Metodi e didattiche delle attività sportive II

FATTORI DETERMIN
ERMINANTI IL LIVELLO
DELLE
E PRESTAZIONI
PRES
METODI E DIDATTICHE
TICHE DELLE
DEL
ATTIVITA’ SPORTIVE
TRIENN
TRIENNALE
UNIVERSITA’ DEGLI
EGLI STUDI
STUD “KORE” DI ENNA
CORSO DI LAUREA
A IN SCIEN
SCIENZE E TECNICHE DELLE
ATTIVITA’ MOTORIE E SPORTIVE
ORTIVE PER
PE LA TUTELA DELLA SALUTE
PROF.. GIOVANNI PETRALIA
LE QUALITA’
QU
DI VELOCITA’
La velocità
La forza
Sono determinate
minate dalle
d
manifestazioni elementari:
La flessibilità
La coordinazione
Della rapidità (come i tempi di latenza delle reazioni motorie)
Le fonti energetiche
Potenza e capacità dei
processi energetici
Il transfert energetico
Meccanismo a. alattac
Meccanismo a. lattac
Meccanismo aerobico
Metabolismo proteico
Tipologia delle fibre
Dalla velocità
locità di esecuzione di un movimento
contro
ontro re
resistenza nulla o debole
Dalla frequenza
uenza d
dei movimenti ripetitivi semplici
La velocità esecutiva
L
di azioni complesse
Queste qualità elementari
mentari associate ad altre qualità motorie e tecniche
Molteplici fattorii influiscono
influisc
nella manifestazione di queste qualità
Di velocità
Coordinazione – forza muscolare
mu
– attitudine del muscolo a liberare
rapidamente energia – mobilità
mo
muscolare – perfezione della tecnica –
concentrazione
Le qualità
q
di forza:
E’ la capacità di opporsi
oppo
a delle resistenze o per superarle
La velocità
La forza
LA FORZA E’ DETE
DETERMINATA DA ALCUNI FATTORI:
La flessibilità
La coordinazione
Le fonti energetiche
Potenza e capacità dei
processi energetici
Il transfert energetico
MUSCOLA
MUSCOLARI
NERVOSI
Meccanismo a. alattac
Meccanismo a. lattac
Meccanismo aerobico
Metabolismo proteico
Tipologia delle fibre
Diametro delle
lle fibre,
proporzione di fibre
ibre rapide
rap
e lente
Numero di unità motorie
reclutate (coordinazione
intramuscolare) –
Sincronizzazione dei muscoli
(coordinazione
intermuscolare)
LE QUALITA’
ALITA’ DI FORZA
SI POSSONO DISTINGUERE
NGUERE PIU’ QUALITA’ DI FORZA
FORZA MASSIMA
FORZA
ZA D’IM
D’IMPULSO O
FORZA
RZA ESP
ESPLOSIVA
RESISTENZA ALLA
FORZA
Massima espressione di
forza indipendente
dalla velocità di
esecuzione
Capacità
acità di vincere
una resiste
resistenza con
una
na veloc
velocità di
contrazione
trazione elevata
Capacità di mantenere a
lungo livelli di forza
ottimali
Nonostante la forza dipenda
nda da un certo
c
numero di qualità di base,
essa non si può manifestare
estare pienamente
pien
se non è associata a
velocità,
ità, flessibil
flessibilità e tecnica.
