessibilità e tecnica. LA FLESSIBILITA’ L La velocità La forza La flessibilità La coordinazione Le fonti energetiche Potenza e capacità dei processi energetici Il transfert energetico Meccanismo a. alattac Meccanismo a. lattac Meccanismo aerobico Flessibilità attiva Flessibilità passiva La flessibilità ibilità è l’insieme delle qualità morfomorfofunzionali nali che garantiscono l’ampiezza dei movimenti Una mobilità à articolare artico insufficiente iciente Una buona mobilità articolare Limita le qualità di forza, di velocità, velocità di coordinazione one ed altera a le coordinazioni zioni intra in e intermuscolare uscolare Facilità lo sviluppo delle altre qualità motorie, aumenta in particolare l’efficacia dell’allenamento della forza Metabolismo proteico Tipologia delle fibre LE QUALITA’ DI CO COORDINAZIONE La velocità La forza La flessibilità La coordinazione Le fonti energetiche Potenza e capacità dei processi energetici Il transfert energetico Meccanismo a. alattac Queste qualità ualità di dipendono, quindi, dal numero e dalla compless omplessità delle esperienze motorie prec precedenti dell’atleta La coordinazio rdinazione è la capacità di risolvere rapidamente nte ed e economicamente compiti motori com complicati ed inattesi Meccanismo a. lattac Meccanismo aerobico Metabolismo proteico Tipologia delle fibre La coordinazio rdinazione si manifesta nella scelta dell’atleta delle azioni a motorie dall’insieme delle sue esperienze, enze, ne nella loro combinazione ottimale e nella possibilità ibilità di correggere la risposta motoria La velocità La forza La flessibilità La coordinazione Le fonti energetiche Potenza e capacità dei processi energetici LE FONTI ENER ENERGETICHE Il transfert energetico Meccanismo a. alattac Meccanismo a. lattac Meccanismo aerobico Metabolismo proteico Tipologia delle fibre Sono le fonti onti di energia e alle quali il muscolo attinge tinge per pe potersi contrarre e conseguente eguentemente generare forza, spostamento ento e quindi q velocità, potenza e calore I PROCESSI CESSI ENERGETICI EN I MUSCOLI PER RINNOVARE NNOVARE LA L LORO ENERGIA FANNO RICORSO A TRE TIPI DI FONTI ENERGETICHE LE FONTI ALATTACIDE LE FONTI FONT ANAEROB NAEROBICHE LATTAC LATTACIDE LE FONTI AEROBICHE Sono di 2 tipi: 1. Le riserve muscolari di CP 2. Le riserve di O2 contenute nell’emoglobina e nella mioglobina (da 1,5 a 2,5 litri) Sono ono lega legate alla degradazio gradazione del glicogeno geno muscolare m (glicolisi glicolisi) con formazione azione d di lattato Sono costituite dall’ossidazione di zuccheri e grassi attraverso l’O2 LE FONTI ALATTACIDE È un sistema di ripristino energetico che può fornire molta potenza ma una capacità limitata LE FONTI FONT ANAEROB NAEROBICHE LATTAC LATTACIDE LE FONTI AEROBICHE È un siste sistema di ripristino tino che possiede una potenz potenza meno elevata ta del precedente, pr anche che se a ancora abbastanza tanza el elevata, ma una capacità capa notevolm otevolmente superiore riore al sistema alattaci alattacido. Intervengono vengono quando l’O2 è insufficiente insuf Questo processo presenta una certa lentezza di messa in funzione. È un sistema con una potenza limitata ma una capacità elevatissima grazie alle grandi riserve di glucidi e lipidi e alle possibilità illimitate di O2. Sulle brevi distanze le qualità anaerobich aerobiche sono decisive, mentre l’importanza dei