Super...abilmente - attività ludico terapeutiche

Progetto di utilizzazione del contributo
Progetto: "Super...abilmente - attività ludico terapeutiche"
Presentazione
La Global Service Soc. Coop. Sociale intende avviare un'iniziativa nel campo della
solidarietà sociale, attraverso
la realizzazione di attività
ludico-ricreativo e
terapeutiche per persone con disabilità.
11 Centro "Global Ser\" opera con i propri utenti pianificando interventi basati su
percorsi arte-terapeutici di tipo individuale e gruppale comprendenti: attività
educative e rieducative, tecniche di rilassamento, musicoterapia, danza-movimento
terapia, reci:azione, pittura, disegno, creazione di oggetti da materiale riciclato.
L'equipe
di lavoro,
composta
esclusivamente
da
personale
qualificato
e
specializzato, ha impostato un approccio mirato al coinvolgimento di tutti i
partecipami ad ogni singola attività, alla creazione di un legame empatico con e tra i
destinatari, nonché al coinvolgimento ed al sostegno delle famiglie con i l servizio di
Par\'nt Training.
Nella costruzione di un percorso personalizzato per ogni utente è possibile fissare
obicttivi specifici a breve e medio tennine; le attività del Centro sono integrate con
ulteriori azioni come, ad esempio, lapet terapy con cuccioli di diverse razze animali,
esciirsiorà esteme alla struttura, preparazione di spettacoli teatrali, attenzione e
miglioramento della 'ìfera psico-motoria, nonché sostegno nello svolgimento dei
compiti scolastici per i più piccoli.
Progetto
A l fine di diversificare e migliorare l'intenento socio-terapico rivolto ai soggetti
coinvolti la Global Serv^ice intende attraverso la presente progettualità avviare le
seguenti attività:
- Attività di nuoto in piscina;
- Ipi-.'Otcrapia.
Descrizione delle attività
Benefìci dell'attività in acqua con soggetti disabili
I! nuoto rappreseiìta uno sport "completo". Mentre nuotiamo attiviamo
conlemporaneamente un gran numero di muscoli e di fasce muscolari; è importante
sottolineare l'importanza che riveste questo sport non soltanto sul corpo. Molti sono gli
elementi che lo rendono uno "sport speciale" primo fra tutti, la cornice nella quale si
inserisce e che lo caratterizza: l'acqua. L'acqua, utilizzata in maniera corretta, può
rappresentare la fonte per i l raggiungimento del benessere psicofisico. Galleggiare,
lasciandosi cullare dalle onde e facendosi sorreggere dall'acqua, permette al corpo di
raggiungere i l rilassamento muscolare. L'acqua permette di mantenere e recuperare i l
benessere psicofisico, riportando i l soggetto ad una (condizione di originaria fusione e
promuovendo i l passaggio dalla fusione alla difFerenzi,'izione. L'acqua è portatrice di una
forte ambivalenza. E ' contemporaneamente "pacificatrice, piacevole, rilassante, chiara,
limpida'", ma anche "oscura, minacciosa, profonda, violenta". L'acqua porta con sé una
ricchezza naturale. L'esperienza che si può fare inmiersi nell'acqua è un'esperienza di
tipo "globale" sollecitando non solo la sfera psicologica, ma anche quella sensoriale,
motoria, cognitiva, sociale. Queste ricchezza di elementi rende l'ambiente acquatico
panicoìaiTnente favorevole allo svolgimento di attività ludiche e riabilitative anche con i
disabili psichici. L'ambiente acquatico è sicuiamente molto indicato nello svolgimento di
un'attività intesa come completamento e su]Dporto a fini espressamente terapeutici. Le
tecniche natatorie vengono utilizzate come veicolo per raggiungere obiettivi terapeutici
ed attuare successivamente anche i l fondamentale processo di socializzazione ed
integrazione con il gruppo dei pari. La paura o la gioia di stare in acqua che il soggetto
sperimenta, vengono usati come "attivatori emozionali e relazionali", capaci di avviare
una primordiale richiesta di sostegno e di accudimento. 11 gioco viene utilizzato come
strumento per promuovere la relazione e migliorare la gestione delle emozioni. Studi
condotti in questi anni hanno dimostrato che l'attività acquatica con disabili non solo non
ha ^ncoritrato controindicazioni, ma in alcuni casi si è rivelata terapeutica, inoltre è
importante sottolineare che l'attività acquatica con persone disabili non è da considerarsi
solo su! piano ricreativo, che piire ha la sua enorme importanza, ma come parte integrante
di un progetto complessivo involto alla persoria svantaggiata.