LA FLESSIBILITA’
L
La velocità
La forza
La flessibilità
La coordinazione
Le fonti energetiche
Potenza e capacità dei
processi energetici
Il transfert energetico
Meccanismo a. alattac
Meccanismo a. lattac
Meccanismo aerobico
Flessibilità
attiva
Flessibilità
passiva
La flessibilità
ibilità è l’insieme delle qualità morfomorfofunzionali
nali che garantiscono l’ampiezza dei
movimenti
Una mobilità
à articolare
artico
insufficiente
iciente
Una buona mobilità
articolare
Limita le qualità di
forza, di velocità,
velocità di
coordinazione
one ed altera
a
le coordinazioni
zioni intra
in
e
intermuscolare
uscolare
Facilità lo sviluppo delle
altre qualità motorie,
aumenta in particolare
l’efficacia
dell’allenamento della
forza
Metabolismo proteico
Tipologia delle fibre
LE QUALITA’ DI
CO
COORDINAZIONE
La velocità
La forza
La flessibilità
La coordinazione
Le fonti energetiche
Potenza e capacità dei
processi energetici
Il transfert energetico
Meccanismo a. alattac
Queste qualità
ualità di
dipendono, quindi, dal numero
e dalla compless
omplessità delle esperienze motorie
prec
precedenti
dell’atleta
La coordinazio
rdinazione è la capacità di risolvere
rapidamente
nte ed e
economicamente compiti motori
com
complicati
ed inattesi
Meccanismo a. lattac
Meccanismo aerobico
Metabolismo proteico
Tipologia delle fibre
La coordinazio
rdinazione si manifesta nella scelta
dell’atleta delle azioni
a
motorie dall’insieme delle
sue esperienze,
enze, ne
nella loro combinazione ottimale e
nella possibilità
ibilità di correggere la risposta motoria
La velocità
La forza
La flessibilità
La coordinazione
Le fonti energetiche
Potenza e capacità dei
processi energetici
LE FONTI
ENER
ENERGETICHE
Il transfert energetico
Meccanismo a. alattac
Meccanismo a. lattac
Meccanismo aerobico
Metabolismo proteico
Tipologia delle fibre
Sono le fonti
onti di energia
e
alle quali il muscolo
attinge
tinge per
pe potersi contrarre e
conseguente
eguentemente generare forza,
spostamento
ento e quindi
q
velocità, potenza e
calore
I PROCESSI
CESSI ENERGETICI
EN
I MUSCOLI PER RINNOVARE
NNOVARE LA
L LORO ENERGIA FANNO
RICORSO A TRE TIPI DI FONTI ENERGETICHE
LE FONTI ALATTACIDE
LE FONTI
FONT
ANAEROB
NAEROBICHE
LATTAC
LATTACIDE
LE FONTI AEROBICHE
Sono di 2 tipi:
1. Le riserve muscolari
di CP
2. Le riserve di O2
contenute
nell’emoglobina e
nella mioglobina
(da 1,5 a 2,5 litri)
Sono
ono lega
legate alla
degradazio
gradazione del
glicogeno
geno muscolare
m
(glicolisi
glicolisi) con
formazione
azione d
di lattato
Sono costituite
dall’ossidazione di
zuccheri e grassi
attraverso l’O2
LE FONTI ALATTACIDE
È un sistema di
ripristino
energetico che può
fornire molta
potenza ma una
capacità limitata
LE FONTI
FONT
ANAEROB
NAEROBICHE
LATTAC
LATTACIDE
LE FONTI AEROBICHE
È un siste
sistema di
ripristino
tino che possiede
una potenz
potenza meno
elevata
ta del precedente,
pr
anche
che se a
ancora
abbastanza
tanza el
elevata, ma
una capacità
capa
notevolm
otevolmente
superiore
riore al sistema
alattaci
alattacido.
Intervengono
vengono quando
l’O2 è insufficiente
insuf
Questo processo
presenta una certa
lentezza di messa in
funzione.
È un sistema con una
potenza limitata ma una
capacità elevatissima
grazie alle grandi riserve
di glucidi e lipidi e alle
possibilità illimitate di
O2.
Sulle brevi distanze le qualità anaerobich
aerobiche sono decisive, mentre l’importanza
dei processi aerobici aumenta con la d
distanza di gara. Essi cominciano a
divenire preponderanti quando
ando la d
durata dell’esercizio supera i 2’.