processi aerobici aumenta con la d distanza di gara. Essi cominciano a divenire preponderanti quando ando la d durata dell’esercizio supera i 2’. LA POTENZA POTE E LA CAPACITA’ DEI PROCESSI PRO ENERGETICI La velocità La forza La flessibilità La coordinazione Le fonti energetiche In molte discipline, disciplin il livello delle prestazioni è determinato ato dag dagli apporti energetici di origine aerob aerobica ed anaerobica Potenza e capacità dei processi energetici Il transfert energetico Meccanismo a. alattac Meccanismo a. lattac Meccanismo aerobico Questi processi ocessi a assicurano la risintesi dell’ATP muscolare, re, unica forma di energia-carburante che il muscolo può usare Metabolismo proteico Tipologia delle fibre Le caratteristi atteristiche fondamentali di questi processi si è la lo loro capacità e la loro potenza CARATTERISTICHE CA DEI PROCESSI La velocità La forza La flessibilità La coordinazione LA CAPACITA’ LA POTENZA Le fonti energetiche Potenza e capacità dei processi energetici Il transfert energetico Meccanismo a. alattac Meccanismo a. lattac Meccanismo aerobico Metabolismo proteico Tipologia delle fibre È LA QUANTITA ANTITA’ TOTALE DI I ENERGIA ENERG CHE UN SISTEMA SISTEM PUO’ EROGARE ROGARE E’ LA QUANTITA’ DI ENERGIA CHE UN SISTEMA PUO’ EROGARE NELL’UNITA’ DI TEMPO La velocità La forza La flessibilità La coordinazione Le fonti energetiche Potenza e capacità dei processi energetici Il transfert energetico Meccanismo a. alattac Meccanismo a. lattac Meccanismo aerobico Metabolismo proteico Tipologia delle fibre Tutti sappiamo sappiam che il motore della nostra tra autom automobile ha bisogno di carburante urante p per poter funzionare Anche il nostro tro orga organismo, per poter funzionare, ha bisog bisogno di carburante adenina ATP 3 molecole di fosfato inorganico ribosio L’ATP, privato di uno dei suoi 3 radicali fosforici, si trasforma in ADP che a sua volta verrà risintetizzato in ATP L’ATP costituisce un interm intermediario tra l’energia forn fornita dagli alimenti e l’ene l’energia necessaria alla con contrazione muscolare Il legame le tra i suoi due ultimi radi radicali fosforici è un legame alta altamente energetico la cui rottur o idrolisi, che avviene ad rottura, opera dell’enzima ATPase, libera energ in ragione di 7.2 Kcal * energia mole –1 di ATP L’ATP è una molecola ola cari carica di energia, come una batteria di auto in piena efficienza, cedendo un radicale cale fosf fosforico si “scarica” trasformandosi in ADP. Tu Tuttavia l’ADP non è così scarico come e sembra, sembra anzi è ancora in grado dii fornire energia Nel nostro organismo esistono stono dei composti co fosforati capaci di una minore o maggiore liberazione e di energia energi libera, tuttavia, come è possibile notare l’ATP, non è, tra questi, esti, quello che possiede il maggior valore, bensì un valore intermedio. i Ma perchè l’ATP è un composto energetico così importante dal momento che esistono altri composti più efficienti dell’ATP stesso? Sappiamo o che iil nostro organismo per poter er funzionare funzio ha bisogno di ATP Circa 75 kg ATP Ma quanto ATP consuma all’in all’incirca un maratoneta per po portare a termine la sua gara? Ma come ome può un atleta che nella maggior or parte dei casi pesa meno di 75 kg, g, consumare consu una quantità superiore riore add addirittura al suo peso? Nel nostro o organismo organ non