La comunicazione:Spesso i l miglior modo per raggiungere un obiettivo pedagogico può
essere quello che la richiesta appaia come un gioco: in tal modo trasmettiamo messaggi in
una forma di linguaggio accessibile e piacevole. Naturalmente diverse saranno le
modalità o ìe tecniche, ma ir-.variati resteranno gli obiettivi: autonomia e integrazione.
Ecco perchè la piscina, ad esempio, non deve essere i l luogo per una seduta di idroterapia
ma un contesto dove le persone, ciascuna con una propria soggettività e una propria
storia, fanno esperienza. In questo contesto risulta importante favorire la capacità
imilativa di ciascuno; questa capacità deriva dall'osseivazione di un'altra persona che
con'pie se stesse azioni e serve a pnmdere coscienza sia dei propri movimenti sia
deli dizione in sé. Quando il soggetto si abbandona completamente tra le braccia di chi si
occupa di lai, provando piacere nel lasciaisi andare, dimostra di fidarsi pienamente.
Q jtsta fbmia di relazione investe tutti i ragazzi con le stesse modalità: ognuno infatti può
abbandonarsi nelle braccia dell'altro, cosciente delle proprie capacità e fiducioso nei
confronti di chi lo trasporta, ognuno può giocare il ruolo dell'allievo e quello
dell'operatore. In questo scambio di ruoli ogni allievo può "distanziarsi" dal proprio
comportamento per poi riappropriarsene in maniera più consapevole. In sintesi,
l'autonomia in acqua va intesa soprattutto come il fare insieme agli altri. L a costruzione
dello schema corporeo si basa sull'interazione con l'altro e ciò è possibile solo attraverso
un processo di valorizzazione e coscienza delle proprie competenze.
L'integrazione va intesa come possibilità di integrare i comportamenti dei diversi
componenti di un gruppo. L'esperienza che un disabile vive è sì positiva sul fronte del
raggiungimento di determinate capacità ma, al tempo stesso, significativa per quel che
riguarda la socializzazione. Le condizioni ambientali giocano un ruolo importante e sono
un corollario indispensabile per la nostra attività.
IPPOTERAPIA
La terapia a mezzo del cavallo si può considerare come un complesso di tecniche
rieducative agenti per il superamento del danno sensoriale, cognitivo e comportamentale
attraverso un'attività riabilitativa che ha come mezzo i l cavallo.
Ambiti di applicazione - Disturbi evolutivi e comportamentali
- Sindromi di ritardo maturativo (dello sviluppo psicomotorio, spesso associato a deficit
attentivi e ad instabilità psicomotoria, anche di origine genetica).
- Disturbi psichiatrici;
- Psicosi infanfile e stato borderline (AUTISMO);
- Sindrome di Down;
- Turbe sensoriali;
- Patologie ortopediche;
- Dipendenza da sostenze o comportamento;
- Anoressia e Bulimia.
Campo della disabilità da lesioni neuromotorie
- Sindromi da lesioni cerebrali;
*
- Deficit di produzione di movimento;
'•
- Disturbi della coordinazione e della regolazione del tono muscolare;
- Lesioni nervose centrali e periferiche;
- Ipo non-vedenti, anziani a cavallo.
La riabilitazione punta su quattro obiettivi basilari che includono a loro volta
diversi sotto obiettivi sostanziali:
• MOTIVAZIONE: si basa sullo sviluppo di una gestualità utile nel quotidiano,
sullo stimolo dell'attenzione, dell'interesse e della concentrazione con aumento
dell'autostima.
• COMUNICAZIONE: comprende lo sviluppo di una consapevolezza
comunicativa. Comunicare non significa solo " P A R L A R E " con parole, ma inviare
messaggi emozionali con il corpo.
• INTELLIGENZA EMOTIVA: II cavallo come co-terapeuta non paria, ma può
agire e reagire dando vita ad un maggiore autocontrollo. Elaborazione di strategie,
comprensione dei sentimenti altrui. Saper attendere obbiettivi a breve e lungo
termine.
•
POTENZIALITÀ' RESIDUE: Le potenzialità residue si basano sul miglioramento
delle relazioni familiari scolastiche e sociali in genere "Abilità nascoste".
Destinatari e ambito territoriale di riferimento
Le attività del progetto si rivolgono a 6 utenti con disabilità appartenenti a diversi
Comuni della Provincia di Erma, identificati come persone di tutte le età, portatrici di
problematiche relative alla disabilità psichica ed al disagio psico-sociale. L a sede di
svolgimento delle attività sarà ad Erma.