LA POTENZA
POTE
E LA CAPACITA’
DEI PROCESSI
PRO
ENERGETICI
La velocità
La forza
La flessibilità
La coordinazione
Le fonti energetiche
In molte discipline,
disciplin il livello delle prestazioni è
determinato
ato dag
dagli apporti energetici di origine
aerob
aerobica
ed anaerobica
Potenza e capacità dei
processi energetici
Il transfert energetico
Meccanismo a. alattac
Meccanismo a. lattac
Meccanismo aerobico
Questi processi
ocessi a
assicurano la risintesi dell’ATP
muscolare,
re, unica forma di energia-carburante
che il muscolo può usare
Metabolismo proteico
Tipologia delle fibre
Le caratteristi
atteristiche fondamentali di questi
processi
si è la lo
loro capacità e la loro potenza
CARATTERISTICHE
CA
DEI PROCESSI
La velocità
La forza
La flessibilità
La coordinazione
LA CAPACITA’
LA POTENZA
Le fonti energetiche
Potenza e capacità dei
processi energetici
Il transfert energetico
Meccanismo a. alattac
Meccanismo a. lattac
Meccanismo aerobico
Metabolismo proteico
Tipologia delle fibre
È LA QUANTITA
ANTITA’
TOTALE DI
I ENERGIA
ENERG
CHE UN SISTEMA
SISTEM
PUO’ EROGARE
ROGARE
E’ LA QUANTITA’ DI
ENERGIA CHE UN
SISTEMA PUO’
EROGARE
NELL’UNITA’ DI
TEMPO
La velocità
La forza
La flessibilità
La coordinazione
Le fonti energetiche
Potenza e capacità dei
processi energetici
Il transfert energetico
Meccanismo a. alattac
Meccanismo a. lattac
Meccanismo aerobico
Metabolismo proteico
Tipologia delle fibre
Tutti sappiamo
sappiam che il motore della
nostra
tra autom
automobile ha bisogno di
carburante
urante p
per poter funzionare
Anche il nostro
tro orga
organismo, per poter
funzionare, ha bisog
bisogno di carburante
adenina
ATP
3 molecole
di fosfato
inorganico
ribosio
L’ATP, privato di uno
dei suoi 3 radicali
fosforici, si trasforma
in ADP che a sua volta
verrà risintetizzato in
ATP
L’ATP costituisce un
interm
intermediario
tra l’energia
forn
fornita
dagli alimenti e
l’ene
l’energia
necessaria alla
con
contrazione
muscolare
Il legame
le
tra i suoi due ultimi
radi
radicali
fosforici è un legame
alta
altamente
energetico la cui
rottur o idrolisi, che avviene ad
rottura,
opera dell’enzima ATPase, libera
energ in ragione di 7.2 Kcal *
energia
mole –1 di ATP
L’ATP è una molecola
ola cari
carica di energia, come
una batteria di auto in piena efficienza,
cedendo un radicale
cale fosf
fosforico si “scarica”
trasformandosi in ADP. Tu
Tuttavia l’ADP non è
così scarico come
e sembra,
sembra anzi è ancora in
grado dii fornire energia
Nel nostro organismo esistono
stono dei composti
co
fosforati capaci di una
minore o maggiore liberazione
e di energia
energi libera, tuttavia, come è possibile
notare l’ATP, non è, tra questi,
esti, quello che possiede il maggior valore,
bensì un valore intermedio.
i
Ma perchè l’ATP
è un composto
energetico così
importante dal
momento che
esistono altri
composti più
efficienti
dell’ATP stesso?
Sappiamo
o che iil nostro organismo
per poter
er funzionare
funzio
ha bisogno di
ATP
Circa
75 kg
ATP
Ma quanto ATP consuma
all’in
all’incirca
un maratoneta per
po
portare
a termine la sua
gara?
Ma come
ome può un atleta che nella
maggior
or parte dei casi pesa meno di
75 kg,
g, consumare
consu
una quantità
superiore
riore add
addirittura al suo peso?
Nel nostro
o organismo
organ
non è possibile
stocca
stoccare
più di:
Circa 100
grammi
ATP
Tuttavia nel corso del
Tut
lavo
lavoro
muscolare, l’ATP
è immediatamente
risi
risintetizzato
a partire
dal
dall’ADP
e dal fosfato
L’ATP presente
resente nei muscoli è
sufficiente
nte per e
effettuare circa
un secondo di sprint.
Ma tutti sappiamo come uno sprinter sia in grado di
correre ben più di u
un secondo.
Da ciò si intuisce come
e debbano esistere dei meccanismi
che ripristino prontamente
mente l’ATP consumato, mettendo il
nostro organismo
o in grado di lavorare per tempi
prolunga
prolungati.
Questii meccan
meccanismi
sono chiamati
hiamati
meccanismi
nismi di
ripristino
ino energetico
ener
La velocità
La forza
La flessibilità
La coordinazione
MECCANISMO
ISMO ANAEROBICO
AN
ALATTACIDO
Immaginiamo
o un atleta su
s di una pista, a cui chiediamo di
partire di corsa,
orsa, alla max velocità possibile, e di continuare a
correre fino
no a quanto le sue
s energie glielo consentano,
adattando laa sua velocità al progressivo aumento della fatica.