è possibile stocca stoccare più di: Circa 100 grammi ATP Tuttavia nel corso del Tut lavo lavoro muscolare, l’ATP è immediatamente risi risintetizzato a partire dal dall’ADP e dal fosfato L’ATP presente resente nei muscoli è sufficiente nte per e effettuare circa un secondo di sprint. Ma tutti sappiamo come uno sprinter sia in grado di correre ben più di u un secondo. Da ciò si intuisce come e debbano esistere dei meccanismi che ripristino prontamente mente l’ATP consumato, mettendo il nostro organismo o in grado di lavorare per tempi prolunga prolungati. Questii meccan meccanismi sono chiamati hiamati meccanismi nismi di ripristino ino energetico ener La velocità La forza La flessibilità La coordinazione MECCANISMO ISMO ANAEROBICO AN ALATTACIDO Immaginiamo o un atleta su s di una pista, a cui chiediamo di partire di corsa, orsa, alla max velocità possibile, e di continuare a correre fino no a quanto le sue s energie glielo consentano, adattando laa sua velocità al progressivo aumento della fatica. Le fonti energetiche Tuttavia continua a correre, accelerando progressivamente Potenza e capacità dei processi energetici Il transfert energetico dopo poco più di 1” Meccanismo a. alattac Meccanismo a. lattac Meccanismo aerobico Metabolismo proteico Tipologia delle fibre scorte ATP scorte ATP Meccanismo Anaerobico Alattacido o sistema ATP-PCr Il sistema anaerobico anaero alattacido Fosfocreatina La fosfocreatina è una molecola altamente energetica presente nel muscolo in quantità di circa 4-5 volte maggiore rispetto all’ATP ADP ATP Questo meccanismo non richiede O2. ATP e PCr contribuiscono al rifornimento energetico nei primi 3-15 secondi Il meccanismo anismo del ATP-PCr raggiunge e il mass massimo della sua potenza, dopo po meno men di un secondo Il nostro atleta nel n momento in cui utilizza il meccanismo mecca Anaerobico alattacido o è come com se salisse su un pot potente Un’ulteriore forma rma di ripristino r energetico AD ADP AT ATP Dinamica della ella rico ricostituzione di PCr Componente lenta AD ADP AT ATP Componente veloce IL MECCANISMO NISMO ANAEROBICO ALATTAC ALATTACIDO FATTORI TORI LIM LIMITANTI LA CAPACITA’ LA POTENZA Concentrazione di ATPATP-PCr e ADP a livello muscolare 1.Caratteristiche 1. Caratteristiche delle fibre muscolari 2.Attività 2. Attività enzimatica L’INTERVENTO NTO DEL DE MECCANISMO ALATTACIDO IDO NEI 100 MT PIANI AT ATP Una volta veniva sovrastimato e si pensava che si faceva appello essenzialmente al sistema alattacido Oggi si sa che, al contrario, in uno sprint sui 100 m si producono circa 15-16 mmol*l e che dopo solamente 60 m siamo già a 12 mmol*l L’INTERVENTO NTO DEL DE MECCANISMO ALATTACIDO IDO NEI 100 MT PIANI ATP In uno sprint di 60 m Abbiamo all’incirca questa ripartizione 32% sistema istema alattacido a 67% sistema istema lattacido l 1% sistema tema ae aerobico L’INTERVENTO NTO DEL DE MECCANISMO ALATTACIDO IDO NEI 100 MT PIANI ATP In uno sprint di 100 m Abbiamo all’incirca questa ripartizione 25% sistema istema alattacido a 72% sistema istema lattacido l 3% sistema tema ae aerobico L’INTERVENTO NTO DEL DE MECCANISMO ALATTACIDO IDO NEI 100 MT PIANI ATP In uno sprint di 200 m Abbiamo all’incirca questa ripartizione 19% sistema istema alattacido a 74% sistema istema lattacido l 7% sistema tema ae aerobico Locatelli 1995 APPROFONDIAMO NDIAMO ANCORA ATP Nell’ambito dello sprint Il