Durata
Le attività relative al presente progetto si svolgeraimo nell'arco di 6 mesi.
Sono previste attività:
- una attività di ippoterapia alla settimana per 2 mesi
-
una attività di idroterapia alla settimana per 4 mesi
Personale
Le attività saranno gestite della Soc. Coop. Sociale Global Service Ambiente e
Servizi. La Struttura è convenzionata con l'Università Kore di Erma ed ospita
periodicamente studenti tirocinanti; nel corso degli interventi è previsto, inoltre,
l'impiego di n. 8 volontari.
V
Attività di coordinamento e di monitoraggio delle attività
Somministrazione ripetuta degli strumenti utilizzati:
Questionario semistrutturato sull'adattamento interpersonale. Scala di distanza sociale tra
il "Diversamente abile" e il "Non disabile", termometro dei sentimenti sui livelli di
soddisfazione per il percorso svolto. Stesura di relazione circa l'andamento individuale e
gruppale ed eventuali problematiche emerse. Colloquio individuale con genitori.
L a valutazione ex ante ed ex post si articolerà secondo i seguenti criteri:
- grado di raggiungimento degli obiettivi progettuali (elTicacia intema);
- efficienza: rapporto tra risorse impiegate e raggiungimento degli obiettivi progettuali;
- rilevanza: congruenza tra obiettivi progettuali e bisogni dei destinatari;
- utilità: grado di soddisfacimento dei bisogni dei destinatari (efficacia estema);
- equità: assenza di discriminazioni nell'accesso ai benefici del programma.
Ulteriori strumenti di valutazione del target e del progetto
- Schede di autovalutazione;
- Schede di osservazione;
- Schede di valutazione.
A termine dell'intervento sarà stilato un report conclusivo delle attività svolte ed un
hook delle Buone Prassi per socializzare e promuovere.
Obiettivi e metodologie
Esistono gradi intermedi di gravità nelle disabilità, infatti si va dai casi in cui i
soggetti devono dipendere dagli altri per le normali attività quotidiane come
l'alimentarsi e il vestirsi, fino a casi in cui si riscontrano lievi difficoltà solo nelle
attività scolastiche o sociali. Le difficoltà impediscono l'adattamento sociale delle
persone, impedendo loro di raggiungere un sufficiente grado di autonomia personale
e di integrazione sociale. Il progetto proposto intende ridurre il "disagio"
potenziando le capacità personali e promuovendo l'autonomia. Parlando di disturbi
del comportamento è necessario precisare che possono essere il risultato di diverse
cause: irmate, organiche (malattie, infezioni ecc.), psicologiche (per errori di
educazione) o espressioni di disordini dell'affettività. Altra problematica affrontata
dalle azioni sono i disturbi generalizzati. Tali disturbi generalizzati dello sviluppo
sono caratterizzati da una grave e generalizzata compromissione in diverse aree dello
sviluppo: interazioni sociali, competenze comunicative, comportamenti, interessi ed
attività. In relazione a quanto sopra accennato, è necessario programmare interventi
mirati
su
livelli
differenziati
ed
individualizzati,
trattamenti
articolati
e
qualitativamente appropriati, capaci di rispondere ai bisogni di ogni soggetto, in
quanto le differenze inter-individuali rappresentano un elemento rilevante nella
determinazione della presa in carico. Obiettivo dell'intervento è la costmzione di un
percorso che affianchi il soggetto e la sua famiglia nelle varie fasi problematiche
della maturazione, sviluppando le potenzialità della persona, a seconda della gravità
dell'handicap. L'approccio psicoeducativo è qui inteso come conoscenza al servizio
dell'individuo, integrazione delle conoscenze della psicologia dello sviluppo e
dell'evoluzione tipica dei bambini, della psicologia cognitiva e delle conoscenze
sulla
comunicazione,
il
linguaggio
e
l'interazione
sociale
finalizzata
all'individuazione delle strategie e delle tecniche più idonee per sviluppare le
competenze compromesse. Il compito dell'intervento è quello di incoraggiare la
persona a sviluppare abilità per vivere e conoscere i l mondo, per migliorare i l suo
grado di autostima, di indipendenza e di partecipazione sociale.
L'intervento psico-educativo si caratterizza per:
•
peculiarità e personalizzazione dei percorsi;
•
strutturazione delle attività specifiche con definizione degli obiettivi;
•
coinvolgimento delle diverse agenzie educative coinvolte (famiglia, scuola,
specialisti, strutture territoriali).
Via delle Olimpiadi, 155 p. 1x0.01048940868