Le fonti energetiche
Tuttavia continua a
correre,
accelerando
progressivamente
Potenza e capacità dei
processi energetici
Il transfert energetico
dopo
poco
più di
1”
Meccanismo a. alattac
Meccanismo a. lattac
Meccanismo aerobico
Metabolismo proteico
Tipologia delle fibre
scorte
ATP
scorte
ATP
Meccanismo
Anaerobico
Alattacido o
sistema ATP-PCr
Il sistema anaerobico
anaero
alattacido
Fosfocreatina
La fosfocreatina è una
molecola altamente
energetica presente nel
muscolo in quantità di
circa 4-5 volte
maggiore rispetto
all’ATP
ADP
ATP
Questo
meccanismo non
richiede O2.
ATP e PCr
contribuiscono al
rifornimento energetico
nei primi 3-15 secondi
Il meccanismo
anismo del ATP-PCr
raggiunge
e il mass
massimo della sua
potenza, dopo
po meno
men di un secondo
Il nostro atleta nel
n momento in cui
utilizza il meccanismo
mecca
Anaerobico
alattacido
o è come
com se salisse su un
pot
potente
Un’ulteriore forma
rma di ripristino
r
energetico
AD
ADP
AT
ATP
Dinamica della
ella rico
ricostituzione di PCr
Componente
lenta
AD
ADP
AT
ATP
Componente
veloce
IL MECCANISMO
NISMO ANAEROBICO
ALATTAC
ALATTACIDO
FATTORI
TORI LIM
LIMITANTI
LA CAPACITA’
LA POTENZA
Concentrazione
di ATPATP-PCr e
ADP a livello
muscolare
1.Caratteristiche
1.
Caratteristiche
delle fibre
muscolari
2.Attività
2.
Attività
enzimatica
L’INTERVENTO
NTO DEL
DE MECCANISMO
ALATTACIDO
IDO NEI 100 MT PIANI
AT
ATP
Una volta veniva
sovrastimato e
si pensava che si
faceva appello
essenzialmente
al sistema
alattacido
Oggi si sa che, al
contrario, in uno
sprint sui 100 m
si producono
circa 15-16
mmol*l e che
dopo solamente
60 m siamo già a
12 mmol*l
L’INTERVENTO
NTO DEL
DE MECCANISMO
ALATTACIDO
IDO NEI 100 MT PIANI
ATP
In uno sprint
di 60 m
Abbiamo all’incirca
questa ripartizione
32% sistema
istema alattacido
a
67% sistema
istema lattacido
l
1% sistema
tema ae
aerobico
L’INTERVENTO
NTO DEL
DE MECCANISMO
ALATTACIDO
IDO NEI 100 MT PIANI
ATP
In uno sprint
di 100 m
Abbiamo all’incirca
questa ripartizione
25% sistema
istema alattacido
a
72% sistema
istema lattacido
l
3% sistema
tema ae
aerobico
L’INTERVENTO
NTO DEL
DE MECCANISMO
ALATTACIDO
IDO NEI 100 MT PIANI
ATP
In uno sprint
di 200 m
Abbiamo all’incirca
questa ripartizione
19% sistema
istema alattacido
a
74% sistema
istema lattacido
l
7% sistema
tema ae
aerobico
Locatelli 1995
APPROFONDIAMO
NDIAMO ANCORA
ATP
Nell’ambito
dello sprint
Il CP sembrerebbe
legato soprattutto
alla fase di
accelerazione e
quindi ai primi 30-40
m
I migliori sprinterr sembrerebbero
sembr
possedere la capacità
acità di poterne utilizzare
una maggiore percentua
rcentuale, rispetto agli
sprinter di livello
o inferiore
inferio
(Arcelli, 1995)
APPROFONDIAMO
NDIAMO ANCORA
Come
dimostrato da
diversi autori
Volkov e Lapin,
1979; Hirvonen
e coll. 1987
I 100 m dal
punto di vista
bioenergetico
possono essere
distinti in tre
fasi essenziali
APPROFONDIAMO
NDIAMO ANCORA
Prima fase
Corrispondente
alla fase di
accelerazione
circa 30-40 m
Vi è intervento
rvento simultaneo
s
del
meccanismo
o anaero
anaerobico alattacido e
lattacido che
he vengono
veng
utilizzati al
massimo della lo
loro potenza per
produrr ATP
produrre
APPROFONDIAMO
NDIAMO ANCORA
Seconda fase
Tratto compreso
Tra
tra i 40 e i 60-70 m
La velocità tocca i valori
v
massimali e
l’intervento
ento del meccanismo
alattacido
ttacido si riduce
APPROFONDIAMO
NDIAMO ANCORA
Terza fase
Tratto finale
Si evidenzia
per
peraltro
una lieve
riduzione della
velocità
Il meccanismo
mo anae
anaerobico lattacido
diventa il protagon
rotagonista principale
della risintesi
isintesi energetica.