CP sembrerebbe legato soprattutto alla fase di accelerazione e quindi ai primi 30-40 m I migliori sprinterr sembrerebbero sembr possedere la capacità acità di poterne utilizzare una maggiore percentua rcentuale, rispetto agli sprinter di livello o inferiore inferio (Arcelli, 1995) APPROFONDIAMO NDIAMO ANCORA Come dimostrato da diversi autori Volkov e Lapin, 1979; Hirvonen e coll. 1987 I 100 m dal punto di vista bioenergetico possono essere distinti in tre fasi essenziali APPROFONDIAMO NDIAMO ANCORA Prima fase Corrispondente alla fase di accelerazione circa 30-40 m Vi è intervento rvento simultaneo s del meccanismo o anaero anaerobico alattacido e lattacido che he vengono veng utilizzati al massimo della lo loro potenza per produrr ATP produrre APPROFONDIAMO NDIAMO ANCORA Seconda fase Tratto compreso Tra tra i 40 e i 60-70 m La velocità tocca i valori v massimali e l’intervento ento del meccanismo alattacido ttacido si riduce APPROFONDIAMO NDIAMO ANCORA Terza fase Tratto finale Si evidenzia per peraltro una lieve riduzione della velocità Il meccanismo mo anae anaerobico lattacido diventa il protagon rotagonista principale della risintesi isintesi energetica. e ATTENZIONE NE PERO’ PER IN UNA RECENTISSIMA TISSIMA ANALISI (Campionatii mondiali mondia di atletica leggera era di A Atene Alcuni atleti non presentano una riduzione di velocità Per Pertanto avremmo sol due fasi solo • Accelerazione • Massima velocità di corsa c IL MECCANISMO NISMO ANAEROBICO ALATTAC ALATTACIDO IN SINTESI SINTES • Il sistema anaerobico ico alattacido alatt costituisce il nostro meccanismo di “pronto pronto in intervento energetico”, potendo risintetizzare izzare l’ATP l’A partendo dal PCr. • Questo meccanismo smo è m molto potente ma la sua capacità è molto limitata, mitata, le l scorte di PCr vengono infatti consumate pressoché ressoché completamente nel giro dii pochi s secondi. • La dinamica di ricostituzio ostituzione delle riserve di PCr è rappresentata dall’associazio ssociazione di due funzioni monomonoesponenziali e viene ene influenzata influ dalla modalità esecutiva tiva del dell’esercizio. MECCANISMO ISMO ANAEROBICO A LATTACIDO La velocità La forza La flessibilità La coordinazione Le fonti energetiche Potenza e capacità dei processi energetici Il transfert energetico Meccanismo a. alattac Meccanismo a. lattac Quanta riserva di PC utilizza uno sprinter nei primi 5.5 secondi seco di uno sprint sui 100 mt Meccanismo aerobico Metabolismo proteico Tipologia delle fibre 88% PCr viene utilizzato, nei migliori sprinter 100% PCr Il nostro tro atleta atlet dopo circa 6-7 secondi ha a esaur esaurito quasi totalmente le sue scorte s di PC Serbatoio vuoto Ma il suo compito è quello correre il più a lungo possibile adattan adattando in seguito la velocità alla sensazione di fatica Qui Quindi dovrà dimunuire grada gradatamente la velocità di cors e sfruttare un altro corsa mecca meccanismo energetico per la risintesi dell’ATP. Meccanismo che possiede ancora una elevata potenza ma anche una capacità notevolmente superiore rispetto al maccanismo anaerobico alattacido. La ferrari fer dal punto di vista fisiologico è rappr rappresentata dal mecca meccanismo anaer anaerobico lattacido Il sistema a anaerobico anaero lattacido Degradazione del glucosio 3 mol di ATP per mol di glicogeno Glicogeno glicogenosintesi ADP AD AT ATP Sistema glicolitico La