e
ATTENZIONE
NE PERO’
PER
IN UNA
RECENTISSIMA
TISSIMA ANALISI
(Campionatii mondiali
mondia di atletica
leggera
era di A
Atene
Alcuni atleti
non
presentano
una riduzione
di velocità
Per
Pertanto
avremmo
sol due fasi
solo
• Accelerazione
• Massima velocità
di corsa
c
IL MECCANISMO
NISMO ANAEROBICO
ALATTAC
ALATTACIDO
IN SINTESI
SINTES
• Il sistema anaerobico
ico alattacido
alatt
costituisce il nostro
meccanismo di “pronto
pronto in
intervento energetico”,
potendo risintetizzare
izzare l’ATP
l’A
partendo dal PCr.
• Questo meccanismo
smo è m
molto potente ma la sua
capacità è molto limitata,
mitata, le
l scorte di PCr vengono
infatti consumate pressoché
ressoché completamente nel giro
dii pochi s
secondi.
• La dinamica di ricostituzio
ostituzione delle riserve di PCr è
rappresentata dall’associazio
ssociazione di due funzioni monomonoesponenziali e viene
ene influenzata
influ
dalla modalità
esecutiva
tiva del
dell’esercizio.
MECCANISMO
ISMO ANAEROBICO
A
LATTACIDO
La velocità
La forza
La flessibilità
La coordinazione
Le fonti energetiche
Potenza e capacità dei
processi energetici
Il transfert energetico
Meccanismo a. alattac
Meccanismo a. lattac
Quanta riserva di PC utilizza uno sprinter nei
primi 5.5 secondi
seco
di uno sprint sui 100 mt
Meccanismo aerobico
Metabolismo proteico
Tipologia delle fibre
88% PCr viene
utilizzato, nei
migliori
sprinter 100%
PCr
Il nostro
tro atleta
atlet dopo circa 6-7
secondi ha
a esaur
esaurito quasi totalmente
le sue scorte
s
di PC
Serbatoio
vuoto
Ma il suo compito è quello
correre il più a lungo possibile
adattan
adattando
in seguito la velocità
alla sensazione di fatica
Qui
Quindi
dovrà dimunuire
grada
gradatamente
la velocità di
cors e sfruttare un altro
corsa
mecca
meccanismo
energetico per
la risintesi dell’ATP.
Meccanismo che
possiede ancora una
elevata potenza ma
anche una capacità
notevolmente
superiore rispetto al
maccanismo
anaerobico alattacido.
La ferrari
fer
dal punto di
vista fisiologico è
rappr
rappresentata
dal
mecca
meccanismo
anaer
anaerobico
lattacido
Il sistema
a anaerobico
anaero
lattacido
Degradazione
del glucosio
3 mol di ATP per
mol di glicogeno
Glicogeno
glicogenosintesi
ADP
AD
AT
ATP
Sistema
glicolitico
La glicolisi
g
G6P
2 mol di ATP per
mol di glucosio
2 molecole di
acido lattico
L’acido lattico rapprese
appresenta il
fattore limitante della glicolisi
gl
Il lattato accum
accumulato durante
un’esercitazion
azione molto intensa
Provoca un’acidificazio
idificazione dell’ambiente
muscolare, alterand
alterando in tal modo il
funzionamento enzimati
enzimatico della glicolisi ed
inibendo il rilascio degli ioni
io calcio da parte del
reticolo sarcoplasmatico
atico diminuendo
d
la capacità
contrattile
ttile del muscolo
Il lattato prodotto deve essere
metabolizzato o al termine
term
dello sforzo o
nei momenti
nti di minore
mi
intensità
COME VIENE
NE SM
SMALTITO IL
LATTAT
ATTATO
IL MECCANISMO
NISMO ANAEROBICO
LATTAC
LATTACIDO
FATTORI
TORI LIM
LIMITANTI
LA CAPACITA’
1. Attività enzimatica
1.Attività
(lattatodeidrogenasi)
2.Concentrazione
2.
Concentrazione
idrogenionica
LA POTENZA
1.Caratteristiche
1.
Caratteristiche delle
fibre muscolari
2.Attività
2.
Attività enzimatica
(fosforilasi ecc)
MECCAN
MECCANISMO
AEROBICO
Il nostro atleta dopo
circa 2’ ha esaurito la
sua possibilità di
ripristino energetico
sfruttando il
MECCANISMO DELLA
GLICOLISI ANAEROBICA
La velocità
La forza
La flessibilità
La coordinazione
Le fonti energetiche
Potenza e capacità dei
processi energetici
Il transfert energetico
Meccanismo a. alattac
Meccanismo a. lattac
Meccanismo aerobico
Metabolismo proteico
Tipologia delle fibre
Dopo
2’
Sistema
glicolitico
2’ è il tempo
limite medio
della capacità
del sistema
anaerobico
lattacido
Il nostro
ro atleta dopo circa 2’ ha
esaurito
rito quas
quasi totalmente il
serbatoio del meccanismo
me
lattacido
Serbatoio
vuoto
Ma il suo
s
compito rimane sempre
quell di correre il più a lungo
quello
possib
possibile
adattando in seguito la
velocit alla sensazione di fatica
velocità
che aumenta
Quind dovrà ridurre ancora
Quindi
la velocità di corsa e
sfruttare un altro
mecca
meccanismo
energetico per
la risintesi dell’ATP.
Meccanismo che
possiede un
rendimento enorme
molto superiore
rispetto al
meccanismo lattacido
ma una potenza
limitata.
La due
du cavalli dal punto
di vista
vist fisiologico è
rappr
rappresentata
dal
mecca
meccanismo
aerobico
Il sistema
istema aerobico
ADP
ATP
Degradazione
di idrati di
carbonio
Sistema
ossidativo
Degratazione
di lipidi
In presenza
prese
O2
Il sistema
istema aerobico
ATP
Ossidazione
degli idrati di
carbonio
Ossidazione
dei lipidi
L’OSSIDAZ
IDAZIONE
DEGLII IDRA
IDRATI DI
CARBON
RBONIO
LA
GLICOLISI
IL CICLO
ICLO DI KREBS
KR
LA CATENA DI
TRASPORTO
DEGLI ELETTRONI
LA GLICOLISI
GLICOLISI
La glicolisi resta
uguale sia in
assenza che in
presenza di O2 con
la differenza che:
Glicogeno - Glucosio
In assenza di O2
GLUCOSIO-6-FOSFATO
ACIDO LATTICO
ACIDO PIRUVICO
In presenza O2
3 atp (glicogeno)
2 atp (glucosio)
ACETIL--COENZIMA A
ACETIL
Una volta formatisi
l’Acetil-Conzima A
CICLO DI KREBS
2 atp
CICLO DI
KREBS
H2
C
O2
CO
2
Le riserve
ve epati
epatiche e muscolari di
glicogeno
eno sono
son sufficienti per:
Circa 1-2 ore
di lavoro in
rapporto
all’intensità
I grassi,
gra
invece, stoccati
sotto forma di trigliceridi
nell cellule adipose e
nelle
mus
muscolari
costituiscono
una riserva energetica
ben più cospicua.
OSSIDAZIONE
ZIONE D
DEI LIPIDI
Triglicerid
Trigliceride
1 mol
glicerolo
3 mol di
acidi grassi liberi
Una volta arrivati nella fibra
muscolare gli AGL vengono
catabolizzati nei mitocondri.
ondri.
Il processo enzimatico degli
AGL nei mitocondri è
chiamato Beta-ossidazione
Se consideriamo ad es.
l’acido palmitico che
possiede 16 atomi di C,
avremo: (8.5 * 16) – 6 = 130 –
1 = 129 mol ATP
In questo processo la
catena di carbonio dell’AGL
viene scissa a coppie e si
formano delle molecole di
acido acetico, che, a sua
volta, verrà convertito in
Acetil-CoA.