glicolisi g G6P 2 mol di ATP per mol di glucosio 2 molecole di acido lattico L’acido lattico rapprese appresenta il fattore limitante della glicolisi gl Il lattato accum accumulato durante un’esercitazion azione molto intensa Provoca un’acidificazio idificazione dell’ambiente muscolare, alterand alterando in tal modo il funzionamento enzimati enzimatico della glicolisi ed inibendo il rilascio degli ioni io calcio da parte del reticolo sarcoplasmatico atico diminuendo d la capacità contrattile ttile del muscolo Il lattato prodotto deve essere metabolizzato o al termine term dello sforzo o nei momenti nti di minore mi intensità COME VIENE NE SM SMALTITO IL LATTAT ATTATO IL MECCANISMO NISMO ANAEROBICO LATTAC LATTACIDO FATTORI TORI LIM LIMITANTI LA CAPACITA’ 1. Attività enzimatica 1.Attività (lattatodeidrogenasi) 2.Concentrazione 2. Concentrazione idrogenionica LA POTENZA 1.Caratteristiche 1. Caratteristiche delle fibre muscolari 2.Attività 2. Attività enzimatica (fosforilasi ecc) MECCAN MECCANISMO AEROBICO Il nostro atleta dopo circa 2’ ha esaurito la sua possibilità di ripristino energetico sfruttando il MECCANISMO DELLA GLICOLISI ANAEROBICA La velocità La forza La flessibilità La coordinazione Le fonti energetiche Potenza e capacità dei processi energetici Il transfert energetico Meccanismo a. alattac Meccanismo a. lattac Meccanismo aerobico Metabolismo proteico Tipologia delle fibre Dopo 2’ Sistema glicolitico 2’ è il tempo limite medio della capacità del sistema anaerobico lattacido Il nostro ro atleta dopo circa 2’ ha esaurito rito quas quasi totalmente il serbatoio del meccanismo me lattacido Serbatoio vuoto Ma il suo s compito rimane sempre quell di correre il più a lungo quello possib possibile adattando in seguito la velocit alla sensazione di fatica velocità che aumenta Quind dovrà ridurre ancora Quindi la velocità di corsa e sfruttare un altro mecca meccanismo energetico per la risintesi dell’ATP. Meccanismo che possiede un rendimento enorme molto superiore rispetto al meccanismo lattacido ma una potenza limitata. La due du cavalli dal punto di vista vist fisiologico è rappr rappresentata dal mecca meccanismo aerobico Il sistema istema aerobico ADP ATP Degradazione di idrati di carbonio Sistema ossidativo Degratazione di lipidi In presenza prese O2 Il sistema istema aerobico ATP Ossidazione degli idrati di carbonio Ossidazione dei lipidi L’OSSIDAZ IDAZIONE DEGLII IDRA IDRATI DI CARBON RBONIO LA GLICOLISI IL CICLO ICLO DI KREBS KR LA CATENA DI TRASPORTO DEGLI ELETTRONI LA GLICOLISI GLICOLISI La glicolisi resta uguale sia in assenza che in presenza di O2 con la differenza che: Glicogeno - Glucosio In assenza di O2 GLUCOSIO-6-FOSFATO ACIDO LATTICO ACIDO PIRUVICO In presenza O2 3 atp (glicogeno) 2 atp (glucosio) ACETIL--COENZIMA A ACETIL Una volta formatisi l’Acetil-Conzima A CICLO DI KREBS 2 atp CICLO DI KREBS H2 C O2 CO 2 Le riserve ve epati epatiche e muscolari di glicogeno eno sono son sufficienti per: Circa 1-2 ore di lavoro in rapporto all’intensità I grassi, gra invece, stoccati sotto forma di trigliceridi nell cellule adipose e nelle mus muscolari costituiscono una riserva energetica ben più cospicua. OSSIDAZIONE ZIONE D DEI LIPIDI Triglicerid Trigliceride 1 mol glicerolo 3 mol di acidi grassi liberi Una volta arrivati nella fibra muscolare gli AGL vengono catabolizzati nei mitocondri. ondri. Il processo