A questo punto il
metabolismo dei grassi
segue quello degli idrati di
carbonio
L’ATP prodotto dipende,
qui
quindi,
dal numero di atomi
di carbonio dell’AGL
considerato secondo la
formula: (8.5*n) - 6
1 molecola
la di O2 permette di
produrr
produrre:
Ossidando
grassi
5.6 mol di
ATP
Ossidando
Idrati di carbonio
6.3 mol di
ATP
Benché i lipidi apportino
pportino un numero di calorie
per grammo maggiore
aggiore rispetto ai glucidi, la
loro ossidazione
e necessita
neces
di una maggiore
quantità di O2
IL MECCANISMO
ANISMO AEROBICO
FATTORI
TORI LIM
LIMITANTI
LA CAPACITA’
Disponibilità di glicidi e
lipidi
LA POTENZA
1. Ventilazione polmonare
2. Gittata cardiaca
3. Trasporto periferico di O2
4. Capilarizzazione
5. Attività enzimatica miticondriali
6. Numero dei mitocondri
7. Caratteristiche delle fibre
muscolari
IL MECCANISMO
ANISMO AEROBICO
IN SINTESI
SINTES
• Il sistema ossidativo,
ivo, è il meccanismo di ripristino
energetico che possiede
ossiede lla minor potenza ma la
maggior capacità ecostitui
costituisce la fonte di ripristino
energetico nel corso
orso di esercizio prolungato.
•Il bilancio netto dell’ossida
ll’ossidazione degli idrati di C è di
39 mol di ATP per mol
ol di glicogeno
gli
o 38 mol per mol
di glucosio. Il prodotto
otto ultimo
ulti
è oltre all’ATP CO2 e
H2O
H2O.
•Il bilancio netto dell’ossida
ell’ossidazione dei lipidi, dipende
dal n°
n° di atomi di C dell’AGL
ell’AGL ossidato. Anche in questo
caso, il prodotto ultimo
ltimo è oltre
o
all’ATP CO2 e H2O.
METABOL
ETABOLISMO PROTEICO
La velocità
La forza
La flessibilità
La coordinazione
Le fonti energetiche
Potenza e capacità dei
processi energetici
Il transfert energetico
Meccanismo a. alattac
Meccanismo a. lattac
Meccanismo aerobico
Metabolismo proteico
Idrati di C e lipidi sono la
fonte energetica
privileggiata, ma anche le
proteine in quantità
minore vengono utilizzate
a fini energetici.
Gli aminoacidi vengono
catabolizzati in glucosio
oppure in acido piruvico o
acetil--COA.
acetil
Tipologia delle fibre
La quantità
tità prec
precisa di energia proveniente dalle
proteine non
on è facilmente
fac
quantificabile, all’incirca
possiamo dire nell’ordine
nel
del 5 – 10% della spesa
energetica totale.
La velocità
La forza
La flessibilità
La coordinazione
Le fonti energetiche
Potenza e capacità dei
processi energetici
Il transfert energetico
Meccanismo a. alattac
Meccanismo a. lattac
Meccanismo aerobico
Metabolismo proteico
Tipologia delle fibre
TIPO
TIPOLOGIA
DELLE
FIBR MUSCOLARI
FIBRE
TIPOLOGIA
OGIA DELLE
DE
FIBRE
MUSCOL
MUSCOLARI
Fibre a
contrazione lenta
Slow – Twitch, ST, fibre
lente ossidative, di
tipo I, fibre rosse.
Fibre a contrazione
rapida
Fast – Twitch, FT, di tipo
II, fibre bianche.
• FTa
• FTb
• FTc
Slow – Twitch, ST,
fibre lente ossidative,
di tipo I, fibre rosse.
ST
•Hanno un n°
n° elevato di
mitocondri, ricorrono, a fini
energetici,
prevalentemente al
meccanismo aerobico.
•Sono le fibre principali di
tutti quei movimenti che
richiedono contrazioni
muscolari di bassa
intensità ma protratte nel
tempo.
Fast – Twicth, FT,
di tipo II, fibre
bianche
FTa
•Glicolitiche
Glicolitiche--ossidative hanno
caratt
caratteristiche
intermedie rispetto alle ST e
alle FTb
FTb
•Glicolitiche pure
•Hanno
Han
uno scarso n°
n° di mitocondri, sono
reclutate in tutti i movimenti di tipo
balisti
balistico
o comunque dove la forza richiesta
è > del 70% della max.
FTc
•Le meno
m
utilizzate e rappresentano dall’1
al 3% della composizione totale,
poss
possiedono
caratteristiche intermedie e
possi
possiedono
la capacità di specializzarsi in
fibre rapide in base agli stimoli funzionali
alle quali sono sottoposte.