enzimatico degli AGL nei mitocondri è chiamato Beta-ossidazione Se consideriamo ad es. l’acido palmitico che possiede 16 atomi di C, avremo: (8.5 * 16) – 6 = 130 – 1 = 129 mol ATP In questo processo la catena di carbonio dell’AGL viene scissa a coppie e si formano delle molecole di acido acetico, che, a sua volta, verrà convertito in Acetil-CoA. A questo punto il metabolismo dei grassi segue quello degli idrati di carbonio L’ATP prodotto dipende, qui quindi, dal numero di atomi di carbonio dell’AGL considerato secondo la formula: (8.5*n) - 6 1 molecola la di O2 permette di produrr produrre: Ossidando grassi 5.6 mol di ATP Ossidando Idrati di carbonio 6.3 mol di ATP Benché i lipidi apportino pportino un numero di calorie per grammo maggiore aggiore rispetto ai glucidi, la loro ossidazione e necessita neces di una maggiore quantità di O2 IL MECCANISMO ANISMO AEROBICO FATTORI TORI LIM LIMITANTI LA CAPACITA’ Disponibilità di glicidi e lipidi LA POTENZA 1. Ventilazione polmonare 2. Gittata cardiaca 3. Trasporto periferico di O2 4. Capilarizzazione 5. Attività enzimatica miticondriali 6. Numero dei mitocondri 7. Caratteristiche delle fibre muscolari IL MECCANISMO ANISMO AEROBICO IN SINTESI SINTES • Il sistema ossidativo, ivo, è il meccanismo di ripristino energetico che possiede ossiede lla minor potenza ma la maggior capacità ecostitui costituisce la fonte di ripristino energetico nel corso orso di esercizio prolungato. •Il bilancio netto dell’ossida ll’ossidazione degli idrati di C è di 39 mol di ATP per mol ol di glicogeno gli o 38 mol per mol di glucosio. Il prodotto otto ultimo ulti è oltre all’ATP CO2 e H2O H2O. •Il bilancio netto dell’ossida ell’ossidazione dei lipidi, dipende dal n° n° di atomi di C dell’AGL ell’AGL ossidato. Anche in questo caso, il prodotto ultimo ltimo è oltre o all’ATP CO2 e H2O. METABOL ETABOLISMO PROTEICO La velocità La forza La flessibilità La coordinazione Le fonti energetiche Potenza e capacità dei processi energetici Il transfert energetico Meccanismo a. alattac Meccanismo a. lattac Meccanismo aerobico Metabolismo proteico Idrati di C e lipidi sono la fonte energetica privileggiata, ma anche le proteine in quantità minore vengono utilizzate a fini energetici. Gli aminoacidi vengono catabolizzati in glucosio oppure in acido piruvico o acetil--COA. acetil Tipologia delle fibre La quantità tità prec precisa di energia proveniente dalle proteine non on è facilmente fac quantificabile, all’incirca possiamo dire nell’ordine nel del 5 – 10% della spesa energetica totale. La velocità La forza La flessibilità La coordinazione Le fonti energetiche Potenza e capacità dei processi energetici Il transfert energetico Meccanismo a. alattac Meccanismo a. lattac Meccanismo aerobico Metabolismo proteico Tipologia delle fibre TIPO TIPOLOGIA DELLE FIBR MUSCOLARI FIBRE TIPOLOGIA OGIA DELLE DE FIBRE MUSCOL MUSCOLARI Fibre a contrazione lenta Slow – Twitch, ST, fibre lente ossidative, di tipo I, fibre rosse. Fibre a contrazione rapida Fast – Twitch, FT, di tipo II, fibre bianche. • FTa • FTb • FTc Slow – Twitch, ST, fibre lente ossidative, di tipo I, fibre rosse. ST •Hanno un n° n° elevato di mitocondri, ricorrono, a fini energetici, prevalentemente al meccanismo aerobico. •Sono le fibre principali di tutti quei movimenti che richiedono contrazioni muscolari di bassa intensità ma protratte nel tempo. Fast – Twicth, FT, di tipo II, fibre bianche FTa •Glicolitiche Glicolitiche--ossidative hanno caratt caratteristiche intermedie rispetto alle ST e alle FTb FTb •Glicolitiche pure •Hanno Han uno scarso n° n° di mitocondri, sono reclutate in tutti i movimenti di tipo balisti balistico o comunque dove la forza richiesta è > del 70% della max. FTc •Le meno m utilizzate e rappresentano dall’1 al 3% della composizione totale, poss possiedono caratteristiche intermedie e possi possiedono la capacità di specializzarsi in fibre rapide in base agli stimoli funzionali alle quali sono sottoposte. GRAZIE PER L’ATTENZ ATTENZIONE PERFORMA RFORMANCE (RENDIMIE ENDIMIENTO) PERFIL CONDICIONAL DE LA ESPECIALIDAD ENTRENAM RENAMIENTO (ALLENAME LENAMENTO) ANÁLISIS DEL DEPORTE VALORACIÓN FUNCIONAL (MATCH ANALYSIS) (ASSESSMENT) CINEANTROPOMÉTRICA ERGOGÉNESIS ACCIONES TÉCNICAS Y TÁCTICAS FUNCIONAL ESPECÍFICA FUNCIONAL ESPECÍFICA Desarrollo y aplicación de TEST ESPECÍFICOS derivados del conocimiento de las as exigencias exige de la competición Presentación PERFIL ERFIL CONDICIONAL CON O FISIOLÓGICO Valoración basada asada en test de aptitud general y específica Resultados de la va valoración fucional dell jugado jugador de elite Training & Performance PERFIL CONDICIONAL DE LA ESPECIALIDAD Análisis del Futsal Match Analysis Valoración fisiológica VALORACIONES NES EN E EQUIPOS PROFESIONALE IONALES Perfil fisiológico Conclusiones Potencia otencia y capacidad anaeróbicas Perfil RSA Perfil aeróbico del jugador PERFIL AERÓBICO: A Test de campo (Álvarez, arez, et al., 2001): Course Navette 57.80 ± 2.53 ml∙Kg-1∙min-1 profesionales -1∙min-1 en no profesionales 54.86 ± 3.21 ml∙Kg ml Presentación Training & Performance Análisis del Futsal Match Analysis Valoración fisiológica Perfil fisiológico (Barbero ro y Bar Barbero, 2003): Course Navette 55.27 ± 4 ml∙Kg-1∙min-1 (50.6 – 62.6) a 58.60 ± 3.67 ml∙Kg ml∙K -1∙min-1 (53.6 – 65.6) Z 6.48% (Barbero bero y B Barbero, 2003): Yoyo Test RI El incremento ento me medio alcanzando fue de 524.44 m (1875.56 m vs 240 2400 m) lo que representa un 29.45 ± 17 17.45%, (p= 0.002) Conclusiones 20 m Prueba más s específ específica puesto que se asemeja más al patrón de actividad ctividad realizado y es más sensible a las adaptaciones es que se s producen en el jugador de fútbol sala como omo con consecuencia del entrenamiento Presentación PERFIL FIL ESPEC ESPECÍFICO: Test de campo FUTSAL EIMáx: EIMáx: • 1 x 25 m • 1 x 10 m EAI:: EAI • 3 x 15 m (90 90% % VMA) EIMed: EIMed: • 3 x 20 m (60 60% % VMA) • 3 x 15 m (75 75% % VMA) EBI:: EBI • 2 x 10 m marcha • 25 s rest Training & Performance Análisis del Futsal EMI Match Analysis Valoración fisiológica Conclusiones M EBI Perfil fisiológico M EAI EBI EMI Presentación Training & Performance Análisis del Futsal Match Analysis Valoración fisiológica Perfil fisiológico Conclusiones RESUMEN: EN: Caract Características condicionales del jugador PERFIL CONDICIONAL DE LA ESPECIALIDAD ENTRENAMIENT NAMIENTO BASADO EN EL LRENAMIENTO CONOCIMIENTO CONOC ENTRENAM DE LA COMPET COMPETICIÓN Y EL (ALLENAME LENAMENTO) DEPORTE PORTE ( (Futsal) ANÁLISIS DEL DEPORTE VALORACIÓN MORFOFUNCIONAL CINEANTROPOMÉTRICA ERGOGÉNESIS ACCIONES TÉCNICAS Y TÁCTICAS FUNCIONAL GENÉRAL FUNCIONAL ESPECÍFICA Desarrollo y aplicación de TEST ESPECÍFICOS derivados del conocimiento de las exigencias exige de la competición