GRAZIE PER
L’ATTENZ
ATTENZIONE
PERFORMA
RFORMANCE
(RENDIMIE
ENDIMIENTO)
PERFIL
CONDICIONAL DE
LA ESPECIALIDAD
ENTRENAM
RENAMIENTO
(ALLENAME
LENAMENTO)
ANÁLISIS DEL DEPORTE
VALORACIÓN FUNCIONAL
(MATCH ANALYSIS)
(ASSESSMENT)
CINEANTROPOMÉTRICA
ERGOGÉNESIS
ACCIONES
TÉCNICAS
Y TÁCTICAS
FUNCIONAL ESPECÍFICA
FUNCIONAL ESPECÍFICA
Desarrollo y aplicación de TEST ESPECÍFICOS derivados del
conocimiento de las
as exigencias
exige
de la competición
Presentación
PERFIL
ERFIL CONDICIONAL
CON
O FISIOLÓGICO
Valoración basada
asada en test de aptitud general y específica
Resultados de la va
valoración
fucional dell jugado
jugador de elite
Training & Performance
PERFIL CONDICIONAL DE
LA ESPECIALIDAD
Análisis del Futsal
Match Analysis
Valoración fisiológica
VALORACIONES
NES EN E
EQUIPOS
PROFESIONALE
IONALES
Perfil fisiológico
Conclusiones
Potencia
otencia y capacidad anaeróbicas
Perfil RSA
Perfil aeróbico del jugador
PERFIL AERÓBICO:
A
Test de campo
(Álvarez,
arez, et al., 2001): Course Navette
57.80 ± 2.53 ml∙Kg-1∙min-1 profesionales
-1∙min-1 en no profesionales
54.86 ± 3.21 ml∙Kg
ml
Presentación
Training & Performance
Análisis del Futsal
Match Analysis
Valoración fisiológica
Perfil fisiológico
(Barbero
ro y Bar
Barbero, 2003): Course Navette
55.27 ± 4 ml∙Kg-1∙min-1 (50.6 – 62.6) a
58.60 ± 3.67 ml∙Kg
ml∙K -1∙min-1 (53.6 – 65.6) Z 6.48%
(Barbero
bero y B
Barbero, 2003): Yoyo Test RI
El incremento
ento me
medio alcanzando fue de 524.44 m
(1875.56 m vs 240
2400 m) lo que representa un 29.45 ±
17
17.45%,
(p= 0.002)
Conclusiones
20 m
Prueba más
s específ
específica puesto que se asemeja más al
patrón de actividad
ctividad realizado y es más sensible a las
adaptaciones
es que se
s producen en el jugador de fútbol
sala como
omo con
consecuencia del entrenamiento
Presentación
PERFIL
FIL ESPEC
ESPECÍFICO: Test de campo FUTSAL
EIMáx:
EIMáx:
• 1 x 25 m
• 1 x 10 m
EAI::
EAI
• 3 x 15 m (90
90%
% VMA)
EIMed:
EIMed:
• 3 x 20 m (60
60%
% VMA)
• 3 x 15 m (75
75%
% VMA)
EBI::
EBI
• 2 x 10 m marcha
• 25 s rest
Training & Performance
Análisis del Futsal
EMI
Match Analysis
Valoración fisiológica
Conclusiones
M
EBI
Perfil fisiológico
M
EAI
EBI
EMI
Presentación
Training & Performance
Análisis del Futsal
Match Analysis
Valoración fisiológica
Perfil fisiológico
Conclusiones
RESUMEN:
EN: Caract
Características condicionales del jugador
PERFIL
CONDICIONAL DE
LA ESPECIALIDAD
ENTRENAMIENT
NAMIENTO BASADO
EN
EL
LRENAMIENTO
CONOCIMIENTO
CONOC
ENTRENAM
DE LA COMPET
COMPETICIÓN Y EL
(ALLENAME
LENAMENTO)
DEPORTE
PORTE
(
(Futsal)
ANÁLISIS DEL DEPORTE
VALORACIÓN
MORFOFUNCIONAL
CINEANTROPOMÉTRICA
ERGOGÉNESIS
ACCIONES
TÉCNICAS
Y TÁCTICAS
FUNCIONAL GENÉRAL
FUNCIONAL ESPECÍFICA
Desarrollo y aplicación de TEST ESPECÍFICOS derivados del
conocimiento de las exigencias
exige
de la competición